La riva bianca, la riva nera
La versione finlandese cantata da Marion Rung (1972)
The Finnish version performed by Marion Rung (1972)
Marion Rung è una nota cantante finlandese (di origine ebrea russa) famosa per aver vinto l'Eurofestival nel 1980 con la canzone "Where is the Love". Qui la vediamo in una trasmissione della TV di stato finlandese del 15 gennaio 1972 interpretare la versione de La riva bianca, la riva nera. La traduzione, del 1971, sembra essere di Katri Helena che pure la interpretò. [RV]
VALKEA RANTA, MUSTA RANTA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/8/2014 - 23:28
Ma mère la Suisse
...troppi anni alle porte di questo paese?
MIA MADRE, LA SVIZZERA
(continua)
(continua)
11/8/2014 - 23:25
Questi anni
[1989]
Parole e musica di Kina (Sergio Milani, Alberto Ventrella e Giampiero Capra, con Beppe Crovella).
Nel disco intitolato “Se ho vinto Se ho perso”, autoprodotto da Stefano Giaccone e Kina su etichetta Blu Bus Dischi.
Quante volte ho ascoltato questa canzone, su vinile e dal vivo!
In questi versi c’è tutta la Torino di quegli anni, un amaro ma rabbioso bilancio del “decennio perduto” inaugurato con la marcia dei 40.000 quadri FIAT dell’ottobre 1980 e chiuso dagli ultimi fuochi della lotta armata, gli anni del “riflusso” e della fine di ogni illusione rivoluzionaria.
Ma anche gli anni del rafforzamento e dell’espansione dei Centri Sociali Occupati ed Autogestiti, ai quali “Se ho vinto Se ho perso” è dedicato, come dichiarato dagli autori all’inizio del fittissimo opuscolo che accompagna il disco.
Non chiedetemi se ho vinto o se ho perso... siete voi ad aver perduto, voi tutti meno umani...
Parole e musica di Kina (Sergio Milani, Alberto Ventrella e Giampiero Capra, con Beppe Crovella).
Nel disco intitolato “Se ho vinto Se ho perso”, autoprodotto da Stefano Giaccone e Kina su etichetta Blu Bus Dischi.
Quante volte ho ascoltato questa canzone, su vinile e dal vivo!
In questi versi c’è tutta la Torino di quegli anni, un amaro ma rabbioso bilancio del “decennio perduto” inaugurato con la marcia dei 40.000 quadri FIAT dell’ottobre 1980 e chiuso dagli ultimi fuochi della lotta armata, gli anni del “riflusso” e della fine di ogni illusione rivoluzionaria.
Ma anche gli anni del rafforzamento e dell’espansione dei Centri Sociali Occupati ed Autogestiti, ai quali “Se ho vinto Se ho perso” è dedicato, come dichiarato dagli autori all’inizio del fittissimo opuscolo che accompagna il disco.
Non chiedetemi se ho vinto o se ho perso... siete voi ad aver perduto, voi tutti meno umani...
So ancora guardare in alto
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/8/2014 - 23:02
L'Uno (La pace è un cormorano)
Dopo anni, Claudio Cormio ha interpretato la canzone a Fosdinovo il 3 agosto 2014, in occasione della 10a edizione di Fino al Cuore della Rivolta. Un inedito assoluto che Claudio Cormio ha così spiegato: "Si tratta di una canzone che il Mea (così tra gli amici veniva chiamato Ivan Della Mea, ndr) scrisse nel 1991 ai tempi della 1a Guerra del Golfo, quella di papà Bush. E' basata su quella che fu la foto-simbolo di quella guerra, il cormorano completamente imbrattato di petrolio. Una foto che poi si dimostrò un falso."
Riccardo Venturi 11/8/2014 - 21:48
Maddalena di Val Susa
IN VIAGGIO CON STELLINA
di Riccardo Venturi
Qualche tempo fa, in luoghi lontani e vicinissimi al tempo stesso, sono stato un po' in viaggio con Stellina.
Stellina la si vede nella foto; è una cagnetta che definire simpatica sarebbe troppo poco. Più che altro, è una cagnetta che, per certi impervi sentieri, va da sola. Ha, per modo di dire, una "padrona" (*); volendo, ha pure tutta la bardatura necessaria per l'attacco del guinzaglio; solo che la sua "padrona", per tutto dire, il guinzaglio non lo ama affatto. Specialmente quando la lascia libera su quei sentieri di cui parlavo prima; su quei sentieri, dopo un po', ci sono ben altri guinzagli, riservati stavolta a tutta una popolazione.
