E io ero Sandokan
Versione inglese da youtube
We marched with the soul in the shoulder
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 21:20
Free Tibet
As in Tibet... the children cry
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 18/7/2013 - 21:09
Percorsi:
Il dramma tibetano
The Argument
2002
Front Seat Solidarity
Front Seat Solidarity
How much further have we gotten did you say?
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 20:34
Last Crusade
Crusty Folk Music For Smelly People (1996)
In these dark and modern days,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 20:05
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
When Two Men Kiss
Crusty Folk Music For Smelly People (1996)
I'm not behind your boy
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 19:47
Wrong Arm of the Law
Crusty Folk Music For Smelly People (1996)
Hi folks, my name is Mr. Smith
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 19:45
Patriotic Pack
Crusty Folk Music For Smelly People (1996)
[1996]
Parole di Jochen Kröner
Musica degli Across the Border, punk folk band tedesca da Karlsruhe, Baden-Württemberg.
Nell'album "Crusty Folk Music for Smelly People"
Testo trovato su Genius
Album interamente scaricabile dal sempre ottimo Zero G Sound
(B.B.)
[1996]
Parole di Jochen Kröner
Musica degli Across the Border, punk folk band tedesca da Karlsruhe, Baden-Württemberg.
Nell'album "Crusty Folk Music for Smelly People"
Testo trovato su Genius
Album interamente scaricabile dal sempre ottimo Zero G Sound
(B.B.)
"My friend" come to the end,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 19:43
Ghosts of the Past
1994
Hag songs
Hag songs
The eagle spreads his old wings
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 19:40
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Tears
1994
Hag songs
Hag songs
I met a child in Belfast and Derry
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 19:34
Fight Your War
1994
Dance Around The Fire
Dance Around The Fire
Two wars in one life
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 19:32
Beautiful World
1992 ATB
1994 Hag Songs
1994 Hag Songs
War, revolution and pain, atomic fear
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 19:29
Made in Germany
ATB
1992
1992
Our young boy loves his girl, they made love on the floor
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 19:28
Alerta Antifascista
2009
Loyalty
Loyalty
Alerta Alerta Alerta Antifascista
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 19:24
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
I Can't Love This Country
Dance Around the Fire
1994
1994
Yes when I was a child
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 19:20
Perché Giovanni l'Amava
-a Falcone, alla sua Donna, ai suoi Angeli-
Testo e musica di: Salvatore Azzaro da Giarratana, poeta e cantautore impegnato contro le mafie.
Testo e musica di: Salvatore Azzaro da Giarratana, poeta e cantautore impegnato contro le mafie.
Perché Giovanni c'era nato,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 18/7/2013 - 18:40
Percorsi:
Mafia e mafie
The Children Draw Guns
[1985]
Testo trovato su Mudcat Café.
Non ho idea di chi possa essere l’autore di questa canzone, ma è senz’altro un americano che nei primi anni 80 ha assistito coi suoi occhi all’arrivo nel sud est del Messico (San Caralampio è in Chiapas), di migliaia di profughi, nella quasi totalità indigeni, provenienti dal vicino Guatemala dove proprio in quegli anni si stava consumando uno dei genocidi più recenti della Storia moderna. Iniziato dopo il 1954, anno in cui un golpe militare ordito dalla CIA rovesciò il legittimo presidente Jacobo Arbenz, lo sterminio della popolazione civile e di quella indigena in particolare (perché gli indigeni abitavano le foreste in cui operava la guerriglia) si protrasse fino alla pace siglata nei primi anni 90. Si ritiene che le vittime di quasi 40 anni di guerra civile siano state circa 200.000, il 90% delle quali uccise dai soldati del regime addestrati... (continua)
Testo trovato su Mudcat Café.
Non ho idea di chi possa essere l’autore di questa canzone, ma è senz’altro un americano che nei primi anni 80 ha assistito coi suoi occhi all’arrivo nel sud est del Messico (San Caralampio è in Chiapas), di migliaia di profughi, nella quasi totalità indigeni, provenienti dal vicino Guatemala dove proprio in quegli anni si stava consumando uno dei genocidi più recenti della Storia moderna. Iniziato dopo il 1954, anno in cui un golpe militare ordito dalla CIA rovesciò il legittimo presidente Jacobo Arbenz, lo sterminio della popolazione civile e di quella indigena in particolare (perché gli indigeni abitavano le foreste in cui operava la guerriglia) si protrasse fino alla pace siglata nei primi anni 90. Si ritiene che le vittime di quasi 40 anni di guerra civile siano state circa 200.000, il 90% delle quali uccise dai soldati del regime addestrati... (continua)
Morning in San Caralampio
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 18/7/2013 - 14:24
Anima di spine
Rocco Siffredi: non abbandonate gli animali, sennò...
