L'impôt sur les feignants
[1930 o 31]
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Georges Krier (1872-1946) compositore ed editore francese.
Nel disco “Montéhus, le chansonnier humanitaire. Enregistrements originaux 1905-1936”, a cura di Marc Robine.
Una delle quattro canzoni di Montéhus interpretate da Marty, cantante dell’Opéra di Monte-Carlo, all’inizio degli anni 30 su dischi Perfectaphone.
Et voilà, con questa ennesima semplice e pregnante canzone del buon Montéhus vi lascio per qualche giorno e vi auguro un buon 2013, con la certezza che tra qualche settimana, che sia Monti, Berlusconi o Bersani, le imposte saranno sempre sui salari dei lavoratori e non sui beni dei ricchi “fagnani”… Ed io non so nemmeno se gioire di ciò visto che sto nel mezzo, cioè sono un salariato a basso reddito ma sono pure un gran “fagnano”, considerato che da parecchio ormai passo il mio tempo a contribuire CCG/AWS invece che... (continua)
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Georges Krier (1872-1946) compositore ed editore francese.
Nel disco “Montéhus, le chansonnier humanitaire. Enregistrements originaux 1905-1936”, a cura di Marc Robine.
Una delle quattro canzoni di Montéhus interpretate da Marty, cantante dell’Opéra di Monte-Carlo, all’inizio degli anni 30 su dischi Perfectaphone.
Et voilà, con questa ennesima semplice e pregnante canzone del buon Montéhus vi lascio per qualche giorno e vi auguro un buon 2013, con la certezza che tra qualche settimana, che sia Monti, Berlusconi o Bersani, le imposte saranno sempre sui salari dei lavoratori e non sui beni dei ricchi “fagnani”… Ed io non so nemmeno se gioire di ciò visto che sto nel mezzo, cioè sono un salariato a basso reddito ma sono pure un gran “fagnano”, considerato che da parecchio ormai passo il mio tempo a contribuire CCG/AWS invece che... (continua)
Que l'on impose les très grandes richesses,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 28/12/2012 - 14:34
Si vous voulez des gosses
[Dopo il 1914]
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Georges Krier (1872-1946) compositore ed editore francese.
Interpretata anche da Christian Borel in un LP intitolato “Répertoire Montéhus”
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Georges Krier (1872-1946) compositore ed editore francese.
Interpretata anche da Christian Borel in un LP intitolato “Répertoire Montéhus”
Quand la lutte sera finie
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 28/12/2012 - 13:21
On n'devrait pas vieillir
[1906]
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Raoul Chantegrelet
Interpretata anche da Christian Borel in un LP intitolato “Répertoire Montéhus”
Originariamente pubblicata per i tipi dell’editore Delormel, Parigi.
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Raoul Chantegrelet
Interpretata anche da Christian Borel in un LP intitolato “Répertoire Montéhus”
Originariamente pubblicata per i tipi dell’editore Delormel, Parigi.
On n'devrait pas vieillir quand on n'a pas d'fortune
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 28/12/2012 - 13:09
L'abolition de la peine de mort
28 dicembre 2012
Il riferimento a "piazza Grève fuor di barriera" necessita forse di qualche spiegazione. Place de Grève è una piazza importantissima nella storia di Parigi e della Francia intera; è situata in riva alla Senna, e dal 1803 si chiama ufficialmente Place de l'Hôtel de Ville dato che vi sorge il Municipio Generale parigino.
Si trattava di un antico terreno sabbioso e ciottoloso, da cui il nome: in francese, una grève è una sorta di spiaggia composta da un misto di ciottoli (graviers) e sabbia. Nei pressi della piazza si formò nel medioevo il porto fluviale più importante di Parigi; al porto tenne dietro ben presto un grosso mercato, e infine un nuovo quartiere intero. L'installazione del Municipio parigino sulla piazza è antica.
Data la presenza del porto e del mercato, i lavoratori disoccupati presero l'abitudine di raggrupparvisi all'alba in cerca di un impiego. Vennero... (continua)
Il riferimento a "piazza Grève fuor di barriera" necessita forse di qualche spiegazione. Place de Grève è una piazza importantissima nella storia di Parigi e della Francia intera; è situata in riva alla Senna, e dal 1803 si chiama ufficialmente Place de l'Hôtel de Ville dato che vi sorge il Municipio Generale parigino.
