La mia mama veul chi fila
anonimo
LA MIA MAMA A VEUL CHE FILA
(continua)
(continua)
inviata da claudio di Gioventura Piemontèisa ( linguisti piemontesi ) 18/10/2017 - 19:07
Kolla en la ciudad
(2014)
Album: Madre Tierra (con La Bruja Salguero)
Il 12 ottobre, il giorno in cui le spedizioni europee hanno messo piede per la prima volta sul continente americano e hanno dato così inizio a una storia piena di sofferenze, stermini, sfruttamento, e chi più ne ha più ne metta, è un giorno che viene festeggiato. Viene festeggiato in Spagna, che è stata tra i principali protagonisti della colonizzazione, come Fiesta nacional de España o Día de la Hispanidad (che quest’anno è risultato ancora più stridente per via dei fatti catalani). Viene festeggiato come Columbus Day negli Stati Uniti d’America che certamente nelle epoche successive non hanno perso economicamente (per usare un eufemismo) nei rapporti con l’America meridionale e centrale. Però viene festeggiato anche nella maggior parte dei paesi latinoamericani. In Argentina, ad esempio, fu costituito come festa nazionale nel 1917 dal... (continua)
Album: Madre Tierra (con La Bruja Salguero)
Il 12 ottobre, il giorno in cui le spedizioni europee hanno messo piede per la prima volta sul continente americano e hanno dato così inizio a una storia piena di sofferenze, stermini, sfruttamento, e chi più ne ha più ne metta, è un giorno che viene festeggiato. Viene festeggiato in Spagna, che è stata tra i principali protagonisti della colonizzazione, come Fiesta nacional de España o Día de la Hispanidad (che quest’anno è risultato ancora più stridente per via dei fatti catalani). Viene festeggiato come Columbus Day negli Stati Uniti d’America che certamente nelle epoche successive non hanno perso economicamente (per usare un eufemismo) nei rapporti con l’America meridionale e centrale. Però viene festeggiato anche nella maggior parte dei paesi latinoamericani. In Argentina, ad esempio, fu costituito come festa nazionale nel 1917 dal... (continua)
Venderé la última tierrita de colores,
(continua)
(continua)
inviata da Stanislava 18/10/2017 - 14:20
Aqualung
ancora un piccolo ritocco.Spitting out...sputando pezzi della sua fortuna andata in frantumi(si aggiunge ulteriore carica di significato)
alberto 18/10/2017 - 14:07
José Pedroni: El niño de Guatemala
[1954]
Versi del poeta argentino José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Testo trovato su questo sito dedicato a José Pedroni
“El 18 de junio de 1954 se produce un golpe de estado para derrocar al presidente democráticamente electo Jacobo Arbenz Guzman. En el trancurso de esta jornada muere asesinado por la metralla de los aviones enemigos un niño que jugaba en las calles de la capital guatemalteca.” (N del E)
Jacobo Arbenz Guzmán (1913-1971) era un militare di carriera ma anche un docente di scienze e storia. Sua moglie proveniva da una ricca famiglia di proprietari terrieri ma aveva convinzioni politiche di sinistra. Nel 1944 il colonnello Arbenz Guzmán appoggiò la deposizione del dittatore Ubico e fu ministro della difesa nel governo progressista di Juan José Arévalo, del quale divenne successore nel 1951 a seguito di democratiche elezioni. I due primi atti... (continua)
Versi del poeta argentino José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Testo trovato su questo sito dedicato a José Pedroni
“El 18 de junio de 1954 se produce un golpe de estado para derrocar al presidente democráticamente electo Jacobo Arbenz Guzman. En el trancurso de esta jornada muere asesinado por la metralla de los aviones enemigos un niño que jugaba en las calles de la capital guatemalteca.” (N del E)
Jacobo Arbenz Guzmán (1913-1971) era un militare di carriera ma anche un docente di scienze e storia. Sua moglie proveniva da una ricca famiglia di proprietari terrieri ma aveva convinzioni politiche di sinistra. Nel 1944 il colonnello Arbenz Guzmán appoggiò la deposizione del dittatore Ubico e fu ministro della difesa nel governo progressista di Juan José Arévalo, del quale divenne successore nel 1951 a seguito di democratiche elezioni. I due primi atti... (continua)
Te prometí una canción:
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/10/2017 - 13:41
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
Canción por el fusil y la flor
[196?]
