Partigiani di Castellino
anonimo
Confermo il comandante della Brigata Castellino era Renzo Cesale. La Brigata era composta da militari sbandati dal fronte francese,da partigiani locali di Castellino Ceva Carrù e paesi limitrofi. Della Brigata facevano parte mio padre e due miei zii deceduti in combattimento.
roberto odello 16/4/2015 - 23:04
Cuba
Chissà se nell’era Renzi sopravvive ancora qualche italiano comunista non americanista(tizzato)... ma per favore...
krzyś 16/4/2015 - 22:59
Avanti ragazzi di Budapest
FORWARD, PEOPLE OF BUDAPEST
(continua)
(continua)
inviata da ZugNachPankow 16/4/2015 - 22:32
The Dead Will Walk the Earth
2009
Our secret ceremony
Our secret ceremony
Down since the minute
(continua)
(continua)
inviata da dq82 16/4/2015 - 21:00
The Ballad of the Deputies
anonimo
[1897]
Versi di autore anonimo pubblicati su The Hazelton Daily Standard, il 17 settembre 1897.
Testo trovato sul blog Being But Men, We Walked Into the Trees
Ballata satirica dedicata allo sceriffo James F. Martin e ai “coraggiosi” poliziotti della contea di Luzerne, Pennsylvania, che il 10 settembre 1897 spararono all’impazzata sui minatori – quasi tutti immigrati polacchi, lituani, slovacchi e tedeschi – che a Lattimer erano scesi in sciopero contro le condizioni di sfruttamento in cui erano costretti a lavorare.
In quegli anni di fine 800 la situazione nei bacini minerari americani era tesissima: una massa enorme di immigrati si era riversata negli USA dall’Europa in piena crisi demografica e produttiva; tutta quella manodopera disintegrata e ricattabile aveva fatto scendere le paghe e aumentato l’odio verso i nuovi venuti da parte dei lavoratori nativi; i lavoratori immigrati non... (continua)
Versi di autore anonimo pubblicati su The Hazelton Daily Standard, il 17 settembre 1897.
Testo trovato sul blog Being But Men, We Walked Into the Trees
Ballata satirica dedicata allo sceriffo James F. Martin e ai “coraggiosi” poliziotti della contea di Luzerne, Pennsylvania, che il 10 settembre 1897 spararono all’impazzata sui minatori – quasi tutti immigrati polacchi, lituani, slovacchi e tedeschi – che a Lattimer erano scesi in sciopero contro le condizioni di sfruttamento in cui erano costretti a lavorare.
In quegli anni di fine 800 la situazione nei bacini minerari americani era tesissima: una massa enorme di immigrati si era riversata negli USA dall’Europa in piena crisi demografica e produttiva; tutta quella manodopera disintegrata e ricattabile aveva fatto scendere le paghe e aumentato l’odio verso i nuovi venuti da parte dei lavoratori nativi; i lavoratori immigrati non... (continua)
How proud the deputies must feel
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/4/2015 - 15:50
This Land Is Your Land
Finlandizzazione di Juha Rämö
Finlandization by Juha Rämö
Suomettanut Juha Rämö
Finlandization by Juha Rämö
Suomettanut Juha Rämö
TÄMÄ MAA ON MEIDÄN
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 16/4/2015 - 13:47
Ancient Jewish Lullaby
[1920]
Da un’antica ninna nanna yiddish
Adattamento in inglese di Mary Eleanora Gallagher (1883-1966), probabilmente un’ebrea americana e militante socialista.
Armonizzazione di Rudolph Liebich
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Una canzone inclusa in una qualche edizione del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’Industrial Workers of the World (IWW)
Chissà se nell’era Netanyahu sopravvive ancora qualche ebreo socialista…
Da un’antica ninna nanna yiddish
Adattamento in inglese di Mary Eleanora Gallagher (1883-1966), probabilmente un’ebrea americana e militante socialista.
