Una brutta ventata
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continua)
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continua)
Bella signora
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:10
Il rondone
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Bellissima canzone che può benissimo essere accostata ad altre forse più famose, come Ad un giovine pilota, Il pilota di Hiroshima e Pilota di guerra. C’è in più un aspetto che le altre non considerano; l’onanismo vigliacco dell’assassino di massa che non guarda negli occhi le proprie vittime... E penso in questi giorni alla cieca e codarda violenza dell’esercito israeliano, con i suoi aerei, le sue navi, i suoi cannoni, i suoi carrarmati, i suoi droni che infieriscono su uomini, donne e bambini nella trappola di Gaza...
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili... (continua)
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Bellissima canzone che può benissimo essere accostata ad altre forse più famose, come Ad un giovine pilota, Il pilota di Hiroshima e Pilota di guerra. C’è in più un aspetto che le altre non considerano; l’onanismo vigliacco dell’assassino di massa che non guarda negli occhi le proprie vittime... E penso in questi giorni alla cieca e codarda violenza dell’esercito israeliano, con i suoi aerei, le sue navi, i suoi cannoni, i suoi carrarmati, i suoi droni che infieriscono su uomini, donne e bambini nella trappola di Gaza...
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili... (continua)
Con l’orecchio ai motori
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:09
A noi mo'
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continua)
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continua)
A noi! Mò
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:03
Il colpo di vuoto
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continua)
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continua)
Diciott'anni e un giorno
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:02
Le Clandestin
(2000)
Album: "En attendant les caravanes"
Album: "En attendant les caravanes"
Il vagabonde et s'enveloppe
(continua)
(continua)
26/7/2014 - 21:54
Supper's Ready
Avevo 16 anni, mollato dalla prima fidanzatina che negli ultimissimi tempi mi regalò una musicassetta di Seconds Out, ascoltata distrattamente. Dopo l'addio iniziai ad ascoltare questa musica e, sebbene pieno di dolore, scoprii un mondo di sonorità ed emozioni inaspettato, al confronto tutto era robetta. Tra i brani preferiti c'erano Supper's Ready e Mad Man Moon che, a distanza di molti decenni restano delle vette di bellezza unica. E' l'erdità di Maya che ringrazio molto.
Peppe G. 26/7/2014 - 19:18
El frente de Gandesa (Si me quieres escribir)
anonimo
Si me quieres escribir
(continua)
(continua)
inviata da Andrea 26/7/2014 - 18:53
Rue de Panam
Album: Rue du Temps (1997)
avec Les Hurlements d'Léo
Dalle strade di Paname, cioè di Parigi, invase dai turisti, dalla droga e dalla repressione un messaggio chiaro: un giorno gli sbirri avranno il loro da fare perché i vagabondi parlano di rivoluzione. Un giorno le nostre canzoni vi disarmeranno e allora non ci sarà altro che la follia, la gioia e l'anarchia...
avec Les Hurlements d'Léo
Dalle strade di Paname, cioè di Parigi, invase dai turisti, dalla droga e dalla repressione un messaggio chiaro: un giorno gli sbirri avranno il loro da fare perché i vagabondi parlano di rivoluzione. Un giorno le nostre canzoni vi disarmeranno e allora non ci sarà altro che la follia, la gioia e l'anarchia...
