When the Gun Goes Down
Down, down, down, ohoho - when the gun goes
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/9/2013 - 23:38
Percorsi:
I conflitti Irlandesi
Wiosna 1905
[1980]
Testo: Jacek Kaczmarski
Musica: Zbigniew Łapiński
Nell'album "Muzeum" [1981]
Voce, chitarra: Jacek Kaczmarski
Voce, chitarra: Przemysław Gintrowski
Voce, piano: Zbigniew Łapiński
"Wiosna roku 1905", 1906, olej na płótnie, 121 x 170,5 cm, Muzeum Narodowe, Warszawa
"Primavera del 1905", 1906, olio su tela, 121 x 170,5 cm, Museo Nazionale di Varsavia
Patrol Kozaków („La pattuglia dei Cosacchi”), forse più noto col titolo di Wiosna 1905 roku („La primavera del 1905”) è probabilmente il quadro più famoso del pittore polacco Stanisław Masłowski (1853-1926). Pittore realista famoso soprattutto per gli stupendi paesaggi, in questo quadro volle invece rappresentare, sempre col massimo realismo, un paesaggio di desolazione e di repressione. „Del 1905” dovrebbe, forse, ricordare qualcosa parlando di Polonia; ad esempio, che so io, la Warszawianka 1905 roku (Naprzód Warszawo!) e la... (continua)
Testo: Jacek Kaczmarski
Musica: Zbigniew Łapiński
Nell'album "Muzeum" [1981]
Voce, chitarra: Jacek Kaczmarski
Voce, chitarra: Przemysław Gintrowski
Voce, piano: Zbigniew Łapiński
"Wiosna roku 1905", 1906, olej na płótnie, 121 x 170,5 cm, Muzeum Narodowe, Warszawa
"Primavera del 1905", 1906, olio su tela, 121 x 170,5 cm, Museo Nazionale di Varsavia
Patrol Kozaków („La pattuglia dei Cosacchi”), forse più noto col titolo di Wiosna 1905 roku („La primavera del 1905”) è probabilmente il quadro più famoso del pittore polacco Stanisław Masłowski (1853-1926). Pittore realista famoso soprattutto per gli stupendi paesaggi, in questo quadro volle invece rappresentare, sempre col massimo realismo, un paesaggio di desolazione e di repressione. „Del 1905” dovrebbe, forse, ricordare qualcosa parlando di Polonia; ad esempio, che so io, la Warszawianka 1905 roku (Naprzód Warszawo!) e la... (continua)
Wiosenny dzień - zapach lip
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 9/9/2013 - 21:47
O Italia come la pensi
anonimo
canzone che cantava mio nonno (classe 1877) contro la grande guerra (1915-1918)
O Italia come la pensi
(continua)
(continua)
inviata da francesco 9/9/2013 - 18:37
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Davide van de Sfroos: Akuaduulza
d'après la version italienne d'une chanson en « laghee » (Lombard)
Akuaduulza – Davide van de Sfroos – 2005
Texte et musique de Davide Bernasconi, alias Davide van de Sfroos.
Dans quelques jours, exactement le samedi 9 septembre 2006, je quitterai la Suisse où j'ai vécu pendant quelques années. C'est en Suisse, de Suisse, que ce site s'est définitivement formé, structuré et développé ; et il continuera en partie à le faire, vu qu'en Suisse reste notre webmaster, Lorenzo Masetti. Riccardo Venturi, par contre, s'offre le dix-neuvième déménagement de sa vie et s'en retourne, cette fois, à Florence. Au moins jusqu'à la prochaine fois où il repartira qui sait où, évidemment fêtant de bonne façon le total de ses vingt déménagements de par le monde.
La Suisse est un étrange pays. Si près de l'Italie et de l'Europe, et si loin en même temps. Tous y ont été. Beaucoup y sont allés pour travailler,... (continua)
Akuaduulza – Davide van de Sfroos – 2005
Texte et musique de Davide Bernasconi, alias Davide van de Sfroos.
Dans quelques jours, exactement le samedi 9 septembre 2006, je quitterai la Suisse où j'ai vécu pendant quelques années. C'est en Suisse, de Suisse, que ce site s'est définitivement formé, structuré et développé ; et il continuera en partie à le faire, vu qu'en Suisse reste notre webmaster, Lorenzo Masetti. Riccardo Venturi, par contre, s'offre le dix-neuvième déménagement de sa vie et s'en retourne, cette fois, à Florence. Au moins jusqu'à la prochaine fois où il repartira qui sait où, évidemment fêtant de bonne façon le total de ses vingt déménagements de par le monde.
