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La nostra città

La nostra città
Merci Marco pour la traduction!
mcb 11/2/2012 - 19:29
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E lui cantava

E lui cantava
dedicata a Peppino Impastato




Ci sono binari sporchi di sangue e brandelli di carne che mai resteranno asciutti e puliti. Quei binari sono quelli della linea ferrata Palermo-Trapani. Quel sangue e la carne dilaniata sono quelli di Peppino Impastato, assassinato con una carica di tritolo il 9 maggio del 1978. Questa raccolta di sue 26 poesie, musicate dal fior fiore di artisti della nostra terra, sono la voce dell’arte che ha coscienza sociale e che non dimentica. Queste poesie sonore sono la testimonianza della speranza per il nostro paese che sta vivendo uno dei momenti più reazionari della storia. Non siamo nel 2008 ma nel 1984 orwelliano. In quest’attuale atmosfera post-apocalittica dobbiamo ascoltare e commuoverci davanti ai sonetti di libertà e amore di un piccolo grande uomo. Peppino è in ognuno di noi, solo che fingiamo di non ascoltarlo, la sua radio Aut continua a emettere delle... (continua)
E lui cantava cantava della mia generazione, della vita e della morte,
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/2/2012 - 16:33
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Nessuno ci vendicherà

Nessuno ci vendicherà
Marina Rei feat. A. Canini e D. Senigallia




Ci sono binari sporchi di sangue e brandelli di carne che mai resteranno asciutti e puliti. Quei binari sono quelli della linea ferrata Palermo-Trapani. Quel sangue e la carne dilaniata sono quelli di Peppino Impastato, assassinato con una carica di tritolo il 9 maggio del 1978. Questa raccolta di sue 26 poesie, musicate dal fior fiore di artisti della nostra terra, sono la voce dell’arte che ha coscienza sociale e che non dimentica. Queste poesie sonore sono la testimonianza della speranza per il nostro paese che sta vivendo uno dei momenti più reazionari della storia. Non siamo nel 2008 ma nel 1984 orwelliano. In quest’attuale atmosfera post-apocalittica dobbiamo ascoltare e commuoverci davanti ai sonetti di libertà e amore di un piccolo grande uomo. Peppino è in ognuno di noi, solo che fingiamo di non ascoltarlo, la sua radio Aut continua... (continua)
E venne a noi un adolescente
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/2/2012 - 16:24
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Portella della Ginestra

Portella della Ginestra
Spezzone tratto dallo spettacolo "Alt, La Primavera di Un 78", incentrato sulle figure di Peppino Impastato e Aldo Moro, in collaborazione con Miriam Iacopi, Teatro e Non Solo, Michael Gaddini. Lo spettacolo è stato portato in scena nei teatri tra il Dicembre 2010 e il Giugno 2011

2013
R_Evoluzione
feat Luca Lanzi ‘Casa del Vento

Vedere anche Portella della Ginestra.
Dopo vent'anni di fame
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/2/2012 - 16:08
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Inger Nilsson: Pippi Långstrump

Inger Nilsson: Pippi Långstrump
sono davvero bellissime le canzoni di pippi calzelunghe :)
11/2/2012 - 15:33
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Daniele Silvestri: Cohiba

Daniele Silvestri: Cohiba
Testo meraviglioso, ho relazioni con Cuba da oltre 20 anni con Istituti con bambini con problemi, quando ascolto questa canzone o anche se solo leggo il testo...mi commuovo, la sento molto. "C'è una voce chiara ed argentina, che fu fuoco e medicina, come adesso è amore e rabbia per me..." bellissima,
samuel fabbri 11/2/2012 - 13:56

Le Jeu du Pendu

Le Jeu du Pendu
Le Jeu du Pendu

Canzone française – Le Jeu du Pendu – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 60

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.



