All'alba son giunti
anonimo
[1965 o 1943?]
Testo trovato su La Musica dell’Altra Italia con il seguente commento di accompagnamento: “Canzone scritta nel 1965 e cantata sull'aria della ‘Leggenda del Piave’ dagli operai della fabbrica tessile Botto Albino del Biellese. Registrazione di Guido Piraccini, 1973, Torino.”
Però, permettetemi di suscitare qualche dubbio sulla datazione di questa canzone.
Mi pare – ma potrei sbagliarmi - che nella seconda strofa ci sia il riferimento temporale corretto: gli operai in sciopero conoscono bene quale sia la giustizia dei padroni, dei fascisti, ché è vent’anni che la subiscono. Credo quindi che questa canzone sia da portare indietro nel tempo, all’estate del 1943 e alla grande ondata di scioperi che seguì la caduta del fascismo. Allora, nel biellese, furono proprio gli operai (circa 1.200) del lanificio Albino Botto di Campore di Valle Mosso a far partire lo sciopero. Poi, in... (continua)
Testo trovato su La Musica dell’Altra Italia con il seguente commento di accompagnamento: “Canzone scritta nel 1965 e cantata sull'aria della ‘Leggenda del Piave’ dagli operai della fabbrica tessile Botto Albino del Biellese. Registrazione di Guido Piraccini, 1973, Torino.”
Però, permettetemi di suscitare qualche dubbio sulla datazione di questa canzone.
Mi pare – ma potrei sbagliarmi - che nella seconda strofa ci sia il riferimento temporale corretto: gli operai in sciopero conoscono bene quale sia la giustizia dei padroni, dei fascisti, ché è vent’anni che la subiscono. Credo quindi che questa canzone sia da portare indietro nel tempo, all’estate del 1943 e alla grande ondata di scioperi che seguì la caduta del fascismo. Allora, nel biellese, furono proprio gli operai (circa 1.200) del lanificio Albino Botto di Campore di Valle Mosso a far partire lo sciopero. Poi, in... (continua)
All'alba sono giunti settecento poliziotti
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 28/7/2010 - 13:48
Come fosse un gioco
[1968]
EP “Il mio partito saluta Mosca”, I Dischi del Sole.
Canzone della disillusione (e siamo nel 1968!)
Le fonderie Peraro erano a Padova. Due terzi dei lavoratori avevano malattie polmonari come silicosi e bronchite cronica. Chiusero già negli anni 70, acquisite dalla Teksid e trasferite a Rovigo.
Nel vecchio stabilimento si installò fino ai primi anni 90 il centro sociale Gramigna, poi tutto fu raso al suolo per costruire abitazioni…
EP “Il mio partito saluta Mosca”, I Dischi del Sole.
Canzone della disillusione (e siamo nel 1968!)
Le fonderie Peraro erano a Padova. Due terzi dei lavoratori avevano malattie polmonari come silicosi e bronchite cronica. Chiusero già negli anni 70, acquisite dalla Teksid e trasferite a Rovigo.
Nel vecchio stabilimento si installò fino ai primi anni 90 il centro sociale Gramigna, poi tutto fu raso al suolo per costruire abitazioni…
Era alla Peraro
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 28/7/2010 - 10:19
All You Fascists
Mentre Saviano, dopo aver pacatamente chiesto dove fosse la Lega di Bossi in questi anni mentre la mafia si infiltrava al nord, raccoglie gli ennesimi insulti da tutto il PdL (Partito dei Lanzichenecchi), il senatore Dell'Utri, che con Verdini coordinava la P3 per conto di colui che "duorme cò a zizza mmocca" (= Berlusconi, altrimenti detto il "Cesare"), se ne è uscito ieri con l'ennesimo monito in puro stile mafioso. Dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere di fronte ai giudici che lo interrogavano sulla lobby (o loggia?) messa in piedi con il solito Carboni, Dell'Utri ha consigliato a tutti di "stare zitti"... Muti, vi dovete stare tutti muti, capito, ah !?! E così, dopo Mangano l'Eroe, con cui si rassicuravano tutti i picciotti che il loro silenzio sarebbe stato ben ricompensato, ecco che il comando del silenzio viene ribadito, rafforzato ed esteso.