(da notare anche la maglietta indossata nello spot dal "glande" Rocco...)
(da notare anche la maglietta indossata nello spot dal "glande" Rocco...)
Bernart 18/7/2013 - 13:16
Castlebar
anonimo
[dopo il 1778?]
Testo trovato su su Mudcat Café.
Castlebar (Caisleán an Bharraigh, ossia “Castello di Barry”) nella contea di Mayo è un luogo importante nella storia della resistenza degli irlandesi contro i dominatori britannici.
Quando nel 1775 scoppiò la guerra per l’indipendenza americana i francesi, storici nemici degli inglesi, si schierarono con gli indipendentisti. La Corona britannica dovette spedire migliaia di soldati oltre oceano ma il pericolo di un aggressione da parte della Francia (e della Spagna) restava anche in Europa. Sicchè, facendo leva sul diffuso sentimento antifrancese, gli inglesi riuscirono ad arruolare molti irlandesi in una milizia volontaria, gli “Irish Volunteers”…
“Re Giorgio i suoi soldi può ficcarseli in quel posto, io non vado a combattere le guerre degli inlgesi e me ne resto come un puciu nella mia Castlebar…”
Il giovane irlandese... (continua)
Testo trovato su su Mudcat Café.
Castlebar (Caisleán an Bharraigh, ossia “Castello di Barry”) nella contea di Mayo è un luogo importante nella storia della resistenza degli irlandesi contro i dominatori britannici.
Quando nel 1775 scoppiò la guerra per l’indipendenza americana i francesi, storici nemici degli inglesi, si schierarono con gli indipendentisti. La Corona britannica dovette spedire migliaia di soldati oltre oceano ma il pericolo di un aggressione da parte della Francia (e della Spagna) restava anche in Europa. Sicchè, facendo leva sul diffuso sentimento antifrancese, gli inglesi riuscirono ad arruolare molti irlandesi in una milizia volontaria, gli “Irish Volunteers”…
“Re Giorgio i suoi soldi può ficcarseli in quel posto, io non vado a combattere le guerre degli inlgesi e me ne resto come un puciu nella mia Castlebar…”
Il giovane irlandese... (continua)
It being on a sultry summer day and I weary working at the hay,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 18/7/2013 - 09:06
Soldier
New Amerykah: Part One (4th World War) (2008)
written by Tom Barlage, Willem Ennes, Hans Waterman, Guus Willems, Kariem Riggins, Erykah Badu
written by Tom Barlage, Willem Ennes, Hans Waterman, Guus Willems, Kariem Riggins, Erykah Badu
Mmmmm
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 00:25
Charlie Boy
2012
The Lumineers
This is a song about 2ndLT Charles John Schultz USMC, born 1944 and from Metuchen as the song suggest, he is Wesley's uncle. He went to the Vietnam war and was killed in combat.
The Lumineers
This is a song about 2ndLT Charles John Schultz USMC, born 1944 and from Metuchen as the song suggest, he is Wesley's uncle. He went to the Vietnam war and was killed in combat.
Charlie boy, don't go to war, first born in forty - four
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/7/2013 - 00:09
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Industrial Disease
[1982]
Parole e musica di Mark Knopfler
Nell’album “Love Over Gold”
Un ironico sguardo sugli effetti della crisi industriale britannica dei primi 80: scioperi, disordini, repressione e malattie fisiche e psichiche…
Parole e musica di Mark Knopfler
Nell’album “Love Over Gold”
Un ironico sguardo sugli effetti della crisi industriale britannica dei primi 80: scioperi, disordini, repressione e malattie fisiche e psichiche…
Warning lights are flashing down at quality control.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 17/7/2013 - 15:41
Die Große Hungersnot (Wir haben im Felde gestanden)
anonimo
[1848?]
Interpretata, fra gli altri, da Hein ed Oss Kröher, nell’album intitolato “Soldatenlieder” del 1981.
Testo trovato sul Volksliederarchiv
La “Great Famine” che alla metà dell’800 flagellò l’Irlanda non fu un episodio isolato. In buona parte d’Europa in quel periodo si succedettero carestie più o meno gravi. Anche nell’Impero austriaco, specie in città come Berlino, Stoccarda, Stettino, Breslavia, Halle, Poznań, Amburgo, Chemnitz, alla fine degli anni 40 si moltiplicarono i disordini causati dalla penuria di cibo (si veda al proposito pure Mamele, Mamele, gib mir Brot). Anche tanti sudditi tedeschi furono costretti ad emigrare, e per numero furono secondi soltanto agli irlandesi. La situazione, davastante in tutta Europa, esplose inevitabilmente di lì a poco con la cosiddetta “Primavera dei popoli”. E fu davvero un “48”!