Scritta da Damián Sánchez e Bernardo Palombo
Testo trovato su Cancioneros.com
Interpretata da César Isella nel 1972, nel suo disco “A José Pedroni (El regreso del juglar)”
In seguito dallo stesso autore Bernardo Palombo con il gruppo Cantoclaro nel disco “Argentina: por el fusil y la flor” del 1975 (prodotto da Barbara Dane e dalla Paredon Records)
Sempre nel 1975, la proposero i Canturía nel disco “Chanson pour le fusil et la fleur”
Nel 1977 è la volta di Mercedes Sosa e Gloria Martin nel loro album Si se calla el cantor
“Ascoltami: voglio essere un fiore, ma sennò, sarò un fucile.”
Scritta da Damián Sánchez e Bernardo Palombo
Testo trovato su Cancioneros.com
Interpretata da César Isella nel 1972, nel suo disco “A José Pedroni (El regreso del juglar)”
In seguito dallo stesso autore Bernardo Palombo con il gruppo Cantoclaro nel disco “Argentina: por el fusil y la flor” del 1975 (prodotto da Barbara Dane e dalla Paredon Records)
Sempre nel 1975, la proposero i Canturía nel disco “Chanson pour le fusil et la fleur”
Nel 1977 è la volta di Mercedes Sosa e Gloria Martin nel loro album Si se calla el cantor
“Ascoltami: voglio essere un fiore, ma sennò, sarò un fucile.”
Cuando no sirve la canción
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/10/2017 - 09:05
La bicicleta con alas
[1967]
Versi del poeta argentino José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Musica di Coco Domínguez, compositore.
Testo trovato su questo sito dedicato a José Pedroni
Una poesia che fu forse l’ultima di Pedroni, prima di essere stroncato da un infarto nel 1968.
Interpretata da César Isella, nel disco “A José Pedroni (El regreso del juglar)” del 1972, e da Los Trovadores, nel loro album “Pequeñas historias” del 1985.
Versi del poeta argentino José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Musica di Coco Domínguez, compositore.
Testo trovato su questo sito dedicato a José Pedroni
Una poesia che fu forse l’ultima di Pedroni, prima di essere stroncato da un infarto nel 1968.
Interpretata da César Isella, nel disco “A José Pedroni (El regreso del juglar)” del 1972, e da Los Trovadores, nel loro album “Pequeñas historias” del 1985.
La bicicleta un día va a volar.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/10/2017 - 08:38
La ragazza di Kobanê
Mentre noi stiamo qui tranquilli a spippolare sulle nostre tastiere, la città di Raqqa, quartier generale dell'ISIS in Siria, è stata liberata dalle forze curde. Nella foto la comandante Rojda Felat.
17/10/2017 - 23:58
Decadanza
(2017)
Testo di Marco Rettani, Marco Petrucci e Massimo Vecchi,
Musica di Beppe Carletti e Francesco Ferrandi.
Primo singolo dal nuovo album "Nomadi Dentro"
La formazione attuale
Beppe Carletti - tastiere, fisarmonica cori (dal 1963)
Cico Falzone - chitarre, cori (dal 1990)
Daniele Campani - batteria (dal 1990)
Massimo Vecchi - basso, voce (dal 1998)
Sergio Reggioli - violino, voce (dal 1998)
Yuri Cilloni - voce principale (dal 2017)
DECADANZA è un forte attacco alla società moderna dove non mancano le tematiche sull’immigrazione, la difesa degli uomini ed il rifiuto di ogni singola guerra… il tutto però si chiude con l’ironia del ritornello perché, in mezzo a tutto questo degrado, quel che conta in fondo, è che il prossimo anno tornerà l’estate e che potremo tornare al mare…
Siamo tutti responsabili di quello che sta accadendo, nessuno escluso perché tutti “ogni sera ci laviamo queste mani insanguinate per andare a dormire più sereni”.
