Pagherete caro
Album: "Corto circuito" (1998)
Il simbolo italiano è la bandiera
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 14/11/2011 - 22:04
Cuore nero
Con la partecipazione di 99 posse
Fra le onde del mare, posso ancora sentire
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 14/11/2011 - 19:52
La fabbrica illuminata
[1964]
Per voce femminile e nastro magnetico
Testo (trovato sull’Archivio Luigi Nono) del poeta e drammaturgo Giuliano Scabia, salvo il finale costituito da frammento estratto da “Due poesie a T” di Cesare Pavese.
Composta nel 1964 per il concerto inaugurale del premio Italia non fu in quell’occasione eseguita, perché censurata dalla direzione della RAI a causa dei testi fortemente politicizzati e ritenuti offensivi nei confronti del Governo.
Prima esecuzione pubblica alla Biennale di Venezia del 1964 (Carla Henius, mezzosoprano e Coro della RAI di Milano diretto da Giulio Bertola, con lo stesso Nono alla regia del suono) e dedicata agli operai della Italsider di Genova, nei cui stabilimenti il maestro si recò di persona per registrarne i rumori sulla base dei quali scrisse la partitura.
“[…] Allorché la Rai mi chiese una nuova composizione per il concerto inaugurale... (continua)
Per voce femminile e nastro magnetico
Testo (trovato sull’Archivio Luigi Nono) del poeta e drammaturgo Giuliano Scabia, salvo il finale costituito da frammento estratto da “Due poesie a T” di Cesare Pavese.
Composta nel 1964 per il concerto inaugurale del premio Italia non fu in quell’occasione eseguita, perché censurata dalla direzione della RAI a causa dei testi fortemente politicizzati e ritenuti offensivi nei confronti del Governo.
Prima esecuzione pubblica alla Biennale di Venezia del 1964 (Carla Henius, mezzosoprano e Coro della RAI di Milano diretto da Giulio Bertola, con lo stesso Nono alla regia del suono) e dedicata agli operai della Italsider di Genova, nei cui stabilimenti il maestro si recò di persona per registrarne i rumori sulla base dei quali scrisse la partitura.
“[…] Allorché la Rai mi chiese una nuova composizione per il concerto inaugurale... (continua)
Fabbrica dei morti la chiamavano
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 14/11/2011 - 15:15
La Chasse aux Chars
La Chasse aux Chars
Canzone française – La Chasse aux Chars – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 52
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-trois, encore une fois Berlin... Un Berlin sorti de la guerre, un Berlin qui se reconstruit. Mais comme tu le sais, un Berlin divisé. L'affaire est racontée par le narrateur qui est témoin visuel de l'insurrection ouvrière qui a éclaté le 16 juin 1953... Comme tu le verras dans la chanson du jour, dans cette chanson d'Allemagne, il n'est pas sans intérêt de préciser qui est le narrateur et où il se situe dans cette histoire précisément. Le narrateur tel qu'il apparaît dans la chanson est Günter Grass lui-même et pour s'en... (continua)
Canzone française – La Chasse aux Chars – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 52
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-trois, encore une fois Berlin... Un Berlin sorti de la guerre, un Berlin qui se reconstruit. Mais comme tu le sais, un Berlin divisé. L'affaire est racontée par le narrateur qui est témoin visuel de l'insurrection ouvrière qui a éclaté le 16 juin 1953... Comme tu le verras dans la chanson du jour, dans cette chanson d'Allemagne, il n'est pas sans intérêt de préciser qui est le narrateur et où il se situe dans cette histoire précisément. Le narrateur tel qu'il apparaît dans la chanson est Günter Grass lui-même et pour s'en... (continua)
Berlin, mil neuf cent cinquante-trois, dit le narrateur,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/11/2011 - 22:49
Mai più sarò saggio
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Ti sparano Tu muori
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 13/11/2011 - 22:38
Percorsi:
Genova - G8
Vilipendio
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
C’è vento di regime
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 13/11/2011 - 22:36
Resto umano
La prima volta che ho sentito di te
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 13/11/2011 - 22:32
Percorsi:
Vittorio Arrigoni
Tarantelle pe' campa'
Nuje facimme 'e tarantelle, 'e tarantelle pe' campa',
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/11/2011 - 22:30
Italia Spa
(2011)
"Io ho capit' pur' pecchè a noi c'hann semp' chiamat' o mezzogiorno d'Italia po è..
