Sago Mine
[2006]
Lyrics & Music by Charlie "Pinedog" Williams
An explosion at the Sago Coal Mine in West Virginia on January 2, 2006 trapped 13 miners for 2 days deep in the depths of that black hell hole.
Only one survived.
This song is dedicated to miners around the world.
Correlated songs: How Much For The Life of A Miner? and You Will Answer by Anne Feeney and Surrender by David Elon Preston
Lyrics & Music by Charlie "Pinedog" Williams
An explosion at the Sago Coal Mine in West Virginia on January 2, 2006 trapped 13 miners for 2 days deep in the depths of that black hell hole.
Only one survived.
This song is dedicated to miners around the world.
Correlated songs: How Much For The Life of A Miner? and You Will Answer by Anne Feeney and Surrender by David Elon Preston
Well times is tuff
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 25/9/2012 - 12:25
Il ventitré di Marzo a San Severo
anonimo
Il testo precedente in italiano corrente
(Con spiegazioni interpolate)
(Con spiegazioni interpolate)
Il ventitre di marzo
(continua)
(continua)
inviata da Attilio Littera 25/9/2012 - 11:06
Il ventitré di Marzo a San Severo
anonimo
Il testo in italiano corrente:
[IL VENTITRÉ DI MARZO A SAN SEVERO]
(continua)
(continua)
inviata da Attilio Littera 25/9/2012 - 11:03
Alle Waffen gegen Hitler
25 settembre 2012
Tutte le armi contro Hitler!
(continua)
(continua)
25/9/2012 - 10:58
Jesus, Etc.
[2002]
Album “Yankee Hotel Foxtrot”
Parole di Jeff Tweedy
Musica di Jeff Tweedy e Jay Bennett
Ripresa da Bill Fay nel suo nuovo lavoro “Life Is People”.
“Alti palazzi tremano, voci fuggono cantando tristi canzoni… voci che gemono, grattacieli che insieme si sbriciolano… Gesù, non piangere, puoi contare su di me, dolcezza… Il nostro amore è tutto ciò che abbiamo…”
Album “Yankee Hotel Foxtrot”
Parole di Jeff Tweedy
Musica di Jeff Tweedy e Jay Bennett
Ripresa da Bill Fay nel suo nuovo lavoro “Life Is People”.
“Alti palazzi tremano, voci fuggono cantando tristi canzoni… voci che gemono, grattacieli che insieme si sbriciolano… Gesù, non piangere, puoi contare su di me, dolcezza… Il nostro amore è tutto ciò che abbiamo…”
Jesus, don't cry
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 25/9/2012 - 10:38
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
There Is a Valley
[2012]
Album “Life Is People”
(Testo messo insieme piluccando qua e là in rete e sistemando all’ascolto… spero di non aver preso troppi granchi…)
Quarant’anni dopo Time of the Last Persecution, ecco che lo schivo e misconosciuto artista londinese torna come se nemmeno un giorno fosse passato da quel lontano inizio degli anni 70.
In questa “There Is A Valley”, la stessa profonda fede cristiana, ma assai lontana da ogni dogmatismo religioso, della title track del suo disco del 1971: sono le guerre, l’intolleranza, le atrocità commesse in ogni tempo dagli esseri umani a segnare le stimmate del Cristo.
Musicalmente, poi, trovo che questa canzone sia molto bella, come d’altronde l’intero album, grazie alla splendida voce profonda ed evocativa di Bill Fay e agli arrangiamenti dell’amico Jeff Tweedy dei Wilco, suo grande ammiratore, che Fay ringrazia con una cover di “Jesus, Etc.” dall’album dei Wilco intitolato “Yankee Hotel Foxtrot” del 2002.
Album “Life Is People”
(Testo messo insieme piluccando qua e là in rete e sistemando all’ascolto… spero di non aver preso troppi granchi…)
Quarant’anni dopo Time of the Last Persecution, ecco che lo schivo e misconosciuto artista londinese torna come se nemmeno un giorno fosse passato da quel lontano inizio degli anni 70.
