Il crociato
Version française – LE CROISÉ – Marco Valdo M.I. - 2015
Chanson italienne – Il crociato – Joe Fallisi – 2006
Texte inédit envoyé par Joe.
« Pour illustrer la barbarie de la conquête et les attitudes particulières de ses acteurs, voilà les réflexions de deux parmi rares critiques blancs contemporains des événements. Le missionnaire dominicain espagnol Bartolomé de Las Casas écrivait dans sa Brevísima relación de la destruyción de las Indias (1552) :
« Ils entraient dans les villages et ne laissaient ni enfants, ni vieux, ni femmes enceintes ou parturientes, si ce n'est après les avoir éventrées et coupées en morceaux. Ils pariaient lequel savait déchirer un homme d'un seul coup de couteau, ou lui coupait la tête d'un coup de pique, ou lui mettait à nu les viscères. Ils arrachaient les petits du sein des mères et leur claquaient la tête sur les roches. D'autres, de dessus leurs épaules, les lançaient dans les fleuves ; ils les embrochaient... (continua)
Texte inédit envoyé par Joe.
« Pour illustrer la barbarie de la conquête et les attitudes particulières de ses acteurs, voilà les réflexions de deux parmi rares critiques blancs contemporains des événements. Le missionnaire dominicain espagnol Bartolomé de Las Casas écrivait dans sa Brevísima relación de la destruyción de las Indias (1552) :
« Ils entraient dans les villages et ne laissaient ni enfants, ni vieux, ni femmes enceintes ou parturientes, si ce n'est après les avoir éventrées et coupées en morceaux. Ils pariaient lequel savait déchirer un homme d'un seul coup de couteau, ou lui coupait la tête d'un coup de pique, ou lui mettait à nu les viscères. Ils arrachaient les petits du sein des mères et leur claquaient la tête sur les roches. D'autres, de dessus leurs épaules, les lançaient dans les fleuves ; ils les embrochaient... (continua)
LE CROISÉ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/4/2015 - 21:53
A Margalida
Conocí a Margalida en 1974; unos amigos me la presentaron. Perdí su pista después del fusilamiento de Puig Antich. Ahora no sé lo que hace. Me parece que está por Mallorca pero no estoy seguro. ¿Por qué he realizado esta canción? Bueno, ademas que la conocía personalmente, hay cosas que todavía te recuerdan las paredes... Y no creo que sea oportunismo el haber hecho esta canción ahora, porque si fuera así la habría grabado hace dos o tres años.
Joan Isaac - entrevista en mundodiario, 6 diciembre 1977
Joan Isaac - entrevista en mundodiario, 6 diciembre 1977
26/4/2015 - 21:19
Get Your Filthy Hands Off My Desert
La frase "Took a Cruiser with all the hands" signigica più o meno "Ha preso un incrociatore con tutti gli effettivi", "all the handa" è un termine marinaresco che significa "tutte le mani (disponibili)". E' nato quando le navi andavano a vela e le mani servivano a manovrare le funi. E' poi rimasto indicando genericamente i marinai imbarcati.
casimiro 26/4/2015 - 00:55
The Lee Shore
Qui è spiegato - in Inglese - cosa si intende con "lee shore". Agli appassionati di nautica il compito di tradurcelo!
http://en.wikipedia.org/wiki/Lee_shore
http://en.wikipedia.org/wiki/Lee_shore
Luca 26/4/2015 - 00:19
Long Time Gone
La "foto antichizzata" è quella usata per la copertina di Déjà Vu. Il batterista è Dallas Taylor (morto a Gennaio 2015), e non Johnny Barbata!
Luca 26/4/2015 - 00:07
Se il papa è andato via
anonimo
Magnifica canzone. Sicuramente contro la guerra, perché è contro gli oppressori, i post su Bergoglio e Videla dovrebbero chiarire questa vicinanza a tutti...
Se il papa è andato via...buon viaggio e così sia!
Mai più sui troni siedano imperatori o re! :)
Se il papa è andato via...buon viaggio e così sia!
Mai più sui troni siedano imperatori o re! :)
Titus 25/4/2015 - 21:06
Otto settembre bella data
anonimo
Mi sembra che sia pressochè identica a Otto settembre, inserita da Riccardo già nel 2006...