Dans une rue de Paname
(continua)
(continua)
26/7/2014 - 17:49
Alle barricate
2015
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continua)
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continua)
Agosto del '22 l'Italia è rastrellata
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2014 - 14:45
Percorsi:
Barricate, CCG Antifà: Antifascismo militante
Ottavo chilometro
2015
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continua)
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continua)
Danno gli occhi alla Pioggia nella Notte più nera
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2014 - 14:44
Non finisce qui
2015
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continua)
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continua)
Vostro Onore, vostro Onore
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2014 - 14:41
Le impiraresse
Version française – LES EMPERLEUSES – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson italienne (vénitien) – Le Impiraresse – Luisa Ronchini – 1977
D'après la version italienne de Rino De Michele d'une canzone de la seconde moitié du XIXième siècle
Chanson italienne (vénitien) – Le Impiraresse – Luisa Ronchini – 1977
D'après la version italienne de Rino De Michele d'une canzone de la seconde moitié du XIXième siècle
Chant de lutte recueilli par Luisa Ronchini et publié en 1978 dans le disque « la femme dans la tradition populaire ». Les « impiraresses », les enfileuses de perles vénitiennes, travaillaient à domicile pour le « conterìe », les verreries de Murano. Un travail qui consistait à enfiler des petites perles de verre ou sur des fils de coton spécial, pour être utilisé dans l'habillement (des broderies et des colliers), ou bien sur le fil de fer, pour créer des objets décoratifs. Un métier qui demandait de la patience et de l'adresse et qui aussi était une des activités les moins payées, avec une exploitation de la main-d’œuvre à bas coût qui commençait dès huit ans et se poursuivait jusqu'à un âge tardif.
LES EMPERLEUSES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/7/2014 - 11:09
The Men Behind The Wire
Irish Gaelic version
Dal volumetto Songs of Resistance 1968-1982, di cui mi hanno portato una copia. A pagina 1 è presente il testo inglese; il presente testo in gaelico è a pagina 64. Ignoro se la redazione originale di Paddy (o Pat) McGuigan sia stata in inglese o in gaelico, ma forse direttamente in entrambe le lingue. [RV]
Dal volumetto Songs of Resistance 1968-1982, di cui mi hanno portato una copia. A pagina 1 è presente il testo inglese; il presente testo in gaelico è a pagina 64. Ignoro se la redazione originale di Paddy (o Pat) McGuigan sia stata in inglese o in gaelico, ma forse direttamente in entrambe le lingue. [RV]
FIR NA CISE FADA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/7/2014 - 09:29
Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
A version into the Roman dialect by Il Muro del Canto
Version en dialecte romain de Il Muro del Canto
Il Muro del Canton roomankielinen versio
Il Brano è disponibile in un CD allegato alla versione in vinile di “Ancora Ridi” (Goodfellas 2013) aquistabile su Amazon.it - in digitale su Itunes e sulle migliori piattaforme musicali.
Traduzione in Romano a cura di Daniele Coccia e Alessandro Pieravanti - Musica de “Il Muro del Canto”
Daniele Coccia: Voce – Alessandro Pieravanti: Batteria e racconti Giancarlo Barbati Bonanni: Chitarra Elettrica e voce
Eric Caldironi: Chitarra Acustica – Ludovico Lamarra: Basso Alessandro Marinelli: Fisarmonica
Registrata allo studio Nero da Giarcarlo Barbati (Roma Maggio 2014) Mixaggio e Mastering a cura di Giancarlo Barbati
Foto Carlo Roberti
“La Malarazza” è una canzone che Domenico Modugno, nel 1976, ha scritto partendo da una poesia di un anonimo... (continua)
Version en dialecte romain de Il Muro del Canto
Il Muro del Canton roomankielinen versio
Il Brano è disponibile in un CD allegato alla versione in vinile di “Ancora Ridi” (Goodfellas 2013) aquistabile su Amazon.it - in digitale su Itunes e sulle migliori piattaforme musicali.
Traduzione in Romano a cura di Daniele Coccia e Alessandro Pieravanti - Musica de “Il Muro del Canto”
Daniele Coccia: Voce – Alessandro Pieravanti: Batteria e racconti Giancarlo Barbati Bonanni: Chitarra Elettrica e voce
Eric Caldironi: Chitarra Acustica – Ludovico Lamarra: Basso Alessandro Marinelli: Fisarmonica
Registrata allo studio Nero da Giarcarlo Barbati (Roma Maggio 2014) Mixaggio e Mastering a cura di Giancarlo Barbati
Foto Carlo Roberti
“La Malarazza” è una canzone che Domenico Modugno, nel 1976, ha scritto partendo da una poesia di un anonimo... (continua)
LA MALARAZZA
(continua)
(continua)
inviata da dq82 + RV 26/7/2014 - 09:03
Roma meticcia
[2011]
Album : Profondo rosso
Album : Profondo rosso
Se il vento urla contro
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2014 - 01:36
500 Miles
"Trovandola una delle più belle canzoni. Continua a ispirarmi e sarò lieto di dare la mia traduzione.
