Aida
Chanson italienne – Aida - Rino Gaetano – 1978
Tiens, Lucien l'âne mon ami, encore une chanson qui raconte l'Italie.
Ça me rappelle cette vieille chanson française de Mireille et Jean Nohain qui disait à peu près ceci et j'en profite pour paraphraser directement: « Quand un chanteur d'Italie rencontre un autre chanteur d'Italie, qu'est-ce qu'ils se racontent des histoires d'Italie... »...
Mais, Lucien l'âne mon ami, soudain, j'y pense, elle n'est pas si anodine ta réminiscence et cette chanson d'une autre époque ; elle date de 1935 et elle pourrait bien s'appliquer à ce qui se passe aujourd'hui...
Bon, Marco Valdo M.I. mon ami, je t'arrête tout de suite, on n'est pas ici pour parler de Mireille, Jean Nohain, du Vicomte et de Tonton Georges... Tu le feras une autre fois. Et puis si j'ai fait allusion à cette chanson, c'est pour dire que ce n'est pas la première chanson italienne sur l'Italie... (continua)
Tiens, Lucien l'âne mon ami, encore une chanson qui raconte l'Italie.
Ça me rappelle cette vieille chanson française de Mireille et Jean Nohain qui disait à peu près ceci et j'en profite pour paraphraser directement: « Quand un chanteur d'Italie rencontre un autre chanteur d'Italie, qu'est-ce qu'ils se racontent des histoires d'Italie... »...
Mais, Lucien l'âne mon ami, soudain, j'y pense, elle n'est pas si anodine ta réminiscence et cette chanson d'une autre époque ; elle date de 1935 et elle pourrait bien s'appliquer à ce qui se passe aujourd'hui...
Bon, Marco Valdo M.I. mon ami, je t'arrête tout de suite, on n'est pas ici pour parler de Mireille, Jean Nohain, du Vicomte et de Tonton Georges... Tu le feras une autre fois. Et puis si j'ai fait allusion à cette chanson, c'est pour dire que ce n'est pas la première chanson italienne sur l'Italie... (continua)
AIDA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/11/2013 - 20:57
ئهی رەقیب
Ey Reqîb (in Kurdish: ئهی رەقیب) is the Kurdish national anthem. It was written by the Kurdish poet and political activist, Dildar in 1938, while in jail. "Ey Reqîb" means "Oh, Enemy" or "Hey Enemy", in reference to the jail guards in the prison where Dildar was held and tortured and who also symbolized the occupying countries of Turkey, Iraq and Syria. The song was originally written in Soranî-Kurdish but nowadays it is sung in both the Sorani and the Kurmancî-dialects. In 1946, the song was adopted as the official anthem of the Kurdistan Republic of Mahabad, a short-lived Kurdish republic of the 20th century in Iran that lasted for a year. "Ey Reqîb" has been adopted by the Kurdistan Regional Government as the official national anthem of the federal south Kurdistan.
ئەی رەقیب ھەر ماوە قەومی کورد زمان
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 20/11/2013 - 16:13
Percorsi:
Dal Kurdistan, Inni e Controinni
Pátria
Pátria ("Patria" in lingua portoghese) è l'inno nazionale della Repubblica democratica di Timor Est. Era la prima volta il 28 novembre 1975, quando Timor Est ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza dal Portogallo, poco prima dell'invasione indonesiana il 7 dicembre.
Pátria, Pátria, Timor-Leste, nossa Nação.
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 20/11/2013 - 15:53
Percorsi:
Inni e Controinni
Inno Nazionale
2013
Musica commerciale
Musica commerciale
Voto di scambio
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 20/11/2013 - 10:49
Percorsi:
Inni e Controinni
Je proteste
[1963?]
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta “Le Fou d'Elsa” pubblicata nel 1963
Musica del compositore e fisarmonicista Lino Léonardi, che fu compagno di Monique Morelli.
Nel disco di Monique Morelli “Aragon. 12 Chansons inédites de Léonardi” (1969)
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta “Le Fou d'Elsa” pubblicata nel 1963
Musica del compositore e fisarmonicista Lino Léonardi, che fu compagno di Monique Morelli.
