God Bless the USA
2013
Into A Prism
Into A Prism
God bless all the Indians living in their reservations
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/27 - 18:48
Song Itineraries:
Anthems and Anti-Anthems
Inno delle Nazioni
[1862]
Musica di Giuseppe Verdi
Testo di Arrigo Boito
Music by Giuseppe Verdi
Lyrics by Arrigo Boito
L'Inno delle Nazioni
it.wikipedia
L'Inno Delle Nazioni è una cantata profana composta da Giuseppe Verdi su testo di Arrigo Boito per l'Esposizione universale del 1862 e presentata in anteprima il 24 maggio 1862 presso la Royal Opera House di Londra.
Per l'Esposizione Universale del 1862, a Londra, furono incaricati di comporre musica di festa per l'occasione, i compositori di quattro paesi: Germania (Giacomo Meyerbeer), Francia (Daniel-François-Esprit Auber), Gran Bretagna (William Sterndale Bennett) e l'Italia, recentemente unificata. Prima di dare l'incarico a Verdi, che aveva appena terminato la composizione della sua opera La forza del destino, si cercò la disponibilità di Gioachino Rossini che rifiutò l'offerta.
Nel 1861 l'Italia era stata unificata per la maggior parte del... (Continues)
Musica di Giuseppe Verdi
Testo di Arrigo Boito
Music by Giuseppe Verdi
Lyrics by Arrigo Boito
L'Inno delle Nazioni
it.wikipedia
L'Inno Delle Nazioni è una cantata profana composta da Giuseppe Verdi su testo di Arrigo Boito per l'Esposizione universale del 1862 e presentata in anteprima il 24 maggio 1862 presso la Royal Opera House di Londra.
Per l'Esposizione Universale del 1862, a Londra, furono incaricati di comporre musica di festa per l'occasione, i compositori di quattro paesi: Germania (Giacomo Meyerbeer), Francia (Daniel-François-Esprit Auber), Gran Bretagna (William Sterndale Bennett) e l'Italia, recentemente unificata. Prima di dare l'incarico a Verdi, che aveva appena terminato la composizione della sua opera La forza del destino, si cercò la disponibilità di Gioachino Rossini che rifiutò l'offerta.
Nel 1861 l'Italia era stata unificata per la maggior parte del... (Continues)
CORO DI POPOLO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ahmed il Lavavetri 2014/1/27 - 18:11
Song Itineraries:
Anthems and Anti-Anthems, Anti-war classical music
Comets of Kandahar
2013
Everything Can Change
Everything Can Change
The Twin Towers came down in 2001
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/27 - 16:48
Bonobo Song
There are lots of different monkeys on this lovely planet Earth
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/27 - 15:58
ציגײַנערליד
27 gennaio 2014
Tradusă în Româneşte de Riccardo Venturi
27 ianuarie 2014
Tradusă în Româneşte de Riccardo Venturi
27 ianuarie 2014
Per essere più sicuro della traduzione ho “provato” praticamente ogni parola e ogni frase su Google; la traduzione dovrebbe essere ragionevolmente corretta. Poi, chiaro, c'è sempre una Nicoleta in agguato... Perché una traduzione proprio in rumeno? Perché dalla Romania, storicamente, proviene la maggior parte dei Rom europei. E perché, non dobbiamo aver certo paura di dirlo, proprio dai rumeni i Rom hanno subito un razzismo sistematico e storico (senza contare le decine di migliaia di ebrei rumeni deportati e sterminati con la piena collaborazione dei fascisti locali). Si immagini quindi che effetto debba fare loro quando, esercitando il nostro italico razzismo idiota nei confronti dei rumeni immigrati, li chiamiamo spesso “zingari”, confondendo “romeno” e “rom”. La stupidità e l'ignoranza non hanno mai fine, e nemmeno frontiere. [RV]
CÂNTECUL ŢIGANILOR
(Continues)
(Continues)
2014/1/27 - 14:26
זאָג ניט קײנמאָל
L'interpretazione di Rocco Rosignoli per la Giornata della Memoria 2014.
