Questa di Marinella
je ne comprends pas la fin de la chanson derniere stroffe les 6 dernieres phrases: pouquoi "il pouvait changer" , si on parle de la femme qui finie par se transformer devenant un monstre : c'est elle qui à une prise de conscience et peut changer la condition de son mari, c est a dire son pouvoir sur elle donc je traduirais par une forme impersonnelle : on pouvait changer sa condition ou sa condition pouvait changer!
non???
non???
gigiestar 19/3/2011 - 16:50
Ultimamente
[2010]
Album : Ultimamente
"Abbiamo iniziato a scrivere Ultimamente quando leggevamo il blog della mamma di Federico Aldrovandi, una signora con una tale forza che ci ha riempito di energia. Pochi mesi dopo è stato ucciso Stefano Cucchi e una canzone del genere per noi era un dovere"
Stralcio dell'intervista uscita su Alias di sabato 11 Settembre 2010.
Album : Ultimamente
"Abbiamo iniziato a scrivere Ultimamente quando leggevamo il blog della mamma di Federico Aldrovandi, una signora con una tale forza che ci ha riempito di energia. Pochi mesi dopo è stato ucciso Stefano Cucchi e una canzone del genere per noi era un dovere"
Stralcio dell'intervista uscita su Alias di sabato 11 Settembre 2010.
Ultimamente isciu ca ete la paccia ca a quai cumanda
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/3/2011 - 15:04
Lampedusa
[2010]
Album : Ultimamente
Album : Ultimamente
Row row to Lampedusa we go
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/3/2011 - 14:49
Garibaldi Blues
[1965]
Testo di Bruno Lauzi
Musica di Eddie Cooley e John Davenport
Album: Lauzi al cabaret
Fever fu una canzone di Eddie Cooley e John Davenport del 1956 incisa per la prima volta da Little Willie John, diventò poi un grande successo grazie alla sensuale cover di Peggy Lee del 1958.
Moltissimi gli artisti che hanno realizzato una cover di questa canzone: citiamo solo Amanda Lear, Beyoncè Knowles, Michael Bublè, Ray Charles con Natalie Cole, The Cramps (in una versione psychobilly), Bob Dylan, Ella Fitzgerald, Tom Jones, Elvis Presley (nell'album Elvis Is Back!), The Pussycat Dolls, The Doors e, in Italia, Bruno Lauzi e Mina.
La cover di Lauzi venne incisa con un testo umoristico in italiano, scritto dallo stesso cantautore genovese nel 1965 ed intitolata dapprima solo Garibaldi (inserita nell'album Lauzi al cabaret, pubblicato a dicembre dello stesso anno dalla Compagnia Generale... (continua)
Testo di Bruno Lauzi
Musica di Eddie Cooley e John Davenport
Album: Lauzi al cabaret
Fever fu una canzone di Eddie Cooley e John Davenport del 1956 incisa per la prima volta da Little Willie John, diventò poi un grande successo grazie alla sensuale cover di Peggy Lee del 1958.
Moltissimi gli artisti che hanno realizzato una cover di questa canzone: citiamo solo Amanda Lear, Beyoncè Knowles, Michael Bublè, Ray Charles con Natalie Cole, The Cramps (in una versione psychobilly), Bob Dylan, Ella Fitzgerald, Tom Jones, Elvis Presley (nell'album Elvis Is Back!), The Pussycat Dolls, The Doors e, in Italia, Bruno Lauzi e Mina.
La cover di Lauzi venne incisa con un testo umoristico in italiano, scritto dallo stesso cantautore genovese nel 1965 ed intitolata dapprima solo Garibaldi (inserita nell'album Lauzi al cabaret, pubblicato a dicembre dello stesso anno dalla Compagnia Generale... (continua)
"Cerèa… súmachi.. cu fu?.. cca sugnu.. Garibaldi blues.."
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 19/3/2011 - 13:10
Maria
Album: Yanez
Testo reperito in questa pagina
Inserito dopo la visione della conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.
"Scoppia il cielo e te par mea vera
che stavolta l'è mea una guèra"
.. scoppia il cielo e non ti pare vero che stavolta non è una guerra..