In questa “There Is A Valley”, la stessa profonda fede cristiana, ma assai lontana da ogni dogmatismo religioso, della title track del suo disco del 1971: sono le guerre, l’intolleranza, le atrocità commesse in ogni tempo dagli esseri umani a segnare le stimmate del Cristo.
Musicalmente, poi, trovo che questa canzone sia molto bella, come d’altronde l’intero album, grazie alla splendida voce profonda ed evocativa di Bill Fay e agli arrangiamenti dell’amico Jeff Tweedy dei Wilco, suo grande ammiratore, che Fay ringrazia con una cover di “Jesus, Etc.” dall’album dei Wilco intitolato “Yankee Hotel Foxtrot” del 2002.
There is a valley where the tree stand tall and an icy wind blows
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 25/9/2012 - 09:18
Tatanka Yotanka
[2008]
Music by Olgostin
Album: The Story of History
« If we must die, we die defending our rights » Tȟatȟaŋka Yotȟaŋka said.
Born in present-day South Dakota, Tȟatȟaŋka Iyotȟaŋka (Sitting Bull) became a political, military and spiritual leader of the Sioux tribe. As a young warrior and later chief of the northern Sioux, he advocated firm resistance to white encroachment and settlement. Accustomed to a nomadic life of hunting, the Sioux fought attempts to force them onto cramped reservations. In 1868, Sitting Bull made peace with the U.S. Army in exchange for a sizable reservation free of white settlers. In the mid-1870s, however, an influx of gold prospectors and railroad crews outraged the Sioux, who left the reservation and joined with the Cheyenne and Arapaho in a renewed campaign of resistance.
In the summer of 1876, the U.S. Army's 7th Cavalry under Custer tracked down and attacked... (continua)
Music by Olgostin
Album: The Story of History
« If we must die, we die defending our rights » Tȟatȟaŋka Yotȟaŋka said.
Born in present-day South Dakota, Tȟatȟaŋka Iyotȟaŋka (Sitting Bull) became a political, military and spiritual leader of the Sioux tribe. As a young warrior and later chief of the northern Sioux, he advocated firm resistance to white encroachment and settlement. Accustomed to a nomadic life of hunting, the Sioux fought attempts to force them onto cramped reservations. In 1868, Sitting Bull made peace with the U.S. Army in exchange for a sizable reservation free of white settlers. In the mid-1870s, however, an influx of gold prospectors and railroad crews outraged the Sioux, who left the reservation and joined with the Cheyenne and Arapaho in a renewed campaign of resistance.
In the summer of 1876, the U.S. Army's 7th Cavalry under Custer tracked down and attacked... (continua)
[Instrumental]
inviata da giorgio 25/9/2012 - 08:35
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Il ventitré di Marzo a San Severo
anonimo
[In grafia fonetica scientifica]
Il venditrè di màrzo
(continua)
(continua)
inviata da Attilio Littera 25/9/2012 - 00:11
A Survivor from Warsaw
An das Meiste kann ich mich nicht erinnern - ich muß lange bewußtlos gewesen sein.
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 24/9/2012 - 22:50
Time of the Last Persecution
[1971]
Permeato da una religiosità profonda, è il brano che dà il titolo all’album che fino a ieri era l’ultimo di questo schivo e misconosciuto artista inglese.
Per fortuna è appena uscito - più di 40 anni dopo - un nuovo (e, a mio avviso, bellissimo) disco intitolato «Life Is People». Apro formalmente la caccia ai testi attinenti alle CCG - che ce ne sono - per ora pressochè irreperibili in rete (e il sottoscritto non se la cava abbastanza bene con l’inglese da trascriverli correttamente all’ascolto)...
Permeato da una religiosità profonda, è il brano che dà il titolo all’album che fino a ieri era l’ultimo di questo schivo e misconosciuto artista inglese.
Per fortuna è appena uscito - più di 40 anni dopo - un nuovo (e, a mio avviso, bellissimo) disco intitolato «Life Is People». Apro formalmente la caccia ai testi attinenti alle CCG - che ce ne sono - per ora pressochè irreperibili in rete (e il sottoscritto non se la cava abbastanza bene con l’inglese da trascriverli correttamente all’ascolto)...