Rocco Rosignoli's performance of the song on the 2014 Day of Memory
Il testo originale della canzone in yiddish è preceduto da un "testo concentrato" in italiano, recitato dall'autore. Grazie a Rocco per averci permesso di riprodurre questo testo e la canzone in preascolto.
The original Yiddish lyrics of the song are preceded by a short overview in Italian, recited by the author. Thanks to Rocco for allowing us to reproduce the lyrics and pre-download of the song [CCG/AWS Staff]
"Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, dedicata alle vittime della Shoah. Non voglio scrivere troppo: si spendono ogni anno troppe parole, spesso retoriche, a riguardo di questa ricorrenza. Delle celebrazioni a cui ho tante volte assistito, dei documentari, dei film sulla Shoah, mi è sempre rimasto poco. Un senso di pietosa commozione... (Continues)
Rocco Rosignoli's performance of the song on the 2014 Day of Memory
Il testo originale della canzone in yiddish è preceduto da un "testo concentrato" in italiano, recitato dall'autore. Grazie a Rocco per averci permesso di riprodurre questo testo e la canzone in preascolto.
The original Yiddish lyrics of the song are preceded by a short overview in Italian, recited by the author. Thanks to Rocco for allowing us to reproduce the lyrics and pre-download of the song [CCG/AWS Staff]
"Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, dedicata alle vittime della Shoah. Non voglio scrivere troppo: si spendono ogni anno troppe parole, spesso retoriche, a riguardo di questa ricorrenza. Delle celebrazioni a cui ho tante volte assistito, dei documentari, dei film sulla Shoah, mi è sempre rimasto poco. Un senso di pietosa commozione... (Continues)
Non dire mai che questo viaggio è l'ultimo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2014/1/27 - 13:43
Barack Obama
2013
Into A Prism
Into A Prism
His first name is the last name of an Israeli Prime Minister
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/27 - 12:41
Ballad of Saed Bannoura
2016
1939
Saed Bannoura (b. 1973) is a Palestinian journalist working for the Bethlehem-based IMEMC (www.imemc.org). Saed currently lives in the United States. He is confined to a wheelchair since 1991 after being shot repeatedly by an Israeli death squad, who had infiltrated a demonstration in Bethlehem. In his own words:
When the man noticed that I had realized their true identify he pulled a small automatic gun from under his shirt, and I ran away knowing that even if I surrendered to him then, I would have been immediately assassinated, as had happened to so many Palestinian martyrs before me.The man ran after me, along with the other undercover death squad members, until I came to an area were he was standing above me on a hill, just five meters away from me. When he shouted at me again, I began to turn, and I could see his eyes, or at least, what was visible of them from under his... (Continues)
1939
Saed Bannoura (b. 1973) is a Palestinian journalist working for the Bethlehem-based IMEMC (www.imemc.org). Saed currently lives in the United States. He is confined to a wheelchair since 1991 after being shot repeatedly by an Israeli death squad, who had infiltrated a demonstration in Bethlehem. In his own words:
When the man noticed that I had realized their true identify he pulled a small automatic gun from under his shirt, and I ran away knowing that even if I surrendered to him then, I would have been immediately assassinated, as had happened to so many Palestinian martyrs before me.The man ran after me, along with the other undercover death squad members, until I came to an area were he was standing above me on a hill, just five meters away from me. When he shouted at me again, I began to turn, and I could see his eyes, or at least, what was visible of them from under his... (Continues)
Saed Bannoura is a friend of mine
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/27 - 12:35
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Supper's Ready
Ho 47 anni e sono cresciuto a suon di brit-pop, new wave e post- punk. Abbandonati i furori ideologici dell'adolescenza (appartenevo ad una minoranza che ascoltava Clash, U2, Big Country, Alarm, Dire Straits ecc. contrapposta alla maggioranza del funky - dance a manetta)mi sono rivolto al passato con curiosità. Prima l'hard-rock e solo adesso il prog mi hanno aperto un mondo. Quando avevo 15 anni i Genesis producevano pop insulso ed io per tali li conoscevo e li ignoravo; mi piaceva invece, e molto, Peter Gabriel e la sua world music. Non sapevo affatto che, insieme, avessero scritto pagine immaginifiche, spaziali, a loro modo eterne. Supper's ready strugge e diverte, inquieta e addolcisce, ti fa pensare al firmamento ed ai suoi segreti. Ora ho una playlist solo dei Genesis gabrielliani sul telefono, che mi fa da colonna sonora quando sudo in palestra. E la fatica, con il mellotron di Tony, non si avverte affatto.
