La fabbrica
Chanson italienne – La fabbrica – Andrea Sigona – 2011
L'USINE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/10/2015 - 21:29
Le cinque anatre
[1978]
Parole e musica di Francesco Guccini
Nell’album intitolato “Amerigo”
“Le cinque anatre sono un inno alla resistenza, all’anticonformismo, alla libertà personale: dietro una scorza di nero e caliginoso darwinismo di facciata si cela infatti la lotta per la vita, per la dignità, per un’esistenza giusta e finalmente soddisfacente. […] Un testo che superficialmente somiglia poco a quelli che lo hanno preceduto. Ma in quel volo, in quell’ultimo volo dell’anatra sopravvissuta c’è tutta la testarda consapevolezza che cerchiamo da sempre, quel sentore sincero di giustizia perenne che accompagna solo chi sa d’essere dalla parte giusta, continuando a lottare, malgrado tutto, con rabbia e sentimento.
Quella del buon Francesco è in fin dei conti una favola amara, che vuole farci riflettere su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato: sembra dirci col suo consueto ritmo compassato ed eclettico,... (continua)
Parole e musica di Francesco Guccini
Nell’album intitolato “Amerigo”
“Le cinque anatre sono un inno alla resistenza, all’anticonformismo, alla libertà personale: dietro una scorza di nero e caliginoso darwinismo di facciata si cela infatti la lotta per la vita, per la dignità, per un’esistenza giusta e finalmente soddisfacente. […] Un testo che superficialmente somiglia poco a quelli che lo hanno preceduto. Ma in quel volo, in quell’ultimo volo dell’anatra sopravvissuta c’è tutta la testarda consapevolezza che cerchiamo da sempre, quel sentore sincero di giustizia perenne che accompagna solo chi sa d’essere dalla parte giusta, continuando a lottare, malgrado tutto, con rabbia e sentimento.
Quella del buon Francesco è in fin dei conti una favola amara, che vuole farci riflettere su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato: sembra dirci col suo consueto ritmo compassato ed eclettico,... (continua)
Cinque anatre volano a sud:
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/10/2015 - 15:57
Percorsi:
Guerra agli animali, Liberi uccelli
Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
Jorge Stolfi, Universidade de Campinas, São Paulo, Brasil.
La traduzione si riferisce alla versione di De André da "Storia di un impiegato", quella più direttamente discendente dall’originale della Grange, ma il testo italiano preso a riferimento differisce negli ultimi versi da quello già presente:
Lo conosciamo bene
il vostro finto progresso,
il vostro comandamento:
"ama il consumo come te stesso"
e se voi lo avete osservato
fino ad assolvere chi ci ha sparato,
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte:
"Voi non potete fermare il vento,
gli fate solo perdere tempo;
voi non potete fermare il vento
gli fate solo perdere tempo."
il vostro finto progresso,
il vostro comandamento:
"ama il consumo come te stesso"
e se voi lo avete osservato
fino ad assolvere chi ci ha sparato,
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte:
"Voi non potete fermare il vento,
gli fate solo perdere tempo;
voi non potete fermare il vento
gli fate solo perdere tempo."
CANÇÃO DO MAIO
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/10/2015 - 15:16
Georges Brassens: Supplique pour être enterré à la plage de Sète
Traduzione portoghese di Jorge Stolfi, professore d’informatica all’Università di Campinas, São Paulo, Brasile.
SÚPLICA PARA SER ENTERRADO NA PRAIA DE SÈTE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/10/2015 - 08:46
La java des bombes atomiques
Traduzione portoghese di Jorge Stolfi, professore d’informatica all’Università di Campinas, São Paulo, Brasile.
A JAVA DAS BOMBAS ATÔMICAS
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/10/2015 - 08:35
Inquieto
(1994)
dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic
Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic
Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
Senza volontà senza sapere
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 5/10/2015 - 23:10
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Una Perfecta Excusa
l'ho tolta dagli extra... secondo me ci sta in tutto e per tutto! Se non per altro per "Dejar la puerta abierta a todo caminante"... Secondo me una delle migliori cose che abbiano scritto i MCR dopo i fasti dei primi due album...