Questa canzone - proveniente dalla regione di Nysa... (continua)
Interpretata, fra gli altri, da Hein ed Oss Kröher, nell’album intitolato “Soldatenlieder” del 1981.
Testo trovato sul Volksliederarchiv
La “Great Famine” che alla metà dell’800 flagellò l’Irlanda non fu un episodio isolato. In buona parte d’Europa in quel periodo si succedettero carestie più o meno gravi. Anche nell’Impero austriaco, specie in città come Berlino, Stoccarda, Stettino, Breslavia, Halle, Poznań, Amburgo, Chemnitz, alla fine degli anni 40 si moltiplicarono i disordini causati dalla penuria di cibo (si veda al proposito pure Mamele, Mamele, gib mir Brot). Anche tanti sudditi tedeschi furono costretti ad emigrare, e per numero furono secondi soltanto agli irlandesi. La situazione, davastante in tutta Europa, esplose inevitabilmente di lì a poco con la cosiddetta “Primavera dei popoli”. E fu davvero un “48”!
Questa canzone - proveniente dalla regione di Nysa... (continua)
Wir haben im Felde gestanden:
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 17/7/2013 - 13:16
Torremolinos
Torremolinos
Chanson française de langue belge – Sttellla – 1992
L'autre jour, Lucien l'âne mon ami, en te contant une chanson d'Elio e le Storie tese à propos de jeunes et de jean bleu Noi siamo i giovani (con i blue jeans), j'avais indiqué que la traduction était frappée au sceau notamment de cette chanson de Sttellla « Torremolinos »... Une chanson très rythmée et en apparence et en réalité aussi, comme toutes les chansons de Sttellla, très loufoque... et souvent laissée de côté au rayon des conserves de bas de gamme, actuellement appelées en franglais : discount. Bref, une chanson (et d'ailleurs, un chanteur et un auteur aussi) considérée comme quantité négligeable ou comme on ne sait quelle serinade commerciale, généralement connue sous le nom de tube. J'avais donc fait une citation... et je croyais ainsi en avoir fini avec elle... mais voilà, elle s'est rappelée à mon souvenir... (continua)
Chanson française de langue belge – Sttellla – 1992
L'autre jour, Lucien l'âne mon ami, en te contant une chanson d'Elio e le Storie tese à propos de jeunes et de jean bleu Noi siamo i giovani (con i blue jeans), j'avais indiqué que la traduction était frappée au sceau notamment de cette chanson de Sttellla « Torremolinos »... Une chanson très rythmée et en apparence et en réalité aussi, comme toutes les chansons de Sttellla, très loufoque... et souvent laissée de côté au rayon des conserves de bas de gamme, actuellement appelées en franglais : discount. Bref, une chanson (et d'ailleurs, un chanteur et un auteur aussi) considérée comme quantité négligeable ou comme on ne sait quelle serinade commerciale, généralement connue sous le nom de tube. J'avais donc fait une citation... et je croyais ainsi en avoir fini avec elle... mais voilà, elle s'est rappelée à mon souvenir... (continua)
Il y a une ville à la Costa Del Sol
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/7/2013 - 21:52
Hombres
2013
I taliani
feat. Malakaton
i brani parlati sono tratti dalla versione Italiana del discorso finale da "Il Grande Dittatore" di Charlie Chaplin
I taliani
feat. Malakaton
i brani parlati sono tratti dalla versione Italiana del discorso finale da "Il Grande Dittatore" di Charlie Chaplin
A coloro che mi odono, io dico: non disperate,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 16/7/2013 - 20:43
I Taliani
2013
I taliani
I taliani
Questa è la canzone della terra mia
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 16/7/2013 - 19:58
Percorsi:
Ahi serva Italia, di dolore ostello
L'acqua in bottiglia
[2010]
Album : Il futuro del mondo
(testo e musica di L.Bassanese;S.Florio)
Album : Il futuro del mondo
(testo e musica di L.Bassanese;S.Florio)
PROLOGO
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 16/7/2013 - 17:38
Fuck austerity! (Prima che questo tempo amazzi l’allegria)
2013
Popolare contemporaneo
Popolare contemporaneo
iacutaburinoiacutaburino za za
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 16/7/2013 - 17:32
Pat Reilly
anonimo
[18??]
