Little Drummer Boy
Versione italiana di Gloria Nasca
PICCOLO TAMBURINO
(continua)
(continua)
inviata da Gloria Nasca 26/2/2017 - 23:55
Gloria
(2015)
feat. Camila Moreno
Canzone dedicata a Gloria Lagos, giovane militante dei MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria) madre di tre figli, arrestata nel 1974, violentata e uccisa dagli sbirri del regime di Pinochet mentre era al terzo mese di gravidanza.
feat. Camila Moreno
Canzone dedicata a Gloria Lagos, giovane militante dei MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria) madre di tre figli, arrestata nel 1974, violentata e uccisa dagli sbirri del regime di Pinochet mentre era al terzo mese di gravidanza.
Desespero, terror.
(continua)
(continua)
26/2/2017 - 22:19
Maquinas sin dios
(2015)
Album: Mala Madre
Album: Mala Madre
“Aquí la búsqueda del sentido va por el lado más religioso, entregándole simbolismo a cosas y matándonos por ello. Un paganismo de lo ritual, lo natural, de entregarle un sentido al porvenir. “Yo vi la sangre, yo vi los cuerpos…” hace alusión a los 43 de México; traté de imaginar eso o lo que pasó en Auschwitz, ¿Cómo la humanidad logra hacer estas cosas? Yo prefiero ser, me considero, una maquina con Dios. Porque yo tuve una experiencia con Dios… y fue increíble, es algo que va más allá de la religión, es místico, es algo de una experiencia propia que va más allá de ti y logras sentirte parte de algo más grande, como la naturaleza o el universo”.
Camila Moreno
Camila Moreno
Todos los feos viven en mí
(continua)
(continua)
26/2/2017 - 21:48
Катюша
A proposito della parodia italiana non è goliardica in origine, ma nasce nel 1941 con le truppe dello CSIR e poi.dell'ARMIR. La versione originale riporta in tutte le stofe Katiusha, e altre strofe, come
O Katusha, scavagli la fossa,
Gliel'han date le Camicie Nere,
Gliel'han date a colpi di pugnal
O Katusha, scavagli la fossa,
Gliel'han date le Camicie Nere,
Gliel'han date a colpi di pugnal
Ambrogio Ghisolfa 26/2/2017 - 21:46
Libres y estupidos
Primo singolo dal disco "Mala Madre" della cantautrice cilena (2015)
“Es una crítica a la sociedad, a los políticos. Me cuesta hablar de temas puntuales, pero refleja una sensación de todo, de las guerras, las dictaduras, de las opciones humanas que hemos tomado con nuestra libertad, ¿de verdad somos libres? Pero hacemos tantas estupideces, la guerra en Irak donde se mató a gente, la misma humanidad destruye las cosas tratándole de entregar un sentido a esa destrucción. Somos bastante estúpidos”.
Camila Moreno
Camila Moreno
Me pudro como un niño envejeciendo
(continua)
(continua)
26/2/2017 - 21:40
Millones
(2009)
Album: Almismotiempo
“Millones”, canción de Camila Moreno, por la cual fue nominada a mejor canción alternativa en los grammy latino, es un tema que Camila lo canta con rabia, como un grito de confrontación hacia la “maquina”, que utiliza al pueblo manteniendolo vivo para su conveniencia, dejándolo morir cuando ya no lo necesita, haciendo creer a la multitud que son los salvadores.
Camila Moreno en el festiva del Huaso de Olmue dedicó la canción
una clara alusión al empresario-presidente Sebastian Piñera, quien es además dueño de la estación de televisión “chilevisión” que trasmite el festival.
desde mi libertad
Album: Almismotiempo
“Millones”, canción de Camila Moreno, por la cual fue nominada a mejor canción alternativa en los grammy latino, es un tema que Camila lo canta con rabia, como un grito de confrontación hacia la “maquina”, que utiliza al pueblo manteniendolo vivo para su conveniencia, dejándolo morir cuando ya no lo necesita, haciendo creer a la multitud que son los salvadores.
