Mezzo pane e un libro
Antiwar Songs Blog
Non solo di pane vive l’uomo. Io, se avessi fame e fossi senza forze per la strada, non chiederei un pane; ma chiederei mezzo pane e un libro. Ed io attacco da qui violentemente quanti parlano soltanto di rivendicazioni economiche senza nominare mai le rivendicazioni culturali che è poi quel che richiedono gridando i cittadini. […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-24 22:24:00
Corrandes d'exili
24 marzo 2014
(con la correzione di Ramon Mantovani)
1970: Pere Quart recita alcune strofe delle Corrandes d'exili al Festival della Letteratura Catalana, a Barcellona. Al termine il pubblico grida Llibertat! Llibertat!
(con la correzione di Ramon Mantovani)
1970: Pere Quart recita alcune strofe delle Corrandes d'exili al Festival della Letteratura Catalana, a Barcellona. Al termine il pubblico grida Llibertat! Llibertat!
STROFE D'ESILIO
(continua)
(continua)
24/3/2015 - 18:38
Il massacro dei trecentoventi (Le Fosse Ardeatine)
anonimo
Sono di padre e figlio anche Mieli Cesare (205-Padre) e Mieli Renato e Mario (206, 207)
E sono di padre e figlio anche 314(Vivanti Angelo-padre) e 315(Vivanti Giacomo)
E sono di padre e figlio anche 314(Vivanti Angelo-padre) e 315(Vivanti Giacomo)
Fabrizio 24/3/2015 - 13:28
El Cimarrón (Biographie des geflohenen Sklaven Esteban Montejo)
[1969-70]
Adattamento tedesco di Hans Magnus Enzensberger del racconto dello scrittore cubano Miguel Barnet intitolato “Biografía de un cimarrón” (1963), in cui l’autore raccolse la testimonianza di Esteban Mesa Montejo (1860-1965), un ultracentenario che era stato schiavo, poi fuggiasco e poi soldato nella guerra d’indipendenza.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “El Cimarrón”, recital per quattro musicisti (una voce baritono, un chitarrista, un flautista e un percussionista).
In Italia il lavoro antropologico, storico e politico di Barnet è stato pubblicato da Einaudi con il titolo “Autobiografia di uno schiavo (Cimarrón)”.
“Nel 1963 un giornale dell’Avana dedicava un servizio agli abitanti più vecchi dell’isola. Miguel Barnet, un giovane scrittore ed etnologo, notò tra essi un cimarrón, un ex schiavo fuggiasco: Esteban Montejo, che allora aveva... (continua)
Adattamento tedesco di Hans Magnus Enzensberger del racconto dello scrittore cubano Miguel Barnet intitolato “Biografía de un cimarrón” (1963), in cui l’autore raccolse la testimonianza di Esteban Mesa Montejo (1860-1965), un ultracentenario che era stato schiavo, poi fuggiasco e poi soldato nella guerra d’indipendenza.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “El Cimarrón”, recital per quattro musicisti (una voce baritono, un chitarrista, un flautista e un percussionista).
In Italia il lavoro antropologico, storico e politico di Barnet è stato pubblicato da Einaudi con il titolo “Autobiografia di uno schiavo (Cimarrón)”.
“Nel 1963 un giornale dell’Avana dedicava un servizio agli abitanti più vecchi dell’isola. Miguel Barnet, un giovane scrittore ed etnologo, notò tra essi un cimarrón, un ex schiavo fuggiasco: Esteban Montejo, che allora aveva... (continua)
I. Die Welt
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/3/2015 - 12:18
Ruhe und Ordnung
Chanson allemande – Ruhe und Ordnung – Kurt Tucolsky – 1925
Loi et Ordre, un binôme souvent invoqué, à droite comme à gauche, surtout dans les moments de crise et de transformation. Puisque cependant en général personne ne rêve de les conjuguer avec Justice, voilà qu'il se révèle invariablement toujours pour ce qu'il est : Fascisme et Répression.
