Capitalism (a Song of Protest)
Il musicista blues Johnny Winter è morto il 16 luglio all’età di 70 anni a Zurigo, secondo il sito American Blues Scene. La notizia è stata confermata dalla sua agente, Carla Parisi, all’Ap.
Nato nel 1944 a Beaumont, in Texas, Winter è stato uno dei più apprezzati chitarristi, cantanti e produttori della musica blues fin dalla fine degli anni sessanta. Dopo essere stato in tour con Mike Bloomfield nel 1968, ha suonato a Woodstock nel 1969.
via
http://www.internazionale.it/news/musi...
https://www.youtube.com/watch?v=M6kPQL...
Nato nel 1944 a Beaumont, in Texas, Winter è stato uno dei più apprezzati chitarristi, cantanti e produttori della musica blues fin dalla fine degli anni sessanta. Dopo essere stato in tour con Mike Bloomfield nel 1968, ha suonato a Woodstock nel 1969.
via
http://www.internazionale.it/news/musi...
https://www.youtube.com/watch?v=M6kPQL...
Krzysiek Wrona 20/7/2014 - 22:13
Havana Affair
[1975]
Lato B del primo singolo dei Ramones.
Sul lato A, la celeberrima “Blitzkrieg Bop”, quella che si apre con il coro "Hey! Ho! Let's go!", il loro inno di sempre.
Entrambe poi nell’album d’esordio “Ramones” del 1976.
Una canzone ironica in puro stile Ramones - tutt’altro che una band interessata ai temi politici - e che pure fa riferimento alla politica estera americana e, in particolare, al disastroso tentativo d'invasione di Cuba, il famigerato sbarco alla bahía de Cochinos (la Baia dei Porci) del 17 aprile 1961...
Ripresa da Red Hot Chili Peppers e Screeching Weasel.
Contribuisco questo brano in memoria di Tommy Ramone (Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás, ungherese, ebreo, figlio di scampati all’Olocausto), batterista e produttore del gruppo, “The Last of the Ramones”, l’ultimo membro della formazione originaria, scomparso l’11 luglio scorso...
Lato B del primo singolo dei Ramones.
Sul lato A, la celeberrima “Blitzkrieg Bop”, quella che si apre con il coro "Hey! Ho! Let's go!", il loro inno di sempre.
Entrambe poi nell’album d’esordio “Ramones” del 1976.
Una canzone ironica in puro stile Ramones - tutt’altro che una band interessata ai temi politici - e che pure fa riferimento alla politica estera americana e, in particolare, al disastroso tentativo d'invasione di Cuba, il famigerato sbarco alla bahía de Cochinos (la Baia dei Porci) del 17 aprile 1961...
Ripresa da Red Hot Chili Peppers e Screeching Weasel.
Contribuisco questo brano in memoria di Tommy Ramone (Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás, ungherese, ebreo, figlio di scampati all’Olocausto), batterista e produttore del gruppo, “The Last of the Ramones”, l’ultimo membro della formazione originaria, scomparso l’11 luglio scorso...
PT-boat on the way to Havana
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2014 - 21:49
I'm Not Afraid of Life
Dopo Joey (2001), Dee Dee (2002) e Johnny (2004), l'11 luglio scorso è morto anche Tommy Ramone, ultimo membro della formazione originaria dei Ramones.
Tommy Ramone era stato batterista (dal 74 al 78, poi sostituito da Marky Ramone) e produttore della band.
Aveva scritto pezzi immortali come "I Wanna Be Your Boyfriend" e "Blitzkrieg Bop"...
Il suo vero nome era Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás. Era ungherese, ebreo, figlio di genitori scampati all'Olocausto perchè nascosti dai vicini... Molti suoi familiari invece furono vittime dei nazisti...
R.I.P. Tommy Ramone
Tommy Ramone era stato batterista (dal 74 al 78, poi sostituito da Marky Ramone) e produttore della band.
Aveva scritto pezzi immortali come "I Wanna Be Your Boyfriend" e "Blitzkrieg Bop"...
Il suo vero nome era Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás. Era ungherese, ebreo, figlio di genitori scampati all'Olocausto perchè nascosti dai vicini... Molti suoi familiari invece furono vittime dei nazisti...
