Osama Bin Laden Is Dead
It was a commando operation of courage and skill
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 11/5/2011 - 22:27
Brennan on the Moor
[inizio XIX secolo]
Nell’album “The Clancy Brothers and Tommy Makem” del 1961.
Ballata popolare irlandese esistente in molteplici versioni (si veda questa discussione su Mudcat Café).
Questa qui riportata non è certo la più antica ma è la più nota e anche quella che ispirò Bob Dylan – grande ammiratore dei Clancy Bros - per la sua Rambling, Gambling Willie del 1962, brano outtake dall’album “The Freewheelin' Bob Dylan” poi inserito in “The Bootleg Series Volumes 1–3 (Rare & Unreleased) 1961–1991”.
Storicamente non si sa molto di William Brennan, il più leggendario dei banditi irlandesi in attività negli anni a cavallo tra 700 e 800. Sarebbe nato a Kilworth, nella contea di Cork, dove avrebbe conosciuto fin da piccolo i soprusi dei potenti proprietari terrieri, uno dei quali cacciò la sua famiglia dalle terre che coltivava. Fu così che il giovane Brennan si diede alla macchia (“moor”,... (continua)
Nell’album “The Clancy Brothers and Tommy Makem” del 1961.
Ballata popolare irlandese esistente in molteplici versioni (si veda questa discussione su Mudcat Café).
Questa qui riportata non è certo la più antica ma è la più nota e anche quella che ispirò Bob Dylan – grande ammiratore dei Clancy Bros - per la sua Rambling, Gambling Willie del 1962, brano outtake dall’album “The Freewheelin' Bob Dylan” poi inserito in “The Bootleg Series Volumes 1–3 (Rare & Unreleased) 1961–1991”.
Storicamente non si sa molto di William Brennan, il più leggendario dei banditi irlandesi in attività negli anni a cavallo tra 700 e 800. Sarebbe nato a Kilworth, nella contea di Cork, dove avrebbe conosciuto fin da piccolo i soprusi dei potenti proprietari terrieri, uno dei quali cacciò la sua famiglia dalle terre che coltivava. Fu così che il giovane Brennan si diede alla macchia (“moor”,... (continua)
'Tis of a brave young highwayman a story I will tell
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 11/5/2011 - 14:31
The Durham Strike
[1892]
Nell’album “Second Shift” del 1958, con Peggy Seeger.
Compare anche nel successivo “British Industrial Ballads” del 1961.
Come Trimdon Grange, un’altra canzone scritta da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920), poeta e cantautore nativo della contea di Durham, nel nord-est inglese. Tommy da bambino aveva sofferto di una grave forma di rachitismo che lo costrinse alle stampelle e che gli impedì di scendere nelle gallerie a scavar carbone, il destino di quasi tutti gli altri uomini del posto. Ma la sua vita fu comunque indissolubilmente legata alla miniera perché Tommy divenne “The Pitman's Poet”, il poeta dei minatori, dei quali raccontava in versi la vita, le lotte, gli scioperi, le tragedie del lavoro molto frequenti e spesso con bilanci di perdita di vite umane a due o tre cifre. Armstrong non fu solo un poeta ma anche un “entertainer” con grandi doti improvvisative, molto richiesto... (continua)
Nell’album “Second Shift” del 1958, con Peggy Seeger.
Compare anche nel successivo “British Industrial Ballads” del 1961.