Paky66 2014/1/27 - 12:35
Aurora Massacre
2013
Everything Can Change
Il 20 luglio 2012 James Holmes, ex dottorando di neuroscienze ventiquattrenne, ha aperto il fuoco durante la proiezione della prima del film Il cavaliere oscuro - Il ritorno in un cinema di Aurora, in Colorado negli Stati Uniti d'America. L'attacco ha ucciso 12 persone e ne ha ferite 58
Everything Can Change
Il 20 luglio 2012 James Holmes, ex dottorando di neuroscienze ventiquattrenne, ha aperto il fuoco durante la proiezione della prima del film Il cavaliere oscuro - Il ritorno in un cinema di Aurora, in Colorado negli Stati Uniti d'America. L'attacco ha ucciso 12 persone e ne ha ferite 58
The survivors will hug and tell their stories
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/27 - 12:25
Song Itineraries:
Weapons: our daily home war
ציגײַנערליד
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
27 Ιανουάριου 2014
Traduzione greca di Riccardo Venturi
27 gennaio 2014
27 Ιανουάριου 2014
Traduzione greca di Riccardo Venturi
27 gennaio 2014
Con la presente traduzione greca inizia il "tris balcanico" di traduzioni di questa canzone assai significativa (greco, rumeno, ungherese). E' il mio personale contributo alla "Giornata della memoria" 2014. [RV]
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΣΙΓΓΑΝΩΝ
(Continues)
(Continues)
2014/1/27 - 09:39
La memoria ogni giorno dell’anno
Antiwar Songs Blog
Questo sito, la memoria la fa ogni giorno dell’anno e non ha bisogno di “giornate” istituzionali. Soprattutto non la fa a senso unico, come chi trasforma (tipo “Repubblica”) il 27 gennaio nella “Giornata per la propaganda israeliana”. Siamo e restiamo ben lontani da tutto questo. Il 27 gennaio, se “giornata” dev’essere, lo è per gli […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-27 09:02:00
This site cares memory every day of the year, and has no need of “institutional days”. We do not like “one way memory”, like those (i.e. the Italian newspaper “Repubblica”) turning January 27 into the “Day of pro-Israeli propaganda”. We are and want to remain far from all this. If January 27 must be a “special day”, it must be so not only for Jews, but also for the Rom people, the Jehovah Witnesses, homosexuals and all those who did not believe in any god, and for mere anti-Nazis (anarchists, communists, democrats) who died by thousands not only in concentration camps. Memory should not be “deified” too much; “God was with” murderers, too.
In this day of January 27 we want to point out people like Rocco Rosignoli (the author of Oesterheld), who is going to release a whole web-album, “La bella che guarda il mare” (“The beauty glancing the sea”), live recorded for ANPI (the Society of Italian Partisans). Today, Rocco is proposing a pre-release of his version of Zog nit keynmol (the lyrics are here), that is a partisan hymn of Resistance, and not a piece of Zionist propaganda. We also invite to read and listen to Tsigaynerlid, the “Gypsies' Song” written in Yiddish by Dovid Beyglman: a very poorly known token of solidarity between the victims of Nazism, that is not only “madness”, but also something politically definite, and still acting.