I must stand by the side of the mountain
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 24/9/2012 - 22:10
Come a Day
[1971]
Dall’album intitolato «Time Of The Last Persecution» che fino a ieri era l’ultimo di questo schivo e misconosciuto artista inglese.
Per fortuna è appena uscito - più di 40 anni dopo - un nuovo (e, a mio avviso, bellissimo) disco intitolato «Life Is People». Apro formalmente la caccia ai testi attinenti alle CCG - che ce ne sono - per ora pressochè irreperibili in rete (e il sottoscritto non se la cava abbastanza bene con l’inglese da trascriverli correttamente all’ascolto)...
Dall’album intitolato «Time Of The Last Persecution» che fino a ieri era l’ultimo di questo schivo e misconosciuto artista inglese.
Per fortuna è appena uscito - più di 40 anni dopo - un nuovo (e, a mio avviso, bellissimo) disco intitolato «Life Is People». Apro formalmente la caccia ai testi attinenti alle CCG - che ce ne sono - per ora pressochè irreperibili in rete (e il sottoscritto non se la cava abbastanza bene con l’inglese da trascriverli correttamente all’ascolto)...
There will come a day
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 24/9/2012 - 22:03
Signor caporale
Chanson italienne - Signor caporale – RdBand
CAPORAL
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/9/2012 - 21:28
I'll Occupy
anonimo
sulla musica di I will survive di Gloria Gaynor
I'll Occupy"
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 24/9/2012 - 17:57
St. Pauli
Chanson italienne – St. Pauli – Talco - 2008
L'album dont est tirée la chanson s'intitule "Mazel Tov" et est littéralement imprégné de références à l'imaginaire yiddish et à la musique klezmer. Le St. Pauli est une équipe de football de la ville de Hambourg, célèbre pour l'orientation politiquement claire de son club de supporteurs bariolé. Il paraît que parmi les supporteur "certifiés" du St. Pauli figure même un administrateur de ce site ... [INSCO]
Comme "supporteur certifié" du St. Pauli , je dois dire aussi que la chanson de Talco, dans sa version allemande, est devenue pratiquement l'hymne officiel de l'équipe hambourgeoise; ou est perçue comme tel. [RV]
Pour ceux que la chose intéresserait : FC Sankt Pauli
Traduit pour la plus grande gloire du Sankt Pauli et de son féroce admirateur.
Pour un autre moment footballistique allemand : voir Le Miracle de Berne – Das Wunder von Bern.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
L'album dont est tirée la chanson s'intitule "Mazel Tov" et est littéralement imprégné de références à l'imaginaire yiddish et à la musique klezmer. Le St. Pauli est une équipe de football de la ville de Hambourg, célèbre pour l'orientation politiquement claire de son club de supporteurs bariolé. Il paraît que parmi les supporteur "certifiés" du St. Pauli figure même un administrateur de ce site ... [INSCO]
Comme "supporteur certifié" du St. Pauli , je dois dire aussi que la chanson de Talco, dans sa version allemande, est devenue pratiquement l'hymne officiel de l'équipe hambourgeoise; ou est perçue comme tel. [RV]
Pour ceux que la chose intéresserait : FC Sankt Pauli
Traduit pour la plus grande gloire du Sankt Pauli et de son féroce admirateur.
Pour un autre moment footballistique allemand : voir Le Miracle de Berne – Das Wunder von Bern.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
ST PAULI
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/9/2012 - 17:44
L'Italie
[2009]
Parole e musica di Alan Simon
Paroles et musique: Alan Simon
Dall'opera rock Anne de Bretagne
Tiré du rock opéra Anne de Bretagne
"Oggi, sono rimaste qualche decina di corrispondenze tra la duchessa ed i grandi di questo tempo. Sono rimaste alcune cronache disseminate attraverso tutta l'Europa. Ed infine, è rimasto questo commovente reliquiario dove riposava un tempo il suo cuore. In quanto originario di Nantes, sono orgoglioso oggi di presentarvi questo nuovo opus. Questo primo album dedicato alla storia di questa giovane donna dal coraggio straordinario, simbolo di una Bretagna col cuore aperto sul mondo!" - Alan Simon
Anne de Bretagne est un opéra rock français d'Alan Simon, créé en 2009.
