Era stata reperita una traduzione portoghese della canzone su questa pagina di letras.br, ma era talmente scorretta (in alcune parti il testo inglese non era stato assolutamente capito) che è stato deciso di limitarsi a prenderla come "base" e a procedere per il resto autonomamente. [RV]
A Portuguese translation of the song is included in this letras.br page, but it is so uncorrect (some parts are totally misunderstood) that we decided to use it only as a "base" and to retranslate the rest of the lyrics. [RV]
Per come la vedo io musicalmente questo è il pezzo peggiore dell'album, che invece considero nel complesso molto bello anche perchè - salvo appunto questo brano - è registrato tutto dal vivo. Ci si trovano secondo me bellissime versioni di "Raise a voice", "Barrel of pain", "Dark star", "Blackbird" (Lennon/Mc Cartney) e "For what it's worth". E' purtroppo Crosby che manca, perchè in quel periodo era nel bel mezzo del tunnel della droga da cui non si pensava avrebbe potuto più uscire. Quindi l'Atlantic rispolverò 2 sue belle registrazioni dal vivo di qualche anno prima, tra cui "He played real good for free" (o semplicemente "For free") di Joni Mitchell, un pezzo bellissimo cantato magistralmente. Di quel periodo è comunque il video "Daylight Again", gradevolissimo nonostante le condizioni precarie di Crosby fossero impossibili da nascondere (dopo qualche mese fu arrestato in Texas e questo, incredibilmente, gli permise di uscirne davvero e di riprendere il viaggio).
Chanson anglaise – Every sperm is sacred – Eric Idle – 1983
Texte : David HOWMAN , André JACQUEMIN, Michael PALIN.
Mon ami Lucien l'âne, voici une chanson qui fera rire et grincer des dents... Rire les uns qui comme nous ont une vision joyeuse, libertaire et libertine du monde et grincer des dents tous les pisse-froid et les ecclésiastiques. Et pourtant, c'est une chanson en quelque sorte théologique, une théologie de la naissance... Ou plus exactement même, de la conception. Comme tu le sais, si la conception est un privilège divin, elle est rarement immaculée... Elle naît d'une sorte d'émulsion, d'une turgescence explosive et visqueuse. Donc, au commencement était la conception... et je dirais même qu'avant la conception, il y a cette substance visqueuse et blanchâtre, la substance sacrée par excellence, le sperme. Le sperme, c'est-à-dire la semence, la graine et pour la répandre,... (continua)
LE SPERME EST SACRÉ (Théologie de la naissance) (continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/6/2012 - 22:46
Je pense qu'il faudrait rapprocher cette chanson angalise de la très française chanson de Ricet Barriet : Les Spermatozoïdes.
En somme, le sujet est le même... Vu simplement sous un autre angle... Peut-être en existe-t-il une italienne... Qui sait ?
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victoria 5/6/2012 - 01:04
Riprendendo questa pagina, ti ho cancellato i punti interrogativi dalla traduzione: avevi inteso giusto. Nel greco classico l'uso dell'infinito in senso imperativo è abbastanza comune (così come in italiano: "tirare!" "scendere!"). Anche se nel secondo caso, mediante la nota costruzione dell' "accusativum cum infinito", si potrebbe intendere: "Rendi degni i tuoi servi, o Vergine, di vedere la resurrezione di tuo Figlio".
Proseguendo col mio...diario di bordo nel Mar di Theodorakis (Θεοδωράκιος Πόντος, Theodoracius Pontus), devo dire che questa doveva essere proprio la pagina delle sparizioni. Era infatti svanito nel nulla il testo greco di Εκίνησαν και πἀνε, probabilmente a causa del sottoscritto durante la costruzione della "paginona". E' stato restaurato grazie a Stixoi (che, più che un oceano, è la Fossa delle Marianne, l'Abisso delle Curili della canzone greca...)
Riccardo Venturi 5/6/2012 - 00:06
Bastava chiederlo a me: se vuoi possiamo postare anche le altre del disco, che timidamente avevo omesso, perché "fuori tema". Basta che mi dica "εν τάξει", e lo completiamo.