Come Trimdon Grange, un’altra canzone scritta da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920), poeta e cantautore nativo della contea di Durham, nel nord-est inglese. Tommy da bambino aveva sofferto di una grave forma di rachitismo che lo costrinse alle stampelle e che gli impedì di scendere nelle gallerie a scavar carbone, il destino di quasi tutti gli altri uomini del posto. Ma la sua vita fu comunque indissolubilmente legata alla miniera perché Tommy divenne “The Pitman's Poet”, il poeta dei minatori, dei quali raccontava in versi la vita, le lotte, gli scioperi, le tragedie del lavoro molto frequenti e spesso con bilanci di perdita di vite umane a due o tre cifre. Armstrong non fu solo un poeta ma anche un “entertainer” con grandi doti improvvisative, molto richiesto... (continua)
In our Durham County I am sorry for to say,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 11/5/2011 - 13:06
Il canto delle tessitrici
Chanson italienne – Il canto delle tessitrici – Ernesto Maiocchi – 1904
Dis-moi, mon ami Marco Valdo M.I., dit Lucien l'âne en frissonnant de la rosée matinale, tout au long de son échine. Dis-moi, il me semble que tu avais déjà proposé une chanson de tisserandes...
Oh, mon ami Lucien l'âne, était-ce de tisserandes, de fileuses, de tisseuses... Mais il y en a beaucoup des chansons de ces ouvrières qui accompagnaient de leurs chants ces travaux assez fastidieux. Mais tu as raison, il y a une Complainte des Tisserandes, que j'avais , disons adaptée, à partir d'un texte de Chrétien de Troyes. Rappelle-toi, c'était un chant du douzième siècle. Et... En effet, c'est d'une certaine manière la même histoire.
Comme c'est celle des Tisserands dont nous avons adopté le beau chant : Nous tisserons le linceul du vieux monde... C'est-à-dire Les Canuts et qui est en quelque sorte, notre chant de... (continua)
Dis-moi, mon ami Marco Valdo M.I., dit Lucien l'âne en frissonnant de la rosée matinale, tout au long de son échine. Dis-moi, il me semble que tu avais déjà proposé une chanson de tisserandes...
Oh, mon ami Lucien l'âne, était-ce de tisserandes, de fileuses, de tisseuses... Mais il y en a beaucoup des chansons de ces ouvrières qui accompagnaient de leurs chants ces travaux assez fastidieux. Mais tu as raison, il y a une Complainte des Tisserandes, que j'avais , disons adaptée, à partir d'un texte de Chrétien de Troyes. Rappelle-toi, c'était un chant du douzième siècle. Et... En effet, c'est d'une certaine manière la même histoire.
Comme c'est celle des Tisserands dont nous avons adopté le beau chant : Nous tisserons le linceul du vieux monde... C'est-à-dire Les Canuts et qui est en quelque sorte, notre chant de... (continua)
LE CHANT DES TISSERANDES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/5/2011 - 12:24
Trimdon Grange
[1882]
Nell’album “Sweet Wivelsfeld” del 1974.
Testo trovato su English Folk music
Scritta da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920), poeta e cantautore nativo della contea di Durham, nel nord-est inglese. Tommy da bambino aveva sofferto di una grave forma di rachitismo che lo costrinse alle stampelle e che gli impedì di scendere nelle gallerie a scavar carbone, il destino di quasi tutti gli altri uomini del posto. Ma la sua vita fu comunque indissolubilmente legata alla miniera perché Tommy divenne “The Pitman's Poet”, il poeta dei minatori, dei quali raccontava in versi la vita, le lotte, gli scioperi, le tragedie del lavoro molto frequenti e spesso con bilanci di perdita di vite umane a due o tre cifre. Armstrong non fu solo un poeta ma anche un “entertainer” con grandi doti improvvisative, molto richiesto a feste e party e sempre disponibile ad esibirsi per raccogliere fondi per aiutare... (continua)
Nell’album “Sweet Wivelsfeld” del 1974.