R.I.P. Tommy Ramone
Bernart Bartleby 20/7/2014 - 21:07
Les Vacanciers
Les Vacanciers
Chanson française - Les Vacanciers – Ricet Barrier – 1968
Auteurs compositeurs : Ricet Barrier - Lelou
Tiens Lucien l'âne mon ami, comme c'est la saison des vacances, je m'en vais te faire voir les vacances du point de vue de ceux qui sont envahis par les vacanciers. Car les vacances, c'est un peu la blitzkrieg annuelle. Cette ruée des colonnes motorisées vers les côtes rappelle furieusement la fuite des réfugiés, la débâcle et la progression concomitante des armées survoltées volant vers la victoire.
Je sais, je sais, dit Lucien l'âne en maugréant. D'autre part, c'est aussi la soupape de sécurité du système et si j'ose te le dire, la carotte de l'âne. Dis-moi qui, dis-moi quoi, car à propos des vacances, je pense comme toi que c'est un attrape-couillons. Faire courir onze mois les gens pour quelques jours, au mieux quelques semaines, d'arrêt-buffet. Mais nous ne sommes... (continua)
Chanson française - Les Vacanciers – Ricet Barrier – 1968
Auteurs compositeurs : Ricet Barrier - Lelou
Tiens Lucien l'âne mon ami, comme c'est la saison des vacances, je m'en vais te faire voir les vacances du point de vue de ceux qui sont envahis par les vacanciers. Car les vacances, c'est un peu la blitzkrieg annuelle. Cette ruée des colonnes motorisées vers les côtes rappelle furieusement la fuite des réfugiés, la débâcle et la progression concomitante des armées survoltées volant vers la victoire.
Je sais, je sais, dit Lucien l'âne en maugréant. D'autre part, c'est aussi la soupape de sécurité du système et si j'ose te le dire, la carotte de l'âne. Dis-moi qui, dis-moi quoi, car à propos des vacances, je pense comme toi que c'est un attrape-couillons. Faire courir onze mois les gens pour quelques jours, au mieux quelques semaines, d'arrêt-buffet. Mais nous ne sommes... (continua)
Cré vin dieu !
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/7/2014 - 19:08
Es urgente
(1977)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"
Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…
Manuel Gerena, 19-7-14
Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".
L'amico Gustavo... (continua)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"
Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…
Manuel Gerena, 19-7-14
Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".
L'amico Gustavo... (continua)
Es urgente pedir por esta boca,
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 20/7/2014 - 16:38
La Repubblica di Caulonia
[2005]
Questi versi furono composti da Fortunato Sindoni, uno degli ultimi cantastorie siciliani - originario di Baccialona Pizzaottu (Barcellona Pozzo di Gotto), Messina - appositamente per il Kaulonia Tarantella Festival... Raccontano dei movimenti rivoluzionari antilatifondisti capeggiati a Caulonia da Pasquale Cavallaro nel 1945.
Testo trovato sul sito del Fan Club di Mimmo Cavallaro
Si veda al proposito Castrum vetus, proprio di Mimmo Cavallaro, di cui si riporta parte dell’introduzione per comodità del lettore:
Pasquale Cavallaro era un insegnante elementare ed era un comunista. “U profissuri”, come veniva chiamato, era un uomo di polso e di cultura (“omu di pursu e d'intellettu”) e conosceva bene la travagliata storia della sua terra. Sapeva bene, per esempio, che l’ “Unità d’Italia” aveva cambiato solo il nome a Castelvetere, ma per il resto tutto era rimasto come prima: i padroni,... (continua)
Questi versi furono composti da Fortunato Sindoni, uno degli ultimi cantastorie siciliani - originario di Baccialona Pizzaottu (Barcellona Pozzo di Gotto), Messina - appositamente per il Kaulonia Tarantella Festival... Raccontano dei movimenti rivoluzionari antilatifondisti capeggiati a Caulonia da Pasquale Cavallaro nel 1945.
