Il testo di questa canzone è "leggermente" errato
Testo esatto della canzone :
Questa valle resistente,
molto ha dato e chiesto niente
è tutta gente che lavora
ma in piazza scende ancora
RIT:Questa valle che resiste è la valle dei notav
A dir no a questa furia
che per la terra è un'ingiuria
con milizie prezzolate
da lontano trasportate
RIT
C'è ancora chi non crede
perchè altrove non si vede
in questa valle c'è la storia
l'onestà dei senza boria
RIT
Che lo sappiano i venduti
e i politici fottuti
urleremo a piena botta
questa valle non si tocca
RIT
E in questa stratosfera
si è scoperto cosa c'era
i politici alla gogna
moriranno di vergogna
RIT
In prima fila c'è Perino
davanti a lui il celerino
lui non è il presidente
perché qui siam tutto e niente
RIT
C'è chi arriva da Palermo
è in marcia e non sta fermo
tutti insieme marceremo
quel cantiere chiuderemo
RIT
Al... (continua)
Nota linguistica. Nonostante certuni asseriscano che l'Alfaniano abbia qualche somiglianza con la lingua inglese, è opinione accreditata tra i più seri studiosi che si tratti di un linguaggio di origine non chiara, forse da accostare al bats parlato nel Caucaso. Da escludere comunque categoricamente che abbia qualcosa a che fare con l'inglese, neppure con quello straziato dalla maggior parte degli italiani. Diffusosi ultimamente presso il Ministero degli Esteri italiano, anche ai più alti livelli (si veda il video), l'Alfaniano trova qui una sua applicazione fattiva con questa traduzione della notissima canzone di Bob Dàilan, neo premio Nòbol per la letteratura. [AT-XII]
BLOWAIN IN DE WAIND (continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 21/12/2016 - 22:18
ma non sarà nell'enochiano...??? (krzyś)
Secondo altre ipotesi, l'Alfaniano potrebbe avere a che fare con l'idioma del misterioso manoscritto Voynich, ma io mi attengo all'ipotesi caucasica. Del resto, è palese che il ministro Angelino Alfano sia una più che notevole testa di càucaso. Saludziewicz! [RV]
Wzgórze - La traduzione polacca di The Hill (di "P.H.") ripresa da liternet.pl
Gdzie Elmer, Herman, Bert, Tom, gdzie Charley, (continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/12/2016 - 19:31
Il nick del traduttore polacco del"La collina", cioè "Wzgórze", è - P H . "Dodano" vuol dire "aggiunto" : )
Esistono comunque le traduzioni polacche delle poesie di Edgar Lee Masters e se riuscirò a proseguire con la traduzione di altre canzoni da questo album, di sicuro mi dovrò procurare qualche edizione polacca dalla biblioteca. In Polonia ci sono stati anche realizzati due spettacoli teatrali con le poesie dall'"Antologia di Spoon River". Uno nel 1970 e un altro nel 2006. Quest'ultimo si può guardare su YT : "Umarli ze Spoon River", 2006, regia di Jolanta Ptaszyńska, Teatr Telewizji (Teatro della Televisione di Stato).
Peccato però! Era così bellino Dodano, come traduttore...stavo per farci anche una romantica storia sopra, le avventure di Dodano e Dodana...! Vabbè, sarà per un'altra volta :-)
Non lo sapevo che gli Innamorati di Peynet hanno avuto i nomi nella versione italiana, e poi così strambi :)
Purtroppo mi sfugge, quali fossero nell'edizione polacca intitolata "Zakochani".
Ma i ricordi... tanti :)
il testo italiano l'ho preso da un sito italiano, e ho cercato di correggerlo e di spiaccicarvi lì. Rivolgetevi allora ai vostri compatrioti locali.
Spero che almeno il testo della mia recente traduzione Vi è arrivato intatto. Ce l'ho con il sito, perché in parecchi casì che proponevo la mia traduzione di un testo italiano venivo bocciato o ignorato. Ognuno ha la sua filosofia, ma sto provando a fare le traduzioni latterarie dei testi, e vorrei chiedere un minimo di rispetto per tale fatto. Visto che siamo tra i traduttori, o la cosa si presume.