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/11/2011 - 22:29
La paranza di San Precario
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Guagliono? Guagliò tu forse nun ‘e capito nuje chi
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/11/2011 - 22:28
Antifa 2.0
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Non siamo noi che per la strada andiamo in giro sempre in gruppo ed armati
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/11/2011 - 22:26
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Cattivi Guagliuni
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Coltivati a batterie negli alveari di cemento
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/11/2011 - 22:24
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Sacco e Vanzetti
"Nicola Sacco alzatevi in piedi,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 13/11/2011 - 17:14
Percorsi:
Sacco e Vanzetti
La grande quercia
Fo Dario, LP Morte e resurrezione di un pupazzo
Canzoni sui momenti di lotta 1945-1971, Circolo La Comune LC 7 1972
Informazioni: Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo", del 1971
Canzoni sui momenti di lotta 1945-1971, Circolo La Comune LC 7 1972
Informazioni: Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo", del 1971
La grande quercia gloria dell'imperatore
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/11/2011 - 19:53
Espera
Del disco "4.444 veces por ejemplo" (1975).
Inspirada por la Revolución de los claveles de Portugal
Adolfo Celdrán, en 1975, celebraba el hecho y manifestaba su alegría y esperanza en esta canción suya de “alegre impaciencia”
Gustavo Sierra Fernandez
Inspirada por la Revolución de los claveles de Portugal
Adolfo Celdrán, en 1975, celebraba el hecho y manifestaba su alegría y esperanza en esta canción suya de “alegre impaciencia”
Gustavo Sierra Fernandez
Cada vez que me miro
(continua)
(continua)
10/11/2011 - 23:45
Abril
(1975)
Y la bella Maria del Mar, que expresaba su admiración hacia Portugal y hacia el que se había convertido en el cantante de la democracia lusitana: José Afonso.
Gustavo Sierra Fernandez
Y la bella Maria del Mar, que expresaba su admiración hacia Portugal y hacia el que se había convertido en el cantante de la democracia lusitana: José Afonso.
Gustavo Sierra Fernandez
Com un ocell posat
(continua)
(continua)
10/11/2011 - 23:19
Delenda est [Ερηνούλα μου]
Delenda est (Erinoúla mou)
Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Πρώτη εκτέλεση: Δήμος Μούτσης
Φραγμα, 1981
Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Dimos Moutsis
Primainterpretazione di Dimos Moutsis
Da :"Fragma/Barriera" - 1981
Bisogna avvertire che quell' Erinula che ricorre di strofa in strofa è diminutivo di Irini, nome che alle orecchie dei greci richiama molto più immediatamente la Pace che non il nostro corrispondente Irene. Con questa avvertenza il testo si fa chiaro: la pace è un valore incontrovertibile, ma quanto manipolato dal potere. Le citazioni latine sono, credo, abbastanza leggibili: al modo dei Romani antichi, la pace si può violare - dicono i potenti - per abbattere un Cesare (Salve, o morituro Cesare) o una civiltà che non ci garba (Delenda Carthago). Innumerevoli e anche assai recenti le conferme storiche del concetto.
L'autore del testo, Kostas... (continua)
Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Πρώτη εκτέλεση: Δήμος Μούτσης
Φραγμα, 1981
Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Dimos Moutsis
Primainterpretazione di Dimos Moutsis
Da :"Fragma/Barriera" - 1981
Bisogna avvertire che quell' Erinula che ricorre di strofa in strofa è diminutivo di Irini, nome che alle orecchie dei greci richiama molto più immediatamente la Pace che non il nostro corrispondente Irene. Con questa avvertenza il testo si fa chiaro: la pace è un valore incontrovertibile, ma quanto manipolato dal potere. Le citazioni latine sono, credo, abbastanza leggibili: al modo dei Romani antichi, la pace si può violare - dicono i potenti - per abbattere un Cesare (Salve, o morituro Cesare) o una civiltà che non ci garba (Delenda Carthago). Innumerevoli e anche assai recenti le conferme storiche del concetto.
L'autore del testo, Kostas... (continua)
Θα σου πάρω βιολιά και ένα ντέφι γλυκό να σου παίζουν
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 10/11/2011 - 23:07
Via Tibaldi
da: Ballate e canzoni Bertani, Verona (1974)
E ho letto sul giornale
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 10/11/2011 - 20:23
Reconciliation
[1865]
Versi del grande poeta e scrittore statunitense, nell’ottava ed ultima edizione della raccolta “Leaves of Grass”, 1891-92.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
In realtà la poesia di Whitman fu già trasposta in musica nel 1936 dal compositore inglese Ralph Vaughan Williams per la sua cantata “Dona nobis pacem”.
Walt Whitman era un convinto antischiavista e salutò con entusiasmo l’elezione di Lincoln ma, da figlio di madre quacchera, al tempo stesso ripudiava la violenza e la guerra. La secessione degli Stati del Sud e lo scoppio della guerra civile non gli impedirono tuttavia di scrivere componimenti patriottici (poi pubblicati nella raccolta “Drum-Taps”) ma soprattutto... (continua)
Versi del grande poeta e scrittore statunitense, nell’ottava ed ultima edizione della raccolta “Leaves of Grass”, 1891-92.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
In realtà la poesia di Whitman fu già trasposta in musica nel 1936 dal compositore inglese Ralph Vaughan Williams per la sua cantata “Dona nobis pacem”.