Mil neuf-cent soixante et et un... Quelle année pour une histoire d'Allemagne... Figure-toi, Lucien l'âne mon ami, que cette année-là, une jeune femme allemande, grande, blonde, bref, conforme à l'image de l'Allemande, de Breslau en République Démocratique Allemande, après de solides études d'ingénieur, s'en vint avec papa, maman et toute la famille vivre à Sttutgart en Western Germanie. Elle se prénommait Marlène... Je te jure que je n'invente pas. Un prénom qui remuait les foules et spécialement, les militaires. Mais passons. Marlène Schmidt avait... (continua)
Mil neuf-cent soixante et un, une année de folie
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/2/2012 - 22:24
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My Peace

My Peace
‎[1952]‎
Parole di Woody Guthrie ‎
Musica di Arlo Guthrie
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa canzone.‎
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania nel 2006 da Arlo ‎Guthrie con il cantautore tedesco Hans-‎Eckardt Wenzel.‎

My peace, my peace is all I’ve got that I can give to you
(continua)
inviata da Bartleby 10/2/2012 - 15:43

Been Down the River Too Long

Been Down the River Too Long
‎[1951]‎
Parole e musica di Woody Guthrie‎
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa dolorosa canzone di prigionia.‎
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania da Arlo ‎Guthrie con il cantautore tedesco Hans-‎Eckardt Wenzel
I doubt if I can write my right name down;
(continua)
inviata da Bartleby 10/2/2012 - 15:31
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Eisler on the Go

Eisler on the Go
‎[1948]‎
Una canzone rimasta inedita e ripresa 50 anni dopo da Billy Bragg & Wilco nel ‎loro “Mermaid Avenue – Vol. 1”.‎
Parole di Woody Guthrie.‎
Musica di Billy Bragg.‎



Come sappiamo, il compositore ebreo tedesco Hanns Eisler, amico e ‎sodàle artistico di Bertolt Brecht, nel 1933 insieme a questi scappò dalla Germania nazista ‎alla volta, prima, di Mosca e poi di New York.‎
Quel che invece è meno noto ai più è che nel 1948 Eisler fu costretto ad un nuovo viaggio d’esilio ‎nel senso esattamente inverso, espulso dalle autorità americane perché accusato di essere non solo ‎un attivista comunista ma addirittura una spia al soldo dei sovietici. La “guerra calda” lo aveva ‎strappato alla sua terra, quella “fredda” lo strappò ai suoi amici Charlie Chaplin, Igor Stravinsky, ‎Aaron Copland e Leonard Bernstein, che inutilmente cercarono di difenderlo, e lo rispedì in ‎Germania, nella... (continua)
Eisler on the go, Eisler on the move
(continua)
inviata da Bartleby 10/2/2012 - 13:45
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Cordiali saluti

Cordiali saluti
Chanson italienne – Codiali saluti – Gianmaria Testa – 2011

CORDIALI SALUTI e SOTTOSOPRA sont deux chansons présentes dans le spectacle que Gianmaria a monté avec l'acteur Giuseppe Battiston, “18 mila giorni – Il pitone”, mais ici, elles apparaissent sous une tout autre manière musicale. SALUTATIONS CORDIALES, une lettre de licenciement sordide et mielleuse...
Du Site officiel - Dal sito ufficiale

Bravo à ce Testa qui n'est pas moi, malheureusement. De mon côté, une lettre comme celle-là, on l'appelle « menavia » (lettre de renvoi, lettre de remerciement, billet de sortie... et plus cynique : faire-part). Et on ne sait jamais s'il vaut mieux recevoir le coup de pied avec une délicatesse onctueuse ou plus virilement et sans dentelles à l'endroit où il est destiné.
(Gian Piero Testa)
SALUTATIONS CORDIALES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/2/2012 - 13:07
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Una Questione Privata

Una Questione Privata
[2010]
Album :ContrattoSociale/GNU_FolK – Rosso

Dal romanzo di Beppe Fenoglio

2013
R_Evoluzione
feat Paolo Enrico Archetti Maestri ‘Yo Yo Mundi
Ancora un passo ragazzo, ancora uno
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/2/2012 - 19:28
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La notte di Genova

La notte di Genova
[2011]
Album :CsGf – Nero

2013
R_Evoluzione
feat feat Picchio ‘Banda Bassotti’, Elena Giuliani, Andrea Mei
Il luglio appiccicoso rialza la testa, un anno dopo in Piazza Alimonda,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/2/2012 - 19:25
Percorsi: Genova - G8
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Ion Cazacu

