Storia dell'orso Bruno
[2011]
Dall’album “Profondo rosso”
Bruno era - giustamente - un orso bruno.
Il suo nome “scientifico” era “Orso JJ1” (cioè il primo figlio della coppia formata dalla femmina Jurka e dal maschio Joze).
Bruno era nato nel 2004 all’interno di un progetto italo-austro-sloveno che prevedeva di sperimentare e monitorare la reintroduzione di alcuni esemplari di Ursus arctos nel territorio della provincia di Trento.
Ma nella primavera del 2006 il giovane e focoso Bruno, svegliatosi molto affamato dal letargo invernale, sconfinò in Germania, nella Baviera, dove si diede molto da fare (anche se un po’ confusamente, data la giovane età ed irruenza) uccidendo qualche decina di pecore e capre.
Le autorità tedesche (c’era già quella “culona intrombabile” della Merkel) si dissero molto preoccupate mentre quelle italiane rivendicarono Bruno come proprietà dello Stato... L’orso, suo malgrado, si trovò... (continua)
Dall’album “Profondo rosso”
Bruno era - giustamente - un orso bruno.
Il suo nome “scientifico” era “Orso JJ1” (cioè il primo figlio della coppia formata dalla femmina Jurka e dal maschio Joze).
Bruno era nato nel 2004 all’interno di un progetto italo-austro-sloveno che prevedeva di sperimentare e monitorare la reintroduzione di alcuni esemplari di Ursus arctos nel territorio della provincia di Trento.
Ma nella primavera del 2006 il giovane e focoso Bruno, svegliatosi molto affamato dal letargo invernale, sconfinò in Germania, nella Baviera, dove si diede molto da fare (anche se un po’ confusamente, data la giovane età ed irruenza) uccidendo qualche decina di pecore e capre.
Le autorità tedesche (c’era già quella “culona intrombabile” della Merkel) si dissero molto preoccupate mentre quelle italiane rivendicarono Bruno come proprietà dello Stato... L’orso, suo malgrado, si trovò... (continua)
Questa dell'orso Bruno è la storia vera
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 29/5/2013 - 23:32
Percorsi:
Guerra agli animali
Vado all'incontrario
[2011]
Scritto da Duccio Ghelardi
Written by Duccio Ghelardi
Scritto da Duccio Ghelardi
Written by Duccio Ghelardi
Andare all'incontrario, ovvero rifiutare ogni tipo di apparenza assassina proposta, anzi no, imposta, dal capitalismo: questo vuole dirci Duccio Ghelardi in questo suo brano dove l'incontrario (viene a mente la direzione ostinata e contraria del suo amatissimo De André) ricorre addirittura al Che Guevara. Non un Che Guevara da magliette, però, ma una figura che mantiene completamente la sua valenza di ribellione e di ideali portati senza compromessi anche di fronte alla morte. E' ribellione allo stato puro quella che promana da questo e da pezzi come questo, una ribellione che, apparentemente informe, sta formando qualcosa con cui tutti dovremo fare i conti. [RV]
Per la strada prendi merda
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 29/5/2013 - 22:59
Io non capisco
[2011]
Scritto da Duccio Ghelardi
Written by Duccio Ghelardi
Con Duccio Ghelardi, nato a Firenze nel 1992, siamo di fronte all'autentica crudezza del rap. Non quello che va in radio, non quello dei nomi più o meno celebri, ma la brutale forma espressiva dei ragazzi delle periferie di tutto il mondo, da Firenze a Baltimora, da Auckland a Freetown. La forma espressiva che spara ritmo sulla sintassi, la forma espressiva che getta sull'asfalto i sogni, le speranze e, soprattutto, la rabbia intera di una generazione.
In questo pezzo, Io non capisco, Duccio Ghelardi colpisce a alzo zero non tanto una generica "religione", quanto la "fede" stessa, intesa come insieme di vuoti rituali (quante volte ci chiediamo se il papa stesso creda in Dio?...) il cui unico fine è preparare all'obbedienza di regime e contribuire all'asservimento delle menti.
