Charles Windsor
[1987]
Scritta da Tim Gane e Malcolm Eden
Nell’album d’esordio dell’indie band inglese, intitolato “I Am a Wallet”
Nel 1994 i Manic Street Preachers ne hanno proposto una loro versione nell’EP intitolato “Life Becoming a Landslide”
La costante vena anti-monarchica dei Manics non poteva non adottare questa canzone dei loro predecessori McCarthy. Una versione aggiornata e anglofona del « Ah ça ira! ça ira ça ira / Les aristocrates à la lanterne », ovvero « La vendetta è così dolce per coloro che non hanno mai conosciuto nulla di dolce »
I Manics coverizzarono anche un’altra canzone dei McCarthy, We Are All Bourgeois Now.
Scritta da Tim Gane e Malcolm Eden
Nell’album d’esordio dell’indie band inglese, intitolato “I Am a Wallet”
Nel 1994 i Manic Street Preachers ne hanno proposto una loro versione nell’EP intitolato “Life Becoming a Landslide”
La costante vena anti-monarchica dei Manics non poteva non adottare questa canzone dei loro predecessori McCarthy. Una versione aggiornata e anglofona del « Ah ça ira! ça ira ça ira / Les aristocrates à la lanterne », ovvero « La vendetta è così dolce per coloro che non hanno mai conosciuto nulla di dolce »
I Manics coverizzarono anche un’altra canzone dei McCarthy, We Are All Bourgeois Now.
Charles Windsor, who's at the door?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 16:17
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
PIEMONTESE / PIEDMONTESE
“La rilettura piemontese di questo canto rientra, come “ven si nineta”, nell’infinita produzione spontanea di canzoni piegate con l’ironia ad una funzione antifascista.” Tra queste ricordiamo per esempio i canti che prendevano di mira la tassa sul celibato come “oi valà cistè” o “la mia mamma mi diceva”.
“In questo caso, a differenza di altri - come “giovinezza-delinquenza” che faremo più tardi - l’ironia si accompagna ad un sentimento di amarezza…” Se non altro per la mancanza di “tajarin” e la relativa abbondanza di polenta… (Alberto Cesa)
“In questo caso, a differenza di altri - come “giovinezza-delinquenza” che faremo più tardi - l’ironia si accompagna ad un sentimento di amarezza…” Se non altro per la mancanza di “tajarin” e la relativa abbondanza di polenta… (Alberto Cesa)
LILI' MARLEN
(continua)
(continua)
inviata da dq82 30/11/2015 - 14:59
Sculpture of Man
[1994]
Parole di Richey Edwards (che qui si firma Richey James) e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Una delle B-sides di “Faster”, singolo estratto dall’album “The Holy Bible”
Parole di Richey Edwards (che qui si firma Richey James) e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Una delle B-sides di “Faster”, singolo estratto dall’album “The Holy Bible”
War censored, no blood on TV
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 14:50
Us Against You
[1993]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Canzone che accompagna il singolo “Roses in the Hospital”, estratto dal secondo album dei Manics. “Gold Against the Soul”
Una canzone sull’informazione asservita al potere, un’associazione a delinquere molto diffusa in ogni angolo del globo e che crea danni enormi.
Laddove invece i giornalisti non sono disponibili a stare sui libri paga dei potenti si sa bene cosa può loro capitare… Sono 1.153 quelli uccisi dal 1992 ad oggi…
La Londra che i Manics avrebbero bombardato volentieri era quella dei John Major, primo ministro dal 1990 al 1997, e delle Virginia Hilda Brunette Maxwell Bottomley, Baroness Bottomley of Nettlestone, più volte ministro e “dama di carità”, due dei maggiori esponenti dei Tories nell’era post-Thatcher… Non che poi la Londra dei laburisti alla Tony Blair sia stata molto meglio…
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Canzone che accompagna il singolo “Roses in the Hospital”, estratto dal secondo album dei Manics. “Gold Against the Soul”
Una canzone sull’informazione asservita al potere, un’associazione a delinquere molto diffusa in ogni angolo del globo e che crea danni enormi.
