El miedo
Canzone inedita su testo del grande scrittore uruguayo Eduardo Galeano, da “El libro de los abrazos” del 1989.
Testo trovato su Cancioneros.com
Testo trovato su Cancioneros.com
Una mañana nos regalaron
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/5/2013 - 18:40
Techos de cartón
La canzone s'intitola "Techos de cartón" ed è presente nell'album "De una vez (Canciones del Tercer Mundo - Para Un Solo Mundo)" prodotto e pubblicato nel 1972 in Germania (Est, credo) con il titolo "De una vez: Lieder Der Dritten Welt - Für Eine Einzige Welt"
Il titolo "Casas de cartón" è quello della cover che nel 1975 fece del brano il gruppo messicano Los Bukis di Marco Antonio Solís, meglio conosciuto come El Buki.
Ho riascoltato da YouTube l'esecuzione di Alí Primera e ripropongo il testo con alcune correzioni
Il titolo "Casas de cartón" è quello della cover che nel 1975 fece del brano il gruppo messicano Los Bukis di Marco Antonio Solís, meglio conosciuto come El Buki.
Ho riascoltato da YouTube l'esecuzione di Alí Primera e ripropongo il testo con alcune correzioni
Bernart 2/5/2013 - 18:24
Pobre Joaquín
[1968]
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Nell’album “Nuestra razón” del 1969
Testo trovato sul sito dell’autore Rubén Lena
“Era en febrero del 68 y yo había tomado el ómnibus en Lagomar para el centro, tan temprano que el rocío brillaba en el césped cuidado de los patios.
Compré el diario y al pasar de las hojas leí una noticia redactada en pocas líneas donde se informaba que en una calle del balneario había aparecido el cuerpo de una persona, con ropas muy pobres, cuya identidad no se establecía y que había muerto de frío. Nada más. Doblé el diario y en mi libreta de apuntes escribí: Pobre Joaquín, sintiendo una angustia desconocida por aquel hombre sin nombre.
La masa de palabras y melodía, informe todavía, sonaba dolorosamente dentro de mí, como un lamento.” (Rubén Lena
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Nell’album “Nuestra razón” del 1969
Testo trovato sul sito dell’autore Rubén Lena
“Era en febrero del 68 y yo había tomado el ómnibus en Lagomar para el centro, tan temprano que el rocío brillaba en el césped cuidado de los patios.
Compré el diario y al pasar de las hojas leí una noticia redactada en pocas líneas donde se informaba que en una calle del balneario había aparecido el cuerpo de una persona, con ropas muy pobres, cuya identidad no se establecía y que había muerto de frío. Nada más. Doblé el diario y en mi libreta de apuntes escribí: Pobre Joaquín, sintiendo una angustia desconocida por aquel hombre sin nombre.
La masa de palabras y melodía, informe todavía, sonaba dolorosamente dentro de mí, como un lamento.” (Rubén Lena
Yo le miré los ojos al Joaquín
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/5/2013 - 15:09
La Victoire ouvrière
anonimo
Paroles signées de deux ouvrires syndiqués anonymes
Sur l 'air de "La Sale rosse1899"
Da Chants de luttes
Sur l 'air de "La Sale rosse1899"
Da Chants de luttes
Dans notre canton, pendant quinze ans,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/5/2013 - 14:52
Y ahora, ¿qué?
[1974]
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” [c44392|Víctor Lima]] (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Nell’album “Cantando por el mundo”
Testo trovato su Cancioneros.com
“E ora? Ora che continuano a dire 'La tavola è servita!' ma non è per noi? O gioventù, svegliati! Non ascoltare le sirene e le ombre cattive che ti invitano a dormire… Gioventù, la tavola imbandita ora è vuota e sta a te riconquistarla!..."
Parole e musica di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” [c44392|Víctor Lima]] (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Nell’album “Cantando por el mundo”
Testo trovato su Cancioneros.com
“E ora? Ora che continuano a dire 'La tavola è servita!' ma non è per noi? O gioventù, svegliati! Non ascoltare le sirene e le ombre cattive che ti invitano a dormire… Gioventù, la tavola imbandita ora è vuota e sta a te riconquistarla!..."