Walt Whitman era un convinto antischiavista e salutò con entusiasmo l’elezione di Lincoln ma, da figlio di madre quacchera, al tempo stesso ripudiava la violenza e la guerra. La secessione degli Stati del Sud e lo scoppio della guerra civile non gli impedirono tuttavia di scrivere componimenti patriottici (poi pubblicati nella raccolta “Drum-Taps”) ma soprattutto... (continua)
WORD over all, beautiful as the sky,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 10/11/2011 - 10:45
Monsieur William
Monsieur William
Chanson française – Monsieur William – Jean-Roger Caussimon – 1950
Paroles de Jean-Roger Caussimon – Musique de Léo Ferré.
On énumèrera pour commencer certains des très nombreux interprètes de cette chanson sur une période qui s'étale sur des dizaines d'années et il y en a toujours : à commencer par Léo Ferré, puis Jean-Roger Caussimon ou Philippe Léotard , ou Philippe Clay ou Serge Gainsbourg, ou Barbara, ou Les Frères Jacques, ou plus récemment Jacki Feydi... On y ajoutera Juliette et Maurane...
Il y eut aussi Lavilliers et la toute première interprète : Catherine Sauvage. Il y a même Gian Maria Testa...
et on dira également que :
Monsieur William, c'est aussi un livre - dont l'auteur est également Caussimon :
Monsieur William - Jean-Roger Caussimon (texte) Jean-Pierre Blanpain (images ) - Éditeur : esperluete
« Un livre noir pour une chanson noire... Dans le... (continua)
Chanson française – Monsieur William – Jean-Roger Caussimon – 1950
Paroles de Jean-Roger Caussimon – Musique de Léo Ferré.
On énumèrera pour commencer certains des très nombreux interprètes de cette chanson sur une période qui s'étale sur des dizaines d'années et il y en a toujours : à commencer par Léo Ferré, puis Jean-Roger Caussimon ou Philippe Léotard , ou Philippe Clay ou Serge Gainsbourg, ou Barbara, ou Les Frères Jacques, ou plus récemment Jacki Feydi... On y ajoutera Juliette et Maurane...
Il y eut aussi Lavilliers et la toute première interprète : Catherine Sauvage. Il y a même Gian Maria Testa...
et on dira également que :
Monsieur William, c'est aussi un livre - dont l'auteur est également Caussimon :
Monsieur William - Jean-Roger Caussimon (texte) Jean-Pierre Blanpain (images ) - Éditeur : esperluete
« Un livre noir pour une chanson noire... Dans le... (continua)
C'était vraiment un employé modèle
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/11/2011 - 18:56
600 preti operai
Tratto dalla registrazione dal vivo dello prima rappresentazione dello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2", andato in scena alla Camera del Lavoro di Milano l'8 aprile 1969
E seicento preti operai in Francia
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/11/2011 - 15:41
Не бывать тебе в живых
[1921]
Versi della poetessa modernista Anna Akhmatova (1889-1966).
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Poesia in morte del marito Nikolaj Gumilëv, esponente con Osip Mandel'štam del movimento letterario acmeista russo. Gumilëv fu accusato di attività controrivoluzionaria e fucilato il 24 agosto 1921, nei primi anni della lunga, sanguinaria epoca del “Terrore Rosso”. L’amico Osip Mandel'štam, con le stesse accuse, fece una fine simile diversi anni più tardi, nel 1938. Anna Achmatova, cultrice di Dante Alighieri, ebbe una vita difficilissima, continuamente censurata ed espulsa dai consessi letterari allineati. Il figlio suo e di Gumilëv, Lev, fu imprigionato per cinque anni durante le grandi purghe staliniane degli anni 30.
Versi della poetessa modernista Anna Akhmatova (1889-1966).
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Poesia in morte del marito Nikolaj Gumilëv, esponente con Osip Mandel'štam del movimento letterario acmeista russo. Gumilëv fu accusato di attività controrivoluzionaria e fucilato il 24 agosto 1921, nei primi anni della lunga, sanguinaria epoca del “Terrore Rosso”. L’amico Osip Mandel'štam, con le stesse accuse, fece una fine simile diversi anni più tardi, nel 1938. Anna Achmatova, cultrice di Dante Alighieri, ebbe una vita difficilissima, continuamente censurata ed espulsa dai consessi letterari allineati. Il figlio suo e di Gumilëv, Lev, fu imprigionato per cinque anni durante le grandi purghe staliniane degli anni 30.