Testo trovato sul sito del Fan Club di Mimmo Cavallaro
Si veda al proposito Castrum vetus, proprio di Mimmo Cavallaro, di cui si riporta parte dell’introduzione per comodità del lettore:
Pasquale Cavallaro era un insegnante elementare ed era un comunista. “U profissuri”, come veniva chiamato, era un uomo di polso e di cultura (“omu di pursu e d'intellettu”) e conosceva bene la travagliata storia della sua terra. Sapeva bene, per esempio, che l’ “Unità d’Italia” aveva cambiato solo il nome a Castelvetere, ma per il resto tutto era rimasto come prima: i padroni,... (continua)
Si mi susteni u sensu e la raggiuni
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2014 - 15:21
L'estaca
SPAGNOLO 2 [ Abel García, 1986 ]
SPANISH 2 [ Abel García, 1986 ]
Non c'è minimamente da stupirsi se, tra le primissime versioni de L'estaca in lingue diverse dal catalano, ve ne siano in basco e in occitano (oltre che in francese e svedese); e, ugualmente, non ci si deve stupire se, per avere una versione cantata in castigliano, si sia dovuto attendere il 1986 e non in Spagna, bensì in Uruguay. Anche l'Uruguay, del resto, come molti altri paesi latinoamericani, ha dovuto a lungo tirare di qua e di là per liberarsi da dittature varie, più o meno militari e regolarmente sostenute dallo Zio Sam. Il cantautore uruguagio Abel García, nato nel 1953, inserì la sua versione nell'album eponimo (Orfeo LP). Ebbe a dichiarare: “La composizione originale era molto bella, e ho provato a mantenerne l'essenza. Quando la canto nel mio paese, l'Uruguay, piace molto a chi la ascolta”. [RV]
SPANISH 2 [ Abel García, 1986 ]
Non c'è minimamente da stupirsi se, tra le primissime versioni de L'estaca in lingue diverse dal catalano, ve ne siano in basco e in occitano (oltre che in francese e svedese); e, ugualmente, non ci si deve stupire se, per avere una versione cantata in castigliano, si sia dovuto attendere il 1986 e non in Spagna, bensì in Uruguay. Anche l'Uruguay, del resto, come molti altri paesi latinoamericani, ha dovuto a lungo tirare di qua e di là per liberarsi da dittature varie, più o meno militari e regolarmente sostenute dallo Zio Sam. Il cantautore uruguagio Abel García, nato nel 1953, inserì la sua versione nell'album eponimo (Orfeo LP). Ebbe a dichiarare: “La composizione originale era molto bella, e ho provato a mantenerne l'essenza. Quando la canto nel mio paese, l'Uruguay, piace molto a chi la ascolta”. [RV]
LA ESTACA
(continua)
(continua)
inviata da Andrea 20/7/2014 - 12:59
Addio Juna
Rispondo ai figli della signora Bruna di Cagliari, mia "amica-di-penna" ma anche e soprattutto amica di cuore negli anni cinquanta, quando eravamo teen-agers. Mio padre, sensibile alla mia richiesta,da Olbia dove eravamo in vacanza mi accompagnò a Cagliari per conoscere Bruna, della quale gli parlavo sempre. Era una ragazza sensibile, intelligente, simpaticissima e i suoi genitori prepararono per noi una accoglienza meraviglio, che non dimenticherò mai. Andammo anche a fare il bagno al Poetto divertendoci come matte. Una giornata incredibile. Poi crescendo con gli anni ci siamo perse di..penna, ma nel mio pensiero è sempre stata un'amica carissima. Spero di avere sue notizie da voi. Sono su Facebook e la mia email è: elda.mari@alice.it (quel segno strambo sta per chiocciola). Grazie per avermi scritto. Siete stati molto cari.
elda mari 20/7/2014 - 12:02
La perquisa
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Stato mafia soldi banche
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2014 - 08:25
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Crociere
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Il sole va su
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2014 - 08:01
Abruxia
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Non è vero sapere le cose
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/7/2014 - 07:39
I've Known No War
(1982)
Album: "It's Hard"
Segnalata dal bel programma di Radio 2 "Rataplan", una bella canzone degli Who da un album posteriore al loro periodo d'oro dopo la tragica morte del batterista Keith Moon, sostituito da Kenney Jones (ex batterista degli Small Faces).
***
Parke Puterbaugh of Rolling Stone magazine stated that the song was the key to the album, as he wrote in his 1982 review of It's Hard:
Wikipedia
Album: "It's Hard"
Segnalata dal bel programma di Radio 2 "Rataplan", una bella canzone degli Who da un album posteriore al loro periodo d'oro dopo la tragica morte del batterista Keith Moon, sostituito da Kenney Jones (ex batterista degli Small Faces).
***
Parke Puterbaugh of Rolling Stone magazine stated that the song was the key to the album, as he wrote in his 1982 review of It's Hard:
"'I've Known No War,' [is] a song that could become an anthem to our generation much the way 'Won't Get Fooled Again' did a decade ago. 'I've Known No War' is one conscientious objector's statement of defiant opposition, tempered by the realities of the present day. To wit, that a nuclear war, despite our best pacifistic inclinations, is in the hands of a few men who will simply decide to push a button, and that the ensuing annihilation will be sudden, certain and eternal".
