L'Homme au Casque Rouge
L'homme au casque rouge
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/6/2013 - 23:21
Les Anarchitectures
[2010]
Album : J’accuse
Album : J’accuse
Aux agneaux égorgés au loin
(continua)
(continua)
inviata da adriana 8/6/2013 - 18:51
Clément Méric
Laura Rodriguez - Armel Campagne
[uin 2013]
Paroles de Laura Rodriguez et interprétation d'Armel Campagne, sur l'air de Les Anarchitectures de Damien Saez
[giugno 2013]
Parole di Laura Rodriguez e interpretazione di Armel Campagne, sull'aria de Les Anarchitectures di Damien Saez
CLÉMENT MÉRIC
Un giovane di 19 anni Clément Méric, militante antifascista, è stato picchiato e ucciso da un gruppo di skinhead di estrema destra a Parigi il 5 giugno. Sono state interrogate diverse persone sull’accaduto e la polizia ha arrestato i presunti responsabili.
L’aggressione. Clément Méric era uno studente di Science Po e militante della formazione di sinistra Action antifasciste Paris-banlieue. Il 5 giugno si trovava insieme a tre amici in un appartamento di rue de Caumartin, a Parigi, dove si stava tenendo un mercatino di vestiti. Al mercatino sono arrivati tre ragazzi e una ragazza che, secondo i testimoni, sembravano appartenere... (continua)
Paroles de Laura Rodriguez et interprétation d'Armel Campagne, sur l'air de Les Anarchitectures de Damien Saez
[giugno 2013]
Parole di Laura Rodriguez e interpretazione di Armel Campagne, sull'aria de Les Anarchitectures di Damien Saez
CLÉMENT MÉRIC
Un giovane di 19 anni Clément Méric, militante antifascista, è stato picchiato e ucciso da un gruppo di skinhead di estrema destra a Parigi il 5 giugno. Sono state interrogate diverse persone sull’accaduto e la polizia ha arrestato i presunti responsabili.
L’aggressione. Clément Méric era uno studente di Science Po e militante della formazione di sinistra Action antifasciste Paris-banlieue. Il 5 giugno si trovava insieme a tre amici in un appartamento di rue de Caumartin, a Parigi, dove si stava tenendo un mercatino di vestiti. Al mercatino sono arrivati tre ragazzi e una ragazza che, secondo i testimoni, sembravano appartenere... (continua)
La haine puis le silence
(continua)
(continua)
inviata da adriana 8/6/2013 - 18:39
Chanson de la Néogravure
anonimo
Nous produisons les ordures du système ;
(continua)
(continua)
inviata da adriana 8/6/2013 - 13:59
Ballata per Vik
[2013]
Album: Mat e Famat
Brano scritto dai Luf e da Egidia Beretta Mamma di Vik coautrice del testo.
Album: Mat e Famat
Brano scritto dai Luf e da Egidia Beretta Mamma di Vik coautrice del testo.
Mi hanno ucciso senza spegnermi il sorriso e domani ritornerò
(continua)
(continua)
inviata da adriana 8/6/2013 - 11:25
Percorsi:
Vittorio Arrigoni
Mums Are Never Wrong
[2006]
Lyrics & Music by Tonchi McIntosh
Album: Pomegranates and Peppercorn Trees
Tonchi McIntosh is a Melbourne, Australia based singer-songwriter whose song was inspired by Cindy Sheehan.
Cindy and her husband Patrick are co-founders of Gold Star Families for Peace. Their son Specialist Casey A. Sheehan, an Army mechanic, was killed in action in Sadr City (Baghdad) on April 4, 2004, just five days after arriving in Iraq. Her 26 day petition outside President George W. Bush's ranch has seen her become a focal point in the partisan battle over the Iraq war, drawing the praise of many anti-war Democrats and the ire of Republicans who back Bush's decision. The basic idea of the song is that Matrimonial wisdom is missing from world politics right now..
Correlated songs:
Casey Sheehan Didn't Die for Nothing
Ballad of Cindy Sheehan
Cindy Sheehan Song (Don't You Cry No More)
Song for Cindy Sheehan
Lyrics & Music by Tonchi McIntosh
Album: Pomegranates and Peppercorn Trees
Tonchi McIntosh is a Melbourne, Australia based singer-songwriter whose song was inspired by Cindy Sheehan.