Camila Moreno en el festiva del Huaso de Olmue dedicó la canción
“A la gente que cree que que puede
comprar todo con
dinero, incluso a un país”,
comprar todo con
dinero, incluso a un país”,
una clara alusión al empresario-presidente Sebastian Piñera, quien es además dueño de la estación de televisión “chilevisión” que trasmite el festival.
desde mi libertad
Una vida se apaga porque le estorba
(continua)
(continua)
26/2/2017 - 21:26
Nevermind
C'è anche una bellissima foto in bianco e nero che non sono in grado di inviarvi nel post del 27 Novembre 2016 by DrHGuy su cohencentric.
When Leonard Cohen Was “The only tourist in Havana”
Come, my brothers,
let us govern Canada,
let us find our serious heads,
let us dump asbestos on the White House,
let us make the French talk English,
not only here but everywhere,
let us torture the Senate individually
until they confess,
let us purge the New Party,
let us encourage the dark races
so they’ll be lenient
when they take over,
let us make the CBC talk English,
let us all lean in one direction
and float down
to the coast of Florida,
let us have tourism,
let us flirt with the enemy,
let us smelt pig-iron in our back yards,
let us sell snow
to under-developed nations,
(It is true one of our national leaders
was a Roman Catholic?)
let us terrorize Alaska,
let us unite
Church... (continua)
When Leonard Cohen Was “The only tourist in Havana”
Come, my brothers,
let us govern Canada,
let us find our serious heads,
let us dump asbestos on the White House,
let us make the French talk English,
not only here but everywhere,
let us torture the Senate individually
until they confess,
let us purge the New Party,
let us encourage the dark races
so they’ll be lenient
when they take over,
let us make the CBC talk English,
let us all lean in one direction
and float down
to the coast of Florida,
let us have tourism,
let us flirt with the enemy,
let us smelt pig-iron in our back yards,
let us sell snow
to under-developed nations,
(It is true one of our national leaders
was a Roman Catholic?)
let us terrorize Alaska,
let us unite
Church... (continua)
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 21:04
Ciudadana del mundo
Disco: Depura (2015)
feat Carmen Lienqueo
feat Carmen Lienqueo
Somos las venas abiertas
(continua)
(continua)
26/2/2017 - 17:53
La complainte du coureur de bois
Caro Riccardo, fatto interessante e credo abbastanza inedito è che la foto della copertina sia presa da un vagone originale dell'Orient-Express, presso il Musée du chemin de fer (SNCF) e che il personaggio che rappresenta il nostro caro Adélard altro non è che un manichino di cera raffigurante Gesù e recuperato dal Museo Grevin, che si trova in Boulevard Montmartre a Parigi.
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 11:30
La fiancée du timbalier
Caro Riccardo, vorei contribuire ricordando che la scelta di musicare una poesia del padre del Romanticismo francese Victor Hugo, non era del tutto casuale: ne "Les Orientales" pubblicato nel 1829, figurano parecchie ballate nello stile dei canti popolari.
Per questa interpretazione i Malicorne si affidarono ad un arrangiatore esterno, Jean-Daniel Mercier, che introdusse ottoni e percussioni pieni di vigore. Il gruppo suona un po' "progressive" e sono evidenti i richiami all'aria di Alison Gross degli altrettanto immensi Steeleye Span.
Per questa interpretazione i Malicorne si affidarono ad un arrangiatore esterno, Jean-Daniel Mercier, che introdusse ottoni e percussioni pieni di vigore. Il gruppo suona un po' "progressive" e sono evidenti i richiami all'aria di Alison Gross degli altrettanto immensi Steeleye Span.
