Lungo la strada
[2014]
Parole e musica di Lino Straulino
Dall’album intitolato “Bar Italia”, disco uscito sia su vinile (tiratura limitata) che su cd, con canzoni in Italiano scritte da Straulino a partire dai primi anni '80.
Testo ripreso da YouTube
Una canzone che farebbe la gioia di Woody Guthrie e di Pete Seeger...
Parole e musica di Lino Straulino
Dall’album intitolato “Bar Italia”, disco uscito sia su vinile (tiratura limitata) che su cd, con canzoni in Italiano scritte da Straulino a partire dai primi anni '80.
Testo ripreso da YouTube
Una canzone che farebbe la gioia di Woody Guthrie e di Pete Seeger...
Quanti silenzi
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2014 - 20:59
Nürnberger Betrachtungen
[1946]
Canzone scritta dal poeta, attore e cabarettista tedesco Horst Lommer
Testo trovato su “Nihilisten - Pazifisten - Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, di Christian Hörburger.
All’avvento di Hitler, anche Lommer - come buona parte degli intellettuali ed artisti – si iscrisse al partito nazista e per anni lavorò in teatro tenendo un profilo molto basso. Ma allo scoppio della guerra le cose cambiarono e Lommer manifestò apertamente il proprio dissenso in brani satirici come “Das Tausendjährige Reich” (“Il Reich Millenario”). Ricercato dalla polizia, nel 1944 fu costretto a sparire dalla circolazione, restando nascosto nella casa di un amico sino alla fine della guerra.
In questa canzone – intitolata “Considerazioni su Norimberga” – Lommer racconta del celebre processo che avrebbe dovuto “denazificare” radicalmente la Germania e che si ridusse invece ad un evento... (continua)
Canzone scritta dal poeta, attore e cabarettista tedesco Horst Lommer
Testo trovato su “Nihilisten - Pazifisten - Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, di Christian Hörburger.
All’avvento di Hitler, anche Lommer - come buona parte degli intellettuali ed artisti – si iscrisse al partito nazista e per anni lavorò in teatro tenendo un profilo molto basso. Ma allo scoppio della guerra le cose cambiarono e Lommer manifestò apertamente il proprio dissenso in brani satirici come “Das Tausendjährige Reich” (“Il Reich Millenario”). Ricercato dalla polizia, nel 1944 fu costretto a sparire dalla circolazione, restando nascosto nella casa di un amico sino alla fine della guerra.
In questa canzone – intitolata “Considerazioni su Norimberga” – Lommer racconta del celebre processo che avrebbe dovuto “denazificare” radicalmente la Germania e che si ridusse invece ad un evento... (continua)
Ich wandle wie im Traum einher,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2014 - 15:35
L'Internationale
TONGANO / TONGAN [RAROTONGA]
La versione in lingua tongana da Lyricstranslate.
A translation into the Tonga language from Lyricstranslate.
La versione in lingua tongana da Lyricstranslate.
A translation into the Tonga language from Lyricstranslate.
Come si può vedere, la traduzione è effettuata sulla base della storica versione russa. In generale, l'Internazionale è da molti percepita come un canto di origine russa. Il traduttore in lingua tongana è l'utente Josh ("native English, fluent Tongan, studied German"), di cui abbiamo un'immagine:
As you can see, the translation is based on the historic Russian version. Generally speaking, the Internationale is seen by many as a song of Russian origin. The Tongan translator is the user Josh ("native English, fluent Tongan, studied German"), with pic available. [CCG/AWS Staff]
As you can see, the translation is based on the historic Russian version. Generally speaking, the Internationale is seen by many as a song of Russian origin. The Tongan translator is the user Josh ("native English, fluent Tongan, studied German"), with pic available. [CCG/AWS Staff]
KOE FAKAEPULE'ANGA
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 2/4/2014 - 15:33
We Are The World
Non so se qualcuno lo ha già scritto, ma il video di questa canzone è stato parodiato anche dai Ramones nella loro "Something to believe in". Gran pezzo (a mio parere ovviamente) ironico, finto-stupido e sotto sotto cinico nel perfetto stile della band newyorkese.
Al loro video presero parte molti esponenti della scena punk, hip hop, hardcore e ska americana, a fare da contraltare alle star di Live Aid e Usa for Africa.