Cindy and her husband Patrick are co-founders of Gold Star Families for Peace. Their son Specialist Casey A. Sheehan, an Army mechanic, was killed in action in Sadr City (Baghdad) on April 4, 2004, just five days after arriving in Iraq. Her 26 day petition outside President George W. Bush's ranch has seen her become a focal point in the partisan battle over the Iraq war, drawing the praise of many anti-war Democrats and the ire of Republicans who back Bush's decision. The basic idea of the song is that Matrimonial wisdom is missing from world politics right now..
Correlated songs:
Casey Sheehan Didn't Die for Nothing
Ballad of Cindy Sheehan
Cindy Sheehan Song (Don't You Cry No More)
Song for Cindy Sheehan
Momma don't like your Poppa
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 8/6/2013 - 09:20
La stanza dei bottoni
[2011]
Album: Spettatori Della Distruzione
Album: Spettatori Della Distruzione
Dite che odio il mio paese
(continua)
(continua)
inviata da adriana 7/6/2013 - 08:06
Buone feste compagno lavoratore
[1970]
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Da "Fabbrica Galera Piazza"
Mi ricordo che, qualche tempo fa, c'è stata una gran discussione, qua dentro, su una canzone degli anni '70 dove si diceva di sparare al padrone (domani); ad una persona è, come si dice, rimasta sul gozzo. Troppa "violenza". E pensare che quella canzone era, mettiamola così, piuttosto scherzosa, o ironica; e che è stata scritta da uno che poi, per dirla tutta, è andato a fare un bel mestierino, tutto sommato. Questa canzone qui dice invece che al padrone è stata già riservata una corda per impiccarlo. E' stata scritta da un operaio che ha fatto una vita di merda conclusasi con una morte di merda a nemmeno cinquant'anni. Alfredo Bandelli, da Pisa. Carrellista alla stazione, ovvero quello che portava su e giù per i corridoi dei treni i carrelli coi panini gommosi e il caffè che sa di varichina. Emigrato in Svizzera e Germania.... (continua)
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Da "Fabbrica Galera Piazza"
Mi ricordo che, qualche tempo fa, c'è stata una gran discussione, qua dentro, su una canzone degli anni '70 dove si diceva di sparare al padrone (domani); ad una persona è, come si dice, rimasta sul gozzo. Troppa "violenza". E pensare che quella canzone era, mettiamola così, piuttosto scherzosa, o ironica; e che è stata scritta da uno che poi, per dirla tutta, è andato a fare un bel mestierino, tutto sommato. Questa canzone qui dice invece che al padrone è stata già riservata una corda per impiccarlo. E' stata scritta da un operaio che ha fatto una vita di merda conclusasi con una morte di merda a nemmeno cinquant'anni. Alfredo Bandelli, da Pisa. Carrellista alla stazione, ovvero quello che portava su e giù per i corridoi dei treni i carrelli coi panini gommosi e il caffè che sa di varichina. Emigrato in Svizzera e Germania.... (continua)
Buone feste compagno lavoratore
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2013 - 01:01
La cassa integrazione
[1970]
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Da "Fabbrica Galera Piazza"
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Da "Fabbrica Galera Piazza"
Dai, Alfredo, ora facciamola finita di scherzare. Come si dice, il gioco è bello quando dura poco. Vorresti continuare a farci credere che saresti "morto" nel 1994? Pochi mesi dopo la prima vittoria elettorale di Berlusconi? E allora com'è che ti vedo sempre lì vicino alla stazione di Pisa, col tuo gran barbone, strimpellare le tue canzoni e le tue lotte senza quartiere? Quelle che cantano ancora pure i pischellini con la maglietta antifà, e anche la Lucia che le compagne quindicianni esistono ancora, non si sa come ma esistono? E questa canzone qua? Del 1970?!? Millenovecentosettanta?!? Ma dai, ci pigli davvero per il culo, questa qui è una canzone massimo massimo del dumiladieci, massimo dumilaundici, ma potrebbe essere anche d'un quarto d'ora fa... Insomma, Alfredo, come te lo devo dire di sortire fuori, che ti decidi...?!?! Il tuo amico e collega Ibrahim il Carrellista, Navacchio, Pisa, Italy
La cassa integrazione e poi il licenziamento,
(continua)
(continua)
inviata da Ibrahim il Carrellista (fratello minore di Ahmed il Lavavetri) 7/6/2013 - 00:41
Armstrong sulla luna
Non siamo mai stati sulla luna dei Mercanti di Liquore
What A Wonderful World e Blue Moon di Louis Armstrong
Man on the moon dei R.E.M.