Magistralmente interpretata dai Planxty di Christy Moore ed Andy Irvine, che la incisero nel 1973 nell’album intitolato “The Well Below The Valley”, lo stesso della famosa As I Roved Out.
Nota anche con il diverso titolo di “Johnny Gallagher” (o Collishaw, o Coughlin, o Golicher), è una canzone ottocentesca inglese contro il reclutamento militare, che all’epoca avveniva spesso e volentieri in modo forzato e violento oppure approfittando dello stato personale dei malcapitati, sovente giovani disoccupati o dediti a piccoli crimini o all’alcol e quindi disperati o ricattabili.
Magistralmente interpretata dai Planxty di Christy Moore ed Andy Irvine, che la incisero nel 1973 nell’album intitolato “The Well Below The Valley”, lo stesso della famosa As I Roved Out.
Nota anche con il diverso titolo di “Johnny Gallagher” (o Collishaw, o Coughlin, o Golicher), è una canzone ottocentesca inglese contro il reclutamento militare, che all’epoca avveniva spesso e volentieri in modo forzato e violento oppure approfittando dello stato personale dei malcapitati, sovente giovani disoccupati o dediti a piccoli crimini o all’alcol e quindi disperati o ricattabili.
It bein' on a monday morning, it bein' our pay day
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 16/7/2013 - 15:53
Ich bin Soldat, doch bin ich es nicht gerne
anonimo
Da quanto capisco dalle note sul Volksliederarchiv, la canzone dovrebbe risalire al periodo della guerra franco-prussiana del 1870-71.
La melodia è quella della popolare "Denkst du daran mein tapferer Lagienka" scritta da tal Karl Holtei intorno al 1825.
La melodia è quella della popolare "Denkst du daran mein tapferer Lagienka" scritta da tal Karl Holtei intorno al 1825.
Bernart 16/7/2013 - 14:29
Ich verkauf mein Gut und Häuslein (Auswandererlied)
anonimo
[1830-50]
Interpretata da gruppi come Liederjan (“Liederbuch”, 1978) e Folkländer (“Wenn man fragt, wer hat's getan”, 1981)
Canzone d’emigrazione tedesca risalente agli anni intorno alla Rivoluzione del 1848-49.
La durissima repressione della primavera popolare determinò in Germania un picco dell’emigrazione, già molto forte nei due decenni precedenti. Alla metà dell’800 gli emigranti dall’Impero austriaco furono secondi per numero soltanto a coloro che fuggivano dall’Irlanda a causa della “Great Famine” e delle vessazioni dei lords britannici.
“Prefetto, vostro onore, per favore, firmate i nostri permessi per emigrare in America!”
“Qual è il motivo per cui volete mettere a repentaglio le vostre vite per andare in America?”
“Non possiamo più vivere qui. I signori e i notabili ci hanno preso tutto quello che avevamo!”
Interpretata da gruppi come Liederjan (“Liederbuch”, 1978) e Folkländer (“Wenn man fragt, wer hat's getan”, 1981)
Canzone d’emigrazione tedesca risalente agli anni intorno alla Rivoluzione del 1848-49.
La durissima repressione della primavera popolare determinò in Germania un picco dell’emigrazione, già molto forte nei due decenni precedenti. Alla metà dell’800 gli emigranti dall’Impero austriaco furono secondi per numero soltanto a coloro che fuggivano dall’Irlanda a causa della “Great Famine” e delle vessazioni dei lords britannici.
“Prefetto, vostro onore, per favore, firmate i nostri permessi per emigrare in America!”
“Qual è il motivo per cui volete mettere a repentaglio le vostre vite per andare in America?”
“Non possiamo più vivere qui. I signori e i notabili ci hanno preso tutto quello che avevamo!”
Ich verkauf mein Gut und Häuslein
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 16/7/2013 - 14:15
An Irish Marseillaise
anonimo
[1848]
Testo incluso in “Songs in Irish Emigrant Ballads and Songs”, a cura di Robert L. Wright, 1975
Come la contemporanea tedesca Reveille, anche questa canzone fu scritta sull’aria della “Marseillaise” di Rouget de l'Isle.