In questo quadro, anche le figure canoniche della... (continua)
Scritto da Duccio Ghelardi
Written by Duccio Ghelardi
Con Duccio Ghelardi, nato a Firenze nel 1992, siamo di fronte all'autentica crudezza del rap. Non quello che va in radio, non quello dei nomi più o meno celebri, ma la brutale forma espressiva dei ragazzi delle periferie di tutto il mondo, da Firenze a Baltimora, da Auckland a Freetown. La forma espressiva che spara ritmo sulla sintassi, la forma espressiva che getta sull'asfalto i sogni, le speranze e, soprattutto, la rabbia intera di una generazione.
In questo pezzo, Io non capisco, Duccio Ghelardi colpisce a alzo zero non tanto una generica "religione", quanto la "fede" stessa, intesa come insieme di vuoti rituali (quante volte ci chiediamo se il papa stesso creda in Dio?...) il cui unico fine è preparare all'obbedienza di regime e contribuire all'asservimento delle menti.
In questo quadro, anche le figure canoniche della... (continua)
Io non capisco la gente che campa con la fede
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 29/5/2013 - 22:20
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
AK-47
Una canzone sull’infanzia violata, abusata, uccisa...
Chissà se il giovane romano Niccolò è anche parente di Alex Zanotelli... E’ possibile, perchè il padre Mario, coautore del brano (e pure lui cantautore tra 70 e 80, con modesta fortuna), è originario del Trentino, come il padre comboniano che ha vissuto la sua missione tra lo slum di Korogocho, Nairobi, ed il rione Sanità, Napoli...
Avtomat Kalašnikova obrazca 1947 goda (dal russo Автомат Калашникова образца 1947 года: fucile automatico Kalašnikov modello 1947), meglio noto come AK-47, è un fucile d'assalto realizzato appunto nel 1947 da Michail Timofeevič Kalašnikov, capo progettista dell’Armata Rossa sovietica.
La sua robustezza e semplicità hanno reso l’AK-47 un’arma popolare tra i combattenti di quei paesi del Terzo Mondo che arruolano bambini tra le loro fila...
“Il genio della violenza è fuggito dalla bottiglia”
(Alex Zanotelli, 2002)
Chissà se il giovane romano Niccolò è anche parente di Alex Zanotelli... E’ possibile, perchè il padre Mario, coautore del brano (e pure lui cantautore tra 70 e 80, con modesta fortuna), è originario del Trentino, come il padre comboniano che ha vissuto la sua missione tra lo slum di Korogocho, Nairobi, ed il rione Sanità, Napoli...
Avtomat Kalašnikova obrazca 1947 goda (dal russo Автомат Калашникова образца 1947 года: fucile automatico Kalašnikov modello 1947), meglio noto come AK-47, è un fucile d'assalto realizzato appunto nel 1947 da Michail Timofeevič Kalašnikov, capo progettista dell’Armata Rossa sovietica.
La sua robustezza e semplicità hanno reso l’AK-47 un’arma popolare tra i combattenti di quei paesi del Terzo Mondo che arruolano bambini tra le loro fila...
“Il genio della violenza è fuggito dalla bottiglia”
(Alex Zanotelli, 2002)
[Raffiche di mitra e pianto di un bambino]
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 29/5/2013 - 21:51
È morta Franca Rame.
L'abbiamo voluta ricordare inserendo in questo sito Lo stupro, il monologo scritto nel 1973 dopo la violenza da lei subita da un gruppo di fascisti.
E non è soltanto ricordare una donna coraggiosa, intelligente, combattiva. Non è soltanto questo.
L'abbiamo voluta ricordare inserendo in questo sito Lo stupro, il monologo scritto nel 1973 dopo la violenza da lei subita da un gruppo di fascisti.
E non è soltanto ricordare una donna coraggiosa, intelligente, combattiva. Non è soltanto questo.
Riccardo Venturi 29/5/2013 - 12:24
A Margalida
«"A MARGALIDA”, CANCIÓN DE AMOR POR HABER AMADO»
por Fernando Lucini
«De entre el amplio repertorio de canciones que ha compuesto e interpretado Joan Isaac, sin duda, una de las que más me impactó desde siempre –y que aún sigo escuchando y disfrutando con frecuencia– es la titulada “A Margalida”; canción dedicada a Margalida Bover Vadell –amante de Salvador Puig Antich–, que Joan grabó, por primera vez, en su disco “Viure”, publicado en 1977.