La conosco specialmente attraverso Joan Baez e Roger McGuinn che presentano versioni bellissime con sonorità commoventi."
La conosco specialmente attraverso Joan Baez e Roger McGuinn che presentano versioni bellissime con sonorità commoventi."
500 MIGLIA
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 25/7/2014 - 22:46
Krivi smo mi
Caro Riccardo,
Non ho avuto modo di crearmi ricordi della Jugoslavia, sono nato nell'88 ma quel che sò viene dai ricordi dei miei genitori e della mia famiglia, un paese nel quale non solo l'etnia non era importante, ma che usava il pugno di ferro contro chiunque recasse offesa a qualcun'altro tirandone in ballo le origini o la religione.
Specialmente nella mia città, sul confine bosniaco con la Croazia, la guerra civile ha inscenato episodi orribili e sanguinosi; chi è rimasto, chi non ha potuto o voluto abbandonare la propria casa, ha visto quanto in basso può cadere l'uomo.
Ha ragione Balasevic, la colpa è nostra.
Non ho avuto modo di crearmi ricordi della Jugoslavia, sono nato nell'88 ma quel che sò viene dai ricordi dei miei genitori e della mia famiglia, un paese nel quale non solo l'etnia non era importante, ma che usava il pugno di ferro contro chiunque recasse offesa a qualcun'altro tirandone in ballo le origini o la religione.
Specialmente nella mia città, sul confine bosniaco con la Croazia, la guerra civile ha inscenato episodi orribili e sanguinosi; chi è rimasto, chi non ha potuto o voluto abbandonare la propria casa, ha visto quanto in basso può cadere l'uomo.
Ha ragione Balasevic, la colpa è nostra.
Ognjen 25/7/2014 - 18:06
Töltik a nagy erdő útját
THEY ARE FILLING THE BIG FOREST ROADS
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/7/2014 - 11:29
L'arcusgi di Pasquale
L'arcusgi sò "les archers" micca "les fusils"
(anne marie)
(anne marie)
E grazzie pe' la currezzione, surella! La mettemu subitu ind'e traduzzioni. [CCG/AWS Staff]
25/7/2014 - 11:24
Vietnam War
Ci sono sguardi silenziosi che lasciano immaginare le parole, e le cose non dette possiamo solo immaginarle.
I momenti più belli della cultura popolare che si basa sulla trasmissione orale sono quelli che riescono a condensare in poco spazio una memoria secolare...
Sam Lightnin' Hopkins riusciva a mantenere viva quella memoria, in così poco spazio, con la propria forza espressiva che gli permetteva non solo di ricordare, ma anche di inventare di fronte a un piccolo pubblico che voleva divertirsi, e gli riusciva di farlo da solo, con la sua chitarra. Non gli necessitava di aggiungere nulla alle poche note che seguivano il silenzio della sua voce... Lui non suonava per il “consumo”, lo faceva per l’immaginazione…
I momenti più belli della cultura popolare che si basa sulla trasmissione orale sono quelli che riescono a condensare in poco spazio una memoria secolare...
Sam Lightnin' Hopkins riusciva a mantenere viva quella memoria, in così poco spazio, con la propria forza espressiva che gli permetteva non solo di ricordare, ma anche di inventare di fronte a un piccolo pubblico che voleva divertirsi, e gli riusciva di farlo da solo, con la sua chitarra. Non gli necessitava di aggiungere nulla alle poche note che seguivano il silenzio della sua voce... Lui non suonava per il “consumo”, lo faceva per l’immaginazione…
iciogoodtimemusic [Maurizio] 25/7/2014 - 02:54
War News Blues
Ci sono sguardi silenziosi che lasciano immaginare le parole, e le cose non dette possiamo solo immaginarle.
I momenti più belli della cultura popolare che si basa sulla trasmissione orale sono quelli che riescono a condensare in poco spazio una memoria secolare...