Lorenzo 5/10/2015 - 22:56
Celia de la Serna
Questa non è la prima canzone italiana direttamente ispirata alle lettere di Ernesto Che Guevara, una decina di anni prima, Branduardi aveva inciso "1 aprile 1965", nel disco "Pane e rose". Il testo (della moglie Luisa Zappa) è basato sull'ultima lettera ai genitori del Che (che reca appunto quella data).
Flavio Poltronieri 5/10/2015 - 21:32
Avevo intenzione di cominciare questa news con un “Annuntio vobis gaudium magnum”; poi mi sono ricordato che questa solenne frase latina viene di solito utilizzata in un'altra occasione che ci compete, invero, assai poco. Però “gaudium magnum” significa “grande gioia”, ed è appunto con grande gioia che vi “annuntio” che il nostro webmaster, Lorenzo, si è sposato lo scorso 26 settembre a Firenze con la Monia (o Monija) dopo circa 78 anni di convivenza, e con tanto di figlia (Valentina) che ha consegnato gli anelli alla mamma e al babbo. Che dire? Seppur con studiata lentezza, perché io riuscirò a pubblicare una decina di giorni dopo anche la news del mio funerale (al quale -ovviamente- arriverò in ritardo, come diceva Liz Taylor), ai novelli sposi vanno tutti i nostri auguri. Ora la smetto sennò mi commuovo, però; e sarà meglio che vi commuoviate un po' anche voi. Su con le làgrime, sursum corda e W GLI SPOSI, ai quali auguriamo ogni bene con una bella canzone adatta all'occasione.
Riccardo Venturi 5/10/2015 - 19:41
Γκεβάρα
Qualche giorno fa, sotto una pila di Settimane Enigmistiche in bagno, ho ritrovato una cosa; e visto che di Settimane Enigmistiche si parla (e non mi vergogno a dire che, in compagnia di Alan Turing e Erri De Luca, ho una passione smodata e ultraquarantennale per i cruciverba più terrificanti), "Forse non tutti sanno che" quella cosa era il volumetto, pubblicato a proprie spese, che Gian Piero Testa, nel 2010, aveva pubblicato con le sue traduzioni da Nikos Kavvadias, il poeta marinaio. Chissà come c'era finito; forse per le sue dimensioni quadernesche, che ben si adattavano a stare, nella mia casa dove ogni centimetro quadrato è occupato da libri, sotto le riviste di enigmistica. Probabilmente solo per questo? Chi lo sa; ma ogni tanto bisogna pur dare una pulita al bagno, ed ecco che il volumetto risalta fuori, con le meravigliose traduzioni che Gian Piero aveva fatto, a suo tempo, da quell'irripetibile... (continua)
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 5/10/2015 - 18:06
Ballata delle madri
[196?]
Versi di Pier Paolo Pasolini, nella raccolta “Poesia in forma di rosa (1961-1964)”, pubblicata da Garzanti nel 1964
Una poesia, eppure una “ballata”, sicchè ho deciso di provare a proporla come CCG vera e propria…
Versi di Pier Paolo Pasolini, nella raccolta “Poesia in forma di rosa (1961-1964)”, pubblicata da Garzanti nel 1964
Una poesia, eppure una “ballata”, sicchè ho deciso di provare a proporla come CCG vera e propria…
Mi domando che madri avete avuto.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/10/2015 - 16:24
Chi non vuol chinar la testa
Traduzione portoghese di Jorge Stolfi, professore d’informatica all’Università di Campinas, São Paulo, Brasile.
QUEM NÃO QUER ABAIXAR A CABEÇA
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/10/2015 - 15:30
Quella notte davanti alla Bussola [La ballata della Bussola]
Traduzione portoghese di Jorge Stolfi, professore d’informatica all’Università di Campinas, São Paulo, Brasile.
“Relato de evento ocorrido em 31 de dezembro de 1968, perto do ponto badalado "A Bússola" em Focette, na região de Versilia, onde alguns colegiais e universitários atiraram ovos nos ricos burgueses que vinham festejar o ano novo. O estudante Soriano Ceccanti, de 16 anos, foi ferido por tiro dos policiais militares e ficou paraplegico.”
LA BALLATA DELLA BUSSOLA
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/10/2015 - 15:09
Ballata ai dittatori
Traduzione portoghese di Jorge Stolfi, professore d’informatica all’Università di Campinas, São Paulo, Brasile.