Recuerdo a la perfección el primer día que escuché “A Margalida”. Resultó una experiencia muy emocionante. Joan, con aquella hermosa canción, consiguió provocarme una contradictoria sensación de indignación y de ternura.
Indignación por el hecho al que hacía referencia: No habían pasado muchos años –fue en 1974– que Franco, y la “gentuza” que le rodeaba, habían condenado a Salvador Puig Antich a la pena muerte, y le habían asesinado. Cruel... (continua)
29/5/2013 - 10:49
Red Light Hypostrict
[2012]
Lyrics & Music by Evan Herzoff
A very dark song inspired by the extreme essence of greed, the culture of poverty, found most often in neighborhoods inhabited by college students, yuppies, hookers and crackheads - and that's ONE neighborhood...
"This is a song I wrote while I was down and out, couch surfing, and while spending too much time observing the cold realities of life in the red light districts of South Federal Blvd. and East Colfax Ave. in Denver, Colorado, the "Queen City".
Lyrics & Music by Evan Herzoff
A very dark song inspired by the extreme essence of greed, the culture of poverty, found most often in neighborhoods inhabited by college students, yuppies, hookers and crackheads - and that's ONE neighborhood...
"This is a song I wrote while I was down and out, couch surfing, and while spending too much time observing the cold realities of life in the red light districts of South Federal Blvd. and East Colfax Ave. in Denver, Colorado, the "Queen City".
Why can't they understand that a strip club is about the last place I wanna' hear the name Jesus
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 29/5/2013 - 09:07
El adiós del soldado
los felicito a todos por intervenir en este importante debate, los amantes de la buena música y de las buenas letras nos ilustran personas que tienen una idea que por ahí han leído o que les han contado, así se van aclarando dudas y acrecentando nuestro acervo cultural. gracias a quienes intervinieron; muchas gracias!!!
Esperanza Solis Adame 28/5/2013 - 21:15
Dub Fi Mumia
"What does Jamal say about the murder officer Faulkner?"
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/5/2013 - 17:41
Liberatelo
Liberatelo… quest'uomo non ha fatto niente
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/5/2013 - 17:38
Dedica (A Silvia)
2001
Alla Rovescia
Alla Rovescia
Mura di cemento nascondono verità che non sai...
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/5/2013 - 17:31
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Οι προσευχές των ναυτικών
Bellissimo , ma arapides in greco sarebbero i neri Africani, vedi anche il verso (oscillando )
Vassilis 28/5/2013 - 16:45
מיר לעבן אײביק
La trascrizione in caratteri latini.
Rispetto al testo originariamente inserito, la canzone è stata ascoltata con ridisposizione delle strofe e dei versi all'interno di esse. [RV]
MIR LEBN EYBIK
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/5/2013 - 16:12
We Have All The Time In The World
e' veramente stupenda, peccato che non si possa avere lo spartito
giuseppe 28/5/2013 - 15:36
Dale Farm
[2012]
Lyrics & Music by Jack Warshaw
Dale Farm is a six acre plot of land on Oak Lane, near the A127 Southend Arterial road. Dale Farm has been subject to Green Belt controls since 1982. Next to the Dale Farm site there is an authorised "Irish Travellers"
site known as Oak Lane. This has Council planning permission, and provides 34 legal pitches.
Dale Farm cottage was leased to Ray Bocking, a scrap metal dealer in the early 1960s. Land in the north-east corner was used as a scrap yard without planning permission until 2001.
As a site for Travellers, Dale Farm was started in the 1980s when a planning appeal was won by two families against Basildon District Council on the southern end of the site, with the help of a professor of land management, Robert Home. Prof. Home stated that
"I was first involved when two Gypsy families wanted planning permission for single family plots down... (continua)
Lyrics & Music by Jack Warshaw
Dale Farm is a six acre plot of land on Oak Lane, near the A127 Southend Arterial road. Dale Farm has been subject to Green Belt controls since 1982. Next to the Dale Farm site there is an authorised "Irish Travellers"
site known as Oak Lane. This has Council planning permission, and provides 34 legal pitches.