La Suisse est un étrange pays. Si près de l'Italie et de l'Europe, et si loin en même temps. Tous y ont été. Beaucoup y sont allés pour travailler,... (continua)
Eau douce, eau douce mais d'une douceur que personne ne veut boire
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/9/2013 - 18:17
Il general Cadorna
anonimo
Mio nonno era del 1898 e mia nonna del 1902, hanno vissuto tutte le guerre, e solo grazie alla tempra forte di persone che ora non esistono più, hanno potuto vivere e sopravvivere a quelle tragedie.
Lei ha vissuto fino a 90 anni, lui è morto 3 giorni prima della fine della guerra ucciso da una bomba degli Alleati lanciata da un aereo in piena campagna.
Mi bisnonno ha fatto la Campagna d'Africa come radiotelegrafista, risultando "disperso" lui non tornò più.
Non c'entra con la canzone del General Cadorna era solo un modo per far capire a tutti quelli che leggono che se abbiamo un po' di libertà lo dobbiamo a gente come loro che hanno perso tutto, anche la vita, per darci un futuro che loro speravano sarebbe stato più dignitoso per noi.
La strofa che si sente cantare da Renato Pozzetto nel film Porca Vacca è:
e la moglie del Cecco Beppe l'andava in bicicleta
ghè sè sciupà la goma l'ha fà na pirueta
pim pam pom al rombo del canon
(dialetto della bassa)
ciao
Lei ha vissuto fino a 90 anni, lui è morto 3 giorni prima della fine della guerra ucciso da una bomba degli Alleati lanciata da un aereo in piena campagna.
Mi bisnonno ha fatto la Campagna d'Africa come radiotelegrafista, risultando "disperso" lui non tornò più.
Non c'entra con la canzone del General Cadorna era solo un modo per far capire a tutti quelli che leggono che se abbiamo un po' di libertà lo dobbiamo a gente come loro che hanno perso tutto, anche la vita, per darci un futuro che loro speravano sarebbe stato più dignitoso per noi.
La strofa che si sente cantare da Renato Pozzetto nel film Porca Vacca è:
e la moglie del Cecco Beppe l'andava in bicicleta
ghè sè sciupà la goma l'ha fà na pirueta
pim pam pom al rombo del canon
(dialetto della bassa)
ciao
b0ni 9/9/2013 - 18:08
Un Sócrates gitano
[1978]
Parole e musica di Manuel Picón
Nell’album intitolato “Guarda el nombre de este amor”
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Parole e musica di Manuel Picón
Nell’album intitolato “Guarda el nombre de este amor”
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Aquí señores presente
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:24
Percorsi:
I Rom, il razzismo, il Porrajmos
Raigones
[1977]
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Aguardiente”.
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Aguardiente”.
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Con mi perro y mi sombrero me largué por los caminos
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:23
Caraballo mató un gallo
[1975]
Canzone popolare (uruguaya?)
Arrangiamento musicale di Manuel Picón
Nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo”
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Semplicemente bellissima!
La canzone fu accompagnata da un gustoso cartone animato con disegni di Simón Feldman, regista, critico cinematografico e pittore argentino.
Canzone popolare (uruguaya?)
Arrangiamento musicale di Manuel Picón
Nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo”
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Semplicemente bellissima!
La canzone fu accompagnata da un gustoso cartone animato con disegni di Simón Feldman, regista, critico cinematografico e pittore argentino.
Caraballo mató un gallo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:20
Marea negra
[1988]
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Los que tienen un anillo para vender
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:19
La vida vuelve
[1988]
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Como una hierba silvestre
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:18
Hagámonos a la mar
[1988]
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Hagámonos a la mar, definitivamente a la mar.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 15:17
Carta del soldado
[1975]
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo” pubblicato nel 1975.
La lettera della madre al figlio soldato è recitata da Olga Manzano, quella del figlio alla madre da Manuel Picón. Le due letture si incrociano tra di loro e sono intervallate e seguite dalle due strofe cantate.
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo” pubblicato nel 1975.
La lettera della madre al figlio soldato è recitata da Olga Manzano, quella del figlio alla madre da Manuel Picón. Le due letture si incrociano tra di loro e sono intervallate e seguite dalle due strofe cantate.
Carta a mi hijo soldado que está peleando por la paz en las lejanas tierras.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 14:13
De lo prohibido
[1978-79]
Versi di Mario Benedetti, dalla raccolta intitolata “Cotidianas”, pubblicata nel 1979.