Laddove invece i giornalisti non sono disponibili a stare sui libri paga dei potenti si sa bene cosa può loro capitare… Sono 1.153 quelli uccisi dal 1992 ad oggi…
La Londra che i Manics avrebbero bombardato volentieri era quella dei John Major, primo ministro dal 1990 al 1997, e delle Virginia Hilda Brunette Maxwell Bottomley, Baroness Bottomley of Nettlestone, più volte ministro e “dama di carità”, due dei maggiori esponenti dei Tories nell’era post-Thatcher… Non che poi la Londra dei laburisti alla Tony Blair sia stata molto meglio…
From journalist to video to Channel 4 TV
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 13:13
We Are Not Going Back
21 luglio 2015, Ventimiglia
Al tramonto, oltre gli scogli dei Balzi Rossi dove il cielo e il mare si toccano, due ragazzi francesi fanno sci nautico, sembrano divertirsi. Sulla riva, due ragazzi africani in mutande corrono, in un attimo si tuffano in acqua per cercare un po’ di fresco. Andrea Satta, cantante della band Têtes de Bois, ha questa immagine in testa da quando è tornato da Ventimiglia. Lì, sui massi di Ponte San Ludovico, tra la scogliera e il confine con la Francia, la band, insieme a Vauro, lo scorso 21 luglio è andata a raccogliere il canto di protesta dei migranti bloccati da quando l’Eliseo ha chiuso il confine con l’Italia. Si intitola We are not going back, noi non torniamo indietro. I Têtes de Bois, sulle parole dei migranti, hanno inciso la musica della ballata che si può vedere in anteprima sul sito de ilfattoquotidiano.it.
Satta, che cosa ha visto a Ventimiglia?
La... (continua)
Al tramonto, oltre gli scogli dei Balzi Rossi dove il cielo e il mare si toccano, due ragazzi francesi fanno sci nautico, sembrano divertirsi. Sulla riva, due ragazzi africani in mutande corrono, in un attimo si tuffano in acqua per cercare un po’ di fresco. Andrea Satta, cantante della band Têtes de Bois, ha questa immagine in testa da quando è tornato da Ventimiglia. Lì, sui massi di Ponte San Ludovico, tra la scogliera e il confine con la Francia, la band, insieme a Vauro, lo scorso 21 luglio è andata a raccogliere il canto di protesta dei migranti bloccati da quando l’Eliseo ha chiuso il confine con l’Italia. Si intitola We are not going back, noi non torniamo indietro. I Têtes de Bois, sulle parole dei migranti, hanno inciso la musica della ballata che si può vedere in anteprima sul sito de ilfattoquotidiano.it.
Satta, che cosa ha visto a Ventimiglia?
La... (continua)
We are not going back
(continua)
(continua)
inviata da dq82 30/11/2015 - 10:54
Mama non mama
2004
Tre Passi avanti
Una canzone un po' criptica, ma con una serie di rifiuti, quello del potere, della guerra, del denaro. un po' "fate l'amore, non fate la guerra"
Tre Passi avanti
Una canzone un po' criptica, ma con una serie di rifiuti, quello del potere, della guerra, del denaro. un po' "fate l'amore, non fate la guerra"
Vedo stelle soltanto se l'oroscopo è gentile
(continua)
(continua)
inviata da dq82 30/11/2015 - 10:18
Sempre allegri
2004
Tre Passi avanti
Non c'è molto da stare allegri, ma questa canzone mi ricorda due CCG: There But For Fortune "la fortuna è un fatto di geografia" e poi cita Dario Fo (anche nei credits dell'album) Ho visto un re, oltre al riferimento, più o meno diretto a Don Chisciotte.
Tre Passi avanti
Non c'è molto da stare allegri, ma questa canzone mi ricorda due CCG: There But For Fortune "la fortuna è un fatto di geografia" e poi cita Dario Fo (anche nei credits dell'album) Ho visto un re, oltre al riferimento, più o meno diretto a Don Chisciotte.