Les deux premières de l'opéra-rock ont eu lieu, les 29 et 30 juin 2009, à Nantes, dans la cour du Château des Ducs de Bretagne. À cette occasion, le spectacle fut joué devant près de 6000... (continua)
Parole e musica di Alan Simon
Paroles et musique: Alan Simon
Dall'opera rock Anne de Bretagne
Tiré du rock opéra Anne de Bretagne
"Oggi, sono rimaste qualche decina di corrispondenze tra la duchessa ed i grandi di questo tempo. Sono rimaste alcune cronache disseminate attraverso tutta l'Europa. Ed infine, è rimasto questo commovente reliquiario dove riposava un tempo il suo cuore. In quanto originario di Nantes, sono orgoglioso oggi di presentarvi questo nuovo opus. Questo primo album dedicato alla storia di questa giovane donna dal coraggio straordinario, simbolo di una Bretagna col cuore aperto sul mondo!" - Alan Simon
Anne de Bretagne est un opéra rock français d'Alan Simon, créé en 2009.
Les deux premières de l'opéra-rock ont eu lieu, les 29 et 30 juin 2009, à Nantes, dans la cour du Château des Ducs de Bretagne. À cette occasion, le spectacle fut joué devant près de 6000... (continua)
Les mots s'habillent toujours de douleur
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/9/2012 - 17:32
We Are the Many
Lyrics and Music by Makana
Makana Music LLC © 2011
Makana Music LLC © 2011
Ye come here, gather 'round the stage
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 24/9/2012 - 17:22
Verso la foce
(F. Romano)
[2009]
Album :La Rosa e l'Urtiga
Chernobyl, lo spettro della nostra infanzia, e uno scrittore che nel panico, terrore generale, compie, con ansia e inquietudine, il suo pellegrinaggio verso una meta definita e indefinibile al tempo stesso. La foce del Po. Un infinito cercato e trovato.
[2009]
Album :La Rosa e l'Urtiga
Chernobyl, lo spettro della nostra infanzia, e uno scrittore che nel panico, terrore generale, compie, con ansia e inquietudine, il suo pellegrinaggio verso una meta definita e indefinibile al tempo stesso. La foce del Po. Un infinito cercato e trovato.
Sulla strada Emilia nuova sponde alte, terra dura
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 24/9/2012 - 16:56
Percorsi:
Contro il Nucleare
Occupy (We the 99)
[2012]
Inclusa nel quadruplo CD collettivo “Occupy This Album: 99 Songs for the 99 Percent” realizzato nel maggio 2012 a sostegno del movimento “Occupy Wall Street”.
Inclusa nel quadruplo CD collettivo “Occupy This Album: 99 Songs for the 99 Percent” realizzato nel maggio 2012 a sostegno del movimento “Occupy Wall Street”.
The Power's with the people don't let these cowards deceive you
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 24/9/2012 - 14:01
Nothing Recedes Like Progress
[2012]
Da “The General Strike”, ultimo lavoro della punk band di Pittsburgh
Inclusa nel quadruplo CD collettivo “Occupy This Album: 99 Songs for the 99 Percent” realizzato nel maggio 2012 a sostegno del movimento “Occupy Wall Street”.
Da “The General Strike”, ultimo lavoro della punk band di Pittsburgh
Inclusa nel quadruplo CD collettivo “Occupy This Album: 99 Songs for the 99 Percent” realizzato nel maggio 2012 a sostegno del movimento “Occupy Wall Street”.
They’re sleeping between satin sheets
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 24/9/2012 - 13:46
The Panic Is On
[1931]
Scritta da tal Hezekiah Jenkins, songwriter che fu testimone diretto degli effetti della Grande Depressione.
Testo trovato sul sito di Mike Ballantyne
“Panic is on” è un’espressione coniata alla fine dell’800 all’epoca delle grandi manifestazioni dei disoccupati del 1894 (ripetute nel 1914), dette marce della “Coxey’s Army”, perché organizzate e guidate dal politico ed imprenditore dell’Ohio Jacob Sechler Coxey, Sr.
“Panic is on” divenne però un vero tormentone nel 1929.