Musica di Jorge Alveláis, musicista messicano.
Versi di Mario Benedetti, dalla raccolta intitolata “Cotidianas”, pubblicata nel 1979.
Musica di Jorge Alveláis, musicista messicano.
Prohibidos los silencios y los gritos unánimes
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 9/9/2013 - 11:39
Statue of Liberty
[2001]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Life on a String”
“Libertà è una cosa spaventosa. Non in molti la vogliono per davvero...”
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Life on a String”
“Libertà è una cosa spaventosa. Non in molti la vogliono per davvero...”
Moon rises and sets
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 8/9/2013 - 21:27
Only an Expert
[2007/2010]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”
Una canzone dedicata ai cosiddetti - autoproclamatisi o proclamati non si sa mai da chi - “esperti”, tipo quelli che vanno in cerca di armi di distruzione di massa, non le trovano, e poi dichiarano che non averle trovate non vuol dire che non ci siano... Oppure quelli che dicono che il riscaldamento globale è un falso problema, anche se poi la gente muore come mosche sotto uragani sempre più frequenti e sempre più violenti... Oppure quelli che dicono che non è un problema se quel tal regime ammazza e tortura la propria gente, la imprigiona senza imputazione e senza processo e la fa condannare da tribunali speciali... Oppure quelli che sostengono che il bombardamento, la distruzione o l’invasione di un altro paese non siano affatto un problema...
D’altra parte, se non lo sanno gli “esperti”, cosa volete che ne capisca l’uomo comune?!?
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”
Una canzone dedicata ai cosiddetti - autoproclamatisi o proclamati non si sa mai da chi - “esperti”, tipo quelli che vanno in cerca di armi di distruzione di massa, non le trovano, e poi dichiarano che non averle trovate non vuol dire che non ci siano... Oppure quelli che dicono che il riscaldamento globale è un falso problema, anche se poi la gente muore come mosche sotto uragani sempre più frequenti e sempre più violenti... Oppure quelli che dicono che non è un problema se quel tal regime ammazza e tortura la propria gente, la imprigiona senza imputazione e senza processo e la fa condannare da tribunali speciali... Oppure quelli che sostengono che il bombardamento, la distruzione o l’invasione di un altro paese non siano affatto un problema...
D’altra parte, se non lo sanno gli “esperti”, cosa volete che ne capisca l’uomo comune?!?
Now only an expert can deal with the problem
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 8/9/2013 - 21:22
When the War Is Over
1973
Roll on Ruby
Roll on Ruby
When the war is over, we can be kind again
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 8/9/2013 - 18:58
Damned Religion
[2009]
Lyrics & Music by Michael Stützer and Søren Adamsen
Album: When Death Comes
Lyrics & Music by Michael Stützer and Søren Adamsen
Album: When Death Comes
Your morals -are not my morals
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 8/9/2013 - 15:08
Explicit
[2003]
Lyrics and Music by ILLigitt (feat. SK)
Album: ILLigittimate Writtens
It's basically a song about the war and what's going on in the world. I know a lot of people are going to talk shit about it, but I don't care. These are things that need to be said.
Lyrics and Music by ILLigitt (feat. SK)
Album: ILLigittimate Writtens
It's basically a song about the war and what's going on in the world. I know a lot of people are going to talk shit about it, but I don't care. These are things that need to be said.
[ILLigitt:]
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 8/9/2013 - 10:10
Dark Time in the Revolution
[2007/2010]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”
Nel 1776 Thomas Paine pubblicava anonimamente (firmandosi “Written by an Englishman”) il suo “Common Sense”, riflessione sulla improcrastinabile necessità per gli americani di ottenere l’indipendenza dalla Gran Bretagna: “Ha un senso, una logica che un’isola domini tutto un continente?”
La domanda che si pose Paine viene qui attualizzata dalla Anderson: “Ha un senso, una logica che un paese domini il mondo? Benvenuti nella notte americana, un’oscurità dove ricompaiono dappertutto cose da Medioevo, cose che si credevano scomparse per sempre: decapitazioni, impiccagioni e persone in gabbia...”
Mi pare che la domanda della Anderson sia molto cocente in questi giorni, con il vento di guerra americano che soffia verso la già martoriata Siria, un vento di guerra che paradossalmente è alimentato da un personaggio fresco di un premio (ig)nobel per la pace...
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”
Nel 1776 Thomas Paine pubblicava anonimamente (firmandosi “Written by an Englishman”) il suo “Common Sense”, riflessione sulla improcrastinabile necessità per gli americani di ottenere l’indipendenza dalla Gran Bretagna: “Ha un senso, una logica che un’isola domini tutto un continente?”