Testo trovato su English Folk music
Scritta da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920), poeta e cantautore nativo della contea di Durham, nel nord-est inglese. Tommy da bambino aveva sofferto di una grave forma di rachitismo che lo costrinse alle stampelle e che gli impedì di scendere nelle gallerie a scavar carbone, il destino di quasi tutti gli altri uomini del posto. Ma la sua vita fu comunque indissolubilmente legata alla miniera perché Tommy divenne “The Pitman's Poet”, il poeta dei minatori, dei quali raccontava in versi la vita, le lotte, gli scioperi, le tragedie del lavoro molto frequenti e spesso con bilanci di perdita di vite umane a due o tre cifre. Armstrong non fu solo un poeta ma anche un “entertainer” con grandi doti improvvisative, molto richiesto a feste e party e sempre disponibile ad esibirsi per raccogliere fondi per aiutare... (continua)
O let's not think about to-morrow
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 11/5/2011 - 11:38
Saranno sicuramente felici i nostri amici e compagni Marco Valdo M.I. e Lucien Lane, ma crediamo che il nuovo percorso sugli Asini contro la guerra (e contro il lavoro) abbia parecchie cose da dire a tutti!
Riccardo Venturi 11/5/2011 - 10:42
Non c’è più l’America
Scritta da Piero Ciampi e Gianni Marchetti non so in che anno.
Rimasta inedita fino al 1990, quando fu inclusa nella raccolta “L'album di Piero Ciampi”
Rimasta inedita fino al 1990, quando fu inclusa nella raccolta “L'album di Piero Ciampi”
Non c’è più l’America, passa il tempo
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 11/5/2011 - 09:35
Disse: Non Dio, decido io
"Ah, ah, ah...la morte mi fa ridere!...
Ma la morte mi fa ridere!...
La vita... no... no..."
Piero Ciampi
Ma la morte mi fa ridere!...
La vita... no... no..."
Piero Ciampi
Bartleby 11/5/2011 - 09:01
Ninna nanna
Version française – BERCEUSE – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Ninna nanna – Mercanti di Liquore
Chanson italienne – Ninna nanna – Mercanti di Liquore
BERCEUSE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/5/2011 - 22:52
Harlan Man
[1998]
Album “The Mountain”, con la Del McCoury Band
Su Harlan County, “The Bloody Harlan”, e le lotte dei minatori americani si vedano – tra le tante - Lawrence Jones, Which Side Are You On? e Dreadful Memories.
Album “The Mountain”, con la Del McCoury Band
Su Harlan County, “The Bloody Harlan”, e le lotte dei minatori americani si vedano – tra le tante - Lawrence Jones, Which Side Are You On? e Dreadful Memories.
I'm a Harlan Man
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 10/5/2011 - 15:52
The Mountain
[1998]
Album “The Mountain”, con la Del McCoury Band
Trovata su Raymond’s Folk Song Page
“Sono nato su questa montagna, questa montagna è la mia casa… Bene, quelli prima hanno abbattuto tutti gli alberi, poi ci hanno fatto scavare il carbone, si sono presi tutto quel che c’era e se ne sono andati… Ho passato tutta la mia vita in miniera e ora sono vecchio e morirò su questa montagna, perché è la mia casa, ne conosco ogni galleria, ogni dannato buco… Ce n’è uno così scuro e profondo che solo Dio sa i segreti che rinchiude, che solo i minatori possono avvertire quel freddo che c’è nell’aria, i fantasmi che si aggirano in quei tunnel che la compagnia ha chiuso per sempre…”
Album “The Mountain”, con la Del McCoury Band
Trovata su Raymond’s Folk Song Page
“Sono nato su questa montagna, questa montagna è la mia casa… Bene, quelli prima hanno abbattuto tutti gli alberi, poi ci hanno fatto scavare il carbone, si sono presi tutto quel che c’era e se ne sono andati… Ho passato tutta la mia vita in miniera e ora sono vecchio e morirò su questa montagna, perché è la mia casa, ne conosco ogni galleria, ogni dannato buco… Ce n’è uno così scuro e profondo che solo Dio sa i segreti che rinchiude, che solo i minatori possono avvertire quel freddo che c’è nell’aria, i fantasmi che si aggirano in quei tunnel che la compagnia ha chiuso per sempre…”
