Camicie Rosse
(1994)
Interpretata da Fiorella Mannoia in "Gente Comune"
e dall'autore in "Amore e guerra" (1996)
Questo è un sito decisamente multiforme e plurale... quindi se abbiamo appena finito di dedicare all'Unità d'Italia una ironica canzone su Garibaldi vogliamo ora ricordare questa bella canzone di Bubola che ha trovato in Fiorella Mannoia una fantastica interprete.
Come Anita e Pepin una canzone dove Garibaldi è visto come un combattente per la libertà. Certo che qualcuno, anche all'epoca, la pensava diversamente...
Interpretata da Fiorella Mannoia in "Gente Comune"
e dall'autore in "Amore e guerra" (1996)
Questo è un sito decisamente multiforme e plurale... quindi se abbiamo appena finito di dedicare all'Unità d'Italia una ironica canzone su Garibaldi vogliamo ora ricordare questa bella canzone di Bubola che ha trovato in Fiorella Mannoia una fantastica interprete.
Come Anita e Pepin una canzone dove Garibaldi è visto come un combattente per la libertà. Certo che qualcuno, anche all'epoca, la pensava diversamente...
Quando la luna arriva a Genova e la mia lettera da te
(continua)
(continua)
17/3/2011 - 20:59
Wake Me Up When September Ends
Adoro questa canzone... mi commuove sempre, soprattutto se penso che Billie ha perduto suo padre quando aveva solo 10 ANNI!! I green day sono davvero la mia band preferita, l'unica band che mi fa piangere ogni volta... e che non smetterò mai di ascoltare! Billie, Mike e Tré siete fantastici! I love you
greeen day 4ever 17/3/2011 - 16:47
La riva bianca, la riva nera
Chanson italienne – La riva bianca, la riva nera – Iva Zanicchi – 1971
Ce qui est moins connu c'est que la version espagnole LA ORILLA BLANCA, LA ORILLA NEGRA, reprise par les étudiants espagnols en 1971, devînt un des principaux chants antifranquistes de cette période [R.V.]
RIVE BLANCHE, RIVE NOIRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/3/2011 - 15:31
Recitativo [Due invocazioni e un atto di accusa] e Corale [La leggenda del re infelice]
la piu' bella"Poesia" del grande Fabri.grazie Fabri
peringianni53@libero.it
peringianni53@libero.it
17/3/2011 - 14:38
One
Purtroppo mi duole annoverare tra i già numerosi casi di demenza senile quella di un musicista che ho sempre stimato, cioè James Hetfield.
L'uomo che ha scritto i versi qui sopra, qualche anno dopo (settembre 2008) ha dichiarato quanto segue:
Metallica frontman James Hetfield recently told German-language TV network 3sat that part of him was proud the U.S. military chose the band’s music to torture prisoners at U.S. detention centers in Cuba’s Guantanamo Bay. “It’s strong; it’s music that’s powerful,” Hetfield says. “It represents something that they don’t like—maybe freedom, aggression… I don’t know… Freedom of speech. And then part of me is kind of bummed about it that people worry about us being attached to some political statement because of that. We’ve got nothing to do with this and we’re trying to be as apolitical as possible, ’cause I think politics and music, at least for us, don’t... (continua)
L'uomo che ha scritto i versi qui sopra, qualche anno dopo (settembre 2008) ha dichiarato quanto segue:
Metallica frontman James Hetfield recently told German-language TV network 3sat that part of him was proud the U.S. military chose the band’s music to torture prisoners at U.S. detention centers in Cuba’s Guantanamo Bay. “It’s strong; it’s music that’s powerful,” Hetfield says. “It represents something that they don’t like—maybe freedom, aggression… I don’t know… Freedom of speech. And then part of me is kind of bummed about it that people worry about us being attached to some political statement because of that. We’ve got nothing to do with this and we’re trying to be as apolitical as possible, ’cause I think politics and music, at least for us, don’t... (continua)
Alberto 17/3/2011 - 13:35
Not a Victory
Song I wrote in 1999 as a march tune for the "Not a Victory" parade peace activists in Washington DC held after the end of the 1999 US/NATO attacks on Serbia. I proposed the title of the parade which then inspired the song.