Datemi i mulini a vento
(continua)
(continua)
inviata da dq82 30/11/2015 - 10:06
Percorsi:
Don Chisciotte tra l'eternità e l'82
Prigioniero dentro il cielo
Per il giovane Marcello Lonzi picchiato a morte nel carcere le Sughere di Livorno, e la madre Maria Ciuffi, che chiede ancora giustizia
Prigioniero dentro il cielo
(continua)
(continua)
30/11/2015 - 08:42
Hard Case
That's "the hardest cases IN the world" and "the screws WHO RUN the moor".
and now i'll run this through Google Translate and see what kind of hash it makes of an Italian translation.
============
Questo è "the hardest cases IN the world" e "the screws WHO RUN the moor".
E adesso corro questo attraverso Google Translate e vedere che tipo di hash fa di una traduzione italiana.
and now i'll run this through Google Translate and see what kind of hash it makes of an Italian translation.
============
Questo è "the hardest cases IN the world" e "the screws WHO RUN the moor".
E adesso corro questo attraverso Google Translate e vedere che tipo di hash fa di una traduzione italiana.
Fairportfan 30/11/2015 - 02:05
Mein Name ist Mensch
Chanson allemande – Mein Name ist Mensch – Ton Steine Scherben – 1971
Paroles et musique de Ralph Möbius (vrai nom de Rio Reiser, leader du groupe, mort à seulement 46 ans en 1996)
Hé, je ne voudrais pas dire une connerie (je ne parle pas l’allemand, excusez-moi, pardon) mais celle-ci est vraiment le manifeste contre la « Guerre de 10.000 ans que les riches font aux pauvres » !
Marco Valdooo, pense-z-y toi! ! !
(Bernart Bartleby)
Riccardo Venturi a dit quelque part que dans les Chansons contre la Guerre, tout finit par être traduit… Comme Bartleby l’a demandé, et mille excuses pour le délai, mais il y a tellement à faire ici, voici une version française de cette chanson allemande. Et merci, au nom de tous à Bartleby d’explorer la chanson allemande contemporaine ou plus ancienne, car est-ce un effet du passé, on ne connaît pas trop par ici la chanson de langue allemande. Pour ne pas dire... (continua)
Paroles et musique de Ralph Möbius (vrai nom de Rio Reiser, leader du groupe, mort à seulement 46 ans en 1996)
Hé, je ne voudrais pas dire une connerie (je ne parle pas l’allemand, excusez-moi, pardon) mais celle-ci est vraiment le manifeste contre la « Guerre de 10.000 ans que les riches font aux pauvres » !
Marco Valdooo, pense-z-y toi! ! !
(Bernart Bartleby)
Riccardo Venturi a dit quelque part que dans les Chansons contre la Guerre, tout finit par être traduit… Comme Bartleby l’a demandé, et mille excuses pour le délai, mais il y a tellement à faire ici, voici une version française de cette chanson allemande. Et merci, au nom de tous à Bartleby d’explorer la chanson allemande contemporaine ou plus ancienne, car est-ce un effet du passé, on ne connaît pas trop par ici la chanson de langue allemande. Pour ne pas dire... (continua)
MON NOM EST HOMME
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/11/2015 - 21:54
Fenario
in realtà nella tradizione scandinava esiste una figura mitologica raffigurata come un terribile lupo mannaro gigantesco noto col nome Fenrir...da cui forse il nome Fenario...il che si collegherebbe con il magnifico brano dei Grateful Dead "Dire Wolf"
Enrico 29/11/2015 - 15:34
La mauvaise herbe
...a proposito dell'intervento del 3/5/2011 - 15:18
è vero che "brave" significa "coraggioso" ma anche "buono", "onesto"..
conosco decine di traduzioni in molte lingue e dialetti e non è un caso che nessuno abbia mai interpretato "coraggiosa gente"...
è vero che "brave" significa "coraggioso" ma anche "buono", "onesto"..
conosco decine di traduzioni in molte lingue e dialetti e non è un caso che nessuno abbia mai interpretato "coraggiosa gente"...
Flavio Poltronieri 29/11/2015 - 12:31
W świecie narracji
[2015]
Testo e musica di Kamil Borkowski
dA yT
Testo e musica di Kamil Borkowski
dA yT
Prawda ukryta racz mi wierzyć
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 29/11/2015 - 07:43
Quando la storia
[tra il 1982 e il 1983]
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Lyrics and music by Alfredo Bandelli
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Lyrics and music by Alfredo Bandelli
Quando la storia viene raccontata solamente
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/11/2015 - 02:15
Crève salope!