La tierra abierta, hermano,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/5/2013 - 14:48
Este es mi pueblo
[1959]
Versi di Carlos Puebla
Musica di Carlos Puebla y Sus Tradicionales
Nell’album “Este es mi pueblo – Etapa segunda”
Testo trovato su Cancioneros.com, come interpretata da Los Olimareños
Un disco con cui Carlos Puebla salutava il trionfo della Rivoluzione a Cuba, avvenuto proprio nei primi giorni del 1959 dopo la fuga precipitosa del dittatore Fulgencio Batista.
Versi di Carlos Puebla
Musica di Carlos Puebla y Sus Tradicionales
Nell’album “Este es mi pueblo – Etapa segunda”
Testo trovato su Cancioneros.com, come interpretata da Los Olimareños
Un disco con cui Carlos Puebla salutava il trionfo della Rivoluzione a Cuba, avvenuto proprio nei primi giorni del 1959 dopo la fuga precipitosa del dittatore Fulgencio Batista.
Hoy he vuelto a mi pueblo después de una ausencia muy larga,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/5/2013 - 14:31
Desde una rama
[1973]
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)
Nell’album “Rumbo”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)
Nell’album “Rumbo”
Testo trovato su Cancioneros.com
Se bambolea desde una rama,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/5/2013 - 14:04
A Telmo Batalla
[1972]
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)
Nell’album “Del Templao”
Testo trovato su Cancioneros.com
Come il più famoso Víctor Lima, anche Telmo Batalla è stato un “payador”, un cantastorie del Treinta y Tres, Uruguay.
Secondo quando racconta José María Obaldía (1925-) - maestro e uomo di lettere uruguayo che per Los Olimareños ha scritto pure qualche canzone - nel suo “Telmo Batalla y otras prosas viejas”, il cantore di strada era cieco, proprio come Omero e come il sommo poeta greco aveva la dote di conoscere a fondo e di interpretare il vissuto della gente, episodi drammatici o addirittura epici trasformati in strofe destinate ad essere cantate e a radicarsi nell’immaginario popolare collettivo: la storia non scritta ma cantata del Treinta y Tres.
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)
Nell’album “Del Templao”
Testo trovato su Cancioneros.com
Come il più famoso Víctor Lima, anche Telmo Batalla è stato un “payador”, un cantastorie del Treinta y Tres, Uruguay.
Secondo quando racconta José María Obaldía (1925-) - maestro e uomo di lettere uruguayo che per Los Olimareños ha scritto pure qualche canzone - nel suo “Telmo Batalla y otras prosas viejas”, il cantore di strada era cieco, proprio come Omero e come il sommo poeta greco aveva la dote di conoscere a fondo e di interpretare il vissuto della gente, episodi drammatici o addirittura epici trasformati in strofe destinate ad essere cantate e a radicarsi nell’immaginario popolare collettivo: la storia non scritta ma cantata del Treinta y Tres.
Permitan, señores, que levante la tapa de olvido
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/5/2013 - 13:59
L’ospite
[1972]
Dall’album “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore”
Testo trovato qui.
Forse il racconto del soccorso portato ad un partigiano ferito e della mancanza di coraggio nel seguirlo al di là del fiume, sui campi di battaglia… Mi ha ricordato la vicenda autobiografica che è sottesa a «I Turcs tal Friûl» di Pier Paolo Pasolini - vedi la canzone Prejera (Crist pietàt dal nustri pais) – quella dello scrittore che non ebbe coraggio di entrare nella Resistenza come invece fece il fratello Guido, poi ucciso il 7 febbraio del 1945 a Porzûs da altri partigiani.
Dall’album “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore”
Testo trovato qui.
Forse il racconto del soccorso portato ad un partigiano ferito e della mancanza di coraggio nel seguirlo al di là del fiume, sui campi di battaglia… Mi ha ricordato la vicenda autobiografica che è sottesa a «I Turcs tal Friûl» di Pier Paolo Pasolini - vedi la canzone Prejera (Crist pietàt dal nustri pais) – quella dello scrittore che non ebbe coraggio di entrare nella Resistenza come invece fece il fratello Guido, poi ucciso il 7 febbraio del 1945 a Porzûs da altri partigiani.
