Dyplomata
Testo di padre di Kazik Staszewski, certo Stanisław Staszewski
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,kult,d...
Dall'album "Tata Kazika" del 1993
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,kult,d...
Dall'album "Tata Kazika" del 1993
Хоп со слишком песня интересна,
(continua)
(continua)
inviata da krzyś 4/10/2015 - 00:15
El primer verso (o Nada más)
NIENTE PIU'
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 3/10/2015 - 16:22
Varsavia
Cone mai non ci sono più le canzoni che criticano il papa. Il vostro papa, che guevara, con tablet
Ormai non mi sento nemmeno un cristiano, non avendo sudetto aggegio.
Viva Francesco finto papesco
Cazzate
Ormai non mi sento nemmeno un cristiano, non avendo sudetto aggegio.
Viva Francesco finto papesco
Cazzate
krzyś 3/10/2015 - 00:31
Che Guevara va in pensione
2015
scritta a tre mani, perché l'altra era sul vino, con Mannarino
scritta a tre mani, perché l'altra era sul vino, con Mannarino
Io ero un cantautore
(continua)
(continua)
inviata da dq82 2/10/2015 - 09:49
Percorsi:
Che Guevara
Vengo anch'io? No, tu no!
FIRENZE - “Volevo mettere in musica le mie difficoltà, quelle per cui molto spesso vorrei andare in un determinato luogo ma, vista la mia disabilità, non posso farlo”. Così è nato il duetto Iacopo Melio-Lorenzo Baglioni. Il giovane disabile della campagna #vorreiprendereiltreno e il comico fiorentino hanno realizzato una simpatica videoclip con la canzone di Enzo Jannacci “Vengo anch’io, no tu no”, che lascia intendere le difficoltà che i disabili devono affrontare nella vita di tutti i giorni e la scarsa attenzione alle loro richieste. Il video sta spopolando sul web ed ha già raggiunto quota 600 mila visualizzazioni. Le parole sono riadattate per la situazione. “Si potrebbe andare tutti quanti al mare a Viareggio”, propone Baglioni, oppure a “vedere la Viola allo stadio”, ma in tutti questi casi ci sono barriere architettoniche insormontabili per la carrozzina di Iacopo Melio.
“Spero... (continua)
“Spero... (continua)
Si potrebbe andare tutti quanti al mare a Viareggio
(continua)
(continua)
inviata da dq82 2/10/2015 - 00:10
Santa Maria del pallone
Chanson italienne – Santa Maria del pallone – Modena City Ramblers – 1996
Le pays qui reçoit les Mondiaux ne voit pas d'un bon œil, la FIFA. Il y a une protestation qui court sur les murs, et qui saute vite à l’œil. Le message est clair : la Coupe du Monde, selon les auteurs des murales, ne nourrira pas les Brésiliens et il n'améliorera pas leur condition économique. La compétition, en somme, sera une affaire seulement pour les puissants du football. Est emblématique, de ce point de vue, le graffiti qui a pour protagoniste un symbole de la nation, Pelé, qui met la maille « verdeoro » et entretemps serre un sac plein d'argent, peint comme s'il était un bandit. Et a fait bruit, les derniers jours, aussi l’œuvre de Paulo Ito, sortie sur le mur d'une école de São Paulo: elle représente un enfant en larmes qui à la place de la nourriture, sur le plat, a un ballon. Les manifestations contre la... (continua)
Le pays qui reçoit les Mondiaux ne voit pas d'un bon œil, la FIFA. Il y a une protestation qui court sur les murs, et qui saute vite à l’œil. Le message est clair : la Coupe du Monde, selon les auteurs des murales, ne nourrira pas les Brésiliens et il n'améliorera pas leur condition économique. La compétition, en somme, sera une affaire seulement pour les puissants du football. Est emblématique, de ce point de vue, le graffiti qui a pour protagoniste un symbole de la nation, Pelé, qui met la maille « verdeoro » et entretemps serre un sac plein d'argent, peint comme s'il était un bandit. Et a fait bruit, les derniers jours, aussi l’œuvre de Paulo Ito, sortie sur le mur d'une école de São Paulo: elle représente un enfant en larmes qui à la place de la nourriture, sur le plat, a un ballon. Les manifestations contre la... (continua)
SANTA MADONA DU BALLON ROND
(continua)
(continua)
1/10/2015 - 21:47
Sowieci
Devo fare ammenda. In realtà la musica usata in questo canzone è stata composta da Stanisław Niewiadomski
Kazik Staszewski ha scritto (attualizzato) il testo ma esso viene cantato sulle note della canzone patriottica risalente alla prima guerra mondiale (la datazione è incerta e oscilla fra 1914 e 1918) dal titolo "Ej Dziewczyno, ej niebogo", che comunque a sua volta si può classificare come una CCG. Le parole del canto originale sono state scritte da Kornel Makuszyński e parlano della partenza degli ulani per il fronte con la triste costattazione della ragazza inammorata di uno di loro, che sicuramente il suo amato perirà in battaglia.
