Viva la libbertà! (o Der libbero pensiero)
Noi semo l'assertori der libbero pensiero
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 18/8/2011 - 15:38
Fue terrible aquel año
QUELL'ANNO FU TERRIBILE
(continua)
(continua)
inviata da Marchioni Piera 18/8/2011 - 15:12
مولود في فلسطين [Nací en Palestina]
Non ho un luogo
(continua)
(continua)
inviata da piera marchioni 18/8/2011 - 14:56
La cuda, qualchi vota, si fa testa
LA CODA, QUALCHE VOLTA, SI FA TESTA
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 18/8/2011 - 14:38
Viva la guerra!
[2002]
Una poesia del livornese Luciano Tarabella messa in musica da Pardo Fornaciari.
Tratta da Il Deposito, accompagnata dalla seguente introduzione: “L’abbiam cantata in tanti davanti a Camp Darby (base americana), provocando serie crisi di identità a polizia e carabinieri a cavallo. Del resto è noto che i cavalli sono animali poco avvezzi ai sarcasmi…”
Una poesia del livornese Luciano Tarabella messa in musica da Pardo Fornaciari.
Tratta da Il Deposito, accompagnata dalla seguente introduzione: “L’abbiam cantata in tanti davanti a Camp Darby (base americana), provocando serie crisi di identità a polizia e carabinieri a cavallo. Del resto è noto che i cavalli sono animali poco avvezzi ai sarcasmi…”
Viva la guerra, li sbudellamenti,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 18/8/2011 - 14:31
Lu cacciaturi
anonimo
Dall’introduzione alla canzone in “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani” di Antonino Uccello:
“Il movimento garibaldino aveva un contenuto sociale, indeterminato e vago finchè si vuole, ma certamente democratico, tanto che la borghesia liberale e moderata si preoccupò di svuotarlo di questo significato e di eliminare lo stesso Garibaldi; il governo italiano, insomma, come scriveva il Nievo, fece da “carabiniere all’alleato di ieri”.
Il nuovo Stato, con un’azione lenta e inflessibile, liquidava le poche conquiste democratiche del movimentoe stroncava le grandi illusioni e le prospettive delle masse rurali che avevano fermamante creduto in Garibaldi e nella sua rivoluzione. Tramontavano le meravigliose speranze delle giornate del maggio 1860, quando i contadini erano insorti nel nome della libertà e vedevano nel governo di Garibaldi il proprio governo, quello che avrebbe infine risolto il problema della terra.”
“Il movimento garibaldino aveva un contenuto sociale, indeterminato e vago finchè si vuole, ma certamente democratico, tanto che la borghesia liberale e moderata si preoccupò di svuotarlo di questo significato e di eliminare lo stesso Garibaldi; il governo italiano, insomma, come scriveva il Nievo, fece da “carabiniere all’alleato di ieri”.
Il nuovo Stato, con un’azione lenta e inflessibile, liquidava le poche conquiste democratiche del movimentoe stroncava le grandi illusioni e le prospettive delle masse rurali che avevano fermamante creduto in Garibaldi e nella sua rivoluzione. Tramontavano le meravigliose speranze delle giornate del maggio 1860, quando i contadini erano insorti nel nome della libertà e vedevano nel governo di Garibaldi il proprio governo, quello che avrebbe infine risolto il problema della terra.”
Bartleby 18/8/2011 - 14:07
Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
Anche questa è una canzone inclusa in "Risorgimento e società nei canti popolari siciliani" di Antonino Uccello.
Penso che vada inserita nell'apposito percorso...
Penso che vada inserita nell'apposito percorso...
Bartleby 18/8/2011 - 13:42
Four Green Fields
Se non avessi letto "Il pescatore della neve", non avrei mai conosciuto questa canzone. Grazie a Carla Lastoria per averla citata.