E così Stellina si scatena; con le sue zampette e vedendo il mondo da un'angolazione, presumo, parecchio differente dalla nostra, percorre i sentieri con sicurezza ma seguendo... (continua)
11/8/2014 - 20:21
La spigolatrice di Sapri
Poesia di Luigi Mercantini (1857)
A poem by Luigi Mercantini (1857)
Musica e interpretazione di Mjriam Masciandaro (2013)
Music and performance by Mjriam Masciandaro (2013)
La Spigolatrice di Sapri è rimasta letteralmente per mesi in approvazione; un po' per qualche dubbio intrinseco, un po' per reperire una sua eventuale versione musicata (che è stata finalmente reperita per opera della giovane cantautrice napoletana Mjriam Masciandaro) e un po' per quella speciale caratteristica di questo sito, che è la sua totale mancanza di fretta. Oggi finalmente la pagina viene costruita, anche perché la figura di Carlo Pisacane, tolta dall'iconografia prettamente “risorgimentale” in cui è stata costretta (non ultimamente proprio grazie alla famosa poesia di Mercantini), è stata finalmente ricondotta alle sue vere connotazioni di rivoluzionario socialista e anarchico. Connotazioni peraltro chiaramente... (continua)
A poem by Luigi Mercantini (1857)
Musica e interpretazione di Mjriam Masciandaro (2013)
Music and performance by Mjriam Masciandaro (2013)
La Spigolatrice di Sapri è rimasta letteralmente per mesi in approvazione; un po' per qualche dubbio intrinseco, un po' per reperire una sua eventuale versione musicata (che è stata finalmente reperita per opera della giovane cantautrice napoletana Mjriam Masciandaro) e un po' per quella speciale caratteristica di questo sito, che è la sua totale mancanza di fretta. Oggi finalmente la pagina viene costruita, anche perché la figura di Carlo Pisacane, tolta dall'iconografia prettamente “risorgimentale” in cui è stata costretta (non ultimamente proprio grazie alla famosa poesia di Mercantini), è stata finalmente ricondotta alle sue vere connotazioni di rivoluzionario socialista e anarchico. Connotazioni peraltro chiaramente... (continua)
Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/8/2014 - 19:16
Ciegas banderas
[1984]
Parole e musica di Víctor Heredia.
Nel disco intitolato “Solo quiero la vida”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Víctor Heredia.
Nel disco intitolato “Solo quiero la vida”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Ciertos hombres para distinguirse
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/8/2014 - 16:24
Mandarinas
[1984]
Parole e musica di Víctor Heredia.
Nel disco intitolato “Solo quiero la vida”.
Come Carta a Maria Cristina e Mara, un’altra canzone che Heredia ha dedicato alla sorella María Cristina Cournou, sequestrata e desaparecida dal 17 giugno del 1976, insieme al suo compagno, lo scrittore Claudio Nicolás Grandi. María Cristina aveva 28 anni ed era incinta di quattro mesi; Claudio Nicolás aveva 31 anni. La loro scomparsa, per mano dei genocidi della dittatura argentina, lasciò orfana la loro figlioletta Yamila di due anni.
“Buscando mandarinas”. El secuestro y la desaparición de Maria Cristina Cournou (hermana de Victor Heredia), y su esposo, el poeta Nicolás Grandi.
(Bernart Bartleby)
Parole e musica di Víctor Heredia.
Nel disco intitolato “Solo quiero la vida”.
Come Carta a Maria Cristina e Mara, un’altra canzone che Heredia ha dedicato alla sorella María Cristina Cournou, sequestrata e desaparecida dal 17 giugno del 1976, insieme al suo compagno, lo scrittore Claudio Nicolás Grandi. María Cristina aveva 28 anni ed era incinta di quattro mesi; Claudio Nicolás aveva 31 anni. La loro scomparsa, per mano dei genocidi della dittatura argentina, lasciò orfana la loro figlioletta Yamila di due anni.
“Buscando mandarinas”. El secuestro y la desaparición de Maria Cristina Cournou (hermana de Victor Heredia), y su esposo, el poeta Nicolás Grandi.
