Teresa Rebull fue una mujer que durante la guerra civil española estuvo afiliada al POUM y ejerció de enfermera durante la contienda. Se exilió a Francia, en donde trabó amistad con la intelectualidad de posguerra: los filósofos existencialistas, los grandes chansoniers, y comenzó a cantar en lo que los catalanes llaman Catalunya Nord, la parte francesa de habla catalana, convirtiéndose en la precursora del movimiento cultural que dio en llamarse Nova Cançó catalana. “L’avià”, la abuela, de la Nova Cançó, realizó una excelente versión del tema sobre la traducción y adaptación de este tema por parte del padrino de la Nova Cançó, Josep Maria Espinàs, bajo este título
Probablemente, Grace Slick fue el miembro de Jefferson Airplane que más disfrutó con el abandono de la línea comercial para este álbum, al que contribuyó con dos canciones de su autoría. Según Grace, ella le tenía cierta manía a las canciones de amor (entendidas como temas comerciales), y prefería cantar sobre otras cosas, cosas que no se consideraban comerciales y que preocupaban entonces. Así pues compuso “reJoyce”, una canción basada en el Ulises del novelista irlandés James Joyce, en donde se hacía una crítica a la guerra. El tema de la canción, así extraída del libro, es la crítica a una madre que se siente muy orgullosa de que su hijo esté en la guerra matando gente. Obviamente, Grace quería intelectualizar la línea artística del grupo, y se sentía muy orgullosa de que la canción no pudiera “venderse”, debido a que era muy difícil de cantar e imposible de bailar.
In una (non) rara foto che li ritrae, il suddetto cazzone insieme ad uno dei suoi compari di merende, l'ormai ex dittatore libico e trucidatore del proprio popolo:
Ma quando anche Berlusconi se ne andrà a fare in culo, nel suo ultimo rigurgito dispotico voi dite che farà bombardare il tribunale di Milano?
Bartleby 22/2/2011 - 08:47
Due cazzoni in un colpo solo: uno se n'è già andato a cagare... all'altro quanto manca ancora?
Il cazzone con un altro suo compagno di bisbocce, il noto assassino di massa Vladimir Putin, il "lupo alfa" massacratore di ceceni.
(Ma se Vlad è il lupo alfa, allora il cazzone lì a destra che sta sempre ad annusargli il culo se non un lupo zeta sarà quanto meno un lupo (id)iota...)
Bella la parodia, come sempre. Resta che la canzone di Vecchioni non la vedrei male anche tra le CCG, e non nel senso delle cazzate contro la guerra (avete letto il testo, spero).
Io sono solito vedermi Sanremo, rigorosamente con commento della Gialappa's (infatti l'anno scorso, quando questo mancava, non l'ho visto). E' un po' quel gusto dell'orrido e del trash che si ha guardando certi z-movies. Certo quando è troppo è troppo e l'intervista a De Niro non la reggo...
Orbene: quest'anno è stata una cosa generalmente diversa dagli anni passati. Può non essere ugualmente piaciuta, ma non facciamo di tutti i sanremo un fascio. Non sono mai stato contrario a priori ai pregiudizi perchè, come diceva qualcuno, semplificano la vita. E di certo Sanremo poteva essere uno dei più radicati. Però quest'anno almeno per certi punti (Vedi la serata del 150enario: cioè si è letto GRAMSCI... quasi non... (continua)
Lorenzo Caccianiga 22/2/2011 - 11:23
Noto ovviamente solo ora che in effetti "Chiamami ancora amore" E' stata inserita tra le CCG ;)
Ciao Lorenzo, la canzone c'è tra le CCG! In effetti Vecchioni ai bei tempi ha scritto di meglio, ma negli ultimi anni aveva scritto anche di molto peggio. Che poi Sanremo sia in generale una schifezza siamo d'accordo, e in questo la parodia centra benissimo il bersaglio. Ma d'altra parte a Sanremo erano andati anche Sergio Endrigo e il Lucio Dalla dei tempi d'oro. Io più che da Vecchioni che in fondo ha cantato la sua canzone, che può piacere più o meno ma alla fine è una canzone, sono rimasto quasi disgustato dalla retorica di Benigni (vedi la discussione su Viva l'Italia)
Comunque Vecchioni aveva già partecipato a Sanremo con "Sera", interpretata da Gigliola Cinguetti in coppia con Giuliana Valci, proprio nel '68 l'anno dopo il suicidio Tenco. Quell'anno sembravano aver l'animo leso e favorirono Sergio Endrigo in coppia con Roberto Carlos.. Ma con un melanconico tormentone su un amore che finisce (niente contesti sociali tipo "Ciao Amore Ciao").
Delitto Verbano, si riapre il caso.
Dopo 31 anni due nomi e la pista nera (non che ci fosse mai stato il dubbio che la pista era nera... ndr)
Da La Repubblica del 22 febbraio 2011
Lo studente di sinistra fu ucciso in casa da un commando vicino ai Nar. Nell'archivio del ragazzo i nomi degli indiziati: militanti di destra, avevano già colpito. Il primo uomo vive da tempo all'estero, il secondo è un insospettabile professionista.
(Qualcuno ha idea dei nomi? ndr)
di Carlo Bonini
ROMA - L'omicidio di Valerio Verbano è un caso che si riapre. E la fuga di almeno due dei suoi tre carnefici, forse sta per finire. Consegnando innanzitutto a chi è stata condannata a sopravvivere a quel lutto - Carla Zappelli, 87 anni, la madre di Verbano, suo unico figlio - una "verità" in grado di chiudere una delle più simboliche, disumane e insolute pagine di sangue della storia della violenza politica del... (continua)
Chanson allemande – Der Gräben – Kurt Tucholsky
Musique tirée d'une vieille chanson populaire, reprise par Hanns Eisler.
Interprétation: Linard Bardill dans son Album Strampedemi: Lieder gegen den Krieg [1991]Linard Bardill
Il s'agit d'un fameux poème antimilitariste de Kurt Tucholsky sur les horreurs et les deuils de la première guerre mondiale, tirée de Schwarz-rotes Liederbüchlein de l'anarcosyndacalisme allemand.