Fisarmonica e violino accompagnano il canto di Maria, in una sera in cui "i profeti della birra rossa media / si sistemano la sedia / e poi non sanno più cosa fare". Maria, con la gonna troppo corta, viene da un paese lontano e non si sa nemmeno se si chiama Maria. Slaccia cinture e dipinge col rossetto dei suoi baci tutti quelli che la chiamano, per poter mandare i soldi a casa. Delicatissima storia di prostituzione di paese. "Bocca di rosa"?
La frase: "Qui nel lago certe stelle son cadute e le cravatte son svenute / ma se beef un oultu giir / e domani ci sarà la processione / e vuoi imparare una canzone che nessuno imparerà"
www.bielle.org
Testo reperito in questa pagina
Inserito dopo la visione della conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.
"Scoppia il cielo e te par mea vera
che stavolta l'è mea una guèra"
.. scoppia il cielo e non ti pare vero che stavolta non è una guerra..
Fisarmonica e violino accompagnano il canto di Maria, in una sera in cui "i profeti della birra rossa media / si sistemano la sedia / e poi non sanno più cosa fare". Maria, con la gonna troppo corta, viene da un paese lontano e non si sa nemmeno se si chiama Maria. Slaccia cinture e dipinge col rossetto dei suoi baci tutti quelli che la chiamano, per poter mandare i soldi a casa. Delicatissima storia di prostituzione di paese. "Bocca di rosa"?
La frase: "Qui nel lago certe stelle son cadute e le cravatte son svenute / ma se beef un oultu giir / e domani ci sarà la processione / e vuoi imparare una canzone che nessuno imparerà"
www.bielle.org
Le fisarmoniche si muovon come bruchi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/3/2011 - 12:19
Ciamel amuur
[2011]
Album: Yanez
Vedere anche la conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.
Ed ecco che Davide, quello che "me canzun d'amuur en scrive mea", scrive una delle più belle, profonde, sincere e pudiche canzoni d'amore di tutti i tempi. Nella storia della collaborazionista che si sacrifica per amore c'è il paese tutto intero, con quel suo misto di pudore e di ipocrisia. La storia vissuta e segnata sulla pelle. Senz'altro una storia vera, ma riportata in vita, vivida, dalla poesia. Paradossale, ma sembra quasi una canzone di Maieron. A volte la vicinanza crea travasi.
Giorgio Maimone Bielle.org
E non c’è niente da fare. O in laghèe o in italiano sono brividi comunque, è commozione, è impressione grande. Stare dalla parte degli ultimi è la lezione di De André. E Davide prende l’ultima degli ultimi: una collaborazionista dei fascisti, rapata a... (continua)
Album: Yanez
Vedere anche la conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.
Ed ecco che Davide, quello che "me canzun d'amuur en scrive mea", scrive una delle più belle, profonde, sincere e pudiche canzoni d'amore di tutti i tempi. Nella storia della collaborazionista che si sacrifica per amore c'è il paese tutto intero, con quel suo misto di pudore e di ipocrisia. La storia vissuta e segnata sulla pelle. Senz'altro una storia vera, ma riportata in vita, vivida, dalla poesia. Paradossale, ma sembra quasi una canzone di Maieron. A volte la vicinanza crea travasi.
Giorgio Maimone Bielle.org
E non c’è niente da fare. O in laghèe o in italiano sono brividi comunque, è commozione, è impressione grande. Stare dalla parte degli ultimi è la lezione di De André. E Davide prende l’ultima degli ultimi: una collaborazionista dei fascisti, rapata a... (continua)
Per datt el teemp de scapà
(continua)
(continua)
inviata da adriana 19/3/2011 - 08:22
La leva
anonimo
Chanson sicilienne – La Leva – Anonyme.
Chanson sicilienne de la période immédiatement post-unitaire, expression de la plus profonde désillusion populaire suite à l'ajournement du programme démocratique de Garibaldi et à l'alliance entre la nouvelle bourgeoisie piémontaise et la vieille aristocratie îlienne, liée à la rente parasitaire. Parmi les aspects les plus impopulaires de la politique du nouveau gouvernement il y avait sans doute aucun la conscription obligatoire, le système du tirage au sort, truqué de mille façons, qui contraignait toujours les jeunes des classes subalternes à « servir la patrie » pendant de longues années, les amenant à combattre et à mourir pour des causes incompréhensibles, sous le commandement d'officiers qui parlaient une langue tout-à-fait différente et qui les considéraient comme des barbares à civiliser.