Oh, it's not a victory now
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:57
I Died for a Lie
[2005]
I died for a lie. I died for a lie.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:50
No Nations No Nukes
[1982]
Da questa pagina del sito dell'autrice:
"In 1982 a collection of various anti-authoritarians, anarchists, syndicalists and libertarians,
formed a coalition for the big June 6th New York City Disarmament march
that drew 1 million people. Below are some photos of the group's activities, including tabling at a pre-March forum; burning the flags of all the nations at the United Nations (which drew lots of press--who were pretty ticked when they saw how tiny our flags were. Tip, burn big flags!!)
Organizer Carol Moore (pink shirt and short dyed black hair) brought her guitar (in front of the Stop WW III artwork -- yes, my scanner sucks) and sang the No Nations - No Nukes theme song (lyrics below). And forty-odd anti-statists of all stripes marched behind the No Nations - No Nukes banner. It was quite a high singing our theme song as we strode past the United Nations!!!"
Da questa pagina del sito dell'autrice:
"In 1982 a collection of various anti-authoritarians, anarchists, syndicalists and libertarians,
formed a coalition for the big June 6th New York City Disarmament march
that drew 1 million people. Below are some photos of the group's activities, including tabling at a pre-March forum; burning the flags of all the nations at the United Nations (which drew lots of press--who were pretty ticked when they saw how tiny our flags were. Tip, burn big flags!!)
Organizer Carol Moore (pink shirt and short dyed black hair) brought her guitar (in front of the Stop WW III artwork -- yes, my scanner sucks) and sang the No Nations - No Nukes theme song (lyrics below). And forty-odd anti-statists of all stripes marched behind the No Nations - No Nukes banner. It was quite a high singing our theme song as we strode past the United Nations!!!"
No Nations, No Nukes. Oh, listen people now.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 11:19
War Pigs
Fantastica canzone. L'introduzione è una delle più paurose della storia del rock,con Iommy che scarica bordate di "napalm" di chitarra elettrica, e in sottofondo incessanti le sirene antiaeree; poi il silenzio assoluto (la distruzione) e infine Ozzy che declama le liriche al vetriolo,e sembra arringare un'ipotetica folla di sopravvissuti.
Paolo 17/3/2011 - 10:51
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
inviata da DonQuijote82 17/3/2011 - 10:25
Dal paese guasto. Partitura per un inizio
Da Nazione Indiana
Nel giorno dell'Unità d'Italia, viene presentato a Milanoil nuovo numero dell'Ulisse, dedicato al paese guasto. Pubblico il poemetto che ho scritto per l'occasione, contando di pubblicare poi - quando l'avrò - la versione musicata
Nel giorno dell'Unità d'Italia, viene presentato a Milanoil nuovo numero dell'Ulisse, dedicato al paese guasto. Pubblico il poemetto che ho scritto per l'occasione, contando di pubblicare poi - quando l'avrò - la versione musicata
Guasto:
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 09:34
In Generale
Grandi feste oggi e tricolori alle finestre per questa inutile celebrazione a base di un Benigni riciclatosi nazionalpopulista, di gente che pensa di opporsi al razzismo della lega sventolando un simbolo ugualmente nazionalista, tutta l'Italia unita, sì ma nella retorica e nell'ipocrisia.
Su che cosa ha significato veramente l'unificazione italiana, ma sarebbe più corretto parlare di conquista piemontese, per il meridione d'Italia abbiamo già scritto e discusso a lungo.
La cosa migliore oggi è quindi riderci un po' sopra con questa divertente canzone interpretata da Elio e le storie tese dove l'eroe dei due mondi si fa eroe anche del terzo e corre a unificare l'Africa. Come cantava il buon Bob Marley, che - ne siamo sicuri - non auspicava un'Africa unita sotto qualche dinastia reale nordafricana...
Vengono citati i brani "Generale" e "Titanic", entrambi di Francesco De Gregori, "Samarcanda"... (continua)
Su che cosa ha significato veramente l'unificazione italiana, ma sarebbe più corretto parlare di conquista piemontese, per il meridione d'Italia abbiamo già scritto e discusso a lungo.
La cosa migliore oggi è quindi riderci un po' sopra con questa divertente canzone interpretata da Elio e le storie tese dove l'eroe dei due mondi si fa eroe anche del terzo e corre a unificare l'Africa. Come cantava il buon Bob Marley, che - ne siamo sicuri - non auspicava un'Africa unita sotto qualche dinastia reale nordafricana...