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 11:05
La fille aux chansons, ou Marion s'y promène [Isabeau s'y promène; Sur le bord de l'eau et alia]
Caro Riccardo, sono molto affezionato a questo brano, non vorrei sbagliarmi ma credo sia stato addirittura il primo che ho ascoltato del gruppo, capivo poco in quel tempo del francese ma fu un bene, perchè quando si è ragazzi l'immaginazione vola a mille....mi ero convinto allora che fosse un ratto piratesco, l'interpretazione dei Malicorne mi seduceva più di tutte le altre canzoni anche se la musica era veramente gracile rispetto a molte delle loro interpretazioni.
E' molto curioso il ricordo di Laurent Vercambre al proposito, più o meno lui raccontò: registrammo in quattro l'accompagnamento ritmico di Marion, una penitenza di quindici strofe con accordi iper-lenti che non finiva mai. Quando finalmente terminammo, riscoltando il risultato, ci rendemmo conto costernati che c'era uno spazio vuoto, un respiro un po' più lungo, un leggero ritardo sull'accordo che seguiva...non era possibile... (continua)
E' molto curioso il ricordo di Laurent Vercambre al proposito, più o meno lui raccontò: registrammo in quattro l'accompagnamento ritmico di Marion, una penitenza di quindici strofe con accordi iper-lenti che non finiva mai. Quando finalmente terminammo, riscoltando il risultato, ci rendemmo conto costernati che c'era uno spazio vuoto, un respiro un po' più lungo, un leggero ritardo sull'accordo che seguiva...non era possibile... (continua)
Flavio Poltronieri 26/2/2017 - 10:47
Ke Sakihitin Awasis
[2015]
Album :POWER IN THE BLOOD
"Title is in the Cree language and it means “I love you, Baby.” I dedicate it to all the generations of Indigenous people who keep Native America alive in our hearts, in our cultures, and in our actions towards our most sacred mother, Nature."
Album :POWER IN THE BLOOD
"Title is in the Cree language and it means “I love you, Baby.” I dedicate it to all the generations of Indigenous people who keep Native America alive in our hearts, in our cultures, and in our actions towards our most sacred mother, Nature."
He’s not like a stranger he’s more like a vision you’d seen
(continua)
(continua)
inviata da adriana 26/2/2017 - 09:48
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
The Uranium War
[2015]
Album :POWER IN THE BLOOD
"A true story from within the American Indian movement.
This is a prequel to my other song “Bury My Heart at Wounded Knee,” and I dedicate it to the family of the late Anna Mae Aquash whom I mention in both songs. A real tragedy."
Album :POWER IN THE BLOOD
"A true story from within the American Indian movement.
This is a prequel to my other song “Bury My Heart at Wounded Knee,” and I dedicate it to the family of the late Anna Mae Aquash whom I mention in both songs. A real tragedy."
Ay ha ay ha yo Ho
(continua)
(continua)
inviata da adriana 26/2/2017 - 09:37
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Kälte
Chanson allemande – Kälte – Erika Mann – 1933
Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)
En 1933, la majeure partie des cabarettistes allemands avait déjà quitté l’Allemagne. Il fut alors qu’Erika et son frère Klaus – en guerre ouverte avec l’encombrante figure de leur père Thomas Mann, jusqu’à ce moment silencieux face au nazisme alors triomphant – décidèrent de se charger de cette scène littéraire et théâtrale en extinction et de la proposer de manière ouvertement anti-nazie.
« Die Pfeffermühle », « le... (continua)
Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)
En 1933, la majeure partie des cabarettistes allemands avait déjà quitté l’Allemagne. Il fut alors qu’Erika et son frère Klaus – en guerre ouverte avec l’encombrante figure de leur père Thomas Mann, jusqu’à ce moment silencieux face au nazisme alors triomphant – décidèrent de se charger de cette scène littéraire et théâtrale en extinction et de la proposer de manière ouvertement anti-nazie.