Alla fine degli anni 30 dell’800 alcuni intellettuali irlandesi, tra i quali il parlamentare William Smith O'Brien, il poeta Thomas Davis e gli scrittori John Blake Dillon e Michael Doheny, fondarono un movimento politico culturale nazionalista chiamato “Éire Óg”, “Young Ireland”. Una delegazione di “Young Irelanders” si recò a Parigi qualche tempo prima dell’avvento della Seconda Repubblica, quando la capitale francese era già sotto il controllo degli insorti contro Luigi Filippo ed il suo governo. Tornarono in Irlanda impugnando il tricolore e nel luglio del 1848 si sollevarono contro il dominatore britannico. L’insurrezione, limitata a sole tre contee,... (continua)
Testo incluso in “Songs in Irish Emigrant Ballads and Songs”, a cura di Robert L. Wright, 1975
Come la contemporanea tedesca Reveille, anche questa canzone fu scritta sull’aria della “Marseillaise” di Rouget de l'Isle.
Alla fine degli anni 30 dell’800 alcuni intellettuali irlandesi, tra i quali il parlamentare William Smith O'Brien, il poeta Thomas Davis e gli scrittori John Blake Dillon e Michael Doheny, fondarono un movimento politico culturale nazionalista chiamato “Éire Óg”, “Young Ireland”. Una delegazione di “Young Irelanders” si recò a Parigi qualche tempo prima dell’avvento della Seconda Repubblica, quando la capitale francese era già sotto il controllo degli insorti contro Luigi Filippo ed il suo governo. Tornarono in Irlanda impugnando il tricolore e nel luglio del 1848 si sollevarono contro il dominatore britannico. L’insurrezione, limitata a sole tre contee,... (continua)
Rise! Rise! A glorious day is breaking,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 16/7/2013 - 12:06
Clang Bang Bang (the Iron Door)
Charles Manson
Oh yeah I got it.
(continua)
(continua)
inviata da anonymous 16/7/2013 - 03:33
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Noi siamo i giovani (con i blue jeans)
Chanson italienne – Noi siamo i giovani (con i blue jeans) – Elio e le Storie Tese
Chanson dans le style des années soixante, qui se fout des jeunes faussement engagés contre la guerre, mais qui en réalité pensent à d'autres choses…
Plus qu'une chanson contre la guerre, c'est la parodie d'une chanson contre la guerre, mais elle fait trop rire pour ne pas mettre ici !
Chanson dans le style des années soixante, qui se fout des jeunes faussement engagés contre la guerre, mais qui en réalité pensent à d'autres choses…
Plus qu'une chanson contre la guerre, c'est la parodie d'une chanson contre la guerre, mais elle fait trop rire pour ne pas mettre ici !
« Cri de douleur, d’orgueil, de dénonciation et d'espoir d'une poignée d'adolescents qui se voient discriminés par les vieux à cause du symbole même de la jeunesse : le jean. Le thème de l'amour libre et celui de l'orchite rencontrés dans ce morceau dix ans avant Supergiovane. »
(du communiqué à la sortie du disque)
(du communiqué à la sortie du disque)
C'EST NOUS LES JEUNES (AU JEAN BLEU)
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/7/2013 - 22:57
Badisches Wiegenlied
[1849]
Versi di Ludwig Pfau, poeta, giornalista e rivoluzionario tedesco, scritti in occasione della brutale repressione operata nell’estate del 1849 dalle truppe prussiane contro gli insorti nella città di Rastatt, Baden.
“Dormi e non far rumore, piccolo mio, che i prussiani sono tutt’intorno…”
Interpretata, fra gli altri, da Hein ed Oss Kröher (in “Deutsche Lieder 1848/49” del 1974) e Dieter Süverkrüp (in “1848, Lieder Der Deutschen Revolution” del 1973)
Versi di Ludwig Pfau, poeta, giornalista e rivoluzionario tedesco, scritti in occasione della brutale repressione operata nell’estate del 1849 dalle truppe prussiane contro gli insorti nella città di Rastatt, Baden.
“Dormi e non far rumore, piccolo mio, che i prussiani sono tutt’intorno…”
Interpretata, fra gli altri, da Hein ed Oss Kröher (in “Deutsche Lieder 1848/49” del 1974) e Dieter Süverkrüp (in “1848, Lieder Der Deutschen Revolution” del 1973)
Schlaf', mein Kind, schlaf leis',
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 15/7/2013 - 16:57
Reveille
[1848]
Versi del poeta e rivoluzionario tedesco Ferdinand Freiligrath (1810-1876)
Sull’aria della “Marseillaise” di Rouget de l'Isle.
Canzone della rivoluzione tedesca del 1848-49, quella che in altra sua poesia Freiligrath celebrava con polvere da sparo, sangue e fuoco, i colori della bandiera tedesca.
Versi del poeta e rivoluzionario tedesco Ferdinand Freiligrath (1810-1876)
Sull’aria della “Marseillaise” di Rouget de l'Isle.