Testo di Marco Rettani, Marco Petrucci e Massimo Vecchi,
Musica di Beppe Carletti e Francesco Ferrandi.
Primo singolo dal nuovo album "Nomadi Dentro"
La formazione attuale
Beppe Carletti - tastiere, fisarmonica cori (dal 1963)
Cico Falzone - chitarre, cori (dal 1990)
Daniele Campani - batteria (dal 1990)
Massimo Vecchi - basso, voce (dal 1998)
Sergio Reggioli - violino, voce (dal 1998)
Yuri Cilloni - voce principale (dal 2017)
DECADANZA è un forte attacco alla società moderna dove non mancano le tematiche sull’immigrazione, la difesa degli uomini ed il rifiuto di ogni singola guerra… il tutto però si chiude con l’ironia del ritornello perché, in mezzo a tutto questo degrado, quel che conta in fondo, è che il prossimo anno tornerà l’estate e che potremo tornare al mare…
Siamo tutti responsabili di quello che sta accadendo, nessuno escluso perché tutti “ogni sera ci laviamo queste mani insanguinate per andare a dormire più sereni”.
Adesso è utile parlare, contare tutti i mali
(continua)
(continua)
inviata da Andrea86 17/10/2017 - 19:37
Imágenes de la guerra (Chacarera)
[1969]
Scritta da Damián Sánchez e Bernardo Palombo
Nell’album de Los Trovadores intitolato “Música en folklore”
Testo trovato su Folklore del Norte
Scritta da Damián Sánchez e Bernardo Palombo
Nell’album de Los Trovadores intitolato “Música en folklore”
Testo trovato su Folklore del Norte
Un bruja de acero
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2017 - 12:36
Heroes
"Heroes", la canzone che sconfisse il Muro
Il 14 ottobre 1977 usciva l'album con uno dei brani più celebri di David Bowie, scritto con Brian Eno e registrato a Berlino
Quarant'anni fa usciva Heroes, l'album e la canzone entrati a far parte della grande storia del rock. Il disco fa parte della trilogia berlinese del Duca Bianco (con Low e Lodger)realizzata tra il 1976 e il 1979, un periodo fondamentale per l'artista che nella città tedesca trovò la forza e l'energia per uscire da una profonda crisi. E fu un successo, raggiungendo la terza posizione in classifica nel Regno Unito, mentre la title track divenne il brano più celebre di Bowie. La canzone, scritta con Brian Eno, racconta gli incontri di due amanti divisi dal Muro.
Il brano è stato inserito anche nella colonna sonora di Christiane F. Noi i ragazzi dello zoo di Berlino(1981), prodotta dallo stesso Bowie che contiene le sue canzoni... (continua)
Il 14 ottobre 1977 usciva l'album con uno dei brani più celebri di David Bowie, scritto con Brian Eno e registrato a Berlino
Quarant'anni fa usciva Heroes, l'album e la canzone entrati a far parte della grande storia del rock. Il disco fa parte della trilogia berlinese del Duca Bianco (con Low e Lodger)realizzata tra il 1976 e il 1979, un periodo fondamentale per l'artista che nella città tedesca trovò la forza e l'energia per uscire da una profonda crisi. E fu un successo, raggiungendo la terza posizione in classifica nel Regno Unito, mentre la title track divenne il brano più celebre di Bowie. La canzone, scritta con Brian Eno, racconta gli incontri di due amanti divisi dal Muro.