What A Wonderful World e Blue Moon di Louis Armstrong
Man on the moon dei R.E.M.
That's one small step for [a] man, one giant leap for mankind
(continua)
(continua)
inviata da TjDJ 6/6/2013 - 19:11
Richard II Quarante
[1940-41]
Versi del grande poeta e resistente francese Louis Aragon
Musica di Colette Magny, dal disco intitolato “Les Tuileries” del 1964.
Versi del grande poeta e resistente francese Louis Aragon
Musica di Colette Magny, dal disco intitolato “Les Tuileries” del 1964.
Ma patrie est comme une barque
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 6/6/2013 - 14:40
По полю танки грохотали
anonimo
This folk song was composed during the WW2. It never had any definite fable and number of stanzas. Anyone could add to it whatever troubled him personally anytime. Here is the most popular version.
По полю танки грохотали,
(continua)
(continua)
inviata da Vyacheslav Chetin 6/6/2013 - 14:31
Liberté
Sembra che Yo te nombro e Yo te nombro: Libertad siano doppioni. Sarebbe interessante capire se la musica della versione di Francesca Solleville è diversa o no.
Lorenzo 6/6/2013 - 13:22
Fascisme is moord
anonimo
Clément Méric. 18 anni. Ammazzato dai fascisti.
Riccardo Venturi 6/6/2013 - 13:02
Dopo circa 4 mesi è terminata la ricostruzione totale della Sezione Yiddish di questo sito. Come un viaggio, o un avventura, nelle tragedie dell'umanità. In margine alla canzone (זינג מײַן פֿידעלע (בערלין 1990 sono state inserite delle annotazioni che fissano dei criteri e raccontano un po' di che cosa si è trattato.
Riccardo Venturi 6/6/2013 - 12:13
Three Foot Seam
anonimo
Traditional 19th century British miners' song. With Steve Suffet on dulcimer, Gina Tlamsa on fiddle, and a chorus of People's Music Network members from New York, New Jersey, and Pennsylvania.
recorded in 2008 by Steve Suffet
recorded in 2008 by Steve Suffet
Working in a three foot seam,
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 6/6/2013 - 09:54
Union Warriors
Dedicated to all the warriors of organized labor, past, present, and future. Back-up vocals by Joel Landy, Eric Levine, Jody Kolodzey, and Ray Korona.
2006
I've Been Up On the Mountain
2006
I've Been Up On the Mountain
So, if you want to stop us, we say "Come and bring it on!"
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 6/6/2013 - 09:44
Johnny Has Gone For A Soldier [Siúil a ruin; Shule Aroon]
anonimo
Tune: Shul Aroon (Johnny Has Gone for a Soldier) (traditional)
New words by Steve Suffet, Joel Landy, and Anne Price © 2008
da mudcat.org
New words by Steve Suffet, Joel Landy, and Anne Price © 2008
da mudcat.org
HOME
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 6/6/2013 - 09:32
Liberatelo
Chanson italienne – Liberatelo – Radici nel Cemento – 2001
Chanson consacrée à Mumia Abu-Jamal... Un journaliste noir étazunien condamné à mort au terme d'un procès très contesté; condamnation suspendue et commuée en peine perpétuelle. Actuellement (depuis 1982) encore en prison de sécurité. .
Une situation comparable à celle qui est faite à Marco Camenisch, actuellement toujours prisonnier politique en Suisse...
Chanson consacrée à Mumia Abu-Jamal... Un journaliste noir étazunien condamné à mort au terme d'un procès très contesté; condamnation suspendue et commuée en peine perpétuelle. Actuellement (depuis 1982) encore en prison de sécurité. .
Une situation comparable à celle qui est faite à Marco Camenisch, actuellement toujours prisonnier politique en Suisse...