Diverse brutte cose ho... (continua)
Diverse brutte cose ho... (continua)
The Lone Ranger 28/7/2010 - 08:34
La bellezza salverà il mondo
La bellezza salverà il mondo
(continua)
(continua)
inviata da MIk Ferri 28/7/2010 - 00:56
I han es Zündhölzli azündt
[1967]
Testo e musica: Mani Matter
Worte und Musik: Mani Matter
Paroles et Musique: Mani Matter
Album: Alls wo mir id Finger chunnt ("Tutto quel che mi sorte dalle dita") (Berner Chansons 4)
L'avv. Hans-Peter Matter, più noto (ma solo in Svizzera) come Mani Matter, ha scritto e cantato tutte le canzoni della sua purtroppo non lunga vita (morì a soli 36 anni in un incidente stradale, a Kilchberg il 24 novembre 1972) nell'infernale "Schwyzertüütsch", molto più lontano dal tedesco letterario di quanto l'italiano non lo sia dallo svedese. Non contento, poiché le sue canzoni erano destinate esclusivamente ad un pubblico locale, le scriveva pure nel natio dialetto bernese, il "Bärndüütsch", senza minimamente curarsi di pubblicarle almeno con una traduzione in Hochdeutsch. E così, per poter tradurre qualche sua canzone qua dentro, si son dovuti fare i salti mortali e studiare almeno un pochino... (continua)
Testo e musica: Mani Matter
Worte und Musik: Mani Matter
Paroles et Musique: Mani Matter
Album: Alls wo mir id Finger chunnt ("Tutto quel che mi sorte dalle dita") (Berner Chansons 4)
L'avv. Hans-Peter Matter, più noto (ma solo in Svizzera) come Mani Matter, ha scritto e cantato tutte le canzoni della sua purtroppo non lunga vita (morì a soli 36 anni in un incidente stradale, a Kilchberg il 24 novembre 1972) nell'infernale "Schwyzertüütsch", molto più lontano dal tedesco letterario di quanto l'italiano non lo sia dallo svedese. Non contento, poiché le sue canzoni erano destinate esclusivamente ad un pubblico locale, le scriveva pure nel natio dialetto bernese, il "Bärndüütsch", senza minimamente curarsi di pubblicarle almeno con una traduzione in Hochdeutsch. E così, per poter tradurre qualche sua canzone qua dentro, si son dovuti fare i salti mortali e studiare almeno un pochino... (continua)
I han es Zündhölzli azündt
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/7/2010 - 22:56
Jugoslavia
Grande Maurizio, sai trasformare in parole le sensazioni, in musica le emozioni, in arte le situazioni...