La traduzione polacca è arrivata perfettamente, e come vedi è al suo debito posto.
Quanto al testo italiano, "Il suonatore Jones" è, credo, una delle canzoni più celebri in lingua italiana, tanto da essere messa persino su una lapida apposta in un liceo di Genova (il liceo Cristoforo Colombo, e come poteva chiamarsi altrimenti...?)
Vale a dire: di siti italiani che riportano il testo della canzone ce ne saranno cinquecentomila. E, ad ogni modo, chi propone una canzone con tanta veemenza potrebbe almeno curarsi che il testo sia corretto e non fermarsi al primo sito che trova. Non ci vuole molto e ci risparmia un pochino di lavoro alle una e venti di notte, cosa per la quale non mi danno nessuna pensione, né di invalidità, né di altro genere. Visto che si parla di rispetto.
Quanto al resto, mi risulta che non ti sia stata passata solo una canzone (con relativa... (continua)
Sei un rettore inarrivabile Rock però. A volte mi viene un po' da ridere quando vedo in un sito che promuve i matti di non accettare certi matti e i loro matti contributi. Ma una volta ho mandato (passerà anche per EXTRA) una traduzione mia di "Sogno di Maria", che è stata buttatta in cesso così, visto che era poco colorita; pochi illustrazini, niente commento, alla Tipo Bart. Insomma una caccola polacca. Ma mi devi credere, che per fare questa traduzione in maniera di renderlà cantabile in mia ostile lingua ho dannato l'anima, altro che immacolacta concezione. E Il sito la rifiuta così... perché magari è fuori tema, perché sì, perché no, e vaffanculo. Tutto qua. Tanto sono d'avviso (e non lo cambio, da vecchio postino) che sia una fra le più belle canzoni di tutti tempi, e merita di essere inclusa nelle benemerite pagine del CCG. Perché è bella. E mica sono solo io a dirlo.
Pece e amore a te, carissimo (ti lascio decidere se la "e" di "pece" sia o no un refuso). Un rettore, io? A questo punto, invece di "inarrivabile", potevi chiamarmi, che so io, "magnifico", e effettivamente uno stipendio da magnifico rettore di una qualche università del cavolo non mi farebbe punto scomodo. Quanto ai matti, devo però rivelarti un segreto: ovviamente non voglio fare psicologia spicciola da Internet, iddio me ne scampi e liberi, però tu -secondo me- non sei affatto matto, o perlomeno non nelle circostanze e nei termini di cui si parla qua in certe canzoni. Li ho visti i matti, quando lavoravo in ambulanza, e non ne ho un'immagine, come dire, "romantica"; di conseguenza, uso con parecchia parsimonia e rispettosa cognizione la parola "matto" e sinonimi. E' una condizione di malattia, di disagio estremo, di sofferenza, di sopraffazione. Di "matto" non so quante volte lo hanno... (continua)
Diavolo, Krzysztof, apri un blog! Non costa niente ed è facile. O non c'è già Fabrizio De André in English? E tu apri un blog con tutte le traduzioni in polacco, di De André e degli altri che vuoi. Poi le traduzioni delle canzoni in tema o quelle che vogliamo mettere negli extra le mettiamo anche qui. E mettiamo anche un bel link al tuo blog in homepage come abbiamo fatto per Marco Valdo.
Il web non si ferma alle CCG, non vogliamo sostituire l'intero internet!
