I matri
le madri piangono per i figli che scelgono la strada della malavita
(continua)
(continua)
10/4/2017 - 20:39
Percorsi:
Mafia e mafie
Welcome Mother Jones
first sung, by himsthe author, at a UMW meeting October 13, 1902
Mary Harris Jones, born in Cork in 1837; Grew up in Toronto; became an organizer for railroad workers in 1873; served labor and unions as a part of every great labor struggle until 1919. Especially active in the coal mines where the worst conditions in America were. Died 1930.
Testo tratto da traditionalmusic.co.uk
Mary Harris Jones, born in Cork in 1837; Grew up in Toronto; became an organizer for railroad workers in 1873; served labor and unions as a part of every great labor struggle until 1919. Especially active in the coal mines where the worst conditions in America were. Died 1930.
Testo tratto da traditionalmusic.co.uk
All hail, Mother Jones, to Mahaska,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 10/4/2017 - 18:44
The Spirit of Mother Jones
2010
Abocurragh
Words and Music by Andy Irvine
Mary Harris “Mother” Jones (1837 – 30 November 1930) was an Irish-born American schoolteacher and dressmaker who became a prominent labor and community organizer. She helped coordinate major strikes and cofounded the Industrial Workers of the World.
Jones worked as a teacher and dressmaker, but after her husband and four children all died of yellow fever in 1867 and her dress shop was destroyed in the Great Chicago Fire of 1871, she began working as an organizer for the Knights of Labor and the United Mine Workers union. From 1897, at about 60 years of age, she was known as Mother Jones. In 1902 she was called “the most dangerous woman in America” for her success in organizing mine workers and their families against the mine owners. In 1903, to protest the lax enforcement of the child labor laws in the Pennsylvania mines and silk mills, she organized a children’s march from Philadelphia to the home of President Theodore Roosevelt in New York.
Abocurragh
Words and Music by Andy Irvine
Mary Harris “Mother” Jones (1837 – 30 November 1930) was an Irish-born American schoolteacher and dressmaker who became a prominent labor and community organizer. She helped coordinate major strikes and cofounded the Industrial Workers of the World.
Jones worked as a teacher and dressmaker, but after her husband and four children all died of yellow fever in 1867 and her dress shop was destroyed in the Great Chicago Fire of 1871, she began working as an organizer for the Knights of Labor and the United Mine Workers union. From 1897, at about 60 years of age, she was known as Mother Jones. In 1902 she was called “the most dangerous woman in America” for her success in organizing mine workers and their families against the mine owners. In 1903, to protest the lax enforcement of the child labor laws in the Pennsylvania mines and silk mills, she organized a children’s march from Philadelphia to the home of President Theodore Roosevelt in New York.
Mother Jones is dead and gone she could no longer stay
(continua)
(continua)
inviata da dq82 10/4/2017 - 15:53
Tom Mooney Is Free
1967
Hard Hitting Songs For Hard Hit People, 2012 - Guthrie, Lomax, & Seeger
Thomas Joseph "Tom" Mooney (December 8, 1882 – March 6, 1942) was an American political activist and labor leader, who was convicted with Warren K. Billings of the San Francisco Preparedness Day Bombing of 1916. Believed by many to have been wrongly convicted of a crime he did not commit, Mooney served 22 years in prison before finally being pardoned in 1939.
Hard Hitting Songs For Hard Hit People, 2012 - Guthrie, Lomax, & Seeger
Thomas Joseph "Tom" Mooney (December 8, 1882 – March 6, 1942) was an American political activist and labor leader, who was convicted with Warren K. Billings of the San Francisco Preparedness Day Bombing of 1916. Believed by many to have been wrongly convicted of a crime he did not commit, Mooney served 22 years in prison before finally being pardoned in 1939.
Mister Tom Mooney is free!
(continua)
(continua)
inviata da dq82 10/4/2017 - 15:37
Hemmige
La rr palatale, diffusa soprattutto in Argentina e Cile, ma anche nel resto dell'area Andina, viene dal sostrato delle lingue precolombiane, in questo caso, dal Quechua.