Un forte abbraccio dal tuo fan sfegatato e chitarrista di strada Gianni
Un forte abbraccio dal tuo fan sfegatato e chitarrista di strada Gianni
Gianni 27/7/2010 - 19:36
Dynamit
[1973]
Testo e musica: Mani Matter
Worte und Musik: Mani Matter
Album: Ir Ysebahn
L'avvocato Hans-Peter Jan Matter, più noto come Mani Matter, è per forza di cose un fenomeno esclusivamente svizzero; anzi, della sola Svizzera tedesca. È stato, rimane e rimarrà il più celebre e celebrato Liedermacher prodotto dalla Confederazione Elvetica, ma anch'egli "figlio" della canzone d'autore francese e di Georges Brassens in particolare. Brassensiane "in toto" sono le canzoni di Mani Matter, ma con un tocco svizzero che potrebbe risultare difficilmente percettibile a chi non è, o è stato, un po' addentro alle cose di quel non comune paese. Sempre, ovviamente, che riesca a capire almeno un po' quel che dice nelle sue canzoni; Mani Matter, bernese fino nel midollo delle ossa (seppure sua madre fosse olandese), scriveva e cantava esclusivamente in Bärndüdsch, il tedesco alemannico bernese, un idioma... (continua)
Testo e musica: Mani Matter
Worte und Musik: Mani Matter
Album: Ir Ysebahn
L'avvocato Hans-Peter Jan Matter, più noto come Mani Matter, è per forza di cose un fenomeno esclusivamente svizzero; anzi, della sola Svizzera tedesca. È stato, rimane e rimarrà il più celebre e celebrato Liedermacher prodotto dalla Confederazione Elvetica, ma anch'egli "figlio" della canzone d'autore francese e di Georges Brassens in particolare. Brassensiane "in toto" sono le canzoni di Mani Matter, ma con un tocco svizzero che potrebbe risultare difficilmente percettibile a chi non è, o è stato, un po' addentro alle cose di quel non comune paese. Sempre, ovviamente, che riesca a capire almeno un po' quel che dice nelle sue canzoni; Mani Matter, bernese fino nel midollo delle ossa (seppure sua madre fosse olandese), scriveva e cantava esclusivamente in Bärndüdsch, il tedesco alemannico bernese, un idioma... (continua)
Einisch ir Nacht won i spät no bi gloffe
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/7/2010 - 18:56
W l'Italia
[2010]
Riecco la Famiglia Rossi! Tempestivi come bradipi, affidabili come tranvieri alcolizzati, precisi come orologi di marzapane e, da oggi, anche trendy come un allosauri in casa di riposo! Nel caotico e non certo roseo panorama del mercato discografico, dopo un lungo discettare sul “chessifà”, sul “chilofà” e soprattutto sul “chiccacchiopagherà”, abbiamo deciso (ultimi in un elenco di gruppi lungo come la Transiberiana), di affidare al web le nostre nuove canzoni, ma di farlo scimmiottando una categoria merceologica già defunta prima che la maggior parte di voi, amatissimi amici, venisse al mondo, ovvero il quarantacinque giri, un dischetto di piccolo formato col quale, al tempo che fu, si licenziavano due canzoni alla volta (una sulla facciata A e l'altra sulla B, of course), prima che arrivassero i Fab Four “a mostrar ciò che in album si puote”. Il vinile, ovviamente non lo stampiamo,... (continua)
Riecco la Famiglia Rossi! Tempestivi come bradipi, affidabili come tranvieri alcolizzati, precisi come orologi di marzapane e, da oggi, anche trendy come un allosauri in casa di riposo! Nel caotico e non certo roseo panorama del mercato discografico, dopo un lungo discettare sul “chessifà”, sul “chilofà” e soprattutto sul “chiccacchiopagherà”, abbiamo deciso (ultimi in un elenco di gruppi lungo come la Transiberiana), di affidare al web le nostre nuove canzoni, ma di farlo scimmiottando una categoria merceologica già defunta prima che la maggior parte di voi, amatissimi amici, venisse al mondo, ovvero il quarantacinque giri, un dischetto di piccolo formato col quale, al tempo che fu, si licenziavano due canzoni alla volta (una sulla facciata A e l'altra sulla B, of course), prima che arrivassero i Fab Four “a mostrar ciò che in album si puote”. Il vinile, ovviamente non lo stampiamo,... (continua)
La bella nave solca il mare
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 17:35
Resistenza
[2003]
Album: Discorsi da bar
"DISCORSI DA BAR" è stato pubblicato il 5 settembre 2003. E' un disco di undici tracce (9 brani inediti e 2 cover: "Su Cantiam" di Dario Fo, sigla di "Canzonissima 1967" e "Per La Moto Non Si Da" di Jannacci e Fo) che conferma le scelte stilistiche del gruppo, come sempre varie nel ventaglio dei generi musicali.