Sembrava già morto del tutto
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/5/2013 - 13:32
אין קאַמף
Con questa pagina, terminate le revisioni a fondo delle pagine della "Sezione Yiddish" già contenenti i testi in alfabeto ebraico, inizia la revisione di quelle che sono state inserite esclusivamente coi testi in trascrizioni più o meno esatte. La revisione prevede naturalmente che tutte le pagine della "Sezione Yiddish" siano restituite nella loro veste originale, prendendo come criterio le norme ortografiche, sia per la grafia ebraica sia per la trascrizione, dello Yidisher Visenshaftlekher Institut (Istituito Scientifico Yiddish, YIVO); a tale riguardo, anche i nomi degli autori(come forse qualcuno avrà notato) sono stati riportati tutti nella vera forma Yiddish, seguita da quella "vulgata" (o più comune) tra parentesi quadre. L'opera sarà lunga; anche per questo motivo prego tutti (admins e collaboratori) di non inserire eventuali altre canzoni in yiddish senza prima consultarmi; altrimenti "non ne esco più". Grazie.
Riccardo Venturi 2/5/2013 - 11:16
The Low Highway
[2013]
La canzone che dà il titolo all’ultimo album di Steve Earle & The Dukes (& Duchesses).
La canzone che dà il titolo all’ultimo album di Steve Earle & The Dukes (& Duchesses).
Travelin’ now
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 2/5/2013 - 11:15
Grève de femmes au Bangladesh
La Guerre de Cent Mille Ans continue jour après jour...
et les riches continuent leur exploitation... Tant qu'il y aura des riches et des richesses...Les pauvres n'auront d'autres ressources que la colère.
La fureur des ouvriers du textile au Bangladesh
Afp
Mis en ligne Mercredi 1 Mai 2013, 18h59
Des dizaines de milliers de manifestants au Bangladesh défilaient mercredi en une lugubre fête du travail pour réclamer la pendaison des propriétaires d’ateliers de confection situés dans un immeuble qui s’est effondré voici une semaine, faisant plus de 400 morts et 149 disparus.
http://www.lesoir.be/235409/article/ac...
Ainsi Parlait Lucien Lane
et les riches continuent leur exploitation... Tant qu'il y aura des riches et des richesses...Les pauvres n'auront d'autres ressources que la colère.
La fureur des ouvriers du textile au Bangladesh
Afp
Mis en ligne Mercredi 1 Mai 2013, 18h59
Des dizaines de milliers de manifestants au Bangladesh défilaient mercredi en une lugubre fête du travail pour réclamer la pendaison des propriétaires d’ateliers de confection situés dans un immeuble qui s’est effondré voici une semaine, faisant plus de 400 morts et 149 disparus.
http://www.lesoir.be/235409/article/ac...
Ainsi Parlait Lucien Lane
Lucien Lane 2/5/2013 - 08:25
Who Needs War
[2007]
Lyrics & Music by Dai Crowther
From the age of four -like most children- I played at war - with sticks for swords and spears and toy guns, bows and arrows etcetera... I still don't understand why we were/are encouraged to think that war can be fun.
This song records that progression into adulthood and questions: why?
Lyrics & Music by Dai Crowther
From the age of four -like most children- I played at war - with sticks for swords and spears and toy guns, bows and arrows etcetera... I still don't understand why we were/are encouraged to think that war can be fun.
This song records that progression into adulthood and questions: why?
At four years old, so I've been told, –I was a soldier boy;
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/5/2013 - 08:10
Si Tous Les Gars Du Monde
Chanson française – Si Tous Les Gars Du Monde – Marcel Achard – 1956
Musique – Georges Van Parys
Interprètes : Yves Montand, Les Compagnons de la Chanson... et mille troupes de boy-scouts...
Chanson du film de Christian-Jaque – 1956
Bon, la voilà ta chanson, mon cher Lucien l'âne mon ami. Tu jugeras par toi-même. Je ne veux pas donner mon avis tout de suite... Qu'en penses-tu ?