Al loro video presero parte molti esponenti della scena punk, hip hop, hardcore e ska americana, a fare da contraltare alle star di Live Aid e Usa for Africa.
Paul 2/4/2014 - 14:17
Davanti al nastro che corre
[1974]
Parole e musica di Ricky Gianco
Dall’album intitolato “Disco dell’angoscia”
Parole e musica di Ricky Gianco
Dall’album intitolato “Disco dell’angoscia”
Davanti al nastro che corre
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2014 - 13:26
Migrante
2001
Cielo basso
Sergio Maglietta
Cielo basso
Sergio Maglietta
Ci deve essere un modo per andare via di qua
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/4/2014 - 12:07
Russian Reggae
[1985]
Testo e musica di Nina Hagen
Dall'album "In Ekstasy / In Ekstase"
Testo e musica di Nina Hagen
Dall'album "In Ekstasy / In Ekstase"
Tamara and Tatiana, Olga and Marina
(continua)
(continua)
inviata da krzyś 1/4/2014 - 23:13
Il re del mondo
Chanson italienne – Il re del mondo – Franco Battiato – 1979
Texte et musique de Franco Battiato
De "L'era del cinghiale bianco" (L'ère du sanglier blanc)
Un des textes plus célèbres que Franco Battiato, qu'il a défini lui même comme un de ses préférés (presque passé en proverbe ce double vers « …Et au jour de la fin L'anglais ne servira à rien ».
Texte et musique de Franco Battiato
De "L'era del cinghiale bianco" (L'ère du sanglier blanc)
Un des textes plus célèbres que Franco Battiato, qu'il a défini lui même comme un de ses préférés (presque passé en proverbe ce double vers « …Et au jour de la fin L'anglais ne servira à rien ».
LE ROI DU MONDE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/4/2014 - 17:40
Giù il tiranno
2003
Mancasolounattimo
Mancasolounattimo
Nel mio villaggio che chiamano globale
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/4/2014 - 16:06
Canzoni pro-guerra
Antiwar Songs Blog
La cosa era nell’aria e da oggi è realta: Il nostro sito si trasforma. Dopo 21.000 canzoni circa, siamo lieti di annunciare che, da oggi, passiamo dall’altra parte della barricata lanciando CANZONI PRO GUERRA / PRO-WAR SONGS (CPG/PWS). Ritenendo oramai esaurite le canzoni contro la guerra, che per 11 anni siamo andati a scovare veramente […]
Antiwar Songs Staff 2014-04-01 13:15:00
Fuoco sulla collina
questo era ivan,in assoluto il numero uno sotto ogni punto di vista,ancora stiamo a parlare di liga e vasco.....tramandate ai vostri figli queste perle,ve ne saranno grati....ciao ivan
fab 1/4/2014 - 09:55
Il lupo e il bracconiere
grazie ivan un altro capolavoro come solo tu sapevi fare....ci manchi tanto
fab 1/4/2014 - 09:51
Non ho ricchezze non ho paesi non ho tesori non ho città
[1977]
Parole di Alfredo Cohen.
Musica di Franco Battiato e Giusto Pio.
Nel disco intitolato “Come barchette dentro un tram”
Interpretata anche da Alessio Lega coi Mokacyclope
Testo trascritto all’ascolto.
Disco difficile, questo di Alfredo Cohen, giocato tutto sui testi, provocanti, trasgressivi, basati su racconti di vita quotidiana, ricordi di gioventù, persone incontrate casualmente. Cohen nasce come attore teatrale. Inizia la sua attività artistica a Torino nel 1974 con lo spettacolo di cabaret "Dove vai stasera amico?", un'antologia di personaggi gay da lui stesso interpretati. Lo spettacolo è portato in giro nei locali alternativi con lo scopo di suscitare il dibattito sui temi della lotta contro il sessismo e il moralismo piccolo-borghese. Nel 1975 realizza lo spettacolo di canzoni e monologhi "Oggi sul giornale" e nel 1976 "Salve signori, sono normale", dove affronta i luoghi... (continua)
Parole di Alfredo Cohen.
Musica di Franco Battiato e Giusto Pio.
Nel disco intitolato “Come barchette dentro un tram”
Interpretata anche da Alessio Lega coi Mokacyclope
Testo trascritto all’ascolto.