B.B. 25/4/2015 - 16:45
Joe Hill's Last Will
24 aprile 2015
Interpretata da Utah Phillips
Interpretata da Utah Phillips
IL TESTAMENTO DI JOE HILL
(continua)
(continua)
24/4/2015 - 15:27
We Just Come to Work Here, We Don’t Come to Die
Parole e musica di Harry Stamper, uno scaricatore di porto di Coos Bay, Oregon, che fu anche sindacalista e cantautore. Credo che il testo sia stato riveduto e corretto dalla Feeney.
Nella raccolta “Classic Labor Songs” pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 2006.
Harry Stamper scrisse questa canzone quando un giorno la compagnia per la quale lavorava gli ordinò di muovere una gran pila di tronchi senza che vi fossero le necessarie condizioni di sicurezza. Lui si rifiutò e fu licenziato. Fece causa, il giudice gli diede ragione e fu reintegrato e risarcito.
“OSHA”, nel ritornello, è l’acronimo dell’“Occupational Safety and Health Administration”, l’agenzia federale statunitense che vigila sulla sicurezza e salute sui posti di lavoro.
Nella raccolta “Classic Labor Songs” pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 2006.
Harry Stamper scrisse questa canzone quando un giorno la compagnia per la quale lavorava gli ordinò di muovere una gran pila di tronchi senza che vi fossero le necessarie condizioni di sicurezza. Lui si rifiutò e fu licenziato. Fece causa, il giudice gli diede ragione e fu reintegrato e risarcito.
“OSHA”, nel ritornello, è l’acronimo dell’“Occupational Safety and Health Administration”, l’agenzia federale statunitense che vigila sulla sicurezza e salute sui posti di lavoro.
Well I’ve been working here for fifteen years
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 14:16
The Song of the Rail
[1920s]
Versi di Ralph Chaplin
Musica di Mark Ross
Nella raccolta “Rebel Voices: Songs Of The Industrial Workers Of The World”, 1988
Versi di Ralph Chaplin
Musica di Mark Ross
Nella raccolta “Rebel Voices: Songs Of The Industrial Workers Of The World”, 1988
Life here in town is too damn monotonous,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 13:50
The Strike
[1910s]
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Nella sua raccolta intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Nella sua raccolta intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
Say what ye will, ye owls of night,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 13:13
Battle Hymn of Toil
[1910]
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Questa è forse la sua canzone più famosa, sulla falsariga de “The Battle Hymn of the Republic”, che a sua volta usava la melodia di “John Brown's Body”.
Nella raccolta di Covington Hall intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Questa è forse la sua canzone più famosa, sulla falsariga de “The Battle Hymn of the Republic”, che a sua volta usava la melodia di “John Brown's Body”.
Nella raccolta di Covington Hall intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
Onward! Onward! Onward!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 13:04
Why I Am a Revolutionist
[1910]
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Ignoro se questa poesia – conosciuta anche con il titolo “Why I Am A Socialist” - sia stata messa in musica, ma come tutte le poesie di “Covami” nacque come canzone e fu infatti inclusa nella sua raccolta intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Ignoro se questa poesia – conosciuta anche con il titolo “Why I Am A Socialist” - sia stata messa in musica, ma come tutte le poesie di “Covami” nacque come canzone e fu infatti inclusa nella sua raccolta intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
I have heard the child-slaves weeping when the world was fair and bright,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 12:51
The Red Feast
[1914]
Versi di Ralph Chaplin, originariamente pubblicati nella raccolta autoprodotta intitolata “When The Leaves Come Out And Other Rebel Verses By Ralph Chaplin”, Cleveland, 1917.
Poi in “Bars and Shadows. The Prison Poems of Ralph Chaplin”, raccolta pubblicata nel 1922.
Interpretata da Willard Losinger sulla musica di "Hatikva" (l'inno nazionale israeliano)
Propongo questi versi di Ralph Chaplin come Extra solo perchè non sono certo che siano mai stati messi in musica, come peraltro invece lo furono molte sue poesie (* nota: avendo trovato la versione musicata la abbiamo poi tolta dagli extra).
Ma mi pareva che questo intenso appello contro la guerra non potesse mancare sulle CCG/AWS.