In this day of January 27 we want to point out people like Rocco Rosignoli (the author of Oesterheld), who is going to release a whole web-album, “La bella che guarda il mare” (“The beauty glancing the sea”), live recorded for ANPI (the Society of Italian Partisans). Today, Rocco is proposing a pre-release of his version of Zog nit keynmol (the lyrics are here), that is a partisan hymn of Resistance, and not a piece of Zionist propaganda. We also invite to read and listen to Tsigaynerlid, the “Gypsies' Song” written in Yiddish by Dovid Beyglman: a very poorly known token of solidarity between the victims of Nazism, that is not only “madness”, but also something politically definite, and still acting.
Riccardo Venturi 2014/1/27 - 07:44
Millenovantanove
Beh, io sono d'accordo con entrambi coloro che hanno commentato. Conoscendo, benché soltanto per aver letto o sentito dire, la cultura, le conoscenze letterarie e storiche, la sensibilità di Roberto Vecchioni verso certe tematiche, specialmente l'amore ed il dolore, non mi meraviglio affatto che abbia creato una canzone stupenda su un amore "antico", omosessuale se vogliamo, ma comunque affascinante, doloroso e poetico al massimo grado inquadrandolo in un periodo storico di conquista e di intolleranza verso gli infedeli... Una storia ed un amore senz'altro "plausibili" e facilmente immaginabili, seguendo lo svolgimento della trama della canzone... Che è stupenda, come pochi saprebbero scrivere, oltre a Vecchioni, che pur non essendo omosessuale sa rispettare le persone e cogliere gli aspetti più significativi della vita, del dolore, dell'amore, del sogno.....
Bruno Sommariva 2014/1/26 - 18:11
Niente da festeggiare
Pezzo dedicato a Leonard Peltier
Ahi America se avessi rifiutato
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/26 - 11:53
Song Itineraries:
Native American Genocide
Avvertimento
1997
Da qui
Non so a cosa faccia riferimento questa canzone, ma per dirla alla Troisi: la poesia è di chi gli serve, non di chi la scrive.
E visto il gesto ignobile che è stato attuato contro la comunità ebraica a Roma, a noi questa canzone ci serve. Per dire chiaro e tondo che questo sito ripudia in toto e con sommo disprezzo ogni fascismo, nazismo e ogni sorta di revisionismo. Che poi il negazionismo della Shoah è una contraddizione in termini, "gli ebrei non sono stati sterminati, ma se lo fossero stati, sarebbe stato giusto".
E vorrei aggiungere che la condanna e la memoria senza se e senza ma della Shoah, non ci impedisce di avere uno sguardo e una posizione critica nei confronti della politica colonialista e razzista dello stato di Israele, che niente ha da invidiare all'apartheid... tanto per essere chiari
Da qui
Non so a cosa faccia riferimento questa canzone, ma per dirla alla Troisi: la poesia è di chi gli serve, non di chi la scrive.
E visto il gesto ignobile che è stato attuato contro la comunità ebraica a Roma, a noi questa canzone ci serve. Per dire chiaro e tondo che questo sito ripudia in toto e con sommo disprezzo ogni fascismo, nazismo e ogni sorta di revisionismo. Che poi il negazionismo della Shoah è una contraddizione in termini, "gli ebrei non sono stati sterminati, ma se lo fossero stati, sarebbe stato giusto".
