Il caso Kappler
[1977]
Testo e musica di Santo Catanuto
Archivio Proletario Internazionale, Milano
Testo e musica di Santo Catanuto
Archivio Proletario Internazionale, Milano
"La fuga del nazista Kappler, concordata tra il governo Craxi e il cancellierato tedesco, mostra ancora una volta il vero volto dello stato che agisce nel torbido, come sua consuetudine, ammantandosi, invece, sul piano dell'immagine e dello spettacolo, con vesti modernizzate e accattivanti. Un'occasione per mettere in luce un meccanismo noto, fin troppo noto a tutti, che però riesce a passare nell'indifferenza quotidiana dei più e soprattutto riesce a rintanarsi nel materiale rimosso in occasione del rito elettoralistico." - Santo Catanuto, da Catanuto-Schirone, op. cit., p. 320.
Non importa esserci stato.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2014 - 23:13
Waltz for George
[1942/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani musicali campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
“The War Room” si chiude con immagini di valzer (tratte da “Listen To Britain”, film di propaganda del 1942) in memoria di quanti persero la vita (come George Willgoose) e di quanti tornarono bastonati da Dunkirk, battaglia che, come ebbe a dire lo storico e giornalista americano William L. Shirer “fu la fine dell’inizio per gli inglesi; ma, per i francesi, fu l’inizio della fine”…... (continua)
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani musicali campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
“The War Room” si chiude con immagini di valzer (tratte da “Listen To Britain”, film di propaganda del 1942) in memoria di quanti persero la vita (come George Willgoose) e di quanti tornarono bastonati da Dunkirk, battaglia che, come ebbe a dire lo storico e giornalista americano William L. Shirer “fu la fine dell’inizio per gli inglesi; ma, per i francesi, fu l’inizio della fine”…... (continua)
For days and nights, ships of all kinds have flied to and fro across the channel under the fierce onslaught of the enemy’s bombers
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 16:34
Dig for Victory
[1941/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
I cosiddetti “Victory gardens” o “War gardens” si diffusero, su impulso governativo, negli USA, in Gran Bretagna, in Canada e in Germany sia nel primo che nel secondo conflitto mondiale. L’obiettivo non era solo e tanto l’autarchia di guerra ma il coinvolgimento della popolazione civile nel “service on the Home Front”, per tenere alto il morale sul fronte interno…
Resta il fatto che furono molti di più i civili impegnati a scavar fosse per i morti che quelli a cui la vanga servì per piantare i piselli…
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
I cosiddetti “Victory gardens” o “War gardens” si diffusero, su impulso governativo, negli USA, in Gran Bretagna, in Canada e in Germany sia nel primo che nel secondo conflitto mondiale. L’obiettivo non era solo e tanto l’autarchia di guerra ma il coinvolgimento della popolazione civile nel “service on the Home Front”, per tenere alto il morale sul fronte interno…
Resta il fatto che furono molti di più i civili impegnati a scavar fosse per i morti che quelli a cui la vanga servì per piantare i piselli…
Have you joined the ranks of this great new army?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 14:50
Svalutation
[1976]
Scritta da Adriano Celentano, Vito Pallavicini, Luciano Beretta e Gino Santercole.
Nell’LP eponimo.
A metà degli anni '70, l'anima "folk" e acustica di Celentano ('Yuppi du') combatte con la sua voglia di ritmo e di un ritorno alle origini che trova espressione in brani ad elevato tasso percussivo come 'Prisencolinensinanciusol' o nei classici del rock rivisitati nell'album "Nostalrock" (curioso notare come nel 1975 John Lennon avrebbe compiuto un'operazione analoga nel disco "Rock'n'roll").
Alla fine quest'ultima tendenza prevale, e porta, nel 1976, a 'Svalutation', un rock costruito su una chitarra ritmica impeccabile e un incedere che oscilla tra Bill Haley (il rocker cui probabilmente Celentano deve di più dal punto di vista vocale) e l'Elvis Presley di 'Hound dog' e 'Jailhouse rock'.
Al di là della ritmica accattivante, il brano passa alla storia per il suo argomento: insieme... (continua)
Scritta da Adriano Celentano, Vito Pallavicini, Luciano Beretta e Gino Santercole.
Nell’LP eponimo.