« Die Pfeffermühle », « le... (continua)
FROID
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/2/2017 - 22:02
La ragazza e la miniera
Ma il fuochista non muore nel naufragio del Titanic?
Bruno 25/2/2017 - 18:58
Marcha del ERP
anonimo
La Marcha del ERP fue el himno oficial del Ejército Revolucionario del Pueblo (más conocido por su abreviatura "ERP") grupo guerrillero y estructura militar del Partido Revolucionario de los Trabajadores, liderado por Mario Roberto Santucho, en la Argentina, durante los años 1970.
Por las sendas argentinas
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/2/2017 - 10:11
Eredi della Sconfitta
Eredi della Sconfitta può sembrare un titolo pessimista e disilluso: nulla di più lontano dal vero. Fronte Unico parte da una considerazione realista: l’antagonismo italiano del 2017 nasce dalle sconfitte di chi lo ha preceduto. Se ancora stiamo a parlare di femminismo, antifascismo, antisessismo e antirazzismo allora chi ci ha preceduto ha fallito. Ma forti di questo, possiamo continuare la lotta, ereditare la sconfitta passata di mano in mano dalla Resistenza al G8 di Genova per arrivare alla vittoria.
La titletrack che apre LP, infatti, parla proprio di questo, di chi sono le persone che ancora combattono per un mondo più giusto e della necessità di trasformare la sconfitta in vittoria. Figli della Resistenza e del revisionismo storico, della strategia della tensione e della violenza di Stato che non è mai stata processata che raccolgono e fanno tesoro degli errori delle generazioni che li hanno preceduti per combattere ancora finché non ci sarà più sconfitta.
La titletrack che apre LP, infatti, parla proprio di questo, di chi sono le persone che ancora combattono per un mondo più giusto e della necessità di trasformare la sconfitta in vittoria. Figli della Resistenza e del revisionismo storico, della strategia della tensione e della violenza di Stato che non è mai stata processata che raccolgono e fanno tesoro degli errori delle generazioni che li hanno preceduti per combattere ancora finché non ci sarà più sconfitta.
Figli della Resistenza di una storia riscritta
(continua)
(continua)
inviata da Stefano 25/2/2017 - 07:52
I muri del ventuno
Da un po' di tempo non è più inedita: è stata infatti pubblicata nella raccolta "Nevica sulla mia mano", nel 2013, in una versione dal vivo del 1976 che si sente comunque molto bene (cfr.: Nevica sulla mia mano)
Vito Vita 25/2/2017 - 04:26
Rodeo
Da un po' di tempo non è più inedita: è stata infatti pubblicata nella raccolta "Nevica sulla mia mano", nel 2013, in una versione dal vivo del 1976 che si sente comunque molto bene (cfr.: Nevica sulla mia mano)
Vito Vita 25/2/2017 - 04:25
Senza dire niente (mio padre)
Mio padre entrava in camera la sera, mai la solita ora
(continua)
(continua)
inviata da dq82 24/2/2017 - 15:38
Percorsi:
Mafia e mafie
L'Air de la Bêtise
He hum... Et si tout simplement l'auteur de la phrase mystérieuse sur l'Opéra Fantôme "La Vie Quotidienne" avait voulu faire une métaphore plaisante, inscrivant un air qui traite de la bêtise dans la vie quotidienne, où effectivement on rencontre souvent la bêtise ? A travers l'image d'un opéra inventé pour la circonstance et perceptible seulement par les lecteurs avisés ?
Avant d'enfourcher un cheval fougueux, s'assurer qu'il est bien équipé de brides et de mors. Autre métaphore.
Quant aux ânes....ils ne s'appellent pas tous Martin.
Avant d'enfourcher un cheval fougueux, s'assurer qu'il est bien équipé de brides et de mors. Autre métaphore.
Quant aux ânes....ils ne s'appellent pas tous Martin.