E vorrei aggiungere che la condanna e la memoria senza se e senza ma della Shoah, non ci impedisce di avere uno sguardo e una posizione critica nei confronti della politica colonialista e razzista dello stato di Israele, che niente ha da invidiare all'apartheid... tanto per essere chiari
Qualcuno ha lasciato una testa di maiale
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/26 - 10:46
Liberazione
[2010]
Album :Incrocio
Musica: Jean-Marie Benjamin
Parole: Silvia Squadrone
Album :Incrocio
Musica: Jean-Marie Benjamin
Parole: Silvia Squadrone
Dal 1998, padre Benjamin ha pubblicato diversi libri sull'Iraq e realizzato film documentari per sensibilizzare l'opinione pubblica al problema della contaminazione radioattiva provocata dalle armi all'uranio impoverito e agli effetti dell'embargo e della guerra sulla popolazione irachena. Oggi, questo album CD con 10 brani: una denuncia dell'ingiustizia, dell'ipocrisia e della feroce barbarie dei super-potenti.
Il ricavato delle royalties maturate con le vendite del CD “Incrocio” e download dei brani via Paycode saranno devolute all’associazione umanitaria svizzera “Basmat Al-Qarib”, associazione che lavora in Iraq a sostegno delle donne e delle famiglie e per l’apertura di un panificio con distribuzione gratuita del pane a Baghdad e villaggi circostanti.
Il ricavato delle royalties maturate con le vendite del CD “Incrocio” e download dei brani via Paycode saranno devolute all’associazione umanitaria svizzera “Basmat Al-Qarib”, associazione che lavora in Iraq a sostegno delle donne e delle famiglie e per l’apertura di un panificio con distribuzione gratuita del pane a Baghdad e villaggi circostanti.
La grande vergogna dell’umanità
(Continues)
(Continues)
2014/1/26 - 08:52
Democrazia export
[2010]
Album :Incrocio
Album :Incrocio
Dal 1998, padre Benjamin ha pubblicato diversi libri sull'Iraq e realizzato film documentari per sensibilizzare l'opinione pubblica al problema della contaminazione radioattiva provocata dalle armi all'uranio impoverito e agli effetti dell'embargo e della guerra sulla popolazione irachena. Oggi, questo album CD con 10 brani: una denuncia dell'ingiustizia, dell'ipocrisia e della feroce barbarie dei super-potenti.
Il ricavato delle royalties maturate con le vendite del CD “Incrocio” e download dei brani via Paycode saranno devolute all’associazione umanitaria svizzera “Basmat Al-Qarib”, associazione che lavora in Iraq a sostegno delle donne e delle famiglie e per l’apertura di un panificio con distribuzione gratuita del pane a Baghdad e villaggi circostanti.
Il ricavato delle royalties maturate con le vendite del CD “Incrocio” e download dei brani via Paycode saranno devolute all’associazione umanitaria svizzera “Basmat Al-Qarib”, associazione che lavora in Iraq a sostegno delle donne e delle famiglie e per l’apertura di un panificio con distribuzione gratuita del pane a Baghdad e villaggi circostanti.
Ci hanno detto che le bombe
(Continues)
(Continues)
2014/1/26 - 08:41
Muri a secco
Dedicato a Lucien Lane, Marco Valdo e a tutti gli asini del sito
Dédié à Lucien Lane, à Marco Valdo et à tous les ânes de ce site
Mi è capitato, in questo sito, di raccontare a volte delle storie della mia famiglia, oppure sentite raccontare da mia madre e da mia zia. Gli asini ci sono non di rado.
Poche sere fa, a mia madre è venuta la voglia di cavar fuori qualche vecchia fotografia da un cassetto; ed è venuta fuori anche quella che si vede sopra.
Isola d'Elba, anno 1948. In piena estate su un sentiero ripidissimo da qualche parte sopra una spiaggia deserta. Bisogna tutti coprirsi la testa, il sole non è uno scherzetto in quelle pietraie.
Da sinistra: mia nonna, Maria, nata il 19 aprile 1911 a Marina di Campo. Accanto a lei una bambina che neanche mia madre si ricorda chi sia. La bimba è a capo scoperto.