(note de: "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974... (continua)
Chanson sicilienne de la période immédiatement post-unitaire, expression de la plus profonde désillusion populaire suite à l'ajournement du programme démocratique de Garibaldi et à l'alliance entre la nouvelle bourgeoisie piémontaise et la vieille aristocratie îlienne, liée à la rente parasitaire. Parmi les aspects les plus impopulaires de la politique du nouveau gouvernement il y avait sans doute aucun la conscription obligatoire, le système du tirage au sort, truqué de mille façons, qui contraignait toujours les jeunes des classes subalternes à « servir la patrie » pendant de longues années, les amenant à combattre et à mourir pour des causes incompréhensibles, sous le commandement d'officiers qui parlaient une langue tout-à-fait différente et qui les considéraient comme des barbares à civiliser.
(note de: "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974... (continua)
LA LEVÉE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/3/2011 - 22:04
Atom and Evil
[1946]
Songwriters: Hy Zaret and Lou Singer
This gospel song worries about the potential misuse of atomic power by an undefined 'Evil.' While The Golden Gate Quartet was no doubt referring to a global, metaphoric 'Evil,' one without geographic borders, the U.S. government was busily anticipating the inevitable goal of the nation it believed to be the true evil, the USSR. And on that day when the Russians tested their first bomb (August 29, 1949), 'evil' would be defined for us by politicians…repeatedly.
The Golden Gate Quartet was formed in 1934 in Norfolk, Virginia and is best remembered for popularizing the 'jubilee' style of black gospel. The original line-up for The Gates, as they came to be known, was William Langford (first tenor), Henry Owens (second tenor), Willie Johnson (baritone) and Orlandus Wilson (bass). The Gates first found success on the radio, especially on WBT in Charlotte,... (continua)
Songwriters: Hy Zaret and Lou Singer
This gospel song worries about the potential misuse of atomic power by an undefined 'Evil.' While The Golden Gate Quartet was no doubt referring to a global, metaphoric 'Evil,' one without geographic borders, the U.S. government was busily anticipating the inevitable goal of the nation it believed to be the true evil, the USSR. And on that day when the Russians tested their first bomb (August 29, 1949), 'evil' would be defined for us by politicians…repeatedly.
The Golden Gate Quartet was formed in 1934 in Norfolk, Virginia and is best remembered for popularizing the 'jubilee' style of black gospel. The original line-up for The Gates, as they came to be known, was William Langford (first tenor), Henry Owens (second tenor), Willie Johnson (baritone) and Orlandus Wilson (bass). The Gates first found success on the radio, especially on WBT in Charlotte,... (continua)
Now, brothers and sisters, I'm troubled to say
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 18/3/2011 - 09:10
Wake Me Up When September Ends
Adoro questa canzone... mi commuove sempre, soprattutto se penso che Billie ha perduto suo padre quando aveva solo 10 ANNI!! I green day sono davvero la mia band preferita, l'unica band che mi fa piangere ogni volta... e che non smetterò mai di ascoltare! Billie, Mike e Tré siete fantastici! I love you
greeen day 4ever 17/3/2011 - 16:47
La riva bianca, la riva nera
Chanson italienne – La riva bianca, la riva nera – Iva Zanicchi – 1971
Ce qui est moins connu c'est que la version espagnole LA ORILLA BLANCA, LA ORILLA NEGRA, reprise par les étudiants espagnols en 1971, devînt un des principaux chants antifranquistes de cette période [R.V.]
RIVE BLANCHE, RIVE NOIRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/3/2011 - 15:31
Recitativo [Due invocazioni e un atto di accusa] e Corale [La leggenda del re infelice]
la piu' bella"Poesia" del grande Fabri.grazie Fabri
peringianni53@libero.it
peringianni53@libero.it
17/3/2011 - 14:38
AltrItalia
Chanson italienne – AltrItalia – Modena City Ramblers – 2011
Quelques mots pour décrypter la chanson du jour. D'abord, c'est un peu la difficulté de ceux qui écrivent des chansons liées à des faits précis, à des événements particuliers ou qui font référence à des personnages ou des histoires ; ils parlent souvent de choses locales, éphémères, parfois inconnues ou fort ignorées... Ou volontairement occultées par les médias. C'est pourquoi, il faut souvent aussi donner quelques éclaircissements :
Écopelle : est un néologisme tiré du mot italien : ecopelle, qui signifie littéralement : peau écologique. Écopelle me semble un mot plus joli que skaï, plus court que cuir synthétique...