Armonizzazione di Rudolph Liebich
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Una canzone inclusa in una qualche edizione del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’Industrial Workers of the World (IWW)
Chissà se nell’era Netanyahu sopravvive ancora qualche ebreo socialista…
Sleep my child, sleep my darling.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/4/2015 - 11:22
The Planter and the Sharecropper
[1936]
Parole e musica di John Handcox (1904-1992), cantautore e bracciante afroamericano dell’Arkansas, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.
Nella raccolta intitolata “John L. Handcox: Songs, Poems, And Stories of the Southern Tenant Farmers Union”, WVU Press, 2005.
Parole e musica di John Handcox (1904-1992), cantautore e bracciante afroamericano dell’Arkansas, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.
Nella raccolta intitolata “John L. Handcox: Songs, Poems, And Stories of the Southern Tenant Farmers Union”, WVU Press, 2005.
The planter lives off the sweat of the sharecropper brow
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/4/2015 - 10:41
Ο χορός του Σήφακα
anonimo
O horós tou Sífaka
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Στη κρητική λύρα: Νίκος Ξυλούρης
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Esecuzione alla lira cretese: Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]
E' il secondo Sifis che incontriamo in questo sito: il primo è stato un indimenticabile ragazzino dodicenne, forse il più giovane autore presente in questo sito. Il secondo è un grande eroe dell'indipendenza cretese e greca: Sifis Konstandoudakis, detto “Sifakas”, nato a Melidoni nel 1770 e morto nel 1823. La sua danza è qui suonata alla lira da Nikos Xylouris; uno Xylouris che forse per la prima volta in questo sito incontriamo nella sua versione originale, quella di massimo interprete e virtuoso dello strumento tradizionale cretese. Una danza per un combattente per la libertà, che -naturalmente-... (continua)
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Στη κρητική λύρα: Νίκος Ξυλούρης
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Esecuzione alla lira cretese: Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]
E' il secondo Sifis che incontriamo in questo sito: il primo è stato un indimenticabile ragazzino dodicenne, forse il più giovane autore presente in questo sito. Il secondo è un grande eroe dell'indipendenza cretese e greca: Sifis Konstandoudakis, detto “Sifakas”, nato a Melidoni nel 1770 e morto nel 1823. La sua danza è qui suonata alla lira da Nikos Xylouris; uno Xylouris che forse per la prima volta in questo sito incontriamo nella sua versione originale, quella di massimo interprete e virtuoso dello strumento tradizionale cretese. Una danza per un combattente per la libertà, che -naturalmente-... (continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμἠμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/4/2015 - 01:55
Ήτανε μια φορά
L'intero documentario dalla trasmissione Μηχανή του Χρόνου ("Macchina del tempo") sulla vita di Nikos Xylouris
Το ολόκληρο ντοκυμαντέρ από "Mηχανἠ του Χρόνου" για τον βίο του Νίκου Ξυλούρη
Il documentario è interamente (e ovviamente) in lingua greca, però facilmente comprensibile -almeno nelle parti commentate- a chiunque ne abbia una media conoscenza. Vi compare l'intera famiglia Xylouris. Nel documentario si spiega, tra le altre cose, l'origine del soprannome "Psaro-" di tutta la stirpe degli Xylouris di Anogia: un avo di Nikos correva talmente veloce, ai tempi della Turcocrazia, da sfuggire costantemente ai turchi quando li combatteva. Da qui il detto che si "mangiasse i turchi come pesci", e il prefisso "Psar(o)-" passò a tutti i discendenti. Così Nikos era "Psaronikos", il fratello Andonis (che compare nel documentario) "Psarandonis" e così via. Il documentario è anche una stupefacente raccolta di luoghi e di facce cretesi, le più belle del mondo.