LIBÉREZ-LE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2013 - 09:06
Gates Of The Promised Land
[2005]
Lyrics & Music by Bob Leslie
Glasgow-based Bob Leslie -a self-confessed old hippy- has been in the music biz, pro and semi-pro, for the last 40 years.
This song, on which Alex Mac plays mandolin, is about the Iraq war.
Lyrics & Music by Bob Leslie
Glasgow-based Bob Leslie -a self-confessed old hippy- has been in the music biz, pro and semi-pro, for the last 40 years.
This song, on which Alex Mac plays mandolin, is about the Iraq war.
I saw an ancient picture
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 6/6/2013 - 09:02
Le madri alla guerra
Come precisa qui le canzoni di questo album uscito nel 2009 sono tutte di D.Fo/F. Carpi, all'infuori di questa "Le madri alla guerra", che nacque invece dalla collaborazione di Fo con Prudente a metà degli anni '60.
Il titolo con cui Prudente ha inciso la canzone è proprio questo sopra riportato. Quello inserito da Riccardo è probabilmente il titolo originale della canzone all'interno dello spettacolo teatrale.
Il titolo con cui Prudente ha inciso la canzone è proprio questo sopra riportato. Quello inserito da Riccardo è probabilmente il titolo originale della canzone all'interno dello spettacolo teatrale.
giorgio 6/6/2013 - 08:44
The Calm Before The Storm
[2012]
Lyrics & Music by Evan Herzoff
This is a song I wrote some years ago about war being like domestic violence in a dysfunctional human family, and how this can only lead to meager survival in an unlivable world just preceding our extinction. A Dystopian Folk Rock original.
This is a song about the fate of the human family, and therefore the fate of humanity as a whole. It's only fate because of nurture so stop blaming nature and life when it is clearly society's fault! It's something we learned and therefore can be changed, prevented, but it's not because we can't - it's because we won't.
Lyrics & Music by Evan Herzoff
This is a song I wrote some years ago about war being like domestic violence in a dysfunctional human family, and how this can only lead to meager survival in an unlivable world just preceding our extinction. A Dystopian Folk Rock original.
This is a song about the fate of the human family, and therefore the fate of humanity as a whole. It's only fate because of nurture so stop blaming nature and life when it is clearly society's fault! It's something we learned and therefore can be changed, prevented, but it's not because we can't - it's because we won't.
We're only waiting
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 6/6/2013 - 08:13
Fermi con le mani
Così l'hanno ucciso un'altra volta, vergogna.
Processo Cucchi, la prima sentenza
medici condannati, assolti agenti e infermieri
Processo Cucchi, la prima sentenza
medici condannati, assolti agenti e infermieri
DonQuijote82 5/6/2013 - 19:49
La canción del pirata
[1835]
Versi di José Ignacio Javier Oriol Encarnación de Espronceda Delgado, o più semplicemente José de Espronceda (1808-1842), forse il più importante poeta romantico spagnolo.
Poesia pubblicata per la prima volta sulla rivista “El Artista” e poi inclusa nella raccolta “Poesías” del 1840.
Musica del gruppo spagnolo di heavy e power metal Tierra Santa, dall’album “Tierras de leyenda” del 2000 (dove la poesia viene eseguita in due parti).
... e non si dica che Bernart schifa la musica metal!
Versi di José Ignacio Javier Oriol Encarnación de Espronceda Delgado, o più semplicemente José de Espronceda (1808-1842), forse il più importante poeta romantico spagnolo.
Poesia pubblicata per la prima volta sulla rivista “El Artista” e poi inclusa nella raccolta “Poesías” del 1840.
Musica del gruppo spagnolo di heavy e power metal Tierra Santa, dall’album “Tierras de leyenda” del 2000 (dove la poesia viene eseguita in due parti).
... e non si dica che Bernart schifa la musica metal!
Con diez cañones por banda,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/6/2013 - 16:15
¡Barco a la vista!
[1935]
Versi del grande poeta spagnolo, dalla raccolta poetica intitolata “13 bandas y 48 estrellas. Poemas del mar Caribe”, pubblicata nel 1936.
Musica di Emiliano Domínguez "Zapata", giovane cantautore spagnolo figlio d’arte, che il padre è il celebre cantante di flamenco José Domínguez Muñoz, meglio conosciuto come El Cabrero.