A proposito di stixoi.info, ieri ho fatto lo σπιούνος . Ho avvertito gli admin che un tale stava mandando traduzioni in italiano tradotte ...a macchina, con risultati insensati e/o esilaranti. Il giorno dopo quelle traduzioni, ancora in lista di attesa, sono sparite: ma del medesimo ne restano altre in francese e in inglese, su cui non metto becco, anche se sospetto che siano impresentabili. Ecco, a stixoi può collaborare uno come me, che magari sbaglia, ma dopo avere consultato il Babiniotis, il Triandafillidi, il piccolo ma ottimo Koutrolikou, e poi un dizionario greco-francese e un altro greco-inglese, e ora anche il Papazahariou per la lingua ipodemotica, e che magari telefona a Thanassis, a Mihalis, a Yorgos per venire a capo di un dubbio; e chi invece sbatte tutto nel traduttore automatico e come la va, la va. Sarà un sito molto democratico, stixoi: ma bisogna andarci piano e non... (continua)
Per quanto riguarda Stixoi, io mi baso su un principio diciamo "empirico" quando prendo delle traduzioni. Lo spiego in due parole: io conosco il finlandese a livello del tutto elementare, comunque non certamente sufficiente ad apprezzare la correttezza o meno di una traduzione. Però se una canzone greca l'ha tradotta "Markus Torssonen", direi che posso andare relativamente sul sicuro. Se invece, poniamo, l'ha tradotta in finlandese Eleftherios Karageorgiou qualche dubbio ce l'ho. Naturalmente non si può mai sapere; nessuno mi può dire se Eleftherios Karageorgiou sia uno che fa come l'amicaccio che traduce a macchina, oppure sia un greco che vive da quarant'anni a Helsinki. Comunque, questo è un problema generale che riguarda questo sito, e tutti gli altri come questo. Forse, è vero, noialtri ci abbiamo la "variante impazzita" rappresentata...dal sottoscritto, ma il sottoscritto è un feroce... (continua)
Intendo un po' questa revisione totale della sezione greca come un lungo viaggio per un oceano costellato di isole, una vera e propria Odissea in senso letterale. Un oceano è formato da parecchi mari; e navigando per il Mar di Theodorakis, arrivo oggi all'isola di questa canzone, di questa poesia di Seferis. Ed è un'isola che deve contenere una qualche Nausicaa, poiché, ad esempio, per scegliere una foto che la accompagnasse ci ho messo mezza giornata. Il Μυθιστόρημα di Seferis e la musica carcerata di Theodorakis; ne ha da offrire, la Grecia, di Nausìche; e, a pensarci bene, anche in questo nome è contenuta la "nave". "Eccellente nel fabbricar le navi", ΝαυσικάFα.
Senza alcun commento, e accompagnata da una foto della Porta dei Leoni di Micene, che tanti e tanti anni fa ho varcato per un'unica volta, una parte del Μυθιστόρημα la avevo messa; e non su una pagina a caso, certamente no. Era... (continua)
Riccardo Venturi 4/6/2012 - 22:51
Sarà ὕβρις, ma credo proprio di capirti, Riccardo, e pure con un poco di invidia perché in quel mare ti sei mescolato assai più precocemente, e dunque con un "imprinting" assai più profondo del mio. Questa canzone (e canzone è dir poco) che ti apre e nello stesso istante ti cura ogni ferita è per me una delle isole più incantate che mai abbia trovato nel mare greco. Seferis, Theodorakis, Farandouri: come si fa a prendere in giro, magari in tedesco e per quattro palanche, la Grecia?
Chanson italienne – Monte Calvario - Ascanio Celestini – 2012
Interprétée par Alessio Lega et Ascanio Celestini
La chanson sera insérée dans le nouvel album d'Alessio Lega, attendu à l'été 2012. [Daniela - k.d.-]
C'est une chanson, qu'Ascanio Celestini et Alessio Lega interprètent ensemble ou chacun de son côté. Je dis « ils interprètent » au présent, parce qu'Alessio la chante déjà dans ses concerts, qu'il présente dans un décor tout-à-fait réaliste. On dit que la situation actuelle des travailleurs, et des pas-travailleurs, est justement un "calvaire"; et voilà que, tranquille et sulfureux Ascanio Celestini nous emmène comme d'habitude vraiment là. Sur le Calvaire ou le Golgotha, comme on veut. C'est un hyper-Calvaire, celui-ci, que nous pouvons voir chaque jour et où nous allons faire les courses ; un Calvaire fait de (dernières) cènes épuisées, de nuits entre d'infinies journées... (continua)
LE CALVAIRE (continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/6/2012 - 16:09
Un grazie a Yorgos per le sue parole, ma credo che i ringraziamenti debbano andare tutti ai due autori di questo testo che ritengo straordinario, anche e soprattutto perché si fa amarissima beffa di tutte le "dottrine sociali" e "del lavoro" delle varie chiese e religioni (non soltanto, a mio parere, di quella oggetto specifico di questa canzone). In fondo, se ci pensiamo bene (e non occorrerebbe neanche pensarci a lungo...) quel che hanno fatto tutti 'sti dèi è metterci a sgobbare per ingrassare i vari "principali" in cielo e in terra. Quanto al sottoscritto, mi piacerebbe avere più tempo per dedicarmi a delle traduzioni veramente degne di questo nome; mi metto a fare, invece, delle cose letterali per rendere almeno un po' l'idea di quel che si dice in una data canzone. Ciononostante, spero che una qualche utilità la abbiano.
Con l'occasione segnalo, a completamento della nota [5], che le catene legate alla porta significano anche il non potersene andare (anche se lo si vorrebbe, ad esempio tornando alla sicurezza delle proprie radici, come dice nelle prime strofe), perchè non si può far finta di non sapere, non si può far finta di niente.
La prosa di Neil Young spesso è davvero eccezionale. Utilizzando molto lo "slang" comunica tramite visioni, immagini, sensazioni, spesso stimolando dubbi e costringendo ad averci a che fare. Le traduzioni dei suoi brani non sono quindi semplicissime... Per quanto riguarda "helpless", il problema sono i nostri dizionari. Una buona norma è basarsi sul fatto che l'inglese è una lingua "rozza", con pochi vocaboli, in cui le medesime parole assumono molte sfaccettature di significato che noi italiani siamo abituati ad esprimere con... (continua)