A metà degli anni '70, l'anima "folk" e acustica di Celentano ('Yuppi du') combatte con la sua voglia di ritmo e di un ritorno alle origini che trova espressione in brani ad elevato tasso percussivo come 'Prisencolinensinanciusol' o nei classici del rock rivisitati nell'album "Nostalrock" (curioso notare come nel 1975 John Lennon avrebbe compiuto un'operazione analoga nel disco "Rock'n'roll").
Alla fine quest'ultima tendenza prevale, e porta, nel 1976, a 'Svalutation', un rock costruito su una chitarra ritmica impeccabile e un incedere che oscilla tra Bill Haley (il rocker cui probabilmente Celentano deve di più dal punto di vista vocale) e l'Elvis Presley di 'Hound dog' e 'Jailhouse rock'.
Al di là della ritmica accattivante, il brano passa alla storia per il suo argomento: insieme... (continua)
Eh la benzina ogni giorno costa sempre di più
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 12:32
London Can Take It
[1940-41/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
“Londra può farcela!”… Intanto i bombardamenti tedeschi sulla Gran Bretagna del 1940-41 fecero nella sola Londra 45.000 morti e 139.000 feriti…
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
“Londra può farcela!”… Intanto i bombardamenti tedeschi sulla Gran Bretagna del 1940-41 fecero nella sola Londra 45.000 morti e 139.000 feriti…
Now it’s eight o’clock
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 11:38
Spitfire
[1940?/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Poi nell’album “Inform - Educate - Entertain” del 2013
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
Propongo il brano nello spirito con cui – credo – l’abbiano campionato i Public Service Broadcasting, cioè il delirio dell’uomo che vorrebbe emulare la natura, e in questo caso il volo di un uccello, ma è capace soltanto di creare un perfetto simulacro d’acciaio che “respira fuoco e sputa morte e distruzione”, the Spitfire bird, l’uccello sputafuoco…
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Poi nell’album “Inform - Educate - Entertain” del 2013
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
Propongo il brano nello spirito con cui – credo – l’abbiano campionato i Public Service Broadcasting, cioè il delirio dell’uomo che vorrebbe emulare la natura, e in questo caso il volo di un uccello, ma è capace soltanto di creare un perfetto simulacro d’acciaio che “respira fuoco e sputa morte e distruzione”, the Spitfire bird, l’uccello sputafuoco…
The birds fly a lot better than we do
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 11:23
If War Should Come
[1939/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
Il testo qui utilizzato è tratto dall’omonimo filmato “If War Should Come” realizzato nel settembre del 1939 dalla GPO Film Unit per conto del Governo britannico. L’intento era quello di fornire alla popolazione civile dettagliate – quanto inutili e ridicole – istruzioni su come affrontare la guerra portata sul suolo nazionale. Con l’enfasi patriottarda che sempre sottolinea... (continua)
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
Il testo qui utilizzato è tratto dall’omonimo filmato “If War Should Come” realizzato nel settembre del 1939 dalla GPO Film Unit per conto del Governo britannico. L’intento era quello di fornire alla popolazione civile dettagliate – quanto inutili e ridicole – istruzioni su come affrontare la guerra portata sul suolo nazionale. Con l’enfasi patriottarda che sempre sottolinea... (continua)
“No one in this country of ours wants war
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 10:42
Лёнька Королёв, или Песня про Лёньку Королёва
da questo sito
LOŃKA KRÓL
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 2/9/2014 - 00:23
Aquarius
Cover italiana interpretata dalla bella voce - peccato per il testo, solo leggermente meglio di quello pessimo della cover di Hair - di Elio Gandolfi (1951-), cantante nato in provincia di Ferrara e attivo quasi solo nella seconda metà degli anni 60.
Autori: Galt MacDermot, Cristiano Minellono, James Rado, Gerome Ragni.
Con l’orchestra di Angelo Giacomazzi.
Autori: Galt MacDermot, Cristiano Minellono, James Rado, Gerome Ragni.
Con l’orchestra di Angelo Giacomazzi.
ACQUARIO
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/9/2014 - 23:05
Lásko!
Il testo da http://nohavica.wz.cz/Text/mila.html
Cantata da Antonina Krzysztoń, EKT Gdynia e altri.
Cantata da Antonina Krzysztoń, EKT Gdynia e altri.