Το ολόκληρο ντοκυμαντέρ από "Mηχανἠ του Χρόνου" για τον βίο του Νίκου Ξυλούρη
Il documentario è interamente (e ovviamente) in lingua greca, però facilmente comprensibile -almeno nelle parti commentate- a chiunque ne abbia una media conoscenza. Vi compare l'intera famiglia Xylouris. Nel documentario si spiega, tra le altre cose, l'origine del soprannome "Psaro-" di tutta la stirpe degli Xylouris di Anogia: un avo di Nikos correva talmente veloce, ai tempi della Turcocrazia, da sfuggire costantemente ai turchi quando li combatteva. Da qui il detto che si "mangiasse i turchi come pesci", e il prefisso "Psar(o)-" passò a tutti i discendenti. Così Nikos era "Psaronikos", il fratello Andonis (che compare nel documentario) "Psarandonis" e così via. Il documentario è anche una stupefacente raccolta di luoghi e di facce cretesi, le più belle del mondo.
Riccardo Venturi - Ελληνικὀ Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 15/4/2015 - 23:19
Quite Early Morning
ispirato dall'articolo di Alessandro Portelli
I DOMANI PER CANTARE
(continua)
(continua)
15/4/2015 - 23:03
Canzone di Portolongone
anonimo
A proposito dell'infame Persecuzione che si accanisce sull'illustre mecenate Dott. Silvio Berlusconi (Legittimo ...)Presidente del Consiglio e Cavaliere del LAVORO. Ecco la Vera e più Scellerata MAFIA: quella vigliacca, distruttiva e Letale per il Popolo e le Istituzioni; in primis l'Erario dello STATO. Essa agisce tramite una Criminale e recondita Confraternita di Usurpatori e FALSI magistrati, abituata ad essere Usata da squallidi "Pentiti"; e da troppo lungo tempo si sollazza a fare il proprio Porco Comodo, con immorale e Temeraria Superbia, per mezzo di ignobili giudici SOVVERSIVI.
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Costoro gagliardamente, tutti i giorni IMPESTANO dovunque razzolano, Trafficano, CONGIURANO e molto Impunemente, Calunniano e Macellano le Persone che non gradiscono; a cominciare dai loro "NEMICI Politici" per finire con tutti quelli che per loro (Emeriti (e conclamati) Ignoranti) "Puzzano di CULTURA"... (continua)
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Costoro gagliardamente, tutti i giorni IMPESTANO dovunque razzolano, Trafficano, CONGIURANO e molto Impunemente, Calunniano e Macellano le Persone che non gradiscono; a cominciare dai loro "NEMICI Politici" per finire con tutti quelli che per loro (Emeriti (e conclamati) Ignoranti) "Puzzano di CULTURA"... (continua)
Zione 15/4/2015 - 22:11
No More Mournin’
[1930s]
Versi di John Handcox (1904-1992), contadino, militante sindacale e cantautore originario dell’Arkansas.
Sulla melodia dello spiritual "Oh, Freedom!" composto da ignoto autore afro-americano subito dopo la Guerra Civile (1861-1865).
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Il brano è incluso nella raccolta intitolata “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dall’etichetta tedesca Bear Family Records.
Versi di John Handcox (1904-1992), contadino, militante sindacale e cantautore originario dell’Arkansas.
Sulla melodia dello spiritual "Oh, Freedom!" composto da ignoto autore afro-americano subito dopo la Guerra Civile (1861-1865).
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Il brano è incluso nella raccolta intitolata “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dall’etichetta tedesca Bear Family Records.
No more mournin’, no more mournin’,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2015 - 17:14
No, John, No!
anonimo
[1940s]
Testo di autore anonimo, sulla melodia di una canzone tradizionale inglese risalente alla fine del 600 (“No, Sir, No”, o “No, John, No!”, o “The Spanish Merchant's Daughter”), raccolto da Joe Glazer e Bill Friedland.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo la canzone (in mezzo a molte altre che nei prossimi giorni con piacere andrò a spulciare) nel “Socialist Song Book” pubblicato dalla Young People's Socialist League nel 1959.
Testo di autore anonimo, sulla melodia di una canzone tradizionale inglese risalente alla fine del 600 (“No, Sir, No”, o “No, John, No!”, o “The Spanish Merchant's Daughter”), raccolto da Joe Glazer e Bill Friedland.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo la canzone (in mezzo a molte altre che nei prossimi giorni con piacere andrò a spulciare) nel “Socialist Song Book” pubblicato dalla Young People's Socialist League nel 1959.