Michel 24/2/2017 - 09:52
Gelato in febbraio
2010
Storie di non lavoro
E’ la sera del 23 Febbraio 1986. Luca ed un amico, giovani militanti e studenti universitari non ancora ventenni, stanno correndo per prendere la filovia in Piazzale Lugano, quartiere Bovisa di Milano. In un altro punto della stessa piazza, alcune persone discutono prima con calma e poi sempre più animatamente e scoppia una rissa. Una delle persone coinvolte è un agente fuori servizio in forza alla Digos. La rissa è un susseguirsi di pestaggi e discussioni e dopo oltre quindici minuti finisce senza che l’agente chiami rinforzi. Due delle persone coinvolte fuggono in auto ed il poliziotto incapace di affrontare la situazione con la ragione e l’autorità richieste, estrae la sua pistola d’ordinanza ed in posizione di tiro, facendo arbitrariamente e illegittimamente uso delle armi, spara ad altezza d’uomo per colpire i fuggitivi. Uno dei proiettili ferisce a morte... (continua)
Storie di non lavoro
E’ la sera del 23 Febbraio 1986. Luca ed un amico, giovani militanti e studenti universitari non ancora ventenni, stanno correndo per prendere la filovia in Piazzale Lugano, quartiere Bovisa di Milano. In un altro punto della stessa piazza, alcune persone discutono prima con calma e poi sempre più animatamente e scoppia una rissa. Una delle persone coinvolte è un agente fuori servizio in forza alla Digos. La rissa è un susseguirsi di pestaggi e discussioni e dopo oltre quindici minuti finisce senza che l’agente chiami rinforzi. Due delle persone coinvolte fuggono in auto ed il poliziotto incapace di affrontare la situazione con la ragione e l’autorità richieste, estrae la sua pistola d’ordinanza ed in posizione di tiro, facendo arbitrariamente e illegittimamente uso delle armi, spara ad altezza d’uomo per colpire i fuggitivi. Uno dei proiettili ferisce a morte... (continua)
23 di febbraio, piazzale Lugano,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/2/2017 - 07:04
Soffriamo! Ne' giorni che il popolo langue (Inno anarchico)
[1878]
Sapevamo già che Giovanni Pascoli compose un'ode all'anarchico Passannante, sfortunato attentatore di Umberto I nel 1878, la cui missione fu portata a termine da Gaetano Bresci una ventina d'anni dopo... Quel sentimento di solidarietà con il mancato regicida, poi fatto marcire in carcere, costò a Pascoli qualche settimana di galera ma il suo componimento non sopravvisse se non nel verso «Con la berretta d'un cuoco faremo una bandiera», con riferimento ad uno dei mestieri praticati dal Passannante...
Ignoravo però completamente che il Pascoli in quello stesso 1878 compose per l'Internazionale anarchica un inno che invece ci è giunto. Lo ha scoperto una decina d'anni fa Elisabetta Graziosi, studiosa dell'Università di Bologna, scartabellando tra i volumi della biblioteca di palazzo Filomarino a Napoli, dove visse quel Benedetto Croce che di Pascoli era stato un detrattore e che in... (continua)
Sapevamo già che Giovanni Pascoli compose un'ode all'anarchico Passannante, sfortunato attentatore di Umberto I nel 1878, la cui missione fu portata a termine da Gaetano Bresci una ventina d'anni dopo... Quel sentimento di solidarietà con il mancato regicida, poi fatto marcire in carcere, costò a Pascoli qualche settimana di galera ma il suo componimento non sopravvisse se non nel verso «Con la berretta d'un cuoco faremo una bandiera», con riferimento ad uno dei mestieri praticati dal Passannante...