D'abord, Marco Valdo M.I. mon ami, permets-moi de te rappeler que je suis un âne et qu'il m'est dès lors difficile de donner la main à qui que ce soit... Cela dit, elle me paraît bien aimable cette chanson et bourrée de bonne volonté autant qu'un obus de poudre ou qu'une barrique de vin. Évidemment, quand je songe aux scénettes pour patronage de Boris Vian, je me dis qu'en effet, elle paraît convenir pour de jeunes cœurs et de jeunes aspirations... Bref, je lui trouve mille belles intentions et une sorte de... (continua)
Musique – Georges Van Parys
Interprètes : Yves Montand, Les Compagnons de la Chanson... et mille troupes de boy-scouts...
Chanson du film de Christian-Jaque – 1956
Bon, la voilà ta chanson, mon cher Lucien l'âne mon ami. Tu jugeras par toi-même. Je ne veux pas donner mon avis tout de suite... Qu'en penses-tu ?
D'abord, Marco Valdo M.I. mon ami, permets-moi de te rappeler que je suis un âne et qu'il m'est dès lors difficile de donner la main à qui que ce soit... Cela dit, elle me paraît bien aimable cette chanson et bourrée de bonne volonté autant qu'un obus de poudre ou qu'une barrique de vin. Évidemment, quand je songe aux scénettes pour patronage de Boris Vian, je me dis qu'en effet, elle paraît convenir pour de jeunes cœurs et de jeunes aspirations... Bref, je lui trouve mille belles intentions et une sorte de... (continua)
Si tous les gars du monde
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/5/2013 - 22:26
Mamma Roma Addio
Famosa la versione dei Recycle
…una grande poesia che chi conosce bene la romanità riporta un po' tutte le situazioni gli ambienti e le zone di questa città eterna.
a ogni luogo che Remo pronuncia io da romano collego una situazione corrispondente alla poesia..
piace questo aspetto di una Roma disordinata degli anni sessanta, basta vedere un film di Fellini o Pasolini o Monicelli che si ritornano i versi remottiani.
Una semplice ma piena di significato e emozioni che descrive l’attaccamento del poeta alla citta’ ma che allo stesso tempo lo obbliga a volare in Perù …lontano da quella Roma che ieri come oggi si presenta cosi’ BORGHESE e FALSA!
…una grande poesia che chi conosce bene la romanità riporta un po' tutte le situazioni gli ambienti e le zone di questa città eterna.
a ogni luogo che Remo pronuncia io da romano collego una situazione corrispondente alla poesia..
piace questo aspetto di una Roma disordinata degli anni sessanta, basta vedere un film di Fellini o Pasolini o Monicelli che si ritornano i versi remottiani.
Una semplice ma piena di significato e emozioni che descrive l’attaccamento del poeta alla citta’ ma che allo stesso tempo lo obbliga a volare in Perù …lontano da quella Roma che ieri come oggi si presenta cosi’ BORGHESE e FALSA!
Negli anni cinquanta io me ne andai, come oggi i ragazzi vanno in India, vanno via, anch’io me ne andai nauseato, stanco da questa Roma del dopoguerra, io allora a vent’anni, mi trovavo di fronte a questa situazione, andai via da questa Roma anni 50.
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/5/2013 - 19:27
L'Arca di Noé
Chanson italienne - L'Arca di Noé – Sergio Endrigo – 1970
Texte de Sergio Endrigo
Musique de Sergio Endrigo et de Luis Bacalov
Texte de Sergio Endrigo
Musique de Sergio Endrigo et de Luis Bacalov
L'ARCHE DE NOÉ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/5/2013 - 18:17
Tommy's Lot
[1983]
Lyrics & Music by Dominic Williams
Album: Free Tibet
I'd meant to put this song up during the Armistice Day and Remembrance Sunday weekend, but I was delayed by work. Still, I think it's worth putting up now. It's a song about the First World War written by Dominic Williams in the early 1980s. Apparently Dominic Williams was a former teacher at the Liverpool Institute, and a well-known performer on the folk club circuit in the north west of England. I personally learned this after hearing it performed by Liverpool folk singers Alun Parry and Vinny T Spen (organisers of the Woody Guthrie folk club at the Ship and Mitre), who said that they heard Dominic Williams performing it at a coffee shop on Smithdown Road.