Now John worked in an open shop,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2015 - 16:36
A la mina no voy
Finnish translation by Kaj Chydenius
Suomennos Kaj Chydenius
Suomennos Kaj Chydenius
KAIVOKSEEN EN LÄHDE
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 15/4/2015 - 15:51
Poor Miner’s Farewell
In realtà questo brano di Aunt Molly Jackson (parente stretta di Sarah Ogan Gunning e di Jim Garland) è basato su Only a Miner Killed, una poesia risalente al 1879 ed attribuita a John Wallace Crawford, detto “Captain Jack”, ranger, giornalista, cacciatore d’indiani, soldato e cantore dell’“Ovest Selvaggio”.
E quella poesia ispirò pure Only A Hobo a Bob Dylan.
E quella poesia ispirò pure Only A Hobo a Bob Dylan.
Bernart Bartleby 15/4/2015 - 15:15
Non era un animale
(L. Giovanardi)
Scritto, prodotto e realizzato da Luca Giovanardi @ Toxic tape, reggio Emilia
Francesco Moneti: violino registrato da Massimo Ghiacci @ Igloo Studio, RE
Voce: Gino Beer, campionamento da un'intervista fatta da Matteo Incerti per il libro "Il bracciale di Sterline. cento bastardi senza gloria, una storia vera di guerra e di passioni" di Matteo Incerti e Valentina Ruozi
(Modena City Ramblers)
Poco più di un anno fa ebbi l'opportunità di comporre la colonna sonora per un documentario per i fratelli Cervi. Fu un'esperienza per me formativa, ben aldilà del semplice aspetto musicale. Un'occasione di ricerca su ciò che l'antifascismo è stato e, cosa ben più importante, sul significato che ancora oggi può avere per noi. Oggi sono contento di proseguire in qualche modo quel discorso rubando impunemente la voce di un diretto protagonista dell'antifascismo come Gino Beer.
Scritto, prodotto e realizzato da Luca Giovanardi @ Toxic tape, reggio Emilia
Francesco Moneti: violino registrato da Massimo Ghiacci @ Igloo Studio, RE
Voce: Gino Beer, campionamento da un'intervista fatta da Matteo Incerti per il libro "Il bracciale di Sterline. cento bastardi senza gloria, una storia vera di guerra e di passioni" di Matteo Incerti e Valentina Ruozi
(Modena City Ramblers)
Poco più di un anno fa ebbi l'opportunità di comporre la colonna sonora per un documentario per i fratelli Cervi. Fu un'esperienza per me formativa, ben aldilà del semplice aspetto musicale. Un'occasione di ricerca su ciò che l'antifascismo è stato e, cosa ben più importante, sul significato che ancora oggi può avere per noi. Oggi sono contento di proseguire in qualche modo quel discorso rubando impunemente la voce di un diretto protagonista dell'antifascismo come Gino Beer.
Se si doveva uccidere un tedesco e ci si poteva avvicinare a lui, senza che quello si mettesse.. si fosse allarmato e si poteva quindi avere un attimo per saltargli addosso e passargli la mano sul collo, mi avevano insegnato a mettere una lametta da barba tra le dita e per non permettergli d scivolare mettere dei fiammiferi nell'intaglio della lametta da barba in modo che praticamente la lametta da barba non poteva scivolare e poi con questo con questa lametta da barba tenuta praticamente tra pollice e indice con la mano chiusa ci si avvicinava ai tedeschi e poi rapidissimamente passargli la mano sul collo con questa lametta e praticamente strappargli le carotidi. Le prime volte ne riportai un'impressione spaventosa, perché c'è questo fiotto di sangue che esce mi sentii veramente un assassino... (continua)
inviata da dq82 15/4/2015 - 15:09
Roy Acuff: The Old Age Pension Check
[1939]
Versi di autore anonimo
Musica di Roy Acuff & His Smoky Mountain Boys
Roy Claxton Acuff (1903-1992) è stato un importante violinista, cantante e produttore di country music.
