È primavera
Chanson italienne – È primavera – Modena City Ramblers – 2013
Avant de parler de la chanson elle-même, avais-tu remarqué, Lucien l'âne mon ami, que l'album d'où elle est tirée porte un titre (Niente di nuovo sul fronte occidentale : Rien de nouveau sur le front occidental) qui semble inspiré du titre d'un roman d'un des personnages-clés de nos Histoires d'Allemagne, l'écrivain Erich Maria Remarque Boue, bombe, bruit et brouillard qui écrivit « À l'Ouest, rien de nouveau »... Je dis ça, car cette Guerre-là commençait il y a tout juste cent ans... Maintenant, la chanson s'intitule « È primavera », que j'ai traduit par « C'est le printemps »... Elle parle du Printemps arabe... Le printemps arabe ? Selon Wiki, en langue française, l'origine du terme « printemps arabe » renverrait aux épisodes relativement comparables que connut l’Europe en 1848. On sait ce qui s'en suivit...
En effet, le... (continua)
Avant de parler de la chanson elle-même, avais-tu remarqué, Lucien l'âne mon ami, que l'album d'où elle est tirée porte un titre (Niente di nuovo sul fronte occidentale : Rien de nouveau sur le front occidental) qui semble inspiré du titre d'un roman d'un des personnages-clés de nos Histoires d'Allemagne, l'écrivain Erich Maria Remarque Boue, bombe, bruit et brouillard qui écrivit « À l'Ouest, rien de nouveau »... Je dis ça, car cette Guerre-là commençait il y a tout juste cent ans... Maintenant, la chanson s'intitule « È primavera », que j'ai traduit par « C'est le printemps »... Elle parle du Printemps arabe... Le printemps arabe ? Selon Wiki, en langue française, l'origine du terme « printemps arabe » renverrait aux épisodes relativement comparables que connut l’Europe en 1848. On sait ce qui s'en suivit...
En effet, le... (continua)
C'EST LE PRINTEMPS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/8/2014 - 21:33
La mia lettera
2014
Minoranza rumorosa
Minoranza rumorosa
Non mi avrai mai nell'eternità,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 5/8/2014 - 21:22
Il mondo in tasca
Se dice sempre culo perche debe essere usciti da li e no davanti
Abdul 5/8/2014 - 20:37
Comunque Dada
2014
Museica
Dada e il Cabaret Voltaire
di Domenico Letizia
L’arte dada è l’arte dell’anti-arte.
A Zurigo, nella neutrale Svizzera, nell’ambiente intellettuale cosmopolita e illuminato formato da coloro che vi avevano trovato riparo dai sanguinosi orrori della Grande Guerra, nasce l’idea di dada. Sul significato della parola dada, i dadaisti ne hanno dette tante, in assenza di vere certezze risulta comunque chiaro il valore di non senso che la parola esprime. All’inizio “Dada” è anche l’idea di una rivista. Ne progetta il tutto, lo scrittore e uomo di teatro tedesco, Hugo Ball, nella pagina di una pubblicazione di carattere artistico e letterario apparsa nel maggio 1913, con il nome di “Cabaret Voltaire”. “Il piccolo fascicolo che pubblichiamo oggi è frutto della nostra iniziativa e della collaborazione dei nostri amici in Francia, in Italia e in Russia. Esso deve indicare l’attività... (continua)
Museica
Dada e il Cabaret Voltaire
di Domenico Letizia
L’arte dada è l’arte dell’anti-arte.
A Zurigo, nella neutrale Svizzera, nell’ambiente intellettuale cosmopolita e illuminato formato da coloro che vi avevano trovato riparo dai sanguinosi orrori della Grande Guerra, nasce l’idea di dada. Sul significato della parola dada, i dadaisti ne hanno dette tante, in assenza di vere certezze risulta comunque chiaro il valore di non senso che la parola esprime. All’inizio “Dada” è anche l’idea di una rivista. Ne progetta il tutto, lo scrittore e uomo di teatro tedesco, Hugo Ball, nella pagina di una pubblicazione di carattere artistico e letterario apparsa nel maggio 1913, con il nome di “Cabaret Voltaire”. “Il piccolo fascicolo che pubblichiamo oggi è frutto della nostra iniziativa e della collaborazione dei nostri amici in Francia, in Italia e in Russia. Esso deve indicare l’attività... (continua)
Le quattro di notte,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 5/8/2014 - 19:41
Percorsi:
Disertori
Rejoice in the Sun
[1971]
Parole di Diane Lampert (1924-2013), songwriter newyorkese
Musica del compositore Peter Schickele
Nella colonna sonora del film fantascientifico a tema ambientalista intitolato “Silent Running” (uscito in Italia con un solito orribile titolo, “2002, la seconda odissea”) diretto nel 1972 da Douglas Trumbull
“[…] Nelle immagini iniziali si è immersi in una natura dalle forme e dai colori splendidi. La sensazione di essere in un luogo della Terra dove la vita è rimasta indisturbata, è perfetta. Ma non è così: la Terra ha subito un processo di urbanizzazione totale che ha annientato ogni traccia degli ecosistemi naturali. Perfino delle aree protette, dei grandi parchi di un tempo non resta nulla, e gli ultimi brandelli di essi sono stati esiliati in grandi cupole trasparenti agganciate ad astronavi che orbitano nelle zone esterne del sistema solare.