Libera : est une association de lutte contre les mafias. Libera dispose de son propre site en plusieurs langues, dont le français.
Cilento : est une région du Sud de l'Italie en Lucanie.
Angelo Vassalo, maire de Pollica (Campanie), abattu le 6 septembre 2010. Il gênait beaucoup et pas seulement les mafias criminelles...
Quelques mots pour décrypter la chanson du jour. D'abord, c'est un peu la difficulté de ceux qui écrivent des chansons liées à des faits précis, à des événements particuliers ou qui font référence à des personnages ou des histoires ; ils parlent souvent de choses locales, éphémères, parfois inconnues ou fort ignorées... Ou volontairement occultées par les médias. C'est pourquoi, il faut souvent aussi donner quelques éclaircissements :
Écopelle : est un néologisme tiré du mot italien : ecopelle, qui signifie littéralement : peau écologique. Écopelle me semble un mot plus joli que skaï, plus court que cuir synthétique...
Libera : est une association de lutte contre les mafias. Libera dispose de son propre site en plusieurs langues, dont le français.
Cilento : est une région du Sud de l'Italie en Lucanie.
Angelo Vassalo, maire de Pollica (Campanie), abattu le 6 septembre 2010. Il gênait beaucoup et pas seulement les mafias criminelles...
AUTRE ITALIE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/3/2011 - 14:29
One
Purtroppo mi duole annoverare tra i già numerosi casi di demenza senile quella di un musicista che ho sempre stimato, cioè James Hetfield.
L'uomo che ha scritto i versi qui sopra, qualche anno dopo (settembre 2008) ha dichiarato quanto segue:
Metallica frontman James Hetfield recently told German-language TV network 3sat that part of him was proud the U.S. military chose the band’s music to torture prisoners at U.S. detention centers in Cuba’s Guantanamo Bay. “It’s strong; it’s music that’s powerful,” Hetfield says. “It represents something that they don’t like—maybe freedom, aggression… I don’t know… Freedom of speech. And then part of me is kind of bummed about it that people worry about us being attached to some political statement because of that. We’ve got nothing to do with this and we’re trying to be as apolitical as possible, ’cause I think politics and music, at least for us, don’t... (continua)
L'uomo che ha scritto i versi qui sopra, qualche anno dopo (settembre 2008) ha dichiarato quanto segue:
Metallica frontman James Hetfield recently told German-language TV network 3sat that part of him was proud the U.S. military chose the band’s music to torture prisoners at U.S. detention centers in Cuba’s Guantanamo Bay. “It’s strong; it’s music that’s powerful,” Hetfield says. “It represents something that they don’t like—maybe freedom, aggression… I don’t know… Freedom of speech. And then part of me is kind of bummed about it that people worry about us being attached to some political statement because of that. We’ve got nothing to do with this and we’re trying to be as apolitical as possible, ’cause I think politics and music, at least for us, don’t... (continua)
Alberto 17/3/2011 - 13:35
Not a Victory
Song I wrote in 1999 as a march tune for the "Not a Victory" parade peace activists in Washington DC held after the end of the 1999 US/NATO attacks on Serbia. I proposed the title of the parade which then inspired the song.
Oh, it's not a victory now
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:57
I Died for a Lie
[2005]
I died for a lie. I died for a lie.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:50
No Nations No Nukes
[1982]
Da questa pagina del sito dell'autrice:
"In 1982 a collection of various anti-authoritarians, anarchists, syndicalists and libertarians,
formed a coalition for the big June 6th New York City Disarmament march
that drew 1 million people. Below are some photos of the group's activities, including tabling at a pre-March forum; burning the flags of all the nations at the United Nations (which drew lots of press--who were pretty ticked when they saw how tiny our flags were. Tip, burn big flags!!)
Organizer Carol Moore (pink shirt and short dyed black hair) brought her guitar (in front of the Stop WW III artwork -- yes, my scanner sucks) and sang the No Nations - No Nukes theme song (lyrics below). And forty-odd anti-statists of all stripes marched behind the No Nations - No Nukes banner. It was quite a high singing our theme song as we strode past the United Nations!!!"
Da questa pagina del sito dell'autrice:
"In 1982 a collection of various anti-authoritarians, anarchists, syndicalists and libertarians,
formed a coalition for the big June 6th New York City Disarmament march
that drew 1 million people. Below are some photos of the group's activities, including tabling at a pre-March forum; burning the flags of all the nations at the United Nations (which drew lots of press--who were pretty ticked when they saw how tiny our flags were. Tip, burn big flags!!)
