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Prima del 2015-8-25

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Francesco Guccini: Bologna

Francesco Guccini: Bologna
Chanson italienne – Bologna – Francesco Guccini – 1980


Francesco Guccini, Bologne et le 2 Août, ce train manqué il y a 35 ans pour un concert annulé sans préavis. Et encore, la déception d'aujourd'hui : « Je ne crois pas on arrivera à la vérité ».
(Francesco Guccini interviewé par Ilaria Venturi, La Repubblica del 3 agosto 2015)

Tout en ayant raconté Bologne nombre de fois et de moult façons, vous n'avez jamais voulu écrire à propos du massacre du Deux août pourquoi ?

«Au débotté, il était impossible de le faire. Et même après, cela m'a toujours été difficile, le risque était de tomber dans la rhétorique. Et je ne voulais pas le courir. Mais j'ai inséré un vers dans la chanson Bologne ».

Une chanson sortie presque immédiatement après le massacre

"Bologna capace d'amore, capace di morte: quella mattina è tutta in questa frase".

Ce matin-là, vous deviez prendre un train à Bologne.
« J'avais... (continua)
BOLOGNE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/8/2015 - 22:45

Fare You Well, My Darling

anonimo
Fare You Well, My Darling
[1862]
La fonte del testo che segue è il quarto dei dodici volumi di cui è composto Rebellion Record: a Diary of American Events: with documents, narratives illustrative incidents, poetry, etc. a cura di Frank Moore (1828-1904, giornalista), resoconto della Guerra Civile americana pubblicato a New York tra il 1861 ed il 1868.
L’autore della canzone sarebbe un soldato sudista (“rebel soldier”) di nome Levi F. Jones ferito nella battaglia di New Bern, North Carolina, combattuta il 14 marzo 1862.
In assenza di ulteriori riscontri, ho preferito attribuirla ad anonimo.

E’ interessante come diversi decenni dopo, precisamente nel 1937, i grandi ricercatori John A. ed Alan Lomax abbiano raccolto un testo - poi incluso in “Our Singing Country: Folk Songs and Ballads”, New York 1941 - pressochè identico dalla voce di una ragazza di Murrells Inlet, South Carolina, e lo abbiano introdotto con una... (continua)
So fare you well, my darling,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/8/2015 - 16:22

Déclaration universelle des droits de l'âne

Déclaration universelle des droits de l'âne
Nei giorni scorsi il Rifugio degli Asinelli di Sala Biellese ha festeggiato i 6 anni di attività, con 145 asini, muli e bardotti residenti e una cinquantina affidati a privati od ospiti presso sedi distaccate.

Auguri asinelli!
Bernart Bartleby 25/8/2015 - 14:29
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Let the Power Fall

Let the Power Fall
(1971)

Album: "Let the Power Fall"
Oh, let the power fall on I, Far I
(continua)
24/8/2015 - 22:23
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The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]

The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]
Bellissima esecuzione

24/8/2015 - 19:43

An Anthem for the Space Age

An Anthem for the Space Age
[1962]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham, cantautrice e fondatrice nel 1962 - insieme al marito Gordon Friesen - del Broadside Magazine.
Nel Broadside #8 del 30 giugno 1962.

Francamente eccessivo l’ottimismo utopistico della Cunningham all’inizio della “corsa allo spazio”… Solo nel 1962 furono 59 i lanci degli americani e 22 quelli dei sovietici…
Yesterday is gone, today is racing on and tomorrow rolls towards us
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/8/2015 - 11:30

L'eccidio di Fucecchio

anonimo
L'eccidio di Fucecchio
Poveri cuori umani
di Luca Baiada
da carmilla online

«Eran tutti innocenti, / poveri cuori umani. / Dissén que’ malviventi: “Voi siete partigiani”. / Vecchi e ragazzi, donne e bambini, / barbaramente fecen morì. / Teniamo in mente tutti / quell’accaduto atroce / ci hanno pieno di lutti / spregiando anche la croce…». Sono le parole di una ballata popolare, è vano cercarne l’autore. Un barrocciaio di Larciano, dicono, forse della Colonna di San Rocco: uno che cantava e poetava guidando il carretto, al tempo in cui brillavano le lucciole e non gli schermi elettronici. Magari stava a cassetta su uno di quei lenti carri che percorrevano la Toscana coperti da una piramide di fiaschi. Ma forse non era lui, forse la ballata è nata da sé, fra i contadini e i cacciatori del Padule di Fucecchio.