È a bordo di una di queste astronavi... (continua)
Parole di Diane Lampert (1924-2013), songwriter newyorkese
Musica del compositore Peter Schickele
Nella colonna sonora del film fantascientifico a tema ambientalista intitolato “Silent Running” (uscito in Italia con un solito orribile titolo, “2002, la seconda odissea”) diretto nel 1972 da Douglas Trumbull
“[…] Nelle immagini iniziali si è immersi in una natura dalle forme e dai colori splendidi. La sensazione di essere in un luogo della Terra dove la vita è rimasta indisturbata, è perfetta. Ma non è così: la Terra ha subito un processo di urbanizzazione totale che ha annientato ogni traccia degli ecosistemi naturali. Perfino delle aree protette, dei grandi parchi di un tempo non resta nulla, e gli ultimi brandelli di essi sono stati esiliati in grandi cupole trasparenti agganciate ad astronavi che orbitano nelle zone esterne del sistema solare.
È a bordo di una di queste astronavi... (continua)
Heels of children running wild in the sun
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 16:39
Percorsi:
Guerra alla Terra
We Can Run
[1989]
Scritta da Brent Mydland (1952-1990) tastierista del gruppo, in collaborazione con il solito John Perry Barlow, autore di gran parte dei testi dei Dead.
Nell’album intitolato “Built to Last”, il tredicesimo per la band e anche l’ultimo, proprio a causa dell’improvvisa morte di Mydland poco tempo dopo.
Scritta da Brent Mydland (1952-1990) tastierista del gruppo, in collaborazione con il solito John Perry Barlow, autore di gran parte dei testi dei Dead.
Nell’album intitolato “Built to Last”, il tredicesimo per la band e anche l’ultimo, proprio a causa dell’improvvisa morte di Mydland poco tempo dopo.
We don't own this place, though we act as if we did,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 16:03
Percorsi:
Guerra alla Terra
Cuyahoga
[1986]
Scritta da Bill Berry, Peter Buck, Mike Mills e Michael Stipe.
Nell’album intitolato “Lifes Rich Pageant”
Il Cuyahoga River (da un parola di un qualche idioma nativo che vuol dire “tortuoso”) è il fiume sulle cui sponde venne edificata Cleveland, nell’Ohio. Abbiamo già trovato un riferimento al Cuyahoga nella canzone My City Was Gone dei Pretenders, e non a caso: nella prima metà del 900, ma fin verso la fine dei 60, il “Fiume Tortuoso”, che un tempo era stato la vita stessa per le popolazioni native della regione, venne a tal punto inquinato che sulla superficie dell’acqua avvenivano esplosioni e roghi causati dalla concentrazione spaventosa di idrocarburi ed altri componenti chimici altamente infiammabili…
L’ennesimo grande incendio, avvenuto nel 1969, portò al varo del provvedimento legislativo noto come “Clean Water Act” e alla costituzione dell’agenzia federale Environment... (continua)
Scritta da Bill Berry, Peter Buck, Mike Mills e Michael Stipe.
