Nein, meine Söhne geb' ich nicht!
non è mica vero che reinhard mey è conoscíuto di più fuori dalla germania che dentro: lui ha moltissimi/e fan qui
tra di noi, cosa faremmo senza uno come lui. Viva Reinhard.
tra di noi, cosa faremmo senza uno come lui. Viva Reinhard.
23/11/2011 - 20:55
Guarda chi vita chi fa lu zappaturi
Il testo è stato poi inserito anche da Dario Fo in Ci ragiono e canto e, come tale, era stato proposto da DonQuijote82 creando un doppione. Invitiamo sempre chiunque proponga un testo a controllare se non ci sia già, cosa oramai altamente probabile in un sito con quasi 15.000 canzoni. Basta impostarlo sulla casella di ricerca in alto a destra sulla homepage. Grazie.
CCG/AWS Staff 23/11/2011 - 20:07
Amico che voli
Ragazzi, questa canzone non è contro la guerra.. è contro la caccia!! Qui si parla della caccia inutile, e dell'abbattimento di uccelli solo per puro divertimento..
(biondina)
(biondina)
E' stata inserita perché abbiamo un apposito percorso "Guerra agli animali" (che che altro è la caccia, infatti...?), come puoi vedere dal tag. Se clicchi sul tag ti compariranno altre canzoni attinenti a questo tema. Saluti. [CCG/AWS Staff]
23/11/2011 - 19:35
La mauvaise réputation
dal video YouTube relativo
Μετάφραση της Τούλας Καρώνη
Από το βίντεο YouTube
Διαβάζει η Τούλα Καρώνη σε ραδιοφωνική εκπομπή από το βιβλίο της "Ζορζ Μπρασένς ο ποιητής τραγουδοποιός - η ζωή το έργο & τα τραγούδια του" εκδόσεις "Δρόμων".
Si tratta di una traduzione non in versi rimati tratta dal primo e unico libro in lingua greca dedicato a Georges Brassens. Nel video, Toula Karoni (la traduttrice) legge in greco il testo tradotto. [RV]
Μετάφραση της Τούλας Καρώνη
Από το βίντεο YouTube
Διαβάζει η Τούλα Καρώνη σε ραδιοφωνική εκπομπή από το βιβλίο της "Ζορζ Μπρασένς ο ποιητής τραγουδοποιός - η ζωή το έργο & τα τραγούδια του" εκδόσεις "Δρόμων".
Si tratta di una traduzione non in versi rimati tratta dal primo e unico libro in lingua greca dedicato a Georges Brassens. Nel video, Toula Karoni (la traduttrice) legge in greco il testo tradotto. [RV]
Η ΚΑΚΗ ΦΗΜΗ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 23/11/2011 - 17:41
Down In The Park
[1979]
Album “Replicas”
Scritta da Gary Numan.
Influenzato da Orwell, Huxley, Ballard e Dick, Gary Numan propone in stile synthpop la sua personale visione distopica della società futura, dove ogni giorno allo “Zom Zoms”, un locale sul parco, le élite si ritrovano per divertirsi assistendo allo spettacolo “Kill-by-Numbers” nel corso del quale androidi (i “Machmen”) e macchine danno la caccia ad esseri umani come se fossero selvaggina…
Album “Replicas”
Scritta da Gary Numan.
Influenzato da Orwell, Huxley, Ballard e Dick, Gary Numan propone in stile synthpop la sua personale visione distopica della società futura, dove ogni giorno allo “Zom Zoms”, un locale sul parco, le élite si ritrovano per divertirsi assistendo allo spettacolo “Kill-by-Numbers” nel corso del quale androidi (i “Machmen”) e macchine danno la caccia ad esseri umani come se fossero selvaggina…
Down in the park
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 23/11/2011 - 15:51
Boys Who Rape (Should All Be Destroyed)
[2009]
Album “In and Out of Control”
Album “In and Out of Control”
Boys who (boys who)
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 23/11/2011 - 15:16
El xera lì
... e solo nella giornata di ieri altri 4 morti sul lavoro:
- un ragazzo polacco (nessuna agenzia riporta il nome!) di 28 anni, caduto da un'impalcatura;
- Giuseppe Delle Monache, 58 anni, schiacciato da una lastra di roccia piperino di diversi quintali;
- Bruno Bellocco, 56 anni, travolto dal crollo delle pareti di uno scavo in fondo al quale lavorava;
- un operaio straniero (nessuna agenzia riporta il nome!) di 59 anni, schiacciato da uno sperone di roccia di oltre 4 tonnellate staccatosi dalla parete di una cava.
