We Can Be Together
Traduzione italiana di Lorenzo Masetti
POSSIAMO STARE INSIEME
(continua)
(continua)
29/1/2016 - 23:55
Maggie Holland: Black Cat
29 gennaio 2016
Corretta il 31 gennaio 2016
Corretta il 31 gennaio 2016
LA GATTA NERA
(continua)
(continua)
29/1/2016 - 23:27
Troppo forte,
O Bianchissimo, quanta gatta nera in te : )
Salud & solidarita
O Bianchissimo, quanta gatta nera in te : )
Salud & solidarita
Krzysiek 29/1/2016 - 23:49
Magazzino 18
Su YouTube si vede solo la seconda parte dello spettacolo... mamma mia, è quasi tutto una critica ai comunisti italiani e ai partigiani jugoslavi...
Ma le associazioni degli esuli e gli esuli stessi sono anche peggio. Per loro la storia è iniziata nel 1943 (così da poter parlar male solo dei comunisti, ehehehehe).
Dicono di non essere fascisti o di destra però poi se chiedi loro della politica del regime fascista in zona... (vedasi il fatto che Cristicchi ha dovuto levare l'accenno all'incendio del Narodni Dom)
Eheehehe... gli esuli procurano tanti voti... bisogna sfruttare un po' questa tragedia, evidentemente...
Ma le associazioni degli esuli e gli esuli stessi sono anche peggio. Per loro la storia è iniziata nel 1943 (così da poter parlar male solo dei comunisti, ehehehehe).
Dicono di non essere fascisti o di destra però poi se chiedi loro della politica del regime fascista in zona... (vedasi il fatto che Cristicchi ha dovuto levare l'accenno all'incendio del Narodni Dom)
Eheehehe... gli esuli procurano tanti voti... bisogna sfruttare un po' questa tragedia, evidentemente...
i-pod keroro 29/1/2016 - 23:34
Senza parlare del fatto che se quasi tutta la Venezia Giulia è finita alla Jugoslavia la colpa è dello Stato che ha dichiarato guerra a quest'ultima.
i-pod keroro 29/1/2016 - 23:36
Caro Krzys, questa e' da tempo che la vorrei inserire nel sito. Forse mi deciderò a farlo in memoria di Paul (anche se l'ha scritta Grace Slick ... )
Almirante
Essendo un benignologo (nella fattispecie un cionologo) e lavorando alla pubblicazione di un libro su Cioni Mario di Gaspare fu Giulia, monologo del 1975 e oggetto sia della mia tesi di laurea sia di quella di dottorato, mi sono casualmente imbattuto sulla pagina che dedicate all'invettiva contro Almirante, ravvisandovi alcune imprecisioni di tipo storico.
Sul giudizio complessivo, mi trovo pure d'accordo, figuratevi che, appunto, sto lavorando su quel testo e riscontrando una certa "resistenza" da parte dell'entourage di Benigni, ma vorrei precisarvi (solo perché il vostro sito merita e siete preziosi) che il testo risale al 1975 e, precisamente, alla parte finale del monologo sopra citato. Collocarlo nel 1972 è senz'altro un errore.
Sul giudizio complessivo, mi trovo pure d'accordo, figuratevi che, appunto, sto lavorando su quel testo e riscontrando una certa "resistenza" da parte dell'entourage di Benigni, ma vorrei precisarvi (solo perché il vostro sito merita e siete preziosi) che il testo risale al 1975 e, precisamente, alla parte finale del monologo sopra citato. Collocarlo nel 1972 è senz'altro un errore.
Igor 29/1/2016 - 16:25
Carissimo Igor (o Aigor? :-P), grazie per la precisazione e abbiamo praticamente ricorretto tutta la pagina, ivi compresi i riferimenti al 1972. Nel frattempo, come si può vedere, più o meno tutti i riferimenti al monologo del fu Roberto Benigni sono stati cancellati in Rete, a parte forse questo. Del resto, l'opportuno necrologio a Benigni l'hanno già scritto a suo tempo quelli della Militant. Requiescat in santa pace, con la speranza che almeno non voglia più infliggerci la consorte in qualche filmino. Saluti.