À propos d'Ernst Ottwalt, nom de plume d'Ernst Gottwalt Nicolas : Allemand, né en 1901, écrivain, communiste… La date de sa mort – août 1943 – pourrait nous faire penser que soit mort dans quelque camp de concentration nazi… Il n'en est pas ainsi : en 1933 Ottwalt et femme fuirent en Union soviétique ; en 1936, ils furent arrêtés par le NKVD, la police de Staline, et furent internés dans un goulag sibérien ; elle fut renvoyée dans son pays en 1941 (ne sait pas comment elle put survivre, d'abord et après) et seulement en 1958, elle sut que son mari... (continua)
Loi et Ordre, un binôme souvent invoqué, à droite comme à gauche, surtout dans les moments de crise et de transformation. Puisque cependant en général personne ne rêve de les conjuguer avec Justice, voilà qu'il se révèle invariablement toujours pour ce qu'il est : Fascisme et Répression.
À propos d'Ernst Ottwalt, nom de plume d'Ernst Gottwalt Nicolas : Allemand, né en 1901, écrivain, communiste… La date de sa mort – août 1943 – pourrait nous faire penser que soit mort dans quelque camp de concentration nazi… Il n'en est pas ainsi : en 1933 Ottwalt et femme fuirent en Union soviétique ; en 1936, ils furent arrêtés par le NKVD, la police de Staline, et furent internés dans un goulag sibérien ; elle fut renvoyée dans son pays en 1941 (ne sait pas comment elle put survivre, d'abord et après) et seulement en 1958, elle sut que son mari... (continua)
CALME ET ORDRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/3/2015 - 11:09
Roses and Revolutions
[1948]
Versi di Dudley Randall (1914–2000), poeta ed editore afroamericano, nella sua raccolta poetica intitolata “Cities Burning”, pubblicata nel 1968.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".
Poeta precocissimo, Dudley Randall lavorò come operaio alla Ford e come impiegato delle poste, e combattè nella Seconda guerra mondiale. Poi si laureò con un master in scienza bibliotecaria... (continua)
Versi di Dudley Randall (1914–2000), poeta ed editore afroamericano, nella sua raccolta poetica intitolata “Cities Burning”, pubblicata nel 1968.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".
Poeta precocissimo, Dudley Randall lavorò come operaio alla Ford e come impiegato delle poste, e combattè nella Seconda guerra mondiale. Poi si laureò con un master in scienza bibliotecaria... (continua)
Musing on roses and revolutions,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/3/2015 - 10:39
Guantanamera
FINLANDESE / FINNISH [1]
Versione finlandese di Pentti Saaritsa
Finnish translation Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
Versione finlandese di Pentti Saaritsa
Finnish translation Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
GUANTANAMERA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 23/3/2015 - 23:15
Enormi buste di plastica
Antiwar Songs Blog
Grandi buste di plastica, la quotidiana invisibilità di chi ha attraversato i deserti del mondo e attraversa adesso il gelido deserto della nostra ostilità. È Deserto di Luca Rapisarda e Davide Giromini, dal nuovo album Rivoluzioni sequestrate in corso di inserimento nel sito. E così attraversiamo la sabbia, E siamo già miraggio in questo deserto […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-23 21:54:00
Le ragazze stanno bene
2014
Costellazioni
canzone che parla di un amore, l'amore tra Sara e Chiara
Costellazioni
canzone che parla di un amore, l'amore tra Sara e Chiara
Mezzanotte e i passanti si tengono a distanza
(continua)
(continua)
inviata da dq82 23/3/2015 - 19:43
Grandi buste di plastica, la quotidiana invisibilità di chi ha attraversato i deserti del mondo e attraversa adesso il gelido deserto della nostra ostilità. È Deserto di Luca Rapisarda e Davide Giromini, dal nuovo album Rivoluzioni sequestrate in corso di inserimento nel sito.
Riccardo Venturi 23/3/2015 - 16:35
Venivamo tutte dal mare
Venivamo tutte dal mare
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 23/3/2015 - 15:54
Anedota búlgara
[1930?]
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, in una della sue prime raccolte poetiche, “Alguma Poesia” del 1930.
Musica di Ernst Widmer (1927-1990), compositore, pianista e docente svizzero-brasiliano", nella sua opera “Três ciclos de 4 canções II, no. 1” del 1964 (“Anedota Búlgara”, op. 32 no. 5, per voce e pianoforte.
C’era una volta uno zar, un vero zar, che cacciava esseri umani. Quando gli dissero che si poteva cacciare anche altro, non so, farfalle, o rondini, lui si stupì molto e disse che era una vera barbarie…
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, in una della sue prime raccolte poetiche, “Alguma Poesia” del 1930.
