La terza guerra mondiale
(2016)
title track dell'album "La terza guerra mondiale"
La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.
Appino: Comunque la terza guerra mondiale è anche una provocazione perché si percepisce così tanto la voglia di sangue, di calci in culo, di violenza, spesso virtuale, perché i luoghi dove rimane la violenza fisica in Italia sono la famiglia e lo stadio. Mentre nel virtuale c'è una voglia di sangue incredibile, di mandare via, non parlo solo di immigrazione, parlo in generale di processi di piazza: "ci vorrebbe la guerra, ci vorrebbe il duce". Noi ci siamo immaginati un disco che non parla... (continua)
title track dell'album "La terza guerra mondiale"
La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.
Appino: Comunque la terza guerra mondiale è anche una provocazione perché si percepisce così tanto la voglia di sangue, di calci in culo, di violenza, spesso virtuale, perché i luoghi dove rimane la violenza fisica in Italia sono la famiglia e lo stadio. Mentre nel virtuale c'è una voglia di sangue incredibile, di mandare via, non parlo solo di immigrazione, parlo in generale di processi di piazza: "ci vorrebbe la guerra, ci vorrebbe il duce". Noi ci siamo immaginati un disco che non parla... (continua)
Mi son svegliato con il sole
(continua)
(continua)
29/9/2016 - 21:39
Percorsi:
Gatti & gattacci
[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around
Questa versione della Baez è bellissima ma non credo, al contrario di quanto scritto nell'introduzione, che sia stata eseguita a Woodstock. Secondo i siti che riportano la tracklist completa del festival di Woodstock (ad esempio questo ed anche Wikipedia) la canzone non è stata eseguita a Woodstock e men che meno fa parte dell'LP ufficiale (che comunque era una selezione delle varie performance). Bisognerebbe ora capire da dove proviene questa versione live.
Leonardo 28/9/2016 - 22:56
Gervasio
2016
Storia vera di un disertore nostrano,fuggito a piedi dalle alpi fino nelle Marche durante la guerra del 15/18. Viaggiava a piedi spostandosi di notte e di giorno nascosto per paura di essere fucilato per diserzione. Grande gesto libertario ed anarcoide spontaneo di una persona senza nessuna fede politica o credo religioso è questo che ci è piaciuto molto e, per questo abbiamo realizzato questo pezzo dedicato a tutti i libertari e pacifisti di questa terra.
Storia vera di un disertore nostrano,fuggito a piedi dalle alpi fino nelle Marche durante la guerra del 15/18. Viaggiava a piedi spostandosi di notte e di giorno nascosto per paura di essere fucilato per diserzione. Grande gesto libertario ed anarcoide spontaneo di una persona senza nessuna fede politica o credo religioso è questo che ci è piaciuto molto e, per questo abbiamo realizzato questo pezzo dedicato a tutti i libertari e pacifisti di questa terra.
Primi del Novecento
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2016 - 18:55
Percorsi:
Disertori, La Grande Guerra (1914-1918)
Ode an die Freude
FINLANDESE / FINNISH
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Kirsi Kunnas
https://en.wikipedia.org/wiki/Kirsi_Kunnas
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Kirsi Kunnas
https://en.wikipedia.org/wiki/Kirsi_Kunnas
OODI ILOLLE
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/9/2016 - 17:15
Per valli e monti/La cavalcata del disertore
2014
Stundai
Stundai
Per valli e monti ho cavalcato
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2016 - 16:15
Percorsi:
Disertori
Gilberte de Courgenay
Vi allego una traduzione completa e fedele dell'originale.
Nota bene: Hans In Der Gand non è l'autore del brano bensì colui che l'ha resa popolare. Gli autori sono Robert Lustenberger e Oskar Portmann come si desume dalle ricerche di Franz Burgert pubblicate nel suo docu-libro «Das Lied von Courgenay» nel dicembre 2015.
Vedi anche http://www.srf.ch/sendungen/musikwelle-magazin/das-geheimnis-hinter-gilberte-de-courgenay-ist-gelueftet
Nota bene: Hans In Der Gand non è l'autore del brano bensì colui che l'ha resa popolare. Gli autori sono Robert Lustenberger e Oskar Portmann come si desume dalle ricerche di Franz Burgert pubblicate nel suo docu-libro «Das Lied von Courgenay» nel dicembre 2015.