Da notare che dei lavoratori italiani almeno si sa il nome...
Di quelli stranieri no.
Che paese del cazzo!
- un ragazzo polacco (nessuna agenzia riporta il nome!) di 28 anni, caduto da un'impalcatura;
- Giuseppe Delle Monache, 58 anni, schiacciato da una lastra di roccia piperino di diversi quintali;
- Bruno Bellocco, 56 anni, travolto dal crollo delle pareti di uno scavo in fondo al quale lavorava;
- un operaio straniero (nessuna agenzia riporta il nome!) di 59 anni, schiacciato da uno sperone di roccia di oltre 4 tonnellate staccatosi dalla parete di una cava.
Da notare che dei lavoratori italiani almeno si sa il nome...
Di quelli stranieri no.
Che paese del cazzo!
Bartleby 23/11/2011 - 14:20
The Migrant Worker
Artist: Jim Croce
Album: Miscellaneous
Album: Miscellaneous
Pickin' wasn't easy
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/11/2011 - 13:09
A Song for the Migrant Workers
[2005]
Scritta da Brett Anderson e Bernard Butler
Nell'unico album dei The Tears (il nome corretto è con l'articolo), intitolato "Here Come the Tears"
Scritta da Brett Anderson e Bernard Butler
Nell'unico album dei The Tears (il nome corretto è con l'articolo), intitolato "Here Come the Tears"
We hide in your shadows,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/11/2011 - 13:04
Glorious Days
The bell rings out signals for home
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/11/2011 - 12:34
The Legend
Daniel Hannon
I went to see a legend
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/11/2011 - 12:25
Turn This World Around
Raffi Cavoukian, the famed author and performer of songs such as "Baby Beluga," "Turn This World Around," and "One Light One Sun," continues to inspire a generation of children and their parents. This children's troubadour writes and sings music for children in order to deliver a message of hope, peace, and respect for the planet and its people. His beloved songs encourage children and adults alike to pitch in and make the world a cleaner, healthier place. One of his most recent songs, entitled "Turn this World Around," is a tribute to Nelson Mandela, whom Raffi admires greatly. This song, along with many of his other songs, raises awareness of all the good that can be accomplished if children--and adults--reach for their potential.
Better known simply as Raffi, this singer, songwriter, author, and child and environmental advocate was born in 1948, in Cairo, Egypt. His parents instilled... (continua)
Better known simply as Raffi, this singer, songwriter, author, and child and environmental advocate was born in 1948, in Cairo, Egypt. His parents instilled... (continua)
We heard it from Mandela, turn this world around
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/11/2011 - 12:02
Black President
[1990]
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”
Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…
(Bernart Bartleby)
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”
Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…
(Bernart Bartleby)
The year 1963
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/11/2011 - 11:45
Mandela
1989
Al di là del muro
Al di là del muro
Vorrei vedere dalla mia finestra
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/11/2011 - 10:46
Suicide in the Trenches
Traduzione italiana di Francesca Coin, dal suo interessante articolo “Combattendo (nel)l’esercito: la lunga lotta dei veterani americani” pubblicato sulla rivista telematica di studi sulla memoria femminile “Deportate, esuli, profughe” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Francesca Coin insegna Sociologia delle migrazioni all’Università Ca’ Foscari di Venezia, si occupa di donne, lavoro e diseguaglianza sociale e ha vissuto per diversi anni negli Stati Uniti approfondendo i temi del militarismo e delle migrazioni.
Quindi ne sa certamente più del sottoscritto.
La sua traduzione – che ha sicuramente il pregio di provare a riprodurre lo schema metrico dell’originale inglese – differisce dalla mia soprattutto per la prima quartina, dove la Coin introduce già gli elementi negativi che si accentuano nelle due strofe successive, mentre io ho inteso che la descrizione iniziale disegnasse la figura di un semplice, un giovane di campagna, che ha sempre vissuto una vita quieta cadenzata dal ritmo dell natura e poi si trova improvvisamente proiettato in un inferno per lui incomprensibile ed intollerabile. L’unica cosa è che oggi tradurrei “empty joy” non come... (continua)
Quindi ne sa certamente più del sottoscritto.
