Le Kangourou Autrichien
Le kangourou date de la plus haute Antiquité
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/6/2014 - 22:28
Cartomante
[1978]
Scritta da Ivan Lins e Vítor Martins
Nel disco intitolato “Nos dias de hoje”, inequivocabile fin dalla copertina.
“State buoni, state tranquilli, pensate ai fatti vostri, non cacciatevi nei guai e vedrete che andrà tutto bene... Dio è con noi, con noi fino al collo, lo dicono le carte e le stelle... State calmi e non accadrà nulla...” (Dittatura militare in Brasile: 1964-1984)
Scritta da Ivan Lins e Vítor Martins
Nel disco intitolato “Nos dias de hoje”, inequivocabile fin dalla copertina.
“State buoni, state tranquilli, pensate ai fatti vostri, non cacciatevi nei guai e vedrete che andrà tutto bene... Dio è con noi, con noi fino al collo, lo dicono le carte e le stelle... State calmi e non accadrà nulla...” (Dittatura militare in Brasile: 1964-1984)
Nos dias de hoje é bom que se proteja
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 21:12
Santa Marinella
La bestemmia in Italia, non lo si può negare, ma è anche un fatto di appartenenza culturale. In un paese fortemente cattolico è un modo di manifestare dissenso. Un ateo non sentirebbe la necessità di lanciare improperi a qualcosa in cui non crede, o almeno, io l ho sempre vista cosi'
gnuacida 15/6/2014 - 18:22
Mosca na sopa
[1973]
Parole e musica di Raul Seixas
Nel suo album d’esordio intitolato “Krig-há, Bandolo!” (“Attenzione, ecco il nemico!”, grido di allarme di Tarzan nei comics pubblicati all’epoca in Brasile)
La mosca nella minestra è il popolo nel piatto dei ricchi, dei potenti, dei militari che all’epoca governavano il Brasile con pugno di ferro: “Non serve l’insetticida, nemmeno il DDT, mi potete anche sterminare perchè per una che ammazzate ne verrà sempre un’altra al mio posto...”
Raul Seixas morì prematuramente nel 1989 a soli 44 anni, stroncato dall’alcol e dal diabete... Si veda qui la canzone dedicatagli da Tom Zé, A chegada de Raul Seixas e Lampião no FMI.
Parole e musica di Raul Seixas
Nel suo album d’esordio intitolato “Krig-há, Bandolo!” (“Attenzione, ecco il nemico!”, grido di allarme di Tarzan nei comics pubblicati all’epoca in Brasile)
La mosca nella minestra è il popolo nel piatto dei ricchi, dei potenti, dei militari che all’epoca governavano il Brasile con pugno di ferro: “Non serve l’insetticida, nemmeno il DDT, mi potete anche sterminare perchè per una che ammazzate ne verrà sempre un’altra al mio posto...”
Raul Seixas morì prematuramente nel 1989 a soli 44 anni, stroncato dall’alcol e dal diabete... Si veda qui la canzone dedicatagli da Tom Zé, A chegada de Raul Seixas e Lampião no FMI.
Eu sou a mosca
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 14:44
Primavera nos dentes
[1973]
Versi del poeta João Apolinário (1924-1988), poeta e giornalista portoghese, fiero oppositore del fascismo tanto nella sua terra natale che nel suo esilio in Brasile.
Musica di João Ricardo, figlio del poeta e integrante dei Secos & Molhados.
Nell’album d’esordio del gruppo brasiliano, intitolato semplicemente “Secos & Molhados”
Dal Portogallo di Salazar al Brasile dei colonnelli: João Apolinário non smise mai di combattere dittature e fascismo e passò il testimone al figlio João Ricardo con poesie come questa.
Versi del poeta João Apolinário (1924-1988), poeta e giornalista portoghese, fiero oppositore del fascismo tanto nella sua terra natale che nel suo esilio in Brasile.
Musica di João Ricardo, figlio del poeta e integrante dei Secos & Molhados.
Nell’album d’esordio del gruppo brasiliano, intitolato semplicemente “Secos & Molhados”
Dal Portogallo di Salazar al Brasile dei colonnelli: João Apolinário non smise mai di combattere dittature e fascismo e passò il testimone al figlio João Ricardo con poesie come questa.