Antonietta 17/8/2011 - 17:16
Don Chisciotte
Da Stagioni [2000]
Testo di Giuseppe Dati e Francesco Guccini
Musica di Giuseppe Dati e Goffredo Orlandi
Don Chisciotte è interpretato da Guccini, Sancho Panza da Juan Carlos "Flaco" Biondini
Scusate se porto un po' d'acqua al mio mulino, ma questa strofa "Il potere è l'immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte" porta di diritto questa canzone dall CCG, oltre ad essere quella che tanto tempo addietro mi ispirò per il mio nick informatico DonQuijote82
Testo di Giuseppe Dati e Francesco Guccini
Musica di Giuseppe Dati e Goffredo Orlandi
Don Chisciotte è interpretato da Guccini, Sancho Panza da Juan Carlos "Flaco" Biondini
Scusate se porto un po' d'acqua al mio mulino, ma questa strofa "Il potere è l'immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte" porta di diritto questa canzone dall CCG, oltre ad essere quella che tanto tempo addietro mi ispirò per il mio nick informatico DonQuijote82
In un primo momento il mio manager Renzo Fantini aveva pensato di chiedere a Lucio Dalla di cantare la parte di Sancho. Lucio, oltre la voce, avrebbe avuto anche il physique du rôle... ma forse alla fine la faccenda si sarebbe complicata e alla fine la parte toccò a Flaco.
Francesco Guccini, da Se io avessi previsto tutto questo. Gli amici, la strada, le canzoni, cofanetto con libretto di commenti dell'autore pubblicato nel novembre 2015.
Francesco Guccini, da Se io avessi previsto tutto questo. Gli amici, la strada, le canzoni, cofanetto con libretto di commenti dell'autore pubblicato nel novembre 2015.
[ Don Chisciotte ]
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 16:03
Percorsi:
Don Chisciotte tra l'eternità e l'82
The Guns of Brixton
Versione italiana trascritta dal disco della Banda Bassotti Check Point Kreuzberg, Live At The SO36, Berlin (2010) con la collaborazione di Rude
Yaeh, yeah Berlin City...
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 14:05
La ballata del Bellente
Interpretata anche da La Macina e dai Gang
Cenni Storici
Con l’annessione al Regno d’Italia avvenuta il 2 Aprile 1808, veniva introdotta anche nel territorio marchigiano la legge sulla coscrizione obbligatoria. Entrata in vigore nella Repubblica Italiana il 13 agosto 1802, fortemente voluta dal vicepresidente Melzi e ispirata alla normativa in vigore in Francia, la legge perseguiva l’obiettivo di potenziare un esercito basato fino ad allora sull’arruolamento volontario e, indirettamente, di conferire prestigio e autonomia alla Repubblica. In realtà l’applicazione della legge creò molti problemi al regime napoleonico e fu continuamente riformata nel tentativo di arginare i fenomeni di renitenza e i conseguenti problemi di ordine pubblico causati da disertori e coscritti refrattari. Anche nel Dipartimento del Musone, di cui capoluogo fu Macerata, i giovani coscritti spesso non si presentavano... (continua)
Cenni Storici
Con l’annessione al Regno d’Italia avvenuta il 2 Aprile 1808, veniva introdotta anche nel territorio marchigiano la legge sulla coscrizione obbligatoria. Entrata in vigore nella Repubblica Italiana il 13 agosto 1802, fortemente voluta dal vicepresidente Melzi e ispirata alla normativa in vigore in Francia, la legge perseguiva l’obiettivo di potenziare un esercito basato fino ad allora sull’arruolamento volontario e, indirettamente, di conferire prestigio e autonomia alla Repubblica. In realtà l’applicazione della legge creò molti problemi al regime napoleonico e fu continuamente riformata nel tentativo di arginare i fenomeni di renitenza e i conseguenti problemi di ordine pubblico causati da disertori e coscritti refrattari. Anche nel Dipartimento del Musone, di cui capoluogo fu Macerata, i giovani coscritti spesso non si presentavano... (continua)
Questa è la storia di Pietro Masi
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 12:22
Ninna a Gaza
(2009) 2013
Arrovesciata
musica di Giulia Tripoti, testo di Giuseppe Spadola detto Claudio