The picture above is of the Liverpool "Pals' Battalions" on parade outside St George's Hall before the First World War. It was figured that people would be more likely... (continua)
Lyrics & Music by Dominic Williams
Album: Free Tibet
I'd meant to put this song up during the Armistice Day and Remembrance Sunday weekend, but I was delayed by work. Still, I think it's worth putting up now. It's a song about the First World War written by Dominic Williams in the early 1980s. Apparently Dominic Williams was a former teacher at the Liverpool Institute, and a well-known performer on the folk club circuit in the north west of England. I personally learned this after hearing it performed by Liverpool folk singers Alun Parry and Vinny T Spen (organisers of the Woody Guthrie folk club at the Ship and Mitre), who said that they heard Dominic Williams performing it at a coffee shop on Smithdown Road.
The picture above is of the Liverpool "Pals' Battalions" on parade outside St George's Hall before the First World War. It was figured that people would be more likely... (continua)
.
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 1/5/2013 - 16:27
Rosario, dinamitera
[1937]
Poema de Miguel Hernández musicado por Vicente Monera.
Rosario Sánchez Mora si arruolò volontaria nelle fila del Quinto Regimiento lo stesso giorno in cui il generale Franco dava il via al fratricida colpo di stato contro la Segunda República Española.
Aveva solo 17 anni quando affrontò il battesimo di fuoco in prima linea nella difesa di Madrid, appena due mesi dopo perderà la mano destra in battaglia. Esperta nel manipolare esplosivi e confezionare micidiali ordigni rudimentali, in seguito le hanno attribuito addirittura la paternità della bomba aframmentazione, è stata l'unica donna cui fu concesso l'onore di appartenere all'Agrupación Dinamiteros, formidabile nucleo di sabotatori d'assalto costituito esclusivamente da uomini, in gran parte minatori asturiani. Al termine del conflitto fu catturata e condannata a morte insieme al padre, Andrés Sánchez, ma dopo la fucilazione... (continua)
Poema de Miguel Hernández musicado por Vicente Monera.
Rosario Sánchez Mora si arruolò volontaria nelle fila del Quinto Regimiento lo stesso giorno in cui il generale Franco dava il via al fratricida colpo di stato contro la Segunda República Española.
Aveva solo 17 anni quando affrontò il battesimo di fuoco in prima linea nella difesa di Madrid, appena due mesi dopo perderà la mano destra in battaglia. Esperta nel manipolare esplosivi e confezionare micidiali ordigni rudimentali, in seguito le hanno attribuito addirittura la paternità della bomba aframmentazione, è stata l'unica donna cui fu concesso l'onore di appartenere all'Agrupación Dinamiteros, formidabile nucleo di sabotatori d'assalto costituito esclusivamente da uomini, in gran parte minatori asturiani. Al termine del conflitto fu catturata e condannata a morte insieme al padre, Andrés Sánchez, ma dopo la fucilazione... (continua)
Rosario, dinamitera,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/5/2013 - 15:48
I Wanna Go Home
[2005]
Lyrics & Music by Samantha Murphy
Album: Somewhere Between Starving & Stardom
Song about disliking your job. I quit my day job and now I LOVE what I do! Full time artist.
I was working a crappy temp job tracking barges and I had to be there at 7 a.m.
HATED IT !
Lyrics & Music by Samantha Murphy
Album: Somewhere Between Starving & Stardom
Song about disliking your job. I quit my day job and now I LOVE what I do! Full time artist.
I was working a crappy temp job tracking barges and I had to be there at 7 a.m.
HATED IT !