Disco difficile, questo di Alfredo Cohen, giocato tutto sui testi, provocanti, trasgressivi, basati su racconti di vita quotidiana, ricordi di gioventù, persone incontrate casualmente. Cohen nasce come attore teatrale. Inizia la sua attività artistica a Torino nel 1974 con lo spettacolo di cabaret "Dove vai stasera amico?", un'antologia di personaggi gay da lui stesso interpretati. Lo spettacolo è portato in giro nei locali alternativi con lo scopo di suscitare il dibattito sui temi della lotta contro il sessismo e il moralismo piccolo-borghese. Nel 1975 realizza lo spettacolo di canzoni e monologhi "Oggi sul giornale" e nel 1976 "Salve signori, sono normale", dove affronta i luoghi... (continua)
Non ho ricchezze
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2014 - 21:59
Tremilalire
[1977]
Parole di Alfredo Cohen.
Musica di Franco Battiato e Giusto Pio.
Nel disco intitolato “Come barchette dentro un tram”
Bellissima, terribile e dolente.
L’ho trascritta all’ascolto. Difficile l’ultima parte, per via delle due incisioni sovrapposte, incalzanti, un espediente artistico molto efficace...
Disco difficile, questo di Alfredo Cohen, giocato tutto sui testi, provocanti, trasgressivi, basati su racconti di vita quotidiana, ricordi di gioventù, persone incontrate casualmente. Cohen nasce come attore teatrale. Inizia la sua attività artistica a Torino nel 1974 con lo spettacolo di cabaret "Dove vai stasera amico?", un'antologia di personaggi gay da lui stesso interpretati. Lo spettacolo è portato in giro nei locali alternativi con lo scopo di suscitare il dibattito sui temi della lotta contro il sessismo e il moralismo piccolo-borghese. Nel 1975 realizza lo spettacolo di... (continua)
Parole di Alfredo Cohen.
Musica di Franco Battiato e Giusto Pio.
Nel disco intitolato “Come barchette dentro un tram”
Bellissima, terribile e dolente.
L’ho trascritta all’ascolto. Difficile l’ultima parte, per via delle due incisioni sovrapposte, incalzanti, un espediente artistico molto efficace...
Disco difficile, questo di Alfredo Cohen, giocato tutto sui testi, provocanti, trasgressivi, basati su racconti di vita quotidiana, ricordi di gioventù, persone incontrate casualmente. Cohen nasce come attore teatrale. Inizia la sua attività artistica a Torino nel 1974 con lo spettacolo di cabaret "Dove vai stasera amico?", un'antologia di personaggi gay da lui stesso interpretati. Lo spettacolo è portato in giro nei locali alternativi con lo scopo di suscitare il dibattito sui temi della lotta contro il sessismo e il moralismo piccolo-borghese. Nel 1975 realizza lo spettacolo di... (continua)
Arrestato braccato schifato evitato
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2014 - 21:34
Lupus in fabula [Il lupo e l'agnello]
Fable carolorégienne (Wallon) – L’leup et l’bèdot – Horace Piérard – 1892 (publication)
Ah, Lucien l'âne mon ami, me voici à nouveau avec une version wallonne cette fois du Loup et l'Agneau.
En wallon, en wallon... Certes, dit Lucien l'âne en souriant doucement, certes, mais en quel wallon ? Tu sais comme moi qu'il y en a toute une tapée et que d'ailleurs, ta première proposition « El loup et el lemmeke » était en marollien, c'est-à-dire en wallon de Bruxelles, pour ainsi dire.
Celle-ci ? Celle-ci, mon bon Lucien l'âne, mon ami, est en carolorégien, c'est-à-dire comme tu le sais, en wallon du Pays de Charleroi. J'ajoute immédiatement tel qu'il était à la fin du dix-neuvième siècle... Mais enfin, pour ce qui me concerne, je comprends à peu près tout (toi aussi, d'ailleurs, je le vois à ton œil rieur) et si nos amis le veulent, je pourrais même en faire une traduction en français. Mais... (continua)
Ah, Lucien l'âne mon ami, me voici à nouveau avec une version wallonne cette fois du Loup et l'Agneau.
En wallon, en wallon... Certes, dit Lucien l'âne en souriant doucement, certes, mais en quel wallon ? Tu sais comme moi qu'il y en a toute une tapée et que d'ailleurs, ta première proposition « El loup et el lemmeke » était en marollien, c'est-à-dire en wallon de Bruxelles, pour ainsi dire.