Dale Farm cottage was leased to Ray Bocking, a scrap metal dealer in the early 1960s. Land in the north-east corner was used as a scrap yard without planning permission until 2001.
As a site for Travellers, Dale Farm was started in the 1980s when a planning appeal was won by two families against Basildon District Council on the southern end of the site, with the help of a professor of land management, Robert Home. Prof. Home stated that
"I was first involved when two Gypsy families wanted planning permission for single family plots down... (continua)
Will they come to take our home?
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 28/5/2013 - 14:04
Ho visto un re
Mi è dispiaciuto anche per Little Tony, anche se non sono mai stata una fan delle sue canzoni. I suoi dischi valevano pur qualcosa se vescovi, re e imperatori se li accaparravano....
Silva 28/5/2013 - 11:34
Analfabetizzazione
[1977]
Testo e musica di Claudio Lolli
Album: Disoccupate le Strade dai Sogni
Dedico questa magnifica poesia di Claudio Lolli (che ancora mi descrive abbastanza) ad Adriana.. ricordandole che quello che lei chiama intossico o inquinamento, potrebbe essere invece un salutare bisogno di respirare ossigeno (quello più puro!).
È sempre solo una questione di punti di vista,... di angolature..
Strumentisti: Piergiorgio Bonafé (sax tenore, sax soprano, flauto); Marcello Castellana (tastiere), Roberto Costa (basso elettrico, trombone); Bruno Mariani (chitarra acustica, chitarra elettrica, chitarra 12 corde); Adriano Pedini (batteria, percussioni).
Testo e musica di Claudio Lolli
Album: Disoccupate le Strade dai Sogni
Dedico questa magnifica poesia di Claudio Lolli (che ancora mi descrive abbastanza) ad Adriana.. ricordandole che quello che lei chiama intossico o inquinamento, potrebbe essere invece un salutare bisogno di respirare ossigeno (quello più puro!).
È sempre solo una questione di punti di vista,... di angolature..
Strumentisti: Piergiorgio Bonafé (sax tenore, sax soprano, flauto); Marcello Castellana (tastiere), Roberto Costa (basso elettrico, trombone); Bruno Mariani (chitarra acustica, chitarra elettrica, chitarra 12 corde); Adriano Pedini (batteria, percussioni).
La mia madre l'ho chiamata sasso,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 28/5/2013 - 08:08
Stick Magnetic Ribbons on Your SUV
(2006)
Anti-War manifests got old fashioned? Not at all, not when someone can forge the perfect union between criticism, humor and good music. The outstanding western swing band Asylum Street Spankers grouped this tripod of propositions and came up with the everlasting video dumbfounding those creature who "support" USA troops by providing support and incentive to them to take a walk amidst mine fields in Iraq.
Anti-War manifests got old fashioned? Not at all, not when someone can forge the perfect union between criticism, humor and good music. The outstanding western swing band Asylum Street Spankers grouped this tripod of propositions and came up with the everlasting video dumbfounding those creature who "support" USA troops by providing support and incentive to them to take a walk amidst mine fields in Iraq.
My Cunt, My Cunt. My Countrys calling me,
(continua)
(continua)
27/5/2013 - 23:41
Blues for Peace
(Larry Heyl)
2007
My friend, Mike 'Whisker Fish' Dollins, sent me an over the top press release for his appearance at our festival May 20, 2007. He said the stars are all in align and we're all gonna kick it out and jam some twelve bar boogie at 3:00 pm May 20 and it may even bring peace on earth.
So that inspired me to write this song, "Blues For Peace".
Hairy Larry - guitars, harmonica, percussion, vocals
Randy Gambill - drums, vocals
Kier Heyl - drums
Carl Heyl - bass
Megan Heyl - percussion, vocals
2007
My friend, Mike 'Whisker Fish' Dollins, sent me an over the top press release for his appearance at our festival May 20, 2007. He said the stars are all in align and we're all gonna kick it out and jam some twelve bar boogie at 3:00 pm May 20 and it may even bring peace on earth.