This job's so boring
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 1/5/2013 - 10:31
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Butta via il fucile
una canzone contro le guerre in generale scritta dal cantautore Ladispolano Marco Mellace
Le chitarre dicono di smettere di suonare
(continua)
(continua)
1/5/2013 - 00:08
Il giorno dell'eguaglianza
Chanson italienne – Il giorno dell'eguaglianza – Fausto Amodei – 1963
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson qui devrait te plaire... Même si elle a déjà cinquante ans... Elle devrait plaire à tous nos amis, car elle est à la fois, optimiste et réaliste. Et puis, elle annonce un futur plus supportable que notre triste époque où les dictateurs se camouflent sous les vêtures les plus démocratiques qui soient... Ils se font élire, baissent la tête, croient et croisent les doigts. Où tels Raminagrobis ou « Grippeminaud le bon apôtre
Jetant des deux côtés la griffe en même temps,
Met les plaideurs d'accord en croquant l'un et l'autre. », le banquier ruineur d'hier se prétend le redresseur d'aujourd'hui et sous des airs cauteleux, des sourires et des œillades, enfonce jusqu'au manche la lame de l'estocade. Cependant, si elle n'a aucune illusion sur le monde d'aujourd'hui, elle annonce le... (continua)
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson qui devrait te plaire... Même si elle a déjà cinquante ans... Elle devrait plaire à tous nos amis, car elle est à la fois, optimiste et réaliste. Et puis, elle annonce un futur plus supportable que notre triste époque où les dictateurs se camouflent sous les vêtures les plus démocratiques qui soient... Ils se font élire, baissent la tête, croient et croisent les doigts. Où tels Raminagrobis ou « Grippeminaud le bon apôtre
Jetant des deux côtés la griffe en même temps,
Met les plaideurs d'accord en croquant l'un et l'autre. », le banquier ruineur d'hier se prétend le redresseur d'aujourd'hui et sous des airs cauteleux, des sourires et des œillades, enfonce jusqu'au manche la lame de l'estocade. Cependant, si elle n'a aucune illusion sur le monde d'aujourd'hui, elle annonce le... (continua)
LE JOUR DE L'ÉGALITÉ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/4/2013 - 21:30
Apuntes sobre el Tío Sam
(1979)
Album :Vamos Haciendo La Historia
Album :Vamos Haciendo La Historia
Esta es la historia del tio Sam en Nicaragua que ha hecho
(continua)
(continua)
inviata da adriana 30/4/2013 - 17:38
España en marcha
[1955]
Versi di Gabriel Celaya (1911-1991) poeta spagnolo, dalla raccolta “Cantos iberos” del 1955, la stessa in cui è contenuta La poesía es un arma cargada de futuro.
Musica di Paco Ibáñez, dal disco “Paco Ibáñez en el Olympia” del 1969.
Paco Ibáñez nell’esecuzione omette l’ultima strofa e chiude ripetendo la quinta (“¡A la calle!, que ya es hora…”)
Versi di Gabriel Celaya (1911-1991) poeta spagnolo, dalla raccolta “Cantos iberos” del 1955, la stessa in cui è contenuta La poesía es un arma cargada de futuro.
Musica di Paco Ibáñez, dal disco “Paco Ibáñez en el Olympia” del 1969.
Paco Ibáñez nell’esecuzione omette l’ultima strofa e chiude ripetendo la quinta (“¡A la calle!, que ya es hora…”)
Nosotros somos quien somos.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 16:46
A Gaspar
[1979]
Album : Guitarra armada
GASPAR GARCIA LAVIANA (comandante Martín),sacerdote español que luchó junto a los sandinistas nicaragüenses
Nació en 1941 en Les Roces (San Martín del Rey Aurelio) y emigró años más tarde al pueblo langreano de Tuilla. Estudió bachillerato en Valladolid y Filosofía y Teología en Logroño. donde se ordenó en la orden del Sagrado Corazón. Celebró su primera misa en el año 1966 en la parroquía de su pueblo natal. Después se trasladó a Madrid, donde terminó un cursillo de Sociología. Aqui mismo compatibilizó su sacerdocio, en la parroquia de San Federico, con el trabajo de obrero en una carpintería del barrio. Durante los tres años que permaneció en Madrid trabajó intensamente con la juventud y con grupos de sacerdotes obreros con el afán de implicarse cristianamente en la marcha social.
En 1966 se fue a Nicaragua para trabajar como misionero en Tola. Allí estuvo... (continua)
Album : Guitarra armada
GASPAR GARCIA LAVIANA (comandante Martín),sacerdote español que luchó junto a los sandinistas nicaragüenses
Nació en 1941 en Les Roces (San Martín del Rey Aurelio) y emigró años más tarde al pueblo langreano de Tuilla. Estudió bachillerato en Valladolid y Filosofía y Teología en Logroño. donde se ordenó en la orden del Sagrado Corazón. Celebró su primera misa en el año 1966 en la parroquía de su pueblo natal. Después se trasladó a Madrid, donde terminó un cursillo de Sociología. Aqui mismo compatibilizó su sacerdocio, en la parroquia de San Federico, con el trabajo de obrero en una carpintería del barrio. Durante los tres años que permaneció en Madrid trabajó intensamente con la juventud y con grupos de sacerdotes obreros con el afán de implicarse cristianamente en la marcha social.