dedicato a tutti i bambini palestinesi morti sotto le bombe sioniste dell’operazione Piombo Fuso israeliana (dicembre 2008 - gennaio 2009) in quella prigione a cielo aperto chiamata Gaza... e a Vik (Vittorio Arrigoni) che aveva ascoltato questa canzone quando era a Gaza per lottare accanto al suo amato popolo “gazawi”
Arrovesciata
musica di Giulia Tripoti, testo di Giuseppe Spadola detto Claudio
dedicato a tutti i bambini palestinesi morti sotto le bombe sioniste dell’operazione Piombo Fuso israeliana (dicembre 2008 - gennaio 2009) in quella prigione a cielo aperto chiamata Gaza... e a Vik (Vittorio Arrigoni) che aveva ascoltato questa canzone quando era a Gaza per lottare accanto al suo amato popolo “gazawi”
Guance rosa e un cielo d’oro
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 11:57
Per tuots in praschun
[1985]
Testo e musica: Linard Bardill
Lyrics and music: Linard Bardill
Album: Tamangur (1985/87)
Testo e musica: Linard Bardill
Lyrics and music: Linard Bardill
Album: Tamangur (1985/87)
Quista chanzun jau chant per tuots in praschun
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 11:52
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Le cose da salvare
dall'omonimo disco del 1994
Questa una CCG? forse no, ma ci sono tante cose interessanti tra quelle salvate da Barbarossa, c'è il 25 aprile, che con la scusa di fare cassa vogliono cancellare, ci sono Dylan e "I have a dream" di MLK. Mi è venuta in mente di postarle dopo aver riletto Anni settanta di Pippo Pollina, successiva a questa canzone e che presenta alcune "assonanze". Se non credete che questa canzone abbia dignità propria tra le CCG, almeno mettetela in appendice a quella. DQ82
Questa una CCG? forse no, ma ci sono tante cose interessanti tra quelle salvate da Barbarossa, c'è il 25 aprile, che con la scusa di fare cassa vogliono cancellare, ci sono Dylan e "I have a dream" di MLK. Mi è venuta in mente di postarle dopo aver riletto Anni settanta di Pippo Pollina, successiva a questa canzone e che presenta alcune "assonanze". Se non credete che questa canzone abbia dignità propria tra le CCG, almeno mettetela in appendice a quella. DQ82
Ho messo tra le cose da salvare
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 11:47
Caffè Caflisch
Wir sind von weit her gekommen, mit Brot und Geduld gewappnet,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 11:35
Contro
Album: Credere ai ricordi
Contro il luogo comune
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 10:59
Alla mia nazione
[1961]
Versi di Pier Paolo Pasolini, dalla raccolta intitolata «La religione del mio tempo»
Pubblicata dai Klaxon nell'album 100celle City Rockers del 1996
Messa in musica anche dai Traum, formazione italo irlandese influenzata da post-metal, post-rock e shoegaz.
Interpretata anche dai Jerrinez
recitata da Vittorio Gassman
Versi di Pier Paolo Pasolini, dalla raccolta intitolata «La religione del mio tempo»
Pubblicata dai Klaxon nell'album 100celle City Rockers del 1996
Messa in musica anche dai Traum, formazione italo irlandese influenzata da post-metal, post-rock e shoegaz.
Interpretata anche dai Jerrinez
recitata da Vittorio Gassman
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/8/2011 - 10:50
Percorsi:
Ahi serva Italia, di dolore ostello
Ω γέρο νέγρο Τζιμ
Dal LP "Τα νέγρικα/La canzoni sui negri", 1975. Interpretata la prima volta da Maria Farandouri.
Gian Piero Testa 17/8/2011 - 09:23
Stagioni
[2000]
Album “Stagioni”
Parole e musica di Francesco Guccini
Album “Stagioni”
Parole e musica di Francesco Guccini
"Cercai di scrivere una canzone sul Che nel 1968. Ma mi fermai a meta' strofa. Incompiuta. Durante uno dei miei concerti settimanali feci ascoltare ai ragazzi che indossavano le magliette del rivoluzionario quei versi monchi. Li vidi eccitarsi. Cosi' l'ho finita".
Brano dai toni veterocomunisti...
"Ma no, un flashback. La voglia, com direbbe Nanni Moretti, di cantare qualcosa "di sinistra". Il desiderio di far capire ai giovani d' oggi quel che sentivo allora. Senza pudori, con i toni di una ballata popolare. "
Francesco Guccini
Brano dai toni veterocomunisti...