Durante le sue peregrinazioni casuali nei corridoi della Sorbona, Renaud si imbatte un giorno in Évariste, matematico, poeta e a quei tempi anche cantante. Un anno prima aveva fatto uscire un disco dal titolo enigmatico “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?” che aveva riscosso un successo inatteso e procurato all'autore un'effimera gloria. La conversazione tra il giovane Renaud e Évariste si sposta però su una canzone che veicola un messaggio di tutt'altra natura. Il pezzo s'intitola La révolution. Évariste vorrebbe diffondere immediatamente la versione dattilografata tra i suoi studenti ma, al contrario di Renaud, non sa usare una macchina da scrivere. Renaud si propone di trascrivere il testo.
Le parole della canzone gli piacciono. Un desiderio, l'abbozzo di una possibilità emerge immediatamente. Quarantotto ore più tardi prova ad applicare una melodia ad una delle sue poesie.... (continua)
Le parole della canzone gli piacciono. Un desiderio, l'abbozzo di una possibilità emerge immediatamente. Quarantotto ore più tardi prova ad applicare una melodia ad una delle sue poesie.... (continua)
29/11/2015 - 01:00
Dragonfly Pie
(2008)
Album: Real Emotional Trash
Stephen Malkmus & The Jicks’ Real Emotional Trash starts off with a “dessert” song that’s really a meal in and of itself. Dense lyrics and layered guitars are the ingredients of “Dragonfly Pie,” the hazy, ambling album opener that features Sleater-Kinney’s Janet Weiss. Malkmus riffs in his usual style, and the individual lines of the song are simple enough—but when stacked on top of each other, they really give the listener something to chew on here. For my part, I’ve always interpreted “Dragonfly Pie” as an anti-war song.
Hear me out: There are “stoned digressions” that have “mutated into the truth,” which brings to mind a downtrodden vet who’s speaking out against future (or present) wars. A middle passage about kids named after jazz songs who are standing up to their high school principals sounds like it could fit into old protest songs, especially... (continua)
Album: Real Emotional Trash
Stephen Malkmus & The Jicks’ Real Emotional Trash starts off with a “dessert” song that’s really a meal in and of itself. Dense lyrics and layered guitars are the ingredients of “Dragonfly Pie,” the hazy, ambling album opener that features Sleater-Kinney’s Janet Weiss. Malkmus riffs in his usual style, and the individual lines of the song are simple enough—but when stacked on top of each other, they really give the listener something to chew on here. For my part, I’ve always interpreted “Dragonfly Pie” as an anti-war song.
Hear me out: There are “stoned digressions” that have “mutated into the truth,” which brings to mind a downtrodden vet who’s speaking out against future (or present) wars. A middle passage about kids named after jazz songs who are standing up to their high school principals sounds like it could fit into old protest songs, especially... (continua)
Of all my stoned digressions
(continua)
(continua)
28/11/2015 - 23:25
Indulgence
Indulgence
Chanson française – Indulgence – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 13
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LIV)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.
Nous voici, Lucien l’âne... (continua)
Chanson française – Indulgence – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 13
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LIV)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.
Nous voici, Lucien l’âne... (continua)
Indulgences, qui veut des indulgences ?
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/11/2015 - 22:58
The House at Pooneil Corners
(1968)
Parole e musica di Paul Kantner e Marty Balin
Album: "Crown of Creation"
Ancora una canzone sull'olocausto nucleare, potrebbe quasi essere il "prequel" di Wooden Ships. Questa traccia psichedelica appare sull'album del 1968 "Crown of Creation" ed è legata (secondo molti rappresenta l'altra faccia della medaglia) a un'altra canzone degli Airplane “The Ballad Of You & Me & Pooneil”, un inno vitale e ottimista pubblicato in After Bathing at Baxter’s del 1967.