So that inspired me to write this song, "Blues For Peace".
Hairy Larry - guitars, harmonica, percussion, vocals
Randy Gambill - drums, vocals
Kier Heyl - drums
Carl Heyl - bass
Megan Heyl - percussion, vocals
We're jammin the blues to put an end to war
(continua)
(continua)
27/5/2013 - 23:33
War Is Not the Answer, Never Was, Never Will
Pat Scanlon
Written by Patrick Scanlon, Veterans for Peace 12-8-2010
War is not the answer never was never will
(continua)
(continua)
27/5/2013 - 23:27
Mottetto n.1
Version française – MOTET N°1 – Marco Valdo M.I. – 2013
Chanson italienne - Mottetto n.1 – Cantacronache – vers 1960
Paroles de Michele L. Straniero
Musique de Sergio Liberovici
Chanson italienne - Mottetto n.1 – Cantacronache – vers 1960
Paroles de Michele L. Straniero
Musique de Sergio Liberovici
MOTET N° 1
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/5/2013 - 22:21
Consiglio un'occhiata alla "Ballata della guerra" che Yitsik Manger scrisse in yiddish lo stesso giorno in cui Hitler prese il potere. Non credo che la scorderete facilmente.
Riccardo Venturi 27/5/2013 - 20:39
Preghiera di notte
[2001]
Album: CantiEControCantiInCantina
Album: CantiEControCantiInCantina
Re del silenzio e di tutte le stelle
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 27/5/2013 - 19:42
Le petit homme et le grand homme
[1978]
Parole e musica di Georges Moustaki
Da disco “Moustaki (Si je pouvais t’aider)” pubblicato nel 1979.
Parole e musica di Georges Moustaki
Da disco “Moustaki (Si je pouvais t’aider)” pubblicato nel 1979.
Le petit homme
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 27/5/2013 - 13:52
Africa
[2010]
Lyrics & Music by Alastair Hughes
Album: Who Cares Anymore?
The world will not be destroyed by those who do evil, but by those who watch them without doing anything. (Albert Einstein)
Lyrics & Music by Alastair Hughes
Album: Who Cares Anymore?
The world will not be destroyed by those who do evil, but by those who watch them without doing anything. (Albert Einstein)
I can see the way – the wind blows
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 27/5/2013 - 08:33
Léo Ferré: Vingt Ans
Pour tout bagage, on a vingt ans
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/5/2013 - 22:01
Mi hanno rubato il prete
Testo Stefano Bruzzone
Musiche Davide Giancotti
Arrangiamento Altera
Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)
Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.
Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove prosegue gli studi e viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959. Un anno dopo viene nominato cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio... (continua)
Musiche Davide Giancotti
Arrangiamento Altera
Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)
Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.
Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove prosegue gli studi e viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959. Un anno dopo viene nominato cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio... (continua)
(Intro – voce narrante): 1 luglio luglio 1970: l’intero quartiere del Carmine, a Genova,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 26/5/2013 - 20:02
Die freie Wirtschaft
Version française – LA LIBRE ÉCONOMIE – Marco Valdo M.I. – 2013
Chanson allemande – Die freie Wirtschaft – Kurt Tucholsky – 1930
Un poème signé sous le pseudonyme de Theobald Tiger publiée le 4 Mars 1930 sur « Die Weltbühne », la revue que Tucholsky dirigea jusqu'à cet année, pour ensuite s'exiler en Suède, convaincu que désormais la lutte contre l'arrivée au pouvoir des nazis était perdue…
Musique de Leobald Loewe, musicien connu pour ses adaptations des chansons de Brassens en allemand.