Un fonema simile c'è anche nello spagnolo parlato in Messico (non so se anche in altri paesi del Centro America), per la doppia erre, per "tr" (es "adentro", e qui veramente sembra di essere dalle parti del siciliano!!!) e anche nella r finale.
Chiaro che non tutti pronunciano così; una Colombiana una volta mi disse che era caratteristico di un linguaggio popolare, per non dire basso, ma non mi fido molto: prima di tutto l'ho sentito anche in scrittori e musicisti, e poi la signorina era la stessa che, al mio commento ammirato sull'avvenenza del capitano della nazionale colombiana (Mario Yepes), aveva risposto con una smorfia e un "Sì, ma... Troppo Indio..."
Un fonema simile c'è anche nello spagnolo parlato in Messico (non so se anche in altri paesi del Centro America), per la doppia erre, per "tr" (es "adentro", e qui veramente sembra di essere dalle parti del siciliano!!!) e anche nella r finale.
Chiaro che non tutti pronunciano così; una Colombiana una volta mi disse che era caratteristico di un linguaggio popolare, per non dire basso, ma non mi fido molto: prima di tutto l'ho sentito anche in scrittori e musicisti, e poi la signorina era la stessa che, al mio commento ammirato sull'avvenenza del capitano della nazionale colombiana (Mario Yepes), aveva risposto con una smorfia e un "Sì, ma... Troppo Indio..."
Maria Cristina 10/4/2017 - 14:53
Mother's Pride
George Michael ha eseguito questa canzone dal vivo solo nel "Cover To Cover" tour del 1991 (un tour dedicato, come lascia intendere il nome, soprattutto all'esecuzione di cover di altri artisti intervallate da poche canzoni di Michael). Questo è l'audio di una performance statunitense - di cui esiste anche un bootleg video ma la qualità delle immagini è meno che amatoriale) - in cui la reazione del pubblico lascia piacevolmente sorpresi, visti il tema e l'atmosfera del brano.
Alberta Beccaro - Venezia 10/4/2017 - 14:14
Take It Back
(1967)
da Disraeli Gears, secondo album della celebre blues band inglese.
Parole di Pete Brown
Musica di Jack Bruce
Un classico blues dall'album dei Cream che contiene il loro maggiore successo, Sunshine Of Your Love. La canzone è ispirata alle immagini degli studenti statunitensi che bruciavano le cartoline di leva durante la guerra in Vietnam.
da Disraeli Gears, secondo album della celebre blues band inglese.
Parole di Pete Brown
Musica di Jack Bruce
Un classico blues dall'album dei Cream che contiene il loro maggiore successo, Sunshine Of Your Love. La canzone è ispirata alle immagini degli studenti statunitensi che bruciavano le cartoline di leva durante la guerra in Vietnam.
Take it back, take it back, take that thing right out of here.
(continua)
(continua)
9/4/2017 - 22:08
Maria
(1969)
Album: Here We Are Again
Album: Here We Are Again
Maria, I'm growing so tired of fighting this war,
(continua)
(continua)
9/4/2017 - 21:55
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Vietato morire
[2017]
Parole e musica di Ermal Meta
Canzone presentata all'ultima edizione del Festival di Sanremo e uscita come singolo estratto dall'omonimo album.
Traccia d'apertura dell'album, il brano funge da seguito per il singolo “Lettera a mio padre” del 2014, nel quale Meta descriveva il rapporto conflittuale con una figura paterna violenta. In questo testo viene invece trattato il tema più generale della violenza domestica.
Il brano è di speranza ed è dedicato alla madre, che trovò il coraggio di lasciare il marito e successivamente di trasferirsi con i tre figli in Italia, lasciandosi il passato alle spalle.” (it.wikipedia)
Abbiamo già incontrato Ermal Meta su queste pagine come autore di 28-03-1997 del gruppo la Fame di Camilla, una canzone sulla strage della Katër i Radës, la nave carica di profughi albanesi che il 28 marzo di 20 anni fa venne speronata ed affondata da un'unità della marina militare italiana.