Pooneil è una parola composta da "Winnie the Pooh", il personaggio del libro per bambini, e dal cognome del cantautore folk Fred Neil, considerati da Kantner come lo yin e lo yang - dove Pooh simboleggiava l'innocenza dell'infanzia e Neil la protesta e la critica anti-autoritaria al sistema. Fred Neil è anche l'ispiratore dello slogan "Tear Down The Walls!" di "We Can Be Together". Allo stesso modo, se la "Ballad" parlava... (continua)
Parole e musica di Paul Kantner e Marty Balin
Album: "Crown of Creation"
Ancora una canzone sull'olocausto nucleare, potrebbe quasi essere il "prequel" di Wooden Ships. Questa traccia psichedelica appare sull'album del 1968 "Crown of Creation" ed è legata (secondo molti rappresenta l'altra faccia della medaglia) a un'altra canzone degli Airplane “The Ballad Of You & Me & Pooneil”, un inno vitale e ottimista pubblicato in After Bathing at Baxter’s del 1967.
Pooneil è una parola composta da "Winnie the Pooh", il personaggio del libro per bambini, e dal cognome del cantautore folk Fred Neil, considerati da Kantner come lo yin e lo yang - dove Pooh simboleggiava l'innocenza dell'infanzia e Neil la protesta e la critica anti-autoritaria al sistema. Fred Neil è anche l'ispiratore dello slogan "Tear Down The Walls!" di "We Can Be Together". Allo stesso modo, se la "Ballad" parlava... (continua)
You and me we keep walkin’ around and we see
(continua)
(continua)
28/11/2015 - 19:16
You Are Here
Discorso è se ti mette in posizione °sex°
& °no war°
o no
Tutt'altre posizoni escluse...
Ciao, mondo in confusion mortal (e)
krzys'
& °no war°
o no
Tutt'altre posizoni escluse...
Ciao, mondo in confusion mortal (e)
krzys'
krzyś 28/11/2015 - 04:48
Riccardo Venturi 28/11/2015 - 02:02
I've Known No War
Uniche esplosioni desiderabili... che storia però quella di Keith Moon.
Si potrebbe dire che fu una vittima del cartello farmaceutico.
https://www.youtube.com/watch?v=MVa4q-YVjD8
Si potrebbe dire che fu una vittima del cartello farmaceutico.
https://www.youtube.com/watch?v=MVa4q-YVjD8
krzyś 28/11/2015 - 01:21
An den deutschen Mond
Chanson allemande – An den deutschen Mond – Kurt Tucholsky – 1920
Texte de Kurt Tucholsky – sous le pseudonyme de Theobald Tiger – le 18 avril 1920 dans le « Berliner Volkszeitung ».
Musique de Hanns Eisler
Interprète : Ernst Busch in « Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht – Deutsches Miserere »
La lune observe d’en haut, presque ennuyée, l’Allemagne de Weimar, avec les gens qui se promènent et la fille indifférente, le change illégal au coin des rues, les bureaucrates de Gustav Noske (le dirigeant social-démocrate responsable de la féroce répression de la Révolution spartakiste) qui se pressent dans les bureaux du Gouvernement, les militaires dans les casernes qui attendent du général Ludendorff le signal pour prendre le pouvoir… Tout ceci la lune le connaît bien… Mais voilà que surgit un type – Tucholsky lui-même, je crois – lequel, malgré les insultes, les menaces et les sifflets,... (continua)
Texte de Kurt Tucholsky – sous le pseudonyme de Theobald Tiger – le 18 avril 1920 dans le « Berliner Volkszeitung ».