Canzone della rivoluzione tedesca del 1848-49, quella che in altra sua poesia Freiligrath celebrava con polvere da sparo, sangue e fuoco, i colori della bandiera tedesca.
Frisch auf zur Weise von Marseille,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 15/7/2013 - 16:33
Sognando la rivoluzione
2015
Cuore nero
Cuore nero
Come una foglia era verde
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/7/2013 - 15:57
Percorsi:
Genova - G8
Ragazzo
C'era un ragazzo fra che un po' come me
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/7/2013 - 15:29
Percorsi:
Genova - G8
Lament of the Evicted Irish Peasant
anonimo
[Intorno al 1850]
Canzone di autore anonimo risalente all’epoca della “Gorta Mór”, della “Grande Carestia”che attanagliò l’Irlanda alla metà dell’800 e che causò almeno un milione di morti e che costrinse altri milioni di irlandesi ad emigrare.
Testo trovato su Mudcat Café
Se la carestia fu causata da un parassita infestante che distrusse i raccolti di patata, i suoi effetti furono moltiplicati dalla soggezione politica e commerciale dell'Irlanda alla Corona inglese, tant'è che qualche storico (p.e. Francis A. Boyle) si spinge a dire che in quel periodo l'Inghilterra realizzò di fatto un genocidio per fame della popolazione irlandese.
Fatto sta che fu proprio "La Grande Fame" a dare un forte impulso alla ribellione irlandese contro la dominazione britannica (le organizzazioni repubblicane come i Young Irelanders e l'Irish Republican Brotherhood nacquero proprio durante... (continua)
Canzone di autore anonimo risalente all’epoca della “Gorta Mór”, della “Grande Carestia”che attanagliò l’Irlanda alla metà dell’800 e che causò almeno un milione di morti e che costrinse altri milioni di irlandesi ad emigrare.
Testo trovato su Mudcat Café
Se la carestia fu causata da un parassita infestante che distrusse i raccolti di patata, i suoi effetti furono moltiplicati dalla soggezione politica e commerciale dell'Irlanda alla Corona inglese, tant'è che qualche storico (p.e. Francis A. Boyle) si spinge a dire che in quel periodo l'Inghilterra realizzò di fatto un genocidio per fame della popolazione irlandese.
Fatto sta che fu proprio "La Grande Fame" a dare un forte impulso alla ribellione irlandese contro la dominazione britannica (le organizzazioni repubblicane come i Young Irelanders e l'Irish Republican Brotherhood nacquero proprio durante... (continua)
The night is dark and dreary,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 15/7/2013 - 15:17
When All the Laughter Dies in Sorrow
[1971?]
Parole di Kendrew Lascelles, poeta, drammaturgo, sceneggiatore cinematografico americano.
Musica di James Pankow e James William Guercio, rispettivamente trombonista e produttore della band nata nel 1967 nelle metropoli dell’Illinois.
Brano facente parte di “Elegy”, quarta ed ultima parte di “Chicago III” un doppio album pubblicato nel 1971 e dedicato alla guerra in Vietnam, come inequivocabilmente indicano la copertina, quella con la bandiera americana sforacchiata e lacera, e la famosa foto dei membri della band ritratti in divise americane di epoche diverse mentre posano fra le croci di un cimitero di guerra.
Parole di Kendrew Lascelles, poeta, drammaturgo, sceneggiatore cinematografico americano.
Musica di James Pankow e James William Guercio, rispettivamente trombonista e produttore della band nata nel 1967 nelle metropoli dell’Illinois.
Brano facente parte di “Elegy”, quarta ed ultima parte di “Chicago III” un doppio album pubblicato nel 1971 e dedicato alla guerra in Vietnam, come inequivocabilmente indicano la copertina, quella con la bandiera americana sforacchiata e lacera, e la famosa foto dei membri della band ritratti in divise americane di epoche diverse mentre posano fra le croci di un cimitero di guerra.
When all the laughter dies in sorrow
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 15/7/2013 - 10:47
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Кони привередливые
In fact, this song is not about horses. By horses Vysotsky meant emotions, feelings, habits - which are so difficult to control sometimes.
Вдоль обрыва, по-над пропастью, по самому по краю
(continua)
(continua)
inviata da Vyacheslav Chetin 15/7/2013 - 10:31
The Box
Devo correggere Alessandro, mio carissimo amico, che nel 2008 attribuì la paternità di questo testo al poeta britannico Lascelles Abercrombie (1881-1938). L’autore è un altro Lascelles, di nome Kendrew, americano, vivente, poeta, drammaturgo, sceneggiatore cinematografico.