Davvero, eran tutti innocenti, il 23 agosto 1944, quando i tedeschi, accompagnati da fascisti italiani,... (continua)
daniela -k.d.- 24/8/2015 - 08:55
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Varsavia

Varsavia
Una spruzzatina di propaganda patriottarda, cioè Varsavia oggi secondo sappiamo chi : D

https://www.youtube.com/watch?v=qTWOhggtCQQ
krzyś 23/8/2015 - 23:49
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Vietnam Love Song

Vietnam Love Song
Died at the entrance to the pass

Heard Ms Collins sing this in concert many years ago.

Thank you for the Vietnamese place names.
Steve Carr 23/8/2015 - 16:31
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Nuclear

Nuclear
Questa canzone è perfetta per quel gioco. Se sarà come i precedenti parlerà di un soldato e di come la guerra cambia la gente. Non è un gioco che esalta la guerra, tutt‘altro
Stefano 23/8/2015 - 13:55
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What Did You Do in the War, Dad?

What Did You Do in the War, Dad?
PAPÀ, CHE COSA HAI FATTO IN GUERRA?
(continua)
inviata da Vincenzo 22/8/2015 - 14:34
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Il giorno di San Patrizio

Il giorno di San Patrizio
IN MEMORIA DI PEGGY O'HARA
(Gianni Sartori)

Avevo conosciuto Peggy e Jim O'Hara, la madre e il padre di Patsy O'Hara (il quarto tra i dieci prigionieri politici repubblicani che nel 1981 si erano lasciati morire di fame a Long Kesh), grazie a Tony Gillespie nella loro casa di Hardfoyle a Derry nel 1985. L'avevo poi rivista in occasione di altri viaggi in Irlanda e nel 1986 l'avevo intervistata sulla tragica vicenda del figlio, morto il 21 maggio 1981 dopo 60 giorni di sciopero della fame. Patsy, militante dell'INLA (Esercito Irlandese di Liberazione Nazionale, considerato il braccio armato dell'IRSP), ebbe un ruolo fondamentale nell'organizzare e gestire la protesta del 1981, in perfetta coerenza con l'impegno fino ad allora dimostrato all'interno delle lotte del quartiere dove viveva. Il padre, Jim, ricordava come Patsy avesse “combattuto con la parola prima ancora che con le armi contro... (continua)
Gianni Sartori 22/8/2015 - 13:53
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L'Internationale

L'Internationale
Le origini dell'Internazionale nelle memorie dell'anarchico italiano Armando Borghi

Le memorie dell'anarchico italiano Armando Borghi, pubblicate nel 1954 con il titolo di "Mezzo secolo di Anarchia 1898-1954" dalle Edizioni Scientifiche Italiane (con prefazione di Gaetano Salvemini), si chiudono (pp. 362/363 nella ristampa del 1978 pubblicata dalle Edizioni Anarchismo di Alfredo Maria Bonanno) con un interessante storia di una ricerca effettuata dall'autore quando ancora si trovava rifugiato negli Stati Uniti: la ricerca sulle origini dell' "Internazionale". La ricerca si svolse sul finire del 1943 ed è collegata all'esecuzione dell'Internazionale (in quanto, allora, inno dell'Unione Sovietica alleata degli USA, della Gran Bretagna e della Francia) da parte di Arturo Toscanini. Chiunque abbia dimestichezza con questa pagina del sito leggerà qui di seguito delle cose già ben note; ma occorre... (continua)
Riccardo Venturi 22/8/2015 - 12:55
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Friday Morning