(Bernart Bartleby)
Recuerdo cuando niño
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/8/2014 - 15:57
This Little Place Called Ireland
[1974]
Scritta da Liam Tiernan, membro del gruppo di Belfast capitanato da Paddy McGuigan, The Barleycorn.
Nell’album dei Barleycorn intitolato “The Winds Are Singing Freedom”
Scritta da Liam Tiernan, membro del gruppo di Belfast capitanato da Paddy McGuigan, The Barleycorn.
Nell’album dei Barleycorn intitolato “The Winds Are Singing Freedom”
When my days were filled with brightness and my mind was filled with dreams
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/8/2014 - 14:45
Percorsi:
I conflitti Irlandesi
Cento fiori son sbocciati
[2014]
Da "Come il soffitto di una chiesa bombardata", split tra Contrasto e Kalashnikov Collective.
Da "Come il soffitto di una chiesa bombardata", split tra Contrasto e Kalashnikov Collective.
Compagni, proletari, studenti ed operai
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/8/2014 - 13:02
Życie to nie teatr
Sted forever
Il testo da http://poema.pl/publikacja/871-zycie-t...
http://poema.pl/publikacja/871-zycie-t...
Il testo da http://poema.pl/publikacja/871-zycie-t...
http://poema.pl/publikacja/871-zycie-t...
Życie to jest teatr, mówisz ciągle, opowiadasz,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/8/2014 - 02:49
Ballada o Bieli
10 agosto 2014
LA BALLATA DEL BIANCO
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 10/8/2014 - 23:31
Schefferville, le dernier train
Chanson québécoise de langue française – Schefferville, le dernier train – Michel Rivard – 1983
Comme, Lucien l'âne mon ami, comme tu disais l'autre jour en commentaire à une autre chanson : « « Pensez-vous que ne voulons pas rester ?
Ici nous sommes nés et ici nous voudrions vivre. »...
On dit et on pense la même chose dans le grand Nord québécois... »
Je m'en souviens bien, c'était une chanson de Calabre ; un coin situé on ne peut plus au Sud de l'Italie. C'était « Si dìcie c'all'Italia avim' a libbertà ». Tu l'avais traduite, d'ailleurs. Ce qui devait bien donner comme titre : « ON DIT QU'EN ITALIE NOUS AVONS LA LIBERTÉ ».
Et toi, mon ami l'âne Lucien, tu voulais qu'on mette ici la chanson de Michel Rivard : Schefferville, le dernier train ... La voici. On y découvrira qu'au nord, au Grand Nord, comme au Sud, au grand Sud, c'est partout pareil, c'est toujours la même chose, comme... (continua)
Comme, Lucien l'âne mon ami, comme tu disais l'autre jour en commentaire à une autre chanson : « « Pensez-vous que ne voulons pas rester ?
Ici nous sommes nés et ici nous voudrions vivre. »...
On dit et on pense la même chose dans le grand Nord québécois... »
Je m'en souviens bien, c'était une chanson de Calabre ; un coin situé on ne peut plus au Sud de l'Italie. C'était « Si dìcie c'all'Italia avim' a libbertà ». Tu l'avais traduite, d'ailleurs. Ce qui devait bien donner comme titre : « ON DIT QU'EN ITALIE NOUS AVONS LA LIBERTÉ ».
Et toi, mon ami l'âne Lucien, tu voulais qu'on mette ici la chanson de Michel Rivard : Schefferville, le dernier train ... La voici. On y découvrira qu'au nord, au Grand Nord, comme au Sud, au grand Sud, c'est partout pareil, c'est toujours la même chose, comme... (continua)
Il n’y a plus rien au Roxy
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/8/2014 - 13:31
Somos Sur
Un articolo di Eduardo Galeano su Gaza.
Español
Italiano
GAZA
Por Eduardo Galeano
Para justificarse, el terrorismo de Estado fabrica terroristas: siembra odio y cosecha coartadas. Todo indica que esta carnicería de Gaza, que según sus autores quiere acabar con los terroristas, logrará multiplicarlos.