Riccardo Venturi 29/1/2016 - 22:27
Rosso levante e ponente
anonimo
Traduzione tedesca di Johanna Kootz da “Europa im Kampf 1939–1944”, come riportata su Chants Protestants
Johanna Kootz (1942-) è bbliotecaria, sociologa e studiosa di storia delle donne presso la Freien Universität di Berlino. Nel 1997 e nel 2007 ha pubblicato studi sull’esperienza delle donne prigioniere nel KZ Ravensbrück.
ROT DER OSTEN
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2016 - 09:04
Nelle note sulla sua pagina, il pastore Yves Kéler riprende alcuni contributi firmati ripresi da questa pagina delle CCG/AWS e aggiunge la sua traduzione delle note al brano presenti su “Europa im Kampf 1939–1944”:
Ce chant italien est la version italienne du célèbre hymne des travailleurs « Brüder zur Sonne, zur Freiheit – Frères, vers le soleil, vers la liberté. » Il est d’origine russe. Leonid P.Radkin, un jeune savant révolutionnaire et disciple de Mendelejev, le composa en 1897 dans une cellule de la prison de Moscou. Des partisans italiens le chantaient, alors qu’ils combattaient dans le front de libération slovène.
40.000 hommes et femmes italiens furent déportés dans des camps de concentration nazis, dont environ 1200 femmes et hommes vers Ravensbrück. Giovanna Massariello Merzagora, fille de la socialiste connue Maria Arata, qui était internée à Ravensbrück estime qu’il existait... (continua)
Ce chant italien est la version italienne du célèbre hymne des travailleurs « Brüder zur Sonne, zur Freiheit – Frères, vers le soleil, vers la liberté. » Il est d’origine russe. Leonid P.Radkin, un jeune savant révolutionnaire et disciple de Mendelejev, le composa en 1897 dans une cellule de la prison de Moscou. Des partisans italiens le chantaient, alors qu’ils combattaient dans le front de libération slovène.
40.000 hommes et femmes italiens furent déportés dans des camps de concentration nazis, dont environ 1200 femmes et hommes vers Ravensbrück. Giovanna Massariello Merzagora, fille de la socialiste connue Maria Arata, qui était internée à Ravensbrück estime qu’il existait... (continua)
Bernart Bartleby 29/1/2016 - 09:13
D'accordo con Claudio un triestino.
A basso falce e martello.
Dovrebbero anche essere vietati dalla legge, come la svastica.
Oppure liberalizziamo tutto e torniamo al saluto romano :)
Lo so, la Storia...
A basso falce e martello.
Dovrebbero anche essere vietati dalla legge, come la svastica.
Oppure liberalizziamo tutto e torniamo al saluto romano :)
Lo so, la Storia...
krzyś 29/1/2016 - 18:38
La guardia rossa
Traduzione tedesca di autore anonimo da “Europa im Kampf 1939–1944”, come riportata su Chants Protestants
DIE ROTE GARDE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2016 - 13:56
Ce chant a été composé par des ouvriers et des ouvrières lors d’une grève à Milan en 1920, pendant l’occupation d’une fabrique. Le chant passa en Allemagne sous le titre « Seht durch die Strassen mit festen Schritten – Regardez, par les rue d’un pas ferme », par Alfred Kurella. Il fut beaucoup chanté par les « Rote Hundertschaften – Les Centaines Rouges » et plus tard le « Rote Frontkämpferbund – L’union des combattants du front. »
Les femmes italiennes communistes formaient des unités importantes, les « Gruppi di azione patriottica – Groupes d’action patriotique », au total 70.000 personnes, dont la moitié combattirent les nazis comme partisanes. 4.600 furent capturées, torturées, condamnées, 2750 déportées en Allemagne, 623 furent fusillées ou moururent dans des combats. Le nombre des internées à Ravensbrück était de 450 environ. Les premières arrivèrent en 1944, lorsque l’alliance entre... (continua)
Les femmes italiennes communistes formaient des unités importantes, les « Gruppi di azione patriottica – Groupes d’action patriotique », au total 70.000 personnes, dont la moitié combattirent les nazis comme partisanes. 4.600 furent capturées, torturées, condamnées, 2750 déportées en Allemagne, 623 furent fusillées ou moururent dans des combats. Le nombre des internées à Ravensbrück était de 450 environ. Les premières arrivèrent en 1944, lorsque l’alliance entre... (continua)
Bernart Bartleby 29/1/2016 - 14:14
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