MIŁA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/9/2014 - 21:21
I Did What I Could With My Gas Mask
[1941]
Scritta da Leslye/Isaacs
Nella raccolta intitolata “Keep Smiling Through!- 18 Original Ditties”
100 modi divertenti ed utili per usare la propria inseparabile maschera a gas…
Una “ditty” dall’“Home Front” inglese durante la Seconda…
Nella penultima strofa si fa riferimento all’Adamo di Jacob Epstein, scultore americano naturalizzato inglese, che nel 1939 aveva realizzato un’enorme statua in alabastro raffigurante il padre dell’umanità, del quale risultava piuttosto sottolineata la sua funzione di “creapopoli”…
Scritta da Leslye/Isaacs
Nella raccolta intitolata “Keep Smiling Through!- 18 Original Ditties”
100 modi divertenti ed utili per usare la propria inseparabile maschera a gas…
Una “ditty” dall’“Home Front” inglese durante la Seconda…
Nella penultima strofa si fa riferimento all’Adamo di Jacob Epstein, scultore americano naturalizzato inglese, che nel 1939 aveva realizzato un’enorme statua in alabastro raffigurante il padre dell’umanità, del quale risultava piuttosto sottolineata la sua funzione di “creapopoli”…
Now I'm getting very fond of my gasmask I declare,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/9/2014 - 14:26
The Deepest Shelter in Town
[1940]
Parole e musica di Leslie Julian Jones.
Nella raccolta intitolata “Keep Smiling Through!- 18 Original Ditties”
I riferimenti a sir John Anderson e a sir Herbert Morrison – il primo 1st Viscount Waverley, il secondo Baron Morrison of Lambeth – datano questa allegra canzoncina, viziosetta assai, alla fine del 1940, quando i due nobiluomini inglesi si succedettero nella carica di “Home Front Prime Minister”, cioè di ministro degli interni in una Gran Bretagna in guerra…
Certo che se fossi stato anch’io visconte o barone, o comunque uno con qualche agio, non avrei indugiato un momento ad accettare l’invito dell’attrice Florence Desmond a seguirla nel suo rifugio antiaereo, il più sicuro e confortevole della città:
Parole e musica di Leslie Julian Jones.
Nella raccolta intitolata “Keep Smiling Through!- 18 Original Ditties”
I riferimenti a sir John Anderson e a sir Herbert Morrison – il primo 1st Viscount Waverley, il secondo Baron Morrison of Lambeth – datano questa allegra canzoncina, viziosetta assai, alla fine del 1940, quando i due nobiluomini inglesi si succedettero nella carica di “Home Front Prime Minister”, cioè di ministro degli interni in una Gran Bretagna in guerra…
Certo che se fossi stato anch’io visconte o barone, o comunque uno con qualche agio, non avrei indugiato un momento ad accettare l’invito dell’attrice Florence Desmond a seguirla nel suo rifugio antiaereo, il più sicuro e confortevole della città:
Don't run away, mister,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/9/2014 - 13:55
Suassos Lane
1° settembre 2014
Due parole del traduttore. Scarsissime notizie ho trovato sul Suassos Lane, la strada dove Bart Vanzetti teneva il suo carretto del pesce. Non di rado lo si trova nominato anche come Suasso's Lane, ivi compreso nel titolo di questa ballata nella quale vengono enunciate le testimonianze di alcune persone a favore di Vanzetti (testimonianze precise di cui il giudice Thayer non tenne alcun conto). Nella traduzione ho però reso con "Vicolo Suasso", tenendo presente che la stradina doveva avere qualcosa a che fare con la famiglia Suasso, antichi banchieri.
Due parole del traduttore. Scarsissime notizie ho trovato sul Suassos Lane, la strada dove Bart Vanzetti teneva il suo carretto del pesce. Non di rado lo si trova nominato anche come Suasso's Lane, ivi compreso nel titolo di questa ballata nella quale vengono enunciate le testimonianze di alcune persone a favore di Vanzetti (testimonianze precise di cui il giudice Thayer non tenne alcun conto). Nella traduzione ho però reso con "Vicolo Suasso", tenendo presente che la stradina doveva avere qualcosa a che fare con la famiglia Suasso, antichi banchieri.