Desde 1948, los palestinos viven condenados a humillación perpetua. No pueden ni respirar sin permiso. Han perdido su patria, sus tierras, su agua, su libertad, su todo. Ni siquiera tienen derecho a elegir sus gobernantes. Cuando votan a quien no deben votar, son castigados. Gaza está siendo castigada. Se convirtió en una ratonera sin salida, desde que Hamas ganó limpiamente las elecciones en el año 2006. Algo parecido había ocurrido en 1932, cuando el Partido Comunista triunfó en las elecciones de El Salvador. Bañados en sangre, los salvadoreños expiaron su mala conducta y desde entonces... (continua)
Español
Italiano
GAZA
Por Eduardo Galeano
Para justificarse, el terrorismo de Estado fabrica terroristas: siembra odio y cosecha coartadas. Todo indica que esta carnicería de Gaza, que según sus autores quiere acabar con los terroristas, logrará multiplicarlos.
Desde 1948, los palestinos viven condenados a humillación perpetua. No pueden ni respirar sin permiso. Han perdido su patria, sus tierras, su agua, su libertad, su todo. Ni siquiera tienen derecho a elegir sus gobernantes. Cuando votan a quien no deben votar, son castigados. Gaza está siendo castigada. Se convirtió en una ratonera sin salida, desde que Hamas ganó limpiamente las elecciones en el año 2006. Algo parecido había ocurrido en 1932, cuando el Partido Comunista triunfó en las elecciones de El Salvador. Bañados en sangre, los salvadoreños expiaron su mala conducta y desde entonces... (continua)
9/8/2014 - 23:13
Amleto
In occasione -finalmente- dell'inserimento del video di questa canzone, e soprattutto della ricostituzione degli Apuamater, essa è stata tolta dagli "Extra", e sarebbe stato opportuno farlo prima. Lunga vita agli Apuamater!
Riccardo Venturi 9/8/2014 - 22:18
Ciente veleni - Sguarracino
[2011]
De Falco - E Zézi
'O Guarracino - Tradizionale.
Album: Ciente paise. Tra cient'anne e ciente mise torna l'acqua a li paise - Vesuvio.
Massimo Mollo (Voce e chitarra)
Maurizio Saccone (Sax)
Antonello Paliotti (Chitarra battente, plettri)
Angelo Di Falco (Putipù)
Massimo Ferrante (Marranzano, chitarra e voce)
Maura Sciullo e Pasquale Terracciano (Tamburelli)
Marzia del Giudice (Castagnette)
Enzo Salerno (Basso)
Roberto Sansone (Batteria)
Gatti Distratti (Rumori)
Un brano straordinario che potremmo chiamare della “nuova tradizione”. Nell'anno del Signore 2011, di grazia e (soprattutto) disgrazia, il Gruppo Operaio E Zézi di Pomigliano d'Arco, attivo fin dai primi anni '70 e che vide le prime gesta di un giovanissimo Daniele Sepe mentre -tra le altre amene cose- esplodeva la fabbrica Flobert di Sant'Anastasia, decise di trasportarci a tutti quanti a farci fare un bel giro... (continua)
De Falco - E Zézi
'O Guarracino - Tradizionale.
Album: Ciente paise. Tra cient'anne e ciente mise torna l'acqua a li paise - Vesuvio.