En 1966 se fue a Nicaragua para trabajar como misionero en Tola. Allí estuvo... (continua)
Un buen día nos llegó
(continua)
(continua)
inviata da adriana 30/4/2013 - 15:57
¡Qué pena!
[1972]
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo, militante repubblicano, esule in Messico dove morì. Dalla raccolta “Versos y oraciones de caminante” edita per la prima volta nel 1920 e poi inclusa in “Nueva antología rota” del 1974.
Musica di Carmina Álvarez.
Nell’album “¡Qué pena!” del 1972
Testo trovato su Cancioneros.com
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo, militante repubblicano, esule in Messico dove morì. Dalla raccolta “Versos y oraciones de caminante” edita per la prima volta nel 1920 e poi inclusa in “Nueva antología rota” del 1974.
Musica di Carmina Álvarez.
Nell’album “¡Qué pena!” del 1972
Testo trovato su Cancioneros.com
¡Qué pena si este camino fuera de muchísimas leguas
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 14:25
Vamos haciendo la historia
(1979)
Album :Vamos Haciendo La Historia
Album :Vamos Haciendo La Historia
Vamos haciendo la historia por lo nuevo que vendrá
(continua)
(continua)
inviata da adriana 30/4/2013 - 14:16
El dinero
[1969]
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta uruguayano che, prima di conoscere e collaborare con Los Olimareños, fu cantante di strada su e giù per il suo paese. Si suicidò nel 1969 gettandosi nel fiume Uruguay.
Nell’album “¡Qué pena!” del 1972.
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta uruguayano che, prima di conoscere e collaborare con Los Olimareños, fu cantante di strada su e giù per il suo paese. Si suicidò nel 1969 gettandosi nel fiume Uruguay.
Nell’album “¡Qué pena!” del 1972.
Testo trovato su Cancioneros.com
Soy un cantor desde abajo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 14:06
Los grandes caballeros
[1971]
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)
Nell’album “Todos detrás de Momo”
Testo trovato su Cancioneros.com
Un “concept album” dedicato solo in apparenza alla “canción carnavalera” di Montevideo ma che in realtà nei testi faceva riferimento alla complicata situazione politica dell’Uruguay (nel 1971 le elezioni, in mezzo a brogli e a gran confusione, portarono al potere Bordaberry, il presidente che di lì a poco aprì alla dittatura militare), ricorrendo alla farsa per aggirare la censura.
Parole di Rubén Lena (1925-1995), scrittore, compositore e docente uruguayo. Col poeta e “payador” Víctor Lima (1921-1969) e Los Olimareños è sicuramente una delle figure più importanti della musica popolare uruguaya.
Musica di Braulio López e José Luis “Pepe” Guerra (Los Olimareños)
Nell’album “Todos detrás de Momo”
Testo trovato su Cancioneros.com
Un “concept album” dedicato solo in apparenza alla “canción carnavalera” di Montevideo ma che in realtà nei testi faceva riferimento alla complicata situazione politica dell’Uruguay (nel 1971 le elezioni, in mezzo a brogli e a gran confusione, portarono al potere Bordaberry, il presidente che di lì a poco aprì alla dittatura militare), ricorrendo alla farsa per aggirare la censura.
Y aparecen los frac
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 13:52
Comunicado
Versi di Otto René Castillo (1936-1967), in “Informe de una injusticia: antologia poética”, a cura di Roque Dalton e Huberto Alvarado, 1975
Musica di Fernando López (1965-), antropologo, musicista (chitarra e marimba) e cantautore guatemalteco.
Interpretata da Fernando López negli album “Causa de ternura” del 1991 e “Nada podrá contra la vida - Homenaje a Otto René Castillo y Nora Paiz”, 2011.