Si trattava di un antico terreno sabbioso e ciottoloso, da cui il nome: in francese, una grève è una sorta di spiaggia composta da un misto di ciottoli (graviers) e sabbia. Nei pressi della piazza si formò nel medioevo il porto fluviale più importante di Parigi; al porto tenne dietro ben presto un grosso mercato, e infine un nuovo quartiere intero. L'installazione del Municipio parigino sulla piazza è antica.
Data la presenza del porto e del mercato, i lavoratori disoccupati presero l'abitudine di raggrupparvisi all'alba in cerca di un impiego. Vennero... (continua)
L'ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE
(continua)
(continua)
28/12/2012 - 11:48
Ohé! Vous pouvez rire
[1905]
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Raoul Chantegrelet e Pierre Doubis
Nel disco “Montéhus, le chansonnier humanitaire. Enregistrements originaux 1905-1936”, a cura di Marc Robine.
Originariamente pubblicata da Georges Krier (1872-1946) compositore ed editore francese.
Ohé! Vous pouvez rire
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Raoul Chantegrelet e Pierre Doubis
Nel disco “Montéhus, le chansonnier humanitaire. Enregistrements originaux 1905-1936”, a cura di Marc Robine.
Originariamente pubblicata da Georges Krier (1872-1946) compositore ed editore francese.
Ohé! Vous pouvez rire
Vous les rois de la finance
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 28/12/2012 - 11:41
La Vierge Rouge
[1919?]
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Georges Krier (1872-1946) compositore ed editore francese.
Nel disco “Montéhus, le chansonnier humanitaire. Enregistrements originaux 1905-1936”, a cura di Marc Robine.
Interpretata anche da Christian Borel in un EP del 1964 dedicato a Montéhus.
Il riferimento all’assassinio del socialista e pacifista Jean Jaurès e alla fine della prima guerra mondiale contribuisce a datare la canzone intorno al 1919, ma “La Vierge Rouge” era anche uno dei soprannomi dati dal popolo parigino a Louise Michel, la militante anarchica che fu tra le figure di spicco della Comune del 1871.
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Georges Krier (1872-1946) compositore ed editore francese.
Nel disco “Montéhus, le chansonnier humanitaire. Enregistrements originaux 1905-1936”, a cura di Marc Robine.
Interpretata anche da Christian Borel in un EP del 1964 dedicato a Montéhus.
Il riferimento all’assassinio del socialista e pacifista Jean Jaurès e alla fine della prima guerra mondiale contribuisce a datare la canzone intorno al 1919, ma “La Vierge Rouge” era anche uno dei soprannomi dati dal popolo parigino a Louise Michel, la militante anarchica che fu tra le figure di spicco della Comune del 1871.
T'es toujours là, comme pendant la guerre
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 28/12/2012 - 11:19
Ils ont les mains blanches
[1910]
Versi di Gaston Montéhus.
Musica di Raoul Chantegrelet
Nel disco “Montéhus, le chansonnier humanitaire. Enregistrements originaux 1905-1936”, a cura di Marc Robine.
Spartito originariamente pubblicato dallo stesso Montéhus.
La registrazione originale di Gaston Montéhus può essere ascoltata su Le Hall de la chanson
Interpretata anche da Marc Ogeret nel disco “Chansons « contre »” del 1968, ripubblicato ed ampliato su cd nel 1988.
Versi di Gaston Montéhus.
Musica di Raoul Chantegrelet
Nel disco “Montéhus, le chansonnier humanitaire. Enregistrements originaux 1905-1936”, a cura di Marc Robine.
Spartito originariamente pubblicato dallo stesso Montéhus.
La registrazione originale di Gaston Montéhus può essere ascoltata su Le Hall de la chanson
Interpretata anche da Marc Ogeret nel disco “Chansons « contre »” del 1968, ripubblicato ed ampliato su cd nel 1988.
Voyez donc cet aristocrate
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 28/12/2012 - 10:40
Les rafles
Versi di Gaston Montéhus, composti probabilmente tra il 1905 ed il 1914.
Musica di Raoul Chantegrelet e Pierre Doubis
Nel disco “Montéhus, le chansonnier humanitaire. Enregistrements originaux 1905-1936”, a cura di Marc Robine.
Originariamente pubblicata sulla rivista musicale “Paris-Chansons”, Delormel editore, Parigi.