Senza abbandonare l’amore per i ritmi danzerecci e gli strumenti acustici, in questo disco la Famiglia Rossi ha optato per un po’ di sperimentazione, aiutata, per la prima volta, da un vero e proprio produttore artistico: Alberto (schizzo) Bonardi, un tecnico del suono con un più che ragguardevole bagaglio di esperienza nella discografia italiana (ha lavorato con Mauro Pagani, De Andrè, Giuliano Palma & The Bluebeaters, Bluvertigo, Aeroplani Italiani, Pierangelo Bertoli e altri ancora).
La sua presenza ha contribuito a dare spessore al suono... (continua)
Album: Discorsi da bar
"DISCORSI DA BAR" è stato pubblicato il 5 settembre 2003. E' un disco di undici tracce (9 brani inediti e 2 cover: "Su Cantiam" di Dario Fo, sigla di "Canzonissima 1967" e "Per La Moto Non Si Da" di Jannacci e Fo) che conferma le scelte stilistiche del gruppo, come sempre varie nel ventaglio dei generi musicali.
Senza abbandonare l’amore per i ritmi danzerecci e gli strumenti acustici, in questo disco la Famiglia Rossi ha optato per un po’ di sperimentazione, aiutata, per la prima volta, da un vero e proprio produttore artistico: Alberto (schizzo) Bonardi, un tecnico del suono con un più che ragguardevole bagaglio di esperienza nella discografia italiana (ha lavorato con Mauro Pagani, De Andrè, Giuliano Palma & The Bluebeaters, Bluvertigo, Aeroplani Italiani, Pierangelo Bertoli e altri ancora).
La sua presenza ha contribuito a dare spessore al suono... (continua)
Ti ho visto entrare dentro a un bar,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 16:47
Semu li ciuri di libbirtà
Semu li ciuri di libbirtà e comu ni tocchi
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 16:08
Godzilla
Caro Godzilla ti scrivo nel giorno più triste che esista, dopo
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 16:03
I sogni di Martino
E’ notte e sogna Martino che non c’è più guerra
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 15:50
Non ho mai sparato
Mio padre già faceva congetture
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 15:47
Piccoli angeli
Non hanno lacrime negli occhi
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 15:44
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
Late Empire
*Canzone ispirata dalle immagini della morte dell’iraniana Neda durante gli scontri seguiti ai brogli elettorali del GIUGNO 2009.
As she dies on the tv eyes wanna paint the sky with her liquid
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 15:39
Beshir
Beshir è aggrappato forte, con la mano alla ringhiera
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 15:34
Lavoro a mano armata
Con le vene gonfie osservare l'acciaio e il sudore freddare
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 15:31
Salgo su
Salgo su
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2010 - 15:19
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
God Save The Queen
@ gabrieleasdasd
Ognuno ha la sua idea di anarchia, mica se la è inventata questo Bakunin nell' 1800, essiteva sicuramente già al tempo dei greci o chissa quanto prima.
Una versione mistica dell'anarchia ci stam sennò che anarchia sarebbe?? Secondo il mio parere puoi scrivere pure tutti i libri che vuoi ma l'essenza dell'anarchia rimarrà sempre incomprensibile e indescrivinbile come la libertà, quindi qualsiasi discussione su cio che è è inutile.
Ognuno ha la sua idea di anarchia, mica se la è inventata questo Bakunin nell' 1800, essiteva sicuramente già al tempo dei greci o chissa quanto prima.
Una versione mistica dell'anarchia ci stam sennò che anarchia sarebbe?? Secondo il mio parere puoi scrivere pure tutti i libri che vuoi ma l'essenza dell'anarchia rimarrà sempre incomprensibile e indescrivinbile come la libertà, quindi qualsiasi discussione su cio che è è inutile.