La domanda che si pose Paine viene qui attualizzata dalla Anderson: “Ha un senso, una logica che un paese domini il mondo? Benvenuti nella notte americana, un’oscurità dove ricompaiono dappertutto cose da Medioevo, cose che si credevano scomparse per sempre: decapitazioni, impiccagioni e persone in gabbia...”
Mi pare che la domanda della Anderson sia molto cocente in questi giorni, con il vento di guerra americano che soffia verso la già martoriata Siria, un vento di guerra che paradossalmente è alimentato da un personaggio fresco di un premio (ig)nobel per la pace...
The market keeps rising up. The big machines control the sea and the air
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 7/9/2013 - 23:47
Rosso levante e ponente
anonimo
Rosso a levante e ponente
(continua)
(continua)
inviata da Giulia Taccagni 7/9/2013 - 15:50
Il est né le divin Enfant
Chanson française – Il est né le divin Enfant – Jean Yanne – 1982
Ah ! Lucien l'âne mon ami, aujourd'hui, je m'en vais te rapporter une fable... Non pas une fable d'Ésope ou de La Fontaine, emplie d'animaux et de proverbes, mais une fable en quelque sorte humaine. Une fable dont les personnages sont des êtres humains et bien évidemment, comme dans toutes les fables, des personnages inventés...
Voilà qui est intéressant et somme toute, qui nous rendra justice à nous les animaux. Mais, dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, n'appelle-t-on pas habituellement ce genre de récits des contes...
Bien évidemment. Les contes sont des fables où les personnages sont des humains. Ainsi en va-t-il des célèbres contes des mille une et une nuits. Donc, je précise : une fable du genre particulier appelé généralement « conte ».
En fait, fables ou contes, ce sont des histoires où il faudrait indiquer en... (continua)
Ah ! Lucien l'âne mon ami, aujourd'hui, je m'en vais te rapporter une fable... Non pas une fable d'Ésope ou de La Fontaine, emplie d'animaux et de proverbes, mais une fable en quelque sorte humaine. Une fable dont les personnages sont des êtres humains et bien évidemment, comme dans toutes les fables, des personnages inventés...
Voilà qui est intéressant et somme toute, qui nous rendra justice à nous les animaux. Mais, dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, n'appelle-t-on pas habituellement ce genre de récits des contes...
Bien évidemment. Les contes sont des fables où les personnages sont des humains. Ainsi en va-t-il des célèbres contes des mille une et une nuits. Donc, je précise : une fable du genre particulier appelé généralement « conte ».
En fait, fables ou contes, ce sont des histoires où il faudrait indiquer en... (continua)
Il est né le divin enfant
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/9/2013 - 23:40
Uncle Sam
[1971 ]
Album :FOG ON THE TYNE
Album :FOG ON THE TYNE
The word of mouth has reached my ears
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 6/9/2013 - 23:34
Percorsi:
Disertori
Come un battito di ciglia
Testo: Franco Volpato
Sulle note della "Come sei veramente" di Giovanni Allevi
Una poesia dedicata a Marta Russo
Sulle note della "Come sei veramente" di Giovanni Allevi
Una poesia dedicata a Marta Russo
Un solo istante
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 6/9/2013 - 23:13
Percorsi:
Armi, la guerra in casa tutti i giorni
Ride the Lightning
1984
Ride the Lightning
Ride the Lightning
Guilty as charged
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 6/9/2013 - 21:40
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Uniontown
[2013]
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”
Una canzone che racconta del Bituminous Coal Miners' Strike a Uniontown, Pennsylvania, del 1894.
Ad una delle periodiche crisi finanziarie, quella del 1893 (“The Panic of 1893”, che al solito partì dagli USA e poi si abbattè anche sull’Europa), le compagnie minerarie fecero fronte nel modo consueto, con forti tagli degli stipendi dei lavoratori. La Union Mine Workers, il sindacato dei minatori, proclamò uno sciopero con l’obiettivo di ripristinare le paghe a prima del 1 maggio 1893. L’adesione fu massiccia: 180.000 minatori incrociarono le braccia tra Colorado, Illinois, Ohio, Pennsylvania e West Virginia.
Ma le legittime istanze dei lavoratori restarono completamente inascoltate e, dopo due mesi, la protesta degenerò in violenze tra scioperanti e guardie delle proprietà, tra scioperanti e crumiri.