Wikipedia
I've known no war
(continua)
(continua)
20/7/2014 - 00:27
Beyazıt Meydanı’ndaki Ölü
Le immagini riguardano il ferimento di Ethem Sarısülük, un operaio, durante una manifestazione antigovernativa il 1 giugno 2013. Come si vede dalle sequenze, un poliziotto rimasto isolato spara ad altezza uomo diversi colpi di pistola contro i dimostranti... Ethem Sarısülük, colpito alla testa, morì 14 giorni dopo... Quel poliziotto è rimasto senza nome, coperto dal governo, fino a qualche giorno fa, quando un pubblico ministero ne ha disposto l'arresto con l'imputazione di omicidio volontario. L'assassino si chiama Ahmet Şahbaz.
Il video shock della polizia turca che spara al manifestante
Molte le analogie con la morte di Carlo Giuliani a Genova nel 2001...
Il video shock della polizia turca che spara al manifestante
Molte le analogie con la morte di Carlo Giuliani a Genova nel 2001...
Bernart Bartleby 19/7/2014 - 21:11
Dopo anni di autentico caos, sono state finalmente sistemate le pagine di un album storico: La ballata di Mauthausen / Il ciclo Farandouri di Mikis Theodorakis. Non soltanto contiene tra le più famose e belle canzoni in lingua greca (su testi di Kambanellis, Gatsos e altri poeti), notissime anche nelle loro traduzioni italiane e in altre lingue, ma comprende alcune tra le più “antiche” pagine di questo sito e vede all'opera tutto il “Greek Team” a partire dalla pioniera Giuseppina Dilillo fino al primo intervento in assoluto di Gian Piero Testa. Ma non bisogna scordare la voce della grande Maria Farandouri.
Riccardo Venturi 19/7/2014 - 20:42
Στου κόσμου την ανηφοριά
(Da stixoi.info, 20/10/2008)
Rispetto alla pagina di provenienza, sono stati ripristinati tutti i diacritici mancanti. [RV]
PE-A LUMII DEAL
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/7/2014 - 18:21
Lettera dalla Palestina
(2012)
Album: "Novembre"
"Tempo fa lessi una lettera scritta da un soldato israeliano alla propria madre. Scriveva dalla prigione in cui era stato messo in quanto Shministim cioè obiettore di coscienza. Nella lettera il ragazzo cercava di spiegare alla madre i motivi del suo rifiuto a combattere. Mi piaceva raccontare questa storia."
Album: "Novembre"
"Tempo fa lessi una lettera scritta da un soldato israeliano alla propria madre. Scriveva dalla prigione in cui era stato messo in quanto Shministim cioè obiettore di coscienza. Nella lettera il ragazzo cercava di spiegare alla madre i motivi del suo rifiuto a combattere. Mi piaceva raccontare questa storia."
Questo albero che non dà frutti
(continua)
(continua)
inviata da Pierangelo 19/7/2014 - 14:51
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Στου κόσμου την ανηφοριά
Versione italiana di Gian Piero Testa
(Da stixoi.info, 4/11/2007)
(Da stixoi.info, 4/11/2007)
SULL'ERTA DEL MONDO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/7/2014 - 11:54
Κουράστηκα να σε κρατώ
Come più volte specificato in queste pagine, questa canzone e le altre cinque che seguono nell'elenco (vedi introduzione) fanno parte del cosiddetto "Ciclo Farandouri (Κύκλος Φαραντούρη): si tratta di sei canzoni musicate da Theodorakis su testi di Nikos Gatsos, Gerasimos Stavrou, Tasos Livaditis e Dimitris Christodoulou, che furono incise e pubblicate nel 1964/65 da Maria Farandouri. Da notare che la Farandouri, essendo nata nel 1947, aveva allora solamente 17 anni.
Riccardo Venturi 19/7/2014 - 11:40
Candyland
(2014)
Il brano, che prende il nome dal famoso gioco da tavola, paragona gli spettatori passivi e acritici a personaggi di plastica che vivono nel mondo fantastico di "Candyland".
"Candyland" protests pro-war propaganda
Il brano, che prende il nome dal famoso gioco da tavola, paragona gli spettatori passivi e acritici a personaggi di plastica che vivono nel mondo fantastico di "Candyland".
"Candyland" protests pro-war propaganda
How are things in Candyland?