Ion Cazacu
[2011]
Album :CsGf – Nero

2013
R_Evoluzione
feat Picchio ‘Banda Bassotti’, Alina, Florina, Violeta Cazacu

Per la storia di Ion si veda Canzone per Ion e Ion
Notti e giorni come neve
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/2/2012 - 19:22
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A Nation Rocked to Sleep

A Nation Rocked to Sleep
‎[2004]‎
Canzone scritta dalla sorella di Casey Sheehan (1979–2004), soldato statunitense morto in Iraq, la ‎cui madre, Cindy Sheehan, divenne subito dopo ‎una delle figure più in vista del nuovo movimento contro la guerra (vedi Song for Cindy Sheehan e Ballad of Cindy Sheehan).‎



In questa testimonianza di Cindy Sheehan, la canzone scritta ‎dalla figlia in morte del fratello viene messa in relazione con la poesia A Dead Statesman di Rudyard Kipling ‎ed entrambe vengono dedicate all’ex presidente George W. Bush che nel 2004 inaugurava il suo ‎secondo mandato all’insegna della guerra…‎
Have you ever heard the sound of a mother screaming for her son?
(continua)
inviata da Bartleby 9/2/2012 - 13:44
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My Boy Jack

My Boy Jack
‎[1915]‎
Musica (1) di Peter Bellamy, 1982
Musica (2) per voce e pianoforte della compositrice inglese ‎‎Betty Roe, 1993.‎



Con Gethsemane e A Dead Statesman, un’altra poesia di Kipling dedicata alla prima guerra mondiale e, in ‎particolare, al figlio John, ucciso a diciott’anni nel 1915 nel corso delle prime fasi della battaglia di ‎Loos, nel Nord-Pas-de-Calais francese.‎
Il corpo di John Kipling fu ritrovato solo nel 1992 in una sepoltura comune e la definitiva certezza ‎che quei resti fossero proprio del figlio del grande scrittore inglese si è avuto solo nel 2010, quasi ‎cento anni dopo l’orribile morte che, come tanti, trovò in quella terribile battaglia…‎
‎“Have you news of my boy Jack?”
(continua)
inviata da Bartleby 9/2/2012 - 11:45
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A Dead Statesman

A Dead Statesman
‎[1918]‎
Da “Epitaphs of the War”, raccolta di epitaffi in memoria di coloro che caddero nel primo conflitto ‎mondiale.‎
Prima pubblicazione nel 1919 nella raccolta intitolata “The Years Between”.‎
Musica del compositore americano Ned Rorem da ‎‎“Evidence of Things Not Seen” (1997), trentasei canzoni per soprano, alto, tenore, baritono e ‎pianoforte.‎
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.‎

Canzone del vecchio uomo politico che, una volta trapassato, è costretto ad incontrare nell’aldilà ‎tutti i giovani che, grazie alle sue menzogne, hanno tovato una morte orrenda nelle trincee ‎d’Europa… E si chiede quale balla raccontare ancora a quei ragazzi incazzati ed ingannati…‎


Non dimentichiamoci che Kipling perse un figlio nel corso della prima guerra mondiale: John era ‎giovanissimo, voleva arruolarsi ma non era idoneo per via di una forte miopia. Così suo padre si ‎rivolse... (continua)
I could not dig: I dared not rob:‎
(continua)
inviata da Bartleby 9/2/2012 - 11:19
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Tutti hanno un cuore

Tutti hanno un cuore
Chanson italienne – Tutti anno un cuore – Francesco De Gregori – 1996

« Tous ont un cœur » fait surgir de sinistres éclairs d'inquiétude juvénile... « Dans la première partie, on parle de gêne sociale. La seconde par contre est inspirée d'un voyage au Chili avec des amis chiliens qui pour la première fois rentraient au pays après la chute de la dictature de Pinochet. J'arrivai à Santiago aux premières heures de l'aube. De l'avion s'écoula un flot de personnes qui se dirigeait avec des charrettes et des caisses vers une décharge de détritus pour chercher quelque chose à vendre ou à manger. C'est le thème de la démocratie manquée. En somme, les Chiliens libres d'aller leur chemin, de dire ce qu'ils ont envie, mais pas encore libres ? La démocratie en fait peu manquer soit de la faute de colonels, soit car on empêche les jeunes de grandir et d'étudier. Et alors, ce n'est pas seulement un problème du tiers-Monde. »