Poi mia zia Clara, nata il 14 agosto 1927 a Marina di Campo. Accanto a lei, altissima,... (Continues)
Dédié à Lucien Lane, à Marco Valdo et à tous les ânes de ce site
Mi è capitato, in questo sito, di raccontare a volte delle storie della mia famiglia, oppure sentite raccontare da mia madre e da mia zia. Gli asini ci sono non di rado.
Poche sere fa, a mia madre è venuta la voglia di cavar fuori qualche vecchia fotografia da un cassetto; ed è venuta fuori anche quella che si vede sopra.
Isola d'Elba, anno 1948. In piena estate su un sentiero ripidissimo da qualche parte sopra una spiaggia deserta. Bisogna tutti coprirsi la testa, il sole non è uno scherzetto in quelle pietraie.
Da sinistra: mia nonna, Maria, nata il 19 aprile 1911 a Marina di Campo. Accanto a lei una bambina che neanche mia madre si ricorda chi sia. La bimba è a capo scoperto.
Poi mia zia Clara, nata il 14 agosto 1927 a Marina di Campo. Accanto a lei, altissima,... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/1/26 - 02:26
זאָג ניט קײנמאָל
Ad un certe età, tutti cominciamo ad assomigliare un Ebreo Errante...è così che va la vita
Esule in sé
Esule in sé
krzyś 2014/1/26 - 02:14
Na bi strena men
Jovica Jović a proposito del termine "Porrajmos"
E così Jovica Jović, Marco Rovelli e il gruppo misto napoletano-rom " 'O Rom", stavolta, sono sbarcati a Firenze. È successo ieri sera, 25 gennaio 2014, alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia. San Bartolo, oltre ad essere a poche centinaia di metri da casa mia, è un posto del tutto particolare: un paese della campagna Quattrocentesca rimasto praticamente intatto in mezzo ai casermoni della periferia fiorentina.
Durante la presentazione che ha preceduto il concerto (e la cena preparata dalle donne rom e sinti del quartiere), Jovica Jović ha aperto un'interessante questione sul termine "Porrajmos", generalmente usato per designare lo sterminio delle etnie romà da parte dei nazisti.
Tale termine è stato, come si sa, proposto e sostenuto per primo da uno dei principali studiosi rom: Ian Hancock. Inglese di nascita (è nato a Londra nel... (Continues)
E così Jovica Jović, Marco Rovelli e il gruppo misto napoletano-rom " 'O Rom", stavolta, sono sbarcati a Firenze. È successo ieri sera, 25 gennaio 2014, alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia. San Bartolo, oltre ad essere a poche centinaia di metri da casa mia, è un posto del tutto particolare: un paese della campagna Quattrocentesca rimasto praticamente intatto in mezzo ai casermoni della periferia fiorentina.
Durante la presentazione che ha preceduto il concerto (e la cena preparata dalle donne rom e sinti del quartiere), Jovica Jović ha aperto un'interessante questione sul termine "Porrajmos", generalmente usato per designare lo sterminio delle etnie romà da parte dei nazisti.
Tale termine è stato, come si sa, proposto e sostenuto per primo da uno dei principali studiosi rom: Ian Hancock. Inglese di nascita (è nato a Londra nel... (Continues)
Riccardo Venturi 2014/1/26 - 02:00
Nim wstanie dzień
[1964]
La canzone fu scritta per la colonna sonora del film "Prawo i pięść" (La legge e il pugno). Regia: Jerzy Hoffman & Edward Skórzewski. Tratto dal romanzo di Józef Hen "Toast".
Viene eseguita da Edmund Fetting
Testo: Agnieszka Osiecka
Musica: Krzysztof Komeda
Testo pescato qui
La canzone fu scritta per la colonna sonora del film "Prawo i pięść" (La legge e il pugno). Regia: Jerzy Hoffman & Edward Skórzewski. Tratto dal romanzo di Józef Hen "Toast".