Musica di Raoul Chantegrelet e Pierre Doubis
Nel disco “Montéhus, le chansonnier humanitaire. Enregistrements originaux 1905-1936”, a cura di Marc Robine.
Originariamente pubblicata sulla rivista musicale “Paris-Chansons”, Delormel editore, Parigi.
Quand la nuit devient sombre
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 28/12/2012 - 10:17
Morale à la débauche
[1906]
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Raoul Chantegrelet e Pierre Doubis
Testo trovato sul sito di Marie-Victoire Louis che cita come fonte il volume intitolato “La Mémoire des chansons - 1200 chansons du Moyen-Age à 1919”, a cura di Martin Pénet, Omnibus/France culture, 2001.
Originariamente pubblicata sulla rivista musicale “Le rêve du chanteur” edita a Parigi da Honoré Pion.
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Raoul Chantegrelet e Pierre Doubis
Testo trovato sul sito di Marie-Victoire Louis che cita come fonte il volume intitolato “La Mémoire des chansons - 1200 chansons du Moyen-Age à 1919”, a cura di Martin Pénet, Omnibus/France culture, 2001.
Originariamente pubblicata sulla rivista musicale “Le rêve du chanteur” edita a Parigi da Honoré Pion.
Ben quoi, tu r’entres pas, mon homme,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 28/12/2012 - 09:49
N’insultez pas les filles
[1906]
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Raoul Chantegrelet e Pierre Doubis
Testo trovato sul sito di Marie-Victoire Louis che cita come fonte il volume intitolato “La Mémoire des chansons - 1200 chansons du Moyen-Age à 1919”, a cura di Martin Pénet, Omnibus/France culture, 2001.
Originariamente pubblicata sulla rivista musicale “Le rêve du chanteur” edita a Parigi da Honoré Pion.
Versi di Gaston Montéhus
Musica di Raoul Chantegrelet e Pierre Doubis
Testo trovato sul sito di Marie-Victoire Louis che cita come fonte il volume intitolato “La Mémoire des chansons - 1200 chansons du Moyen-Age à 1919”, a cura di Martin Pénet, Omnibus/France culture, 2001.
Originariamente pubblicata sulla rivista musicale “Le rêve du chanteur” edita a Parigi da Honoré Pion.
Ah ! combien de jeun’s ouvrières,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 28/12/2012 - 09:43
Una rosa bianca
[2010]
Testo e Musica di Patrizia Cirulli
Ancora sulla fabbrica e il lavoro femminile.. Con questo brano Patrizia è risultata 2^ classificata alla manifestazione "Note scordate", organizzata a Roma dall'INAIL e dall'ANMIL nel 2010.
Testo e Musica di Patrizia Cirulli
Ancora sulla fabbrica e il lavoro femminile.. Con questo brano Patrizia è risultata 2^ classificata alla manifestazione "Note scordate", organizzata a Roma dall'INAIL e dall'ANMIL nel 2010.
Una fabbrica è per me
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 28/12/2012 - 08:52
!Viva la Vida, Muera la Muerte!
VIVA LA VIDA, MUERA LA MUERTE
(continua)
(continua)
inviata da BIANCABERGAMO 27/12/2012 - 20:43
Tapum
anonimo
Το τραγούδι αυτό γεννήθηκε στην διαρκεία του Α’ Παγκόσμιου Πολέμου, και αναφέρεται σ' ένα αιμάτινο επεισόδιο του, δηλ. στην φριχτή μάχη που έγινε το Ιούνιο 1917, για να οι Ιταλοί πάρουν το βουνό Ορτιγκάρα (Βουνό των Τσουκνίδων), κλειδί μιας αμυντικής γραμμής των Αυστρογερμανών πάνω στα βενετικά όρη. Σε τρεις εβδομάδες σχληρής μάχης, οι Ιταλοί δυο φορές πιάσαν την κορυφή 2105 μ. υψόμετρου και δυο φορές αποκρούστηκαν. Μια τρίτη και στερνή επίθεση πήγε ματαίως αφ’ου οι αντίπαλοι χρησημοποίησαν και φαρμακερά αέρια και φλογοβόλα. Στις προσπάθειες οι Ιταλοί χάσανε 30.000 μαχητές, σκοτωμένους, λαβομένους και συλλαμβανομένους. Μετά τα γεγόνοτα εκείνα, οι στρατιώτες φώναξαν Καλβάριο (Γολγοθά) το βουνό Ορτιγκάρα, και το τραγούδι, που τότε γεννήθηκε, πέρασε απó χείλη σε χείλη κι έγινε το πιο σημαντικό πολεμικό τραγούδι σ' όλο το ιταλικό στράτευμα, γιατί φωτογράφιζε κοινές όμοιες εμπειρίες και... (continua)
ΤΑ - ΠΟΥΜ
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 27/12/2012 - 17:16
La giustizia degli indifferenti
written and composed by Davide Bernardin
Una storia assurda. Chico Forti, ex campione di windsurf, produttore di cortometraggi, era a Miami all'epoca dell'omicidio dello stilista Versace e del suicidio di Cunanan; penso' di realizzare un filmato sulla morte di Cunanan avvalendosi della collaborazione di un investigatore della polizia di Miami. Dopo tre mesi della realizzazione de "Il sorriso della medusa" fu ucciso, con la stessa modalita' di Versace, l'australiano Dale Pike; questo era figlio di un albergatore con cui Chico era in affari ed era giunto a Miami, suo ospite, per fare una vacanza.