Nel disco di Monique Morelli “Aragon. 12 Chansons inédites de Léonardi” (1969)
Je proteste, je proteste
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/11/2013 - 10:23
Sur la grand'route
Versi di Gaston Couté (1880-1911)
Interpretata nel 1997 dal gruppo Le P'tit Crème nel disco intitolato “A l'auberge de la route”, musica di Jean Foulon, e nel 2002 da Gérard Pierron e Marc Robine (1950-2003, giornalista, cantante e musicista francese) nella raccolta “Poètes & Chansons Volume 1 – Gaston Couté”.
Interpretata nel 1997 dal gruppo Le P'tit Crème nel disco intitolato “A l'auberge de la route”, musica di Jean Foulon, e nel 2002 da Gérard Pierron e Marc Robine (1950-2003, giornalista, cantante e musicista francese) nella raccolta “Poètes & Chansons Volume 1 – Gaston Couté”.
Nous sommes les crève-de-faim
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/11/2013 - 09:04
Dure-mère
[1989]
Parole e musica di François Béranger
La canzone che dà il titolo all’album pubblicato nel 1989.
Parole e musica di François Béranger
La canzone che dà il titolo all’album pubblicato nel 1989.
Je vois une bouche qui s'ouvre,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 20/11/2013 - 08:23
Brooklyńska rada żydów
Na granicy między bożnicami zebrała się rada rozumnych
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 20/11/2013 - 04:27
Zegarmistrz światła
Non lo so perché, ma la canzone proposta da GPT (cioè Άνθρωπε αγάπα) mi ha fatto subito venir in mente un'altra del 1972, una canzone di Tadeusz Woźniak, della quale proprio in quel'istante scopro l'autore del testo.
E' di Bogdan Chorążuk e compare nell'album dell'esordio di Tadeusz Woźniak, registrato assieme con il gruppo Alibabki nel 1972.
E' di Bogdan Chorążuk e compare nell'album dell'esordio di Tadeusz Woźniak, registrato assieme con il gruppo Alibabki nel 1972.
A kiedy przyjdzie także po mnie
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 20/11/2013 - 01:11
Inni e controinni
Antiwar Songs Blog
In un sito di “canzoni contro la guerra” forse l’ultimo percorso che ci si aspetta di trovare è una raccolta di inni nazionali. Per loro stessa natura gli inni sono ovviamente nella maggior parte dei casi componimenti nazionalistici e militaristi. Nel percorso Inni e Controinni abbiamo infatti raccolto prima di tutto i rifacimenti in chiave […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-19 21:27:00
Riturnella
anonimo
Un caro saluto, a distanza di circa un anno. Il signor Francesco faceva notare che alcuni 'false friends' non sono stati colti e interpretati a dovere. L'esempio citato è solo un 'parziale' faux ami: cògghjre e cogghjìre significano sia raccogliere sia piegare, la presenza del modale 'alla napoletana' imprime il significato esatto, cioè piegare. Ad ogni modo la traduzione fatta da un non parlante calabrese è a mio modesto avviso più che decorosa, anzi!
Cataldo Antonio Amoruso.
Cataldo Antonio Amoruso.
cataldo antonio amoruso 19/11/2013 - 20:53
Ἐπιτάφιος
E' noto che, dopo la prima edizione di Epitafios, affidata da Manos Hatzidakis alla voce di Nana Moùskouri, Theodorakis provvide quasi immediatamente a fare la propria edizione, ricorrendo alla voce di Grigoris Bithikotsis, il cantante popolare che aveva conosciuto durante l'internamento di entrambi nel famigerato campo di Makronissos.
Meno noto - e pure io l'ho ignorato fino a pochi giorni fa - è il fatto che il cantante, dopo essere diventato l'interprete prediletto di Theodorakis (Epifania, To tragoudi tou nekroù adelfoù, Axion Esti, Romiossini...), all'avvento dei Colonnelli nell'aprile del 1967 non trovò la forza e il coraggio di opporsi alla nuova situazione e di compromettere una carriere ormai bene avviata, e già nel successivo mese di luglio si poté sentirlo eseguire, nel locale "Dilinà" di Glifada, lo schifoso "Inno della Rivoluzione", esaltante la presa del potere dei colonnelli,... (continua)
Meno noto - e pure io l'ho ignorato fino a pochi giorni fa - è il fatto che il cantante, dopo essere diventato l'interprete prediletto di Theodorakis (Epifania, To tragoudi tou nekroù adelfoù, Axion Esti, Romiossini...), all'avvento dei Colonnelli nell'aprile del 1967 non trovò la forza e il coraggio di opporsi alla nuova situazione e di compromettere una carriere ormai bene avviata, e già nel successivo mese di luglio si poté sentirlo eseguire, nel locale "Dilinà" di Glifada, lo schifoso "Inno della Rivoluzione", esaltante la presa del potere dei colonnelli,... (continua)
Gian Piero Testa 19/11/2013 - 17:31
A Sainte-Savine
[1966]
Versi di Pierre Mac Orlan (1882-1970), scrittore francese che nell’ultima parte della sua vita scrisse anche canzoni.