VICOLO SUASSO
(continua)
(continua)
1/9/2014 - 10:32
Facciamo l'amore non la guerra
Davide e Sara
45 giri del 1966 su etichetta Durium.
Sul lato B la canzone "La linea verde"
Sul lato B la canzone "La linea verde"
B.B. 1/9/2014 - 10:26
Root Hog And Die
31 agosto 2014
Due parole del traduttore.Il modo di dire root hog or die (alla lettera: “grufola maiale, o muori”) significa “combatti o muori”; qui si noti che si dice and die, quasi non ci fosse alternativa alla lotta. Il testo della canzone presente in rete è sbagliato in alcuni punti, per il consueto procedimento della copia automatica e acritica di testi imprecisi; e così è rimasto a lungo anche in questo sito. All'ascolto sono stati effettuati gli opportuni aggiustamenti.
Due parole del traduttore.Il modo di dire root hog or die (alla lettera: “grufola maiale, o muori”) significa “combatti o muori”; qui si noti che si dice and die, quasi non ci fosse alternativa alla lotta. Il testo della canzone presente in rete è sbagliato in alcuni punti, per il consueto procedimento della copia automatica e acritica di testi imprecisi; e così è rimasto a lungo anche in questo sito. All'ascolto sono stati effettuati gli opportuni aggiustamenti.
LOTTA E MUORI
(continua)
(continua)
31/8/2014 - 21:02
Hécatombe
Davvero interessante! Studio le traduzioni di Brassens da anni, ma molte di queste non le conoscevo. Complimenti!
Mirella Conenna 31/8/2014 - 10:21
Chi è felice di marciare in ranghi
Antiwar Songs Blog
Questo argomento (la guerra) mi induce a parlare della peggiore fra le creazioni, quella delle masse armate, del regime militare voglio dire, che odio con tutto il cuore. Disprezzo profondamente chi è felice di marciare in ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica; costui ha ricevuto solo per errore il cervello: un midollo […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-30 22:14:00
La Mort Grise
La Mort Grise
Ou
Giacinto, Il Cameriere – Giacinto, Le Serveur
Chanson bilingue – franco-italienne - La Mort Grise ou Giacinto, Il Cameriere – Giacinto, Le Serveur– Marco Valdo M.I. - 2005
Giacinto est une canzone leviane, une canzone bilingue – français – italien. Elle est tout droit issue de L'Orologio, un roman hautement poétique et tout aussi hautement politique de Carlo Levi. Cette canzone peut se chanter dans l'une ou l'autre de ces langues ou dans les deux. On peut imaginer une chanteuse ou un chanteur; on peut imaginer de chanter séparément et successivement les deux versions ou les entremêler, comme c'est le cas ici. On peut aussi imaginer un duo italo-français. En somme, il y a beaucoup de possibilités et on peut même se passer de musique. La musique est déjà dans le texte, la musique est dans la poésie.
Giacinto, comme on le verra, a un gros problème dans l'existence et son... (continua)
Ou
Giacinto, Il Cameriere – Giacinto, Le Serveur
Chanson bilingue – franco-italienne - La Mort Grise ou Giacinto, Il Cameriere – Giacinto, Le Serveur– Marco Valdo M.I. - 2005
Giacinto est une canzone leviane, une canzone bilingue – français – italien. Elle est tout droit issue de L'Orologio, un roman hautement poétique et tout aussi hautement politique de Carlo Levi. Cette canzone peut se chanter dans l'une ou l'autre de ces langues ou dans les deux. On peut imaginer une chanteuse ou un chanteur; on peut imaginer de chanter séparément et successivement les deux versions ou les entremêler, comme c'est le cas ici. On peut aussi imaginer un duo italo-français. En somme, il y a beaucoup de possibilités et on peut même se passer de musique. La musique est déjà dans le texte, la musique est dans la poésie.
Giacinto, comme on le verra, a un gros problème dans l'existence et son... (continua)
Giacinto
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/8/2014 - 19:57
Ho continuato la mia strada
Nel '75 non conoscevo ancora lo scoutismo, ma 3-4 anni dopo entrato nel VR 4, ho sentito questa canzone, che é sempre stata considerata uno standard, come "My way" o "Nel blu dipinto di blu" lo sono per la musica legggera.