Nell’album intitolato “Lifes Rich Pageant”
Il Cuyahoga River (da un parola di un qualche idioma nativo che vuol dire “tortuoso”) è il fiume sulle cui sponde venne edificata Cleveland, nell’Ohio. Abbiamo già trovato un riferimento al Cuyahoga nella canzone My City Was Gone dei Pretenders, e non a caso: nella prima metà del 900, ma fin verso la fine dei 60, il “Fiume Tortuoso”, che un tempo era stato la vita stessa per le popolazioni native della regione, venne a tal punto inquinato che sulla superficie dell’acqua avvenivano esplosioni e roghi causati dalla concentrazione spaventosa di idrocarburi ed altri componenti chimici altamente infiammabili…
L’ennesimo grande incendio, avvenuto nel 1969, portò al varo del provvedimento legislativo noto come “Clean Water Act” e alla costituzione dell’agenzia federale Environment... (continua)
Let's put our heads together and start a new country up
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 15:27
Percorsi:
Guerra alla Terra
Monkey Gone to Heaven
[1989]
Scritta da Black Francis (Frank Black)
Nell’album intitolato “Doolittle”
Inquinamento, riduzione della fascia d’ozono, riscaldamento globale: questi i temi affrontati in questa “Monkey Gone to Heaven”, insieme a richiami alla religione e alla numerologia ebraica…
La scoperta dell’assottigliamento della fascia d’ozono, che ci protegge dalle radiazioni solari letali, data appena pochi anni prima dell’uscita di “Doolittle”. Proprio nel 1989 il fenomeno del buco d’ozono già conclamato nella porzione di stratosfera che sovrasta l’Antartide venne osservato in formazione anche sul Polo Nord…
Scritta da Black Francis (Frank Black)
Nell’album intitolato “Doolittle”
Inquinamento, riduzione della fascia d’ozono, riscaldamento globale: questi i temi affrontati in questa “Monkey Gone to Heaven”, insieme a richiami alla religione e alla numerologia ebraica…
La scoperta dell’assottigliamento della fascia d’ozono, che ci protegge dalle radiazioni solari letali, data appena pochi anni prima dell’uscita di “Doolittle”. Proprio nel 1989 il fenomeno del buco d’ozono già conclamato nella porzione di stratosfera che sovrasta l’Antartide venne osservato in formazione anche sul Polo Nord…
There was a guy
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 14:58
Percorsi:
Guerra alla Terra
(Nothing but) Flowers
[1987]
Scritta da David Byrne, Chris Frantz, Jerry Harrison e Tina Weymouth.
Nell’album intitolato “Naked” (1988), l’album finale per la famosa band di New York.
Ricollegandomi a Down to Earth di Peter Gabriel e ad Apeman dei The Kinks – cui oltre tutto la copertina del disco dei Talking Heads in qualche modo rimanda – mi sa tanto che se l’umanità non si darà presto una regolata non sarà poi mica tanto facile vivere in una “decrescita” che l’uomo non avrà scelto ma che gli sarà imposta dalle circostanze, e che per ciò stesso potrebbe essere niente affatto felice…
Scritta da David Byrne, Chris Frantz, Jerry Harrison e Tina Weymouth.
Nell’album intitolato “Naked” (1988), l’album finale per la famosa band di New York.
Ricollegandomi a Down to Earth di Peter Gabriel e ad Apeman dei The Kinks – cui oltre tutto la copertina del disco dei Talking Heads in qualche modo rimanda – mi sa tanto che se l’umanità non si darà presto una regolata non sarà poi mica tanto facile vivere in una “decrescita” che l’uomo non avrà scelto ma che gli sarà imposta dalle circostanze, e che per ciò stesso potrebbe essere niente affatto felice…
Here we stand
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 13:58
Percorsi:
Guerra alla Terra
Apeman
[1970]
Scritta da Ray Davies
Nell’album intitolato “Lola versus Powerman and the Moneygoround, Part One”
Scritta da Ray Davies
Nell’album intitolato “Lola versus Powerman and the Moneygoround, Part One”
I think I'm sophisticated 'cause I'm living my life
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 13:42
Percorsi:
Contro il Nucleare, Guerra alla Terra
Down to Earth
[2008]
Parole di Peter Gabriel.
Musica di Peter Gabriel e Thomas Newman.
Con l’accompagnamento del Soweto Gospel Choir.
Dalla colonna sonor del film d’animazione “WALL-E”, diretto da Andrew Stanton e prodotto dalla Walt Diney e dalla Pixar.
In mezzo a tante canzoni “distopiche” sul destino della Terra, eccone finalmente una che lascia trasparire un po’ di ottimismo, a patto che noi bipedi la smettiamo di incasinare il nostro mondo, ridefinendo una volta per tutte le priorità per la vita (e non solo la sopravvivenza) futura.
Parole di Peter Gabriel.
Musica di Peter Gabriel e Thomas Newman.
Con l’accompagnamento del Soweto Gospel Choir.