Lui stesso incise su vinile questa ed altre sue poesie in un album “spoken word” edito nel 1973 ed intitolato “Earth Fungus And The Stuff Of Stars”
Lui stesso incise su vinile questa ed altre sue poesie in un album “spoken word” edito nel 1973 ed intitolato “Earth Fungus And The Stuff Of Stars”
Bernart 15/7/2013 - 10:30
Elio e le Storie Tese: Dannati Forever
Chanson italienne - Dannati Forever – Elio e le Storie Tese – 2013
Ceux qui connaissent la chanson française de langue belge sentiront passer le souffle de Sttellla et se demanderont si de fait, Torremolinos ne serait la plus vivante représentation de l'enfer ou l'inverse.
« On ira tous, tous, tous à Torremolinos
Tous, tous, tous à Torremolinos
Tous, tous, tous à Torremolinos
Tous, tous, tous à Torremolinos
Pour moi Torremolinos, c'est le paradis
Je crois bien que je vais mourir ici
Et quand je serai mort, je veux qu'on m'enterre
À Torremolinos, son cimetière »
et pour la chanson française d'origine occitane, le « y a pas, y a pas » emprunté à Boby Lapointe, du moins, pour l'inspiration :
« Eh! Toto y a t'il ton papa ?
L'est pas là papa
Eh! Toto y a t'il ta maman ?
L'est pas là ta maman !
Et Toto y a t'il ton pépé ?
L'est pas là pépé !
Eh Toto y a t'il ta mémé ?
Y'a pas Y'a pas
Eh... (continua)
Ceux qui connaissent la chanson française de langue belge sentiront passer le souffle de Sttellla et se demanderont si de fait, Torremolinos ne serait la plus vivante représentation de l'enfer ou l'inverse.
« On ira tous, tous, tous à Torremolinos
Tous, tous, tous à Torremolinos
Tous, tous, tous à Torremolinos
Tous, tous, tous à Torremolinos
Pour moi Torremolinos, c'est le paradis
Je crois bien que je vais mourir ici
Et quand je serai mort, je veux qu'on m'enterre
À Torremolinos, son cimetière »
et pour la chanson française d'origine occitane, le « y a pas, y a pas » emprunté à Boby Lapointe, du moins, pour l'inspiration :
« Eh! Toto y a t'il ton papa ?
L'est pas là papa
Eh! Toto y a t'il ta maman ?
L'est pas là ta maman !
Et Toto y a t'il ton pépé ?
L'est pas là pépé !
Eh Toto y a t'il ta mémé ?
Y'a pas Y'a pas
Eh... (continua)
DAMNATION ÉTERNELLE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/7/2013 - 22:17
In verità
2013
Ali di libertà
IN VERITA' - «È una canzone per chi è nel mondo ma in qualche modo non si sente del mondo – racconta il “solitario menestrello di strada” – È una canzone forte quanto il desiderio di difendere la propria "libertà senza compromesso". Forte nel difendere quella che puoi chiamare "innocenza col coltello tra i denti". Forte nel desiderio di rialzarsi quando si cade. Forte nel non voler perdere la strada in cui si è creduto e si crede. Forte nel chiaroscuro dell'uso della voce. Forte di blues, di rock, di parlato e di gridato. Forte nelle strofe che scandiscono il cammino. Forte nell'inciso che volutamente non ha un testo. Proprio per essere subito condiviso e cantato».
Ali di libertà
IN VERITA' - «È una canzone per chi è nel mondo ma in qualche modo non si sente del mondo – racconta il “solitario menestrello di strada” – È una canzone forte quanto il desiderio di difendere la propria "libertà senza compromesso". Forte nel difendere quella che puoi chiamare "innocenza col coltello tra i denti". Forte nel desiderio di rialzarsi quando si cade. Forte nel non voler perdere la strada in cui si è creduto e si crede. Forte nel chiaroscuro dell'uso della voce. Forte di blues, di rock, di parlato e di gridato. Forte nelle strofe che scandiscono il cammino. Forte nell'inciso che volutamente non ha un testo. Proprio per essere subito condiviso e cantato».
In verità sono figlio del mondo, di questo mondo che non mi avrà mai
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 14/7/2013 - 17:18
Alla fiera der Tufello
Questa canzone m'è venuta in mente oggi, forse dovrebbe andare tra le Extra, ma è la mia personale "Istant song". E' una canzone demenziale che parla della violenza urbana e che inserisco a stigmatizzare un evento capitato a Roma qualche giorno fa. Un'omicidio in seguito a una lite per questioni di traffico. E visto che nella vita sono un medico e lavoro sulle ambulanze del 118 anche quello che ne è seguito: l'aggressione al personale dell'ambulanza che stava solamente svolgendo il suo mestiere.