Per me é una di quelle che meglio rappresentano lo stile scout e la "spiriutualià della strada", ben nota a chi ha partecipato ad un noviziato o clan scout.
Mi ha sempre affascinato, mi piace ritrovarla qui e la continuerò a ricordarla a vita.
Per me é una di quelle che meglio rappresentano lo stile scout e la "spiriutualià della strada", ben nota a chi ha partecipato ad un noviziato o clan scout.
Mi ha sempre affascinato, mi piace ritrovarla qui e la continuerò a ricordarla a vita.
Alberto 30/8/2014 - 15:02
Frances Farmer Will Have Her Revenge on Seattle
FRANCES FARMER SI VENDICHERÀ SU SEATTLE
(continua)
(continua)
29/8/2014 - 23:59
Sfida
Sono il doc Pippus mi piace tanto Ada Negri e ho fatto la musica di Cade la neve.....
DOC Pippus 29/8/2014 - 20:07
Nella mia ora di libertà
Ultimo pezzone di un album da paura ! La traduzione in francese invece e abbastanza sbagliata, pecato
(franzozzo)
(franzozzo)
Pecato che è sbagliata, la coregeremo...[RV]
29/8/2014 - 10:09
Andrò dove mi porteranno i miei scarponi
[1995]
Album: Avanzo de cantiere
Album: Avanzo de cantiere
Non servirà farsi più in là non rompere i coglioni mai
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 29/8/2014 - 09:14
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Il Pescatore
Doveva succedere: prima o poi, questa canzone per la quale avevo lasciato "libertà di decidere contro chi e che cosa sia contro" è stata tolta dagli "Extra". Finalmente. Mentre lo facevo, mi sono chiesto per l'ennesima volta che cosa ci facesse ancora.
Viene tolta dagli "Extra" non soltanto perché sta per essere istituito un percorso sui Pescatori, nel quale, ovviamente, finirà per prima; ne viene tolta, soprattutto, per se stessa e per quello che dice e racconta. Sotto qualsiasi angolazione la si voglia considerare (laica, cristiana, semplicemente umana), "Il pescatore" descrive un gesto di ribellione. Descrive qualcosa che, in questi tempi di merda, verrebbe senz'altro definita contro la legalità.
Descrive un vecchio pescatore cui si presenta un uomo, un fuggitivo, un inseguito. Un uomo che chiede da mangiare e da bere e a cui il pescatore lo dà senza chiedersi, né chiedergli, niente.... (continua)
Viene tolta dagli "Extra" non soltanto perché sta per essere istituito un percorso sui Pescatori, nel quale, ovviamente, finirà per prima; ne viene tolta, soprattutto, per se stessa e per quello che dice e racconta. Sotto qualsiasi angolazione la si voglia considerare (laica, cristiana, semplicemente umana), "Il pescatore" descrive un gesto di ribellione. Descrive qualcosa che, in questi tempi di merda, verrebbe senz'altro definita contro la legalità.
Descrive un vecchio pescatore cui si presenta un uomo, un fuggitivo, un inseguito. Un uomo che chiede da mangiare e da bere e a cui il pescatore lo dà senza chiedersi, né chiedergli, niente.... (continua)
Riccardo Venturi 28/8/2014 - 17:59
I'm One of the Whitehall Warriors
[1940]
Dalla rivista (nel senso del genere teatrale) “Up & Doing” del 1940
Interpretata da Cyril Richard con l’orchestra di Carroll Gibbons
Un’allegra “ditty”, una canzoncina satirica, sul “dietro le quinte” di ogni guerra, nello specifico sull’ “alacre lavorìo” nelle stanze dei palazzi ministeriali che affaccano sulla Whitehall a Westminster, Londra… (“Chortles” vuol dire risatine, o ridacchi)
Dalla rivista (nel senso del genere teatrale) “Up & Doing” del 1940
Interpretata da Cyril Richard con l’orchestra di Carroll Gibbons
Un’allegra “ditty”, una canzoncina satirica, sul “dietro le quinte” di ogni guerra, nello specifico sull’ “alacre lavorìo” nelle stanze dei palazzi ministeriali che affaccano sulla Whitehall a Westminster, Londra… (“Chortles” vuol dire risatine, o ridacchi)
(Spoken) All right bring the car 'round to Whitehall at 5 o'clock
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 15:47
Crash! Bang! I Want to Go Home (or the Black-Out Song)
[1939]
Parole di Ralph Butler
Musica di Harry Parr Davies
Testo (forse parziale) trovato sul sempre ottimo Mudcat Café
Oh my God, che disagio la guerra, con tutti ‘sti blackout! Voglio andare a casa ma – crash! bang! ouch! fuck! – con ‘sto buio non trovo la strada… Spero di arrivarci domattina, sempre che nel frattempo non ci sia qualche altro maledetto allarme aereo!