Dalla colonna sonor del film d’animazione “WALL-E”, diretto da Andrew Stanton e prodotto dalla Walt Diney e dalla Pixar.
In mezzo a tante canzoni “distopiche” sul destino della Terra, eccone finalmente una che lascia trasparire un po’ di ottimismo, a patto che noi bipedi la smettiamo di incasinare il nostro mondo, ridefinendo una volta per tutte le priorità per la vita (e non solo la sopravvivenza) futura.
Did you think that your feet had been bound
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 13:29
Percorsi:
Guerra alla Terra
My City Was Gone
[1982]
Scritta da Chrissie Hynde.
Singolo B-side di “Back On The Chain Gang”, poi nell’album intitolato “Learning to Crawl” del 1983.
Una canzone su Akron, Ohio, la città natale che Chrissie Hynde lasciò nel 1973 per cercare miglior fortuna in Gran Bretagna. Non fu facile, ma nel 1978 ecco i Pretenders ed il successo. Ritornata a casa parecchi anni dopo, Chrissie Hynde la trovò di molto peggiorata (e dire che Akron è sempre stata la “Rubber Capital of the World” e quindi l’aria non doveva essere un gran che nemmeno quando la Hynde era giovinetta), ridotta ad un tappeto di parcheggi e di centri commerciali, con la loro “muzak” inascoltabile: “Everything's just huge masses of granite blocks, and everything's outsized. It might look good on a drawing, but it doesn't seem to apply to human life.”
Scritta da Chrissie Hynde.
Singolo B-side di “Back On The Chain Gang”, poi nell’album intitolato “Learning to Crawl” del 1983.
Una canzone su Akron, Ohio, la città natale che Chrissie Hynde lasciò nel 1973 per cercare miglior fortuna in Gran Bretagna. Non fu facile, ma nel 1978 ecco i Pretenders ed il successo. Ritornata a casa parecchi anni dopo, Chrissie Hynde la trovò di molto peggiorata (e dire che Akron è sempre stata la “Rubber Capital of the World” e quindi l’aria non doveva essere un gran che nemmeno quando la Hynde era giovinetta), ridotta ad un tappeto di parcheggi e di centri commerciali, con la loro “muzak” inascoltabile: “Everything's just huge masses of granite blocks, and everything's outsized. It might look good on a drawing, but it doesn't seem to apply to human life.”
I went back to Ohio
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 13:08
Percorsi:
Guerra alla Terra
Hungry Planet
[1970]
Scritta da Skip Battin, Kim Fowley e Roger McGuinn.
Nel nono album dei The Byrds, registrato un po’ dal vivo e un po’ in studio nei primi mesi del 1970 e noto con il titolo di “Untitled”
Scritta da Skip Battin, Kim Fowley e Roger McGuinn.
Nel nono album dei The Byrds, registrato un po’ dal vivo e un po’ in studio nei primi mesi del 1970 e noto con il titolo di “Untitled”
I'm a hungry planet, I had a youthful face
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 11:47
Percorsi:
Guerra alla Terra
The Prophet's Song
[1975]
Parole e musica di Brian May
Nell’album intitolato “A Night At The Opera”
The Prophet's Song venne composta da Brian May (il titolo provvisorio del pezzo era People of the Earth) come una mini-suite. Nel mezzo del brano è presente una complessa parte vocale cantata da Freddie Mercury, in cui la sua voce viene sovraincisa quattro volte in modo non sincronico. Nel programma In the Studio with Redbeard, May raccontò che l'idea per la canzone gli era venuta da un sogno apocalittico sul diluvio universale che aveva fatto mentre era ricoverato in ospedale durante le sessioni di registrazione dell'album Sheer Heart Attack, e che proprio il sogno fu la fonte di parte del testo.
Con i suoi oltre otto minuti di durata, è la più lunga canzone in studio dei Queen
A Night at the Opera (Queen) - Wikipedia
Parole e musica di Brian May
Nell’album intitolato “A Night At The Opera”
The Prophet's Song venne composta da Brian May (il titolo provvisorio del pezzo era People of the Earth) come una mini-suite. Nel mezzo del brano è presente una complessa parte vocale cantata da Freddie Mercury, in cui la sua voce viene sovraincisa quattro volte in modo non sincronico. Nel programma In the Studio with Redbeard, May raccontò che l'idea per la canzone gli era venuta da un sogno apocalittico sul diluvio universale che aveva fatto mentre era ricoverato in ospedale durante le sessioni di registrazione dell'album Sheer Heart Attack, e che proprio il sogno fu la fonte di parte del testo.