Parole e musica di Ermal Meta
Canzone presentata all'ultima edizione del Festival di Sanremo e uscita come singolo estratto dall'omonimo album.
Traccia d'apertura dell'album, il brano funge da seguito per il singolo “Lettera a mio padre” del 2014, nel quale Meta descriveva il rapporto conflittuale con una figura paterna violenta. In questo testo viene invece trattato il tema più generale della violenza domestica.
Il brano è di speranza ed è dedicato alla madre, che trovò il coraggio di lasciare il marito e successivamente di trasferirsi con i tre figli in Italia, lasciandosi il passato alle spalle.” (it.wikipedia)
Abbiamo già incontrato Ermal Meta su queste pagine come autore di 28-03-1997 del gruppo la Fame di Camilla, una canzone sulla strage della Katër i Radës, la nave carica di profughi albanesi che il 28 marzo di 20 anni fa venne speronata ed affondata da un'unità della marina militare italiana.
Ricordo quegli occhi pieni di vita
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/4/2017 - 21:07
Non me ne frega niente
[2017]
Scritta da Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo estratto dall'album “Nel caos di stanze stupefacenti”
Canzone interessante, ma qualcuno aiuti Levante a trovare una copertina migliore per il prossimo disco... Bella la coscia, però...
Scritta da Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo estratto dall'album “Nel caos di stanze stupefacenti”
Canzone interessante, ma qualcuno aiuti Levante a trovare una copertina migliore per il prossimo disco... Bella la coscia, però...
Sogno
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/4/2017 - 20:38
L'anno che verrà
Secondo me questa canzone Lucio Dalla, che era molto credente , voleva chiamarla IL MONDO CHE VERRA' e il caro amico doveva essere Caro Gesu' ..poi per ragioni metrica ha commutato il tutto ma se ci si concentra un po' torna
NICO 9/4/2017 - 20:14
Gesang der jungen Anarchisten
CANTO DEI GIOVANI ANARCHICI
(continua)
(continua)
inviata da Francesco RAUCEA 9/4/2017 - 14:55
The Good Soldier
[2007]
Scritta da Trent Reznor e Atticus Ross
Nell'album “Year Zero”
“Year Zero” è un concept album – e come tale forse andrebbe contribuito per intero – ambientato in un prossimo futuro distopico (“or the present, depending on how you look at the post-Trump world”, scrivono i NIN sul loro sito), quando il mondo è ormai avviato inesorabilmente verso la sua fine, causata dalla rapacità e dalla ferocia dell'apparato militare-industriale statunitense, che esprime da sempre i vertici politici del paese.
In “The Good Soldier” il protagonista è un soldato, di una delle tante guerre americane di questi ultimi decenni, che probabilmente viene investito dall'esplosione di un cosiddetto IED (“improvised explosive device”), le mine artigianali ad alto potenziale che tante vittime hanno mietuto tra i soldati a stelle e strisce e delle coalizioni internazionali soprattutto in Afghanistan e Iraq.
“This... (continua)
Scritta da Trent Reznor e Atticus Ross
Nell'album “Year Zero”
“Year Zero” è un concept album – e come tale forse andrebbe contribuito per intero – ambientato in un prossimo futuro distopico (“or the present, depending on how you look at the post-Trump world”, scrivono i NIN sul loro sito), quando il mondo è ormai avviato inesorabilmente verso la sua fine, causata dalla rapacità e dalla ferocia dell'apparato militare-industriale statunitense, che esprime da sempre i vertici politici del paese.
In “The Good Soldier” il protagonista è un soldato, di una delle tante guerre americane di questi ultimi decenni, che probabilmente viene investito dall'esplosione di un cosiddetto IED (“improvised explosive device”), le mine artigianali ad alto potenziale che tante vittime hanno mietuto tra i soldati a stelle e strisce e delle coalizioni internazionali soprattutto in Afghanistan e Iraq.