I was born on this mountain a long time ago
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 10/5/2011 - 15:04
Lawrence Jones
[1973]
Trovata su Raymond’s Folk Song Page
Nell’estate del 1973 ad Harlan County nel Kentucky, in quella che fin dagli anni 30 era non a caso nota come “Bloody Harlan”, avvenne l’ultimo sanguinoso confronto tra i minatori e la Duke Power, proprietaria dei pozzi lì gestiti dalla Eastover Coal Company. I lavoratori si erano iscritti in massa alla United Mine Workers of America ma la compagnia non volle concludere il contratto con il sindacato e, anzi, come peraltro era stata sua abitudine nei decenni precedenti, pagò crumiri e organizzò squadre di vigilantes per continuare la produzione estromettendo i minatori sindacalizzati. Moltissimi furono gli episodi di violenza ed intimidazione, anche ai danni delle mogli e dei figli dei minatori in sciopero, presenti nei picchetti a sostegno dei loro famigliari: arresti, pestaggi, investimenti con auto, sparatorie, ferimenti e persino un morto,... (continua)
Trovata su Raymond’s Folk Song Page
Nell’estate del 1973 ad Harlan County nel Kentucky, in quella che fin dagli anni 30 era non a caso nota come “Bloody Harlan”, avvenne l’ultimo sanguinoso confronto tra i minatori e la Duke Power, proprietaria dei pozzi lì gestiti dalla Eastover Coal Company. I lavoratori si erano iscritti in massa alla United Mine Workers of America ma la compagnia non volle concludere il contratto con il sindacato e, anzi, come peraltro era stata sua abitudine nei decenni precedenti, pagò crumiri e organizzò squadre di vigilantes per continuare la produzione estromettendo i minatori sindacalizzati. Moltissimi furono gli episodi di violenza ed intimidazione, anche ai danni delle mogli e dei figli dei minatori in sciopero, presenti nei picchetti a sostegno dei loro famigliari: arresti, pestaggi, investimenti con auto, sparatorie, ferimenti e persino un morto,... (continua)
The air is thick as silence, you can cut it with a knife
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 10/5/2011 - 14:37
High-Flying Bird
[1963]
Album “High Flying Bird”
Scritta da Billy Edward "Edd" Wheeler, importante cantautore country americano molto attivo negli anni 60 e 70.
Trovata su Raymond’s Folk Song Page
Canzone in cui un minatore immagina di fuggire alla sua miserevole vita guardando un uccello che vola alto nel cielo e realizzando che l’unica sua possibilità di fuga è la morte…
Un brano reso famoso soprattutto nelle successive esecuzioni dei Jefferson Airplane, di Richie Havens e di Gram Parsons.
Album “High Flying Bird”
Scritta da Billy Edward "Edd" Wheeler, importante cantautore country americano molto attivo negli anni 60 e 70.
Trovata su Raymond’s Folk Song Page
Canzone in cui un minatore immagina di fuggire alla sua miserevole vita guardando un uccello che vola alto nel cielo e realizzando che l’unica sua possibilità di fuga è la morte…
Un brano reso famoso soprattutto nelle successive esecuzioni dei Jefferson Airplane, di Richie Havens e di Gram Parsons.
There’s a high flyin’ bird up in the sky
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 10/5/2011 - 13:34
Bastardi
Chanson italienne – Bastardi – Punkreas
BÂTARDS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/5/2011 - 13:32
Myanmar
Da Morfologia 2011
Andrea Landi: voce, chitarra elettrica, cori.
Eleonora Vignozzi: flauto traverso.
Alessandro Lo Conte: batteria.
Veronica Chincoli: basso.
Elia Martellini: violino.
Nicola Cavina: chitarra elettrica, synth, programmazioni.
Andrea Landi: voce, chitarra elettrica, cori.
Eleonora Vignozzi: flauto traverso.
Alessandro Lo Conte: batteria.
Veronica Chincoli: basso.
Elia Martellini: violino.