Il brano è stato inserito anche nella colonna sonora di Christiane F. Noi i ragazzi dello zoo di Berlino(1981), prodotta dallo stesso Bowie che contiene le sue canzoni... (continua)
Dq82 17/10/2017 - 09:25
Guy Fawkes' table
Nell'album “Zero Tolerance”, realizzato da Attila The Stockbroker's Barnstormer nel 2004
Guy Fawkes (1570-1606) fu uno dei protagonisti della cosiddetta “Congiura delle polveri”, il tentativo di un gruppo di cospiratori cattolici inglesi di far saltare in aria re Giacomo I d'Inghilterra con tutto il Parlamento. Qualcosa andò storto e vennero tutti beccati, torturati e macellati. A partire dall'800 la figura di Guy Fawkes venne rivalutata (e sopravalutata). Il suo volto stilizzato è diventata la maschera di V, l'anarchico che nella serie a fumetti “V for Vendetta” scritta da Alan Moore e disegnata da David Lloyd a partire dal 1982, cerca di sovvertire il regime dittatoriale in una Gran Bretagna distopica del futuro. Dopo l'uscita nel 2006 dell'adattamento cinematografico firmato da James McTeigue, la maschera di V/Guy Fawkes ha accompagnato molte delle proteste di massa in tutto il mondo,... (continua)
Guy Fawkes (1570-1606) fu uno dei protagonisti della cosiddetta “Congiura delle polveri”, il tentativo di un gruppo di cospiratori cattolici inglesi di far saltare in aria re Giacomo I d'Inghilterra con tutto il Parlamento. Qualcosa andò storto e vennero tutti beccati, torturati e macellati. A partire dall'800 la figura di Guy Fawkes venne rivalutata (e sopravalutata). Il suo volto stilizzato è diventata la maschera di V, l'anarchico che nella serie a fumetti “V for Vendetta” scritta da Alan Moore e disegnata da David Lloyd a partire dal 1982, cerca di sovvertire il regime dittatoriale in una Gran Bretagna distopica del futuro. Dopo l'uscita nel 2006 dell'adattamento cinematografico firmato da James McTeigue, la maschera di V/Guy Fawkes ha accompagnato molte delle proteste di massa in tutto il mondo,... (continua)
B.B. 16/10/2017 - 22:27
Ninna nanna per non dormire
Chanson italienne – Ninna nanna per non dormire – Sergio Laccone – 2005
Texte : Franca Mazzei
Musique : Sergio Laccone
Les berceuses, en italien Ninna nanna – ce qui est un très joli mot pour dire la chose, comme tu le sais Lucien l’âne mon ami, ces petites chansons sont des ritournelles que l’on sert aux enfants le soir au moment de les mettre au lit ou devant la cheminée et le feu hypnotique, avant de les emmener dans la chambre où l’on aimerait qu’ils s’endorment. Comme dans toutes les langues et dans toutes les régions et chez tous les peuples de la Terre, comme on peut le supposer, il y en a à profusion. Il y a celles que tout un chacun invente en espérant un résultat, autrement dit que sa comptine plaise au(x) petit(s) – celles-là sont innombrables et pour la plupart inconnues ; il y a celles qui ont une diffusion plus vaste, généralement traditionnelles ; ce sont une partie des premières... (continua)
Texte : Franca Mazzei
Musique : Sergio Laccone
Les berceuses, en italien Ninna nanna – ce qui est un très joli mot pour dire la chose, comme tu le sais Lucien l’âne mon ami, ces petites chansons sont des ritournelles que l’on sert aux enfants le soir au moment de les mettre au lit ou devant la cheminée et le feu hypnotique, avant de les emmener dans la chambre où l’on aimerait qu’ils s’endorment. Comme dans toutes les langues et dans toutes les régions et chez tous les peuples de la Terre, comme on peut le supposer, il y en a à profusion. Il y a celles que tout un chacun invente en espérant un résultat, autrement dit que sa comptine plaise au(x) petit(s) – celles-là sont innombrables et pour la plupart inconnues ; il y a celles qui ont une diffusion plus vaste, généralement traditionnelles ; ce sont une partie des premières... (continua)
BERCEUSE POUR NE PAS DORMIR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/10/2017 - 19:56
Cantigas do Maio
Caro Lorenzo, la copia che possiedo io è invece la stampa francese della benemerita "Le Chant Du Monde" per la collana "Le Nouveau Chansonnier International: Portugal" e contiene all'interno i testi portoghesi e le rispettive traduzioni in francese. La copertina è una variante dell'immagine che avete messo sotto il titolo.