Vedi anche http://www.srf.ch/sendungen/musikwelle-magazin/das-geheimnis-hinter-gilberte-de-courgenay-ist-gelueftet
Vicino a Prunterut nel Giura un locandiere ha una casa,
(continua)
(continua)
inviata da Claudio Ambrosi 28/9/2016 - 01:01
Dans la jungle
Tra tutte le cattive notizie dal mondo non possiamo che dirci per una volta rallegrati dalle novità che arrivano dalla Colombia dove il presidente Juan Manuel Santos e Rodrigo Londoño, leader delle FARC hanno firmato un accordo di pace. Bisognerà anche riconoscere al governo cubano di avere ospitato per quattro anni i negoziati che hanno portato a questo importante risultato.
CCG Staff 27/9/2016 - 21:28
Jesus Thinks You're a Jerk
[1988]
Lyrics and Music: Frank Vincent Zappa
Testo e musica: Frank Vincent Zappa
Album: Broadway the Hard Way
Lyrics and Music: Frank Vincent Zappa
Testo e musica: Frank Vincent Zappa
Album: Broadway the Hard Way
There's an ugly little wasel 'bout three-foot nine
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/9/2016 - 23:56
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Berlin simultan
[1920]
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Poesia pubblicata sulla rivista “Dada Almanach” fondata e curata da Richard Huelsenbeck (1892-1974), esponente del Dadaismo in letteratura, autore nel 1918 del manifesto di quel movimento artistico.
Successivamente messa in musica del compositore Friedrich Hollaender (1896-1976)
Interpretata da Rosa Valetti e poi da Trude Hesterberg
Una poesia dadaista del tutto profetica che racconta – in un gergo berlinese che farà la gioia del Venturi nel tradurla – non solo la Germania del primo dopoguerra, quella dell'umiliazione di Versailles e della debolezza e vulnerabilità della Repubblica e della democrazia – ma anche quella, di lì a venire ma già ben vitale, delle croci uncinate, dell'antisemitismo, dei pogrom e della nuova guerra...
[...] Negli Ufa-Film viva l’Imperatore,
già sventola al duomo la reazione,
con... (continua)
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Poesia pubblicata sulla rivista “Dada Almanach” fondata e curata da Richard Huelsenbeck (1892-1974), esponente del Dadaismo in letteratura, autore nel 1918 del manifesto di quel movimento artistico.
Successivamente messa in musica del compositore Friedrich Hollaender (1896-1976)
Interpretata da Rosa Valetti e poi da Trude Hesterberg
Una poesia dadaista del tutto profetica che racconta – in un gergo berlinese che farà la gioia del Venturi nel tradurla – non solo la Germania del primo dopoguerra, quella dell'umiliazione di Versailles e della debolezza e vulnerabilità della Repubblica e della democrazia – ma anche quella, di lì a venire ma già ben vitale, delle croci uncinate, dell'antisemitismo, dei pogrom e della nuova guerra...
[...] Negli Ufa-Film viva l’Imperatore,
già sventola al duomo la reazione,
con... (continua)
Im Autodreß ein self-made gent!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2016 - 23:52
Todo cambia
Se non ricordo male (perché non ricordo se l'ho letto o sentito), Numhauser la scrisse anche in risposta alle "solite" polemiche di chi lo accusava di essere divenatto un bel borghesone in esilio, lontano dal suo popolo sofferente.
Il senso del "tutto cambia" era anche quello di esprimere il sentimento degli esuli che erano andati avanti, pur avendo il cuore nella patria da cui erano esiliati.
Il senso del "tutto cambia" era anche quello di esprimere il sentimento degli esuli che erano andati avanti, pur avendo il cuore nella patria da cui erano esiliati.
Marco Ulivi 26/9/2016 - 23:39
Lied vom Warten
Chanson allemande – Lied vom Warten – Erich Kästner – 1947
Une chanson qu’Erich Kästner présenta au Cabaret Schaubude à Munich en 1947, interprétée par Ursula Herking.