Не бывать тебе в живых,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 9/11/2011 - 15:12
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
Bêtise de la guerre
[1872]
Dalla raccolta poetica “L'Année terrible”.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Poesia che Hugo scrisse sui terribili eventi del 1870/71, la disastrosa guerra contro la Prussia, con la disfatta di Napoleone III a Sedan, la proclamazione della Repubblica e la nascita della Comune a Parigi, l’assedio tedesco alla capitale, la sua caduta, l’armistizio con Bismarck e la “restaurazione dell’ordine” con la repressione dei comunardi che culminò ne La semaine sanglante…
Dalla raccolta poetica “L'Année terrible”.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Poesia che Hugo scrisse sui terribili eventi del 1870/71, la disastrosa guerra contro la Prussia, con la disfatta di Napoleone III a Sedan, la proclamazione della Repubblica e la nascita della Comune a Parigi, l’assedio tedesco alla capitale, la sua caduta, l’armistizio con Bismarck e la “restaurazione dell’ordine” con la repressione dei comunardi che culminò ne La semaine sanglante…
Ouvrière sans yeux, Pénélope imbécile,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 9/11/2011 - 12:36
兵车行
Bīng chē xíng
[750 o 751]
Versi del grande poeta cinese Dù Fǔ.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Testo trovato su Chinese Poems.
Dù Fǔ è stato con Lǐ Bái il più importante poeta cinese vissuto sotto la dinastia Tang.
La sua vita, come quella di milioni di cinesi dell’epoca, fu sconvolta dalle guerre continue scatenate dai voraci Tang per espandere l’Impero e per contenere ribellioni e spinte separatiste varie, specie nei distretti del nord.
Questa poesia venne scritta mentre i soldati imperiali venivano spediti a combattere contro uiguri, turchi, arabi, kirghisi e nepalesi (e chi più ne ha più ne metta) e, probabilmente, proprio all’indomani della battaglia di Talas... (continua)
[750 o 751]
Versi del grande poeta cinese Dù Fǔ.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Testo trovato su Chinese Poems.
Dù Fǔ è stato con Lǐ Bái il più importante poeta cinese vissuto sotto la dinastia Tang.
La sua vita, come quella di milioni di cinesi dell’epoca, fu sconvolta dalle guerre continue scatenate dai voraci Tang per espandere l’Impero e per contenere ribellioni e spinte separatiste varie, specie nei distretti del nord.
Questa poesia venne scritta mentre i soldati imperiali venivano spediti a combattere contro uiguri, turchi, arabi, kirghisi e nepalesi (e chi più ne ha più ne metta) e, probabilmente, proprio all’indomani della battaglia di Talas... (continua)
车辚辚
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 9/11/2011 - 09:06
Captain Walker/ It’s a Boy
(1969)
L'opera rock "Tommy" degli Who un concept album basato sulla storia di un ragazzo nato alla fine della prima guerra mondiale (nella versione cinematografica del 1975, invece, la trama si svolge alla fine della seconda guerra mondiale), che diviene sordo, cieco e muto. Pete Townshend mescola nella canzone iniziale la gioia per la nascita del bambino con il dolore per la notizia che il padre, il capitano Walker, è disperso in guerra.
vedi anche La Zamarra de Gustavo
L'opera rock "Tommy" degli Who un concept album basato sulla storia di un ragazzo nato alla fine della prima guerra mondiale (nella versione cinematografica del 1975, invece, la trama si svolge alla fine della seconda guerra mondiale), che diviene sordo, cieco e muto. Pete Townshend mescola nella canzone iniziale la gioia per la nascita del bambino con il dolore per la notizia che il padre, il capitano Walker, è disperso in guerra.
vedi anche La Zamarra de Gustavo
Captain Walker
(continua)
(continua)
8/11/2011 - 23:06
La Cruche de la Lande
La Cruche de la Lande
Canzone française – La Cruche de la Lande – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 51
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-deux, encore une fois, c'est un narrateur, dont on ignore le nom qui raconte cette histoire d'Allemagne. 1952, souviens-toi, c'est l'année où l'Allemagne Fédérale est en quelque sorte libérée de l'occupation des Alliés – USA, France et Royaume-Uni. Mais comme à l'ordinaire, notre chanson ne se préoccupe pas vraiment de ces événements d'actualité si éphémères et qui passent tant au-dessus de la tête et de la vie des gens. De ceux qu'on appelle chez nous, dans le parler populaire, les vraies gens.
J'avais, en effet,... (continua)
Canzone française – La Cruche de la Lande – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 51
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-deux, encore une fois, c'est un narrateur, dont on ignore le nom qui raconte cette histoire d'Allemagne. 1952, souviens-toi, c'est l'année où l'Allemagne Fédérale est en quelque sorte libérée de l'occupation des Alliés – USA, France et Royaume-Uni. Mais comme à l'ordinaire, notre chanson ne se préoccupe pas vraiment de ces événements d'actualité si éphémères et qui passent tant au-dessus de la tête et de la vie des gens. De ceux qu'on appelle chez nous, dans le parler populaire, les vraies gens.