Non una canzone contro la guerra, ma una “ditty”, una canzoncina per alleviarne il peso…
Parole di Ralph Butler
Musica di Harry Parr Davies
Testo (forse parziale) trovato sul sempre ottimo Mudcat Café
Oh my God, che disagio la guerra, con tutti ‘sti blackout! Voglio andare a casa ma – crash! bang! ouch! fuck! – con ‘sto buio non trovo la strada… Spero di arrivarci domattina, sempre che nel frattempo non ci sia qualche altro maledetto allarme aereo!
Non una canzone contro la guerra, ma una “ditty”, una canzoncina per alleviarne il peso…
Oh, what a great big blackout!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 15:16
Veličenstvo Kat
Rimettere in ordine una pagina krzysiana, perdipiù dedicata al Diavolo in persona, significa entrare in una babele di traduzioni, videi, link, rispedizioni, mòccoli, ricchi premi e côtillons; mi sono bevuto un paio di sambuche e mi ci sono addentrato. Per una canzone di Karel Kryl si può e si deve fare, tanto più che Alessio Lega, "krylliano" convinto, in questo caso si vede già servita una traduzione cantabile a cura di krzysiek stesso. Sebbene si sia autenticamente superato, mi sono permesso -dopo aver sfrondato a colpi di machete la foresta del Linco Grosso- di metterci leggermente le manacce per sistemare qualche articolo slavamente tralasciato e qualche doppia un po' fantasiosa; poca roba per un exploit autentico. Al quale vanno i miei personali complimenti.
Riccardo Venturi 28/8/2014 - 14:17
Black Rain
[2012]
Nell’album intitolato “Strangeland”
Una canzone che il tastierista della band, Tim Rice-Oxley, scrisse dopo aver visto il film d’animazione “Waltz With Bashir”, diretto nel 2008 dall’israeliano Ari Folman e incentrato sulla guerra in Libano dei primi anni 80 ed il massacro di Sabra e Chatila.
Nell’album intitolato “Strangeland”
Una canzone che il tastierista della band, Tim Rice-Oxley, scrisse dopo aver visto il film d’animazione “Waltz With Bashir”, diretto nel 2008 dall’israeliano Ari Folman e incentrato sulla guerra in Libano dei primi anni 80 ed il massacro di Sabra e Chatila.
I open my eyes, everything shines
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 13:17
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Ashes in Your Mouth
[1992]
Nell’album intitolato “Countdown To Extinction”
Una canzone dalla lontana prima guerra del Golfo… E’ passato quasi un quarto di secolo e ancora ci siamo in mezzo…
Nell’album intitolato “Countdown To Extinction”
Una canzone dalla lontana prima guerra del Golfo… E’ passato quasi un quarto di secolo e ancora ci siamo in mezzo…
People have round shoulders from fairing heavy loads
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 13:02
Alive With the Glory of Love
[2006]
Scritta da Max Bemis.
Singolo poi incluso in “...Is a Real Boy”, secondo album di questa band di Los Angeles.
The song is actually semi-biographical in nature, telling the story of songwriter and vocalist Max Bemis's grandparents, both of whom were Holocaust survivors. The song documents the love between two individuals as they live their lives in the ghetto, in hiding, and in the work camp. In an interview, Bemis said: "I thought about what it would be like to be in love and be separated from the person you love, because these times are just as dire in a way. Anything can happen, in a war and terrorist attacks and cynicism and all these actors who oppose love." (en.wikipedia)
Scritta da Max Bemis.
Singolo poi incluso in “...Is a Real Boy”, secondo album di questa band di Los Angeles.