La sua traduzione – che ha sicuramente il pregio di provare a riprodurre lo schema metrico dell’originale inglese – differisce dalla mia soprattutto per la prima quartina, dove la Coin introduce già gli elementi negativi che si accentuano nelle due strofe successive, mentre io ho inteso che la descrizione iniziale disegnasse la figura di un semplice, un giovane di campagna, che ha sempre vissuto una vita quieta cadenzata dal ritmo dell natura e poi si trova improvvisamente proiettato in un inferno per lui incomprensibile ed intollerabile. L’unica cosa è che oggi tradurrei “empty joy” non come... (continua)
SUICIDIO NELLE TRINCEE
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 23/11/2011 - 08:45
L'estaca
BASCO (EUSKARA) [ Gorka Knörr / Xabier Lete, 1976] / [ Betagarri, 2001 ]
BASQUE (EUSKARA) [ Gorka Knörr / Xabier Lete, 1976] / [ Betagarri, 2001 ]
Nel 1976 Gorka Knörr, cantante basco ma nato a Tarragona da madre catalana, incide una versione de L'Estaca tradotta in basco da Xabier Lete, che ebbe poi modo di interpretare, accompagnato al piano dallo stesso Lluis Llach, in un concerto a San Juan de Luz. Il brano, che fa parte dell'album Txalaparta, è cronologicamente la seconda versione in assoluto de l'Estaca in una lingua diversa dal catalano.
Si intitola Agure zaharra, che in lingua basca è una curiosa tautologia in quanto agure significa già di per sé "uomo anziano" e zahar significa "vecchio". La versione, notevolmente fedele all'originale catalano, diviene immediatamente quella classica in euskara e viene ripresa da diversi altri artisti; nel 2000 viene incisa da Mardu Xarra (nell'album... (continua)
BASQUE (EUSKARA) [ Gorka Knörr / Xabier Lete, 1976] / [ Betagarri, 2001 ]
Nel 1976 Gorka Knörr, cantante basco ma nato a Tarragona da madre catalana, incide una versione de L'Estaca tradotta in basco da Xabier Lete, che ebbe poi modo di interpretare, accompagnato al piano dallo stesso Lluis Llach, in un concerto a San Juan de Luz. Il brano, che fa parte dell'album Txalaparta, è cronologicamente la seconda versione in assoluto de l'Estaca in una lingua diversa dal catalano.
Si intitola Agure zaharra, che in lingua basca è una curiosa tautologia in quanto agure significa già di per sé "uomo anziano" e zahar significa "vecchio". La versione, notevolmente fedele all'originale catalano, diviene immediatamente quella classica in euskara e viene ripresa da diversi altri artisti; nel 2000 viene incisa da Mardu Xarra (nell'album... (continua)
AGURE ZAHARRA
(continua)
(continua)
22/11/2011 - 22:51
Il Libero
dal disco Contro (1993)
Normalità, pazzia, devianza sono solo parole vuote, prive di senso. esiste l'ipocrisia di chi non accetta un diverso modo di essere...
Normalità, pazzia, devianza sono solo parole vuote, prive di senso. esiste l'ipocrisia di chi non accetta un diverso modo di essere...
Gli hanno tolto la patente con la scusa che
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 22/11/2011 - 20:33
Io canto perché (Aspettando la giustizia)
1988
Ancora Nomadi
Ancora Nomadi
Perché non tema né sole né neve,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/11/2011 - 20:02
Amore che prendi amore che dai
(2002)
Se è vero che adesso possiamo parlare
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 22/11/2011 - 19:10
Väterchen Franz
Chanson allemande – VÄTERCHEN FRANZ – Franz Josef Degenhardt – 1967
« Dans cette chanson extraordinaire et très longue, il y a toute l'histoire de l'Allemagne d'après-guerre, jusqu'à l'explosion qui précède 1968. pour certains vers, « PETIT PÈRE FRANZ » est une des choses qui a le plus contribué à la révolte étudiante en Allemagne, qui fut même et surtout la révolte contre l'oubli que les Allemands avaient développé du nazisme et de sa folle guerre contre le monde. « PETIT PÈRE FRANZ », c'est-à-dire Franz Josef Degenhardt lui-même, chroniqueur aussi précis que considéré comme « intempérant »par ceux qui ne voulaient pas l'entendre, nous parle d'une Allemagne de marginaux et de la tentative de les réprimer, en refoulant définitivement une histoire et une culpabilité. 1968 a fait que cela n'a pu aboutir.