Come l’amico salvadoregno Roque Dalton, anche il guatemalteco Otto René Castillo è stato prima di tutto un poeta. E poi gli fu inevitabile diventare un combattente per la libertà del suo paese, caduto nel 1954, grazie all’impegno della CIA statunitense, sotto una delle più feroci dittature che la storia dell’America Latina abbia mai visto e sprofondato in una guerra civile durata poi 40 anni (ebbi personalmente la fortuna di vederne la fine nel 1996, mentre mi trovavo in una Comunidad... (continua)
Musica di Fernando López (1965-), antropologo, musicista (chitarra e marimba) e cantautore guatemalteco.
Interpretata da Fernando López negli album “Causa de ternura” del 1991 e “Nada podrá contra la vida - Homenaje a Otto René Castillo y Nora Paiz”, 2011.
Come l’amico salvadoregno Roque Dalton, anche il guatemalteco Otto René Castillo è stato prima di tutto un poeta. E poi gli fu inevitabile diventare un combattente per la libertà del suo paese, caduto nel 1954, grazie all’impegno della CIA statunitense, sotto una delle più feroci dittature che la storia dell’America Latina abbia mai visto e sprofondato in una guerra civile durata poi 40 anni (ebbi personalmente la fortuna di vederne la fine nel 1996, mentre mi trovavo in una Comunidad... (continua)
Nada
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 11:50
Sólo queremos ser humanos
Versi di Otto René Castillo (1936-1967)
Musica di Fernando López (1965-), antropologo, musicista (chitarra e marimba) e cantautore guatemalteco.
In “Informe de una injusticia: antologia poética”, a cura di Roque Dalton e Huberto Alvarado, 1975.
Interpretata da Fernando López (nell’album “Causa de ternura” del 1991) e anche dal duetto messicano Los Magueyes.
Come l’amico salvadoregno Roque Dalton, anche il guatemalteco Otto René Castillo è stato prima di tutto un poeta. E poi gli fu inevitabile diventare un combattente per la libertà del suo paese, caduto nel 1954, grazie all’impegno della CIA statunitense, sotto una delle più feroci dittature che la storia dell’America Latina abbia mai visto e sprofondato in una guerra civile durata poi 40 anni (ebbi personalmente la fortuna di vederne la fine nel 1996, mentre mi trovavo in una Comunidad de Población en Resistencia sulle montagne... (continua)
Musica di Fernando López (1965-), antropologo, musicista (chitarra e marimba) e cantautore guatemalteco.
In “Informe de una injusticia: antologia poética”, a cura di Roque Dalton e Huberto Alvarado, 1975.
Interpretata da Fernando López (nell’album “Causa de ternura” del 1991) e anche dal duetto messicano Los Magueyes.
Come l’amico salvadoregno Roque Dalton, anche il guatemalteco Otto René Castillo è stato prima di tutto un poeta. E poi gli fu inevitabile diventare un combattente per la libertà del suo paese, caduto nel 1954, grazie all’impegno della CIA statunitense, sotto una delle più feroci dittature che la storia dell’America Latina abbia mai visto e sprofondato in una guerra civile durata poi 40 anni (ebbi personalmente la fortuna di vederne la fine nel 1996, mentre mi trovavo in una Comunidad de Población en Resistencia sulle montagne... (continua)
Aquí no lloró nadie.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 30/4/2013 - 10:57
On the Backs of Angels
SULLE SPALLE DEGLI ANGELI
(continua)
(continua)
inviata da Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 29/4/2013 - 20:31
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Musica di Roy Brown.
Dall’album di Roy Brown, Tito Auger e Tao Rodríguez Seeger intitolato “Que vaya bien”, pubblicato nel 2006.
Testo trovato su Cancioneros.com
Contribuisco questa canzone dopo aver appena ricevuto la segnalazione di un articolo di “Avvenire” in cui si parla della situazione dei diritti umani in Guatemala a 15 anni dal feroce assassinio di monsignor Juan Gerardi, vescovo ausiliario dell’arcidiocesi di Città del Guatemala.
Negli anni 70, destinato alla diocesi del Quiché, area prevalentemente indigena, Juan Gerardi contribuì al riconoscimento ufficiale delle lingue e delle comunità maya e alla formazione di quei leader contadini che pochi anni dopo sarebbero stati quasi tutti massacrati... (continua)