The song is actually semi-biographical in nature, telling the story of songwriter and vocalist Max Bemis's grandparents, both of whom were Holocaust survivors. The song documents the love between two individuals as they live their lives in the ghetto, in hiding, and in the work camp. In an interview, Bemis said: "I thought about what it would be like to be in love and be separated from the person you love, because these times are just as dire in a way. Anything can happen, in a war and terrorist attacks and cynicism and all these actors who oppose love." (en.wikipedia)
When I watch you, I wanna do you right where you're standing (yeah)
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 11:51
Red Wine
28 agosto 2014
Vino rosso per Sacco e Vanzetti, dalle loro terre.
Red wine for Sacco e Vanzetti, from their homelands.
Vino rosso per Sacco e Vanzetti, dalle loro terre.
Red wine for Sacco e Vanzetti, from their homelands.
VINO ROSSO
(continua)
(continua)
28/8/2014 - 11:31
Canzone del cavallo bendato
[1972]
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Sì, quando un cavallo è troppo focoso
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 11:25
Canzone del padrone
[1972]
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Sia chiaro compagni, la violenza
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 11:03
Sette Maggio
[1972]
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Una canzone – che arbitrariamente ho attribuita a Fo, in realtà frutto di un lavoro collettivo – che racconta della morte accidentale di un editore, Giangiacomo Feltrinelli, il cui corpo dilaniato dall’esplosione di una bomba fu rinvenuto presso un traliccio dell’alta tensione a Segrate, Milano, sette giorni dopo le elezioni politiche che avevano appena riconfermato la DC, e il centrosinistra, al potere, ma con 9 milioni di voti al PCI di Berlinguer.
Dissero che l’editore, l’ex partigiano, il militante di estrema sinistra fosse saltato con l’ordigno che lui stesso stava piazzando (lo dissero anche Curcio e le BR), ma in molti non ci hanno mai creduto: "Giangiacomo Feltrinelli... (continua)
Dallo spettacolo “Traliccio di Stato. Grottesco tragico sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli”, di Lanfranco Binni, Paolo Ciarchi e Vincenzo Vidali. Regia di Dario Fo.
Testo trovato sull’Archivio Franca Rame
Una canzone – che arbitrariamente ho attribuita a Fo, in realtà frutto di un lavoro collettivo – che racconta della morte accidentale di un editore, Giangiacomo Feltrinelli, il cui corpo dilaniato dall’esplosione di una bomba fu rinvenuto presso un traliccio dell’alta tensione a Segrate, Milano, sette giorni dopo le elezioni politiche che avevano appena riconfermato la DC, e il centrosinistra, al potere, ma con 9 milioni di voti al PCI di Berlinguer.
Dissero che l’editore, l’ex partigiano, il militante di estrema sinistra fosse saltato con l’ordigno che lui stesso stava piazzando (lo dissero anche Curcio e le BR), ma in molti non ci hanno mai creduto: "Giangiacomo Feltrinelli... (continua)
7 maggio, il baraccone, la gran fiera elettorale
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2014 - 10:49
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
1d. Canto dei lager - La versione italiana interpretata dalle Voci di mezzo
La traduzione italiana è di Beppe Chierici e Daisy Lumini
1c. Canto dei Lager - The Italian version performed by Voci di Mezzo
Translation by Beppe Chierici and Daisy Lumini
La traduzione italiana è di Beppe Chierici e Daisy Lumini
1c. Canto dei Lager - The Italian version performed by Voci di Mezzo
Translation by Beppe Chierici and Daisy Lumini
Un silenzio cupo ammanta
(continua)
(continua)
inviata da dq82 28/8/2014 - 09:18
Il giovane di Tunisi (o La leggenda dell’ostrica e della perla)
Precisazione: la versione greca non l'ho fatta io, ma Kostìs Skalioras. Io ne ho fatto solo la retroversione...:-))
Gian Piero Testa 28/8/2014 - 09:18
×
Στίχοι: Γιώργος Σεφέρης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Χαράλαμπος Γαργανουράκης
Δίσκος: Ανα-γέννηση Κρήτη ανάμεσα σε Βενετιά και Πόλη, 1995
Testo di Yorgos Seferis
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione: Haràlambos Garganourakis
Disco: Ανα-γέννηση Κρήτη ανάμεσα σε Βενετιά και Πόλη/Ri-nascita di una Creta tra Venezia e Costantinopoli" - 1995