Quem tem consciência pra se ter coragem
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 14:21
"La terraferma Italia è terrachiusa.
Li lasciamo annegare per negare."
Solo andata, canzone del Canzoniere Grecanico Salentino scritta da Erri De Luca.
Li lasciamo annegare per negare."
Solo andata, canzone del Canzoniere Grecanico Salentino scritta da Erri De Luca.
Lorenzo Masetti 14/6/2014 - 23:07
Solo andata
(2014)
Parole di Erri De Luca
Musica di Daniele e Mauro Durante
Videoclip diretto da Alessandro Gassmann
In coda Erri De Luca recita una riscrittura della sua poesia Naufraghi
"Solo andata" nasce dalla collaborazione tra Erri De Luca e il Canzoniere Grecanico Salentino. Lo storico gruppo di musica popolare ha musicato, reinterpretando in chiave struggente le sonorità tradizionali pugliesi, una poesia dall'autore napoletano. Il connubio è stato poi valorizzato da un bel video di Alessandro Gassmann. Il progetto artistico ha ricevuto il sostegno di Amnesty International, di cui Gassmamn è testimonial.
La clip è ambientata a Sbiaggiabella (Lecce). Dal mare cupo e agitato emergono le figure di alcuni migranti, che con bracciate affannate raggiungono la riva. Il tutto avviene sotto gli occhi di un anziano pescatore, interpretato da Manrico Gammarota, che, di fronte al disperato impeto... (continua)
Parole di Erri De Luca
Musica di Daniele e Mauro Durante
Videoclip diretto da Alessandro Gassmann
In coda Erri De Luca recita una riscrittura della sua poesia Naufraghi
"Solo andata" nasce dalla collaborazione tra Erri De Luca e il Canzoniere Grecanico Salentino. Lo storico gruppo di musica popolare ha musicato, reinterpretando in chiave struggente le sonorità tradizionali pugliesi, una poesia dall'autore napoletano. Il connubio è stato poi valorizzato da un bel video di Alessandro Gassmann. Il progetto artistico ha ricevuto il sostegno di Amnesty International, di cui Gassmamn è testimonial.
La clip è ambientata a Sbiaggiabella (Lecce). Dal mare cupo e agitato emergono le figure di alcuni migranti, che con bracciate affannate raggiungono la riva. Il tutto avviene sotto gli occhi di un anziano pescatore, interpretato da Manrico Gammarota, che, di fronte al disperato impeto... (continua)
Siamo gli innumerevoli
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 14/6/2014 - 22:26
Sogno
[2004]
Nell’album intitolato “Di nuovo in marcia”
Bella! Ha risvegliato il mio passato punkrockettaro, quando anche musica come questa - rigorosamente acquistata da Verovinile di Claudio Besia (che saluto), in via Pietro Giuria a Torino - girava molto sul mio piatto...
Nell’album intitolato “Di nuovo in marcia”
Bella! Ha risvegliato il mio passato punkrockettaro, quando anche musica come questa - rigorosamente acquistata da Verovinile di Claudio Besia (che saluto), in via Pietro Giuria a Torino - girava molto sul mio piatto...
Immagina di vivere una vita perfetta
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/6/2014 - 22:00
Cielo nero
[2002]
Nell’album intitolato “Chiusi dentro”
Nell’album intitolato “Chiusi dentro”
Ti credi superiore
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/6/2014 - 21:34
Il ballo dei potenti
[2002]
Nell’album intitolato “Chiusi dentro”
Nell’album intitolato “Chiusi dentro”
La nuova economia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/6/2014 - 21:19
Li lasciamo annegare per negare
Antiwar Songs Blog
“Solo andata” nasce dalla collaborazione tra Erri De Luca e il Canzoniere Grecanico Salentino. Lo storico gruppo di musica popolare ha musicato, reinterpretando in chiave struggente le sonorità tradizionali pugliesi, una poesia dall’autore napoletano. Il connubio è stato poi valorizzato da un bel video di Alessandro Gassmann. La clip è ambientata a Sbiaggiabella (Lecce). Dal […]
Antiwar Songs Staff 2014-06-14 21:17:00
Black Out!