Con i suoi oltre otto minuti di durata, è la più lunga canzone in studio dei Queen
A Night at the Opera (Queen) - Wikipedia
Oh oh people of the earth
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 11:24
Percorsi:
Guerra alla Terra
Song for a Dying Planet
[1992]
Parole e musica di Joe Walsh
La canzone che dà il titolo all’album del 1992.
Parole e musica di Joe Walsh
La canzone che dà il titolo all’album del 1992.
Is anyone out there?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2014 - 11:14
Percorsi:
Guerra alla Terra
Désertion
Ecco le foto dell'installazione di Paul Cummins all'interno della Torre di Londra "Blood Sweet Lands and Seas of Red".
CCG Staff 5/8/2014 - 09:28
Piazza, bella piazza
Lolli: "La mia canzone per le vittime dell'Italicus suonerà in memoria del 2 agosto"
di Ilaria Venturi da Repubblica - Bologna
LOLLI, che effetto le fa la sua canzone in piazza Maggiore per il 2 Agosto?
"E' una grande emozione, come se fossi riuscito a dare un piccolo contributo alla memoria in questa città".
C'era stata piazza Fontana, arrivò l'Italicus, il 4 agosto 1974.
"Ero lì, il 9 agosto in piazza Maggiore, il giorno dei funerali: quelle dieci bare in fila, impossibile dimenticare. Avevo 25 anni".
E molta rabbia dentro?
"Tanta rabbia e anche un sentimento di impotenza, che però non doveva diventare sconfitta".
E lo è diventato?
"No, sconfitta no".
"Eravamo in tanti, davvero forti, una sola contraddizione: quella fila, quei dieci morti", chiude la sua canzone. Poi arrivarono quegli 85, di morti...
"Ai funerali dell'Italicus mi sembrava già un punto di non ritorno, insopportabile,... (continua)
4/8/2014 - 22:43
Agosto
Antiwar Songs Blog
Ricorre oggi il quarantesimo anniversario della strage del treno Italicus. Forse fra le tante stragi è quella meno ricordata; gli imputati sono stati tutti assolti e non c’è un colpevole, anche se sicuramente la strage fu compiuta da neofascisti. La strage dell’Italicus non sembra avere grande eco nella canzone politica e d’autore italiana. Dopo Piazza […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-04 20:30:00
Vendemmia
[2011]
Canzone scritta per la compilation ""ADDOSSO!" (2011 - Ribéss Records), dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia e alla Resistenza
Canzone scritta per la compilation ""ADDOSSO!" (2011 - Ribéss Records), dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia e alla Resistenza
Viene su per la salita
(continua)
(continua)
4/8/2014 - 15:13
Always You
Per tutti i morti in battaglia
Come on down won’t you lift me high
(continua)
(continua)
inviata da Richard Sherwood 4/8/2014 - 01:40
Benny Got Blowed Up
[2006]
Album: Wolves in Wolves' Clothing
Album: Wolves in Wolves' Clothing
Tired of shootin' smack, tired of on the run
(continua)
(continua)
4/8/2014 - 00:02
Oro Negro
Album: "Vengo" (2014)
Facendo brillare la versatilità della sua voce senza perdere il ritmo hip hop della base, Anita Tijoux scrive una canzone critica, stavolta contro la guerra e contro l'ambizione che c'è dietro. Un canto alla pace nel suo stile, con un'armonia gradevole e che centra l'obbiettivo: fare riflettere e far capire che le guerre per il potere e la ricchezza danno il popolo in pasto alla morte.
Humo Negro
Facendo brillare la versatilità della sua voce senza perdere il ritmo hip hop della base, Anita Tijoux scrive una canzone critica, stavolta contro la guerra e contro l'ambizione che c'è dietro. Un canto alla pace nel suo stile, con un'armonia gradevole e che centra l'obbiettivo: fare riflettere e far capire che le guerre per il potere e la ricchezza danno il popolo in pasto alla morte.