Organizer Carol Moore (pink shirt and short dyed black hair) brought her guitar (in front of the Stop WW III artwork -- yes, my scanner sucks) and sang the No Nations - No Nukes theme song (lyrics below). And forty-odd anti-statists of all stripes marched behind the No Nations - No Nukes banner. It was quite a high singing our theme song as we strode past the United Nations!!!"
No Nations, No Nukes. Oh, listen people now.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:19
War Pigs
Fantastica canzone. L'introduzione è una delle più paurose della storia del rock,con Iommy che scarica bordate di "napalm" di chitarra elettrica, e in sottofondo incessanti le sirene antiaeree; poi il silenzio assoluto (la distruzione) e infine Ozzy che declama le liriche al vetriolo,e sembra arringare un'ipotetica folla di sopravvissuti.
Paolo 17/3/2011 - 10:51
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
inviata da DonQuijote82 17/3/2011 - 10:25
Dal paese guasto. Partitura per un inizio
Da Nazione Indiana
Nel giorno dell'Unità d'Italia, viene presentato a Milanoil nuovo numero dell'Ulisse, dedicato al paese guasto. Pubblico il poemetto che ho scritto per l'occasione, contando di pubblicare poi - quando l'avrò - la versione musicata
Nel giorno dell'Unità d'Italia, viene presentato a Milanoil nuovo numero dell'Ulisse, dedicato al paese guasto. Pubblico il poemetto che ho scritto per l'occasione, contando di pubblicare poi - quando l'avrò - la versione musicata
Guasto:
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 09:34
Garibaldi
[1972]
Album :L'Unità.
Album :L'Unità.
E parliamo di Garibaldi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 08:49
A solo un metro
VIDEO CANDIDATO AL PREMIO AMNESTY ITALIA 2011
A SOLO UN METRO è l'ultimo singolo del cantautore romano Luca Bussoletti che vede la partecipazione straordinaria di Dario Fo (Premio Nobel per la letteratura nel 1997).
Il brano, tra atmosfere rarefatte e parole cariche di immagini, affronta la drammatica realtà delle mine anti-persone sposandosi alla perfezione con il videoclip, estratto del film "Habibi", di Davide Del Degan che, insieme alla produzione Galaxia, ha deciso di dare il suo apporto all'iniziativa concedendo in esclusiva l'utilizzo di alcune sequenze particolarmente toccanti.
I PROVENTI GENERATI DA QUESTO BRANO SARANNO INTERAMENTE DEVOLUTI AD AMNESTY ITALIA.
A SOLO UN METRO è l'ultimo singolo del cantautore romano Luca Bussoletti che vede la partecipazione straordinaria di Dario Fo (Premio Nobel per la letteratura nel 1997).
Il brano, tra atmosfere rarefatte e parole cariche di immagini, affronta la drammatica realtà delle mine anti-persone sposandosi alla perfezione con il videoclip, estratto del film "Habibi", di Davide Del Degan che, insieme alla produzione Galaxia, ha deciso di dare il suo apporto all'iniziativa concedendo in esclusiva l'utilizzo di alcune sequenze particolarmente toccanti.
I PROVENTI GENERATI DA QUESTO BRANO SARANNO INTERAMENTE DEVOLUTI AD AMNESTY ITALIA.
Adesso sono più vicino ai fiori e a te
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 07:42
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
War In The City
Grazie a DonQuijote82 che ha finalmente trascritto il testo originale inglese
E’ guerra in città
(continua)
(continua)
16/3/2011 - 20:12
Année dorée de la danse
Année dorée de la danse
Canzone française – Année dorée de la danse – 1927 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 26
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
C'était donc, dit le narrateur, l'année de ma naissance... On est en 1927 et l'année de la naissance du narrateur et même, dit-il, de sa naissance dorée. Ainsi commence la canzone du jour...
Oui, dit Lucien l'âne en souriant, j'entends bien ce que tu me dis, mais je me pose une question...De quel narrateur s'agit-il ? On devrait logiquement supposer que ce n'est ni Berta, ni Wilhelm, ni le maître d'équipage de l'Empereur... Ni la journaliste suisse, ni les Orages d'Acier, ni à l'Ouest...