Non è un caso che Loudon Wainwright III abbia ripreso questa vecchia canzone nel suo album del 2010 significativamente intitolato “10 Songs for the New Depression”.
E non è un caso che abbia accettato che “Panic Is On” comparisse del quadruplo CD collettivo “Occupy This Album: 99 Songs for the 99 Percent” realizzato nel maggio 2012 a sostegno del movimento “Occupy Wall Street”.
Scritta da tal Hezekiah Jenkins, songwriter che fu testimone diretto degli effetti della Grande Depressione.
Testo trovato sul sito di Mike Ballantyne
“Panic is on” è un’espressione coniata alla fine dell’800 all’epoca delle grandi manifestazioni dei disoccupati del 1894 (ripetute nel 1914), dette marce della “Coxey’s Army”, perché organizzate e guidate dal politico ed imprenditore dell’Ohio Jacob Sechler Coxey, Sr.
“Panic is on” divenne però un vero tormentone nel 1929.
Non è un caso che Loudon Wainwright III abbia ripreso questa vecchia canzone nel suo album del 2010 significativamente intitolato “10 Songs for the New Depression”.
E non è un caso che abbia accettato che “Panic Is On” comparisse del quadruplo CD collettivo “Occupy This Album: 99 Songs for the 99 Percent” realizzato nel maggio 2012 a sostegno del movimento “Occupy Wall Street”.
Well, what this country is a-coming to,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 24/9/2012 - 13:33
Fossoli 1944
In occasione di Materiali Resistenti, il festival organizzato nell’ex campo di concentramento di Fossoli (Carpi, MO) per il 25 aprile 2010, Sara Piolanti, voce dei New Cherry, ci regala questo pensiero-immagine su quella che è stata una parentesi buia e tragica della storia italiana.
“Il punto di vista è quello di un bambino che vive nelle campagne limitrofe al campo di Fossoli e sente passare i treni che vi trasportano ebrei e prigionieri politici. Non ha le idee chiare su quanto realmente stia avvenendo ma conosce già la guerra e con la sensibilità tipica dei fanciulli sente che è in corso una tragedia se è possibile ancora piu grande..
..E sogna un altro futuro…un futuro che gli appartenga.”
Il campo di Fossoli nacque come campo di prigionia e concentramento situato nell'omonima località dell'Emilia-Romagna, allestito dagli italiani nel 1942. Fu successivamente utilizzato dalla Repubblica... (continua)
“Il punto di vista è quello di un bambino che vive nelle campagne limitrofe al campo di Fossoli e sente passare i treni che vi trasportano ebrei e prigionieri politici. Non ha le idee chiare su quanto realmente stia avvenendo ma conosce già la guerra e con la sensibilità tipica dei fanciulli sente che è in corso una tragedia se è possibile ancora piu grande..
..E sogna un altro futuro…un futuro che gli appartenga.”
Il campo di Fossoli nacque come campo di prigionia e concentramento situato nell'omonima località dell'Emilia-Romagna, allestito dagli italiani nel 1942. Fu successivamente utilizzato dalla Repubblica... (continua)
Ed io, che sono un piccolo soldato
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 24/9/2012 - 11:57
Percorsi:
Campi di sterminio
Sing Me Back Home
[1967]
Album “Sing Me Back Home”
“La scena canonica dell’ultima passeggiata – il dead man walking – è, come in Green, Green Grass of Home, l’argomento di “Sing Me Back Home”. Merle Haggard introduce però un elemento che altre canzoni trascurano: sebbene avvenga dentro la prigione, anche l’ultima passeggiata è a suo modo un rituale pubblico, perché avviene sotto gli occhi degli altri carcerati, e lo sguardo del narratore non è quello del condannato ma quello dello spettatore – “La guardia condusse un prigioniero lungo il corridoio verso il suo destino, mi alzai come tutti gli altri per dirgli arrivederci…”. L’ultimo desiderio del condannato è questa volta una canzone:
(Alessandro Portelli, da “Note Americane. Musica e culture negli Stati Uniti”, Shake/Acoma edizioni, 2011)
Album “Sing Me Back Home”
“La scena canonica dell’ultima passeggiata – il dead man walking – è, come in Green, Green Grass of Home, l’argomento di “Sing Me Back Home”. Merle Haggard introduce però un elemento che altre canzoni trascurano: sebbene avvenga dentro la prigione, anche l’ultima passeggiata è a suo modo un rituale pubblico, perché avviene sotto gli occhi degli altri carcerati, e lo sguardo del narratore non è quello del condannato ma quello dello spettatore – “La guardia condusse un prigioniero lungo il corridoio verso il suo destino, mi alzai come tutti gli altri per dirgli arrivederci…”. L’ultimo desiderio del condannato è questa volta una canzone:
“… Dì al mio amico con la chitarra di cantarmi un pezzo a richiesta:
riportami a casa con una canzone
fai tornare in vita i miei ricordi
portami via e riporta indietro il tempo
Portami a casa con una canzone prima di morire.”
