Vi är inte skit
22-3-2017 20:29
Due parole del traduttore. La traduzione è corredata di alcune note, dato che affronta (anche) temi molto "dentro" la realtà svedese. Il testo è redatto (anche graficamente) in una lingua estremamente popolaresca e "rappeggiante" (p.es. "de e", o "d e" per "det är" ecc.).
Due parole del traduttore. La traduzione è corredata di alcune note, dato che affronta (anche) temi molto "dentro" la realtà svedese. Il testo è redatto (anche graficamente) in una lingua estremamente popolaresca e "rappeggiante" (p.es. "de e", o "d e" per "det är" ecc.).
NON SIAMO MERDA
(continua)
(continua)
22/3/2017 - 20:31
Como nossos pais
Canzone bellissima ed interpretazione struggente di Elis Regina! Traduzione fedele al testo originale.
Giuseppe Maria 22/3/2017 - 14:55
Evviva la Maria Goia!
anonimo
Maria Goia e il delitto Matteotti. Recita Ivana Monti. 2006.
Bernart Bartleby 21/3/2017 - 22:29
Amerikanos, a balla ki bos bokene
AMERICANI, CHE VI UCCIDANO CON LE PALLOTTOLE
(continua)
(continua)
inviata da anon 21/3/2017 - 22:20
J'ai embrassé un flic
L'abbraccio di Renaud – pure al netto dell'ironia (che c'è) – esprimeva probabilmente soltanto un umanissimo moto di «simpatia», nato dentro una fortissima emozione collettiva. Succede. Ho invece ripensato alle parole di Žižek, quando ho letto sul Corriere di oggi che «siamo tutti sbirri» (don Ciotti). Ecco, magari proprio tutti no.
L.L. 21/3/2017 - 21:00
My Hometown
Sempre bellissime le vostre note di lettura, anche per me che ho "consumato" con l'ascolto, vinili e cd del Boss
Livia 21/3/2017 - 18:18
Som en duva
21-3-2017 17:51
“Il testo è stato scritto come acclamazione per i profughi politici arrivati qui dall'America Latina, e che sono diventati nostri amici. Oggi, si capisce che cantare è più difficile; il testo dovrebbe significare che si vuole che gli immigrati siano cacciati fuori dal paese. Quando fu scritto questo testo, questo non era un problema. Tutti i latinoamericani che conoscevano volevano tornare nel proprio paese il prima possibile per continuare la lotta contro le dittature militari sostenute dagli USA. Björn cantava spesso la canzone e la fece conoscere in Norvegia.” (Commento a “Sånger i tiden” [Canzoni nel tempo], 2001)
“Il testo è stato scritto come acclamazione per i profughi politici arrivati qui dall'America Latina, e che sono diventati nostri amici. Oggi, si capisce che cantare è più difficile; il testo dovrebbe significare che si vuole che gli immigrati siano cacciati fuori dal paese. Quando fu scritto questo testo, questo non era un problema. Tutti i latinoamericani che conoscevano volevano tornare nel proprio paese il prima possibile per continuare la lotta contro le dittature militari sostenute dagli USA. Björn cantava spesso la canzone e la fece conoscere in Norvegia.” (Commento a “Sånger i tiden” [Canzoni nel tempo], 2001)
COME UNA COLOMBA
(continua)
(continua)
21/3/2017 - 17:52
Il travaille du pinceau
PETIZIONE: IL PITTORE A.H. AL MOBA !!