Musica di Henri-Jacques Dupuy
Nella raccolta intitolata “Mémoires en chansons”
Nel repertorio della cantante Simone Bartel (1932-)
Una canzone sull’ecatombe della Grande Guerra che Pierre Mac Orlan visse drammaticamente in prima persona: richiamato già nell’estate del 1914 ed assegnato ad un reggimento di fanteria, fu ferito nel settembre 1916 durante una delle fasi della sanguinosissima battaglia della Somme…
Sainte Savine e Saint-André sono due località nel nord della Francia, rispettivamente in Champagne-Ardenne e in Alsazia, che furono assai martoriate nel corso della guerra, così come Aix-Noulette, nel Nord-Passo di Calais, e Fleury-devant-Douaumont, nella Lorena, vicino alla città di Verdun che fu teatro della famigerata, terribile battaglia del 1916 costata la vita a quasi 300.000 soldati francesi e tedeschi…
Versi di Pierre Mac Orlan (1882-1970), scrittore francese che nell’ultima parte della sua vita scrisse anche canzoni.
Musica di Henri-Jacques Dupuy
Nella raccolta intitolata “Mémoires en chansons”
Nel repertorio della cantante Simone Bartel (1932-)
Una canzone sull’ecatombe della Grande Guerra che Pierre Mac Orlan visse drammaticamente in prima persona: richiamato già nell’estate del 1914 ed assegnato ad un reggimento di fanteria, fu ferito nel settembre 1916 durante una delle fasi della sanguinosissima battaglia della Somme…
Sainte Savine e Saint-André sono due località nel nord della Francia, rispettivamente in Champagne-Ardenne e in Alsazia, che furono assai martoriate nel corso della guerra, così come Aix-Noulette, nel Nord-Passo di Calais, e Fleury-devant-Douaumont, nella Lorena, vicino alla città di Verdun che fu teatro della famigerata, terribile battaglia del 1916 costata la vita a quasi 300.000 soldati francesi e tedeschi…
Le rat et le corbeau se guettent,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/11/2013 - 16:47
Paris Maquis
[1977]
Scritta da Clode Panik (Claude Perrone), Éric Débris (Éric Daugu), Hermann Schwartz (Jean-Louis Boulanger) e Pat Lüger (Patrick Boulanger).
Singolo del 1977 poi inserito nell’album d’esordio del gruppo, “Les hommes morts sont dangereux” del 1981.
Scritta da Clode Panik (Claude Perrone), Éric Débris (Éric Daugu), Hermann Schwartz (Jean-Louis Boulanger) e Pat Lüger (Patrick Boulanger).
Singolo del 1977 poi inserito nell’album d’esordio del gruppo, “Les hommes morts sont dangereux” del 1981.
Inventer la liberté
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/11/2013 - 12:59
The Velvet Underground: Sunday Morning
IL RICORDO DI PATTI SMITH
da Loureed.it
Mi sono alzata presto, domenica mattina. La sera prima avevo deciso di andare al mare, perciò ho messo in borsa un libro e una bottiglia d’acqua e mi sono diretta a Rockaway Beach. La data mi sembrava importante, ma non comprendevo il motivo. Ho trovato la spiaggia deserta e con l’anniversario dell’uragano Sandy incombente, il mare piatto sembrava incarnare il carattere contraddittorio della natura. Sono rimasta lì per un po’ a seguire la traiettoria di un aeroplano che volava basso quando ho ricevuto un messaggio da mia figlia Jesse.
Lou Reed era morto.
Ho fatto un respiro profondo. L’avevo visto di recente con la moglie Laurie e avevo capito che era malato. Una certa inquietudine velava la solita vivacità di lei. Quando Lou mi ha salutata, mi è parso che i suoi occhi scuri contenessero una tristezza infinita e benevola.
