E' evidente e palese che il suo discorso non solo è colmo di ignoranza (in senso di chi ignora la storia, da me raccontata da chi l'ha vissuta sulla sua pelle) ma anche di quella faziosita' e da quel manicheismo tipico di chi è schiavo della propria ideologia... cominciamo dalle due figure: Berlusconi non ha nessuna ideologia di provenienza (liberismo a parte che corrisponde con quella visione che gli fa difendere i suoi interessi) mentre Mussolini dal socialismo piu' massimalista ed intransigente all'ombra di Giacinto Serrati, della Balabanoff e del padre Alessandro che era anarchico e amico di Andrea Costa e nel 1911 deragliava i treni che partivano per la Libia assieme a Nenni. Quando Mussolini ando' via dai socialisti Lenin rimproverandoli disse: ”In Italia c'era un solo uomo capace di compiere la rivoluzione, Mussolini, e voi ve lo siete lasciati scappare"... e poi il programma... (continua)
Enrico 9/6/2011 - 16:31
Ciao Enrico,
prendo semplicemente atto di quel che dici e ti faccio presente soltanto quanto segue:
1) Il mio pseudonimo è Bartleby, assegnatomi dall'amico ed esimio grecista Gian Piero Testa con riferimento al racconto "Bartleby the Scrivener" di Herman Melville;
2) Non ho parlato di un'identità tra Mussolini e Berlusconi ma di una forte ed inquietante somiglianza fra i due personaggi e le rispettive corti. D'altra parte, Mussolini il fascismo l'ha inventato, Berlusconi ne fa solo buon uso, da opportunista s-fascista qual è.
3) I "tuoi eroi"? Chi ha parlato di eroi? Mi fanno schifo gli eroi.
4) Non credo di aver espresso una personale aspirazione ad un qualche modello di democrazia. Comunque non sono certo Cuba, la Corea o la Cina, ma nemmeno l'Italietta parafascista, paramafiosa e paracula di Berlusconi o l'America di Bush ed Obama e della loro democrazia esportata a suon di bombe...... (continua)
Chaque mouvement social a son hymne. Rarement décidée d'en haut, c'est une chanson qui s'impose au fil des manifestations comme le signe de reconnaissance des participants. Et bizarrement, ce mouvement de la jeunesse espagnole a remis au gout du jour la musique d'une série télé mythique de la télé espagnole datant de... 1981 !
Si "Verano Azul" est passé inaperçu en France (on signale tout de même une diffusion en 1984 sur FR3, sous le titre "le bel été"), elle est devenue mythique en Espagne et en Amérique Latine. Rediffusée à outrance, elle a même fait de Nerja, le village du tournage, un véritable lieu de pèlerinage.
Tous les Espagnols connaissent donc par cœur la chanson "No Nos Moveran", dont les paroles faisaient écho au siège de la Puerta del Sol.
Verano Azul - No Nos Moveran
Chanson italienne – Partigiano – Alberto Cesa – 2005
Tu vois, dit Lucien l'âne en se balançant d'un côté et de l'autre en frappant doucement le sol de ses petits sabots, on dirait une chanson de mémoire, une de ces chansons qui racontent l'histoire de ces partisans des montagnes qui surent faire face aux pires armées – les Valdèses et les Dolciniens qui firent face aux troupes de la papauté, les Garibaldiens et ceux de Justice et Liberté qui s'opposèrent aux Noirs de d'Adolf et de Benito.
C'est en effet exactement cela, une ode à la résistance. Mais ce n'est pas que cela... Oui, le partisan a vieilli, oui, le temps a passé, plus d'un demi-siècle depuis qu'ils ont chassé Kesselring et ses insectes noirs. Le partisan a fini de prendre l'âge, sa voix et ses souvenances ont pris leur envol dans les vallées et repassent sur les crêtes en chantant comme siffle le vent. Mais comme tu le sais,... (continua)
Esiste una versione di questa canzone 'O treno incisa nel disco Live Leoncavallo 1992 con Bisca e Almamegretta (regsitrato nel 1992 ma pubblicato nel 2000) con un testo molto meno impegnato, che parla di viaggi "alla portoghese" sul treno
grazie milee per aver pubblicato anche le traduzioni. forse chiedo troppo ma non è possibile postare anche il testo originale con i nostri caratteri, così da poterla cantare in arabo anche non lo si sa leggere?
naty
Per ricordare il lavoro ,l'impegno e il cuore di Vittorio Arrigoni il DARG TEAM di Gaza ha riarrangiato Onadekum , noto motivo arabo di Ahmad Qabour (su testo tratto da una poesia del poeta e uomo politico palestinese di Nazareth Tawfiq Zayad )
Nel disco di Svampa “Milanese. Antologia della canzone lombarda n. 2 - Il Risorgimento, i mestieri e l'officina” del 1970.
Testo trovato su La musica de L’Altra Italia
E' evidente e palese che il suo discorso non solo è colmo di ignoranza (in senso di chi ignora la storia, da me raccontata da chi l'ha vissuta sulla sua pelle) ma anche di quella faziosita' e da quel manicheismo tipico di chi è schiavo della propria ideologia... cominciamo dalle due figure: Berlusconi non ha nessuna ideologia di provenienza (liberismo a parte che corrisponde con quella visione che gli fa difendere i suoi interessi) mentre Mussolini dal socialismo piu' massimalista ed intransigente all'ombra di Giacinto Serrati, della Balabanoff e del padre Alessandro che era anarchico e amico di Andrea Costa e nel 1911 deragliava i treni che partivano per la Libia assieme a Nenni. Quando Mussolini ando' via dai socialisti Lenin rimproverandoli disse: ”In Italia c'era un solo uomo capace di compiere la rivoluzione, Mussolini, e voi ve lo siete lasciati scappare"... e poi il programma... (continua)