Musique de Hanns Eisler
Interprète : Ernst Busch in « Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht – Deutsches Miserere »
La lune observe d’en haut, presque ennuyée, l’Allemagne de Weimar, avec les gens qui se promènent et la fille indifférente, le change illégal au coin des rues, les bureaucrates de Gustav Noske (le dirigeant social-démocrate responsable de la féroce répression de la Révolution spartakiste) qui se pressent dans les bureaux du Gouvernement, les militaires dans les casernes qui attendent du général Ludendorff le signal pour prendre le pouvoir… Tout ceci la lune le connaît bien… Mais voilà que surgit un type – Tucholsky lui-même, je crois – lequel, malgré les insultes, les menaces et les sifflets,... (continua)
À LA LUNE ALLEMANDE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/11/2015 - 20:25
Aguaviva ...La que mana y corre naturalmente [Cada vez más cerca]
Come sicuramente Gianfranco avrà notato, è stata eseguita l'opera di ristrutturazione (ma si potrebbe dire di rifacimento completo...) di questa importante pagina (alcune canzoni erano già presenti nel sito, ma sono state lasciate con un link diretto). Essenzialmente si è trattato di ricomporre l'intero testo con aggiunta dei video (sia nel box apposito sia nel corpo del testo, con un procedimento identico a quello dei famosi "paginoni" greci di Gian Piero Testa). Nei testi spagnoli delle canzoni, così come trascritti fedelmente da Gianfranco, si trovano effettivamente moltissimi errori e imprecisioni (accenti e diacritici tralasciati, ma spesso anche ortografie del tutto sbagliate ed altri errori vari). Ci stiamo occupando di correggere tutto quanto rigorosamente, anche all'ascolto diretto delle canzoni dai video. La ridisposizione dei testi ha comportato anche la loro ritrascrizione coi... (continua)
Riccardo Venturi 27/11/2015 - 17:45
Il general Cadorna
anonimo
La me prof di italiano l'ha cantata così in terza media, e m'è rimasta in testa da allora:
Il General Cadorna alla bella regina
se vuoi Trieste libera te la mando in cartolina
se vuoi Trieste libera te la mando in cartolina
Elena 27/11/2015 - 17:39
Only Our Rivers Run Free
La canzone è stata anche tradotta in gaelico irlandese e lo stesso Michey scrive su Mudcat ” The song was largely inspired by the claustrophia of South Fermanagh..I was bought up on the banks of the River Erne near Enniskillen and, I’m a River Man. It is a song that has taken on more and more significance over the years and I have to admit that I’m very proud of it. I have written quite a lot of other stuff but have to say that “Only Our Rivers Run Free” was the one that attracted all the attention. Sadly so, in my view.”
ulteriori commenti in http://terreceltiche.altervista.org/on...
ulteriori commenti in http://terreceltiche.altervista.org/on...
I
(continua)
(continua)
inviata da Cattia Salto 27/11/2015 - 16:42
Todo cambia
(si tratta in realtà della versione di Teresa De Sio, con alcune differenze)
TODO CAMBIA
(continua)
(continua)
inviata da dq82 27/11/2015 - 15:11
RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS
Dalla mostra "Di colomba ce n'è una sola", rassegna curata e organizzata da Julio Lubetkin, ideatore del Festival Internazionale di Humor Grafico, che si tiene dal 28 novembre al 20 dicembre a Roma, a Palazzo Corsini nella Villa Doria Pamphilij.
Altan (Italia)
(continua)
(continua)
inviata da dq82 27/11/2015 - 14:41
Spanish Inquisition
[1978-79]
Nella compilation intitolata “We Are Time” pubblicata nel 1980
Nella compilation intitolata “We Are Time” pubblicata nel 1980
Who has the right to
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2015 - 13:47
Rob a Bank
[1980]
Il brano che chiude – programmaticamente - l’album intitolato For How Much Longer Do We Tolerate Mass Murder?
Il verso “Robin Hood riding through the glen” è una citazione dalla sigla finale della serie TV inglese “The Adventures Of Robin Hood”, in onda tra il 1955 ed il 1959.
Bertolt Brecht, da “Die Dreigroschenoper” (“L’opera da tre soldi”, 1928), atto III, scena 3.
Il brano che chiude – programmaticamente - l’album intitolato For How Much Longer Do We Tolerate Mass Murder?
Il verso “Robin Hood riding through the glen” è una citazione dalla sigla finale della serie TV inglese “The Adventures Of Robin Hood”, in onda tra il 1955 ed il 1959.
“Was ist ein Einbruch in eine Bank gegen die Gründung einer Bank?
“Che cos’è rapinare una banca al confronto della fondazione di una banca?”
“Che cos’è rapinare una banca al confronto della fondazione di una banca?”
Bertolt Brecht, da “Die Dreigroschenoper” (“L’opera da tre soldi”, 1928), atto III, scena 3.