Viene eseguita da Edmund Fetting
Testo: Agnieszka Osiecka
Musica: Krzysztof Komeda
Testo pescato qui
Ze świata czterech stron,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2014/1/25 - 21:48
Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]
Questo componimento, non è veramente e propriamente contro la guerra. Archiloco, suo autore, era stato soldato in diverse occasioni; come per altro questo frammento dimostra.
Diciamo che più che altro è contro la mentalità eroica che fa riferimento alla tradizione omerica.
Un detto spartano diceva "o con lo scudo o sopra lo scudo", che in parole povere significa: che uno deve andare in guerra e tornare, o andare in guerra e morire. Meglio una "morte eroica" che un ritorno da vigliacchi senza aver combattuto. La vita è in secondo piano.
Un esempio emblematico di questo concetto è riscontrabile nell'episodio dell'Iliade in cui Ettore e Andromaca si incontrano sulle mura di Ilio: lei lo supplica di non combattere, lui si dice costretto a partire, perchè ha "troppo rossore dei Teucri (Troiani), e delle Troiane lungo peplo" per scegliere di non combattere e salvarsi (e salvare di conseguenza... (Continues)
Diciamo che più che altro è contro la mentalità eroica che fa riferimento alla tradizione omerica.
Un detto spartano diceva "o con lo scudo o sopra lo scudo", che in parole povere significa: che uno deve andare in guerra e tornare, o andare in guerra e morire. Meglio una "morte eroica" che un ritorno da vigliacchi senza aver combattuto. La vita è in secondo piano.
Un esempio emblematico di questo concetto è riscontrabile nell'episodio dell'Iliade in cui Ettore e Andromaca si incontrano sulle mura di Ilio: lei lo supplica di non combattere, lui si dice costretto a partire, perchè ha "troppo rossore dei Teucri (Troiani), e delle Troiane lungo peplo" per scegliere di non combattere e salvarsi (e salvare di conseguenza... (Continues)
Uno dei Sai adesso si sta godendo il mio scudo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Eleonora 2014/1/25 - 21:24
¿Dónde están?
Com'è vero quello che scrivi, Riccardo!
Io sento le stesse cose, letteralmente le "sento", prima della coscienza, prima del pensiero. Ogni tanto sento il bisogno quasi fisico di andare al muro della memoria e guardare i loro visi, spesso tanto giovani, pronunciare i loro nomi, immaginare le loro vite, anche attraverso ciò che mani amorose hanno lasciato scritto di loro. Ma soprattutto guardarli negli occhi, dolci, seri, sorpresi, gioiosamente ignari o tristi, quasi presaghi del futuro terribile che li aspetta; tutti ugualmente fissi in un eterno presente ad accusare in eterno chi ha cercato di cancellarli dalla storia.
Io sento le stesse cose, letteralmente le "sento", prima della coscienza, prima del pensiero. Ogni tanto sento il bisogno quasi fisico di andare al muro della memoria e guardare i loro visi, spesso tanto giovani, pronunciare i loro nomi, immaginare le loro vite, anche attraverso ciò che mani amorose hanno lasciato scritto di loro. Ma soprattutto guardarli negli occhi, dolci, seri, sorpresi, gioiosamente ignari o tristi, quasi presaghi del futuro terribile che li aspetta; tutti ugualmente fissi in un eterno presente ad accusare in eterno chi ha cercato di cancellarli dalla storia.
Maria Cristina 2014/1/25 - 19:19
Gracias a Monsanto
Gracias a Monsanto que me ha dado tanto
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/25 - 15:20
E se ognuno fa qualcosa
[2014]
Album : L'appartenenza
Dedicata a Don Pino Puglisi
Don Giuseppe Puglisi, meglio conosciuto come padre Pino Puglisi (Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre 1993), è stato un presbitero italiano, ucciso da Cosa nostra il giorno del suo 56º compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale.