Lorsque l’Allemagne, en décombres, devint une énorme salle d’attente de gare, avec millions de femmes qui espéraient le retour de leurs hommes prisonniers… Le nombre de soldats allemands prisonniers des Alliés et des Soviétiques à la fin de la seconde guerre mondiale est controversé. Encore plus controversé est le nombre de ceux qui moururent en captivité, mais furent indiscutablement très nombreux ceux qui ne revinrent jamais.
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, c’est une chanson extraordinaire et elle l’est forcément, vu les circonstances. L’homme qui l’écrit, la chose est essentielle à comprendre, n’est pas prisonnier, ne l’a pas été ni par les Soviétiques, ni par les Alliés. Et pour cause, puisque Erich Kästner avait été... (continua)
Une chanson qu’Erich Kästner présenta au Cabaret Schaubude à Munich en 1947, interprétée par Ursula Herking.
Lorsque l’Allemagne, en décombres, devint une énorme salle d’attente de gare, avec millions de femmes qui espéraient le retour de leurs hommes prisonniers… Le nombre de soldats allemands prisonniers des Alliés et des Soviétiques à la fin de la seconde guerre mondiale est controversé. Encore plus controversé est le nombre de ceux qui moururent en captivité, mais furent indiscutablement très nombreux ceux qui ne revinrent jamais.
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, c’est une chanson extraordinaire et elle l’est forcément, vu les circonstances. L’homme qui l’écrit, la chose est essentielle à comprendre, n’est pas prisonnier, ne l’a pas été ni par les Soviétiques, ni par les Alliés. Et pour cause, puisque Erich Kästner avait été... (continua)
CHANSON DE L’ATTENTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/9/2016 - 21:55
We Have Won (Put Your Slave Flags in the Sky)
Un simpatico détorunement del "Jingle" pubblicitario (o "Inno", se proprio vogliamo) dei mondiali di calcio 2014.
Put your slave flags in the sky
(continua)
(continua)
inviata da leoskini 26/9/2016 - 19:47
Praise the Lord and Send Me the Money
[2015]
Testo e musica / Lyrics and music: Bobby Bare
Album: Ain't Got Nothin' to Lose
Testo e musica / Lyrics and music: Bobby Bare
Album: Ain't Got Nothin' to Lose
Praise the Lord and send me the money
(continua)
(continua)
26/9/2016 - 03:39
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
God Save The Queen
"essere PUNK significa essere un fottuto figlio di puttana,un figlio maledetto di una patria giubilata dalla vergogna della monarchia,senza futuro e CON LA VOGLIA DI ROMPERE IL MUSO al proprio caritatevole prossimo"..cosi' parlo' JOHNNY ROTTEN.cosi' capite anche voi, che evidentemente "non ci siete"che cos'erano i sex pistols! "peace and love" fratelli..scambiatevi il segno di pace!
ian "lemmy"kilmister - 13/1/2016 - 06:29
Sante parole. Solo chi ha vissuto quei tempi può capire cos'era l'essenza del punk. Io ho pogato con i clash nel palasport di genova nel 1984 e a quei tempi non era tanto peace and love...
Distruggere per ricostruire... L'essenza del punk!
Aaaaa che bei tempi!!!!!!
ian "lemmy"kilmister - 13/1/2016 - 06:29
Sante parole. Solo chi ha vissuto quei tempi può capire cos'era l'essenza del punk. Io ho pogato con i clash nel palasport di genova nel 1984 e a quei tempi non era tanto peace and love...
Distruggere per ricostruire... L'essenza del punk!
Aaaaa che bei tempi!!!!!!
Andrea 26/9/2016 - 01:05
Marschlied 1945
Chanson allemande – Marschlied 1945 – Erich Kästner – 1945
Histoires d’Allemagne 91
Texte d’Erich Kästner, composé à l’époque de son engagement dans les productions de cabaret littéraire de Die Schaubude de Munich (1945-48).
Musique d’Edmund Nick (1891-1974), compositeur et directeur musical allemand.