Nicola Cavina: chitarra elettrica, synth, programmazioni.
Cade la pioggia e tutto passa e va
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 10/5/2011 - 11:58
La paz
Da Morfologia 2011
Andrea Landi: voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica, cori.
Eleonora Vignozzi: flauto traverso, flauto traverso distorto.
Alessandro Lo Conte: batteria, percussioni elettroniche, cori.
Nicola Cavina: chitarra elettrica.
Veronica Chincoli: basso.
Elia Martellini: violino.
Andrea Landi: voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica, cori.
Eleonora Vignozzi: flauto traverso, flauto traverso distorto.
Alessandro Lo Conte: batteria, percussioni elettroniche, cori.
Nicola Cavina: chitarra elettrica.
Veronica Chincoli: basso.
Elia Martellini: violino.
La fame, l'odio e la guerra
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 10/5/2011 - 11:56
Brothers In Arms
E' una delle canzoni più belle dell'antologia musicale mondiale. Rapportabile al mondo ed alle realtà quotidiane. Non dobbiamo pensare che valga solo per chi ora è lontano da noi, a combattere guerre, qualunque ne sia la causa.
In ultima analisi la mia preferita...
In ultima analisi la mia preferita...
Giulio 10/5/2011 - 08:36
Angelita di Anzio
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρδος Βεντούρης, 10.5.2011
Da oggi Angelita ha una...piccola gemella greca, nella canzone Mια κόρη. Anche per questo è stata approntata la presente traduzione in greco, se uno dei principali scopi di questo sito è quello di mettere in contatto realtà simili e diverse al tempo stesso. [RV]
Η ΑΝΤΖΕΛΙΤΑ ΤΟΥ ΑΝΤΣΙΟ
(continua)
(continua)
10/5/2011 - 02:07
9 Maggio 1978, 9 Maggio 2011. A non meglio precisati "statisti", vittime poi del loro stesso "stato", preferiamo, e di gran lunga, lui. E la sua radio.
Riccardo Venturi 9/5/2011 - 20:00
Maria
Chanson italienne (Lombardo - Laghée) – Maria – Davide Van De Sfroos – 2011
Maria Maria Maria... et ne sait même pas, nous, si tu t'appelles vraiment Maria Maria Maria... Voilà toute l'histoire, mon ami Lucien l'âne. Toute l'histoire que raconte cette superbe chanson, toute l'histoire d'une « Maria Maria Maria »...
Pourquoi donc, mon ami Marco Valdo M.I., dis-tu, une « Maria Maria Maria ». Y en aurait-il d'autres ? Et qui sont-elles ?
D'autres ? Lucien l'âne mon ami, sûr qu'il en en a d'autres et elles sont innombrables, aujourd'hui. Elles le seront plus encore demain. Ces « Maria Maria Maria », ce sont ces filles et ces femmes venues d'on ne sait trop où, quelque part sur la planète où il y a une guerre, une famine, une misère trop grande, un soleil trop sec, un sable trop aride... Où peut-être, il y a du pétrole, des diamants, de l'or, du platine, de l'uranium... Que sais-je encore ?... (continua)
Maria Maria Maria... et ne sait même pas, nous, si tu t'appelles vraiment Maria Maria Maria... Voilà toute l'histoire, mon ami Lucien l'âne. Toute l'histoire que raconte cette superbe chanson, toute l'histoire d'une « Maria Maria Maria »...
Pourquoi donc, mon ami Marco Valdo M.I., dis-tu, une « Maria Maria Maria ». Y en aurait-il d'autres ? Et qui sont-elles ?