Omicidio a San Basilio: un morto e un ferito
dopo una lite per il traffico. Arrestato vigilante
Ancora un omicidio nella capitale. La vittima, Maurizio Alletto di 32 anni, dopo un litigio ha accoltellato al volto un ragazzo che era in auto con il padre, guardia giurata di 53 anni, che ha reagito sparando. All'arrivo dell'ambulanza, gli operatori sono stati picchiati dalla folla. All'autista è... (continua)
Omicidio a San Basilio: un morto e un ferito
dopo una lite per il traffico. Arrestato vigilante
Ancora un omicidio nella capitale. La vittima, Maurizio Alletto di 32 anni, dopo un litigio ha accoltellato al volto un ragazzo che era in auto con il padre, guardia giurata di 53 anni, che ha reagito sparando. All'arrivo dell'ambulanza, gli operatori sono stati picchiati dalla folla. All'autista è... (continua)
Alla fiera der Tufello pe' du' scudi,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/7/2013 - 22:48
Mistycanza
2012
Orchestralunata
Con la partecipazione di Simone Cristicchi
Testo e musica di Gregori (Banda Bassotti), Travarelli, Di Vozzo
Orchestralunata
Con la partecipazione di Simone Cristicchi
Testo e musica di Gregori (Banda Bassotti), Travarelli, Di Vozzo
Tokio, Tijuana, Berlino, Addis Abeba
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/7/2013 - 15:01
Kebab a Rebibbia
Testa di pipistrello cieco sbattuto contro le pareti
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/7/2013 - 14:57
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Gracias por ser amigo de Bush
Te reís del que te carga
(continua)
(continua)
inviata da Las manos de Obama 13/7/2013 - 00:06
Man of God
Grazie Bernart, adesso so di che si tratta. Grazie anche per ridordare la canzone dei vecchi buoni CCR. Mio inglese è vacillante, ma mi pare che hai fatto un bel lavoro traducendo questo brano. E sopratutto, grazie a Eliza.
krzyś 13/7/2013 - 00:02
Pilipino rock
Chanson italienne - Pilipino lock - Elio e le Stolie Tese – 2003
Une pauvre émigrée philippine (c'est vrai que dans la version italienne, c'est un émigré... et après tout, rien n'empêche de changer de genre), après des années de travail au noir et d'exploitation subséquente se décide (enfin!) à se défendre par voie d'avocat et à récupérer ses salaires impayés, d'abandonner ce patron sans scrupules (ils le sont souvent... surtout, vis-à-vis des travailleurs clandestins) et de retourner chez elle... aux Philippines, sans doute ouvrir un salon de coiffure... car tel est son rêve.
Tout cela est fort bien dit à un détail près... l'impossibilité pour les gens d'Asie du Sud-Est de prononcer les « r » et à les remplacer – la plupart du temps – par un son qui se rapproche du « l »... et semble-t-il le « ph », son « f » par un son plus proche du « p ». D'où le titre de « Pilippine lock ».
Enfin, bonne chance pour déchiffrer la version française de mon ami Marco Valdo M.I.; j'en ai le poil tout gris.
Lucien Lane
Une pauvre émigrée philippine (c'est vrai que dans la version italienne, c'est un émigré... et après tout, rien n'empêche de changer de genre), après des années de travail au noir et d'exploitation subséquente se décide (enfin!) à se défendre par voie d'avocat et à récupérer ses salaires impayés, d'abandonner ce patron sans scrupules (ils le sont souvent... surtout, vis-à-vis des travailleurs clandestins) et de retourner chez elle... aux Philippines, sans doute ouvrir un salon de coiffure... car tel est son rêve.
Tout cela est fort bien dit à un détail près... l'impossibilité pour les gens d'Asie du Sud-Est de prononcer les « r » et à les remplacer – la plupart du temps – par un son qui se rapproche du « l »... et semble-t-il le « ph », son « f » par un son plus proche du « p ». D'où le titre de « Pilippine lock ».
Enfin, bonne chance pour déchiffrer la version française de mon ami Marco Valdo M.I.; j'en ai le poil tout gris.
Lucien Lane
PILIPPINE LOCK
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/7/2013 - 20:49
Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol
Arriba quemando el sol dal film Violeta se fue a los cielos
Riccardo Venturi 12/7/2013 - 19:59
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