J'avais, en effet,... (continua)
Engourdie à la lisière de la forêt
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/11/2011 - 22:24
古风五十九首之十四
Gǔfēng wǔshíjiǔ shǒu zhī shísì
[anno 750]
Poesia dell’ “Immortale Poeta” cinese, la cui liberissima traduzione ad opera del poeta imagista statunitense Ezra Pound (1915) fu poi messa in musica dal compositore inglese Sir Granville Bantock (1923)
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
“… E dolori, dolori come pioggia.
Dolore nell’andare e nel tornare.
Campi desolati, senza gioventù…”
Una poesia che mi pare possa bene accompagnarsi al Roman Wall Blues di Auden, il quale nel comporlo forse ebbe ben presente l’adattamento inglese di Ezra Pound dalla raccolta “Cathay” del 1915.
Il nome 李牧 (“Rihoku” nella trascrizione rōmaji utilizzata da Pound, da non confondersi con “Rihaku”, il nome dello stesso Lǐ Bái) ci consente di capire che la poesia racconta dell’era conosciuta come Periodo dei Regni Combattenti, quando nel III secolo avanti Cristo diversi... (continua)
[anno 750]
Poesia dell’ “Immortale Poeta” cinese, la cui liberissima traduzione ad opera del poeta imagista statunitense Ezra Pound (1915) fu poi messa in musica dal compositore inglese Sir Granville Bantock (1923)
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
“… E dolori, dolori come pioggia.
Dolore nell’andare e nel tornare.
Campi desolati, senza gioventù…”
Una poesia che mi pare possa bene accompagnarsi al Roman Wall Blues di Auden, il quale nel comporlo forse ebbe ben presente l’adattamento inglese di Ezra Pound dalla raccolta “Cathay” del 1915.
Il nome 李牧 (“Rihoku” nella trascrizione rōmaji utilizzata da Pound, da non confondersi con “Rihaku”, il nome dello stesso Lǐ Bái) ci consente di capire che la poesia racconta dell’era conosciuta come Periodo dei Regni Combattenti, quando nel III secolo avanti Cristo diversi... (continua)
胡关饶风沙
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 8/11/2011 - 14:24
Se otto ore
anonimo
onte: AA.VV., Avanti popolo - Due secoli di popolari e di protesta civile, Roma, Ricordi, 1998
Informazioni:
Canto nato nel 1906, quando il deputato Conoglio, presentò alle Camere il progetto di legge per ridurre a otto ore la giornata lavorativa delle mondine.
Il riferimento alla Russia riguarda la Rivoluzione del 1905, ma la canzone va collegata alle grandi lotte del 1921/22, per le otto ore lavorative.
La musica ricorda la canzone risorgimentale La bandiera tricolore, e i testi furono moltissimi, in quanto adattati a diverse occasioni e spesso cambiati
deposito.org
Informazioni:
Canto nato nel 1906, quando il deputato Conoglio, presentò alle Camere il progetto di legge per ridurre a otto ore la giornata lavorativa delle mondine.
Il riferimento alla Russia riguarda la Rivoluzione del 1905, ma la canzone va collegata alle grandi lotte del 1921/22, per le otto ore lavorative.
La musica ricorda la canzone risorgimentale La bandiera tricolore, e i testi furono moltissimi, in quanto adattati a diverse occasioni e spesso cambiati
deposito.org
Se otto ore vi sembran poche
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/11/2011 - 11:51
Saluteremo il signor padrone
* Canto di risaia del repertorio di Giovanna Daffini
* Anna Identici - 1971 Alla mia gente
* Eugenio Finardi - 1975 Non gettate alcun oggetto dai finestrini
* Nuovo Canzoniere Italiano - 1977 Ci ragiono e canto vol. 3
* Francesco De Gregori e Giovanna Marini - 2003 Il fischio del vapore
* The Gang - 2006 il seme e la speranza
* Modena city ramblers - 2015 Tracce Clandestine
Il lavoro delle mondine era massacrante: lontane da casa, sottoposte a turni disumani in condizioni ambientali spesso proibitive, ricevevano una paga irrisoria ed erano alla mercé del proprietario della risaia, padrone assoluto delle loro esistenze. La fine del periodo di lavoro era per loro un vero e proprio ritorno alla vita. Il “cappellone” cui si allude nei versi finali di questa canzone è probabilmente il largo cappello di paglia che le mondine usavano per proteggersi dal sole e che può finalmente essere abbandonato al momento di tornare a casa.