A.H., Arianische Mutter mit arianischem Kind und arianischem Schmetterling in einem arianischen Weizenfeld
(Mamma ariana con bambino ariano e farfalla ariana in un campo di grano ariano), olio su tela, oppure tela su olio, non si sa
Bernart Bartleby aveva inserito questo immortale capolavoro del pittore austriaco A.H. a corredo dell'introduzione; ma ho pensato di spostarlo in un apposito spazio assieme ad una sentita petizione affinché le superstiti opere pittoriche di A.H., invece di essere regolarmente battute all'asta a prezzi esorbitanti per motivi che esulano leggermente da quelli artistici, siano invece donate ed esposte al Museum of Bad Art (MOBA) di Somerville/Brookline (Massachusetts), unico posto al mondo davvero deputato ad accoglierle. Le opere di A.H. si troverebbero così in assolutamente perfetta compagnia con i capolavori riconosciuti... (continua)
A.H., Arianische Mutter mit arianischem Kind und arianischem Schmetterling in einem arianischen Weizenfeld
(Mamma ariana con bambino ariano e farfalla ariana in un campo di grano ariano), olio su tela, oppure tela su olio, non si sa
Bernart Bartleby aveva inserito questo immortale capolavoro del pittore austriaco A.H. a corredo dell'introduzione; ma ho pensato di spostarlo in un apposito spazio assieme ad una sentita petizione affinché le superstiti opere pittoriche di A.H., invece di essere regolarmente battute all'asta a prezzi esorbitanti per motivi che esulano leggermente da quelli artistici, siano invece donate ed esposte al Museum of Bad Art (MOBA) di Somerville/Brookline (Massachusetts), unico posto al mondo davvero deputato ad accoglierle. Le opere di A.H. si troverebbero così in assolutamente perfetta compagnia con i capolavori riconosciuti... (continua)
Bernart Bartleby + RV 21/3/2017 - 16:01
I Shall Be Released
Versione svedese di Mikael Wiehe da Totta & Wiehe – Dylan (2006)
JAG SKA BLI FRI
(continua)
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 12:27
Things Have Changed
Versione svedese di Mikael Wiehe da Totta & Wiehe – Dylan (2006)
LÄNGESEN
(continua)
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 12:24
Valet
Riccardo in realtà Björn Afzelius e Mikael Wiehe avevano fondato insieme la Hoola bandoola band, sono sempre stati amici fraterni, anche dopo lo scioglimento della band l'operazione più che Dalla De Gregori è simile a Jimmy Page e Robert Plant in No Quarter, una sorta di reunion.
DEN JAG KUNDE VA (TILL BJÖRN AFZELIUS)
Jag träffade Björn Afzelius första gången sommaren 1970. Vi spelade i Hoola Bandoola Band tillsammans till 1976 när bandet upplöstes. Vi bodde i samma hus först på Föreningsgatan och senare på Rönneholmsvägen i Malmö tills Björn flyttade till Göteborg 1977. Från 1982 när vi för första gången spelade ihop igen i TV-programmet "Måndagsbörsen" till 1996 när vi återförenade Hoola gjorde vi hundratals spelningar tillsammans. Vi uppträdde i Sverige, Danmark, Norge, Finland och på Färöarna men också i Italien, Nicaragua och Kuba.
Vi semestrade tillsammans med våra familjer. Vi... (continua)
DEN JAG KUNDE VA (TILL BJÖRN AFZELIUS)
Jag träffade Björn Afzelius första gången sommaren 1970. Vi spelade i Hoola Bandoola Band tillsammans till 1976 när bandet upplöstes. Vi bodde i samma hus först på Föreningsgatan och senare på Rönneholmsvägen i Malmö tills Björn flyttade till Göteborg 1977. Från 1982 när vi för första gången spelade ihop igen i TV-programmet "Måndagsbörsen" till 1996 när vi återförenade Hoola gjorde vi hundratals spelningar tillsammans. Vi uppträdde i Sverige, Danmark, Norge, Finland och på Färöarna men också i Italien, Nicaragua och Kuba.
Vi semestrade tillsammans med våra familjer. Vi... (continua)
Dq82 21/3/2017 - 10:50
Ne jouez pas aux soldats
La versione del 1967 ad opera de Les Sunlights, un gruppo fondato a Roubaix ma composto da tre fratelli sardi, Sergio, Aldo e Bruno Cogoni.
Nell'anno precedente Les Sunlights si produssero anche nella cover de Le déserteur di Boris Vian.
NE JOUE PAS AU SOLDAT
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/3/2017 - 10:50
Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan
dall'album Dom Ensligas Alle (1982)
DOM ENSLIGAS ALLE
(continua)
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 10:34
I Pity The Poor Immigrant
Versione svedese di Mikael Wiehe da Dom Ensligas Alle (1982)
JAG ÖMKAR EMIGRANTERNA
(continua)
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 10:30
The Times They Are A-Changin'
Versione svedese di Mikael Wiehe dall'album Dom Ensligas Alle (1982)
Swedish version: Mikael Wiehe, from the album Dom ensligas alle (1982)
Version suédoise: Mikael Wiehe, tirée de l'album Dom ensligas alle (1982)
Svensk version: Mikael Wiehe, från albumet Dom ensligas alle (1982)
Ruotsinkielinen versio: Mikael Wiehe albumista Dom ensligas alle (1982)
Version suédoise: Mikael Wiehe, tirée de l'album Dom ensligas alle (1982)
Svensk version: Mikael Wiehe, från albumet Dom ensligas alle (1982)
Ruotsinkielinen versio: Mikael Wiehe albumista Dom ensligas alle (1982)
VI LÅTER OSS INTE BESEGRAS
(continua)
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 10:23
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