D'autres ? Lucien l'âne mon ami, sûr qu'il en en a d'autres et elles sont innombrables, aujourd'hui. Elles le seront plus encore demain. Ces « Maria Maria Maria », ce sont ces filles et ces femmes venues d'on ne sait trop où, quelque part sur la planète où il y a une guerre, une famine, une misère trop grande, un soleil trop sec, un sable trop aride... Où peut-être, il y a du pétrole, des diamants, de l'or, du platine, de l'uranium... Que sais-je encore ?... (continua)
MARIA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/5/2011 - 13:50
Dollari e martiri
[2009]
Album “…ed è così che andò”
Testo e musica di David “Senzabbento” Navarria e Giuseppe “Peppino” Fiorito.
Album “…ed è così che andò”
Testo e musica di David “Senzabbento” Navarria e Giuseppe “Peppino” Fiorito.
Ho visto torri crollare perché poggiate
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 9/5/2011 - 12:13
Ma cu siti viautri?
Parole e musica di Pino Veneziano, ma non so in che anno (nei 70? Negli 80?) l’abbia scritta. Sicuramente non fa parte del suo unico album, “Lu patruni è suvecchiu” del 1975.
Reinterpretata e riarrangiata da Rocco Pollina e i MondOrchestra per il loro album del 2007 intitolato “La mafia non esiste”.
Reinterpretata e riarrangiata da Rocco Pollina e i MondOrchestra per il loro album del 2007 intitolato “La mafia non esiste”.
Ma cu siti viatri?
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 9/5/2011 - 10:41
Carbon Monoxide
[2003]
Singolo poi incluso nell’album “Pressure Chief” del 2004.
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Singolo poi incluso nell’album “Pressure Chief” del 2004.
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Too much carbon monoxide for me to bear,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 9/5/2011 - 08:43
If a Tree Falls
[1988]
Album “Big Circumstance”
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Album “Big Circumstance”
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Rain forest
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 9/5/2011 - 08:31
Sogni grandiosi
Chanson italienne – Sogni grandiosi – Bandabardò – 1996
SONGES GRANDIOSES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/5/2011 - 21:52
Time Table
era dagli anni 70 che mi chiedevo cosa significasse... bellissimo testo, e grazie per l'ottima traduzione
Luigi 8/5/2011 - 18:54
Vittoriu Emanueli
[2011]
Autori: L.Maio e M. Incudine - i testi sono comunque un collage di diversi canti tradizionali fra cui "La Leva" , "Vinni cu vinni e c'è lu triculùri" e "Guvernu 'talïanu ti ringraziu"
Album: Beddu Garibbardi
"Beddu Garibbardi – Quando i siciliani non erano ancora italiani", il nuovo progetto musicale di Mario Incudine è l'unico CD prodotto in Italia sull'epopea garibaldina.. Un lavoro storico che ha come scopo quello di raccontare l'arrivo dei Mille e l'Unità d'Italia dal punto di vista dei siciliani che vissero quella esperienza a principio seguendo l'onda dell'entusiasmo; e subito dopo manifestando grandissima delusione... Nel realizzare il progetto Incudine ha scelto di indossare una lente bifocale che mette in luce sia l'esaltazione di Garibaldi (visto prima come "l'Arcangelo Gabriele" e "Gesù Cristo" in persona), sia le grida di disperazione dei contadini ai quali il nuovo... (continua)
Autori: L.Maio e M. Incudine - i testi sono comunque un collage di diversi canti tradizionali fra cui "La Leva" , "Vinni cu vinni e c'è lu triculùri" e "Guvernu 'talïanu ti ringraziu"
Album: Beddu Garibbardi
"Beddu Garibbardi – Quando i siciliani non erano ancora italiani", il nuovo progetto musicale di Mario Incudine è l'unico CD prodotto in Italia sull'epopea garibaldina.. Un lavoro storico che ha come scopo quello di raccontare l'arrivo dei Mille e l'Unità d'Italia dal punto di vista dei siciliani che vissero quella esperienza a principio seguendo l'onda dell'entusiasmo; e subito dopo manifestando grandissima delusione... Nel realizzare il progetto Incudine ha scelto di indossare una lente bifocale che mette in luce sia l'esaltazione di Garibaldi (visto prima come "l'Arcangelo Gabriele" e "Gesù Cristo" in persona), sia le grida di disperazione dei contadini ai quali il nuovo... (continua)
"Sintiti, sintiti!