"Ma no, un flashback. La voglia, com direbbe Nanni Moretti, di cantare qualcosa "di sinistra". Il desiderio di far capire ai giovani d' oggi quel che sentivo allora. Senza pudori, con i toni di una ballata popolare. "
Francesco Guccini
Quanto tempo è passato da quel giorno d'autunno
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/8/2011 - 09:18
Percorsi:
Che Guevara
Or che Mussolini
anonimo
"A Gramsci che muor prigionero separato dai suoi, dalla famiglia, dagli amici, inviamo il nostro doloroso omaggio d'affetto, di fedeltà e di rispetto. -- e la nostra maledizione al carceriere suo, tiranno del suo popolo, trucidatore dei popoli liberi di Spagna e di Etiopia. Che la vindice istoria scriva a lettere di fuoco il ricordo sacro delle nobili vittime e l'infamia del carnefice!"
ROMAIN ROLLAND
Si Mussolini, según esta señora, no era un asesino, me pregunto que hacían sus tropas en Etiopía y en mi propio país, España...
ROMAIN ROLLAND
Si Mussolini, según esta señora, no era un asesino, me pregunto que hacían sus tropas en Etiopía y en mi propio país, España...
Gustavo Sierra Fernández 15/8/2011 - 14:20
State Of The Nation
BELLISSIMA,ERO SOLO UN BAMBINO ...ma me la ricordo ancora,la traduzione le dà ancora più valore,grazie a chi l'ha tradotta!Stefano..
15/8/2011 - 13:27
Ezechia da Verona
[2011]
Testo e Musica di Mimmo Cavallo e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
Le "belle" teorie di Lombroso (Verona 1835 - Torino 1909) – brillante ufficiale-medico nell'esercito italo-piemontese che combatteva "la piaga" del brigantaggio meridionale, nonché grande ideologo del razzismo "scientifico" (in quanto fondatore della cosiddetta "antropologia criminale") – ebbero senz'altro le loro altrettanto "belle" conseguenze informando e influenzando per decenni la ricerca scientifica e gli studi giuridici italiani, e in particolare l'elaborazione del codice penale e di procedura penale, tristemente noti come codice Rocco.. A coloro che ritengono che – forse per l'attenzione per le categorie sociali svantaggiate che si nota leggendo i suoi scritti o perché lui stesso di origine ebraica – non avrebbe approvato il fanatismo dei movimenti xenofobi, va in ogni caso ricordato... (continua)
Testo e Musica di Mimmo Cavallo e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
Le "belle" teorie di Lombroso (Verona 1835 - Torino 1909) – brillante ufficiale-medico nell'esercito italo-piemontese che combatteva "la piaga" del brigantaggio meridionale, nonché grande ideologo del razzismo "scientifico" (in quanto fondatore della cosiddetta "antropologia criminale") – ebbero senz'altro le loro altrettanto "belle" conseguenze informando e influenzando per decenni la ricerca scientifica e gli studi giuridici italiani, e in particolare l'elaborazione del codice penale e di procedura penale, tristemente noti come codice Rocco.. A coloro che ritengono che – forse per l'attenzione per le categorie sociali svantaggiate che si nota leggendo i suoi scritti o perché lui stesso di origine ebraica – non avrebbe approvato il fanatismo dei movimenti xenofobi, va in ogni caso ricordato... (continua)
Grandi mandibole, canini forti
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/8/2011 - 12:27
Televisiòn
Chanson italienne (Comasque Laghée) – Televisiòn – Davide Van De Sfroos – 2001
d'après la version italienne de Gian Piero Testa
« … il est trop tard désormais, désormais il ne m'importe plus de savoir pourquoi ils allaient sur la lune et ramenaient des cailloux et sur la terre, ils continuent à s'assassiner... »
Mon bon et brave ami Lucien l'âne, tu en as de la chance d'être un âne...