Nel disco di Zapata intitolato “Poesía en resistencia”, pubblicato nel 2012
Poesia scritta nel 1935 quando, dopo aver soggiornato in Unione Sovietica, ad Atene e a Parigi, Rafael Alberti allungò il viaggio raggiungendo a bordo del “Bremen” gli USA e poi Messico, Panama, Cuba e le altre isole dei Caraibi. E da lì il poeta guardava al Vecchio continente con la stessa preoccupazione che pervadeva una sua raccolta precedente, la famosa, profetica “Un fantasma recorre Europa” del 1933: “Il vento trasporta l’annuncio di nuovi crimini… e sembra che la terra stia per essere seminata di ancora più morti… La vita era la morte e, per il resto, solo prigioni. E vidi una svastica insanguinare il mare”
Versi del grande poeta spagnolo, dalla raccolta poetica intitolata “13 bandas y 48 estrellas. Poemas del mar Caribe”, pubblicata nel 1936.
Musica di Emiliano Domínguez "Zapata", giovane cantautore spagnolo figlio d’arte, che il padre è il celebre cantante di flamenco José Domínguez Muñoz, meglio conosciuto come El Cabrero.
Nel disco di Zapata intitolato “Poesía en resistencia”, pubblicato nel 2012
Poesia scritta nel 1935 quando, dopo aver soggiornato in Unione Sovietica, ad Atene e a Parigi, Rafael Alberti allungò il viaggio raggiungendo a bordo del “Bremen” gli USA e poi Messico, Panama, Cuba e le altre isole dei Caraibi. E da lì il poeta guardava al Vecchio continente con la stessa preoccupazione che pervadeva una sua raccolta precedente, la famosa, profetica “Un fantasma recorre Europa” del 1933: “Il vento trasporta l’annuncio di nuovi crimini… e sembra che la terra stia per essere seminata di ancora più morti… La vita era la morte e, per il resto, solo prigioni. E vidi una svastica insanguinare il mare”
De pronto, por el mar, sube, baja un sonido,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/6/2013 - 15:21
And Jesus Wept
(2008)
Album: Dragonfly
A superb song that is a protest about those who were shot at dawn for supposed cowardice during WWI.
Vedi anche Shot At Dawn (The Ballad of Harry Farr).
Album: Dragonfly
A superb song that is a protest about those who were shot at dawn for supposed cowardice during WWI.
Vedi anche Shot At Dawn (The Ballad of Harry Farr).
The moon is slowly sinking the final moon I'll see
(continua)
(continua)
5/6/2013 - 15:03
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Miserias
Versi del grande scrittore e poeta uruguayo, ignoro in quale raccolta siano stati pubbicati.
Musica di Emiliano Domínguez "Zapata", giovane cantautore spagnolo figlio d’arte, che il padre è il celebre cantante di flamenco José Domínguez Muñoz, meglio conosciuto come El Cabrero.
Nel disco di Zapata intitolato “Poesía en resistencia”, pubblicato nel 2012
Musica di Emiliano Domínguez "Zapata", giovane cantautore spagnolo figlio d’arte, che il padre è il celebre cantante di flamenco José Domínguez Muñoz, meglio conosciuto come El Cabrero.
Nel disco di Zapata intitolato “Poesía en resistencia”, pubblicato nel 2012
En la universidad de la miseria
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/6/2013 - 13:32
Το μεγάλο μας τσίρκο
d'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une chanson grecque
To megalo mas tsirko
[1973]
Texte de Iakovos Kambanellis
Musique de Stavros Xarchakos
Interprètes: Nikos Xylouris e Jenny Karezi
Une nuit sans sommeil j'ai tenté, pour cette chanson, d'accoucher d'une traduction en vers – parfois irréguliers et qui ne rendent probablement pas la chanson chantable en italien. Une tentative. Sur quelques points, je me suis un peu éloigné du texte original en me forçant cependant de ne jamais le déformer. Une chanson qui, j'espère, trouvera tôt ou tard aussi une traduction française adéquate de la part de « notre » grand Marco Valdo M.I., auquel je veux la dédier. [R.V.]