"Non al denaro non all'amore nè al cielo, released in 1971, is a concept album inspired by poems from The Spoon River Anthology by Edgar Lee Masters, published in 1915 and translated into Italian in 1943 by Fernanda Pivano. Each poem tells the story, as an epitaph, of one of the denizens of the fictional small town Spoon River. De André read and liked the book when he was 18, and when he re-read it years later was again struck by the relevance of the stories and the lives therein. He wanted to show, with the nine poems he chose, some aspects of life related to envy, love and the failure of science. The album was an immediate success upon its release." [Dennis Criteser]
Scopro ora, leggendone il testo sul sito dell'Archivio Provinciale della Tradizione Orale del MUCGT – Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Università di Trento, che il ritornello usato da Gerhart Herrmann Mostar per la sua “Leggenda dei soldati senza nome” altro non è che il testo di “Der gute Kamerad”, una poesia militaresca scritta nel 1809 da tal Ludwig Uhland e messa in musica qualche anno più tardi da tal Friedrich Silcher. In una delle sue varianti è ancora oggi uno degli inni della Bundeswehr, le forze armate tedesche.
Alla luce di quanto sopra, la canzone di Gerhart Herrmann Mostar assume il significato di un'amara parodia del militarismo teutonico.
“Canto narrativo noto con il titolo Maledetta guerra. Diffuso nell'Italia settentrionale, questo canto militare risale alla Prima guerra mondiale. Nel testo il militare ferito a morte sul fronte dell'Isonzo ricorda la promessa di matrimonio fatta all'amata Rosetta che non potrà più mantenere; pensa al dolore della mamma e del papà per la perdita di un figlio giovane. Alcune versioni del canto si concludono con una protesta nei confronti delle classi dominanti che hanno voluto la guerra. Questo stesso finale è riscontrabile anche in alcune versioni del canto Addio padre e madre addio”.
Razza irritabile quella dei gazzettieri, e che per giunta si ritiene sistematicamente parte delle soluzioni quando invece è spessissimo parte dei problemi.
Ma una semplice citazione della fonte si poteva anche farla, e transeat per i toni antipatici, no?
Io non sto con Oriana 20/12/2016 - 11:27
Non so che dirti, visto che di questa pagina non mi sono mai occupato direttamente a parte qualche commento che ci avevo fatto. E del resto siamo in un sito che, quanto a "riprese" anonime, mancate citazioni e quant'altro, credo sia in una buona posizione di classifica nella rete. Certo, non è una scusante, e quanto a me, raccomando sempre di citare le fonti vista soprattutto l'estrema suscettibilità di alcuni addetti (specialmente locali) al "lavoro 'hurturale", per dirla alla Bianciardi. Specifico comunque che il "furto" o "scippo" commesso in questa pagina si limitava a due o tre immagini, una delle quali consistente nel frontespizio di un vecchio libro. E poi, l'hanno vorsùta la "grande Rete"? ... Salud.
Mah, il mio contributo è del 2014 e credo che le immagini fossero citate con il link alla fonte. Ne sono quasi certo perchè fui io stesso, già parecchi tempo fa, a suggerire, a chiedere che le immagini a corredo dei post non fossero semplicemente inglobate ma corredate di un link che rimandasse alla fonte.
Certe smargiassate, anzi, "Gradassate" davvero non le capisco.
Chiederei però agli Admins di indicarmi quali fossero le immagini rimosse in modo che io possa cercarne eventualmente altre, diverse.
E' triste che questa pagina rimanga al buio per colpa di uno zoticone.
il termine "bruscello" - qui usato impropriamente, come credo abbia fatto notare il Gradasso - ricorre anche alla fine della mia introduzione (nella quale, tengo a precisare, sono state citate tutte le fonti consultate). Ti prego di correggerlo, anche se il "bruscello" era rappresentazione popolare in ottava rima e anche questo canto ne fece certamente parte.