Friday Morning
Vorrei ricordare anche le versioni di Bob and Carole Pegg e di Robert Johnson presenti rispettivamente in "And Now It Is So Early" e in "Lovely In The Dances", due eccellenti omaggi del folk inglese alle canzoni di Sydney Carter.
Flavio Poltronieri 22/8/2015 - 12:40
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A Song for Alan Turing

A Song for Alan Turing
Piacenza, 22 agosto 2015
CANZONE PER ALAN TURING
(continua)
22/8/2015 - 01:00
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John

John
[1974]
Parole e musica di Juri Camisasca
Nel disco intitolato “La finestra dentro”, prodotto da Franco Battiato
Non so se ti ricordi di John
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 13:16
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Mamma Roma Addio

Mamma Roma Addio
Addio Roma!

(Va detto che all'evento durante il quale l'incauto postfascistone si fece fotografare con il boss erano presenti anche diversi piddini, tra cui l'attuale ministro del lavoro Poletti...)
Bernart Bartleby 21/8/2015 - 12:50
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Gloire au Dix-septième

Gloire au Dix-septième
Gloire au 17ème nelle memorie dell'anarchico italiano Armando Borghi, rifugiato in Francia

L'anarchico italiano Armando Borghi (Castel Bolognese, 6 aprile 1882 - Roma, 21 aprile 1968) è l'autore di importantissime memorie (pubblicate nel 1954 dalle Edizioni Scientifiche Italiane con prefazione di Gaetano Salvemini, e ripubblicate nel 1978 dalle Edizioni Anarchismo), intitolate "Mezzo Secolo di Anarchia". Nel 1912 Armando Borghi, per sfuggire ad una delle sue numerose carcerazioni in Italia, si trovava rifugiato a Parigi (dove conobbe e frequentò, tra gli altri, il famoso e quasi mitico Amilcare Cipriani); a pagina 124 del volume si trova la seguente testimonianza su questa canzone di Montéhus, quasi sicuramente la prima e forse l'unica in lingua italiana e resa pochissimi anni dopo la sua composizione:

"[...] Spesso mi sorprendo ancor oggi [Borghi scrive tra il 1945 e il 1946, ndr] ad ascoltare... (continua)
Riccardo Venturi 21/8/2015 - 11:22
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L’emigranti e la valigia

L’emigranti e la valigia
Parole e musica di Marilena Monti, scrittrice e cantautrice siciliana
Purtroppo non so quando questa canzone sia stata composta e in che disco sia inclusa.
Gli unici riferimenti sono che la Monti incideva per la Fonit Cetra e la sigla SIAE del disco è 31148
Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna, biografo di Rosa Balistreri

“Un episodio che mi è realmente accaduto: in treno un emigrante siciliano, tornava in Germania a fine estate. Portava, fra i tanti bagagli pesanti, una valigia vuota. Gli chiesi perchè: ‘Signurì... cca ci mettu lu paisi!’. Ho composto la canzone, testo e musica, anche se le parole dell'uomo erano già poesia compiuta!” (Marilena Monti)
E un jornu pi casu ci addumannai all`emigranti:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 10:12
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Sicilia amara

Sicilia amara
[1978]
Parole e musica di Totò Castelli, giornalista e cantautore
Interpretata dal gruppo “Sicilia Canta, Sicilia Frana” (Giuseppe Nicola Ciliberto, Giuseppe Cannata, Vincenzo Bonafede, Enzo Argento, Vincenzo Ruvolo e Paolo Bono) di Ribera, Agrigento.
Testo trovato sul sito Ciliberto Ribera curato da Giuseppe Nicola Ciliberto, scrittore, poeta, compositore e pittore nativo del posto.