Testo trovato su Folk Archive
Il primo sistema pensionistico per i lavoratori dipendenti fu introdotto in Germania nel 1889 dal cancelliere Otto Von Bismark. Molti paesi europei si accodarono negli anni successivi, Italia compresa. Ma, al solito, con mooolta calma: l’iscrizione alla cassa di previdenza divenne da noi obbligatoria solo nel 1919. Negli USA pensione e indennità di disoccupazione furono introdotte da Roosevelt nel 1935, ma il sistema andò a regime solo nel 1939-40, tra il macello della Grande Depressione ed il massacro mondiale che si andava preparando.
Sulla pagina di Wikipedia Italia dedicata alla Pensione un redattore burlone ha significativamente scritto: “Figura mitologica, che i nostri avi videro ma che le generazioni attuali difficilmente riusciranno a vedere.”
Versi di autore anonimo
Musica di Roy Acuff & His Smoky Mountain Boys
Roy Claxton Acuff (1903-1992) è stato un importante violinista, cantante e produttore di country music.
Testo trovato su Folk Archive
Il primo sistema pensionistico per i lavoratori dipendenti fu introdotto in Germania nel 1889 dal cancelliere Otto Von Bismark. Molti paesi europei si accodarono negli anni successivi, Italia compresa. Ma, al solito, con mooolta calma: l’iscrizione alla cassa di previdenza divenne da noi obbligatoria solo nel 1919. Negli USA pensione e indennità di disoccupazione furono introdotte da Roosevelt nel 1935, ma il sistema andò a regime solo nel 1939-40, tra il macello della Grande Depressione ed il massacro mondiale che si andava preparando.
Sulla pagina di Wikipedia Italia dedicata alla Pensione un redattore burlone ha significativamente scritto: “Figura mitologica, che i nostri avi videro ma che le generazioni attuali difficilmente riusciranno a vedere.”
When our old age pension check comes to our door,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2015 - 14:20
I Don't Want Your Millions, Mister
La canzone non dovrebbe essere attibuita a Barbara Dane.
Prima di lei (la sua versione è del 1973) l’hanno incisa infatti molti altri, a cominciare dall’autore stesso, Jim Garland (che, fra l’altro, era il fratellastro di Sarah Ogan Gunning)
La sua versione originale si trova, per esempio, nella raccolta intitolata “Newport Broadside”, registrazione del Newport Folk Festival del 1963, pubblicata dalla Vanguard nel 1964.
Quella di Woody Guthrie con Pete Seegere The Almanac Singers è del 1941 (poi in “Talking Union and Other Union Songs” del 1955)…
Quella di Tom Rush del 1963…
Quindi Barbara Dane c’entra veramente poco e attribuirei il brano a Jim Garland, che fu anche il coautore, con la sorella Aunt Molly Jackson, di The Death of Harry Simms.
Prima di lei (la sua versione è del 1973) l’hanno incisa infatti molti altri, a cominciare dall’autore stesso, Jim Garland (che, fra l’altro, era il fratellastro di Sarah Ogan Gunning)
La sua versione originale si trova, per esempio, nella raccolta intitolata “Newport Broadside”, registrazione del Newport Folk Festival del 1963, pubblicata dalla Vanguard nel 1964.
Quella di Woody Guthrie con Pete Seegere The Almanac Singers è del 1941 (poi in “Talking Union and Other Union Songs” del 1955)…
Quella di Tom Rush del 1963…
Quindi Barbara Dane c’entra veramente poco e attribuirei il brano a Jim Garland, che fu anche il coautore, con la sorella Aunt Molly Jackson, di The Death of Harry Simms.
Bernart Bartleby 15/4/2015 - 11:39
Explosion in the Fairmount Mines
Sulla pagina di Folk Archive dedicata alla canzone mi sembra di capire che non sia tutta farina del sacco di Blind Alfred Reed. Le parole dovrebbero essere basate su di una versione precedente di tal Andrew Jenkins e la melodia dovrebbe essere quella di una canzone inglese di qualche anno prima, “Don't Go Down in the Mine, Dad”.