Penso che la colpa debba ricadere sul webmaster perché B.B. sicuramente aveva citato la fonte delle immagini, però per come funziona il sito abbiamo la scelta se inserire l'immagine in una cornice con didascalia (in questo caso appare il link nella didascalia) oppure di mostrare solo l'immagine. Nel secondo caso il link, anche se segnalato originariamente, si perde. Certo potrei sempre fare in modo che anche in questo caso cliccando sull'immagine si raggiunga il sito da cui è stata ripresa ma 1) in certi casi non ha senso mettere un link di un'immagine su amazon o su ebay (per esempio) quando l'immagine di copertina di un disco è ripresa da lì 2) in ogni caso il link è solo all'immagine e non alla pagina che la contiente, come sarebbe più opportuno
Le immagini rimosse sono quella con la "ricostruzione" dell'arresto del Bobini, completa di didascalia (cosa che ha suscitato particolarmente le ire del sig. Gradassi Enzo), e quella con il frontespizio di un'opera dedicata alle gesta del fuorilegge. Più un'altra che non ricordo, ma ha scarsa importanza. Un suggerimento per l'iconografia potrebbe essere quello di metterci due foto, una di Licio Gelli e l'altra di Maria Elena Boschi, come moderni contributi alla storia del banditismo aretino (sebbene il primo fosse, propriamente, nativo di Pistoia). Direi che la P2 e il Jobs Act, come atti di banditismo, abbiano superato di gran lunga quelli di quel poveraccio. Salud.
Ecco, propongo altre immagini per la pagina su Gnicche. Nessuna è tratta dall'InformArezzo su cui scrive il risentito Gradasso.
Tutte le immagini hanno il proprio link, più quello della pagina da cui sono tratte.
E questo è il modo in cui contribuirò le immagini a venire.
(Credo che l'immagine fosse a corredo del racconto di Cesare Causa citato ed è tratta dal sito su Battifolle anch'esso già citato)
Di Gnicche si è occupato anche Francesco Guccini nel suo “Vita e morte del brigante Federigo Bobini detto “Gnicche”, una storia a fumetti con i disegni di Francesco Rubino che fu pubblicata nel 1980 e recentemente è stata ripresentata.
4g. Bella Ciao (versione inglese ambientalista del coro Raised Voices)
4g. Bella Ciao (English "Environmental" version by the choir Raised Voices
English environmental version by Raised voices
2014 21 Sep: Climate march, London, as part of the Global People's Climate March around the UN climate summit in NYC
Y de los creadores del Fascismo.....nace esta pagina en italiano, que identidad, que congruencia de pensamiento....., un sentimiento anticastrista detonado solo por el odio, por no poder obtener el poder , por no poder sembrar el comunismo, Don Manuel es y será un Héroe, al igual que el General Augusto Pinochet, la historia lo sabrá....., por la razón o la fuerza..!
Si deseas ser comunista , vete a Rusia, o a China...., a disfrutar de sus placeres.....o a Cuba y Venezuela, a disfrutar de su economía....!!!
Med dessa verser av den finska mästerskalden Eino Leino från år 1898 önskar jag alla medarbetare och vänner av denna webbplats en fridful jul och gott nytt år.
With these verses of the great Finnish poet Eino Leino from 1898 I wish all the staff members and friends of this webpage a peaceful Christmas and a happy New Year.
Mit diesen Versen des finnischen Dichtermeisters Eino Leino vom Jahre 1898 wünsche ich allen Mitarbeitern und Freunden dieser Internetseite friedliche Weihnachten und ein glückliches neues Jahr.
Testo esatto della canzone :
Questa valle resistente,
molto ha dato e chiesto niente
è tutta gente che lavora
ma in piazza scende ancora
RIT:Questa valle che resiste è la valle dei notav
A dir no a questa furia
che per la terra è un'ingiuria
con milizie prezzolate
da lontano trasportate
RIT
C'è ancora chi non crede
perchè altrove non si vede
in questa valle c'è la storia
l'onestà dei senza boria
RIT
Che lo sappiano i venduti
e i politici fottuti
urleremo a piena botta
questa valle non si tocca
RIT
E in questa stratosfera
si è scoperto cosa c'era
i politici alla gogna
moriranno di vergogna
RIT
In prima fila c'è Perino
davanti a lui il celerino
lui non è il presidente
perché qui siam tutto e niente
RIT
C'è chi arriva da Palermo
è in marcia e non sta fermo
tutti insieme marceremo
quel cantiere chiuderemo
RIT
Al... (continua)