Nous voici presque au solstice d'été de l'an 2013 après Zéro et je découvre cette chanson qui s'était perdue dans le labyrinthe des CCG ou peut-être, était-ce moi qui m'y étais égaré... Le résultat en finale est le même.... (continua)
To megalo mas tsirko
[1973]
Texte de Iakovos Kambanellis
Musique de Stavros Xarchakos
Interprètes: Nikos Xylouris e Jenny Karezi
Une nuit sans sommeil j'ai tenté, pour cette chanson, d'accoucher d'une traduction en vers – parfois irréguliers et qui ne rendent probablement pas la chanson chantable en italien. Une tentative. Sur quelques points, je me suis un peu éloigné du texte original en me forçant cependant de ne jamais le déformer. Une chanson qui, j'espère, trouvera tôt ou tard aussi une traduction française adéquate de la part de « notre » grand Marco Valdo M.I., auquel je veux la dédier. [R.V.]
Nous voici presque au solstice d'été de l'an 2013 après Zéro et je découvre cette chanson qui s'était perdue dans le labyrinthe des CCG ou peut-être, était-ce moi qui m'y étais égaré... Le résultat en finale est le même.... (continua)
LE GRAND CIRQUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/6/2013 - 23:30
Ero povero ma disertore
anonimo
da questo forum.
SONO UN POVERO DISERTORE
(continua)
(continua)
inviata da Silva 4/6/2013 - 19:25
Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, o Aria di Caserio, o Il sedici di agosto
Pietro Cini
Sempre da questo sito una versione un po' diversa, anche nella data. [Silva]
Povero Caserio, non gli hanno voluto far passare nemmeno il Ferragosto! Comunque la storia ci dice che fu ghigliottinato il giorno successivo, 16 agosto 1894, sul far dell'alba (che era l'ora preposta alle esecuzioni capitali). (RV)
IL QUINDICI D’AGOSTO
(continua)
(continua)
inviata da Silva 4/6/2013 - 19:15
Maledetta la guerra e i ministri
anonimo
In questo sito
Ho trovato una versione in dialetto triestino.
Ho trovato una versione in dialetto triestino.
COMPIANGETE UNA POVERA MADRE
(continua)
(continua)
inviata da Silva 4/6/2013 - 19:04
Casida del llanto
[prima metà degli anni 30]
Versi di Federico Garcia Lorca, dalla raccolta poetica intitolata “Diván del Tamarit”, un progetto iniziato fin dai primi anni 20 ma di cui il poeta non vide la luce, ammazzato dai fascisti il 19 agosto del 1936. L’opera fu pubblicata per la prima volta nel 1940 a Buenos Aires.
Musica di Carlos Cano, dal disco intitolato come la raccolta di Lorca, pubblicato nel 1998, nel centenario della nascita del poeta. Con la collaborazione di Leo Brouwer, della Orquesta Filarmónica de Londres, della corale basca Orfeón Donostiarra, di Fernando Bellver, Mario Hernández, Javier Krahe, Paco Ibáñez, Luis Pastor, José Antonio Labordeta e Santiago Auserón.
“… Ningún hombre verdadero cree ya en esta zarandaja del arte puro. En este momento dramático del mundo, el artista debe llorar y reír con su pueblo. Hay que dejar el ramo de azucenas y meterse en el fango hasta... (continua)
Versi di Federico Garcia Lorca, dalla raccolta poetica intitolata “Diván del Tamarit”, un progetto iniziato fin dai primi anni 20 ma di cui il poeta non vide la luce, ammazzato dai fascisti il 19 agosto del 1936. L’opera fu pubblicata per la prima volta nel 1940 a Buenos Aires.
Musica di Carlos Cano, dal disco intitolato come la raccolta di Lorca, pubblicato nel 1998, nel centenario della nascita del poeta. Con la collaborazione di Leo Brouwer, della Orquesta Filarmónica de Londres, della corale basca Orfeón Donostiarra, di Fernando Bellver, Mario Hernández, Javier Krahe, Paco Ibáñez, Luis Pastor, José Antonio Labordeta e Santiago Auserón.