Schierarsi contro la guerra, specie quando ne risuonano i tamburi o già le esplosioni, è sempre molto coraggioso e pericoloso. Ne sapevano qualcosa Ralph Chaplin, Joe Hill, Frank Little, Wesley Everest... (continua)
Versi di Ralph Chaplin, originariamente pubblicati nella raccolta autoprodotta intitolata “When The Leaves Come Out And Other Rebel Verses By Ralph Chaplin”, Cleveland, 1917.
Poi in “Bars and Shadows. The Prison Poems of Ralph Chaplin”, raccolta pubblicata nel 1922.
Interpretata da Willard Losinger sulla musica di "Hatikva" (l'inno nazionale israeliano)
Propongo questi versi di Ralph Chaplin come Extra solo perchè non sono certo che siano mai stati messi in musica, come peraltro invece lo furono molte sue poesie (* nota: avendo trovato la versione musicata la abbiamo poi tolta dagli extra).
Ma mi pareva che questo intenso appello contro la guerra non potesse mancare sulle CCG/AWS.
Schierarsi contro la guerra, specie quando ne risuonano i tamburi o già le esplosioni, è sempre molto coraggioso e pericoloso. Ne sapevano qualcosa Ralph Chaplin, Joe Hill, Frank Little, Wesley Everest... (continua)
Go fight, you fools! Tear up the earth with strife
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 11:56
Blasphemy
Canzone a firma “Covami”, nome di penna di Covington Hall (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Fu autore di una raccolta di canzoni intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915, ma questa “Blasphemy” – dove il “wobbly” imprigionato e giustiziato è paragonato a Cristo – non vi è inclusa ed è sicuramente precedente, facendo parte della collezione del militante anarchico Jo Labadie, da lui conferita all’Università del Michigan nel 1911. La “Labadie Collection” è forse la più completa raccolta di materiale sulle lotte anarco-sindacali negli USA tra fine 800 ed inizio 900.
Testo trovato su “Rebel Voices: An IWW Anthology”, a cura di Joyce L. Kornbluh, USA 1964.
Qual è la differenza tra Cristo e il militante sindacale? Nessuna: entrambi furono arrestati, torturati ed uccisi con l’accusa di aver voluto “detronizzare Dio e sovvertire l’ordine costituito”…
Fu autore di una raccolta di canzoni intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915, ma questa “Blasphemy” – dove il “wobbly” imprigionato e giustiziato è paragonato a Cristo – non vi è inclusa ed è sicuramente precedente, facendo parte della collezione del militante anarchico Jo Labadie, da lui conferita all’Università del Michigan nel 1911. La “Labadie Collection” è forse la più completa raccolta di materiale sulle lotte anarco-sindacali negli USA tra fine 800 ed inizio 900.
Testo trovato su “Rebel Voices: An IWW Anthology”, a cura di Joyce L. Kornbluh, USA 1964.
Qual è la differenza tra Cristo e il militante sindacale? Nessuna: entrambi furono arrestati, torturati ed uccisi con l’accusa di aver voluto “detronizzare Dio e sovvertire l’ordine costituito”…
"You shall not kill. You shall love your neighbor as yourself
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 11:13
Casey Jones, the Union Scab
24 aprile 2015
Due parole del traduttore, e forse anche tre. Probabilmente Joe Hill non ce l'aveva direttamente con il Casey Jones storico, nonostante le premesse non siano sbagliate; qui “Casey Jones” è una sorta di simbolo del crumiro, preso apposta perché considerato un eroe da tutti. La si potrebbe tranquillamente definire una provocazione. Il macchinista crumiro di questa canzone è, del resto, di Los Angeles (“an Angelino”) e lavora sulla linea South Pacific (SP), mentre Casey Jones era di Jackson, Tennessee ed aveva vissuto vicino a Cayce, Kentucky (da cui il soprannome “Casey”; il suo vero nome era Jonathan Luther Jones), e lavorava sulla linea Illinois Central Railroad (IC). Sebbene fosse considerato una persona ambiziosa, non risulta che avesse mai fatto il crumiro o che avesse mai danneggiato altri lavoratori. Il suo famoso incidente, avvenuto il 30 aprile 1900 alla guida della locomotiva “Cannonball”, fu in gran parte dovuto ad uno scambio bloccato che non gli era stato segnalato.