Ah, oui... et pourquoi ? , demande l'âne Lucien en faisant de ses deux grandes et magnifiques oreilles d'un noir d'encre de Chine de superbes points : d'interrogation avec celle de droite et d'exclamation avec celle de gauche, de sorte qu'il exprime à la fois : par la droite, sa dubitation (comme disait Michel de Montaigne) et par la gauche, sa stupéfaction. Sa dubitation et pas son doute... Car cette dernière est action tandis que le doute est un fait, un état ; en somme, elle est la mise en doute...... (continua)
d'après la version italienne de Gian Piero Testa
« … il est trop tard désormais, désormais il ne m'importe plus de savoir pourquoi ils allaient sur la lune et ramenaient des cailloux et sur la terre, ils continuent à s'assassiner... »
Mon bon et brave ami Lucien l'âne, tu en as de la chance d'être un âne...
Ah, oui... et pourquoi ? , demande l'âne Lucien en faisant de ses deux grandes et magnifiques oreilles d'un noir d'encre de Chine de superbes points : d'interrogation avec celle de droite et d'exclamation avec celle de gauche, de sorte qu'il exprime à la fois : par la droite, sa dubitation (comme disait Michel de Montaigne) et par la gauche, sa stupéfaction. Sa dubitation et pas son doute... Car cette dernière est action tandis que le doute est un fait, un état ; en somme, elle est la mise en doute...... (continua)
TÉLÉVISION
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/8/2011 - 09:03
I Don't Wanna Go To Vietnam
NON VOGLIO ANDARE IN VIETNAM
(continua)
(continua)
inviata da Federica 14/8/2011 - 23:56
Festa d'aprile
Tremonti mette le mani sul 25 aprile. Ora e sempre Resistenza. Ora e sempre 25 aprile!
di Gennaro Carotenuto
Giulio Tremonti a Ferragosto mette le mani sul 25 aprile (e sul primo maggio). Sono vent’anni che ci provano a far fuori la Festa della Liberazione, la Festa della Resistenza, la Festa dell’Antifascismo e della democrazia.
Festa di parte dissero, ma era la parte giusta, quella che con il sangue dei partigiani ha costruito la nostra democrazia. Poi ci chiesero di riconciliarci con i ragazzi di Salò, quei bravi ragazzi che combattevano per alti ideali come il fascismo, il razzismo, l’antisemitismo. Quindi ad Onna, dopo la tragedia abruzzese, Silvio Berlusconi, al massimo del suo delirio manipolatore, aveva provato perfino ad appropriarsene della nostra festa, lui piduista e (nella migliore delle ipotesi) ademocratico e men che meno antifascista.
Adesso, visto che il 25 aprile é irredimibile... (continua)
di Gennaro Carotenuto
Giulio Tremonti a Ferragosto mette le mani sul 25 aprile (e sul primo maggio). Sono vent’anni che ci provano a far fuori la Festa della Liberazione, la Festa della Resistenza, la Festa dell’Antifascismo e della democrazia.
Festa di parte dissero, ma era la parte giusta, quella che con il sangue dei partigiani ha costruito la nostra democrazia. Poi ci chiesero di riconciliarci con i ragazzi di Salò, quei bravi ragazzi che combattevano per alti ideali come il fascismo, il razzismo, l’antisemitismo. Quindi ad Onna, dopo la tragedia abruzzese, Silvio Berlusconi, al massimo del suo delirio manipolatore, aveva provato perfino ad appropriarsene della nostra festa, lui piduista e (nella migliore delle ipotesi) ademocratico e men che meno antifascista.
Adesso, visto che il 25 aprile é irredimibile... (continua)
14/8/2011 - 23:16
What a Man
[1968]
Scritta da Isaac Hayes e David Porter.
E' possibile proporre una canzone non perchè sia contro la guerra (benchè le canzoni d'amore di per sè lo siano un po' tutte) ma per la storia che ci sta dietro? Decidete, o perfidi Admins, se includere "What a Man" dopo aver letto quella della sua interprete, Linda Lyndell.
Linda Rowland (Lyndell è il suo cognome d'arte) è nata in Florida nel 1946.