Et de fait, tu as raison... Ce n'est aucune... (continua)
Canzone française – Année dorée de la danse – 1927 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 26
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
C'était donc, dit le narrateur, l'année de ma naissance... On est en 1927 et l'année de la naissance du narrateur et même, dit-il, de sa naissance dorée. Ainsi commence la canzone du jour...
Oui, dit Lucien l'âne en souriant, j'entends bien ce que tu me dis, mais je me pose une question...De quel narrateur s'agit-il ? On devrait logiquement supposer que ce n'est ni Berta, ni Wilhelm, ni le maître d'équipage de l'Empereur... Ni la journaliste suisse, ni les Orages d'Acier, ni à l'Ouest...
Et de fait, tu as raison... Ce n'est aucune... (continua)
L'année dorée de ma naissance
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/3/2011 - 19:51
No al nucleare
[2010]
Singolo : No Al Nucleare
(Bono, Zulu, Piotta, Pari)
Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, Piotta, Luca Zulu Persico, Leo Pari, Punkreas
Singolo : No Al Nucleare
(Bono, Zulu, Piotta, Pari)
Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, Piotta, Luca Zulu Persico, Leo Pari, Punkreas
Io dico no, dico no, dico no al nucleare!
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/3/2011 - 18:54
Percorsi:
Contro il Nucleare
Let's Start a War
[2003]
Album: IgNiGtE!
"The invasions of Afghanistan and Iraq by the great Satan. War is about money and power; and patriotism is used to justify the means of obtaining this by the power's that be.."
Album: IgNiGtE!
"The invasions of Afghanistan and Iraq by the great Satan. War is about money and power; and patriotism is used to justify the means of obtaining this by the power's that be.."
..Invest, divest, repress -Uncle Sam wants you, wants you
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 15:55
Three Mile Smile
[1979]
Lyrics by Steven Tyler
Music by Joe Perry
Album: Night in the Ruts
"Three Mile Smile" was Steven's social commentary concerning the 1979 nuclear disaster at Three Mile Island. It marked Tyler's initial stab at writing lyrics with a major political slant. Tyler also appeared at the 'No Nukes benefit concert' in '79, which featured many popular artists..
Lyrics by Steven Tyler
Music by Joe Perry
Album: Night in the Ruts
"Three Mile Smile" was Steven's social commentary concerning the 1979 nuclear disaster at Three Mile Island. It marked Tyler's initial stab at writing lyrics with a major political slant. Tyler also appeared at the 'No Nukes benefit concert' in '79, which featured many popular artists..
Oh...
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 14:06
Percorsi:
Contro il Nucleare
The Atom
"Consiros vei la passada folor"...(D.C. 2, XXVI,v.143). Purtroppo, non la vedono molti altri, e si sa che ogni generazione di centrali è sempre la più sicura che si possa concepire...fino alla successiva. E ai morti e agli ammalati non si fanno neppure le scuse, perché quei maleducati non hanno l'abitudine di accettarle.
Gian Piero Testa 16/3/2011 - 13:45
La riva bianca, la riva nera
Sono francese, il mio papa è italiano di Perugia. Ho ascoltato questa canzonne quando andavo, l'estate, in vacanza dalla mia nonna.Che piacere ritrovarla. Mi vengono brividi come negli anni settanta.
Isabella (Parigi) 16/3/2011 - 12:06
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Dall'album "Jamahiriya" (Jamāhīriyya è lo "stato delle masse", neologismo arabo coniato dallo stesso Gheddafi per definire il suo modello di regime)
Scritta da Alfred Sant e Raymond Agius
Benché la produzione di questo disco, registrato a Roma, sia attribuibile all' "Overseas Broadcasting Dept. Of The Socialist People's Libyan Arab Jamahiriya", ovvero a Gheddafi in persona, non ho trovato di meglio in rete quanto a CCG/AWS riguardanti la Libia.
Già... anche da queste pagine abbiamo salutato con entusiasmo le rivoluzioni in Tunisia e in Egitto (si vedano رئيس البلاد (Rayes Le Bled) e انا الشعب) ma sul recente conflitto in Libia nessuna presa di posizione...
Eppure non c'è dubbio che Gheddafi sia un dittatore narcisista e squallido ed un laido mercante che ha fatto affari con i nostri s-fascisti al potere sulla pelle di tanti migranti che vengono seraficamente lasciati morire... (continua)