Due parole del traduttore, e forse anche tre. Probabilmente Joe Hill non ce l'aveva direttamente con il Casey Jones storico, nonostante le premesse non siano sbagliate; qui “Casey Jones” è una sorta di simbolo del crumiro, preso apposta perché considerato un eroe da tutti. La si potrebbe tranquillamente definire una provocazione. Il macchinista crumiro di questa canzone è, del resto, di Los Angeles (“an Angelino”) e lavora sulla linea South Pacific (SP), mentre Casey Jones era di Jackson, Tennessee ed aveva vissuto vicino a Cayce, Kentucky (da cui il soprannome “Casey”; il suo vero nome era Jonathan Luther Jones), e lavorava sulla linea Illinois Central Railroad (IC). Sebbene fosse considerato una persona ambiziosa, non risulta che avesse mai fatto il crumiro o che avesse mai danneggiato altri lavoratori. Il suo famoso incidente, avvenuto il 30 aprile 1900 alla guida della locomotiva “Cannonball”, fu in gran parte dovuto ad uno scambio bloccato che non gli era stato segnalato.
CASEY JONES IL CRUMIRO
(continua)
(continua)
24/4/2015 - 10:25
Down in the Old Dark Mills
24 aprile 2015
Due parole del traduttore. Ho tradotto con "fabbrica", ma deve naturalmente sottintendersi che un "mill" (che in origine significa "molino") è costantemente una fabbrica tessile ("cotton mill" è il cotonificio).
Due parole del traduttore. Ho tradotto con "fabbrica", ma deve naturalmente sottintendersi che un "mill" (che in origine significa "molino") è costantemente una fabbrica tessile ("cotton mill" è il cotonificio).
LA' NELLA NERA E VECCHIA FABBRICA
(continua)
(continua)
24/4/2015 - 08:04
Ninna nanna
lina (menini)
lina_menini@fastwebnet.it
grazie mi avete fatto conoscere delle canzoni di paolo che non conoscevo.
lina_menini@fastwebnet.it
grazie mi avete fatto conoscere delle canzoni di paolo che non conoscevo.
24/4/2015 - 07:47
Ten cholerny deszcz
24 aprile 2015
QUESTA PIOGGIA MALEDETTA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 24/4/2015 - 07:45
Ten cholerny deszcz
Sta finendo l'Europa fondata sulla "puttagine" Signori miei... Le vere puttanate cominceranno adesso
(krzyś)
(krzyś)
Assolutamente d'accordo. Però in italiano si dice "puttanaggine" :-) (rv)
24/4/2015 - 02:55
Jeśli nie wrócę
Sarà in fiorentino, livornese, perché in italiano non esiste, c'è invece: "matuṡa". Forse intendevi questo?
http://www.treccani.it/vocabolario/tag...
(Krzysiek)
http://www.treccani.it/vocabolario/tag...
(Krzysiek)
No, no, è proprio in italiano antico. Salud! (rv)
24/4/2015 - 02:42
In Generale
Questa credo sia una delle più belle canzoni degli Elii, a me piace da impazzire :-)
Cristian 23/4/2015 - 17:28
Mario
bellissimo testo nella sua lucida visione del mondo
grazie Lorenzo
e grazie anche a a tuo padre
grazie Lorenzo
e grazie anche a a tuo padre
i.fermentivivi 23/4/2015 - 15:32
Fifty Thousand Lumberjacks
anonimo
[1917]
Versi di autore anonimo, sull’aria di una canzone carceraria, “Portland County Jail”.
Canzone pubblicata sull’edizione del 1917 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Una brano cantato dai taglialegna della regione del Pacific Northwest (comunemente compresa tra Oregon, Washington e British Columbia canadese) durante un grande sciopero per le 8 ore tenutosi nel 1917.
Il fatto che la prima motosega portatile sia stata inventata in Germania nel 1925 e commercializzata solo nei primi anni 30 fa immediatamente pensare a quanto questo lavoro, già di per sé ancora oggi faticoso, sia stato più duro assai fino a quel momento…
Versi di autore anonimo, sull’aria di una canzone carceraria, “Portland County Jail”.