Sam Lightnin' Hopkins riusciva a mantenere viva quella memoria, in così poco spazio, con la propria forza espressiva che gli permetteva non solo di ricordare, ma anche di inventare di fronte a un piccolo pubblico che voleva divertirsi, e gli riusciva di farlo da solo, con la sua chitarra. Non gli necessitava di aggiungere nulla alle poche note che seguivano il silenzio della sua voce... Lui non suonava per il “consumo”, lo faceva per l’immaginazione…
I momenti più belli della cultura popolare che si basa sulla trasmissione orale sono quelli che riescono a condensare in poco spazio una memoria secolare...
Sam Lightnin' Hopkins riusciva a mantenere viva quella memoria, in così poco spazio, con la propria forza espressiva che gli permetteva non solo di ricordare, ma anche di inventare di fronte a un piccolo pubblico che voleva divertirsi, e gli riusciva di farlo da solo, con la sua chitarra. Non gli necessitava di aggiungere nulla alle poche note che seguivano il silenzio della sua voce... Lui non suonava per il “consumo”, lo faceva per l’immaginazione…
iciogoodtimemusic [Maurizio] 25/7/2014 - 02:51
Maybe There's a World
(2006)
Dall'album "An Other Cup"
Dall'album "An Other Cup"
I have dreamt of a place and time
(continua)
(continua)
25/7/2014 - 00:54
Angel of War
da "Footsteps in the Light" (2006)
Si trova nella prima raccolta pubblicata da Yusuf Islam (già Cat Stevens) dopo la conversione alla religione musulmana. E' un bellissimo dialogo fra l'Angelo delle Guerra e il Giovane Soldato che rivede se stesso nel nemico. La melodia ricorda molto il suo classico degli anni '70 "Lady D'Arbanville." ma in questo caso Yusuf è accompagnato solo dalle percussioni e da un coro di voci zulu.
Ancora una volta dobbiamo ringraziare la trasmissione Rataplan di Radio Due Rai per averci fatto conoscere questo pezzo.
Si trova nella prima raccolta pubblicata da Yusuf Islam (già Cat Stevens) dopo la conversione alla religione musulmana. E' un bellissimo dialogo fra l'Angelo delle Guerra e il Giovane Soldato che rivede se stesso nel nemico. La melodia ricorda molto il suo classico degli anni '70 "Lady D'Arbanville." ma in questo caso Yusuf è accompagnato solo dalle percussioni e da un coro di voci zulu.
Ancora una volta dobbiamo ringraziare la trasmissione Rataplan di Radio Due Rai per averci fatto conoscere questo pezzo.
O Angel Of War! What am I fighting for?
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 25/7/2014 - 00:16
Communiqués
Communiqués
Canzone française – Communiqués – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 8
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Mon ami Lucien l'âne, encore une canzone paradoxale, comme son titre te l'indique : « Communiqués ».
Eh bien, Marco Valdo M.I. mon ami, rien ne va droit dans cette histoire du Livre Blanc. A-t-on déjà vu une chansons constituée de communiqués ? Car j'imagine que c'est de cela qu'il s'agit...
En effet, c'est bien de cela qu'il est question : une chanson constituée de communiqués. Comme tu le sais, le communiqué est – dans notre univers médiatique – une forme très particulière... (continua)
Canzone française – Communiqués – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 8
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Mon ami Lucien l'âne, encore une canzone paradoxale, comme son titre te l'indique : « Communiqués ».
Eh bien, Marco Valdo M.I. mon ami, rien ne va droit dans cette histoire du Livre Blanc. A-t-on déjà vu une chansons constituée de communiqués ? Car j'imagine que c'est de cela qu'il s'agit...
En effet, c'est bien de cela qu'il est question : une chanson constituée de communiqués. Comme tu le sais, le communiqué est – dans notre univers médiatique – une forme très particulière... (continua)
L'Académie des Sciences communique :
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/7/2014 - 23:27
Sanitarium Blues
[1989/1996]
Parole e musica di Townes Van Zandt
Nel disco postumo del 1999 intitolato “A Far Cry From Dead”
Una bellissima canzone, forse una delle ultime, dello schivo e malinconico Van Zandt, morto a soli 52 anni nel 1997 per effetto dei postumi non curati di una brutta caduta ma a causa di una vita trascorsa in frequenti ricoveri psichiatrici per una mai sconfitta psicosi maniaco-depressiva e nella dipendenza da farmaci, alcool e droghe...