Humo Negro
No mira ni siente, nunca se detiene,
(continua)
(continua)
3/8/2014 - 21:59
Der müde Soldat
Version française – LE SOLDAT FATIGUÉ – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson allemande - Der müde Soldat – Felicitas Kukuck – 1996
Poème de Klabund [1919]
Musique de Felicitas Kukuck [1996]
C'est le poème qui donne au titre au cycle de « Lieder gegen den Krieg » (Chansons contre la guerre) que Felicitas Kukuck mit en musique en 1996. Klabund (pseudonyme du poète Alfred Henschke, 1890-1928), l'écrivit en faisant semblant qu'il s'agissait d'une traduction du chinois, ou peut-être sous la précise influence des poésies chinoises qu'il traduisait en allemand. Elle fait partie du drame pacifiste Der Kreidekreis (« Le cercle de craie », 1919, qui par la suite inspira Bertolt Brecht pour Der kaukasische Kreidekreis (« Le cercle de craie caucasien »). Klabund, au début de la guerre fervent interventionniste (écrivit même ballades patriotiques et militaristes), au cours d'une de ses fréquentes hospitalisations... (continua)
Chanson allemande - Der müde Soldat – Felicitas Kukuck – 1996
Poème de Klabund [1919]
Musique de Felicitas Kukuck [1996]
C'est le poème qui donne au titre au cycle de « Lieder gegen den Krieg » (Chansons contre la guerre) que Felicitas Kukuck mit en musique en 1996. Klabund (pseudonyme du poète Alfred Henschke, 1890-1928), l'écrivit en faisant semblant qu'il s'agissait d'une traduction du chinois, ou peut-être sous la précise influence des poésies chinoises qu'il traduisait en allemand. Elle fait partie du drame pacifiste Der Kreidekreis (« Le cercle de craie », 1919, qui par la suite inspira Bertolt Brecht pour Der kaukasische Kreidekreis (« Le cercle de craie caucasien »). Klabund, au début de la guerre fervent interventionniste (écrivit même ballades patriotiques et militaristes), au cours d'une de ses fréquentes hospitalisations... (continua)
LE SOLDAT FATIGUÉ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/8/2014 - 15:19
El adiós del soldado
Es muy posible que la canción por el origen sea cubana pero por el compositor, es muy probable que sea española. Tenemos otro ejemplo de canción que México se atribuye por adopción; esta es: "La Paloma" otra habanera, al igual que "El adiós del soladado" o "Volveré mañana", fue compuesta en Cuba por el vasco Sebastián de Iradier Salaverri (Lanciego, Álava, 20 de enero de 1809 - Vitoria, 6 de diciembre de 1865)
El ritmo de "habanera" está asociado al movimiento de las olas del mar y a las travesías de los soldados españoles a Cuba.
El ritmo de "habanera" está asociado al movimiento de las olas del mar y a las travesías de los soldados españoles a Cuba.
Gisrobar 3/8/2014 - 04:07
Postkarte an junge Menschen
c'è un modo per ascoltare questo brano? oppure per averne gli spartiti? grazie!
elisa 2/8/2014 - 14:29
People Not Places
O primogenito, dove hai lasciato
i tuoi sandali? Non senti gli aquiloni
nella striscia di Gaza? C’è l’esercito
dell’omicida. Aiuta. Combattiamo
noi, non preghiamo. E anche tu, combatti.
1°-2 agosto 2014
i tuoi sandali? Non senti gli aquiloni
nella striscia di Gaza? C’è l’esercito
dell’omicida. Aiuta. Combattiamo
noi, non preghiamo. E anche tu, combatti.
1°-2 agosto 2014
L.L. 2/8/2014 - 11:55
Antipatriarca
Album: "Vengo" (2014)
Antipatriarca es una canción que nace, debo ser extremadamente honesta, siempre me he sentido extremadamente ignorante con respecto al feminismo, porque tenemos un machismo intrínseco social. Sin darnos cuenta repetimos patrones de machismo, porque están metidos desde la educación más joven, a través de la Tele, de las aulas de clase, en fin. Y siempre me parece que el feminismo me parece algo lejano, y debo ser honesta, me puse a leer Gabriela Mistral y a leer Simone de Beauvoir. Gabriela Mistral que es poetisa chilena, ganadora de un premio nobel y tremenda feminista, libertaria. Y me enamoré de su obra, de su poesía. Y también me hizo una suerte de clic, de cuestionamiento y reflexión respecto a la condición de mujer. Y también sumado a estar mirando la historia incluso revolucionaria de izquierda latinoamericana, y darme cuenta que son puros hombres, no hay mujeres.... (continua)
Antipatriarca es una canción que nace, debo ser extremadamente honesta, siempre me he sentido extremadamente ignorante con respecto al feminismo, porque tenemos un machismo intrínseco social. Sin darnos cuenta repetimos patrones de machismo, porque están metidos desde la educación más joven, a través de la Tele, de las aulas de clase, en fin. Y siempre me parece que el feminismo me parece algo lejano, y debo ser honesta, me puse a leer Gabriela Mistral y a leer Simone de Beauvoir. Gabriela Mistral que es poetisa chilena, ganadora de un premio nobel y tremenda feminista, libertaria. Y me enamoré de su obra, de su poesía. Y también me hizo una suerte de clic, de cuestionamiento y reflexión respecto a la condición de mujer. Y también sumado a estar mirando la historia incluso revolucionaria de izquierda latinoamericana, y darme cuenta que son puros hombres, no hay mujeres.... (continua)
Yo puedo ser tu hermana tu hija, Tamara Pamela o Valentina
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 1/8/2014 - 23:12
We Took the Wrong Step Years Ago
[1971]
Nell’LP intitolato “X In Search of Space”
Nell’LP intitolato “X In Search of Space”
Think about the things that we should have done before
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/8/2014 - 13:52
Percorsi:
Guerra alla Terra
Keine Macht für Niemand
Versione ebraica di Eli
Stop the war, stop the occupation!