Canzone pubblicata sull’edizione del 1917 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Una brano cantato dai taglialegna della regione del Pacific Northwest (comunemente compresa tra Oregon, Washington e British Columbia canadese) durante un grande sciopero per le 8 ore tenutosi nel 1917.
Il fatto che la prima motosega portatile sia stata inventata in Germania nel 1925 e commercializzata solo nei primi anni 30 fa immediatamente pensare a quanto questo lavoro, già di per sé ancora oggi faticoso, sia stato più duro assai fino a quel momento…
Fifty thousand lumberjacks; fifty thousand packs;
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 14:16
In the Good Old Picket Line
anonimo
[1912]
Canzone di autore anonimo direttamente dal “Lawrence textile strike”, Lawrence, Massachusetts, 1912, diretto dall’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.
Al proposito si vedano anche John Golden and the Lawrence Strike, Bread and Roses di Arturo Giovannitti, Bread and Roses di Judy Collins e Few of Them Are Scabbing It.
“Mr. Lowe” è Arthur H. Lowe, manager della Lancaster Mills Corporation, allora proprietaria di gran parte degli impianti di Lawrence.
Elizabeth Gurley Flynn (1890-1964), wobbly ed esponente comunista, fu invece uno dei leader dello sciopero.
Canzone di autore anonimo direttamente dal “Lawrence textile strike”, Lawrence, Massachusetts, 1912, diretto dall’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.
Al proposito si vedano anche John Golden and the Lawrence Strike, Bread and Roses di Arturo Giovannitti, Bread and Roses di Judy Collins e Few of Them Are Scabbing It.
“Mr. Lowe” è Arthur H. Lowe, manager della Lancaster Mills Corporation, allora proprietaria di gran parte degli impianti di Lawrence.
Elizabeth Gurley Flynn (1890-1964), wobbly ed esponente comunista, fu invece uno dei leader dello sciopero.
In the good old picket line,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 11:50
Few of Them Are Scabbing It
anonimo
[1912]
Canzone di autore anonimo, sulla melodia di “Everybody’s Doing It” di Irving Berlin.
Canzone anti-crumiri direttamente dal “Lawrence textile strike”, Lawrence, Massachusetts, 1912, diretto dall’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.
Al proposito si vedano anche John Golden and the Lawrence Strike, Bread and Roses di Arturo Giovannitti e Bread and Roses di Judy Collins.
“Mr. Lowe” è Arthur H. Lowe, manager della Lancaster Mills Corporation, allora proprietaria di gran parte degli impianti di Lawrence.
Canzone di autore anonimo, sulla melodia di “Everybody’s Doing It” di Irving Berlin.
Canzone anti-crumiri direttamente dal “Lawrence textile strike”, Lawrence, Massachusetts, 1912, diretto dall’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.
Al proposito si vedano anche John Golden and the Lawrence Strike, Bread and Roses di Arturo Giovannitti e Bread and Roses di Judy Collins.
“Mr. Lowe” è Arthur H. Lowe, manager della Lancaster Mills Corporation, allora proprietaria di gran parte degli impianti di Lawrence.
Few of them are scabbing it, scabbing it, scabbing it,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 11:28
Eight Hour Day
Due strofe aggiuntive da una versione trovata su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009
“The Knights Of Labor” è stata la più importante organizzazione sindacale nell’ultimo ventennio dell’800.
THE KNIGHTS OF LABOR
[…]
Here’s to the Knights of Labor,
That brave and gallant band,
That Corbon and old Swigard
Is trying to disband.
But stick and hang brave union men,
We’ll make them rue the day
They thought to break the K. of L.
In free Americ-a.
[…]
“The Knights Of Labor” è stata la più importante organizzazione sindacale nell’ultimo ventennio dell’800.
THE KNIGHTS OF LABOR
[…]
Here’s to the Knights of Labor,
That brave and gallant band,
That Corbon and old Swigard
Is trying to disband.
But stick and hang brave union men,
We’ll make them rue the day
They thought to break the K. of L.
In free Americ-a.