Pur essendo bianca e bionda e pur vivendo in uno Stato del profondo sud, i suoi genitori la incoraggiarono a cantare gospel, non importava che la chiesa fosse riservata ai bianchi o frequentata dai neri. Linda crebbe, e con lei la sua meravigliosa voce, senza conoscere cosa significasse la segregazione. Nei primi anni 60 la voce di Linda era già così matura, così "nera", che fu chiamata ad aprire i concerti di James Brown e di Ike e Tina Turner e divenne amica di Otis Redding il quale, prima... (continua)
Scritta da Isaac Hayes e David Porter.
E' possibile proporre una canzone non perchè sia contro la guerra (benchè le canzoni d'amore di per sè lo siano un po' tutte) ma per la storia che ci sta dietro? Decidete, o perfidi Admins, se includere "What a Man" dopo aver letto quella della sua interprete, Linda Lyndell.
Linda Rowland (Lyndell è il suo cognome d'arte) è nata in Florida nel 1946.
Pur essendo bianca e bionda e pur vivendo in uno Stato del profondo sud, i suoi genitori la incoraggiarono a cantare gospel, non importava che la chiesa fosse riservata ai bianchi o frequentata dai neri. Linda crebbe, e con lei la sua meravigliosa voce, senza conoscere cosa significasse la segregazione. Nei primi anni 60 la voce di Linda era già così matura, così "nera", che fu chiamata ad aprire i concerti di James Brown e di Ike e Tina Turner e divenne amica di Otis Redding il quale, prima... (continua)
I get lovin' (lovin')
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/8/2011 - 22:42
Una primavera a Belgrado
Due parole su questa canzone, e su un'altra della stessa area (estrema destra italiana) che parla della Serbia e che non è stata approvata.
In questo sito non troverete mai una minima giustificazione della criminale guerra contro la Serbia. Sia un esempio la canzone Il maggio di Belgrado su testo di Erri De Luca, che si è fatto cittadino di Belgrado durante i bombardamenti NATO.
Le spiegazioni ufficiali, le giustificazioni di baffino D'Alema, le rivendicazioni di Walter Veltroni del "ruolo attivo dell'Italia" ci provocano ovviamente il massimo disgusto.
Non abbiamo peraltro esitato a dare spazio anche alle opinioni di un intellettuale controcorrente come Peter Handke che ha avuto il merito di denunciare un diffuso pregiudizio antiserbo nelle ricostruzioni "storiche" delle guerre nei Balcani. Non vogliamo neanche chiudere gli occhi sul fatto che l'intervento NATO nella guerra del Kosovo... (continua)
In questo sito non troverete mai una minima giustificazione della criminale guerra contro la Serbia. Sia un esempio la canzone Il maggio di Belgrado su testo di Erri De Luca, che si è fatto cittadino di Belgrado durante i bombardamenti NATO.
Le spiegazioni ufficiali, le giustificazioni di baffino D'Alema, le rivendicazioni di Walter Veltroni del "ruolo attivo dell'Italia" ci provocano ovviamente il massimo disgusto.
Non abbiamo peraltro esitato a dare spazio anche alle opinioni di un intellettuale controcorrente come Peter Handke che ha avuto il merito di denunciare un diffuso pregiudizio antiserbo nelle ricostruzioni "storiche" delle guerre nei Balcani. Non vogliamo neanche chiudere gli occhi sul fatto che l'intervento NATO nella guerra del Kosovo... (continua)
CCG/AWS Staff 14/8/2011 - 20:25
Heroes
Quella del Bowie filo-nazista è solo una vecchia bufala,nata da una sua celebre battuta sempre citata fuori contesto (augurava alla sua cara Inghilterra "qualche bell'anno di dittatura"),che negli anni ha portato a letture forzate se non aberranti della sua opera in senso appunto filo-destrorso.
Basterebbe informarsi anche solo superficialmente per capire di essere fuori strada: la moglie di Bowie è somala e il suo storico amico e collega Lou Reed è ebreo...aggiungiamo il fatto che negli anni '70 lo stesso Bowie fù icona del glam e del bisex,e il quadro è completo...
Basterebbe informarsi anche solo superficialmente per capire di essere fuori strada: la moglie di Bowie è somala e il suo storico amico e collega Lou Reed è ebreo...aggiungiamo il fatto che negli anni '70 lo stesso Bowie fù icona del glam e del bisex,e il quadro è completo...