“This... (continua)
Gun fire in the street
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 8/4/2017 - 22:14
Capital G
[2007]
Scritta da Trent Reznor e Atticus Ross
Nell'album “Year Zero”
G come “Greed”, ma anche come George W. Bush, che a Trent Reznor e ai suoi doveva stare particolarmente antipatico già solo per il fatto che nella prigione di Guantánamo si era soliti usare la musica della band industrial di Cleveland per torturare i prigionieri...
Scritta da Trent Reznor e Atticus Ross
Nell'album “Year Zero”
G come “Greed”, ma anche come George W. Bush, che a Trent Reznor e ai suoi doveva stare particolarmente antipatico già solo per il fatto che nella prigione di Guantánamo si era soliti usare la musica della band industrial di Cleveland per torturare i prigionieri...
I pushed a button and elected him to office and... ha
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/4/2017 - 21:13
Percorsi:
George Walker Bush II
Inno delle Nazioni
"Toscanini: Hymn of the Nations" ("Arturo Toscanini conducting music of Giuseppe Verdi")
Diretto da Alexander Hammid
Fotografia di Boris Kaufman
USA, 1944
Diretto da Alexander Hammid
Fotografia di Boris Kaufman
USA, 1944
Bernart Bartleby 8/4/2017 - 20:32
Bombers
[1978]
Scritta da Gary Numan sotto lo pseudonimo di Valerian
Singolo uscito nel 1978
La guerra, un bombardamento imminente su di una città, il panico fra la gente, i soldati che si preparano allo scontro maledicendo il giorno in cui si sono arruolati, la gelida tracotanza del pilota che sta per sganciare il suo carico di morte...
Una canzone che nel testo ricorda molto Five Years di David Bowie.
Scritta da Gary Numan sotto lo pseudonimo di Valerian
Singolo uscito nel 1978
La guerra, un bombardamento imminente su di una città, il panico fra la gente, i soldati che si preparano allo scontro maledicendo il giorno in cui si sono arruolati, la gelida tracotanza del pilota che sta per sganciare il suo carico di morte...
Una canzone che nel testo ricorda molto Five Years di David Bowie.
Look up I hear the scream of sirens on the wall
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/4/2017 - 15:01
Islamic Bomb
[2004]
Parole e musica di Jello Biafra
Nel disco intitolato “Never Breathe What You Can't See”, nel quale Jello Biafra si accompagna con i Melvins, storica band alternative rock / hardcore punk capitanata da Roger "Buzz" Osborne.
Parole e musica di Jello Biafra
Nel disco intitolato “Never Breathe What You Can't See”, nel quale Jello Biafra si accompagna con i Melvins, storica band alternative rock / hardcore punk capitanata da Roger "Buzz" Osborne.
The sun sets on the desert
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/4/2017 - 14:29
Fall Dog Bombs the Moon
[2003]
Parole e musica di David Bowie
Nell'album “Reality”
The sword… is unsheathed. The blade… stands ready.
(Oliver North, Fox News, 18 March 2003)
Reality was a wartime album, written and cut during the United States’ invasion of Iraq in the spring of 2003. It was the record of a man living in a city whose attack had provided the justification for the war; it was the work of a British expatriate sickened by the war’s long, seemingly orchestrated media buildup.
La spada... è sguainata. La lama... è pronta.
(Oliver North, Fox News, il 18 marzo 2003)
“Reality” era un album in tempo di guerra, scritto apposta per l'invasione degli Stati Uniti dell'Iraq nella primavera del 2003. E' stato la testimonianza di un uomo che viveva nella città il cui attacco aveva fornito la giustificazione per la guerra; è stato il lavoro di un espatriato britannico disgustato dalla lunga preparazione di... (continua)
Parole e musica di David Bowie
Nell'album “Reality”
The sword… is unsheathed. The blade… stands ready.
(Oliver North, Fox News, 18 March 2003)
Reality was a wartime album, written and cut during the United States’ invasion of Iraq in the spring of 2003. It was the record of a man living in a city whose attack had provided the justification for the war; it was the work of a British expatriate sickened by the war’s long, seemingly orchestrated media buildup.