Dappertutto... (continua)
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”
Una canzone che racconta del Bituminous Coal Miners' Strike a Uniontown, Pennsylvania, del 1894.
Ad una delle periodiche crisi finanziarie, quella del 1893 (“The Panic of 1893”, che al solito partì dagli USA e poi si abbattè anche sull’Europa), le compagnie minerarie fecero fronte nel modo consueto, con forti tagli degli stipendi dei lavoratori. La Union Mine Workers, il sindacato dei minatori, proclamò uno sciopero con l’obiettivo di ripristinare le paghe a prima del 1 maggio 1893. L’adesione fu massiccia: 180.000 minatori incrociarono le braccia tra Colorado, Illinois, Ohio, Pennsylvania e West Virginia.
Ma le legittime istanze dei lavoratori restarono completamente inascoltate e, dopo due mesi, la protesta degenerò in violenze tra scioperanti e guardie delle proprietà, tra scioperanti e crumiri.
Dappertutto... (continua)
We could start a fire
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 6/9/2013 - 12:53
Prisoner
[2013]
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”
Do you know my name?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 6/9/2013 - 11:51
Gagarin
MI dispiace contraddirvi, ma leggendo il poema dell'autore russo non vi è una parola plagiata o in comune con il testo di Baglioni.Ci vuole fantasia ma anche un pò di malizia e di cattiva fede per parlare di plagio. Al limite, ma anche in questo caso con beneficio di dubbio, si potrebbe parlare di libera ispirazione allo scritto.In molti casi si è "mutuato" come dite voi uno scritto per trovare ispirazione.Si vede che non siete musicisti e che di costruzione di un testo non ne sapete giustamente molto.
Glauco Giacchello 6/9/2013 - 01:28
Judge Harsh Blues
1928
Good morning judge, what may be my fine?
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 6/9/2013 - 00:04
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Davide van de Sfroos: Akuaduulza
"Non potevo più guarda 'sta bela canzon nella traduzion storpia cozi, allor coressi 'li error più gross, specialment ne'la scriutur polaand
Grüiskot"
Grüiskot"
WODA SŁODKA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 23:53
Samobójstwa
[1984]
Dal primo album "Nigdy!"
sito ufficiale http://www.moskwa.serpent.pl/
'mazza però come nel frattempo se sono officializati 'sti pank
Dal primo album "Nigdy!"
sito ufficiale http://www.moskwa.serpent.pl/
'mazza però come nel frattempo se sono officializati 'sti pank
Samobójstwa ciągle wkoło - by narodzić się na nowo
(continua)
(continua)
inviata da krzyś 5/9/2013 - 21:27
Kiedy ucichną działa już
[2009]
Testo e musica: Kazik Staszewski
Dall'album: "hurra!!!"
dal sito ufficiale http://kult.art.pl/
Testo e musica: Kazik Staszewski
Dall'album: "hurra!!!"
dal sito ufficiale http://kult.art.pl/
Kiedy ucichną działa już
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 20:09
Sobota
[2003]
Testo e musica: Andrzej Garczarek
Dall'album: "Drelichowa"
Una canzone molto tenera ma parecchio ironica, per il percorso: "Armi, la guerra in casa tutti i giorni".
Racconta in prima persona vicenda di uno che, aspettando il suo turno per farsi la barba da un barbiere di provincia munito di rasoio, legge sul giornale la notizia sulla strage causata a colpi di pistola da un tassista trentenne a Pittsburgh. L'uomo viene diagnosticato da primario dell'ospedale locale come "un caso di psicosi molto interessante". È dolce, perchè il narratore vuole solamente farsi bello per la sua amata, ma comincia a temere di non vederla mai più.
Testo e musica: Andrzej Garczarek
Dall'album: "Drelichowa"
Una canzone molto tenera ma parecchio ironica, per il percorso: "Armi, la guerra in casa tutti i giorni".
Racconta in prima persona vicenda di uno che, aspettando il suo turno per farsi la barba da un barbiere di provincia munito di rasoio, legge sul giornale la notizia sulla strage causata a colpi di pistola da un tassista trentenne a Pittsburgh. L'uomo viene diagnosticato da primario dell'ospedale locale come "un caso di psicosi molto interessante". È dolce, perchè il narratore vuole solamente farsi bello per la sua amata, ma comincia a temere di non vederla mai più.
Trzydziestoletni taksówkarz z Pittsburgh'a
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 19:33
Percorsi:
Armi, la guerra in casa tutti i giorni
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Statues and Liberties
(Alan Hull)