Celle-ci ? Celle-ci, mon bon Lucien l'âne, mon ami, est en carolorégien, c'est-à-dire comme tu le sais, en wallon du Pays de Charleroi. J'ajoute immédiatement tel qu'il était à la fin du dix-neuvième siècle... Mais enfin, pour ce qui me concerne, je comprends à peu près tout (toi aussi, d'ailleurs, je le vois à ton œil rieur) et si nos amis le veulent, je pourrais même en faire une traduction en français. Mais... (continua)
L’LEUP ET L’BÈDOT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/3/2014 - 20:26
Fragile rivolta
(Testo e Musica: di Savino Lasorsa Arrangiamento: Dulevand)
“Alla Controra” (Settembre 2012 – Ottavo Peccato Records)
I DULEVÀND sono:
Savino Lasorsa - voce, chitarra ritmica
Maurizio Capuano – contrabbasso
Gianluca Vecchio – chitarre
Gianpaolo Casella - tromba,
“Alla Controra” (Settembre 2012 – Ottavo Peccato Records)
I DULEVÀND sono:
Savino Lasorsa - voce, chitarra ritmica
Maurizio Capuano – contrabbasso
Gianluca Vecchio – chitarre
Gianpaolo Casella - tromba,
All’improvviso il tracollo
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 31/3/2014 - 15:19
Peace and Harmony
Song from 4th season, 8 episode of Peppa Pig
Music: Kumbaya
Music: Kumbaya
Peace and Harmony in all the world;
(continua)
(continua)
31/3/2014 - 13:13
Noris, Imelde
Questa canzone parla di Imelde Campani, nata il 21.5.1925 a Baiso (RE), nome di battaglia Noris.
Era una partigiana combattente passata al gruppo "Gufo Nero", una formazione di garibaldini ed inglesi, e tra le altre compì una delicata missione: raccogliere informazioni sui comandi tedeschi installati a Villa Rossi e Villa Calvi di Albinea.
Il compito era difficile per l'enorme sorveglianza di truppe tedesche: le due ville erano infatti la sede della V sezione del comando generale tedesco in Italia.
Queste informazioni permisero di organizzare la spettacolare azione descritta nei testi sull'Operazione Tombola.
Noris è un esempio dell'importantissimo ruolo delle donne nella lotta partigiana per la liberazione.
Era una partigiana combattente passata al gruppo "Gufo Nero", una formazione di garibaldini ed inglesi, e tra le altre compì una delicata missione: raccogliere informazioni sui comandi tedeschi installati a Villa Rossi e Villa Calvi di Albinea.
Il compito era difficile per l'enorme sorveglianza di truppe tedesche: le due ville erano infatti la sede della V sezione del comando generale tedesco in Italia.
Queste informazioni permisero di organizzare la spettacolare azione descritta nei testi sull'Operazione Tombola.
Noris è un esempio dell'importantissimo ruolo delle donne nella lotta partigiana per la liberazione.
Monica 31/3/2014 - 13:07
Autsajder
[1993]
Testo di Mirosław Bochenek
Musica di Benedykt Otręba
Dall'album "Autsajder"
Testo da http://www.tekstowo.pl/
Testo di Mirosław Bochenek
Musica di Benedykt Otręba
Dall'album "Autsajder"
Testo da http://www.tekstowo.pl/
Chociaż puste mam kieszenie,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 31/3/2014 - 04:06
Dżem: Cała w trawie
[1993]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Ryszard Riedel
Musica / Music / Musique / Sävel : Benedykt Otręba
Album / Albumi: "Autsajder"
Testo da tekstowo.pl
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Ryszard Riedel
Musica / Music / Musique / Sävel : Benedykt Otręba
Album / Albumi: "Autsajder"
Testo da tekstowo.pl
Jesteś cała w trawie,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 31/3/2014 - 01:42
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
ho scritto anch'io un piccolo libro, una storia vera di un deportato ancora in vita, ultimo di 22 figli.