[2004]
Nell’album intitolato “Di nuovo in marcia”
Nell’album intitolato “Di nuovo in marcia”
Black Out, Black Out!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/6/2014 - 21:07
Percorsi:
Guerra alla Terra
Mi abuelo
Testo trovato su "Il Deposito"
Mi abuelo mató franceses y mi padre federales
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 14/6/2014 - 17:47
Simmu Cca
[2012]
Album : Del Mio Tempo
Testo Giuseppe Dacquì
Musica e arrangiamento Aldo Giordano
Voci Giovanna D'angi
Album : Del Mio Tempo
Testo Giuseppe Dacquì
Musica e arrangiamento Aldo Giordano
Voci Giovanna D'angi
Hey hey hey
(continua)
(continua)
inviata da adriana 14/6/2014 - 17:30
Leonard Cohen: Who by Fire
La fonte d'ispirazione della canzone di Leonard Cohen è la poesia liturgica ebraica "Unetaneh Tokef". Questa non proviene nè dalla Bibbia nè dal Talmud, gli studi più recenti tendono ad attribuirla all'epoca bizantina e comunque il suo immaginario deriva dalla fantasia. Ci ricorda che possiamo anche cambiare il nostro carattere ma che non siamo in grado di controllare completamente il nostro futuro. Le liriche in questione recitano:
...quanti passeranno e quanti saranno creati?
chi vivrà e chi morirà?
chi morirà a tempo predestinato e chi prima del tempo?
chi con il fuoco e chi con l'acqua?
chi con la spada e chi da bestia?
chi per fame e chi per sete?
chi per terremoto e chi per annegamento?
chi per strangolamento e chi per lapidazione?
chi riposerà e chi vagherà?
chi sarà al sicuro e chi sarà lacerato?
chi sarà calmo e chi sarà tormentato?
chi sarà impoverito e chi sarà arricchito?
chi sarà degradato e chi sarà esaltato?
ma penienza, preghiera e carità allontanano un giudizio severo...
Flavio Poltronieri
...quanti passeranno e quanti saranno creati?
chi vivrà e chi morirà?
chi morirà a tempo predestinato e chi prima del tempo?
chi con il fuoco e chi con l'acqua?
chi con la spada e chi da bestia?
chi per fame e chi per sete?
chi per terremoto e chi per annegamento?
chi per strangolamento e chi per lapidazione?
chi riposerà e chi vagherà?
chi sarà al sicuro e chi sarà lacerato?
chi sarà calmo e chi sarà tormentato?
chi sarà impoverito e chi sarà arricchito?
chi sarà degradato e chi sarà esaltato?
ma penienza, preghiera e carità allontanano un giudizio severo...
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 14/6/2014 - 13:04
Interview
Canzone française – Interview – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 5
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Lucien l'âne mon ami, tu as suivi l'histoire d'Adam jusqu'ici ; il ne me faut donc pas la raconter... Et si tu as des trous dans ta mémoire – ce qui arrive aux meilleurs, tu peux toujours retourner aux canzones précédentes, à savoir : Le Grand Bond au Plafond - La Déposition - Secret, secret - La Lettre de l'Oncle Hopner. Cette fois, il s'agit d'une canzone d'un type particulier ; il n'y en a pas beaucoup, si toutefois, il y en a d'autres que celle-ci. Donc, c'est un jeu de questions... (continua)
Le Livre Blanc 5
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Lucien l'âne mon ami, tu as suivi l'histoire d'Adam jusqu'ici ; il ne me faut donc pas la raconter... Et si tu as des trous dans ta mémoire – ce qui arrive aux meilleurs, tu peux toujours retourner aux canzones précédentes, à savoir : Le Grand Bond au Plafond - La Déposition - Secret, secret - La Lettre de l'Oncle Hopner. Cette fois, il s'agit d'une canzone d'un type particulier ; il n'y en a pas beaucoup, si toutefois, il y en a d'autres que celle-ci. Donc, c'est un jeu de questions... (continua)
Q : Professeur, votre âge, dites-moi ?