riportami a casa con una canzone
fai tornare in vita i miei ricordi
portami via e riporta indietro il tempo
Portami a casa con una canzone prima di morire.”
(Alessandro Portelli, da “Note Americane. Musica e culture negli Stati Uniti”, Shake/Acoma edizioni, 2011)
The warden led a prisoner down the hallway to his doom
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 24/9/2012 - 10:31
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
In Your Mind
[1995]
Dalla colonna sonora di “Dead Man Walking”, diretto da Tim Robbins, con Susan Sarandon e Sean Penn.
Il condannato a morte e l’impossibilità di qualunque consolazione, tanto meno quella religiosa:
(traduzione italiana di Alessandro Portelli, da “Note Americane. Musica e culture negli Stati Uniti”, Shake/Acoma edizioni, 2011)
Dalla colonna sonora di “Dead Man Walking”, diretto da Tim Robbins, con Susan Sarandon e Sean Penn.
Il condannato a morte e l’impossibilità di qualunque consolazione, tanto meno quella religiosa:
“… Nella tua testa
tornano le parole della domenica
e tu inghiotti la torta fondamentalista
ma ne capisci solo una parte
il resto te lo daranno in cielo…
… Nella tua testa
Padre e Figlio e Spirito Santo
Gocce di dolore sacrificale
su una croce argentata
Santificazione alla catena…”
tornano le parole della domenica
e tu inghiotti la torta fondamentalista
ma ne capisci solo una parte
il resto te lo daranno in cielo…
… Nella tua testa
Padre e Figlio e Spirito Santo
Gocce di dolore sacrificale
su una croce argentata
Santificazione alla catena…”
(traduzione italiana di Alessandro Portelli, da “Note Americane. Musica e culture negli Stati Uniti”, Shake/Acoma edizioni, 2011)
In your mind, in your mind
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 24/9/2012 - 10:07
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Prison Cell Blues
[1928]
In “Blind Lemon Jefferson: Complete Recorded Works Vol. 3 (1928)”, edito dalla Document Records
Il blues della cella, ovvero, di come la galera può annientare un essere umano…
In “Blind Lemon Jefferson: Complete Recorded Works Vol. 3 (1928)”, edito dalla Document Records
Il blues della cella, ovvero, di come la galera può annientare un essere umano…
Gettin' tired of sleepin' in this lowdown lonesome cell.
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 24/9/2012 - 08:18
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Hangman's Blues
[1928]
(“Blues del boia”, traduzione italiana di Alessandro Portelli, da “Note Americane. Musica e culture negli Stati Uniti”, Shake/Acoma edizioni, 2011)
“… Ti dico, il patibolo è una cosa spaventosa, ti appendono la mattina e ti tirano giù di notte. Quel boia maligno aspetta di stringere il nodo, Dio, ho tanta paura che mi tremano le gambe; sto per morire, mi manca il respiro, e una donna buona a nulla a spetta di festeggiare la mia morte…”
(“Blues del boia”, traduzione italiana di Alessandro Portelli, da “Note Americane. Musica e culture negli Stati Uniti”, Shake/Acoma edizioni, 2011)
Hangman's rope : it's so tough and strong
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 24/9/2012 - 08:08
Percorsi:
Boia dé!, Pena di morte: omicidio del potere
Black Elk Speaks
[2009]
Music (for cello) by David Huebner
Album: David Huebner (A Solo Folk 'n cello experiment)
Music (for cello) by David Huebner
Album: David Huebner (A Solo Folk 'n cello experiment)
My friends I'll tell you the story
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 23/9/2012 - 21:15
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
L'honneur
Album: Olympia 86
À quoi ça nous sert d´être honnêtes?