Musica di Ernst Widmer (1927-1990), compositore, pianista e docente svizzero-brasiliano", nella sua opera “Três ciclos de 4 canções II, no. 1” del 1964 (“Anedota Búlgara”, op. 32 no. 5, per voce e pianoforte.
C’era una volta uno zar, un vero zar, che cacciava esseri umani. Quando gli dissero che si poteva cacciare anche altro, non so, farfalle, o rondini, lui si stupì molto e disse che era una vera barbarie…
Era uma vez um czar naturalista
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2015 - 15:10
A Federico
[1946]
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, nella raccolta del 1954 intitolata “Fazendeiro do ar”
Musica di Ricardo Tacuchian, per voce e pianoforte (1973)
dedicata a Federico Garcia Lorca
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, nella raccolta del 1954 intitolata “Fazendeiro do ar”
Musica di Ricardo Tacuchian, per voce e pianoforte (1973)
dedicata a Federico Garcia Lorca
Sobre teu corpo, que há dez anos
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2015 - 14:07
Quando saremo fratelli uniti
Perfettamente in tema:
solito Nord che occupa e domina Sud...
solito Nord che occupa e domina Sud...
Carlo 23/3/2015 - 13:28
Fuoco sulla collina
Certamente artisti come Ivan non c'è ne saranno più.......io lo scoperto tardi ma da quando ascolto le sue canzoni veramente le sento nel cuore grazie Ivan
Antonio 22/3/2015 - 23:19
Domek z kart
[1946]
Parole di Janina Gillowa
Musica di Julio Blanco
Incisa dal grande baritono polacco Mieczysław Fogg con l’orchestra di Władysława Kabalewskiego.
Testo trovato qui
Castello di carte, distrutto da qualcuno senza cuore. E quanto è difficile costruirne uno nuovo, la vita è inutile dopo il disastro...
Sicuramente una canzone d’amor perduto, ma nel 1946 non poteva non essere intesa come un omaggio al martirio di Varsavia, rasa al suolo dai nazisti tra agosto e settembre del 1944 mentre i sovietici, attestati poco lontano sulla riva destra della Vistula, restarono a guardare lo scempio senza intervenire, vuoi per i postumi dei duri scontri con le unità corazzate tedesche, vuoi perchè Stalin non voleva essere co-protagonista di un’iniziativa tutta polacca. E, paradossalmente, tra le fila naziste operava invece un’intera brigata di collaborazionisti russi, la famigerata brigata Kaminski... (continua)
Parole di Janina Gillowa
Musica di Julio Blanco
Incisa dal grande baritono polacco Mieczysław Fogg con l’orchestra di Władysława Kabalewskiego.
Testo trovato qui
Castello di carte, distrutto da qualcuno senza cuore. E quanto è difficile costruirne uno nuovo, la vita è inutile dopo il disastro...
Sicuramente una canzone d’amor perduto, ma nel 1946 non poteva non essere intesa come un omaggio al martirio di Varsavia, rasa al suolo dai nazisti tra agosto e settembre del 1944 mentre i sovietici, attestati poco lontano sulla riva destra della Vistula, restarono a guardare lo scempio senza intervenire, vuoi per i postumi dei duri scontri con le unità corazzate tedesche, vuoi perchè Stalin non voleva essere co-protagonista di un’iniziativa tutta polacca. E, paradossalmente, tra le fila naziste operava invece un’intera brigata di collaborazionisti russi, la famigerata brigata Kaminski... (continua)
Mój domek z kart
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2015 - 22:48
Lili Marleen (alla triestina)
anonimo
PRIMA DELA GUERA
(continua)
(continua)
inviata da Silva 22/3/2015 - 22:02
Stop the Fussing and Fighting
Stop the fussing and the fighting brothers
(continua)
(continua)
22/3/2015 - 18:52
Let Peace Reign
feat. Etana and Duane Stephenson
Whether the violence is domestic, perpetrated by gang warfare or prompted by battling religious factions, its toxicity is counteracted on the sublime Let Peace Reign with Tarruss earnest tenor complemented by the stunning voices of Etana and Duane Stephenson on this inspiring call to unity.
Whether the violence is domestic, perpetrated by gang warfare or prompted by battling religious factions, its toxicity is counteracted on the sublime Let Peace Reign with Tarruss earnest tenor complemented by the stunning voices of Etana and Duane Stephenson on this inspiring call to unity.