Massimo Mollo (Voce e chitarra)
Maurizio Saccone (Sax)
Antonello Paliotti (Chitarra battente, plettri)
Angelo Di Falco (Putipù)
Massimo Ferrante (Marranzano, chitarra e voce)
Maura Sciullo e Pasquale Terracciano (Tamburelli)
Marzia del Giudice (Castagnette)
Enzo Salerno (Basso)
Roberto Sansone (Batteria)
Gatti Distratti (Rumori)
Un brano straordinario che potremmo chiamare della “nuova tradizione”. Nell'anno del Signore 2011, di grazia e (soprattutto) disgrazia, il Gruppo Operaio E Zézi di Pomigliano d'Arco, attivo fin dai primi anni '70 e che vide le prime gesta di un giovanissimo Daniele Sepe mentre -tra le altre amene cose- esplodeva la fabbrica Flobert di Sant'Anastasia, decise di trasportarci a tutti quanti a farci fare un bel giro... (continua)
Appillatev' o naso
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2014 - 20:08
Percorsi:
Guerra alla Terra
Mahurini, il panzone di Predappio
Antiwar Songs Blog
Non molto tempo fa avevamo proposto una canzone, The Gold in Africa di Neville Marcano « The Tiger » proveniente da Trinidad e Tobago : un calypso composto all’epoca dell’aggressione fascista italiana all’Etiopia, rivolto espressamente contro Benito Mussolini. Un’autentica particolarità che oggi ripetiamo spingendoci ancor più lontano : nell’antipodale Aotearoa, vale a dire il nome con cui il popolo […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-09 17:46:00
Addio padre / Bu njekoon ndawal
[2013]
Tradizionale
Testo wolof di Dudù Kouate
Album: Folk&Peace - Cantautori contro la guerra
(Versione per Emergency)
Versione inedita in:
Fino al cuore della Rivolta - Volume 1
(Cofanetto di 3 cd per il decennale del Festival di Fosdinovo)
Si tratta, nella parte italiana, di una versione di Addio padre e madre addio, una delle più note canzoni popolari italiane dell'epoca della Grande Guerra, raccolta nel 1978 da Sandra Boninelli a Martinengo (BG) e pubblicata nel 2013, solo con la voce della Boninelli, sul cd Folk&Peace – Cantautori contro la guerra, un progetto che a suo tempo aveva preparato Alberto Cesa del gruppo Cantovivo. La sorella di Cesa, Ita, per ricordare la figura del fratello ha deciso di pubblicare il cd per Emergency. In questa versione inedita si aggiunge il musicista griot Dudù Kouate, che da 20 anni vive e lavora a Bergamo, e che canta e suona il kalam.
Tradizionale
Testo wolof di Dudù Kouate
Album: Folk&Peace - Cantautori contro la guerra
(Versione per Emergency)
Versione inedita in:
Fino al cuore della Rivolta - Volume 1
(Cofanetto di 3 cd per il decennale del Festival di Fosdinovo)
Si tratta, nella parte italiana, di una versione di Addio padre e madre addio, una delle più note canzoni popolari italiane dell'epoca della Grande Guerra, raccolta nel 1978 da Sandra Boninelli a Martinengo (BG) e pubblicata nel 2013, solo con la voce della Boninelli, sul cd Folk&Peace – Cantautori contro la guerra, un progetto che a suo tempo aveva preparato Alberto Cesa del gruppo Cantovivo. La sorella di Cesa, Ita, per ricordare la figura del fratello ha deciso di pubblicare il cd per Emergency. In questa versione inedita si aggiunge il musicista griot Dudù Kouate, che da 20 anni vive e lavora a Bergamo, e che canta e suona il kalam.
Addio padre e madre addio
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2014 - 16:01
La canaille (La chanson des gueux)
9 agosto 2014
LA CANAGLIA (CANZONE DEGLI STRACCIONI)
(continua)
(continua)
9/8/2014 - 13:06
PadreMadre
Nuovo link YouTube per la versione solo pianoforte e voce di PadreMadre (quella precedentemente linkata è scomparsa):
https://www.youtube.com/watch?v=P6UGx8xQimA
https://www.youtube.com/watch?v=P6UGx8xQimA
Alberta Beccaro 9/8/2014 - 12:38
Si yo supiera tu nombre
[1985]
Canción de Victor Manuel dedicada a las Abuelas de Plaza de Mayo, escrita para la película Todo es Ausencia de Rodolfo Kuhn
Canción de Victor Manuel dedicada a las Abuelas de Plaza de Mayo, escrita para la película Todo es Ausencia de Rodolfo Kuhn
Si yo supiera tu nombre
(continua)
(continua)
inviata da adriana 9/8/2014 - 07:27
La canaille (La chanson des gueux)
Le Cri du Peuple - Chansons de la Commune
Valentino Stacciarini 9/8/2014 - 00:54
La Ballade d'Hoboken
La Ballade d'Hoboken
Chanson française – La Ballade d'Hoboken – Claude Semal – 1977
Chanson écrite et composée par Claude Semal en 1977, "La ballade d'Hoboken " (Hoboken est une commune industrielle proche d'Anvers), est une chanson, qui dénonce la pollution par le plomb diffusée par l'usine d'Hoboken de l'entreprise belge de métaux Métallurgie Hoboken. Cette chanson fut « traduite en justice » en même temps que son auteur et interprète pour "diffamation". Ils seront acquittés.
Une vieille histoire ? Mais la chanson a de la mémooire...