* Anna Identici - 1971 Alla mia gente
* Eugenio Finardi - 1975 Non gettate alcun oggetto dai finestrini
* Nuovo Canzoniere Italiano - 1977 Ci ragiono e canto vol. 3
* Francesco De Gregori e Giovanna Marini - 2003 Il fischio del vapore
* The Gang - 2006 il seme e la speranza
* Modena city ramblers - 2015 Tracce Clandestine
Il lavoro delle mondine era massacrante: lontane da casa, sottoposte a turni disumani in condizioni ambientali spesso proibitive, ricevevano una paga irrisoria ed erano alla mercé del proprietario della risaia, padrone assoluto delle loro esistenze. La fine del periodo di lavoro era per loro un vero e proprio ritorno alla vita. Il “cappellone” cui si allude nei versi finali di questa canzone è probabilmente il largo cappello di paglia che le mondine usavano per proteggersi dal sole e che può finalmente essere abbandonato al momento di tornare a casa.
Saluteremo il signor padrone
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 8/11/2011 - 11:47
Fastur liður
[2003]
Lag og texti: Bubbi Morthens
Testo e musica: Bubbi Morthens
Lyrics and music: Bubbi Morthens
Album: 1000 kossa nótt
Lag og texti: Bubbi Morthens
Testo e musica: Bubbi Morthens
Lyrics and music: Bubbi Morthens
Album: 1000 kossa nótt
Poiché il nostro "islandese ufficiale" Nicola Ruggiero sembra essersi perso tra i ghiacci e i geyser, tocca al sottoscritto rimpinguare un po' l'esigua sezione islandese delle CCG/AWS con questa canzone di Bubbi Morthens del 2003, piuttosto "classica" nella sua struttura di antiwar song. Bubbi Morthens è una vera star nel suo paese, ma canta quasi esclusivamente in islandese; a mio parere fa benissimo, ma questo fa purtroppo sí che le sue canzoni, al di fuori dall'Islanda, siano sconosciute. Ho come il presentimento che questa pagina conterrà (non appena la avrò pronta) la prima traduzione italiana in assoluto di una sua canzone. [RV]
Við sjónarhringinn hrannast upp dökk ský
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/11/2011 - 00:12
Querida Milagros
[1985]
Letras y música / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Q. Portet - M. García
Album / Albumi: Cuando la pobreza entra por la puerta, el amor salta por la ventana
Letras y música / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Q. Portet - M. García
Album / Albumi: Cuando la pobreza entra por la puerta, el amor salta por la ventana
Esta mañana, al salir a patrullar,
(continua)
(continua)
7/11/2011 - 17:20
This Hard Land
(1982, pubblicata nel 1996)
Ancora una canzone sull'emigrazione. La canzone è aperta da una frase a mio avviso decisamente emblematica: hey there, mister, can you tell me what happened to the seeds I've sown? (Hey, signore, puoi dirmi cos'è successo ai semi che ho seminato?). Operai che sgobbano per permettere al proprio padrone di ottenere degli ottimi frutti, quei frutti che poi loro non assaggeranno mai. È una metafora molto forte, che prende le parti di chi rende ricco qualcuno che, una volta raggiunta la condizione sociale agognata, neanche ricorderà il nome di chi glielo ha permesso.
Ancora una canzone sull'emigrazione. La canzone è aperta da una frase a mio avviso decisamente emblematica: hey there, mister, can you tell me what happened to the seeds I've sown? (Hey, signore, puoi dirmi cos'è successo ai semi che ho seminato?). Operai che sgobbano per permettere al proprio padrone di ottenere degli ottimi frutti, quei frutti che poi loro non assaggeranno mai. È una metafora molto forte, che prende le parti di chi rende ricco qualcuno che, una volta raggiunta la condizione sociale agognata, neanche ricorderà il nome di chi glielo ha permesso.
Hey there mister can you tell me
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 6/11/2011 - 17:00
Yes Weekend
[2011]
Album:Cattivi Guagliuni
Album:Cattivi Guagliuni
'A repressione dei movimenti
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/11/2011 - 15:39
Cantu di carcirati
[1976]
Album: Fammi ristari
Album: Fammi ristari
Ccà sutta nta 'stu nfernu puvirèđ
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 6/11/2011 - 09:10
Percorsi:
Dalle galere del mondo
The Battle Of Evermore
contiene riferimenti espliciti al Signore degli Anelli. the Dark Lord, e the ring's whraits. (il fatto che siano gli spettri dell'anello è apparentemente sfuggito anche al traduttore). I componenti dei Led zeppelin dovevano avere cara la letteratura di Tolkien. In ramble on, che è in Led Zeppelin II, si nomina addirittura Gollum.