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/6/2014 - 10:50
Priggiuniero 'e guerra
Lembrei-me da estrada e do número
(continua)
(continua)
inviata da Laís Figueiredo 14/6/2014 - 00:24
L'autoroute des Teutons
P.S. : Juste quelques mots à propos du narrateur, qui manifestement n'est pas un fanatique du régime ; on le sent tout au long de son monologue dans lequel il dénonce violemment le régime et la façon dont ce dernier traite les travailleurs. Et la description de la cérémonie d'inauguration sous la grêle et les averses par le Führer en personne de cette autoroute des Teutons est hallucinante d'ironie. Hitler en leveur de bras automatique est proprement surréaliste. Pour situer notre narrateur, le seul point de référence dont on dispose est le premier vers : « Papa et moi, on était tous deux de la Teutonia ». Il ne reste plus qu'à retrouver cette Teutonia, qui devait bien être une association. Mais laquelle ? En creusant, j'ai fini par trouver, c'était la loge maçonnique de Postdam. En effet, une loge maçonnique de Postdam portait ce nom de Teutonia ("Teutonia zur Weisheit" – Weisheit étant... (continua)
Marco Valdo M.I. 13/6/2014 - 23:42
Che il Mediterraneo sia
Un giorno non molto lontano il Meridione della gloriosa ed antica cultura greca prenderà coscienza delle vessazioni e dei soprusi subiti dai corruttori latini con la compiacenza degli ascari del sud. Ai carnefici della nostra amata terra che hanno costretto, allora i nostri padri, oggi i nostri figli ad emigrare, non resterà altro che scappare se faranno in tempo.
IIIT
IIIT
IIITurri 13/6/2014 - 14:30
Indian Sunset
[1971]
Parole di Bernie Taupin (1950-), poeta, cantante e paroliere, stretto collabortaore di Elton John fin dal 1967.
Musica di Elton John
Nell’album intitolato “Madman Across the Water”
Ripresa l’anno stesso da Mary Travers nel suo disco d’esordio come solista, “Mary” del 1971.
Parole di Bernie Taupin (1950-), poeta, cantante e paroliere, stretto collabortaore di Elton John fin dal 1967.
Musica di Elton John
Nell’album intitolato “Madman Across the Water”
Ripresa l’anno stesso da Mary Travers nel suo disco d’esordio come solista, “Mary” del 1971.
As I awoke this evening with the smell of wood smoke clinging
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2014 - 11:08
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
The Wound-Dresser
Trovata su Anarconurse – Nursing in Movimento
L’INFERMIERE DEI FERITI
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2014 - 09:50
Una verdad incómoda
dall'album Aocaná (2009)
Con un ironico riferimento nel titolo al documentario di Al Gore, la canzone dà voce a tutte le vittime dei conflitti. In collaborazione con il rapper cubano Kumar.
Con un ironico riferimento nel titolo al documentario di Al Gore, la canzone dà voce a tutte le vittime dei conflitti. In collaborazione con il rapper cubano Kumar.
Tú niño que mueres de sida en Sudáfrica
(continua)
(continua)
13/6/2014 - 09:36
Correveidile
dall'album Aocaná (2009)
Con il pianista cubano Chano Dominguez
Dedicata alle donne repubblicane che hanno combattuto nella guerra civile
Con il pianista cubano Chano Dominguez
Dedicata alle donne repubblicane che hanno combattuto nella guerra civile
Tierra de olvido, ruleta imposible
(continua)
(continua)
13/6/2014 - 09:26
Ningún precio por la paz
Album: "Saratoga" (1995)
¿Dónde estás cuándo se oyen rugir los cañones?
(continua)
(continua)
13/6/2014 - 08:41
Paz y amor
dall'album "Parte de mí" del 2002
Cantata dalla vincitrice dell'edizione spagnola di "Operazione Trionfo" questa rischia di essere una delle canzoni più banali della nostra raccolta...
Cantata dalla vincitrice dell'edizione spagnola di "Operazione Trionfo" questa rischia di essere una delle canzoni più banali della nostra raccolta...
Ven, acércate,
(continua)
(continua)
12/6/2014 - 22:14
Mundo Roto
(2009)
Album: "Puerto Presente"
"Non lasciare che questo mondo scassato guasti il tuo sorriso". Canzone dedicata ai bambini saharawi che vivono nei campi profughi in Algeria.