26/7/2010 - 21:26
La tarentelle noire
San Genna’ su disperato, guarda
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 17:35
2455
Cella quattro per due un’isola nel deserto
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 17:32
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Paura
Devi avere paura altrimenti non puoi
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 17:31
Percorsi:
La paura: arma di controllo di massa
Spostamenti di massa
Famiglia in rovina chiudete la porta
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 17:29
La lucha sigue
Guerra o forse pace, come finirà?
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 17:19
La nevicata
Due donne camminano nella luce del mattino
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 17:15
Strategie
Guerre mediatiche invadono la mia calma alienante
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 17:04
Il gioco del mondo
Con la morte c’ho giocato a scacchi
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 17:03
La sicurezza
Chiediti almeno se ti sembra normale
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 17:00
Romanì
Camminavamo il giorno e danzavamo la notte
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 16:59
Percorsi:
I Rom, il razzismo, il Porrajmos
Sarajevo
Sarajevo, lecco il tuo dolore
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 16:57
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Mani Bianche
Come le parole, gli abbracci, la cooperazione e la forma canzone
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 16:56
Rights Here! Rights Now!
There's no country, flag o race
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 16:54
She Has Go The Right To(o)
She is crippled as a small child
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 16:51
Little Story Of War
My husband didn’t know how to hold a gun
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/7/2010 - 16:48
Aunque los pasos toquen
Testo di Pablo Neruda
Mil años este sitio
(continua)
(continua)
inviata da adriana 26/7/2010 - 12:58
L'abolition de la peine de mort
[1848]
Sull'aria di Honneur au coq gaulois
oppure di J' vais êtr' content
"Posto con beneficio d'inventario questa canzone attribuita a Pottier, perchè trovo un solo riscontro in rete..." [Alessandro/Lone Ranger/Bartleby/Dead End], 26 luglio 2010
In realtà, di riscontri in rete ora ce n'è più d'uno; ad esempio, da questo documento dell'Universidade Federal de Minas Gerais (in Brasile!) abbiamo reperito le arie della canzone, che poteva essere cantata addirittura su due canzoni popolari. Quanto all'attribuzione a Pottier, sembra che la canzone provenga da un foglio volante del 1848 firmato "Eugène Pottier", pubblicato dall'editore Delaunay e di cui si hanno notizie qui. [RV]
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in... (continua)
Sull'aria di Honneur au coq gaulois
oppure di J' vais êtr' content
"Posto con beneficio d'inventario questa canzone attribuita a Pottier, perchè trovo un solo riscontro in rete..." [Alessandro/Lone Ranger/Bartleby/Dead End], 26 luglio 2010
In realtà, di riscontri in rete ora ce n'è più d'uno; ad esempio, da questo documento dell'Universidade Federal de Minas Gerais (in Brasile!) abbiamo reperito le arie della canzone, che poteva essere cantata addirittura su due canzoni popolari. Quanto all'attribuzione a Pottier, sembra che la canzone provenga da un foglio volante del 1848 firmato "Eugène Pottier", pubblicato dall'editore Delaunay e di cui si hanno notizie qui. [RV]
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in... (continua)
Qu'il marronn' le bourreau !
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 26/7/2010 - 11:09
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
La guillotine
[fine anni 70]
Scritta da Philippe Richeux con Annie Nobel
Testo trovato sulla pagina dell’autrice.
Pubblicata sul disco 24 heures pour Moorea (1977)
Scritta da Philippe Richeux con Annie Nobel
Testo trovato sulla pagina dell’autrice.
Pubblicata sul disco 24 heures pour Moorea (1977)
Ils ont monté la guillotine
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 26/7/2010 - 10:58
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Mai 68
Prenez vos désirs pour des réalités
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 26/7/2010 - 10:27
Percorsi:
1968 e dintorni
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Dall’album collettivo “Generazione Vietnam”
Trang bang, Vietnam, 1972: la celebre foto di Nick Ut dell’AP che ritrae Phan Thị Kim Phúc, la bambina che fugge, coperta di ustioni, dopo essere scampata miracolosamente ad un bombardamente al napalm dell’aviazione statunitense-sudvietnamita.