Vengono citati i brani "Generale" e "Titanic", entrambi di Francesco De Gregori, "Samarcanda"... (continua)
In generale, dietro la collina
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 17/3/2011 - 09:04
Garibaldi
[1972]
Album :L'Unità.
Album :L'Unità.
E parliamo di Garibaldi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 08:49
A solo un metro
VIDEO CANDIDATO AL PREMIO AMNESTY ITALIA 2011
A SOLO UN METRO è l'ultimo singolo del cantautore romano Luca Bussoletti che vede la partecipazione straordinaria di Dario Fo (Premio Nobel per la letteratura nel 1997).
Il brano, tra atmosfere rarefatte e parole cariche di immagini, affronta la drammatica realtà delle mine anti-persone sposandosi alla perfezione con il videoclip, estratto del film "Habibi", di Davide Del Degan che, insieme alla produzione Galaxia, ha deciso di dare il suo apporto all'iniziativa concedendo in esclusiva l'utilizzo di alcune sequenze particolarmente toccanti.
I PROVENTI GENERATI DA QUESTO BRANO SARANNO INTERAMENTE DEVOLUTI AD AMNESTY ITALIA.
A SOLO UN METRO è l'ultimo singolo del cantautore romano Luca Bussoletti che vede la partecipazione straordinaria di Dario Fo (Premio Nobel per la letteratura nel 1997).
Il brano, tra atmosfere rarefatte e parole cariche di immagini, affronta la drammatica realtà delle mine anti-persone sposandosi alla perfezione con il videoclip, estratto del film "Habibi", di Davide Del Degan che, insieme alla produzione Galaxia, ha deciso di dare il suo apporto all'iniziativa concedendo in esclusiva l'utilizzo di alcune sequenze particolarmente toccanti.
I PROVENTI GENERATI DA QUESTO BRANO SARANNO INTERAMENTE DEVOLUTI AD AMNESTY ITALIA.
Adesso sono più vicino ai fiori e a te
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 07:42
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
War In The City
Grazie a DonQuijote82 che ha finalmente trascritto il testo originale inglese
E’ guerra in città
(continua)
(continua)
16/3/2011 - 20:12
Année dorée de la danse
Année dorée de la danse
Canzone française – Année dorée de la danse – 1927 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 26
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
C'était donc, dit le narrateur, l'année de ma naissance... On est en 1927 et l'année de la naissance du narrateur et même, dit-il, de sa naissance dorée. Ainsi commence la canzone du jour...
Oui, dit Lucien l'âne en souriant, j'entends bien ce que tu me dis, mais je me pose une question...De quel narrateur s'agit-il ? On devrait logiquement supposer que ce n'est ni Berta, ni Wilhelm, ni le maître d'équipage de l'Empereur... Ni la journaliste suisse, ni les Orages d'Acier, ni à l'Ouest...
Et de fait, tu as raison... Ce n'est aucune... (continua)
Canzone française – Année dorée de la danse – 1927 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 26
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
C'était donc, dit le narrateur, l'année de ma naissance... On est en 1927 et l'année de la naissance du narrateur et même, dit-il, de sa naissance dorée. Ainsi commence la canzone du jour...
Oui, dit Lucien l'âne en souriant, j'entends bien ce que tu me dis, mais je me pose une question...De quel narrateur s'agit-il ? On devrait logiquement supposer que ce n'est ni Berta, ni Wilhelm, ni le maître d'équipage de l'Empereur... Ni la journaliste suisse, ni les Orages d'Acier, ni à l'Ouest...
Et de fait, tu as raison... Ce n'est aucune... (continua)
L'année dorée de ma naissance
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/3/2011 - 19:51
No al nucleare
[2010]
Singolo : No Al Nucleare
(Bono, Zulu, Piotta, Pari)
Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, Piotta, Luca Zulu Persico, Leo Pari, Punkreas
Singolo : No Al Nucleare
(Bono, Zulu, Piotta, Pari)
Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, Piotta, Luca Zulu Persico, Leo Pari, Punkreas
Io dico no, dico no, dico no al nucleare!