Rob a bank, rob a bank
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2015 - 13:28
Culturecide
[2013]
Scritta da Andrew Innes e Bobby Gillespie, featuring Mark Stewart (il fondatore del gruppo post-punk The Pop Group, con cui i due Primal Scream avevano già collaborato alla scrittura di “Autonomia”, brano incluso nell’album del 2012 di Stewart, intitolato “The Politics of Envy”)
Nell’album intitolato “More Light”
Scritta da Andrew Innes e Bobby Gillespie, featuring Mark Stewart (il fondatore del gruppo post-punk The Pop Group, con cui i due Primal Scream avevano già collaborato alla scrittura di “Autonomia”, brano incluso nell’album del 2012 di Stewart, intitolato “The Politics of Envy”)
Nell’album intitolato “More Light”
Train leaves the city, high on the tracks
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2015 - 11:46
Ten najpiękniejszy dzień
[1980]
Testo e musica di Exodus
Dall'album omonimo "The Most Beautiful Day"
La suite "Ten najpiękniejszy dzień" si divide in quattro parti:
- Leśne wspomnienie
- Czas już iść
- Wyścig z czasem
- Najpiękniejszy dzień.
Testo e musica di Exodus
Dall'album omonimo "The Most Beautiful Day"
La suite "Ten najpiękniejszy dzień" si divide in quattro parti:
- Leśne wspomnienie
- Czas już iść
- Wyścig z czasem
- Najpiękniejszy dzień.
Czasu wciąż ubywa, wzrok słabnie od czytania
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 26/11/2015 - 23:18
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Love in the ruins of Kobanê / Stranizza d’amuri
Antiwar Songs Blog
Evit Bederkhan, 21 anni, e Yilmaz Ali, 30 anni, si sono sposati nella loro città, Kobanê, tra le sue rovine. Hanno scelto di restarvi e di combattere per la libertà. Questo sito e Ismail Kevit Sukhnar, un giovane profugo Kurdo abitante a Firenze, hanno voluto dedicare loro, e a tutta la lotta di Kobanê, Stranizza […]
Antiwar Songs Staff 2015-11-26 22:22:00
Τα τραγούδια του αγώνα
Oh grazie, l'avevo persa ancora... ma da adesso la ritroverò sempre!
Παιδιά σηκωθείτε να βγούμε στους δρόμους
γυναίκες και άνδρες με όπλα στους ώμους
στο τίμιο λάβαρο πάντα πιστοί
στη σάλπιγγα πλάι που μας προσκαλεί!
στο τίμιο λάβαρο πάντα πιστοί
στη σάλπιγγα πλάι που μας προσκαλεί!
Παιδιά σηκωθείτε να βγούμε στους δρόμους
γυναίκες και άνδρες με όπλα στους ώμους
στο τίμιο λάβαρο πάντα πιστοί
στη σάλπιγγα πλάι που μας προσκαλεί!
στο τίμιο λάβαρο πάντα πιστοί
στη σάλπιγγα πλάι που μας προσκαλεί!
[ΔR-PLU] 26/11/2015 - 20:49
New Art Riot
[1990]
La traccia che dà il titolo all’EP del 1990, uno dei primissimi parti della band gallese.
Già ai loro esordi la poetica dei manics appariva già molto chiara: “Le chiusure degli ospedali uccidono molta più gente che non le auto-bomba, e in più fanno risparmiare soldi perché le persone sono sacrificabili… Il terrorismo è solo un pretesto ad uso della classe dirigente…”
Niente di più attuale.
La traccia che dà il titolo all’EP del 1990, uno dei primissimi parti della band gallese.
Già ai loro esordi la poetica dei manics appariva già molto chiara: “Le chiusure degli ospedali uccidono molta più gente che non le auto-bomba, e in più fanno risparmiare soldi perché le persone sono sacrificabili… Il terrorismo è solo un pretesto ad uso della classe dirigente…”
Niente di più attuale.
Vintage aromas and vintage ideals
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Barleby 26/11/2015 - 17:43
R.P. McMurphy
[1991]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire,
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Sul lato B del singolo “Stay Beautiful”, tratto dal debut album “Generation Terrorists”
R.P. McMurphy è il nome del protagonista del racconto del 1962 di Ken Kesey “One Flew Over the Cuckoo’s Nest”, magistralmente interpretato da Jack Nicholson nell’adattamento cinematografico del 1975 per la regia di Miloš Forman.