Allemagne, 1945. Une route de campagne. L’épave d’un char dans un champ. Une jeune femme vêtue avec des vêtements d’homme, une vieille veste et un sorte de pantalon usé, en chemin vers on ne sait où. Tout ce qui lui est resté : un sac à dos, une valise et la tête encore sur le cou, seulement la vie, sur le fond d’une Allemagne détruite…
Dialogue maïeutique
1945 fut une année terrifiante pour le monde entier, Lucien l’âne mon ami. La guerre la plus meurtrière de l’histoire n’en finissait pas de finir, une guerre qui se déroulait un peu partout dans le monde. Rends-toi compte qu’elle faisait... (continua)
Histoires d’Allemagne 91
Texte d’Erich Kästner, composé à l’époque de son engagement dans les productions de cabaret littéraire de Die Schaubude de Munich (1945-48).
Musique d’Edmund Nick (1891-1974), compositeur et directeur musical allemand.
Allemagne, 1945. Une route de campagne. L’épave d’un char dans un champ. Une jeune femme vêtue avec des vêtements d’homme, une vieille veste et un sorte de pantalon usé, en chemin vers on ne sait où. Tout ce qui lui est resté : un sac à dos, une valise et la tête encore sur le cou, seulement la vie, sur le fond d’une Allemagne détruite…
Dialogue maïeutique
1945 fut une année terrifiante pour le monde entier, Lucien l’âne mon ami. La guerre la plus meurtrière de l’histoire n’en finissait pas de finir, une guerre qui se déroulait un peu partout dans le monde. Rends-toi compte qu’elle faisait... (continua)
MARCHE 1945
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/9/2016 - 21:10
Vstala primorska [Vstajenje Primorske]
-Sandi Stark:
""Voi" chi, "noi" chi... signor Uomo Ragno?" Non sei Sloveno/Slavo? Non è un problema mio se ti offendi se qualcuno nomina il tuo gruppo etnico, anziché andarne fiero.
"Vuole cacciare gli ultimi resistenti come il sottoscritto" Mai detto ciò... comprati un buon paio di occhiali, non ho voglia di discutere con chi vede (o, peggio, fa finta di vedere) cose che non ho detto. Il tuo pregiudizio è che chiunque sia fascista o Italiano (intendiamoci, non mi considero "fascista" dal momento che tale movimento è passato alla storia e definirsi oggi così è da buffoni; possiamo dire che la mia visione del mondo è molto prossima a quella proposta dal Fascismo) condivida l'idea per la quale bisognerebbe eradicare con ogni mezzo ogni etnia storica non-italica residente sul suolo italiano. E già qua ti sbagli di grosso.
"la cui famiglia vive nel Litorale da diversi secoli prima che qualcuno... (continua)
""Voi" chi, "noi" chi... signor Uomo Ragno?" Non sei Sloveno/Slavo? Non è un problema mio se ti offendi se qualcuno nomina il tuo gruppo etnico, anziché andarne fiero.
"Vuole cacciare gli ultimi resistenti come il sottoscritto" Mai detto ciò... comprati un buon paio di occhiali, non ho voglia di discutere con chi vede (o, peggio, fa finta di vedere) cose che non ho detto. Il tuo pregiudizio è che chiunque sia fascista o Italiano (intendiamoci, non mi considero "fascista" dal momento che tale movimento è passato alla storia e definirsi oggi così è da buffoni; possiamo dire che la mia visione del mondo è molto prossima a quella proposta dal Fascismo) condivida l'idea per la quale bisognerebbe eradicare con ogni mezzo ogni etnia storica non-italica residente sul suolo italiano. E già qua ti sbagli di grosso.