Ho incontrato Lou al... (continua)
19/11/2013 - 11:32
Nudo
Chanson italienne – Nudo – Banco Del Mutuo Soccorso – 1997
Texte : F. Di Giacomo,
Musique : V. Nocenzi
Texte : F. Di Giacomo,
Musique : V. Nocenzi
NU
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/11/2013 - 21:21
La sesera no va
1996
El vals de l'obrero
El vals de l'obrero
Critobal Colón, los hermanos Pinzón y la tripulación
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/11/2013 - 15:09
A la P’tite
anonimo
[1906]
Canzone in argot sulla prigione de la Roquette a Parigi, XI° arrondissement.
La Grande Roquette nel 1851 divenne la sede stabile della “Veuve”, madame la Ghigliottina, mentre alla Petite Roquette venivano internati i giovanissimi tra i 14 e i 20 anni: “Non è trattando i ragazzi così duramente che si otterrà la loro riabilitazione: il regime carcerario della Petite non fa che incitarli all’odio”, così termina questa canzone sul “purgatoire des enfants maudits”, come ebbe a definirla il giornalista investigativo Henri Danjou nel 1929 …
Canzone in argot sulla prigione de la Roquette a Parigi, XI° arrondissement.
La Grande Roquette nel 1851 divenne la sede stabile della “Veuve”, madame la Ghigliottina, mentre alla Petite Roquette venivano internati i giovanissimi tra i 14 e i 20 anni: “Non è trattando i ragazzi così duramente che si otterrà la loro riabilitazione: il regime carcerario della Petite non fa che incitarli all’odio”, così termina questa canzone sul “purgatoire des enfants maudits”, come ebbe a definirla il giornalista investigativo Henri Danjou nel 1929 …
Ceux qui dingu’nt qu’ont pas dix-huit ans,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 18/11/2013 - 13:31
Percorsi:
Dalle galere del mondo
O cancellier che tieni la penna in mano
AL MINISTRO CANCELLIERE
O Cancellier che tieni le chiavi in mano
perché non esci a me che son cristiano
se liberi costor ladri e caini
perché stiam dentro noi che siam tapini
per una causa giusta m'han condannato
non ho rubato il pane all'affamato
La cella è buia e triste l'aria è ferale
il povero in galera sta sempre male
per lui posto non c'è in infermeria
che il letto è riservato alla borghesia
ma il ricco sempre vuol la distinzione
e subito uscir lo fai dalla prigione
(nuova versione di gpt)
O Cancellier che tieni le chiavi in mano
perché non esci a me che son cristiano
se liberi costor ladri e caini
perché stiam dentro noi che siam tapini
per una causa giusta m'han condannato
non ho rubato il pane all'affamato
La cella è buia e triste l'aria è ferale
il povero in galera sta sempre male
per lui posto non c'è in infermeria
che il letto è riservato alla borghesia
ma il ricco sempre vuol la distinzione
e subito uscir lo fai dalla prigione
(nuova versione di gpt)
Gian Piero Testa 18/11/2013 - 13:26
Clairvaux
anonimo
[Anni 20 o 30 del 900?]