Francesca 5/11/2011 - 15:31
Andrea
Da Canti randagi 2
GRAZIANO ACCINNI & ETHNOS Trio
[Basilicata]
Il Gruppo Ethnos nasce da un'idea di Graziano Accinni chitarrista, compositore, arrangiatore, nato a Moliterno in provincia di Potenza. Dopo lunghi anni trascorsi negli ambienti del Pop italiano decide di avventurarsi sulle strade della ricerca etnica. Fonda insieme agli Ethnos. L'Associazione Culturale Multietnica uropea che si occupa appunto di ricercare e divulgare le Antiche Melodie della Lucania.
GRAZIANO ACCINNI Chitarre
SILVIO DE FILIPPO Chitarra classica
GIUSEPPE FORASTIERO Voce
PEPPE DE MICHELE Basso e Loop's
GRAZIANO ACCINNI & ETHNOS Trio
[Basilicata]
Il Gruppo Ethnos nasce da un'idea di Graziano Accinni chitarrista, compositore, arrangiatore, nato a Moliterno in provincia di Potenza. Dopo lunghi anni trascorsi negli ambienti del Pop italiano decide di avventurarsi sulle strade della ricerca etnica. Fonda insieme agli Ethnos. L'Associazione Culturale Multietnica uropea che si occupa appunto di ricercare e divulgare le Antiche Melodie della Lucania.
GRAZIANO ACCINNI Chitarre
SILVIO DE FILIPPO Chitarra classica
GIUSEPPE FORASTIERO Voce
PEPPE DE MICHELE Basso e Loop's
Andrea - De Andrè di Fabrizio De Andrè
Massimo Bubola
Graziano Accinni & Ethnos Trio
Da "Canti Randagi 2"
Massimo Bubola
Graziano Accinni & Ethnos Trio
Da "Canti Randagi 2"
ANDREA
(continua)
(continua)
inviata da Graziano Accinni 5/11/2011 - 02:54
The Eagle Of Tkhuma [ݎܸܫܒ݅ܐ ܒܼܬܚܗܼܡܹܐ]
(dalla versione inglese)
4 novembre 2011
Freydun Bet-Abram Atturaya (siriaco: ܦ̮ܪܝܕܢ ܐܬܘܪܝܐ; ovvero “Freydun l'Assiro”) (1891 – 1926) fu un medico assiro nato nella città di Charbaksh, nel distretto di Urmia in Iran. Fu mandato dal padre a vivere presso uno zio a Tbilisi, allora nell'Impero Russo, e là studiò medicina. Non appena laureato, cominciò a lavorare nell'Esercito Russo come medico, nel 1915; fu poi trasferito nelle forze russe di stanza in Iran come ufficiale medico e politico; fondò quindi un Comitato Nazionale Assiro a Urmia, provvedendo a mandare 250 giovani assiri in Russia per l'addestramento militare.
Dopo la rivoluzione del febbraio 1917, Freydun Atturaya, Benjamin Bet Arsanis e Baba Bet Parhad fondarono il primo Partito Socialista Assiro. Atturaya completò nell'aprile del 1917 il “Manifesto di Urmia” per un'Assiria libera e unita, scrivendolo in neo-aramaico assiro ed... (continua)
4 novembre 2011
Freydun Bet-Abram Atturaya (siriaco: ܦ̮ܪܝܕܢ ܐܬܘܪܝܐ; ovvero “Freydun l'Assiro”) (1891 – 1926) fu un medico assiro nato nella città di Charbaksh, nel distretto di Urmia in Iran. Fu mandato dal padre a vivere presso uno zio a Tbilisi, allora nell'Impero Russo, e là studiò medicina. Non appena laureato, cominciò a lavorare nell'Esercito Russo come medico, nel 1915; fu poi trasferito nelle forze russe di stanza in Iran come ufficiale medico e politico; fondò quindi un Comitato Nazionale Assiro a Urmia, provvedendo a mandare 250 giovani assiri in Russia per l'addestramento militare.
Dopo la rivoluzione del febbraio 1917, Freydun Atturaya, Benjamin Bet Arsanis e Baba Bet Parhad fondarono il primo Partito Socialista Assiro. Atturaya completò nell'aprile del 1917 il “Manifesto di Urmia” per un'Assiria libera e unita, scrivendolo in neo-aramaico assiro ed... (continua)
L'AQUILA DI TKHUMA
(continua)
(continua)
4/11/2011 - 23:47
Denn alles wird gut (Emigrantenlied)
Chanson tchèque de langue allemande – Und der Regen rinnt - Ilse Weber – entre 1942 et 1944.
d'après la version italienne tirée du spectacle de Charlette Shulamit Ottolenghi "Dalle Profondità - canti di donne nella Shoah".
Ilse Herlinger Weber était une poétesse et écrivaine d'origine tchèque et de religion juive.