Wolf Biermann
« Dans cette chanson extraordinaire et très longue, il y a toute l'histoire de l'Allemagne d'après-guerre, jusqu'à l'explosion qui précède 1968. pour certains vers, « PETIT PÈRE FRANZ » est une des choses qui a le plus contribué à la révolte étudiante en Allemagne, qui fut même et surtout la révolte contre l'oubli que les Allemands avaient développé du nazisme et de sa folle guerre contre le monde. « PETIT PÈRE FRANZ », c'est-à-dire Franz Josef Degenhardt lui-même, chroniqueur aussi précis que considéré comme « intempérant »par ceux qui ne voulaient pas l'entendre, nous parle d'une Allemagne de marginaux et de la tentative de les réprimer, en refoulant définitivement une histoire et une culpabilité. 1968 a fait que cela n'a pu aboutir.
Wolf Biermann
PETIT PÈRE FRANZ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/11/2011 - 18:19
La Matança del Porc
Sin embargo, tal vez hablando de otra cosa (tal vez del Portugal salazarista), o quizás expresando un deseo muy esperado, un hombre se anticipó un año a los acontecimientos: en su disco de 1974, Triat i garbellat, el genial Quico Pi de la Serra cantaba una canción metafórica que era bastante reconocida y que era de las más esperadas en sus conciertos: la matanza del cerdo…
LA MATANZA DEL CERDO
(continua)
(continua)
22/11/2011 - 18:19
Artémis
da Tellus Folio, 25 novembre 2008
ARTEMIDE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/11/2011 - 17:55
The Send-Off
[1918]
In "Wilfred Owen. The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy, 1983.
Musica di Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino, dalla sua “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte (2004).
Dopo aver conosciuto gli orrori della Grande Guerra, Wilfred Owen – che era sopravvissuto all’esplosione di una granata di mortaio, che si era risvegliato tra i resti smembrati di un ufficiale suo amico, che poi era rimasto intrappolato per giorni in una trincea nemica… – trascorse qualche mese nell’ospedale Craiglockhart di Edimburgo per riprendersi dai traumi fisici e psicologici subìti. Lì Owen potè ritemprarsi, scrisse molto e fu felice di ricevere la visita di colui che egli considerava maestro ed ispiratore, il poeta Siegfried Sassoon.
Ma l’orrore non era finito.
Nel luglio del 1918 Owen tornò in servizio in... (continua)
In "Wilfred Owen. The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy, 1983.
Musica di Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino, dalla sua “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte (2004).
Dopo aver conosciuto gli orrori della Grande Guerra, Wilfred Owen – che era sopravvissuto all’esplosione di una granata di mortaio, che si era risvegliato tra i resti smembrati di un ufficiale suo amico, che poi era rimasto intrappolato per giorni in una trincea nemica… – trascorse qualche mese nell’ospedale Craiglockhart di Edimburgo per riprendersi dai traumi fisici e psicologici subìti. Lì Owen potè ritemprarsi, scrisse molto e fu felice di ricevere la visita di colui che egli considerava maestro ed ispiratore, il poeta Siegfried Sassoon.
Ma l’orrore non era finito.
Nel luglio del 1918 Owen tornò in servizio in... (continua)
Down the close, darkening lanes they sang their way
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/11/2011 - 14:47
Memory
[1918]
Nella raccolta “Picture-Show” pubblicata nel 1919.
Musica di un tal DeGolier, misconosciuto musicista, risalente al 1940.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Sul finire della guerra il tenente Siegfried Sassoon, combattendo sul fronte francese, fu gravemente ferito dal solito “fuoco amico”: uno dei tanti soldatini di cui lui aveva cantato gli sparò un colpo in testa scambiandolo per un tedesco. Tuttavia non ebbe serie conseguenze, se non quella di venir promosso a capitano. Peggio andò al suo amico ed ammiratore Wilfred Owen, che Sassoon aveva conosciuto di persona a Craiglockhart mentre Owen era lì ricoverato per i postumi di un trauma da esplosione: fu ucciso nei pressi di Joncourt, in Piccardia, solo una settimana prima della fine della guerra…
Nella raccolta “Picture-Show” pubblicata nel 1919.
Musica di un tal DeGolier, misconosciuto musicista, risalente al 1940.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
“… Ma ora il mio cuore è triste
… e sono ricco di tutto ciò che ho perduto…”
… e sono ricco di tutto ciò che ho perduto…”
Sul finire della guerra il tenente Siegfried Sassoon, combattendo sul fronte francese, fu gravemente ferito dal solito “fuoco amico”: uno dei tanti soldatini di cui lui aveva cantato gli sparò un colpo in testa scambiandolo per un tedesco. Tuttavia non ebbe serie conseguenze, se non quella di venir promosso a capitano. Peggio andò al suo amico ed ammiratore Wilfred Owen, che Sassoon aveva conosciuto di persona a Craiglockhart mentre Owen era lì ricoverato per i postumi di un trauma da esplosione: fu ucciso nei pressi di Joncourt, in Piccardia, solo una settimana prima della fine della guerra…
When I was young my heart and head were light,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/11/2011 - 12:04
Ex-Service
[1934]
Poesia pubblicata sul settimanale The Spectator nel novembre del 1934 e poi inclusa nella raccolta intitolata “Vigils” del 1935.