Ya han pasado dos días desde nuestro regreso del Sahara y una mezcla de sabores perennes recorre mi cuerpo una y otra vez (risas, emoción, sobremesas sobre tierra y alfombras pero, sobre todo, aprendizaje) componiendo un plato único en el mundo. Aprendizaje, sí, porque como nos recuerda el escritor Eduardo Galeano los miles de personas que se comprometen con este pueblo no le están dando una limosna; simplemente, piden justicia, una justicia clara y transparente. Sin fracturas ni dudas aunque, eso sí, llena de cicatrices, heridas marcadas por el tiempo y la arena. Pero, insisto, sin limosnas, porque la mano que pide siempre está por debajo de la que da y este no es el caso.
Tengo la sensación de que ha sido el concierto... (continua)
Album: "Puerto Presente"
"Non lasciare che questo mondo scassato guasti il tuo sorriso". Canzone dedicata ai bambini saharawi che vivono nei campi profughi in Algeria.
Ya han pasado dos días desde nuestro regreso del Sahara y una mezcla de sabores perennes recorre mi cuerpo una y otra vez (risas, emoción, sobremesas sobre tierra y alfombras pero, sobre todo, aprendizaje) componiendo un plato único en el mundo. Aprendizaje, sí, porque como nos recuerda el escritor Eduardo Galeano los miles de personas que se comprometen con este pueblo no le están dando una limosna; simplemente, piden justicia, una justicia clara y transparente. Sin fracturas ni dudas aunque, eso sí, llena de cicatrices, heridas marcadas por el tiempo y la arena. Pero, insisto, sin limosnas, porque la mano que pide siempre está por debajo de la que da y este no es el caso.
Tengo la sensación de que ha sido el concierto... (continua)
No dejes que este mundo roto
(continua)
(continua)
12/6/2014 - 21:53
Cara Casta
(O. Mannarini)
2010
Girano le pale
Con la solita ironia dei Folkabbestia si racconta l'Italia degli ultimi 60 anni
2010
Girano le pale
Con la solita ironia dei Folkabbestia si racconta l'Italia degli ultimi 60 anni
All'occasione giusta a questa situazione dico basta!
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 12/6/2014 - 19:52
Alle fronde dei salici
Per chi legge questi versi di Salvatore Quasimodo, vorrei ricordare che sono ripresi dal Salmo 137 (136) "Lungo i fiumi di Babilonia", lamentazione degli ebrei esuli lungo i canali di Babilonia, dopo la distruzione di Gerusalemme del 586 a.C. e che sempre ad esso è riferita la canzone di Leonard Cohen "By the rivers dark".
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 12/6/2014 - 16:59
Sinfonia n. 10 in mi minore (Op. 93)
[1953]
L’ “omaggio” del grande compositore a Iosif Vissarionovič Džugašvili, in arte Stalin, il dittatore sovietico appena scomparso che aveva censurato, vessato, spaventato e torturato psicologicamente Šostakovič per due decenni, dalla “Lady Macbeth del distretto di Mcensk” del 1934 (subito censurata e bandita nonostante il grande apprezzamento internazionale), passando per la “Quarta Sinfonia” del 1936 (ritirata prima ancora dell’esordio e rappresentata solo 25 anni dopo), fino al Primo Concerto per Violino del 1947-48 (anch’esso accantonato dopo la nuova caccia alle streghe scatenata contro di lui e molti altri artisti da Andrej Aleksandrovič Ždanov, braccio destro di Stalin).
Con la Decima Sinfonia - composta tra il luglio e l’ottobre del 1953 ed eseguita per la prima volta dall'Orchestra Filarmonica di Leningrado, diretta da Evgenij Mravinskij, il 17 dicembre dello stesso anno - Dmitrij... (continua)
L’ “omaggio” del grande compositore a Iosif Vissarionovič Džugašvili, in arte Stalin, il dittatore sovietico appena scomparso che aveva censurato, vessato, spaventato e torturato psicologicamente Šostakovič per due decenni, dalla “Lady Macbeth del distretto di Mcensk” del 1934 (subito censurata e bandita nonostante il grande apprezzamento internazionale), passando per la “Quarta Sinfonia” del 1936 (ritirata prima ancora dell’esordio e rappresentata solo 25 anni dopo), fino al Primo Concerto per Violino del 1947-48 (anch’esso accantonato dopo la nuova caccia alle streghe scatenata contro di lui e molti altri artisti da Andrej Aleksandrovič Ždanov, braccio destro di Stalin).