BALLATA AI DITTATORI
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/10/2015 - 14:57
Coltan
Caro Andrea,
Ecco la traduzione richiesta del dialogo tra Lucien e Marco a proposito di Coltan. D'altra parte, mi sembra avere anche tradotto altre tue canzoni. Mi accorgo soltanto questa sera che avevi già messo una parola di ringraziamento per Indistruttibili.
Tradurre buone canzoni è realmente un piacere… Inoltre, se la canzone è buona, la traduzione può esserlo anch'essa. Solo che non si tratta di fare una traduzione, ma di fare una « re-création » (ri-creazione?) in un'altra lingua. Per questo insisto a parlare “di versione francese„ e non di traduzione.
In altre parole, non sono una macchina per tradurre…
Infine, se non ho dato una versione francese di tutte le tue canzoni presente nelle CCG, è che c'è così tanto a fare nelle canzoni contro la guerra (CCG) e tanti autori diversi e tante canzoni…
Tuttavia, come ho fatto con piacere per Germano Bonaveri, posso fare versioni francesi... (continua)
Ecco la traduzione richiesta del dialogo tra Lucien e Marco a proposito di Coltan. D'altra parte, mi sembra avere anche tradotto altre tue canzoni. Mi accorgo soltanto questa sera che avevi già messo una parola di ringraziamento per Indistruttibili.
Tradurre buone canzoni è realmente un piacere… Inoltre, se la canzone è buona, la traduzione può esserlo anch'essa. Solo che non si tratta di fare una traduzione, ma di fare una « re-création » (ri-creazione?) in un'altra lingua. Per questo insisto a parlare “di versione francese„ e non di traduzione.
In altre parole, non sono una macchina per tradurre…
Infine, se non ho dato una versione francese di tutte le tue canzoni presente nelle CCG, è che c'è così tanto a fare nelle canzoni contro la guerra (CCG) e tanti autori diversi e tante canzoni…
Tuttavia, come ho fatto con piacere per Germano Bonaveri, posso fare versioni francesi... (continua)
4/10/2015 - 21:08
Dyplomata
Testo di padre di Kazik Staszewski, certo Stanisław Staszewski
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,kult,d...
Dall'album "Tata Kazika" del 1993
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,kult,d...
Dall'album "Tata Kazika" del 1993
Хоп со слишком песня интересна,
(continua)
(continua)
inviata da krzyś 4/10/2015 - 00:15
El primer verso (o Nada más)
NIENTE PIU'
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 3/10/2015 - 16:22
Varsavia
Cone mai non ci sono più le canzoni che criticano il papa. Il vostro papa, che guevara, con tablet
Ormai non mi sento nemmeno un cristiano, non avendo sudetto aggegio.
Viva Francesco finto papesco
Cazzate
Ormai non mi sento nemmeno un cristiano, non avendo sudetto aggegio.
Viva Francesco finto papesco
Cazzate
krzyś 3/10/2015 - 00:31
Che Guevara va in pensione
2015
scritta a tre mani, perché l'altra era sul vino, con Mannarino
scritta a tre mani, perché l'altra era sul vino, con Mannarino
Io ero un cantautore
(continua)
(continua)
inviata da dq82 2/10/2015 - 09:49
Percorsi:
Che Guevara
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Paroles et musique: Georges Brassens
Testo e musica: Georges Brassens
Album: Supplique pour être enterré à la Plage de Sète
Può una canzone del genere, che è la più squisita requisitoria contro il matrimonio che sia mai stata scritta, essere al contempo una delle più belle canzoni d'amore di ogni epoca? Può, può, a condizione di santificare almeno un po' a Madonna Anarchia (detta anche Nostra Signora di Bacunino). La storia ci dice che nei primi anni '50, Georges Brassens conobbe una giovane donna, Joha Heiman, estone di nascita; e fu un amore travolgente, seppure clandestino all'inizio (Joha era sposata). E fu un amore eterno, davvero finché morte non li separò, ma senza che nessuno dei due sentisse il bisogno di dichiararlo a qualche prete o a qualche sindaco. Più di trenta anni: è la storia di Georges e "Püppchen", "bambolina" in tedesco (così Brassens la chiamava), ed è una... (continua)