[…]
Bernart Bartleby 23/4/2015 - 11:00
The Strike
anonimo
[1877]
Canzone di autore anonimo dal “Great Railroad Strike of 1877”, anche noto come “Great Upheaval”.
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.
Alla fine della Guerra Civile si verificò il boom delle costruzioni ferroviarie. Solo tra il 1866 ed il 1873 vennero posati 55.000 km di binari, coast to coast! I cantieri assorbivano quasi più lavoratori che in agricoltura. Il giro di investimenti ed il loro alto rischio erano abnormi, con l’esposizione diretta di banche ed istituti privati che però agivano spesso anche come agenzie governative. La bolla speculativa esplose con il “Panic of 1873”, la solita periodica crisi di “riaggiustamento strutturale” dei mercati, e naturalmente il botto travolse i lavoratori. Il taglio dei salari e il peggioramento repentino delle condizioni di lavoro e di vita portarono... (continua)
Canzone di autore anonimo dal “Great Railroad Strike of 1877”, anche noto come “Great Upheaval”.
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.
Alla fine della Guerra Civile si verificò il boom delle costruzioni ferroviarie. Solo tra il 1866 ed il 1873 vennero posati 55.000 km di binari, coast to coast! I cantieri assorbivano quasi più lavoratori che in agricoltura. Il giro di investimenti ed il loro alto rischio erano abnormi, con l’esposizione diretta di banche ed istituti privati che però agivano spesso anche come agenzie governative. La bolla speculativa esplose con il “Panic of 1873”, la solita periodica crisi di “riaggiustamento strutturale” dei mercati, e naturalmente il botto travolse i lavoratori. Il taglio dei salari e il peggioramento repentino delle condizioni di lavoro e di vita portarono... (continua)
Aye, listen, ye millionaires, listen!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 10:52
I Won’t Be a Slave
anonimo
[1836]
Canzone delle “Lowell Mill Girls”, le operaie tessili di Lowell, Massachusetts, protagoniste di diversi scioperi tra il 1834 ed il 1836 e tra le prime ad organizzarsi in una sorta di proto-sindacato, la Factory Girls Association.
Sull’aria di una famosa canzone del Music Hall intitolata “I Won't Be A Nun”
Nel 1834 i padroni imposero un taglio salariale del 15%. Le giovani operaie – tra i 13 e i 30 anni – entrarono in sciopero ma erano poco organizzate e fallirono. Nel 1836 la situazione si ripropose ma questa volta i padroni trovarono le operaie preparate: furono in 1.500 a fermarsi ed ebbero un forte sostegno da parte della comunità.
Lo sciopero fu un successo ma le conquiste furono comunque travolte dal “Panic of 1837”, una delle ricorrenti crisi finanziarie che i potenti innescano periodicamente per colpire le masse, spartirsi nazioni e capitali e riequilibrare le sfere di influenza.
Canzone delle “Lowell Mill Girls”, le operaie tessili di Lowell, Massachusetts, protagoniste di diversi scioperi tra il 1834 ed il 1836 e tra le prime ad organizzarsi in una sorta di proto-sindacato, la Factory Girls Association.
Sull’aria di una famosa canzone del Music Hall intitolata “I Won't Be A Nun”
Nel 1834 i padroni imposero un taglio salariale del 15%. Le giovani operaie – tra i 13 e i 30 anni – entrarono in sciopero ma erano poco organizzate e fallirono. Nel 1836 la situazione si ripropose ma questa volta i padroni trovarono le operaie preparate: furono in 1.500 a fermarsi ed ebbero un forte sostegno da parte della comunità.
Lo sciopero fu un successo ma le conquiste furono comunque travolte dal “Panic of 1837”, una delle ricorrenti crisi finanziarie che i potenti innescano periodicamente per colpire le masse, spartirsi nazioni e capitali e riequilibrare le sfere di influenza.
Oh! Isn’t it a pity
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 10:10
ILD Song
[1929]
Parole di Ella May Wiggins (1900-1929), sulla melodia di una qualche “old mountain ballad”.