gli ho anche dedicato un testo di una canzone che stiamo
mettendo in musica dal titolo (i suoi vent'anni)
ricorda quel gelido treno
che correva lungo la ferrovia
e intanto i suoi primi vent'anni
lui glieli stava portando via
quegli anni poi li ha lasciati la
dentro allo stalag di gorlitz viii-a
ricorda quel filo spinato
che tutto intorno cingeva il campo
il viso scarno dei suoi compagni
e il suo pigiama sporco di fango
odia ancora le notti, le grida
e rabbia che nel cuore s'annida
ricorda le fredde baracche
la faccia del kapo' e il suo nome
ricorda i soldati e gli appelli
... (continua)
gli ho anche dedicato un testo di una canzone che stiamo
mettendo in musica dal titolo (i suoi vent'anni)
ricorda quel gelido treno
che correva lungo la ferrovia
e intanto i suoi primi vent'anni
lui glieli stava portando via
quegli anni poi li ha lasciati la
dentro allo stalag di gorlitz viii-a
ricorda quel filo spinato
che tutto intorno cingeva il campo
il viso scarno dei suoi compagni
e il suo pigiama sporco di fango
odia ancora le notti, le grida
e rabbia che nel cuore s'annida
ricorda le fredde baracche
la faccia del kapo' e il suo nome
ricorda i soldati e gli appelli
... (continua)
VASCO GIORGIO DAL ZOTTO ( THIENE) Vi 36016 VIA Pò 44 30/3/2014 - 21:45
Noi, Chisciotte
[2014]
Parole e musica di Marco Rovelli
Paroles et musique de Marco Rovelli
Lyrics and music by Marco Rovelli
Album: Tutto inizia sempre [2015]
TUTTO INIZIA SEMPRE
L'album è uscito nella sua veste e col suo titolo definitivo nel marzo 2015: Tutto inizia sempre. Comprende le seguenti canzoni:
1. Il tempo che resta
2. Danse macabre
3. Noi, Chisciotte
4. L'amore al tempo della rivolta
5. Il posto
6. Il ritorno
7. Il Dio che ride
8. Servi
9. Una vita normale
10. Dall'imagine tesa
11. Anarcangeli
12. L'animale e lo spettacolo
13. Serenata
"Dedicata a don Quixote e al coro di tutti i folli visionari della Storia."
La canzone farà parte del prossimo album (in preparazione) di Marco Rovelli. Così l'autore parla sia dell'album (il quale ancora non ha un titolo definitivo) che della canzone:
"“Le belle utopie”, potrebbe essere il titolo dell'album. Ma anche “La distanza dell'amore”.... (continua)
Parole e musica di Marco Rovelli
Paroles et musique de Marco Rovelli
Lyrics and music by Marco Rovelli
Album: Tutto inizia sempre [2015]
TUTTO INIZIA SEMPRE
L'album è uscito nella sua veste e col suo titolo definitivo nel marzo 2015: Tutto inizia sempre. Comprende le seguenti canzoni:
1. Il tempo che resta
2. Danse macabre
3. Noi, Chisciotte
4. L'amore al tempo della rivolta
5. Il posto
6. Il ritorno
7. Il Dio che ride
8. Servi
9. Una vita normale
10. Dall'imagine tesa
11. Anarcangeli
12. L'animale e lo spettacolo
13. Serenata
"Dedicata a don Quixote e al coro di tutti i folli visionari della Storia."
La canzone farà parte del prossimo album (in preparazione) di Marco Rovelli. Così l'autore parla sia dell'album (il quale ancora non ha un titolo definitivo) che della canzone:
"“Le belle utopie”, potrebbe essere il titolo dell'album. Ma anche “La distanza dell'amore”.... (continua)
Ma la libertà, mio caro Cervantes, che parola strana,
(continua)
(continua)
inviata da Adriana & DonQuijote82 30/3/2014 - 18:07
Percorsi:
Don Chisciotte tra l'eternità e l'82
Enzo Jannacci: Mario
non avra' fregato il mondo ma nemmeno lo ha visto con gli occhi di un bambino...Mario Mario......
Viro Moretti 30/3/2014 - 15:38
Capitan Harlock
[1979]
Parole di Luigi Albertelli (1934-2021), paroliere e autore televisivo.
Musica di Vince Tempera (1946-), tastierista e arrangiatore
Interpretata da La Banda dei Bucanieri (ossia il coro e orchestra della RAI) con Michel Tadini e Paola Orlandi.
Con due mostri sacri come Ares Tavolazzi (AreA, Guccini) al basso ed Ellade Bandini (che ha suonato praticamente con tutti i grandi della musica italiana) alla batteria, che con Vince Tempera fecero entrambi parte del gruppo The Pleasure Machine.