Musica del compositore americano Leland C. Smith (1925-vivente?) da “Three Pacifist Songs” del 1951.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Poesia pubblicata sul settimanale The Spectator nel novembre del 1934 e poi inclusa nella raccolta intitolata “Vigils” del 1935.
Musica del compositore americano Leland C. Smith (1925-vivente?) da “Three Pacifist Songs” del 1951.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Derision from the dead
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/11/2011 - 11:07
Éste y aquél
Ho cercato di rispettare la rima.
"Questi e quegli"
(continua)
(continua)
inviata da Anonimo 22/11/2011 - 00:35
Che gran confusione
dall'album "Canzoni con il naso lungo" (1992)
Testo di Massimo Bubola
Musica di Cristiano De André e Massimo Bubola
Testo di Massimo Bubola
Musica di Cristiano De André e Massimo Bubola
Chiusi nelle piazze chiusi dentro il tempio
(continua)
(continua)
21/11/2011 - 23:55
Inno del primo maggio
... il popolo l'autore non ricopia
sfronda la melodia e se n'appropria
Canzoniere Internazionale - Gli anarchici 1864-1969
1973 Cetra Folk
Scusatemi nun vo' sembrare stucco
ma di quest'inno in rete han fatto scempio
con qui' ricalco esatto d'i' Nabucco
che nun pol'esser preso per esempio.
I' popol canta liscio e senza trucco
e a riparare a i' torto adesso adempio
perché, pe' icché ne so, quest'incisione
fedele l'è alla popolar versione.
A mi' giudizio, su Youtube, oltre a questa, ci sono due versioni, che meritano di essere ascoltate, degne dell'appellativo "popolare":
a) quella eseguita dal coro di Sant'Ilario:
b) e quella di A Band:
sfronda la melodia e se n'appropria
Canzoniere Internazionale - Gli anarchici 1864-1969
1973 Cetra Folk
Scusatemi nun vo' sembrare stucco
ma di quest'inno in rete han fatto scempio
con qui' ricalco esatto d'i' Nabucco
che nun pol'esser preso per esempio.
I' popol canta liscio e senza trucco
e a riparare a i' torto adesso adempio
perché, pe' icché ne so, quest'incisione
fedele l'è alla popolar versione.
A mi' giudizio, su Youtube, oltre a questa, ci sono due versioni, che meritano di essere ascoltate, degne dell'appellativo "popolare":
a) quella eseguita dal coro di Sant'Ilario:
b) e quella di A Band:
Giovanni Bartolomei da Prato 21/11/2011 - 23:32
Confusione totale
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
feat. Valerio Jovine
feat. Valerio Jovine
Nella mia povera, ma intensa vita ho visto cose che
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/11/2011 - 20:39
Las canciones
Mi ricorda un'altra canzone sulle canzoni in un sito di canzoni de il maestro Francesco Guccini
Dall'album "Ritratti"
Dall'album "Ritratti"
UNA CANZONE
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/11/2011 - 17:35
Las canciones di León Gieco: una canzone sulle canzoni in un sito di canzoni, che siano o meno "contro", "in" o "per" qualcosa. Dal nuovo album El desembarco, uscito da pochi giorni.
Riccardo Venturi 21/11/2011 - 16:17
×
Mουσική του Γιάννη Ζουγανέλη
σε στίχους του Γιώργου Δουλτσίνου.
Πρώτη εκτέλεση του Γιάννη Ζουγανέλη
"Η κυβέρνηση", 2011
I kivérnisi
Musica di Yannnis Zouganelis
su versi di Yorgos Doultsinos.
Prima interpretazione di Yannis Zouganelis
"I kivernisi/Il governo", 2011
L'ultimo - e sembra notevole - successo di Yorgos Zuganelis, con una proposta politica (ironicamente populista) per fronteggiare la crisi senza ricorrere a banchieri-marionette, i cui fili si vede bene dove finiscono attaccati, ma si ignora (?) da quali mani davvero partano.
Del responsabile del testo non so dire nulla. (gpt)
Io ho una ipotesi al riguardo. [RV]