Con la Decima Sinfonia - composta tra il luglio e l’ottobre del 1953 ed eseguita per la prima volta dall'Orchestra Filarmonica di Leningrado, diretta da Evgenij Mravinskij, il 17 dicembre dello stesso anno - Dmitrij... (continua)
[Strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 12/6/2014 - 15:51
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
Una historia real
Operación Palace di Jordi Évole
Interessante "falso documentario" (ma guardatelo come se fosse vero perché potrebbe esserlo) sul fallito colpo di stato del 23 febbraio 1981.
Lo scopo del documentario è di denunciare la mancanza di trasparenza del governo spagnolo che a distanza di più di trent'anni mantiene ancora il segreto di stato sui documenti che permetterebbero di svelare alcuni punti oscuri del 23F.
Interessante "falso documentario" (ma guardatelo come se fosse vero perché potrebbe esserlo) sul fallito colpo di stato del 23 febbraio 1981.
Lo scopo del documentario è di denunciare la mancanza di trasparenza del governo spagnolo che a distanza di più di trent'anni mantiene ancora il segreto di stato sui documenti che permetterebbero di svelare alcuni punti oscuri del 23F.
12/6/2014 - 13:57
Le tombeau de Couperin
[1914-17]
Una suite per pianoforte che Ravel cominciò a scrivere prima della Grande Guerra per dedicarla al compositore, clavicembalista e organista parigino François Couperin (1668-1733), da lui profondamente ammirato. Ma lo scoppio della guerra – che Ravel fortunatamente visse solo di striscio – indusse il grande compositore a dedicare ognuno dei sei movimenti di cui si compone la suonata ada alcuni degli amici più cari scomparsi nel conflitto: Jacques Charlot (compositore), Jean Cruppi, Gabriel Deluc (pittore basco), Pierre e Pascal Gaudin (fratelli uccisi insime dalla stessa granata), Jean Dreyfus e Joseph de Marliave (musicologo). La prima della suite fu eseguita a Parigi, l'11 aprile 1919, per volere di Marguerite Long, pianista ed insegnante, vedova di de Marliave.
In seguito Ravel ne scrisse anche una versione orchestrata (1920).
"All'inizio del 1915 mi arruolai nell'esercito;... (continua)
Una suite per pianoforte che Ravel cominciò a scrivere prima della Grande Guerra per dedicarla al compositore, clavicembalista e organista parigino François Couperin (1668-1733), da lui profondamente ammirato. Ma lo scoppio della guerra – che Ravel fortunatamente visse solo di striscio – indusse il grande compositore a dedicare ognuno dei sei movimenti di cui si compone la suonata ada alcuni degli amici più cari scomparsi nel conflitto: Jacques Charlot (compositore), Jean Cruppi, Gabriel Deluc (pittore basco), Pierre e Pascal Gaudin (fratelli uccisi insime dalla stessa granata), Jean Dreyfus e Joseph de Marliave (musicologo). La prima della suite fu eseguita a Parigi, l'11 aprile 1919, per volere di Marguerite Long, pianista ed insegnante, vedova di de Marliave.
In seguito Ravel ne scrisse anche una versione orchestrata (1920).
"All'inizio del 1915 mi arruolai nell'esercito;... (continua)
[strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 12/6/2014 - 13:53
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
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Chanson française - Le Kangourou Autrichien – Marco Valdo M.I. – 2014
Lucien l'âne mon ami, quand les Chansons contre la Guerre feront un bestiaire, reprenant les chansons où figurent des animaux, on t'y trouvera sûrement...
Voilà une idée excellente. On y trouvera certainement aussi des chats, les cochons, l'éléphant, le crocodile, le chameau, le dromadaire, le loup, l'agneau, des oiseaux, la colombe et l'aigle, des poissons, que sais-je...
Et, vois donc comme vont les choses, Lucien l'âne mon ami, je vais y ajouter le Kangourou et pas n'importe quel kangourou, le kangourou autrichien... Sans doute, l'espèce la plus dangereuse des kangourous.
Je me demande bien où tu as été pêcher pareil animal ?
Et bien, tout comme le hornbostel, autre rongeur mythique, il est issu de la fantasmagorie d'Alexandre Vialatte et dans ce cas précis, de sa chronique du 6 octobre... (continua)