Inoltre la prima raccolta in cui si trova la versione di Blind Alfred Reed è del 1972 (Rounder Records) e s’intitola “How Can a Poor Man Stand Such Times and Live?... The Songs Of Blind Alfred Reed”.
Inoltre la prima raccolta in cui si trova la versione di Blind Alfred Reed è del 1972 (Rounder Records) e s’intitola “How Can a Poor Man Stand Such Times and Live?... The Songs Of Blind Alfred Reed”.
Bernart Bartleby 15/4/2015 - 10:20
Eleven Cent Cotton, Forty Cent Meat
[1932]
Parole e musica di Bob Miller (1895-1955), cantautore country originario di Memphis, Tennessee.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo il brano, interpretato dalla band di Bob Miller, nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dalla tedesca Bear Family Records
Sta anche nel repertorio di Carson Jay Robison (1890-1957), importante country singer e songwriter.
Ancora una canzone composta negli anni più duri della Grande Depressione: “A cinque centesimi si vende il cotone e quaranta costa la carne: come diavolo può mangiare un pover’uomo? A Washington sono grassi e sazi, mentre noi qui stiamo morendo affamati dalle loro promesse e dalle loro balle. E l’unica cosa piena è la prigione della contea…”
Parole e musica di Bob Miller (1895-1955), cantautore country originario di Memphis, Tennessee.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo il brano, interpretato dalla band di Bob Miller, nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dalla tedesca Bear Family Records
Sta anche nel repertorio di Carson Jay Robison (1890-1957), importante country singer e songwriter.
Ancora una canzone composta negli anni più duri della Grande Depressione: “A cinque centesimi si vende il cotone e quaranta costa la carne: come diavolo può mangiare un pover’uomo? A Washington sono grassi e sazi, mentre noi qui stiamo morendo affamati dalle loro promesse e dalle loro balle. E l’unica cosa piena è la prigione della contea…”
'leven cent cotton used to wrinkle my brow,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2015 - 09:18
L'Aveu théâtral
L'Aveu théâtral
Chanson française – L'Aveu théâtral– Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 4
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Voici donc la suite de cette longue fuite de l'Arlequin déserteur. On le suit quasiment pas à pas. L'été, souvenez-vous, il était à Marengo. Les régiments vainqueurs à midi, vaincus à une heure, décimés, étrillés, remontaient vers Vienne et la haute protection de l'Empereur François, qui dit-on n'était pas une lumière et tenait les Tchèques et la Bohême sous son auguste botte. Comme on sait aussi, notre Arlecchino est... (continua)
Chanson française – L'Aveu théâtral– Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 4
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Voici donc la suite de cette longue fuite de l'Arlequin déserteur. On le suit quasiment pas à pas. L'été, souvenez-vous, il était à Marengo. Les régiments vainqueurs à midi, vaincus à une heure, décimés, étrillés, remontaient vers Vienne et la haute protection de l'Empereur François, qui dit-on n'était pas une lumière et tenait les Tchèques et la Bohême sous son auguste botte. Comme on sait aussi, notre Arlecchino est... (continua)
Jiří Joseph, comte de Wallenstein
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/4/2015 - 23:49
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Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Ερμηνεία του Νίκου Ξυλούρη
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Interpretazione di Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]
Yannis Markopoulos
Nikos Xylouris
Nel 1971 il genio di Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia.
L'intero album
01. Πότε θα κάνει ξαστεριά
02. Ίντα ’χετε γύρου γύρου
03. Αγρίμια κι αγριμάκια μου
04. Μάνα κι αν έρθουν οι φίλοι μου
05. Ο χορός του Σήφακα
06. Από την άκρη των ακριώ
07. Κόσμε χρυσέ
08. Σε ψηλό βουνό (O αητός)
09. Ο Διγενής
10. Τον πλούσιο Γιώργη ήβρηκα [Ο Πλουσιογιώργης]
11. Μαδάρα [Κρητικό κανάλι]