La spada... è sguainata. La lama... è pronta.
(Oliver North, Fox News, il 18 marzo 2003)
“Reality” era un album in tempo di guerra, scritto apposta per l'invasione degli Stati Uniti dell'Iraq nella primavera del 2003. E' stato la testimonianza di un uomo che viveva nella città il cui attacco aveva fornito la giustificazione per la guerra; è stato il lavoro di un espatriato britannico disgustato dalla lunga preparazione di... (continua)
Hope, little girl
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2017 - 22:49
Shot on James Meredith
Last verse should read:
I was looking at Dick Gregory this morning
He said I had to take a plane
The newspaper man asked what do you think you gonna prove
He said I'm gonna lead these people just like James Meredith do
I was looking at Dick Gregory this morning
He said I had to take a plane
The newspaper man asked what do you think you gonna prove
He said I'm gonna lead these people just like James Meredith do
Thanks, we updated the lyrics
7/4/2017 - 16:22
Cellblock Door
[2011]
Parole di Daniel “Mudcat” Dudeck
Musica di Daniel Dudeck, Eskil Wetterqvist, Joe Burton e Shannon Kirk
Nell'album intitolato “American Idle”
Testo trovato sul sito dei Mudcat su Bandcamp
Parole di Daniel “Mudcat” Dudeck
Musica di Daniel Dudeck, Eskil Wetterqvist, Joe Burton e Shannon Kirk
Nell'album intitolato “American Idle”
Testo trovato sul sito dei Mudcat su Bandcamp
It’s a cold feeling when they lock the cellblock door
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/4/2017 - 22:27
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Commodicide
[2013]
Parole di Daniel “Mudcat” Dudeck
Musica di Daniel Dudeck, Eskil Wetterqvist, David Evans e Joseph Burton
Nell'album intitolato “You Better Mind”
Testo trovato sul sito dei Mudcat su Bandcamp
Parole di Daniel “Mudcat” Dudeck
Musica di Daniel Dudeck, Eskil Wetterqvist, David Evans e Joseph Burton
Nell'album intitolato “You Better Mind”
Testo trovato sul sito dei Mudcat su Bandcamp
It’s all in the way
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/4/2017 - 22:12
Un capretto [Dona, dona]
A ripensarci bene, credo che tu abbia ragione Rick. Che rimanga a Herbert, la sua versione è del tutto speciale.
Salud
Salud
Krzysiek 6/4/2017 - 18:57
La ballata delle morti bianche
2013
Uniko Neurone
Uniko Neurone
Sono costretto a lavorare
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 13:35
The Durham Light Infantry
1989 (Re-edition 1994)
Nee Gud Luck
Nee Gud Luck
When I was just a young lad
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 13:20
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Going to the Mine
1998
Think Positive
(Johnny Handle)
Think Positive
(Johnny Handle)
Into the smoky morning
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 13:10
One Soldier's Thoughts
2010
Reflections on War
Reflections on War
I just called round to say farewell
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 12:59
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Soldiers of the Lord
2010
Reflections on War
Reflections on War
Over ‘No Man’s Land’ march the Ghosts of Agincourt
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 12:58
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
A Hospital Ship at Tobruk
2010
Reflections on War
Inspired by 'A Hospital Ship at Tobruk', the memoirs of Effie Townend, a nurse from Selby, awarded the Royal Red Cross for her duty aboard HMHS Somersetshire; Nurse Effie, a painting by Beryl Trist; and comments by Chris Chambers.
Reflections on War
Inspired by 'A Hospital Ship at Tobruk', the memoirs of Effie Townend, a nurse from Selby, awarded the Royal Red Cross for her duty aboard HMHS Somersetshire; Nurse Effie, a painting by Beryl Trist; and comments by Chris Chambers.