Flavio Poltronieri 16/10/2017 - 17:46
Milonga de las Patriadas
[1970]
Versi di Washington «Bocha» Benavides (1930-2017), poeta uruguayo, scomparso lo scorso settembre.
Musica di Héctor Numa Moraes (1950-), cantautore e chitarrista, anche lui come Benevides originario del dipartimento uruguayo di Tacuarembó.
Interpretata da Alfredo Zitarrosa nel suo album “Coplas del canto” del 1971.
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che racconta della sanguinosissima guerra civile uruguaya del 1904, simile per motivazione di fondo a quella americana, l’imporsi della cultura urbana su quella rurale, del capitalismo sul caudillismo.
Masoller è il nome della località teatro della battaglia definitiva, il 1 settembre del 1904, nel corso della quale Aparicio Saravia, il leader dei blancos, fu ferito a morte e i colorados di José Batlle y Ordóñez ebbero la meglio.
A quel conflitto fratricida presero parte tra i 40 e i 50 mila uomini, su di una popolazione totale che allora non superava il milione di abitanti...
Versi di Washington «Bocha» Benavides (1930-2017), poeta uruguayo, scomparso lo scorso settembre.
Musica di Héctor Numa Moraes (1950-), cantautore e chitarrista, anche lui come Benevides originario del dipartimento uruguayo di Tacuarembó.
Interpretata da Alfredo Zitarrosa nel suo album “Coplas del canto” del 1971.
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che racconta della sanguinosissima guerra civile uruguaya del 1904, simile per motivazione di fondo a quella americana, l’imporsi della cultura urbana su quella rurale, del capitalismo sul caudillismo.
Masoller è il nome della località teatro della battaglia definitiva, il 1 settembre del 1904, nel corso della quale Aparicio Saravia, il leader dei blancos, fu ferito a morte e i colorados di José Batlle y Ordóñez ebbero la meglio.
A quel conflitto fratricida presero parte tra i 40 e i 50 mila uomini, su di una popolazione totale che allora non superava il milione di abitanti...
Dime cuántos murieron en Masoller,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/10/2017 - 15:09
Blackness of the Night
al solito con qualche dubbio (There's no compromising non so se possa essere tradotto così)
NELL'OSCURITÀ DELLA NOTTE
(continua)
(continua)
16/10/2017 - 00:01
LiesLiesLies
Album: Rio Grande Blood (2006)
Gentlemen we have called you together to inform you
(continua)
(continua)
15/10/2017 - 22:48
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
Quand on est trump
Quand on est trump
Chanson française – Quand on est Trump – Marco valdo M.I. – 2017
Parodie inspirée de « Le temps ne fait rien à l’affaire » de Georges Brassens.
Lucien l’âne mon ami, comme tu le sais, j’aime assez les parodies et particulièrement, celles qui s’inspirent d’une chanson de notre Tonton Georges, qui nous a tous élevé dans le monde de la poésie et de la chanson.
Au point, Marco Valdo M I. mon ami, je le sais, que ses chansons – comme à moi – te trottent souvent dans la tête.
Tu as parfaitement raison ; les chansons de Tonton Georges me trottent dans la tête, elles y font parfois la sarabande. Cela dit, on peut compter sur les doigts de la main ou peut-être des deux mains, ceux qui ont une chanson qui me tourneboule de pareille façon. Disons qu’il y a de fortes chances que tu les trouves rassemblés dans les Chansons contre la Guerre.
Comme ça, à première vue, si je devais... (continua)
Chanson française – Quand on est Trump – Marco valdo M.I. – 2017
Parodie inspirée de « Le temps ne fait rien à l’affaire » de Georges Brassens.
Lucien l’âne mon ami, comme tu le sais, j’aime assez les parodies et particulièrement, celles qui s’inspirent d’une chanson de notre Tonton Georges, qui nous a tous élevé dans le monde de la poésie et de la chanson.
Au point, Marco Valdo M I. mon ami, je le sais, que ses chansons – comme à moi – te trottent souvent dans la tête.