Sul lato A di un 45 giri che sul lato B conteneva la traccia “I Corsari delle stelle”. Il vinile fu stampato il tre colori diversi, classico, rosso e blu.
Poi in moltissime compilation, a cominciare da “Astrodisco”, sempre del 1979.
“L'universo è la mia casa... la voce sommessa di questo mare infinito mi invoca e mi invita a vivere senza catene... la mia bandiera è un simbolo di libertà” (Capitan... (continua)
Parole di Luigi Albertelli (1934-2021), paroliere e autore televisivo.
Musica di Vince Tempera (1946-), tastierista e arrangiatore
Interpretata da La Banda dei Bucanieri (ossia il coro e orchestra della RAI) con Michel Tadini e Paola Orlandi.
Con due mostri sacri come Ares Tavolazzi (AreA, Guccini) al basso ed Ellade Bandini (che ha suonato praticamente con tutti i grandi della musica italiana) alla batteria, che con Vince Tempera fecero entrambi parte del gruppo The Pleasure Machine.
Sul lato A di un 45 giri che sul lato B conteneva la traccia “I Corsari delle stelle”. Il vinile fu stampato il tre colori diversi, classico, rosso e blu.
Poi in moltissime compilation, a cominciare da “Astrodisco”, sempre del 1979.
“L'universo è la mia casa... la voce sommessa di questo mare infinito mi invoca e mi invita a vivere senza catene... la mia bandiera è un simbolo di libertà” (Capitan... (continua)
Capitan Harlock, Capitan Harlock
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2014 - 23:19
Cadere sognare
[2014]
Album: Fibrillante
Testo di / Paroles de / Lyrics by: Eugenio Finardi, Massimiliano Casacci
Musica di / Musique de / Music by Eugenio Finardi, Giovanni Maggiore, Paolo Gambino, Claudio Arlinengo, Marco Lamagna
Album: Fibrillante
Testo di / Paroles de / Lyrics by: Eugenio Finardi, Massimiliano Casacci
Musica di / Musique de / Music by Eugenio Finardi, Giovanni Maggiore, Paolo Gambino, Claudio Arlinengo, Marco Lamagna
Cadere, sognare
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 29/3/2014 - 22:41
You Stay Here
2000
Somewhere Near Paterson
"You Stay Here," is a song about refugees fleeing Sarajevo. What prompted that jewel to come to fruition? "It's a mysterious process. I wrote that lyric 'You stay here and I'll go look for wood,' one night when I was here in Buenos Aires. I was going to sleep and left a piece of paper and a pen on the night table as is my custom and just as I was going to sleep, I was thinking in my head "you stay here, and I'll go look for wood." I turned the light back on and wrote it down and then went to sleep. Woke up the next morning and found this thing and there was no context for it at all. No idea who "you" or "I" were, or what the wood was about or where they really were. No context, just a phrase - a bunch of words strung together. I think I had been reading something about the Sarajevo situation and the refugees in the hills around Sarajevo and the two things just... (continua)
Somewhere Near Paterson
"You Stay Here," is a song about refugees fleeing Sarajevo. What prompted that jewel to come to fruition? "It's a mysterious process. I wrote that lyric 'You stay here and I'll go look for wood,' one night when I was here in Buenos Aires. I was going to sleep and left a piece of paper and a pen on the night table as is my custom and just as I was going to sleep, I was thinking in my head "you stay here, and I'll go look for wood." I turned the light back on and wrote it down and then went to sleep. Woke up the next morning and found this thing and there was no context for it at all. No idea who "you" or "I" were, or what the wood was about or where they really were. No context, just a phrase - a bunch of words strung together. I think I had been reading something about the Sarajevo situation and the refugees in the hills around Sarajevo and the two things just... (continua)
You stay here
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 29/3/2014 - 17:54
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Vrbana Bridge
[1995]
Lyrics & Music by Jill Sobule
Album: Jill Sobule
Lyrics & Music by Jill Sobule
Album: Jill Sobule
They stood by the window
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 29/3/2014 - 17:46
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90, Ponti
Christmas Eve (Sarajevo 12/24)
1995
Dead Winter Dead
... We heard about this cello player born in Sarajevo many years ago who left when he was fairly young to go on to become a well-respected musician, playing with various symphonies throughout Europe. Many decades later, he returned to Sarajevo as an elderly man—at the height of the Bosnian War, only to find his city in complete ruins.