Ecco una delle versioni del canto originale da bibliotekapiosenki.pl
EJ DZIEWCZYNO, EJ NIEBOGO
Ej, dziewczyno, ej, niebogo,
jakieś wojsko pędzi drogą,
skryj się za ściany, skryj się za ściany,
skryj się, skryj! Skryj się, skryj!
Ja myślałam, że... (continua)
Kazik Staszewski ha scritto (attualizzato) il testo ma esso viene cantato sulle note della canzone patriottica risalente alla prima guerra mondiale (la datazione è incerta e oscilla fra 1914 e 1918) dal titolo "Ej Dziewczyno, ej niebogo", che comunque a sua volta si può classificare come una CCG. Le parole del canto originale sono state scritte da Kornel Makuszyński e parlano della partenza degli ulani per il fronte con la triste costattazione della ragazza inammorata di uno di loro, che sicuramente il suo amato perirà in battaglia.
Ecco una delle versioni del canto originale da bibliotekapiosenki.pl
EJ DZIEWCZYNO, EJ NIEBOGO
Ej, dziewczyno, ej, niebogo,
jakieś wojsko pędzi drogą,
skryj się za ściany, skryj się za ściany,
skryj się, skryj! Skryj się, skryj!
Ja myślałam, że... (continua)
Krzysiek Wrona 1/10/2015 - 21:11
Gand, La Dame
Chanson française – Gand, La Dame – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 4
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
Si la chose t'intéresse, Lucien l'âne mon ami, voici la suite de cette histoire de Till le Gueux et de cette confrontation entre les gens d'ici et les armées d'ailleurs. Cette fois, dans le roman qui m'inspire, Charles De Coster raconte la prise et la destruction de la Ville de Gand par Charles-Quint. C'est un des prodromes de ce qui va ne faire que s'amplifier tout au long du siècle : l'affrontement entre les Espagnols et les habitants des Pays Bas. Cette chanson relate un moment des prémices de la Guerre des Gueux et aussi, un épisode de la Guerre de Cent Mille Ans, à savoir l'élimination progressive... (continua)
Ulenspiegel le Gueux – 4
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
Si la chose t'intéresse, Lucien l'âne mon ami, voici la suite de cette histoire de Till le Gueux et de cette confrontation entre les gens d'ici et les armées d'ailleurs. Cette fois, dans le roman qui m'inspire, Charles De Coster raconte la prise et la destruction de la Ville de Gand par Charles-Quint. C'est un des prodromes de ce qui va ne faire que s'amplifier tout au long du siècle : l'affrontement entre les Espagnols et les habitants des Pays Bas. Cette chanson relate un moment des prémices de la Guerre des Gueux et aussi, un épisode de la Guerre de Cent Mille Ans, à savoir l'élimination progressive... (continua)
Déjà ruinée, exsangue et révoltée
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/10/2015 - 11:16
Eleuterio Galván
[1973]
Parole di Pablo del Cerro, pseudonimo di Antonietta Paule Pepin Fitzpatrick, detta Nenette (1908-1990), compositrice canadese francofona e sposa di Atahualpa Yupanqui.