Reading your memoirs transported me
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 12:56
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Somewhere at the Front, Somewhere
2010
Reflections on War
Reflections on War
Somewhere at the front, somewhere
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 12:49
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Bold as Brass
2010
Reflections on War
Reflections on War
Sat in your uniform looking real class
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 12:47
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Please Monsieur
2015
A Carousel for Fools
La preghiera di un militare di non essere amputato...
A Carousel for Fools
La preghiera di un militare di non essere amputato...
Please Monsieur a penny for mi’ keep sir
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 12:38
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
You Should Have Been There
2015
A Carousel for Fools
A Carousel for Fools
I well remember Martin Luther King
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 12:33
Богородица, Путина прогони
English Adaptation from Christophe Elie from the album Bridging Borders (2016)
PUNK PRAYER
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 11:52
Workers Song (American Boy American Girl)
2011
Another dead end job
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 11:41
They Don't Care About Us
[1995]
Parole e musica di Michael Jackson
Nell'album “HIStory” (per esteso “HIStory: Past, Present and Future - Book I”
All'epoca di “HIStory”, Michael Jackson usciva dalla prima causa giudiziaria intentagli per presunti abusi sessuali su di un minorenne. L'accusa si rivelò essere soltanto un bieco tentativo di estorsione ma segnò l'artista per tutta la vita, una vera persecuzione che ebbe termine solo nel 2005 con la piena assoluzione. E nonostante questo ancora oggi è molto diffusa l'erronea opinione che Michael Jackson sia stato uno schifoso pedofilo... Il pregiudizio accompagnò anche questa canzone, che venne accusata addirittura di antisemitismo... Niente di più falso: l'uso delle espressioni “Jew me” e “Kike me” (Kike è un termine spregiativo per ebreo) era assolutamente chiaro nel contesto, cioè, “puoi picchiarmi, puoi odiarmi, puoi trattarmi da negro o da ebreo, ma non potrai mai... (continua)
Parole e musica di Michael Jackson
Nell'album “HIStory” (per esteso “HIStory: Past, Present and Future - Book I”
All'epoca di “HIStory”, Michael Jackson usciva dalla prima causa giudiziaria intentagli per presunti abusi sessuali su di un minorenne. L'accusa si rivelò essere soltanto un bieco tentativo di estorsione ma segnò l'artista per tutta la vita, una vera persecuzione che ebbe termine solo nel 2005 con la piena assoluzione. E nonostante questo ancora oggi è molto diffusa l'erronea opinione che Michael Jackson sia stato uno schifoso pedofilo... Il pregiudizio accompagnò anche questa canzone, che venne accusata addirittura di antisemitismo... Niente di più falso: l'uso delle espressioni “Jew me” e “Kike me” (Kike è un termine spregiativo per ebreo) era assolutamente chiaro nel contesto, cioè, “puoi picchiarmi, puoi odiarmi, puoi trattarmi da negro o da ebreo, ma non potrai mai... (continua)
Skin head, dead head, everybody gone bad
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/4/2017 - 22:28
Песенка о бумажном солдатике
Il testo trovato qui http://teksty.org/wojciech-mlynarski,p...
https://www.youtube.com/watch?v=-Y7V5IwcQr4
https://www.youtube.com/watch?v=-Y7V5IwcQr4
PIOSENKA O PAPIEROWYM ŻOŁNIERZYKU
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/4/2017 - 20:40
Chiedi chi erano i Beatles
Concordo con Alessandro67. I Beatles sono leggende pure.
Lady McCartney 5/4/2017 - 18:47
SHE
2017
SHE
www.she.org.au
SHE is a not for profit organisation that provides specialist counselling services for women who are currently or have experienced family and domestic violence.
The lyrics of SHE the song are based on the words and stories of Tasmanian women who have suffered from domestic violence.
SHE
www.she.org.au
SHE is a not for profit organisation that provides specialist counselling services for women who are currently or have experienced family and domestic violence.
The lyrics of SHE the song are based on the words and stories of Tasmanian women who have suffered from domestic violence.