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/3/2011 - 18:54
Percorsi:
Contro il Nucleare
Let's Start a War
[2003]
Album: IgNiGtE!
"The invasions of Afghanistan and Iraq by the great Satan. War is about money and power; and patriotism is used to justify the means of obtaining this by the power's that be.."
Album: IgNiGtE!
"The invasions of Afghanistan and Iraq by the great Satan. War is about money and power; and patriotism is used to justify the means of obtaining this by the power's that be.."
..Invest, divest, repress -Uncle Sam wants you, wants you
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 15:55
Three Mile Smile
[1979]
Lyrics by Steven Tyler
Music by Joe Perry
Album: Night in the Ruts
"Three Mile Smile" was Steven's social commentary concerning the 1979 nuclear disaster at Three Mile Island. It marked Tyler's initial stab at writing lyrics with a major political slant. Tyler also appeared at the 'No Nukes benefit concert' in '79, which featured many popular artists..
Lyrics by Steven Tyler
Music by Joe Perry
Album: Night in the Ruts
"Three Mile Smile" was Steven's social commentary concerning the 1979 nuclear disaster at Three Mile Island. It marked Tyler's initial stab at writing lyrics with a major political slant. Tyler also appeared at the 'No Nukes benefit concert' in '79, which featured many popular artists..
Oh...
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 14:06
Percorsi:
Contro il Nucleare
La riva bianca, la riva nera
Sono francese, il mio papa è italiano di Perugia. Ho ascoltato questa canzonne quando andavo, l'estate, in vacanza dalla mia nonna.Che piacere ritrovarla. Mi vengono brividi come negli anni settanta.
Isabella (Parigi) 16/3/2011 - 12:06
Central Nuclear
[1983]
Álbum: Me Gusta Ser (una zorra)
Álbum: Me Gusta Ser (una zorra)
Esta mañana temprano,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 12:06
Percorsi:
Contro il Nucleare
Declare Guerre Nucleaire
[2000]
Album: Veni Vidi Vicious
Album: Veni Vidi Vicious
Had an atomic bore – in 2004
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/3/2011 - 09:18
Percorsi:
Contro il Nucleare
Nucléaire
Cette chanson a été dédiée à Sébastien Briat mort accidentellement le 07 novembre 2004 au cours d'une opération contre le transport ferroviaire non sécurisé des déchets nucléaires.(fonte:L'écologie en chansons
Je lève ma tête et scrute l’horizon
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/3/2011 - 08:05
Percorsi:
Contro il Nucleare
Nucléaire
[1998]
Album : Eponyme
Album : Eponyme
(paragraphe créole)
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/3/2011 - 07:35
Percorsi:
Contro il Nucleare
Latinoamérica
[2010]
Album "Entren los que quieran"
Con Totó la Momposina, Susana Baca, María Rita e Gustavo Santaolalla.
Album "Entren los que quieran"
Con Totó la Momposina, Susana Baca, María Rita e Gustavo Santaolalla.
Soy,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 22:49
Сыновья уходят в бой
I nostri figli partono
Poikamme lähtevät taisteluun
(continua)
(continua)
inviata da emanuele ricciardi 15/3/2011 - 22:04
Sud
Chanson italienne – Sud – Gang – 1991
Sud est une amère constatation sur l'émigration, sur le long voyage qui conduit du sud aux grandes villes industrielles qui offrent seulement du travail au noir et de l' exploitation.
Sud est une amère constatation sur l'émigration, sur le long voyage qui conduit du sud aux grandes villes industrielles qui offrent seulement du travail au noir et de l' exploitation.
SUD
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/3/2011 - 21:44
Tchernobyl
[1990]
Album : En attendant demain...
Album : En attendant demain...
Tchernobyl, Tchernobyl
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/3/2011 - 19:59
Percorsi:
Contro il Nucleare
Tchernobyl blues
[1990]
Album : "Ullegarra"
Album : "Ullegarra"
Je suis blanc-bec russe un prince sans Prusse
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/3/2011 - 19:39
Percorsi:
Contro il Nucleare
Il reduce
[2011]
Album: Yanez
Qui siamo dalle parti della "Guerra di Piero", un reduce della seconda guerra mondiale che ricorda come ha perso la mano in guerra e come i soldati, anche lui che non aveva mai sparato nemmeno a un fagiano, imparavano le geografia dai nomi dei posti che bruciavano, quando "a Nikolaevka brindavano col ghiaccio e col fuoco". Un preghiera laica scritta "col sangue non speso e una penna nera". Arrangiamento con tromba e corno francese che fanno atmosfera. Triste.