Musica di Atahualpa Yupanqui
Nel disco intitolato “Mi tierra, te están cambiando”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole di Pablo del Cerro, pseudonimo di Antonietta Paule Pepin Fitzpatrick, detta Nenette (1908-1990), compositrice canadese francofona e sposa di Atahualpa Yupanqui.
Musica di Atahualpa Yupanqui
Nel disco intitolato “Mi tierra, te están cambiando”
Testo trovato su Cancioneros.com
Era una vida sencilla
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/10/2015 - 10:29
Cuerpo repartido
[2010]
Il brano che dà il titolo al secondo album della band cilena.
Il “cuerpo repartido” è quello di Julián Apaza Nina, meglio conosciuto come Túpac Catari (1750-1781), caudillo degli aymara, nativi andini, protagonista nel marzo del 1781 di una ribellione anticoloniale durante la quale riuscì a portare 40.000 combattenti ad assediare per oltre tre mesi la città di Nuestra Señora de La Paz, attuale sede del Governo boliviano. Ma gli spagnoli resistettero con successo e riuscirono a catturare Túpac Catari grazie a traditori tra le fila ribelli.
Anche Túpac Catari, come già era toccato qualche mese prima al suo omologo inca Túpac Amaru II, fu condannato a morte e fatto squartare da quattro cavalli nei pressi di La Paz, il 15 novembre del 1781…
Il brano che dà il titolo al secondo album della band cilena.
Il “cuerpo repartido” è quello di Julián Apaza Nina, meglio conosciuto come Túpac Catari (1750-1781), caudillo degli aymara, nativi andini, protagonista nel marzo del 1781 di una ribellione anticoloniale durante la quale riuscì a portare 40.000 combattenti ad assediare per oltre tre mesi la città di Nuestra Señora de La Paz, attuale sede del Governo boliviano. Ma gli spagnoli resistettero con successo e riuscirono a catturare Túpac Catari grazie a traditori tra le fila ribelli.
Anche Túpac Catari, come già era toccato qualche mese prima al suo omologo inca Túpac Amaru II, fu condannato a morte e fatto squartare da quattro cavalli nei pressi di La Paz, il 15 novembre del 1781…
Desnudo y amordazado, según la historia señala
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/10/2015 - 10:01
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
El sacrificio de Tupac Amaru
[1978]
Il brano che apre la “Cantata Tupac Amaru”, interpretata dalla Agrupación Música de Buenos Aires.
Versi di Atahualpa Yupanqui
Musiche di Enzo Gieco, virtuoso della quena e del flauto traverso, e Raúl Maldonado, chitarrista.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cantata dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
José Gabriel Condorcanqui (Tinta, 19 marzo 1738 – Cusco, 18 maggio 1781), è stato il capo di una rivolta indigena contro gli spagnoli del Perù coloniale.
La rivolta non ebbe successo ma divenne simbolo della battaglia per i diritti delle popolazioni indigene dell'America latina e della lotta, anche armata, contro i governi di quei paesi.
Nato a Tinta (nella provincia di Cusco, Perù)... (continua)
Il brano che apre la “Cantata Tupac Amaru”, interpretata dalla Agrupación Música de Buenos Aires.
Versi di Atahualpa Yupanqui
Musiche di Enzo Gieco, virtuoso della quena e del flauto traverso, e Raúl Maldonado, chitarrista.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cantata dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
José Gabriel Condorcanqui (Tinta, 19 marzo 1738 – Cusco, 18 maggio 1781), è stato il capo di una rivolta indigena contro gli spagnoli del Perù coloniale.