Parole e musica di Townes Van Zandt
Nel disco postumo del 1999 intitolato “A Far Cry From Dead”
Una bellissima canzone, forse una delle ultime, dello schivo e malinconico Van Zandt, morto a soli 52 anni nel 1997 per effetto dei postumi non curati di una brutta caduta ma a causa di una vita trascorsa in frequenti ricoveri psichiatrici per una mai sconfitta psicosi maniaco-depressiva e nella dipendenza da farmaci, alcool e droghe...
The folks, they just can't take no more
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/7/2014 - 21:11
Viole del Carso
[1918]
Parole e musica di E. A. Mario, pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta (Napoli, 1884-1961).
I testi di questa e di altre canzoni del maestro napoletano nel 1922 verrano incluse - “Leggenda del Piave” compresa - in un volume d’impronta marcatamente patriottarda intitolato “Il Libro Grigio-Verde”... E bisogna pure aggiungere che il prolifico E. A. Mario fu amato assai durante il fascismo: per esempio, nel 1936 al Gran Teatro la Fenice a Venezia si tenne un grande concerto durante il quale vennero cantate molte sue canzoni di celebrazione del fascismo e della guerra coloniale...
Resta il fatto che “Viole del Carso” di patriottico non ha nulla e credo che possa bene essere accolta nel percorso delle “Canzoni d’amore contro la guerra”, così come a suo tempo fu accolta Le rose rosse, scritta sempre da E. A. Mario e interpretata da Carlo Buti.
Parole e musica di E. A. Mario, pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta (Napoli, 1884-1961).
I testi di questa e di altre canzoni del maestro napoletano nel 1922 verrano incluse - “Leggenda del Piave” compresa - in un volume d’impronta marcatamente patriottarda intitolato “Il Libro Grigio-Verde”... E bisogna pure aggiungere che il prolifico E. A. Mario fu amato assai durante il fascismo: per esempio, nel 1936 al Gran Teatro la Fenice a Venezia si tenne un grande concerto durante il quale vennero cantate molte sue canzoni di celebrazione del fascismo e della guerra coloniale...
Resta il fatto che “Viole del Carso” di patriottico non ha nulla e credo che possa bene essere accolta nel percorso delle “Canzoni d’amore contro la guerra”, così come a suo tempo fu accolta Le rose rosse, scritta sempre da E. A. Mario e interpretata da Carlo Buti.
Noi siamo le viole del Carso
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/7/2014 - 20:22
Podgora
anonimo
[1915?]
Un breve canto di anonimo soldato che, dopo un secolo, ci fa ripiombare nel fango e nel dolore delle trincee…
Prima della Grande Guerra il Monte Calvario – in realtà una collina di poco più di 200 metri – ad ovest di Gorizia, veniva chiamato in sloveno Kalvarija o Podgora, dal nome del vicino villaggio, oggi Piedimonte del Calvario. La zona fu teatro di battaglie feroci, come quella avvenuta nel luglio 1915 nel quadro della cosiddetta Seconda battaglia dell'Isonzo…
Un breve canto di anonimo soldato che, dopo un secolo, ci fa ripiombare nel fango e nel dolore delle trincee…
Prima della Grande Guerra il Monte Calvario – in realtà una collina di poco più di 200 metri – ad ovest di Gorizia, veniva chiamato in sloveno Kalvarija o Podgora, dal nome del vicino villaggio, oggi Piedimonte del Calvario. La zona fu teatro di battaglie feroci, come quella avvenuta nel luglio 1915 nel quadro della cosiddetta Seconda battaglia dell'Isonzo…
Ho perso la voce
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/7/2014 - 11:59
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
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Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Suprema sintesi della storia del fascismo, dagli splendidi albori alla squallida fine...
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane,... (continua)