Dichiarazione rilasciata dal Consiglio Costituente per il Sistema Federale nel Rojava/Siria Settentrionale
Al pubblico siriano, regionale e globale
In risposta all’appello fatto dal Coordinamento Generale delle Aree di Autogoverno Democratico (Al Jazira, Kobane e Afrin), tutti i componente delle forze politiche, partiti e attori sociali nei cantoni del Rojava e nelle aree liberate dalle forze terroristiche hanno tenuto un incontro che è risultato in una visione politica complessiva per una soluzione in Siria e in un accordo sul sistema di gestione per il Rojava/Siria settentrionale.
Questo può servire come un modello per il resto della Siria fornendo una soluzione per l’intera crisi siriana.
Noi, i rappresentanti di queste aree, ci siamo incontrarti il 16 e 17 marzo 2016. Ricordiamo con apprezzamento e rispetto i martiri del nostro popolo che con il loro sangue hanno scritto la più... (continua)
Riccardo ti farà piacere sapere che finalmente questa poesia ha trovato il modo di farsi ascoltare.
I Del Sangre sono tornati, e hanno inciso questa canzone; Il Ritorno Dell'indiano contiene infatti brani inediti, e un omaggio a Ivan Della Mea con un rifacimento di Sebastiano.
A presto!
Luciana
Il brano di Henderson fu inciso per la prima volta nel 1964 dal gruppo scozzese The Corries, i quali lo interpretarono anche dal vivo durante una protesta anti-apartheid che si tenne nel 1969 a Murrayfield, Edinburgh, in occasione di una partita di rugby contro la squadra nazionale sudafricana, i cosiddetti Springboks.
“During my lifetime I have dedicated my life to this struggle of the African people. I have fought against white domination, and I have fought against black domination. I have cherished the ideal of a democratic and free society in which all persons will live together in harmony and with equal opportunities. It is an ideal for which I hope to live for and to see realised. But, my Lord, if it needs be, it is an ideal for which I am prepared to die.”
Ciao Biga Alata (che curioso nickname... sei un pellerossa con ascendenze romane imperiali?)
Ho fatto qualche ricerca e provo a risponderti...
Mi pare di aver capito che il Ponte della Paglia a Venezia colleghi il Palazzo Ducale a quello detto delle Prigioni Nuove... Sarebbe un po’ come dire “dalle stelle alle stalle”... E poi leggo qui che il nome deriverebbe dal fatto che nelle sue vicinanze, sulla paglia appositamente messa a terra, si disponevano i cadaveri degli annegati sconosciuti in attesa del riconoscimento da parte dei parenti, era un luogo deputato ad obitorio all’aperto... Nel contesto di “Giovinezza” vorrebbe perciò dire “finiranno ammazzati”...
A Mogliano Veneto c’erano un famoso manicomio con colonia agricola, l’“Antonio Pancrazio”, collegato agli ospedali psichiatrici di San Servolo e San Clemente di Venezia. C’era anche un “pellagrosario”, il “Costante Gris” in Villa Torni,... (continua)
Bernart Bartleby 17/3/2016 - 20:57
Il 25 novembre del 2010, in un suo commento URLATO che poi non ebbe alcun seguito (come quasi sempre accade a chi urla e strepita invece di pensare), tal Calgian (che si firmava chissà perchè con un indirizzo mail) protestava che il testo originario era quello di un canto goliardico.
Intanto, si era ben detto che quella degli Arditi del Popolo era una delle versioni del canto, quella in qualche modo ritenuta attinente ai temi trattati sulle CCG/AWS.
Poi a Calgian - se interessato - sarebbe bastata una semplice ricerca per reperire il reclamato testo goliardico, quello intitolato "Il commiato", o "Inno dei laureandi", con parole di Nino Oxilia, risalente all'inizio del 900.
Ovviamente quella versione non avrebbe alcuna ragione di stare sulle CCG, sia perchè non ci si occupa qui della goliardia universitaria (a meno che non abbia accenti antimilitaristi o antiautoritari), sia perchè almeno una strofa de "Il commiato" ha una valenza patriottarda ed irredentista che proprio non ha nulla a che vedere con i fondamentali di questo sito.
Un vero peccato far scadere in becera politica questa bellissima discussione su un capolavoro che per me non è solo napoletano, ma dell'Italia intera. I danni collaterali subiti dalle truppe di liberazione, sono una dura e lurida conseguenza di una sconfitta, se qualcuno è convinto che una guerra finisca al 90 e dopo la stretta di mano si va sotto la doccia, dovrebbe perlomeno ragionare un attimo. Sono sempre stati dei liberatori da chi quei soprusi e violenze le aveva generate in precedenza. La canzone lo racconta con la rassegnazione di un popolo che ha accettato meglio queste situazioni che l'orrore nazista. Bellissima reale e commovente, un pezzo di storia popolare.
Dichiarazione rilasciata dal Consiglio Costituente per il Sistema Federale nel Rojava/Siria Settentrionale
Al pubblico siriano, regionale e globale
In risposta all’appello fatto dal Coordinamento Generale delle Aree di Autogoverno Democratico (Al Jazira, Kobane e Afrin), tutti i componente delle forze politiche, partiti e attori sociali nei cantoni del Rojava e nelle aree liberate dalle forze terroristiche hanno tenuto un incontro che è risultato in una visione politica complessiva per una soluzione in Siria e in un accordo sul sistema di gestione per il Rojava/Siria settentrionale.
Questo può servire come un modello per il resto della Siria fornendo una soluzione per l’intera crisi siriana.
Noi, i rappresentanti di queste aree, ci siamo incontrarti il 16 e 17 marzo 2016. Ricordiamo con apprezzamento e rispetto i martiri del nostro popolo che con il loro sangue hanno scritto la più... (continua)