Testo trovato sul sito del Ella May Wiggins Memorial Committee
Ella May Wiggins era madre di nove figli, quattro dei quali morirono di pertosse per l’impossibilità di curarli. Fu abbandonata dal marito e crebbe i suoi bambini lavorando come operaia tessile a 9 dollari la settimana. Nel 1929 partecipò attivamente allo sciopero dei tessili di Gastonia, unendosi alla National Textile Workers Union (NTWU) e all’International Labor Defense (ILD, il “Soccorso Rosso” americano, organizzazione vicina al Partito comunista).
Durante il lungo e violento sciopero compose una ventina di ballate, la testimonianza più diretta di quell’esperienza di lotta.
Quando i leader della protesta furono arrestati, in seguito all’omicidio di uno sceriffo, Ella May Wiggins e i suoi compagni cercarono di riprendere... (continua)
Parole di Ella May Wiggins (1900-1929), sulla melodia di una qualche “old mountain ballad”.
Testo trovato sul sito del Ella May Wiggins Memorial Committee
Ella May Wiggins era madre di nove figli, quattro dei quali morirono di pertosse per l’impossibilità di curarli. Fu abbandonata dal marito e crebbe i suoi bambini lavorando come operaia tessile a 9 dollari la settimana. Nel 1929 partecipò attivamente allo sciopero dei tessili di Gastonia, unendosi alla National Textile Workers Union (NTWU) e all’International Labor Defense (ILD, il “Soccorso Rosso” americano, organizzazione vicina al Partito comunista).
Durante il lungo e violento sciopero compose una ventina di ballate, la testimonianza più diretta di quell’esperienza di lotta.
Quando i leader della protesta furono arrestati, in seguito all’omicidio di uno sceriffo, Ella May Wiggins e i suoi compagni cercarono di riprendere... (continua)
Toiling on life’s pilgrim pathway,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 09:00
All Around The Jail House
Credo che questo "country-yodel" di Jimmy Rodgers sia alla base della melodia della canzone di Ella May Wiggins:
Waiting for a Train.
Waiting for a Train.
B.B. 22/4/2015 - 21:35
L'imperatore Tiberio
"Sono tra gli obiettivi dell'Isis, sono in cima ai loro bersagli". Lo ha detto Silvio Berlusconi, secondo quanto riferisce piu' di una fonte azzurra presente alla riunione, parlando ai deputati di Forza Italia, oggi riuniti alla Camera. (Fonte: La Repubblica, 22 aprile 2015)
B.B. 22/4/2015 - 20:36
Chief Aderholt
[1929]
Parole di Ella May Wiggins (1900-1929), cantautrice, attivista sindacale e membro dell’International Labor Defense (IDL, il “Soccorso Rosso” americano), uccisa proprio nel 1929 durante lo sciopero alla Loray Mill, fabbrica tessile del gruppo Manville-Jenckes, a Gastonia, North Carolina
Canzone dedicata - ma giusto nel titolo - ad Orville Aderholt, uno sceriffo della contea di Gaston, il quale nel giugno del 1929, nel bel mezzo di uno sciopero piuttosto duro che si protraeva già da qualche settimana, decise di fare una spedizione notturna all’accampamento degli scioperanti con l’intento di requisirne le armi. L’idea non fu ben accolta dai manifestanti, tanto più che i poliziotti non potevano esibire un mandato del giudice... Beh, successe che qualcuno sparò e ci scapparono un morto - chief Aderholt, per l’appunto - e diversi feriti, tra poliziotti e lavoratori.
Naturalmente l’incidente... (continua)
Parole di Ella May Wiggins (1900-1929), cantautrice, attivista sindacale e membro dell’International Labor Defense (IDL, il “Soccorso Rosso” americano), uccisa proprio nel 1929 durante lo sciopero alla Loray Mill, fabbrica tessile del gruppo Manville-Jenckes, a Gastonia, North Carolina
Canzone dedicata - ma giusto nel titolo - ad Orville Aderholt, uno sceriffo della contea di Gaston, il quale nel giugno del 1929, nel bel mezzo di uno sciopero piuttosto duro che si protraeva già da qualche settimana, decise di fare una spedizione notturna all’accampamento degli scioperanti con l’intento di requisirne le armi. L’idea non fu ben accolta dai manifestanti, tanto più che i poliziotti non potevano esibire un mandato del giudice... Beh, successe che qualcuno sparò e ci scapparono un morto - chief Aderholt, per l’appunto - e diversi feriti, tra poliziotti e lavoratori.