Interview au Corriere della Sera, 1996
TOUS ONT UN COEUR
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/2/2012 - 10:07
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Alabama Earth (at Booker T. Washington’s Grave)‎

Alabama Earth (at Booker T. Washington’s Grave)‎
‎[1928]‎
Nella raccolta “The Dream Keeper and Other Poems”, 1932.‎
Nel disco “An Anthology of African American Poetry for Young People” edito dallo Smithsonian ‎Folkways Institute nl 1990.‎
Musica del compositore americano Harold W. Stilson, 1956.‎
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.‎


Nel 1927 Langston Hughes visitò la Tuskegee University dell’Alabama diretta dal 1881 da un ‎personaggio straordinario, Booker Taliaferro Washington (1856-1915), un ex schiavo ‎afroamericano che si laureò alla Hampton University e poi divenne educatore, scrittore, oratore e ‎uomo d’affari, il più prestigioso afroamericano della sua epoca. I suoi buoni rapporti con il ‎presidente Roosevelt e con molti magnati bianchi, filantropi di orientamento liberal come Carnegie, ‎Taft e Rockefeller, valsero a Booker T. Washington fondi ingenti che egli destinò integralmente alla ‎costituzione di... (continua)
Deep in Alabama earth
(continua)
inviata da Bartleby 9/2/2012 - 08:51
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Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
mia nonna, nella versione toscana, aggiungeva altre strofe, con riferimento alla Regina:
"la moglie di Gambine la gli fa le corna
l'ha un sacco di figlioli, son tutti di Cadorna"
"la moglie di Gambine non sa come si fare
l'ha un sacco di figlioli, son tutti del generale"
Vania Garuglieri 8/2/2012 - 19:06
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God to a Hungry Child

God to a Hungry Child
In “Good Morning Revolution: Uncollected Social Protest Writings by Langston Hughes”, ‎Lawrence Hill, 1973.‎
Musica del compositore e pianista americano Frederic Rzewski (1938-) per la sua "Lullaby: God to ‎a hungry child" [per baritono, vibrafono e clarinetto] nella composizione intitolata “Three songs”.‎
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.‎
Hungry child— ‎
(continua)
inviata da Bartleby 8/2/2012 - 14:09
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He Had a Long Chain On

He Had a Long Chain On
EGLI TRASCINAVA UNA LUNGA CATENA
(continua)
inviata da Bartleby 8/2/2012 - 13:04
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Highwayman

Highwayman
In realtà questa canzone è originariamente di Jimmy Webb (del 1977), solo nel 1984 ne è stata incisa la versione più famosa degli Highwaymen (Johnny Cash, Willie Nelson, Kris Kristofferson e Waylon Jennings).
Alberto 7/2/2012 - 15:54
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Tredici milioni di uomini

Tredici milioni di uomini
Chanson italienne - Tredici milioni di uomini - Emilio Jona

Le texte est repris du Deposito, un site jumeau. Emilio Jona, avocat, est un écrivain, poète et spécialiste de la culture populaire. Parmi ses œuvres : Le canzonette che fecero l'Italia [Les chansonnettes qui firent l'Italie](1962) e le recueil de poésies : La cattura dello splendore [La capture de la splendeur] (1998). Pour la Metelmi, il a écrit l'essai Esperienze di teatro per un territorio [Expériences de théâtre pour un territoire], publié dans La piazza del popolo [La place du peuple](1998)... Collaborateur des Cantacronache, cette chanson fut écrite par lui dans la période des années 1950. la musique est de Fausto Amodei
TREIZE MILLIONS D'HOMMES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/2/2012 - 12:28
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The King for a 1000 Years

The King for a 1000 Years
Dove posso trovare la canzone in mp3????
Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 6/2/2012 - 20:59




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