(continua)
(continua)
inviata da MR 23/9/2012 - 17:24
Ballad of Sitting Bull
Nota
(1) A tal proposito mi limito a riportare le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Custer, che considero le più azzeccate e lucide che l'intrepido-dissennato fantoccio del potere poté mai pronunciare, quando nel 1867 (è un caso?) fu sospeso dal comando e dalla paga.
A chi gli chiedeva perché mai il "problema indiano" era di così difficile soluzione, egli rispondeva: « Perché lo zio Sam con una mano – l'Indian Bureau – dà armi agli indiani e con l'altra – l'esercito – li combatte. Se si potesse togliere di mezzo l'Indian Bureau non ci sarebbero più problemi ». Se basta questo perché non tolgono di mezzo l'Indian Bureau? – gli fu chiesto. « Perché fornitori e agenti, che si arricchiscono derubando gli indiani, non lo permettono. Poi, quando gli indiani, stufi di essere derubati insorgono, fanno intervenire noi militari. Allora i ladri ci chiamano macellai ».
« Condotta assurda?... (continua)
(1) A tal proposito mi limito a riportare le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Custer, che considero le più azzeccate e lucide che l'intrepido-dissennato fantoccio del potere poté mai pronunciare, quando nel 1867 (è un caso?) fu sospeso dal comando e dalla paga.
A chi gli chiedeva perché mai il "problema indiano" era di così difficile soluzione, egli rispondeva: « Perché lo zio Sam con una mano – l'Indian Bureau – dà armi agli indiani e con l'altra – l'esercito – li combatte. Se si potesse togliere di mezzo l'Indian Bureau non ci sarebbero più problemi ». Se basta questo perché non tolgono di mezzo l'Indian Bureau? – gli fu chiesto. « Perché fornitori e agenti, che si arricchiscono derubando gli indiani, non lo permettono. Poi, quando gli indiani, stufi di essere derubati insorgono, fanno intervenire noi militari. Allora i ladri ci chiamano macellai ».
« Condotta assurda?... (continua)
giorgio 23/9/2012 - 14:15
No More Ghost Dance
[2010]
Lyrics & Music by Dennis Temby
Lyrics & Music by Dennis Temby
From the day that Custer and his men met their fate
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 23/9/2012 - 09:50
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Il 23 settembre è il 39° anniversario della morte di Pablo Neruda, dodici giorni dopo il golpe di Pinochet in Cile. Sarà allora bene rinfrescarsi un po' la memoria, ad esempio sul lager dell'Isola Dawson. Ci aiutano, con una canzone, gli Offlaga Disco Pax.
Riccardo Venturi 23/9/2012 - 03:10
Larzac 75
Avec VGE qui joue " je cherche fortune" en prime !!! j'espère qu'il l'a trouvée depuis le temps ! Merci
MR 22/9/2012 - 23:24
Passing Through
Additional verse by Cisco Houston
Well I rode with old Abe Lincoln
(continua)
(continua)
22/9/2012 - 23:07
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Donc, Lucien l'âne mon ami, comme je te disais, je t'ai réservé deux versions de cette chanson de Robert Charlebois... Robert Charlebois ? Tu connais ? Un Québécois … Elle s'intitule Ordinaire... C'est une chanson de sa jeunesse – il avait vingt-cinq ans à l'époque, il en a plus de soixante-cinq à présent. Une des versions date de 1970 ; l'autre en duo avec Diane Dufresne est nettement plus récente, où Diane chante d'abord « La Chanteuse straight » (avec Robert au piano) et ensuite, un Charlebois plus mûr, plus puissant interprète « ordinaire »...
Sûr que je le connais Charlebois... Et puis, il a été un de ces chanteurs de là-bas qui ont donné une dimension américaine à la langue française... Et puis, tu en avais touché un mot de Charlebois l'autre jour en parlant de sa chanson Lindberg dans le commentaire... (continua)