Naturalmente l’incidente... (continua)
Come all of you good people, and listen while I tell,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/4/2015 - 19:27
Mafia e parrini
Version française – MAFIA ET PRÊTRES – Marco Valdo M.I. – 2015
Chanson sicilienne – Mafia e parrini – Rosa Balistreri – 1973
Texte : Ignazio Buttitta (1963)
Musique : Otello Profazio (1967), Joe Fallisi (2004)
Le texte d'Ignazio Buttitta, fut mis en musique et chanté d'abord par Otello Prefazio (1967).
Récemment, il a été repris et remis en musique par Joe Fallisi (2004).
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui ne mâche pas ses mots. Une chanson dont on ne peut penser qu'elle accepte le règne de l'omerta, de cette « loi du silence » qui écrase les pauvres de Sicile et enterre dans le silence leurs cris de détresse ou leurs protestations contre les humiliations et l'exploitation qu'ils subissent. C'est une chanson de dénonciation de l'alliance de la mafia et du goupillon.
Aussi loin que je m'en souvienne, dit Lucien l'âne, la mafia s'est toujours fort bien entendue avec l'Église catholique. Et inversement.
Chanson sicilienne – Mafia e parrini – Rosa Balistreri – 1973
Texte : Ignazio Buttitta (1963)
Musique : Otello Profazio (1967), Joe Fallisi (2004)
Le texte d'Ignazio Buttitta, fut mis en musique et chanté d'abord par Otello Prefazio (1967).
Récemment, il a été repris et remis en musique par Joe Fallisi (2004).
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui ne mâche pas ses mots. Une chanson dont on ne peut penser qu'elle accepte le règne de l'omerta, de cette « loi du silence » qui écrase les pauvres de Sicile et enterre dans le silence leurs cris de détresse ou leurs protestations contre les humiliations et l'exploitation qu'ils subissent. C'est une chanson de dénonciation de l'alliance de la mafia et du goupillon.
Aussi loin que je m'en souvienne, dit Lucien l'âne, la mafia s'est toujours fort bien entendue avec l'Église catholique. Et inversement.
MAFIA ET PRÊTRES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/4/2015 - 15:26
Overalls and Snuff
anonimo
[1913]
Canzone di autore anonimo, sull’aria di The Wearing Of The Green, ballata irlandese risalente alla ribellione del 1798.
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Dalla ribellione settecentesca degli United Irishmen a quella dei braccianti californiani all’inizio del 900 il passo è breve…
Wheatland, Yuba County, California, torrida estate del 1913.
Il ranch di Ralph H. Durst era il più grande dello Stato ed ogni anno il raccolto impegnava centinaia di braccianti stagionali. Quell’anno si prevedeva una produzione eccezionale e il latifondista e miliardario Durst ebbe l’iniziativa di stampare migliaia di volantini in cui si prometteva lavoro per tutti (ma solo per i bianchi, no job for niggers) e buona paga. La voce si diffuse e a Wheatland arrivarono quasi 3.000 aspiranti, mentre il realtà c’era lavoro solo per la metà di loro. Conseguenze: la paga non fu più tanto buona, causa... (continua)
Canzone di autore anonimo, sull’aria di The Wearing Of The Green, ballata irlandese risalente alla ribellione del 1798.
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Dalla ribellione settecentesca degli United Irishmen a quella dei braccianti californiani all’inizio del 900 il passo è breve…
Wheatland, Yuba County, California, torrida estate del 1913.
Il ranch di Ralph H. Durst era il più grande dello Stato ed ogni anno il raccolto impegnava centinaia di braccianti stagionali. Quell’anno si prevedeva una produzione eccezionale e il latifondista e miliardario Durst ebbe l’iniziativa di stampare migliaia di volantini in cui si prometteva lavoro per tutti (ma solo per i bianchi, no job for niggers) e buona paga. La voce si diffuse e a Wheatland arrivarono quasi 3.000 aspiranti, mentre il realtà c’era lavoro solo per la metà di loro. Conseguenze: la paga non fu più tanto buona, causa... (continua)
One day as I was walking along the railroad track,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/4/2015 - 15:15
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