Interprétée par l'auteur-compositeur et le guitariste allemand Leo Kowald
Mais le nazisme n'était pas l'unique préoccupation de Tucholsky. Il savait que les nouveaux guerriers étaient dangereux pas seulement car ils dupaient les masses populaires épuisées par la misère et le chômage, en titillant leurs instincts les plus bas, mais car ils étaient soutenus par des grands groupes industriels, des adorateurs... (continua)
Chanson allemande – Die freie Wirtschaft – Kurt Tucholsky – 1930
Un poème signé sous le pseudonyme de Theobald Tiger publiée le 4 Mars 1930 sur « Die Weltbühne », la revue que Tucholsky dirigea jusqu'à cet année, pour ensuite s'exiler en Suède, convaincu que désormais la lutte contre l'arrivée au pouvoir des nazis était perdue…
Musique de Leobald Loewe, musicien connu pour ses adaptations des chansons de Brassens en allemand.
Interprétée par l'auteur-compositeur et le guitariste allemand Leo Kowald
Mais le nazisme n'était pas l'unique préoccupation de Tucholsky. Il savait que les nouveaux guerriers étaient dangereux pas seulement car ils dupaient les masses populaires épuisées par la misère et le chômage, en titillant leurs instincts les plus bas, mais car ils étaient soutenus par des grands groupes industriels, des adorateurs... (continua)
LA LIBRE ÉCONOMIE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/5/2013 - 20:01
On n'a pas tous les jours vingt ans
On n'a pas tous les jours vingt ans
BERTHE SYLVA – 1934 (Interprète historique et inoubliable)
Chanson française – On n'a pas tous les jours vingt ans – Charles-Ferdinand Pothier – 1934
Paroles: Charles-Ferdinand Pothier, musique: Léon Raiter, 1934.
Je te disais l'autre fois, Lucien l'âne mon ami, combien cette chanson m'avait rebattu les oreilles. Je te disais aussi combien elle était aimée de nos aïeules.
Certes, mais tu avouais aussi que cette chanson si populaire, si appréciée par celles qui en sont les protagonistes... celles que tu appelles les aïeules, avait tranquillement sa place dans les Chansons contre la Guerre et c'est d'ailleurs pour ça que tu avais promis de l'y insérer. Tu promettais aussi de t'expliquer. Alors, fais-le, je t'en prie.
Bien qu'écrite par un homme, Charles-Ferdinand Pothier et mise en musique par un autre, Léon Raiter, cette chanson relate un moment de... (continua)
BERTHE SYLVA – 1934 (Interprète historique et inoubliable)
Chanson française – On n'a pas tous les jours vingt ans – Charles-Ferdinand Pothier – 1934
Paroles: Charles-Ferdinand Pothier, musique: Léon Raiter, 1934.
Je te disais l'autre fois, Lucien l'âne mon ami, combien cette chanson m'avait rebattu les oreilles. Je te disais aussi combien elle était aimée de nos aïeules.
Certes, mais tu avouais aussi que cette chanson si populaire, si appréciée par celles qui en sont les protagonistes... celles que tu appelles les aïeules, avait tranquillement sa place dans les Chansons contre la Guerre et c'est d'ailleurs pour ça que tu avais promis de l'y insérer. Tu promettais aussi de t'expliquer. Alors, fais-le, je t'en prie.
Bien qu'écrite par un homme, Charles-Ferdinand Pothier et mise en musique par un autre, Léon Raiter, cette chanson relate un moment de... (continua)
L'atelier de couture est en fête,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/5/2013 - 18:34
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[1932]
Hit dalla commedia musicale intitolata “I Would If I Could” (in Yiddish, “Men Ken Lebn Nor Men Lost Nisht”, “You could live, but they won't let you”)
Parole di Jacob Jacobs (Yakov Yakubovitsh, 1890-1977), ebreo ungherese emigrato negli USA nel 1904, qui divenuto prima operaio, poi sarto e poi rinomato direttore di teatro e vaudeville yiddish, produttore, liricista, cantautore e attor comico (testo trovato su Wikisource)
Musica di Sholom Secunda (1894-1974), ebreo russo (nato in una città che si trova ora in Ucraina), emigrato con la famiglia negli USA nel 1907 per sfuggire ai pogrom antisemiti che in quegli anni infuriavano nell’Impero zarista. In America divenne un apprezzato compositore. Di lui c’è già traccia su questo sito a proposito delle radici di Un capretto [Dona, dona] di Herbert Pagani.
“Bay mir bistu sheyn” (anglicizzato in “Bei Mir... (continua)