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 8/5/2011 - 16:28
Una storia da raccontare
[2011]
Album :Sale di Sicilia
Album :Sale di Sicilia
UNA STORIA DA RACCONTARE è la nostra storia, immagine della cultura della “terra” dei nostri nonni e bisnonni, delle partenze e dei ritorni, quando i migranti eravamo noi. Ospite, nel prologo, la chitarra classica di Toti Basso
Fonte: Sito Ufficiale
Fonte: Sito Ufficiale
È sempre bello guardare una nave
(continua)
(continua)
inviata da adriana 8/5/2011 - 11:17
Amara terra mia
Una breve osservazione da fan e conterraneo di Modugno, per dire che oggettivamente non mi sembra che si sia trattato di stravolgimento e devastazione. Sul sito citato da Bartleby, viene riportato solo il testo, che è simile solo per il titolo e le prime due righe.
E' chiaro che anche nella versione di Modugno si tratta di un canto popolare, ma per il sapore, il colore e le atmosfere rievocate, soprattutto dalla musica, non giurerei che si possa trattare di un'originale popolare abruzzese.
Forse la contaminazione se c'è stata, è avvenuta ancora prima con la "transumanza" estiva dalle aride terre di Puglia alle verdi montagne d'Abruzzo, il che giustificherebbe appieno il testo.
Viva le contaminazioni, intese come scambio
di cultura tra i popoli,
saluti assolati,
vostro
E' chiaro che anche nella versione di Modugno si tratta di un canto popolare, ma per il sapore, il colore e le atmosfere rievocate, soprattutto dalla musica, non giurerei che si possa trattare di un'originale popolare abruzzese.
Forse la contaminazione se c'è stata, è avvenuta ancora prima con la "transumanza" estiva dalle aride terre di Puglia alle verdi montagne d'Abruzzo, il che giustificherebbe appieno il testo.
Viva le contaminazioni, intese come scambio
di cultura tra i popoli,
saluti assolati,
vostro
Raf 8/5/2011 - 10:37
Dopo la retata del velodromo d'inverno
In occasione del Giorno della memoria il cantautore Vittorio Merlo ha pubblicato una canzone intitolata "Dopo la retata del velodromo d'inverno", con un'introduzione che racconta la genesi di questo brano.
Il Giorno della Memoria ricorre il 27 gennaio in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
La canzone nasce dall'ascolto qualche anno fa di un programma trasmesso dalla radio pubblica francese "France-Info" in cui una signora raccontava la sua terribile esperienza vissuta durante la "retata del velodromo d'inverno" il 16 luglio 1942. In quell'occasione la polizia francese fornì un elenco dettagliato degli ebrei presenti a Parigi e alle 4 del mattino 12.884 ebrei (tra i quali 4.051 bambini e 5.802 donne) furono arrestati, rinchiusi nel Velodromo d'inverno in condizioni... (continua)
Il Giorno della Memoria ricorre il 27 gennaio in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
La canzone nasce dall'ascolto qualche anno fa di un programma trasmesso dalla radio pubblica francese "France-Info" in cui una signora raccontava la sua terribile esperienza vissuta durante la "retata del velodromo d'inverno" il 16 luglio 1942. In quell'occasione la polizia francese fornì un elenco dettagliato degli ebrei presenti a Parigi e alle 4 del mattino 12.884 ebrei (tra i quali 4.051 bambini e 5.802 donne) furono arrestati, rinchiusi nel Velodromo d'inverno in condizioni... (continua)
Era bello tornare
(continua)
(continua)
inviata da adriana 8/5/2011 - 08:11
Garibaldi
Chanson italienne – Garibaldi – Stormy Six – 1972
GARIBALDI
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/5/2011 - 22:53
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Big Red Sessions