"la cui famiglia vive nel Litorale da diversi secoli prima che qualcuno... (continua)
L'Uomo Ragno 25/9/2016 - 17:47
פּאַפּיראָסן
Di Broyt Farkoyferin [די ברױט־פֿאַרקױפֿערין]
La versione del ghetto di Varsavia di Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
The Warsaw ghetto version by Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
Sh. Sheinkinder era un giornalista ebreo di Varsavia, che tenne un “diario del ghetto” fino alla sua morte, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1942, quando cadde con tutta la sua famiglia nelle deportazioni di circa trecentomila ebrei a Treblinka. E' lui l'autore di questa versione di “Papirosn” adattata al ghetto di Varsavia (il suo diario, ritrovato assieme ad altri analoghi, fu pubblicato dallo Yad Vashem in Israele nel 1963). Che al venditore di sigarette dell'originale sia stata sostituita una ragazzina che vende pane, non è certo un caso: il pane, contrabbandato nel ghetto assieme a tutto il resto dei generi alimentari e di prima necessità, non poteva praticamente permetterselo nessuno. Secondo i dati forniti... (continua)
La versione del ghetto di Varsavia di Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
The Warsaw ghetto version by Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
Sh. Sheinkinder era un giornalista ebreo di Varsavia, che tenne un “diario del ghetto” fino alla sua morte, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1942, quando cadde con tutta la sua famiglia nelle deportazioni di circa trecentomila ebrei a Treblinka. E' lui l'autore di questa versione di “Papirosn” adattata al ghetto di Varsavia (il suo diario, ritrovato assieme ad altri analoghi, fu pubblicato dallo Yad Vashem in Israele nel 1963). Che al venditore di sigarette dell'originale sia stata sostituita una ragazzina che vende pane, non è certo un caso: il pane, contrabbandato nel ghetto assieme a tutto il resto dei generi alimentari e di prima necessità, non poteva praticamente permetterselo nessuno. Secondo i dati forniti... (continua)
[1] די ברױט־פֿאַרקױפֿערין
(continua)
(continua)
inviata da dq82 25/9/2016 - 16:07
La ragazza dell'Est
2013
L'amore tace
…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una ragazza dell’est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col Naufragio del loro sgangherato barcone. È... (continua)
L'amore tace
…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una ragazza dell’est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col Naufragio del loro sgangherato barcone. È... (continua)
Era bella... veniva dall'Est
(continua)
(continua)
inviata da dq82 25/9/2016 - 15:46
Fabrizio De André: Amico fragile
ZERBRECHLICHER FREUND
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 25/9/2016 - 10:20
Famine Song
[2010]
Testo e canto di Vida
Arrangiamento di Matthew Culloton
Testo trovato qui e qua qua
Credo che la canzone si riferisce alla famosa fame ottocentesca da cui fu colpita L'Irlanda.
Testo e canto di Vida
Arrangiamento di Matthew Culloton
Testo trovato qui e qua qua
Credo che la canzone si riferisce alla famosa fame ottocentesca da cui fu colpita L'Irlanda.
Ease my spirit, ease my soul,
(continua)
(continua)
inviata da Kri Kro 25/9/2016 - 09:31
Carceri ca me teniti carceratu
anonimo
Potrebbe anche trattarsi del contrario: nulla impedisce che essendo quella napoletana d'autore "recente", siano stati questi ad ispirarsi a quella salentina! Va detto comunque che quella salentina ha vari punti in comune con alcuni canti siciliani del carcere "Carzari ca si fattu cruci cruci" ecc. La Sicilia ha il più vasto repertorio di canti del carcere! Dunque potrebbe anche trattarsi di una ispirazione (sia quella napoletana che quella salentina) da antichi canti del carcere siciliani!
Gattopardo 25/9/2016 - 09:12
Paradise (What About Us?)
feat. Tarja Turunen
There's no sense
(continua)
(continua)
24/9/2016 - 20:34
Percorsi:
Contro il Nucleare
Naufragio
2013
L'amore tace
…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una La ragazza dell'Est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col naufragio del loro sgangherato barcone.... (continua)
L'amore tace
…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una La ragazza dell'Est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col naufragio del loro sgangherato barcone.... (continua)
La notte è muta, e il mondo intero
(continua)
(continua)
inviata da dq82 24/9/2016 - 15:40
Voir un ami pleurer
Caro Luca hai ragione a sostenere che il testo è modificato ma il caro compianto Duilio il francese lo conosceva benissimo solo che decise di inserire nel libro tutti testi tradotti cantabili e questo capisci bene rende impossibile tradurre letteralmente qualsiasi canzone
Flavio Poltronieri 24/9/2016 - 14:12
×
Dovrà farlo ora che il musicista triestino, classe 1953, se n’è andato. Se n’è andato ieri a Trieste, maledettamente troppo presto, lasciandoci un’eredità culturale, musicale e umana molto importante. Lacosegliaz è stato per oltre quarant’anni un protagonista di primissimo piano della scena musicale triestina. Un anticipatore dell’interesse per la musica balcanica, per le contaminazioni che guardavano a Oriente, per i ritmi dispari così poco praticati in Occidente.
da Il Piccolo