“… Ningún hombre verdadero cree ya en esta zarandaja del arte puro. En este momento dramático del mundo, el artista debe llorar y reír con su pueblo. Hay que dejar el ramo de azucenas y meterse en el fango hasta... (continua)
He cerrado mi balcón
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 4/6/2013 - 17:29
200 Years
[1975]
Scritta da Richard Baskin (classe 1948, compositore e produttore musicale) ed Henry Gibson
Nella colonna sonora del film di Robert Altman “Nashville”
Stimolato da quest’ultimo intervento di Silva, prendo la palla al balzo.
Mentre il furgoncino rosso, bianco e blu di Hal Phillip Walker, candidato alla primarie presidenziali per il “Replacement Party”, percorre la main street della città gracchiando i suoi slogan populisti e qualunquisti (“Quando pagate un’auto più di quanto Colombo ha sborsato per il suo primo viaggio per l’America, questa è politica!”), Haven Hamilton (Henry Gibson), tracagnotto, untuoso ed egotico cantante country di mezza età, dotato di basettoni e di un completo western bianco riccamente ricamato, è in studio a registrare questo “doom-and-gloom”, militaresco, solenne, patriottardo, sciovinista e jingoista brano dedicato al bicentenario dell’indipendenza... (continua)
Scritta da Richard Baskin (classe 1948, compositore e produttore musicale) ed Henry Gibson
Nella colonna sonora del film di Robert Altman “Nashville”
Stimolato da quest’ultimo intervento di Silva, prendo la palla al balzo.
Mentre il furgoncino rosso, bianco e blu di Hal Phillip Walker, candidato alla primarie presidenziali per il “Replacement Party”, percorre la main street della città gracchiando i suoi slogan populisti e qualunquisti (“Quando pagate un’auto più di quanto Colombo ha sborsato per il suo primo viaggio per l’America, questa è politica!”), Haven Hamilton (Henry Gibson), tracagnotto, untuoso ed egotico cantante country di mezza età, dotato di basettoni e di un completo western bianco riccamente ricamato, è in studio a registrare questo “doom-and-gloom”, militaresco, solenne, patriottardo, sciovinista e jingoista brano dedicato al bicentenario dell’indipendenza... (continua)
My mother's people came by ship
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 4/6/2013 - 16:11
It Don’t Worry Me
[1975]
Parole e musica di Keith Carradine
Nella colonna sonora del film di Robert Altman “Nashville”
Stimolato da quest’ultimo intervento di Silva, prendo la palla al balzo.
Il festival di musica country di Nashville viene preso in ostaggio dal politico di turno, tal Hal Phillip Walker (che non compare mai, ma la cui infestante presenza aleggia sull’evento con le sembianze di un gracchiante camioncino pubblicitario), candidato alla primarie presidenziali per il populista e qualunquista “Replacement Party”. L’infido Triplette, galoppino del candidato, riesce a convincere alcuni ospiti a tenere l’evento clou davanti all’orrendo Partenone (stucchevole imitazione costruita nel 1876), trasformando così definitivamente la kermesse in grancassa della propaganda. Così la festa si trasforma in tragedia. La fragile star Barbara Jean accondiscende ad esibirsi in quel contesto: viene... (continua)
Parole e musica di Keith Carradine
Nella colonna sonora del film di Robert Altman “Nashville”
Stimolato da quest’ultimo intervento di Silva, prendo la palla al balzo.
Il festival di musica country di Nashville viene preso in ostaggio dal politico di turno, tal Hal Phillip Walker (che non compare mai, ma la cui infestante presenza aleggia sull’evento con le sembianze di un gracchiante camioncino pubblicitario), candidato alla primarie presidenziali per il populista e qualunquista “Replacement Party”. L’infido Triplette, galoppino del candidato, riesce a convincere alcuni ospiti a tenere l’evento clou davanti all’orrendo Partenone (stucchevole imitazione costruita nel 1876), trasformando così definitivamente la kermesse in grancassa della propaganda. Così la festa si trasforma in tragedia. La fragile star Barbara Jean accondiscende ad esibirsi in quel contesto: viene... (continua)
They say this train don’t give out rides,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 4/6/2013 - 14:44
גייען זיי אין די שוואַרצע רייען, אָדער נאַכט און רעגן
4 giugno 2013
NOTTE E PIOGGIA
(continua)
(continua)
4/6/2013 - 13:57
There Goes the Neighborhood
[1991]
Scritta dall’immarcescibile Ice-T
In “Body Count” (1992), controverso album d’esordio di questa band di negroni dediti allo speed-trash-rap-nu-metal (e chi più ne ha, più ne metta)
Bernart prosegue nella sua provocazione metallara e propone questo splendido brano che parla del razzismo nel mondo musicale. “There goes the neighborhood” è una frase idiomatica che potrebbe tradursi “Ecco che sono arrivati questi a rovinare la pace del vicinato”...