La rivolta non ebbe successo ma divenne simbolo della battaglia per i diritti delle popolazioni indigene dell'America latina e della lotta, anche armata, contro i governi di quei paesi.
Nato a Tinta (nella provincia di Cusco, Perù)... (continua)
Eran las primeras claridades
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/10/2015 - 09:03
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Oli'e petrolie
anonimo
[1947-53?]
Canto raccolto dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a Minervino Murge (provincia di Barletta Andria Trani) dalla voce di Grazia Balice, casalinga, classe 1924.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
Ho datato il canto tra 1947 e 1953 perché quelli furono gli anni in cui la polizia di Mario Scelba, ministro dell’interno nel governo De Gasperi, fece il bello e il cattivo tempo, uccidendo non meno di 75 scioperanti e manifestanti nelle piazze italiane e ferendone migliaia.
Il nome di Scelba è anche legato alla “legge truffa” del 1953, quella che con l’introduzione di un premio di maggioranza modificava sostanzialmente il sistema elettorale proporzionale allora vigente, un po’ come 50 anni dopo ha fatto quel “Porcellum” di Calderoli! Ma nel 1953 le proteste furono più veementi di oggi, tanto che la legge Scelba fu abrogata l’anno dopo…
Canto raccolto dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a Minervino Murge (provincia di Barletta Andria Trani) dalla voce di Grazia Balice, casalinga, classe 1924.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
Ho datato il canto tra 1947 e 1953 perché quelli furono gli anni in cui la polizia di Mario Scelba, ministro dell’interno nel governo De Gasperi, fece il bello e il cattivo tempo, uccidendo non meno di 75 scioperanti e manifestanti nelle piazze italiane e ferendone migliaia.
Il nome di Scelba è anche legato alla “legge truffa” del 1953, quella che con l’introduzione di un premio di maggioranza modificava sostanzialmente il sistema elettorale proporzionale allora vigente, un po’ come 50 anni dopo ha fatto quel “Porcellum” di Calderoli! Ma nel 1953 le proteste furono più veementi di oggi, tanto che la legge Scelba fu abrogata l’anno dopo…
Oli'e petrolie minestra senza sale
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2015 - 16:15
È sciute n'ata specie e malatie
anonimo
[1948]
Canzone comunista, risalente alle elezioni politiche del 1948, raccolta dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a San Severo, Foggia, dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini, bracciante e militante comunista, classe 1899.
In “La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia”, degli stessi Rinaldi e Sobrero, 1981 (ripubblicato nel 2004)
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
Sono normalmente restìo a contribuire canzoni “di partito”, con il loro corredo di “bandiera rossa”, “viva Lenin” e “viva Stalin”, ma in questa c’è una strofa esplicitamente contro la guerra allora appena conclusasi: “Giovani, dobbiamo essere tutti uguali / dobbiamo fare lo sciopero generale / Vedete bene cosa ha combinato la guerra / chi si è arricchito e chi è rimasto mutilato / e ‘sta ingiustizia deve finire.”
Canzone comunista, risalente alle elezioni politiche del 1948, raccolta dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a San Severo, Foggia, dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini, bracciante e militante comunista, classe 1899.
In “La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia”, degli stessi Rinaldi e Sobrero, 1981 (ripubblicato nel 2004)
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
Sono normalmente restìo a contribuire canzoni “di partito”, con il loro corredo di “bandiera rossa”, “viva Lenin” e “viva Stalin”, ma in questa c’è una strofa esplicitamente contro la guerra allora appena conclusasi: “Giovani, dobbiamo essere tutti uguali / dobbiamo fare lo sciopero generale / Vedete bene cosa ha combinato la guerra / chi si è arricchito e chi è rimasto mutilato / e ‘sta ingiustizia deve finire.”
È sciute n'ata specie e malatie
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2015 - 12:09
Patrone te la lasse la cunzegn'
anonimo
Canzone che Franco Coggiola raccolse nel 1973 a Cerignola, Foggia, dalla voce di Vincenzo Debono, un bracciante del posto, classe 1914.