I think what most broke this man's heart was that the destruction was not done by some outside invader or natural disaster—it was done by his own people. At that time, Serbs were shelling Sarajevo every night. Rather than head for the bomb shelters like his family and neighbors, this man went to the town square, climbed onto a pile of rubble that had once been the fountain, took out his cello, and played Mozart and Beethoven as the city was bombed.
He came every night and began playing Christmas carols from that same... (continua)
Dead Winter Dead
... We heard about this cello player born in Sarajevo many years ago who left when he was fairly young to go on to become a well-respected musician, playing with various symphonies throughout Europe. Many decades later, he returned to Sarajevo as an elderly man—at the height of the Bosnian War, only to find his city in complete ruins.
I think what most broke this man's heart was that the destruction was not done by some outside invader or natural disaster—it was done by his own people. At that time, Serbs were shelling Sarajevo every night. Rather than head for the bomb shelters like his family and neighbors, this man went to the town square, climbed onto a pile of rubble that had once been the fountain, took out his cello, and played Mozart and Beethoven as the city was bombed.
He came every night and began playing Christmas carols from that same... (continua)
Instrumental
inviata da DoNQuijote82 29/3/2014 - 16:52
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Mein name ist Stroop, durch zwei ‘o’
Version française – MON NOM EST STROOP, AVEC DEUX « O » – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson italienne – Mein name ist Stroop, durch zwei ‘o’ – Stormy Six – 2013
Écrite par Umberto Fiori et Tommaso Leddi des Stormy Six
Du spectacle “Benvenuti nel ghetto” (Bienvenue au ghetto) créé par le groupe avec Moni Ovadia, à l'occasion des 70 ans de l'insurrection du ghetto de Varsovie.
« Pourtant est-ce peut-être là où quelqu'un résiste sans espoir que commence l'histoire humaine, comme nous l'appelons, et la beauté de l'homme. » Yannis Ritsos/Γιάννης Ρίτσος, fragment de « Ελένη », 1970.
Entre avril et mai 1943 les Juifs du ghetto de Varsovie — hommes et femmes, vieillards et enfants — se rebellèrent face à la violence des SS et leur tinrent tête, armes la main, pendant presque un mois. Il s'agit du premier épisode de résistance armée contre les nazis ; un épisode d'autant plus significatif que les... (continua)
Chanson italienne – Mein name ist Stroop, durch zwei ‘o’ – Stormy Six – 2013
Écrite par Umberto Fiori et Tommaso Leddi des Stormy Six
Du spectacle “Benvenuti nel ghetto” (Bienvenue au ghetto) créé par le groupe avec Moni Ovadia, à l'occasion des 70 ans de l'insurrection du ghetto de Varsovie.
« Pourtant est-ce peut-être là où quelqu'un résiste sans espoir que commence l'histoire humaine, comme nous l'appelons, et la beauté de l'homme. » Yannis Ritsos/Γιάννης Ρίτσος, fragment de « Ελένη », 1970.
Entre avril et mai 1943 les Juifs du ghetto de Varsovie — hommes et femmes, vieillards et enfants — se rebellèrent face à la violence des SS et leur tinrent tête, armes la main, pendant presque un mois. Il s'agit du premier épisode de résistance armée contre les nazis ; un épisode d'autant plus significatif que les... (continua)
MON NOM EST STROOP, AVEC DEUX « O »
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/3/2014 - 15:06
Gaza
[2013]
Album : La vita sul serio
Album : La vita sul serio
Polvere e sangue,un gioco di morte
(continua)
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inviata da adriana 29/3/2014 - 10:04
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Vstala primorska [Vstajenje Primorske]
Ho letto con interesse tutto quanto,canzone e la descrizione dei fatti.
Mi sembra però che il trattato di Londra sia avvenuto
prima dell'entrata in guerra dell'Italia, cioè nell'aprile
1915 e non 1917 come scritto.
Grazie per l'attenzione
Mi sembra però che il trattato di Londra sia avvenuto
prima dell'entrata in guerra dell'Italia, cioè nell'aprile
1915 e non 1917 come scritto.
Grazie per l'attenzione
Battù Luciano 29/3/2014 - 09:26
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