Album : L'appartenenza
Dedicata a Don Pino Puglisi
Don Giuseppe Puglisi, meglio conosciuto come padre Pino Puglisi (Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre 1993), è stato un presbitero italiano, ucciso da Cosa nostra il giorno del suo 56º compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale.
Chi è lei che ha sfiorato il sagrato con pane e coraggio
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/25 - 13:41
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
Laddove crescevano i melograni
[2014]
Album : L'appartenenza
Album : L'appartenenza
Laddove crescevano i melograni c'era un profumo di erba bagnata
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/25 - 13:24
Valley of Kandahar
This song, which is roughly to the tune of "You Rambling Boys of Pleasure", is a lament is the style of earlier anti-war laments in the Irish tradition, such as "Bonny Light Horseman". The song tells the story of a woman who marries a young soldier. The soldier is called to war in Afghanistan, where he serves in the Kandahar valley, one of the most war-torn and violent parts of the country. There, he is killed. The wife receives the news of his death, and expresses her anguish.
Oh come and gather round me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Emmett Doyle 2014/1/25 - 05:20
Haiti
Album: "Funeral" (2004)
Régine Chassagne, la cantante degli Arcade Fire, è figlia di profughi haitiani che hanno dovuto lasciare il loro paese durante la terribile dittatura di François Duvalier (Papa Doc). Vedi anche Gadé maché ti péyi mouin!.
Régine Chassagne, la cantante degli Arcade Fire, è figlia di profughi haitiani che hanno dovuto lasciare il loro paese durante la terribile dittatura di François Duvalier (Papa Doc). Vedi anche Gadé maché ti péyi mouin!.
Haïti, mon pays,
(Continues)
(Continues)
2014/1/24 - 23:59
Disco rosso
Chanson italienne – Disco rosso – Insalata Sbagliata – 2012
D'un texte de Gianni Rodari de 1952… Un petit chef de gare avec son disque rouge réussit à arrêter le méchant Train Guerre !
Un petit chef d’œuvre de littérature enfantine... Mais petit enfant deviendra grand ; et enfant, il restera … tel qu'en lui-même. Car les racines descendent quelquefois bien loin dans la terre...., dit sentencieusement Lucien l'âne.
D'un texte de Gianni Rodari de 1952… Un petit chef de gare avec son disque rouge réussit à arrêter le méchant Train Guerre !
Un petit chef d’œuvre de littérature enfantine... Mais petit enfant deviendra grand ; et enfant, il restera … tel qu'en lui-même. Car les racines descendent quelquefois bien loin dans la terre...., dit sentencieusement Lucien l'âne.
DISQUE ROUGE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/1/24 - 21:37
The Italian fascist attack on Ethiopia (1935/36) in a Calypso song from Trinidad and Tobago: The Gold in Africa by Neville Marcano, aka “The Tiger” (1936). This song is introduced in Italy for the first time: almost 80 years have passed in vain, for monuments to the fascist butcher Graziani are still being built.
Riccardo Venturi 2014/1/24 - 21:13
L’oro d’Africa
Antiwar Songs Blog
The Gold in Africa di Neville Marcano, detto “The Tiger” (1936) è un brano Calypso proveniente da Trinidad e Tobago che denuncia l’aggressione fascista italiana all’Etiopia (1935/36). Lo presentiamo per la prima volta in Italia, dopo quasi ottant’anni passati invano, dato che si continuano a inaugurare monumenti al macellaio Graziani. Di prim’acchito pensavo di aver […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-24 20:38:00
Brutal
[1991]
Langford-White-Greenhalg
Album: The Curse of the Mekons
Langford-White-Greenhalg
Album: The Curse of the Mekons
Here comes McDrug
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/24 - 17:52
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from Metro Youth's recording session on a four-track machine at their local rehearsal studio in 1981 ("Brutalised" that appeared on "Bullshit Detector Two" 2xLP compilation came from the same session)
Lyrics from anarchoscene