Una canzone che pare il seguito di La Belle scritta da Albert Londres, il giornalista che con i suoi reportage contribuì alla chiusura dei bagni penali coloniali e militari. Ma anche le condizioni di vita dei prigionieri nei penitenziari sul patrio suolo francese non è che fossero meno difficili… Si parla qui della prigione di Clairvaux, dipartimento dell’Aube, Champagne-Ardenne, allestita nel 1804 (e ancora in funzione) nell’antico monastero fondato nel XII° secolo da Bernardo di Chiaravalle (per l’appunto)… La prigione di Clairvaux è stata teatro di numerose rivolte, prese d’ostaggi ed evasioni, tutte sanguinose…
Una canzone che pare il seguito di La Belle scritta da Albert Londres, il giornalista che con i suoi reportage contribuì alla chiusura dei bagni penali coloniali e militari. Ma anche le condizioni di vita dei prigionieri nei penitenziari sul patrio suolo francese non è che fossero meno difficili… Si parla qui della prigione di Clairvaux, dipartimento dell’Aube, Champagne-Ardenne, allestita nel 1804 (e ancora in funzione) nell’antico monastero fondato nel XII° secolo da Bernardo di Chiaravalle (per l’appunto)… La prigione di Clairvaux è stata teatro di numerose rivolte, prese d’ostaggi ed evasioni, tutte sanguinose…
Dans une sombre prison
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 18/11/2013 - 11:53
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Corsica: colonialismo, repressione e lotta
Antiwar Songs Blog
Controverso. Duro. Difficile. Contraddittorio. Sono alcuni aggettivi che ben si attagliano al nuovo percorso Corsica: colonialismo, repressione e lotta. Lo abbiamo inaugurato con una canzone dedicata a Yvan Colonna e alla torbida vicenda dell’assassinio del prefetto Érignac, ma il percorso si spinge fino alle vicende più lontane e vicine della complicata storia corsa, narrate e […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-18 10:29:00
Les terroristes
[1981]
Parole e musica di Sarclo (Sarcloret)
Dal suo disco d’esordio, “Les plus grands succès de Sarcloret”
“Non abbiate troppa paura dei terroristi… gli automobilisti sono molti, molti di più e sono ben più pericolosi…”
Una canzone scritta a pochi anni dai suicidi (?) in carcere prima di Ulrike Meinhof, nel 1976, e poi dei suoi compagni dell’organizzazione terroristica “Rote Armee Fraktion”, Andreas Baader, Gudrun Ensslin e Jan-Carl Raspe, trovati morti nelle loro celle nel carcere di Stammheim il 18 ottobre del 1977.
Consiglio al proprosito la visione di due film, “Stammheim - Die Baader-Meinhof-Gruppe vor Gericht” (“Stammheim, il caso Baader-Meinhof”) diretto nel 1986 da Reinhard Hauff e vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino, e “Die Stille nach dem Schuss” (“Il silenzio dopo lo sparo”) diretto nel 2000 dal grande Volker Schlöndorff, quello de “Il caso Katharina Blum” e “Il tamburo di latta”, per citare due suoi capolavori…
Parole e musica di Sarclo (Sarcloret)
Dal suo disco d’esordio, “Les plus grands succès de Sarcloret”
“Non abbiate troppa paura dei terroristi… gli automobilisti sono molti, molti di più e sono ben più pericolosi…”
Una canzone scritta a pochi anni dai suicidi (?) in carcere prima di Ulrike Meinhof, nel 1976, e poi dei suoi compagni dell’organizzazione terroristica “Rote Armee Fraktion”, Andreas Baader, Gudrun Ensslin e Jan-Carl Raspe, trovati morti nelle loro celle nel carcere di Stammheim il 18 ottobre del 1977.
Consiglio al proprosito la visione di due film, “Stammheim - Die Baader-Meinhof-Gruppe vor Gericht” (“Stammheim, il caso Baader-Meinhof”) diretto nel 1986 da Reinhard Hauff e vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino, e “Die Stille nach dem Schuss” (“Il silenzio dopo lo sparo”) diretto nel 2000 dal grande Volker Schlöndorff, quello de “Il caso Katharina Blum” e “Il tamburo di latta”, per citare due suoi capolavori…
Ne parlez donc pas de quelques terroristes
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 18/11/2013 - 09:20
I Ghjuvannali
Ciao krzyś, vedrò con lentezza che fare. Però quando inserisci di un canzone che ha già canzoni in polacco o in ceco, allora diventa il "default"...
il Webmastro 17/11/2013 - 12:15
Qui (ancora) Politecnico
Antiwar Songs Blog
di Gian Piero Testa Sono già passati quarant’anni da quel 1973 che vide il grande risveglio della Grecia che si scuoteva di dosso le catene della dittatura militare. Ho ricordi abbastanza netti di quell’anno cruciale. Insegnavo al Liceo Scientifico di Como e nello stesso tempo avevo preso a dirigere la CGIL Scuola della mia provincia […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-17 10:39:00
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Versi di Louis Aragon, dalla raccolta “Les Yeux d’Elsa” pubblicata nel 1942.
Musica del compositore e fisarmonicista Lino Léonardi, che fu compagno di Monique Morelli.
Nel disco di Monique Morelli “Aragon. 12 Chansons inédites de Léonardi” (1969)
Una bellissima dichiarazione d’amore a Parigi sotto il giogo dell’occupazione nazista…