La registrazione fu poi inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
“[…] È da notare che queste strofette venivano inserite in maniera casuale all’interno di lunghissime sequenze che venivano cantate spesso per ore, quasi a voler mimetizzare i versi "contestativi" tra quelli apparentemente simili ma innocui. In alcuni casi la violenza verbale invece si faceva invettiva e promessa di vendetta e rivolta…” (da “Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, di Giovanni Rinaldi, nella rivista “Sudest”, numero 1, novembre 2004.)
La registrazione fu poi inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
“[…] È da notare che queste strofette venivano inserite in maniera casuale all’interno di lunghissime sequenze che venivano cantate spesso per ore, quasi a voler mimetizzare i versi "contestativi" tra quelli apparentemente simili ma innocui. In alcuni casi la violenza verbale invece si faceva invettiva e promessa di vendetta e rivolta…” (da “Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, di Giovanni Rinaldi, nella rivista “Sudest”, numero 1, novembre 2004.)
Patrone te la lasse la cunzegn'
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2015 - 10:09
Anti-Homophobe
1992
Extreme Conditions Demand Extreme Responses
Extreme Conditions Demand Extreme Responses
Ignorant in thought
(continua)
(continua)
30/9/2015 - 02:23
La Guenon Hérétique
Chanson française – La Guenon Hérétique – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 3
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, quel beau titre que cette Guenon hérétique…
Malheureusement, Lucien l'âne mon ami, cette pauvre guenon hérétique va connaître le sort qui attend généralement les hérétiques ; elle finira en martyr.
Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, que voilà une bien triste chanson.
Triste et effrayante, elle l'est et plus encore qu'il n'y paraît. En deux phrases d'abord, un aperçu de l’histoire qu'elle raconte. Charles-Quint rentre de la guerre en Espagne et de retour en son palais de Valladolid, fait mappeler son fils Phlippe, lequel ne se manifeste pas. Il lui faut l'aller chercher... (continua)
Ulenspiegel le Gueux – 3
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, quel beau titre que cette Guenon hérétique…
Malheureusement, Lucien l'âne mon ami, cette pauvre guenon hérétique va connaître le sort qui attend généralement les hérétiques ; elle finira en martyr.
Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, que voilà une bien triste chanson.
Triste et effrayante, elle l'est et plus encore qu'il n'y paraît. En deux phrases d'abord, un aperçu de l’histoire qu'elle raconte. Charles-Quint rentre de la guerre en Espagne et de retour en son palais de Valladolid, fait mappeler son fils Phlippe, lequel ne se manifeste pas. Il lui faut l'aller chercher... (continua)
L’empereur Charles de guerre s'en revînt,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/9/2015 - 00:07
Oró ‘sé do bheatha ‘bhaile
anonimo
Óró ‘Sé do bheatha ‘bhaile,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 29/9/2015 - 23:31
Paolo Conte: Alle prese con una verde milonga
[1981]
Parole e musica di Paolo Conte
La traccia che apre l’album intitolato “Paris Milonga”
Poi anche nell’album dal vivo intitolato “Concerti” (1985)
Propongo questa canzone solo perchè è bellissima e perchè si tratta di un tributo al grande maestro Atahualpa Yupanqui.
Parole e musica di Paolo Conte
La traccia che apre l’album intitolato “Paris Milonga”
Poi anche nell’album dal vivo intitolato “Concerti” (1985)
Propongo questa canzone solo perchè è bellissima e perchè si tratta di un tributo al grande maestro Atahualpa Yupanqui.
Alle prese con una verde milonga
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2015 - 22:35
Le Sire de Fisch-Ton-Kan
Errore di data: il 2 settembre 1870 e non il 20, ci fu la disfatta di Sedan. Errore di nome di località: Sedan si scrive senza l'accento acuto sulla e.