Paolo 14/8/2011 - 15:36
Αντιλαλούν οι φυλακές
Chiedo scusa per i molti difetti formali della nota che è apparsa qui sopra: uno scherzo del computer mi ha riesumato di sotto il naso un file di backup, mentre mi ha fatto sparire - sinora - quello buono, alla cui rifinitura avevo pur dedicato una discreta quantità di tempo. Teniamocelo così per adesso, in attesa di sostituirlo con qualcosa di più presentabile.
Ora aggiungo alcune curiosità, relative a quel mondo di marginali in cui prese piede la musica rebetica, nel periodo anteriore ai cambiamenti indotti dalla successiva, grande immigrazione dall'Asia Minore, che fu un fatto molto più tardo, del primo dopoguerra.
Negli ultimi decenni dell'Ottocento la piccola capitale del giovane e ancora monco stato greco cominciò a ingrandirsi grazie a flussi migratori dalle province montuose e dalle isole. Pur tenendo conto che, ancora alla metà del secolo, Atene era una pigra cittadina di solo... (continua)
Ora aggiungo alcune curiosità, relative a quel mondo di marginali in cui prese piede la musica rebetica, nel periodo anteriore ai cambiamenti indotti dalla successiva, grande immigrazione dall'Asia Minore, che fu un fatto molto più tardo, del primo dopoguerra.
Negli ultimi decenni dell'Ottocento la piccola capitale del giovane e ancora monco stato greco cominciò a ingrandirsi grazie a flussi migratori dalle province montuose e dalle isole. Pur tenendo conto che, ancora alla metà del secolo, Atene era una pigra cittadina di solo... (continua)
Gian Piero Testa 14/8/2011 - 06:44
The World (Is Going Up in Flames)
[2011]
Da "No Time For Dreaming", album di debutto per questa splendida voce soul classe 1948.
Charles Bradley - "The Screaming Eagle of Soul", com'è chiamato - è nato a Brooklyn NYC più di 60 anni fa, in una famiglia poverissima. Nel 1962 sua sorella lo portò al memorabile concerto di James Brown all'Apollo Theater di Harlem NYC e quell'esperienza segnò, come molti, anche il giovane Charles. Ma non tutti hanno la fortuna ed il carisma di un James Brown e toccava prima di tutto guadagnarsi da vivere. Charles Bradley divenne un cuoco ma segretamente continuò a coltivare il sogno. Mise su anche una band, ma i suoi compagni furono tutti richiamati per il Vietnam e quella maledetta guerra fece naufragare le residue speranze di un giovane afroamericano che pure era dotato di una voce incredibile, così vicina a quella dell'immortale Otis Redding.
Charles Bradley ha fatto il cuoco per 20 anni,... (continua)
Da "No Time For Dreaming", album di debutto per questa splendida voce soul classe 1948.
Charles Bradley - "The Screaming Eagle of Soul", com'è chiamato - è nato a Brooklyn NYC più di 60 anni fa, in una famiglia poverissima. Nel 1962 sua sorella lo portò al memorabile concerto di James Brown all'Apollo Theater di Harlem NYC e quell'esperienza segnò, come molti, anche il giovane Charles. Ma non tutti hanno la fortuna ed il carisma di un James Brown e toccava prima di tutto guadagnarsi da vivere. Charles Bradley divenne un cuoco ma segretamente continuò a coltivare il sogno. Mise su anche una band, ma i suoi compagni furono tutti richiamati per il Vietnam e quella maledetta guerra fece naufragare le residue speranze di un giovane afroamericano che pure era dotato di una voce incredibile, così vicina a quella dell'immortale Otis Redding.
Charles Bradley ha fatto il cuoco per 20 anni,... (continua)
This world is going up in flames
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 13/8/2011 - 22:17
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Scritta da Luigi Magni e musicata da Armando Trovajoli per il loro "La Tosca"
Ne “La Tosca”, film di Luigi Magni del 1973 tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, il brano è cantato da Gigi Proietti e Umberto Orsini, che interpretano gli amici giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti, di fronte ad un’attonita Monica Vitti, nella parte di Floria Tosca.