Chico fu interrogato per rispondere dell'omicidio Pike senza l'assistenza di un legale e senza informare l'ambasciata italiana (in violazione della convenzione di Vienna), l'investigatore Gonsalez gli straccio' la foto dei figli asserendo che non li avrebbe rivisti mai piu': una sentenza gia' scritta... (continua)
Una storia assurda. Chico Forti, ex campione di windsurf, produttore di cortometraggi, era a Miami all'epoca dell'omicidio dello stilista Versace e del suicidio di Cunanan; penso' di realizzare un filmato sulla morte di Cunanan avvalendosi della collaborazione di un investigatore della polizia di Miami. Dopo tre mesi della realizzazione de "Il sorriso della medusa" fu ucciso, con la stessa modalita' di Versace, l'australiano Dale Pike; questo era figlio di un albergatore con cui Chico era in affari ed era giunto a Miami, suo ospite, per fare una vacanza.
Chico fu interrogato per rispondere dell'omicidio Pike senza l'assistenza di un legale e senza informare l'ambasciata italiana (in violazione della convenzione di Vienna), l'investigatore Gonsalez gli straccio' la foto dei figli asserendo che non li avrebbe rivisti mai piu': una sentenza gia' scritta... (continua)
Il mondo è una città, di prigione e libertà
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/12/2012 - 16:23
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Poem From Guantanamo
Peace, they say.
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/12/2012 - 16:13
Percorsi:
Dalle galere del mondo, Guantanamo Bay
Pro Patria
[2012]
Libro e spettacolo di Ascanio Celestini
Libro e spettacolo di Ascanio Celestini
Uno dei brani più significativi del libro, e dell'omonimo spettacolo.
Cittadini!
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 26/12/2012 - 23:26
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Canzone di Portolongone
anonimo
Ma guarda un po' che bella cosina; riaccedo a questa pagina dopo parecchio tempo, per stabilire un link, e cosa ti trovo? Il commento del più classico dei forcaioli in italica salsa, con tanti di "bambini inculati". Vista la frequenza di tale paragone, ci sarebbe quasi da sospettare che inculare i bambini sia una specie di "sogno proibito" per tutti questi ridicoli giustizieri cui andrebbe ricordato che, in Italia, si finisce dentro spesso e volentieri avendo fatto poco o nulla. Stia quindi bene attento, il "Rocco giustiziere" che ha lasciato il suo geniale commento il 28 agosto 2011; in questo paese non è così automatico che non si finisca in galera senza aver fatto niente. Ripensando poi a quante bambine, in Italia, vengono violentate e ammazzate da fior di paparini amorevoli, sarà bene non prestare mai troppo ascolto a chi ostenta la propria voglia di farsi "giustizia" da solo, con tanto... (continua)
Riccardo Venturi 26/12/2012 - 17:03
O Isola dell'Elba
anonimo
Canzone popolare elbana
A folksong from Island of Elba
Interpretazione di Daniela Soria nell'album Lo scoglio verde - Musica popolare dell'Isola d'Elba
Potrà forse sembrare strano che il sottoscritto, di famiglia elbana e che considera l'isola d'Elba come la sua vera terra d'origine e del cuore, inserisca una canzone che comincia col definire l'Elba come un infame scoglio. Ma proprio perché conosco come me stesso l'Elba e la sua storia, sono il primo a comprendere bene queste parole. Questa è una canzone di galera, perché l'Elba, come tante e tante altre isole, per tanti ha significato soltanto galera e continua a significarlo; dall'Elba, Portolongone non è mai andato via. Si tratta, peraltro, di una composizione tipica delle lamentazioni popolari: la donna del carcerato che s'è vista portare l'innamorato in carcere e che si rivolge al luogo di detenzione come colui che le ha “rubato”... (continua)