Tu as parfaitement raison ; les chansons de Tonton Georges me trottent dans la tête, elles y font parfois la sarabande. Cela dit, on peut compter sur les doigts de la main ou peut-être des deux mains, ceux qui ont une chanson qui me tourneboule de pareille façon. Disons qu’il y a de fortes chances que tu les trouves rassemblés dans les Chansons contre la Guerre.
Comme ça, à première vue, si je devais... (continua)
Quand il fut élu,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/10/2017 - 20:21
Nuclear Power? No Thanks
1986
One Does Not Sell The Earth Upon Which The People Walk
One Does Not Sell The Earth Upon Which The People Walk
They tell us Sizewell's safe and clean
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/10/2017 - 11:37
Percorsi:
Contro il Nucleare
Remembrance Day
1986
Destroy Fascism!
Destroy Fascism!
The white male complex shows its roots
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/10/2017 - 11:25
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
We Support All Forms of Resistance Against This Racist System (Pts. 1 & 2)
1986
Destroy Fascism!
Il brano era diviso in due parti, una di apertura e una di chiusura dell'EP
Destroy Fascism!
Il brano era diviso in due parti, una di apertura e una di chiusura dell'EP
(pt1)
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/10/2017 - 11:17
Si esto es un hombre
2014
Primo Levi, una de las miles de personas que fueron enviadas a los campos de concentración. En " Si esto es un hombre " narra su historia dentro de un campo de exterminio al ser una de las pocas personas que salió con vida de un campo de concentración naci. Esta canción está dedicada a todas aquellas personas que perdieron sus vidas en manos agenas y ha sido compuesta por y para los que defiendieron y defienden sus propios valores e ideales.
Primo Levi, una de las miles de personas que fueron enviadas a los campos de concentración. En " Si esto es un hombre " narra su historia dentro de un campo de exterminio al ser una de las pocas personas que salió con vida de un campo de concentración naci. Esta canción está dedicada a todas aquellas personas que perdieron sus vidas en manos agenas y ha sido compuesta por y para los que defiendieron y defienden sus propios valores e ideales.
Son contradicciones
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/10/2017 - 10:23
Percorsi:
Campi di sterminio
Il 12 Ottobre e il Nazionalismo Spagnolo
Antiwar Songs Blog
articolo di Javier Segura, professore di Storia La parata militare dello scorso 12 ottobre a Madrid, giorno della Festa Nazionale, ha visto sfilare un migliaio di soldati più che nel 2016, insieme ad effettivi della Polizia Nazionale, che partecipava per la prima volta negli ultimi 30 anni, e un aumento sostanziale nello spiegamento di veicoli […]
Antiwar Songs Staff 2017-10-15 10:06:00
Se questo è un uomo
2016
Metamorfosi
Metamorfosi
Sono un uomo: nulla che sia umano mi è estraneo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/10/2017 - 09:38
Lovers and Friends
It's "statute" (as in laws) not statue . . .
(Steve Caple)
(Steve Caple)
Thanks !
15/10/2017 - 00:38
Hombre en el tiempo
Versi di Armando Tejada Gómez
Musica di César Isella
Nel disco omonimo di César Isella pubblicato nel 1971
Interpretata anche da Mercedes Sosa, nel suo album “Hasta la Victoria” del 1972, e da Los Trovadores, in “Pequeñas historias” del 1985
Musica di César Isella
Nel disco omonimo di César Isella pubblicato nel 1971
Interpretata anche da Mercedes Sosa, nel suo album “Hasta la Victoria” del 1972, e da Los Trovadores, in “Pequeñas historias” del 1985
Delante hay un camino, por él me voy
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2017 - 22:04
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Registrata poco prima della morte della grandissima Sharon Jones uccisa a soli 60 anni da un tumore, la canzone è un inno alla speranza e alla fede nel futuro. È solo questione di tempo perché le guerre finiscano, perché i torti siano raddrizzati e perché tutti insieme possiamo trovare la pace. E se lo canta Sharon Jones con quella voce, non possiamo fare altro che crederle!