Nel disco eponimo, pubblicato in LP e musicassetta nel 1978 con il finanziamento dell’emittente locale Radio Torre Ribera.
Quann’era nicareddu iu sintìa cantari:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 09:34
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Sicilia canta, Sicilia frana

Sicilia canta, Sicilia frana
[1978]
Parole e musica di Giuseppe Nicola Ciliberto (1942-), scrittore, poeta, compositore e pittore nativo di Ribera, in Provincia di Agrigento.

Nel disco eponimo, pubblicato in LP e musicassetta nel 1978 con il finanziamento dell’emittente locale Radio Torre Ribera.


Nel 1977 Giuseppe Nicola Ciliberto – l’autore, fra l’altro, della bellissima Nustalgia (Nostalgia di Ribera) che fu dell’immortale Rosa Balistreri – insieme ai poeti Giuseppe Cannata e Vincenzo Bonafede e ai musicisti Enzo Argento, Vincenzo Ruvolo e Paolo Bono (quest’ultimo virtuoso del “friscalettu di canna”), fondò un gruppo musicale con l’intenzione di raccontare in presa diretta, con esibizioni dal vivo e trasmissioni dalle onde della radio locale, la Sicilia, la Sicilia che ride e che canta le sue virtù e le sue bellezze, la Sicilia che piange e s’indigna per le sue aberrazioni e contraddizioni: una Sicilia che canta in una Sicilia che frana.
(cantato)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 09:12
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Raskolnikow

Raskolnikow
Casamonica a Roma! Oi!

... una rosa è una rosa, è una rosa, è una rosa...

Il mondo rimane rigido nella sua pazzia

Oi!
krzyś 21/8/2015 - 00:41

Emigrato

Emigrato
Chanson italienne – Emigrato – Istentales – 1989
Paroles : Gigi Sanna
ÉMIGRÉ
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/8/2015 - 21:47
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Bokassa Rap

Bokassa Rap
[1994]
Versi di Stefano Benni, pubblicati su Il Manifesto del 29 luglio 1994
Musica di Juggy (un duo costituito da Anton Giulio “Juggy” Castagna e Marco De Angelis), nel loro disco “Par condicio” del 1995, distribuito gratuitamente con la rivista Avvenimenti.
In due versioni, una interpretata – credo – da Neri Marcorè che imita Berlusconi, l’altra interpretata dallo stesso Marcorè con Daniele Formica, David Riondino e Paolo Rossi.
I giudici, se vogliono giudicare, bisogna che si facciano eleggere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 15:40
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Le temps du plastique

Le temps du plastique
[1955]
Parole e musica di Léo Ferré
In un 33 giri da 25 cm non intitolato e noto come “La Guinche” ovvero “8 Chansons Nouvelles”, pubblicato dalla Odéon nel 1956.

Francese non facile ma “Car mieux vaut un’ guitare qu’ les sonn’ries de la gloire” mi suona come “La musique qui marche au pas, cela ne me regarde pas” del buon Brassens…
Si l'on mettait le temps du plastique
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 14:32
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Supper's Ready

Supper's Ready
grazie!!!
Marco 20/8/2015 - 13:51
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L'erba selvaggia

L'erba selvaggia
[1977]
Scritta da Herbert Pagani, E. Lombardi e R. Bernet
Lato A di un 45 giri del 1977. Sul lato B, “Da niente a niente”
Viene su, come l'erba selvaggia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 13:14
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Il condannato

Il condannato
[1976]
Scritta da Herbert Pagani con A. Limentani e E. Lombardi
Nel LP intitolato “Palcoscenico”
Testo trovato su Megalopolis
Dalla mia cella scrivo a te così
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 11:50
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Concerto per un cane

Concerto per un cane
[1976]
Scritta da Herbert Pagani con A. Limentani e B. Moraschi
Nel LP intitolato “Palcoscenico”
Testo trovato su Megalopolis
Era stata una giornata tutta no
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 11:47




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