Pour mieux connaître les chansons et le chanteur : toutes les chansons de Claude Semal
Chanson française – La Ballade d'Hoboken – Claude Semal – 1977
Chanson écrite et composée par Claude Semal en 1977, "La ballade d'Hoboken " (Hoboken est une commune industrielle proche d'Anvers), est une chanson, qui dénonce la pollution par le plomb diffusée par l'usine d'Hoboken de l'entreprise belge de métaux Métallurgie Hoboken. Cette chanson fut « traduite en justice » en même temps que son auteur et interprète pour "diffamation". Ils seront acquittés.
Une vieille histoire ? Mais la chanson a de la mémooire...
Pour mieux connaître les chansons et le chanteur : toutes les chansons de Claude Semal
Dans la banlieue d’Anvers près du chantier naval
(continua)
(continua)
inviata da Lucien Lane 8/8/2014 - 21:43
Percorsi:
Guerra alla Terra
La marche à suivre
La marche à suivre
Chanson française – La marche à suivre – C. Aloïsio - JC Watrin - 1978
On m'a signalé et j'ai promis de faire suivre... Alors, voilà, je fais ce que j'ai dit...
Évidemment, Lucien l'âne mon ami, je sais bien que tu es du genre « Je dis ce que je fais et je fais ce que je dis » et je sais comme toi que ce n'est pas le cas de tout le monde... Loin de là... Moi, par exemple, je promets mille choses et je n'en tiens que très peu... Mais ce n'est pas de la mauvaise volonté, je ne suis qu'un homme moi, je fais ce que je peux... et comme je ne veux mécontenter personne... Je mécontente presque tout le monde... cela dit, qui est cet « on » qui t'a envoyé cette chanson ? Ce serait bien de le faire connaître...
D'accord, j'ai eu tort... Voici le message que j'ai reçu :
« Etes-vous intéressé par des chansons rares de lutte, de contestation, de résistance, de dénonciation...... (continua)
Chanson française – La marche à suivre – C. Aloïsio - JC Watrin - 1978
On m'a signalé et j'ai promis de faire suivre... Alors, voilà, je fais ce que j'ai dit...
Évidemment, Lucien l'âne mon ami, je sais bien que tu es du genre « Je dis ce que je fais et je fais ce que je dis » et je sais comme toi que ce n'est pas le cas de tout le monde... Loin de là... Moi, par exemple, je promets mille choses et je n'en tiens que très peu... Mais ce n'est pas de la mauvaise volonté, je ne suis qu'un homme moi, je fais ce que je peux... et comme je ne veux mécontenter personne... Je mécontente presque tout le monde... cela dit, qui est cet « on » qui t'a envoyé cette chanson ? Ce serait bien de le faire connaître...
D'accord, j'ai eu tort... Voici le message que j'ai reçu :
« Etes-vous intéressé par des chansons rares de lutte, de contestation, de résistance, de dénonciation...... (continua)
Si tu as dix-sept ans
(continua)
(continua)
inviata da Lucien Lane 8/8/2014 - 15:48
The Convict of Clonmel
[1820s]
Nota anche con il titolo de “The Gaol of Cluain Meala”.
Versi del poeta di Cork Jeremiah Joseph Callanan (1795–1829).
Interpretata e incisa da moltissimi musicisti irlandesi, da Luke Kelly coi Dubliners a Tommy Sands con la Sands Family ai Dublin City Ramblers.
La “príosún Chluain Meala” (Clonmel, contea Tipperary) ha visto passare molti irriducibili irlandesi, dai Whiteboys, che nel 700 lottavano contro i latifondisti ed i loro abusi, ai Young Irelanders, precursori del repubblicanismo novecentesco…
Nota anche con il titolo de “The Gaol of Cluain Meala”.
Versi del poeta di Cork Jeremiah Joseph Callanan (1795–1829).
Interpretata e incisa da moltissimi musicisti irlandesi, da Luke Kelly coi Dubliners a Tommy Sands con la Sands Family ai Dublin City Ramblers.
La “príosún Chluain Meala” (Clonmel, contea Tipperary) ha visto passare molti irriducibili irlandesi, dai Whiteboys, che nel 700 lottavano contro i latifondisti ed i loro abusi, ai Young Irelanders, precursori del repubblicanismo novecentesco…
How hard is my fortune
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/8/2014 - 14:00
Percorsi:
Dalle galere del mondo, I conflitti Irlandesi
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