We are confident
(continua)
(continua)
22/3/2015 - 17:26
America
Album: Escape from Babylon (2009)
America come to fyah di big gun
(continua)
(continua)
22/3/2015 - 16:37
Mr. President
Alborosie vs. Silvio Berlusconi
Album: Escape from Babylon (2009)
Non c'è da stupirsi di questo reggae giamaicano dedicato a Maffia Maccaroni Silvio Berlusconi... infatti Alborosie è il nome d'arte di Alberto D'Ascola, ex cantante dei Reggae National Ticket, che ha costruito in Giamaica una brillante carriera solista.
Album: Escape from Babylon (2009)
Non c'è da stupirsi di questo reggae giamaicano dedicato a Maffia Maccaroni Silvio Berlusconi... infatti Alborosie è il nome d'arte di Alberto D'Ascola, ex cantante dei Reggae National Ticket, che ha costruito in Giamaica una brillante carriera solista.
watch out Babylonian Maffia Maccaroni
(continua)
(continua)
22/3/2015 - 16:13
Percorsi:
Violenza sui Primi Ministri
Global War
Album: Escape from Babylon (2009)
mi neva have much money inna mi pocket
(continua)
(continua)
22/3/2015 - 16:07
Carlo Giuliani
A Carlo Giuliani e a tutti gli altri uccisi dallo Stato (1943-2001)
[Elenco stilato nel 2002]
"A un anno dalla morte di Carlo Giuliani, ammazzato dalla polizia mentre manifestava la sua protesta per l’ingiustizia sistemica, ripresentiamo il tragico elenco degli uccisi dallo Stato - una folla di persone, spesso giovanissime come Carlo, falciate in circostanze simili. [...]
RICORDIAMOLI"
[Elenco stilato nel 2002]
"A un anno dalla morte di Carlo Giuliani, ammazzato dalla polizia mentre manifestava la sua protesta per l’ingiustizia sistemica, ripresentiamo il tragico elenco degli uccisi dallo Stato - una folla di persone, spesso giovanissime come Carlo, falciate in circostanze simili. [...]
RICORDIAMOLI"
Bernart Bartleby 22/3/2015 - 12:14
Home Fires
Mi dispiace ma nella trascrizione ci sono veramente troppe imprecisioni, questo è il testo cantato da Ron Kavana nel disco omonimo del 1991:
(Flavio Poltronieri)
(Flavio Poltronieri)
riportato il testo corretto sopra
22/3/2015 - 10:25
Gente di frontiera
[2001]
Parole e musica di Pino Daniele
Nell’album intitolato “Medina”, dove il cantautore napoletano si avvalle della collaborazione di mostri sacri del jazz, come Mike Mainieri, Victor Bailey e Peter Erskine, e di grandi musicisti asiatici ed africani come il maliano Salif Keïta, il turco Omar Faruk Tekbilek, il palestinese Lotfi Bushnaq, il tunisino Bechir Selmi...
Parole e musica di Pino Daniele
Nell’album intitolato “Medina”, dove il cantautore napoletano si avvalle della collaborazione di mostri sacri del jazz, come Mike Mainieri, Victor Bailey e Peter Erskine, e di grandi musicisti asiatici ed africani come il maliano Salif Keïta, il turco Omar Faruk Tekbilek, il palestinese Lotfi Bushnaq, il tunisino Bechir Selmi...
Siam tutti gente di frontiera
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2015 - 10:12
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Scritta da Bertolt Brecht
Da Svendborger Gedichte (1937/38)
Written by Bertolt Brecht
From Svendborger Gedichte (1937/38)
von Bertolt Brecht geschrieben
Aus Svendborger Gedichte (1937/38)
Recitata da Ernst Busch
Read by Ernst Busch
Von Ernst Busch gelesen
Recitata da Ernst Busch
Read by Ernst Busch
hier von Ernst Busch gelesen
Le Fragen eines lesenden Arbeiters (Domande di un lettore operaio, così tradotta da Franco Fortini nella versione italiana più classica e diffusa; ma le traduzioni sono parecchie) può ben essere non solo la poesia più famosa di Brecht, ancor più famosa delle altre pur famosissime, ma anche una delle poesie che più ha avuto una profonda influenza sulla coscienza operaia del '900, e che non cessa sicuramente di averla tuttora. Perché pone delle domande semplicissime, che hanno tutte a che fare con la coscienza di classe. Anzi, proprio oggi... (continua)