(continua)
(continua)
19/7/2014 - 09:13
Let's Make Peace and Stop the War
Vi vorrei sentire se fosse le bombe sarebbero cadute da voi...
krzyś 19/7/2014 - 01:59
Fighter Pilot
(1981)
dall'album "Honi soit"
Trovata grazie alla trasmissione di Radio2 Rataplan
Mr. John Cale si rivolge a un pilota di caccia. Qual è il confine fra chi per alcuni è un "eroe" e per altri soltanto una "persona orribile"?
dall'album "Honi soit"
Trovata grazie alla trasmissione di Radio2 Rataplan
Mr. John Cale si rivolge a un pilota di caccia. Qual è il confine fra chi per alcuni è un "eroe" e per altri soltanto una "persona orribile"?
Fighter pilot you're losing the war again
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 18/7/2014 - 22:59
Rataplan!
Antiwar Songs Blog
Dal 30 giugno su RAI Radio 2 è cominciata un’interessante trasmissione musicale dedicata alle canzoni contro la guerra, in occasione del centenario dall’inizio del grande macello del primo conflitto mondiale. Il programma si chiama “Rataplan” e va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.00. Lo conduce l’ottimo John Vignola, un giornalista e critico musicale […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-18 21:11:00
Tammurriata nera
Salve;
con molta modestia: credo che questa esegetica del testo sia interessantissima per quanto riguarda l'identificazione del substrato culturale in cui è stata concepita l'originale e si sono poi sviluppate le varie versioni della "canzone". Ma credo anche che, più semplicemente, sia le versioni originali che il testo ripreso, rielaborato o scritto tout-court dal Maestro Roberto De Simone risponda più che altro ad esigenze di rima, di metrica e di assonanze. E' facile, del resto, verificare ascendenze "nobili" di questa tecnica nelle tantissime cantate, ballate, tammurriate, postegge e quant'altro disponibile nella tradizione napoletana e campana, che fanno un uso estremamente ampio e variegato di tecniche simili. Qualche esempio si trova anche in testi popolari rielaborati sempre da De Simone e dalla NCCP, testi in cui si può leggere
""uh m'avota e giro 'a re'a,
'o cavero 'nfoca... (continua)
con molta modestia: credo che questa esegetica del testo sia interessantissima per quanto riguarda l'identificazione del substrato culturale in cui è stata concepita l'originale e si sono poi sviluppate le varie versioni della "canzone". Ma credo anche che, più semplicemente, sia le versioni originali che il testo ripreso, rielaborato o scritto tout-court dal Maestro Roberto De Simone risponda più che altro ad esigenze di rima, di metrica e di assonanze. E' facile, del resto, verificare ascendenze "nobili" di questa tecnica nelle tantissime cantate, ballate, tammurriate, postegge e quant'altro disponibile nella tradizione napoletana e campana, che fanno un uso estremamente ampio e variegato di tecniche simili. Qualche esempio si trova anche in testi popolari rielaborati sempre da De Simone e dalla NCCP, testi in cui si può leggere
""uh m'avota e giro 'a re'a,
'o cavero 'nfoca... (continua)
steno aulicino 18/7/2014 - 20:33
Bring Them Home (Bring Back Our Girls)
Everytime I listened to the song,it reminds me of the fact humans like me are in the claws of violence and I pray they return safely.
Sarah Kuponiyi 18/7/2014 - 15:39
World Peace Is None of Your Business
LA PACE NEL MONDO NON È AFFAR TUO
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/7/2014 - 13:45
'Αμα τελειώσει ο πόλεμος
(Da stixoi.info)
PO ZAKOŃCZENIU WOJNY
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/7/2014 - 11:33
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In scena nella ricorrenza del 28 giugno di cent'anni fa, quando a Sarajevo furono uccisi Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria e Ungheria, e sua moglie Sofia, attentato che di lì a poco avrebbe scatenato la Prima guerra mondiale.
Nel giorno dell'anniversario, sabato 28 giugno, ha preso il via «Sentiero di pace», un evento radiofonico che grazie alla collaborazione tra il Trentino, la Rai e l'Ebu (European Broadcasting Union) diffonde in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla guerra mondiale 1914-1918. Al teatro Sociale di Trento è andata in scena anche una composizione inedita commissionata appositamente al maestro Nicola Piovani: Sarajevo».
Sabato è stato dunque il linguaggio universale della musica a farsi tramite di emozioni, riflessioni, spunti ma anche occasione di dialogo sul conflitto. A rendere possibile tutto questo l' Orchestra nazionale sinfonica della... (continua)