Scritta dall’immarcescibile Ice-T
In “Body Count” (1992), controverso album d’esordio di questa band di negroni dediti allo speed-trash-rap-nu-metal (e chi più ne ha, più ne metta)
Bernart prosegue nella sua provocazione metallara e propone questo splendido brano che parla del razzismo nel mondo musicale. “There goes the neighborhood” è una frase idiomatica che potrebbe tradursi “Ecco che sono arrivati questi a rovinare la pace del vicinato”...
There goes the neighborhood.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 4/6/2013 - 12:10
Bella Ciao
anonimo
Istanbul canta Bella Ciao / Istanbul sings "Bella Ciao"
DoNQuijote82 & CCG Staff 4/6/2013 - 11:38
KKK Bitch
[1991]
Scritta dall’immarcescibile Ice-T
In “Body Count” (1992), controverso album d’esordio di questa band di negroni dediti allo speed-trash-rap-nu-metal (e chi più ne ha, più ne metta)
Provochescion, provochescion!
Che non si dica che non apprezzo il metal, qui in una delle sue tante declinazioni (e negra, per giunta!)
Questa è la storia vera (giusto un po’ romanzata, giusto un po’ sessista, giusto un po’ motherfucka) di quando i nostri bei “black metals” se ne andarono in tournée negli Stati del sud e si trovarono di fronte a platee di ragazzine che nel backstage (lasciamo stare i vari spompinamenti con minorenni, che fanno parte dell’aura mitologica di quei neri cazzuti) dicevano loro che i fratelli odiavano la gente di colore (e c’era da credergli). Ecco così che se viene fuori quest’allegra canzoncina che racconta di improbabili rapporti orali ed anali tra Ice-T e... (continua)
Scritta dall’immarcescibile Ice-T
In “Body Count” (1992), controverso album d’esordio di questa band di negroni dediti allo speed-trash-rap-nu-metal (e chi più ne ha, più ne metta)
Provochescion, provochescion!
Che non si dica che non apprezzo il metal, qui in una delle sue tante declinazioni (e negra, per giunta!)
Questa è la storia vera (giusto un po’ romanzata, giusto un po’ sessista, giusto un po’ motherfucka) di quando i nostri bei “black metals” se ne andarono in tournée negli Stati del sud e si trovarono di fronte a platee di ragazzine che nel backstage (lasciamo stare i vari spompinamenti con minorenni, che fanno parte dell’aura mitologica di quei neri cazzuti) dicevano loro che i fratelli odiavano la gente di colore (e c’era da credergli). Ecco così che se viene fuori quest’allegra canzoncina che racconta di improbabili rapporti orali ed anali tra Ice-T e... (continua)
Aw yeah, what's up out there? BC's in the house. Right
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 4/6/2013 - 11:32
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
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Chanson française – L'Homme au Casque Rouge – Marco Valdo M.I. – 2013
Ah, Lucien l'âne mon ami, vois comme vont les choses... Il y a à peine trois-quarts d'heure, je postais à l'adresse des CCG un très long travail de traduction, celui de la chanson Via dei Georgofili, l'histoire d'un attentat à Florence le 27 mai 1993. Via dei Georgofili. Et l'aventure de notre ami Ventu, ambulancier volontaire à ses heures, m'avait véritablement ému et m'a paru imposer une chanson. Est-ce à cause de la remarque que R.V. faisait en disant que les chansons sur divers attentats, il y en a assez bien et que sur cet attentat-ci, à part une allusion des Del Sangre, on n'en trouvait pas. J'ai voulu combler ce vide. Je n'en dirai pas plus... Mais cette chanson la voici... Elle est consacrée à un personnage un peu secondaire de cette dramatique histoire florentine... C'est – comme dans... (continua)