Ignoravo però completamente che il Pascoli in quello stesso 1878 compose per l'Internazionale anarchica un inno che invece ci è giunto. Lo ha scoperto una decina d'anni fa Elisabetta Graziosi, studiosa dell'Università di Bologna, scartabellando tra i volumi della biblioteca di palazzo Filomarino a Napoli, dove visse quel Benedetto Croce che di Pascoli era stato un detrattore e che in... (continua)
Soffriamo! Ne’ giorni che il popolo langue
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2017 - 22:46
Lucio Battisti: Il nostro caro angelo
Quanto qualunquismo nelle parole di Riccardo. Stai muovendo le stesse critiche che venivano mosse a Mogol dalle femministe in quegli anni: l'essere misogino, reazionario, soppressore di coscienze e chi più ne ha più ne metta. Mogol attraverso le canzoni che tu hai citato (una minimissima parte dell'immensa teoria di "tipi" che ha messo in versi) non ha fatto altro che mettere in circolo, appunto, dei "tipi" di uomini e di donne, senza per forza apporre un giudizio preciso. Il sempliciotto, l'emancipata, il piccolo-borghese, la prostituta: sono tutti tipi che esprimono la contraddizione della società del tempo (caos e inquietudini cittadine contro la secolarità e la stabilità reazionaria della campagna, in cui sono sacrificati certi valori in favore di altri e viceversa). Sono idee tutt'altro che univoche o che sopiscono la capacità critica, ma anzi pongono interrogativi profondi su diverse... (continua)
Stebre 23/2/2017 - 22:46
Forty Acres And A Mule
Mi sa che il testo contribuito 10 anni fa vada un po' verificato...
B.B. 22/2/2017 - 21:52
Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari
[primi anni 70]
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog
Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994
Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog
Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994
Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Fiorirono i mandorli
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/2/2017 - 13:18
Sigue caminando
2014
Contratiempos
La terra sta diventando un deserto...
Contratiempos
La terra sta diventando un deserto...
Dicen que en otro tiempo
(continua)
(continua)
inviata da dq82 22/2/2017 - 11:25
Percorsi:
Guerra alla Terra
La serie dei numeri
adattamento testi in francese di Étienne Roda-Gil.
LA SÉRIE DES NOMBRES
(continua)
(continua)
inviata da dq82 22/2/2017 - 10:37
A Torino, piazza San Carlo
anonimo
Le prime due strofe sono sicuramente popolari, a Bergamo si cantano uguali ma dicendo a Venezia in Piazza San Marco.
Alberto 22/2/2017 - 09:28
Bomba nucleare
2008
Domino
Domino
Στη Βαγδάτη στη Περσία
(continua)
(continua)
inviata da Stratos Diamantis 22/2/2017 - 09:07
La povertà, figlio
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog
Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994
Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Testo trovato su SardoLog
Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994
Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
La povertà è la gamba spezzata dall’autopala,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/2/2017 - 08:41
A my nie chcemy uciekać stąd
Su Lyricstranslate c'è una traduzione inglese fatta bene, a quanto pare, ma il tizio che l'ha posta è un copyrightatto cronico (leggi: simply schizo), allora preferisco ignorarla.
Propongo un video sottotitolato in inglese, ma non sono convinto della qualità della traduzione, non lo so se vale la pena trascriverla.
Propongo un video sottotitolato in inglese, ma non sono convinto della qualità della traduzione, non lo so se vale la pena trascriverla.
k 21/2/2017 - 23:57
Dio è rosso
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog
Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994
Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Testo trovato su SardoLog
Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994
Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Ho visto
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 23:14
Supercapitalism
[2007]
Parole e musica di Wynton Learson Marsalis (1961-), trombettista, compositore e docente di musica jazz afroamericano.
Brano facente parte dell'album “From the Plantation to the Penitentiary”, con Carlos Henriquez (contrabbasso), Ali Jackson (batteria), Dan Nimmer (pianoforte), Walter Blanding (sax tenore e soprano) e Jennifer Sanon (voce)
Propongo questo bel pezzo come Extra, vista la sua soggettiva, ma forse varrebbe bene un CCG se si considera che il Supercapitalism è il mandante di quasi tutte le guerre e di quasi tutti i mali che affliggono l'umanità...