À Prague, où elle vivait, elle écrivit de nombreux récits pour l'enfance et réalisa de nombreux programmes radiophoniques pour les enfants. Après l'occupation nazie, en 1939, elle réussit à sauver son aîné Hanuš en l'envoyant en Suède par un « kindertransport ». Ensuite, elle, son mari et le plus jeune des enfants furent enfermés dans le ghetto de Prague et ensuite, internés au camp de Theresienstadt. Là, où furent déportés de très nombreux enfants, Ilse Weber fut infirmière dans le département enfants de l'infirmerie locale. Durant cette période, pour atténuer les peines des... (continua)
d'après la version italienne tirée du spectacle de Charlette Shulamit Ottolenghi "Dalle Profondità - canti di donne nella Shoah".
Ilse Herlinger Weber était une poétesse et écrivaine d'origine tchèque et de religion juive.
À Prague, où elle vivait, elle écrivit de nombreux récits pour l'enfance et réalisa de nombreux programmes radiophoniques pour les enfants. Après l'occupation nazie, en 1939, elle réussit à sauver son aîné Hanuš en l'envoyant en Suède par un « kindertransport ». Ensuite, elle, son mari et le plus jeune des enfants furent enfermés dans le ghetto de Prague et ensuite, internés au camp de Theresienstadt. Là, où furent déportés de très nombreux enfants, Ilse Weber fut infirmière dans le département enfants de l'infirmerie locale. Durant cette période, pour atténuer les peines des... (continua)
ALORS TOUT IRA BIEN (CHANT DES ÉMIGRANTS)
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/11/2011 - 22:03
Il mercenario di Lucera
Cosa c'entra la Resistenza? Il Fascismo c'è stato in ogni parte d'Italia e quindi anche in Sicilia
Two Faces 4/11/2011 - 21:43
Systematic Execution
[1992]
Album: Retribution
Album: Retribution
Rounded up, headed in, innocence served
(continua)
(continua)
inviata da anonymous 4/11/2011 - 21:06
Ιδανικοί αυτόχειρες
Deutsche Übersetzung von Riccardo Venturi
4.11.2011
4.11.2011
PERFEKTE SELBSTMORDE
(continua)
(continua)
4/11/2011 - 18:25
Radio Manisco/0516490872
SILVIA
fin quando da lontano
ti accompagno lo sguardo
e alle tue guance cristalline
con passi senza peso
verso i miei baci?
Sorriso da lontano
ma felice.
Soriso spalancato
come il cuore pieno.
Sorriso nella gabbia
ma con il grido.
Se ce ne una foresa
folta come il tuo cuore
all'albero nessun timore.
Se ce ne un mare
come la tua limpidezza
non ce implorare del pesce.
Se ce una montagna
con la tua statura
nn ce paura che l vento lo tremi.
non ce paura
che ti tremi il vento.
Io sento il tuo dolce sorriso
Io vedo i tuoi occhi che volano in alto
Il mio cuore ti conosce
perché la tua méta è uguale alla mia.
RAMIN 1996 Perugia
fin quando da lontano
ti accompagno lo sguardo
e alle tue guance cristalline
con passi senza peso
verso i miei baci?
Sorriso da lontano
ma felice.
Soriso spalancato
come il cuore pieno.
Sorriso nella gabbia
ma con il grido.
Se ce ne una foresa
folta come il tuo cuore
all'albero nessun timore.
Se ce ne un mare
come la tua limpidezza
non ce implorare del pesce.
Se ce una montagna
con la tua statura
nn ce paura che l vento lo tremi.
non ce paura
che ti tremi il vento.
Io sento il tuo dolce sorriso
Io vedo i tuoi occhi che volano in alto
Il mio cuore ti conosce
perché la tua méta è uguale alla mia.
RAMIN 1996 Perugia
ramn 4/11/2011 - 18:03
If We Don't Help Them Now
Sempre di pol mac Adaim ci sono delle caznoni sulla guerra di Spagna e una dedicata a Rachel Corrie, Sto cercandone i testi, ma il sito ufficiale è in caratteri giapponesi (????)
DonQuijote82 3/11/2011 - 21:19
Non maledire questo nostro tempo (25 Aprile 1945)
Conmemorando la fecha de la liberación oficial de Italia, el dramaturgo Luigi Lunari escribió un poema, muy influenciado por el poema “An die Nachgeborenen” (“A los que vendrán” o “A los hombres futuros”) de Bertolt Brecht, al que Gino Negri puso música. No es exactamente una canción de la victoria, pues no celebra realmente la victoria, sino más bien es una súplica por no cometer los mismos errores del pasado y la expresión del deseo de un mundo más justo.
25 DE ABRIL 1945 (No maldigáis este tiempo nuestro)
(continua)
(continua)
inviata da Gustavo Sierra Fernández 3/11/2011 - 20:48
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