(continua)
inviata da Eli 1/8/2014 - 13:23
Somos Sur
Album: "Vengo" (2014)
feat. Shadia Mansour / شادية منصور
Interpretata insieme alla rapper anglo-palestinese Shadia Mansour, una canzone contro tutti gli imperialismi che non a caso unisce in una sola lotta America Latina e Palestina.
Dopo vari anni ho trovato anche il testo in arabo insieme a quello spagnolo corretto da genius che mi sembra l'unico sito che lo riporta correttamente.
“’Somos Sur’ es sobre la importancia de la resistencia, no sólo en Chile, pero alrededor del mundo. Los movimientos de resistencia global, ya sean en Latinoamérica, África o el Medio Oriente, están peleando en contra de los mismos patrones de violencia que se han repetido una y otra vez a través de la historia. Lo que significa que muchos de estos grupos comparten una serie de demandas similares. Estamos pidiendo una Palestina libre, así como exigimos un Wallmapu independiente en Chile, sin control policiaco”.... (continua)
feat. Shadia Mansour / شادية منصور
Interpretata insieme alla rapper anglo-palestinese Shadia Mansour, una canzone contro tutti gli imperialismi che non a caso unisce in una sola lotta America Latina e Palestina.
Dopo vari anni ho trovato anche il testo in arabo insieme a quello spagnolo corretto da genius che mi sembra l'unico sito che lo riporta correttamente.
“’Somos Sur’ es sobre la importancia de la resistencia, no sólo en Chile, pero alrededor del mundo. Los movimientos de resistencia global, ya sean en Latinoamérica, África o el Medio Oriente, están peleando en contra de los mismos patrones de violencia que se han repetido una y otra vez a través de la historia. Lo que significa que muchos de estos grupos comparten una serie de demandas similares. Estamos pidiendo una Palestina libre, así como exigimos un Wallmapu independiente en Chile, sin control policiaco”.... (continua)
Tu nos dices que debemos sentarnos
(continua)
(continua)
1/8/2014 - 13:15
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Shock
Secondo il celebre saggio di Naomi Klein "Shock Economy", la "Shock Doctrine" consiste nell'applicazione delle politiche ultraliberiste teorizzate da Milton Friedman e dalla Scuola di Chicago (che prevedono privatizzazioni, tagli alla spesa pubblica e liberalizzazioni dei salari) approfittando di uno shock causato da un evento contingente, provocato ad hoc per questo scopo, oppure generato da incapacità politiche o da cause esterne.
Il Cile conosce bene la Shock Economy "grazie" ai Chicago Boys, un gruppo di giovani economisti cileni formatisi presso l'Università di Chicago, sotto l'egida di Milton Friedman e Arnold Harberger ai quali fu affidata l'amministrazione del ministero dell'economia cilena, presieduto da José Piñera, durante il regime di Augusto Pinochet.
José Piñera e' il fratello maggiore dell'ex presidente cileno (recentemente battuto nelle ultime elezioni dalla "socialista" Michelle Bachelet), Sebastian Piñera, che infatti aveva abbracciato le stesse polithce economiche.