Bravissima la Jennifer Sanon.
Parole e musica di Wynton Learson Marsalis (1961-), trombettista, compositore e docente di musica jazz afroamericano.
Brano facente parte dell'album “From the Plantation to the Penitentiary”, con Carlos Henriquez (contrabbasso), Ali Jackson (batteria), Dan Nimmer (pianoforte), Walter Blanding (sax tenore e soprano) e Jennifer Sanon (voce)
Propongo questo bel pezzo come Extra, vista la sua soggettiva, ma forse varrebbe bene un CCG se si considera che il Supercapitalism è il mandante di quasi tutte le guerre e di quasi tutti i mali che affliggono l'umanità...
Bravissima la Jennifer Sanon.
Gimme that. Gimme this.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 22:55
Don Chisciotte
Questa poesia di Rodari fu recitata da Pierluigi Ontanetti - in vita del quale oggi Richard Gwenndour/Riccardo Venturi ha composto un Gwerz - nel 2006, in occasione del suo annuncio di dimissioni dal Consiglio comunale di Firenze, a causa della malattia che l'aveva colpito qualche anno prima.
B.B. 21/2/2017 - 22:19
Fuma el camin
Proprio questa mela gialla che tengo nella mano (cosa praticamente quotidiana nel luogo dove mi trovo a dimorare di questi tempi) oggi mi ha riportato alla mente che la colonna sonora de "La Cotogna di Istambul" è stato il testamento musicale di Alfredo: Dunje Ranke. Dove anche Vinicio Capossela si unisce alla Confraternita della Cotogna......"distruggimento, codice oscuro, ribollimento, turca parola, turco dominio, fegato ombroso...sillabe oscure, nero lamento...separazione, terra perduta, fuga di ebrei verso l'Oriente dove cavalca la mezzaluna, neri Balcani...il romancero di Sarajevo......." (Kara Sevdah)
Flavio Poltronieri 21/2/2017 - 15:28
Shoot The Dog
Per un'ampia panoramica del danno che questo brano+video decisamente irriverente ma altrettanto coraggioso (e - col senno di poi - quanto mai centrato: armi di distruzione di massa, anyone?) arrecò a George Michael:
http://www.george.michael.szm.com/Esec...
All'interno di questa rassegna stampa vi è anche una lettera aperta inviata dall'artista il 4 luglio 2002 ai media, complementare rispetto alle sue parole che aprono la pagina di CCG dedicata a Shoot The Dog:
"The song and video in question, "Shoot The Dog", is definitely not an attempt to express anti-American sentiment, nor an attempt to condone the actions of Al-Qaida. I have lived with an American citizen for the past six years, and have had a home there for the past 10. And I would never knowingly disrespect the feelings of a nation, which has suffered so much loss, so recently, for any reason. The debate which I hope to encourage... (continua)
http://www.george.michael.szm.com/Esec...
All'interno di questa rassegna stampa vi è anche una lettera aperta inviata dall'artista il 4 luglio 2002 ai media, complementare rispetto alle sue parole che aprono la pagina di CCG dedicata a Shoot The Dog:
"The song and video in question, "Shoot The Dog", is definitely not an attempt to express anti-American sentiment, nor an attempt to condone the actions of Al-Qaida. I have lived with an American citizen for the past six years, and have had a home there for the past 10. And I would never knowingly disrespect the feelings of a nation, which has suffered so much loss, so recently, for any reason. The debate which I hope to encourage... (continua)
Alberta Beccaro - Venezia 21/2/2017 - 14:58
Manifestation pacifique
Bonjour,
Cette chanson pourrait sans doute utilement figurer aussi dans le parcours sur la guerre d'Algérie.
Cette chanson pourrait sans doute utilement figurer aussi dans le parcours sur la guerre d'Algérie.
Antonello Lambertucci 21/2/2017 - 14:44
×