Grazie per il vostro contributo.
Grazie per il vostro contributo.
Fran 29/9/2015 - 11:43
Working Man
John Conlee
Stumble from my good warm bed
(continua)
(continua)
29/9/2015 - 03:51
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Curre brijante
[2007]
Parole di Leonardo Ianzano
Musica di Festa Farina e Folk
Nell’album “Festa Farina e Folk” del 2007
“Gargano, Capitanata e Sud Italia terra di briganti. Tante sono state le motivazioni che hanno spinto le persone a seguire questa strada. Era gente stanca delle tante promesse non mantenute, stanca delle tasse da pagare e stanca di subire le angherie dei signori. L’unico rifugio e l’unica speranza di libertà era la montagna.
La figura del brigante descritta nel brano è molto più legata alla ricerca di un paladino che lotta contro il potere.
L’auspicio è l’abbandono della delega per un maggior coinvolgimento da parte di tutti noi alla vita sociale e politica per essere sempre più dei buoni cittadini. Se sotta stu re non ce vulimme stà cchiù, curre briante va pure tu...”
Parole di Leonardo Ianzano
Musica di Festa Farina e Folk
Nell’album “Festa Farina e Folk” del 2007
“Gargano, Capitanata e Sud Italia terra di briganti. Tante sono state le motivazioni che hanno spinto le persone a seguire questa strada. Era gente stanca delle tante promesse non mantenute, stanca delle tasse da pagare e stanca di subire le angherie dei signori. L’unico rifugio e l’unica speranza di libertà era la montagna.
La figura del brigante descritta nel brano è molto più legata alla ricerca di un paladino che lotta contro il potere.
L’auspicio è l’abbandono della delega per un maggior coinvolgimento da parte di tutti noi alla vita sociale e politica per essere sempre più dei buoni cittadini. Se sotta stu re non ce vulimme stà cchiù, curre briante va pure tu...”
Curre brijante alla muntagna, quanta gente te vanne truvanne.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/9/2015 - 22:31
La storia del cane Fido
questa e la più' bella favola d'amore di un fedele amico dell' uomo .la storia del cane fido raccontata dal cantastorie lorenzo de antiquis.e stata una delle più' beli ricordi della mia infanzia.
FABRIZIO CRESTI 28/9/2015 - 21:35
Emergency
02 Maggio 2015
Adriano Bono è il direttore artistico della prima fortunata edizione di Pé Strada - Buskers Festival a sostegno di Emergency che vede passare decine di migliaia di persone attraverso una Via Dei Fori Imperiali invasa dagli artisti di strada. Esce anche un nuovo singolo dedicato proprio all'associazione umanitaria fondata da Gino Strada.
Adriano Bono è il direttore artistico della prima fortunata edizione di Pé Strada - Buskers Festival a sostegno di Emergency che vede passare decine di migliaia di persone attraverso una Via Dei Fori Imperiali invasa dagli artisti di strada. Esce anche un nuovo singolo dedicato proprio all'associazione umanitaria fondata da Gino Strada.
It's an Emergency
(continua)
(continua)
inviata da dq82 28/9/2015 - 18:24
Me gustan los estudiantes
QUE VIVAN LOS ESTUDIANTES DE AYOTZINAPA
VERSIÓN hecha sobre la original de Violeta Parra.
Letra, Guillermo Zapata.
Voz, Violeta Ortega
VERSIÓN hecha sobre la original de Violeta Parra.
Letra, Guillermo Zapata.
Voz, Violeta Ortega
adriana 27/9/2015 - 11:16
×
ero convinto di avere un disco con quel brano ma mon sono più riuscito a trovarlo, eppure ho solo qualche decina di dischi.
grazie anticipate gianfranco
p.s. qualcuno ha mai notato il grave difetto audio che afflligge, (in tutte le incisioni dal tempo della bluebell ad oggi) "inverno", sempre di f.d.a. al tempo 2'54'' ?