La frase: "O forsi l'è sta l to regal / strapamm via quela man sciagurada / che pregava per mia fass cupà / e sparava, sparava, sparava / a oltra gent che sparava"
www.bielle.org
(DonQuijote82)
Album: Yanez
Qui siamo dalle parti della "Guerra di Piero", un reduce della seconda guerra mondiale che ricorda come ha perso la mano in guerra e come i soldati, anche lui che non aveva mai sparato nemmeno a un fagiano, imparavano le geografia dai nomi dei posti che bruciavano, quando "a Nikolaevka brindavano col ghiaccio e col fuoco". Un preghiera laica scritta "col sangue non speso e una penna nera". Arrangiamento con tromba e corno francese che fanno atmosfera. Triste.
La frase: "O forsi l'è sta l to regal / strapamm via quela man sciagurada / che pregava per mia fass cupà / e sparava, sparava, sparava / a oltra gent che sparava"
www.bielle.org
(DonQuijote82)
Spècia un attim a cascià via 'l suu
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/3/2011 - 19:37
Atome sweet atome
[1979]
Album : L'or et le cuivre
Parole di Gilles Servat
Musica di Gilles Servat e Daniel Potet
Album : L'or et le cuivre
Parole di Gilles Servat
Musica di Gilles Servat e Daniel Potet
Monsieur le président, la renommée volage
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/3/2011 - 19:21
Percorsi:
Contro il Nucleare
S'ciòp e Picòun
Da Sul tetto del mondo 15-3-2011
La nèbia cme 'na quèrta la quacia sò la basa
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/3/2011 - 19:18
Les centrales
Apocalypse Nano
di Alessandra Daniele
da Carmilla online
Le centrali nucleari italiane saranno sicurissime.
Noi italiani siamo precisi e organizzati, non casinisti come i giapponesi. Come sempre, i nostri appalti saranno limpidi come il cristallo, i nostri cantieri totalmente in regola, le nostre assunzioni basate sul più rigido criterio meritocratico, i nostri controlli rigorosi ed imparziali. Costruiremo centrali tecnicamente all'avanguardia, nel rispetto dell'ambiente e del territorio. Le scorie saranno smaltite in modo corretto e tempestivo, com'è sempre accaduto per ogni tipo di rifiuto urbano.
E poi l'Italia non è zona sismica.
Quello dell'Aquila è stato un attentato islamico. Quello di Foligno un cedimento strutturale. Quello in Irpinia non è mai esistito, fu solo un complotto dei magistrati per diffamare la classe politica locale. I morti del Friuli furono vittime della feroce... (continua)
15/3/2011 - 18:38
Men of England, Heirs of Glory
[1819]
Stanze 37 e 38 da “The Mask of Anarchy - Written on the Occasion of the Massacre at Manchester”, poema politico che Shelley compose – come Song to the Men of England – sull’onda dell’indignazione per il massacro di Manchester del 16 agosto 1819.
Musica che William Henry Bell (1873-1946), compositore e direttore d’orchestra inglese, pubblicò nel 1925.
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Page.
Stanze 37 e 38 da “The Mask of Anarchy - Written on the Occasion of the Massacre at Manchester”, poema politico che Shelley compose – come Song to the Men of England – sull’onda dell’indignazione per il massacro di Manchester del 16 agosto 1819.
Musica che William Henry Bell (1873-1946), compositore e direttore d’orchestra inglese, pubblicò nel 1925.
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Page.
Men of England, heirs of Glory,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 15:35
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
Song to the Men of England
Versione inglese cantabile di “Un du akerst” di Chaim Zhitlowsky proposta da Ruth Rubin, folksinger e celebre etnomusicologa ebrea canadese di origini russe, in una delle sue importanti raccolte di canzoni yiddish, quella intitolata “Treasury of Jewish Folksong” del 1950.
Testo trovato su Mudcat Café
AND YOU PLOW
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/3/2011 - 14:43
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