Una canzone contro il sistema capitalistico che aliena l’uomo, lo tiene imprigionato dietro le sbarre dei bisogni e dei consumi indotti e, se si ribella, lo annienta.
“No more pills and no more drugs”, ovvero, della necessità di non assoggettarsi, di rifiutare l’imbonimento e la narcosi, di lottare contro il sistema, anche se fosse inutile…
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire,
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Sul lato B del singolo “Stay Beautiful”, tratto dal debut album “Generation Terrorists”
R.P. McMurphy è il nome del protagonista del racconto del 1962 di Ken Kesey “One Flew Over the Cuckoo’s Nest”, magistralmente interpretato da Jack Nicholson nell’adattamento cinematografico del 1975 per la regia di Miloš Forman.
Una canzone contro il sistema capitalistico che aliena l’uomo, lo tiene imprigionato dietro le sbarre dei bisogni e dei consumi indotti e, se si ribella, lo annienta.
“No more pills and no more drugs”, ovvero, della necessità di non assoggettarsi, di rifiutare l’imbonimento e la narcosi, di lottare contro il sistema, anche se fosse inutile…
Straight jacket your own beauty
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Barleby 26/11/2015 - 15:24
Don’t Speak (I Come to Make a BANG!)
Jesse Hughes, frontman degli Eagles of Death Metal, ha dichiarato di voler portare a termine il concerto interrotto brutalmente dagli attentatori a Parigi diventando così la prima band a tornare a Le Bataclan: "Voglio essere il primo a suonare nel teatro, appena riaprirà". Lo scorso 13 novembre, in seguito agli attacchi di tre uomini armati, persero la vita 89 persone presenti al concerto della band. "Non vedo l'ora di tornare a Parigi a suonare", ha continuato Hughes intervistato da Vice. "I nostri amici erano venuti a sentire del rock&roll e sono morti. Voglio finire il concerto". La band al completo, incluso l'altro frontman, Josh Homme, che non era però presente al concerto, ha raccontato nel dettaglio - non riuscendo a trattenere le lacrime - cosa è successo durante l'attacco terroristico. "Ho visto uno degli uomini armati, si è girato e mi ha puntato l'arma addosso ma mi ha mancato... (continua)
26/11/2015 - 14:01
Perché?
2015
In nome dell'amore
Il brano con cui ha anticipato l’album segna un passaggio importante. E’ una canzone contro la violenza sulle donne, un messaggio forte e importante. E parte di un’iniziativa.
“La canzone mi è venuta esattamente com’è, non l’ho scritta a comando, perché qualcuno me l’avesse chiesto. Sono stato lusingato che We World l’abbia voluta, credo sia importante che il messaggio arrivi a più persone possibile e che i soldi ricavati servano davvero per aiutare qualcuno. Non faccio promozione al singolo, non ci sono concerti per lanciarlo, non voglio che ci sia confusione, non vado in giro a guadagnare su una canzone come questa, i soldi vanno tutti a We World, che io aiuterò anche in una raccolta fondi. Dopo penserò alla promozione del disco”
repubblica.it
In nome dell'amore
Il brano con cui ha anticipato l’album segna un passaggio importante. E’ una canzone contro la violenza sulle donne, un messaggio forte e importante. E parte di un’iniziativa.
“La canzone mi è venuta esattamente com’è, non l’ho scritta a comando, perché qualcuno me l’avesse chiesto. Sono stato lusingato che We World l’abbia voluta, credo sia importante che il messaggio arrivi a più persone possibile e che i soldi ricavati servano davvero per aiutare qualcuno. Non faccio promozione al singolo, non ci sono concerti per lanciarlo, non voglio che ci sia confusione, non vado in giro a guadagnare su una canzone come questa, i soldi vanno tutti a We World, che io aiuterò anche in una raccolta fondi. Dopo penserò alla promozione del disco”
repubblica.it
Sono giorni che lasciano il segno
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/11/2015 - 11:36
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ma ha lo stesso ritmo di "impressioni di settembre"
chi mi può spiegare?
grazie.