A folksong from Island of Elba
Interpretazione di Daniela Soria nell'album Lo scoglio verde - Musica popolare dell'Isola d'Elba
Potrà forse sembrare strano che il sottoscritto, di famiglia elbana e che considera l'isola d'Elba come la sua vera terra d'origine e del cuore, inserisca una canzone che comincia col definire l'Elba come un infame scoglio. Ma proprio perché conosco come me stesso l'Elba e la sua storia, sono il primo a comprendere bene queste parole. Questa è una canzone di galera, perché l'Elba, come tante e tante altre isole, per tanti ha significato soltanto galera e continua a significarlo; dall'Elba, Portolongone non è mai andato via. Si tratta, peraltro, di una composizione tipica delle lamentazioni popolari: la donna del carcerato che s'è vista portare l'innamorato in carcere e che si rivolge al luogo di detenzione come colui che le ha “rubato”... (continua)
O Isola dell'Elba, infame scoglio,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/12/2012 - 16:07
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Boves (Non ti ricordi il trentuno dicembre)
E. Macario / G. Maccario
Come opportunamente segnalato da dq82, l'attribuzione della canzone è stata modificata e riportata a due autori, E. Macario e G. Maccario, sui quali però non siamo riusciti a reperire alcuna notizia. Quel che invece siamo riusciti a reperire sono due video dai quali si può ascoltare la canzone: la pagina, pur essendo tra le "primitive", ne era ancora priva.
CCG/AWS Staff 26/12/2012 - 13:52
Carissimi telai
Torino, Fiat Sot 1979
(scritta come protesta)
Ho lavorato alla fiat dal 1972 al 1995 ma gli ultimi anni feci solo gli ultimi due mesi come lavoro effettivo. Nel 1981 partii per i 20 mesi di obbiettore di coscienza (150 al mese) in irpinia, zona terremotata, vicino a Napoli. e dal 1982 a Comiso contro i missili nucleari.
Fui messo due anni in cassa integrazione quindi pagato senza lavorare finché tornato nel 1985 decisi di non voler più costruire camion militari e per questo fui licenziato anche se con altre scuse secondarie.
Al processo contro la Fiat, rifiutai i 14 milioni di lire che mi furono offerti per non proseguire la causa, che persi comunque, anche se uno dei tre giudici in camera di consiglio , mi fu poi riferito, mostro' di apprezzarmi
Chiamato alla televisione, Canale 5 da Maurizio Costanzo che mi intervisto', non seppi mai nulla se fu mai mandato in onda: penso che la fiat... (continua)
(scritta come protesta)
Ho lavorato alla fiat dal 1972 al 1995 ma gli ultimi anni feci solo gli ultimi due mesi come lavoro effettivo. Nel 1981 partii per i 20 mesi di obbiettore di coscienza (150 al mese) in irpinia, zona terremotata, vicino a Napoli. e dal 1982 a Comiso contro i missili nucleari.
Fui messo due anni in cassa integrazione quindi pagato senza lavorare finché tornato nel 1985 decisi di non voler più costruire camion militari e per questo fui licenziato anche se con altre scuse secondarie.
Al processo contro la Fiat, rifiutai i 14 milioni di lire che mi furono offerti per non proseguire la causa, che persi comunque, anche se uno dei tre giudici in camera di consiglio , mi fu poi riferito, mostro' di apprezzarmi
Chiamato alla televisione, Canale 5 da Maurizio Costanzo che mi intervisto', non seppi mai nulla se fu mai mandato in onda: penso che la fiat... (continua)
Carissima Sot, ti scrivo questa canzone
(continua)
(continua)
inviata da adriana 26/12/2012 - 09:07
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Lucien Lane