Oh he calls me a bitch and he calls me a whore
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/4/2017 - 15:59
Young Bosnia
2017
August 1914
Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
August 1914
Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
They’ve burned the bridge outside our holdings
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/4/2017 - 15:21
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Philistine
2017
August 1914
Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
August 1914
Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
I don’t want to need you
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/4/2017 - 15:19
Petrograd
2017
August 1914
Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
August 1914
Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
Wildcat howling in the distant snow
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/4/2017 - 15:16
We Are All Going to Die
2017
August 1914
Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
August 1914
Un concept album sulle guerre del XX secolo. La copertina è il dipinto "The Inexorable Flow of History" di Jakub Rozalski
Like before you never speak your pretty mind
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/4/2017 - 15:13
Pezzi di cielo
2013
Portavérta
Una canzone antimilitarista, durante il servizio militare invece di suonare il silenzio, suona La Bamba
Portavérta
Una canzone antimilitarista, durante il servizio militare invece di suonare il silenzio, suona La Bamba
Sopra di noi spostano pezzi di cielo
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/4/2017 - 14:59
Ellos nos han separado
Mar del Plata, la squadra dei desaparecidos che morì per il rugby
Non è facile portare su un palcoscenico teatrale touche e mischie di rugby. Tantomeno morte, dolore e tortura, la storia triste dell’Argentina della dittatura degli Anni Settanta.
Dove si moriva, anzi si scompariva, a 20 anni senza sapere perché. Claudio Fava, già sceneggiatore de “I cento passi”, è riuscito a farlo nel raccontare la vicenda del Mar del Plata: la squadra di rugby che nel 1978 – l’anno del Mundial de Fútbol – non si piego alla logica dello “show must go on”, ma sfidò il regime militare per amore della palla ovale e della libertà, pagando con la vita la propria passione.
Mar del Plata è la storia di una formazione di rugby, di un gruppo di amici, del campionato del 1978 che la formazione argentina finì decimata dagli omicidi politici. Il primo è quello di Diego, 17enne di talento che “giocava al rugby e... (continua)
Non è facile portare su un palcoscenico teatrale touche e mischie di rugby. Tantomeno morte, dolore e tortura, la storia triste dell’Argentina della dittatura degli Anni Settanta.
Dove si moriva, anzi si scompariva, a 20 anni senza sapere perché. Claudio Fava, già sceneggiatore de “I cento passi”, è riuscito a farlo nel raccontare la vicenda del Mar del Plata: la squadra di rugby che nel 1978 – l’anno del Mundial de Fútbol – non si piego alla logica dello “show must go on”, ma sfidò il regime militare per amore della palla ovale e della libertà, pagando con la vita la propria passione.
Mar del Plata è la storia di una formazione di rugby, di un gruppo di amici, del campionato del 1978 che la formazione argentina finì decimata dagli omicidi politici. Il primo è quello di Diego, 17enne di talento che “giocava al rugby e... (continua)
dq82 5/4/2017 - 13:03
Apokalypsens svarta änglar
5-4-2017 11:04
GLI ANGELI NERI DELL'APOCALISSE
(continua)
(continua)
5/4/2017 - 11:04
Democracy
Caro Bernart, è solo che non capivo perchè in Antiwar Songs mancavano le traduzioni di questi Cantori del mistero, dell'angoscia e della precarietà. Le loro canzoni dalla scarna trama brechtiana. Questi testi che attraverso l'amara e crudele voce di Dagmar, sposano solennemente il brivido di questi suoni. E' un viaggio dantesco tra le speranze e le paure, Giovanna d'Arco, l'oppressione capitalistica, il labirinto di Dedalo e la Cattedrale di Amiens, il lavoro e la fatica, Notre Dame, la tomba di Francesco II duca di Bretagna a Nantes, l'incubo atomico, eremiti, ruote magiche, stelle, ratti e scimmie, schiavi e, appunbto, sei cadaveri nelle fauci della borghesia: Democrazia, Legge, Libertà, Verità, Pace (Armata) e Civiltà.
Flavio Poltronieri 4/4/2017 - 16:14
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musica : Jaka / Princevibe / Fede k 9
Album: Forza originaria (2011)