Il Cile conosce bene la Shock Economy "grazie" ai Chicago Boys, un gruppo di giovani economisti cileni formatisi presso l'Università di Chicago, sotto l'egida di Milton Friedman e Arnold Harberger ai quali fu affidata l'amministrazione del ministero dell'economia cilena, presieduto da José Piñera, durante il regime di Augusto Pinochet.
José Piñera e' il fratello maggiore dell'ex presidente cileno (recentemente battuto nelle ultime elezioni dalla "socialista" Michelle Bachelet), Sebastian Piñera, che infatti aveva abbracciato le stesse polithce economiche.
CCG Staff 1/8/2014 - 12:49
Varsovie
[1983]
Scritta da Bernard Bonvoisin
Nell’LP intitolato “Trust IV” o “Idéal”
Esiste anche una versione in inglese dell’album, in cui la canzone s’intitola “Uptown Martyrs”
Scritta da Bernard Bonvoisin
Nell’LP intitolato “Trust IV” o “Idéal”
Esiste anche una versione in inglese dell’album, in cui la canzone s’intitola “Uptown Martyrs”
La Pologne est à l´Est une gangrène
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/8/2014 - 11:37
Blood Money
[1988]
Scritta da Bon Harris e Douglas McCarthy.
Nell’LP intitolato “Belief” del 1989.
“Io credo nella Bibbia e credo in quello che Dio ha detto. Loro non hanno fatto quello che Dio ha detto. Dio ha detto di prendere al ricco per dare al povero, non ha detto di prendere al povero per dare al ricco. Invece questo è ciò che loro hanno fatto. Denaro per sangue.”
Scritta da Bon Harris e Douglas McCarthy.
Nell’LP intitolato “Belief” del 1989.
“Io credo nella Bibbia e credo in quello che Dio ha detto. Loro non hanno fatto quello che Dio ha detto. Dio ha detto di prendere al ricco per dare al povero, non ha detto di prendere al povero per dare al ricco. Invece questo è ciò che loro hanno fatto. Denaro per sangue.”
thou take your dreams away
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/8/2014 - 10:37
Join the Chant
[1987]
Scritta da Bon Harris e Douglas McCarthy.
Nell’LP intitolato “That Total Age” del 1987.
Bugie, oro, armi, fuoco, religione, forza ed odio, libri che bruciano… unisciti al canto!
Ci vedo una sintesi del totalitarismo, e del nazismo in particolare, in chiave “industrial”…
Scritta da Bon Harris e Douglas McCarthy.
Nell’LP intitolato “That Total Age” del 1987.
Bugie, oro, armi, fuoco, religione, forza ed odio, libri che bruciano… unisciti al canto!
Ci vedo una sintesi del totalitarismo, e del nazismo in particolare, in chiave “industrial”…
lies, lies, lies, lies
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/8/2014 - 10:07
Bloody Minds
The "Bloody Minds" anti-war protest folk song was written in a Furnald Hall dormitory room on Columbia University’s campus in March of 1967, after I discovered that Columbia University was an institutional member of the Pentagon’s Institute for Defense Analyses [IDA] weapons research think-tank and that Columbia University President Grayson Kirk was a member of both IDA’s board of trustees and IDA’s executive committee. The "Bloody Minds" protest folk song was lyrically patterned somewhat after Dylan’s "Masters Of War" protest folk song of the 1960s (which was sung to the melody of the traditional folk song "Nottamun Town" that Jean Ritchie used to sing in the late 1950s and early 1960s).
Come, you Bloody Minds
(continua)
(continua)
inviata da protestfolk 1/8/2014 - 05:44
Jaromír Nohavica: Kometa [Spatřil jsem kometu]
Un'altra versione polacca
Krzysiek Wrona 1/8/2014 - 02:17
Danse Macabre
Dal quinto album del gruppo "Akurat" intitolato "Człowiek" (Uomo) del 2010, come [bonus track]
Il testo trovato qui tekstowo.pl
Il testo trovato qui tekstowo.pl
DANSE MACABRE
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/8/2014 - 02:13
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Parole e musica di John Lee Hooker
Boom, boom: non è il rumore delle bombe o della mitragliatrice ma del cuore che batte per amore. Per questo è stata scelta come sigla del programma di Radio Due "Rataplan" che ci ha accompagnato per il mese di luglio. Un pezzo elettrizzante scritto da uno dei padri del blues elettrico.
Innumerevoli le versioni, la più famosa è forse quella incisa nel 1965 dagli Animals di Eric Burdon, ma ricordiamo anche un'incredibile interpretazione di Demetrio Stratos degli AreA.