Il testamento del parroco Meslier
Notre bon Meslier
Pour en revenir à notre bon Meslier, curé de son état, il est proprement indigne de lui imputer la méconnaissance du christianisme, fût-il des origines. Bien au contraire, c'est de le bien connaître qu'il en eut la dégoûtation. Il suffit de lire les écrits de Jean Meslier pour s'en rendre compte de manière tout-à-fait objective. Par ailleurs, il ne pouvait ignorer cela ayant subi le « séminaire » de Châlons, été ordonné prêtre et nommé curé le 7 janvier 1689 curé d'Étrépigny et de But dans les Ardennes .
Cela dit, il voyait clair dans le jeu des illusions chrétiennes et plus spécifiquement, catholiques, apostoliques et romaines. Il disait, par exemple : « …vous adorez effectivement des faibles petites images de pâte et de farine, et vous honorez les images de bois et de plâtre, et les images d’Or et d’Argent. Vous vous amusez, Messieurs, à interpréter et à expliquer figurativement,... (continua)
Pour en revenir à notre bon Meslier, curé de son état, il est proprement indigne de lui imputer la méconnaissance du christianisme, fût-il des origines. Bien au contraire, c'est de le bien connaître qu'il en eut la dégoûtation. Il suffit de lire les écrits de Jean Meslier pour s'en rendre compte de manière tout-à-fait objective. Par ailleurs, il ne pouvait ignorer cela ayant subi le « séminaire » de Châlons, été ordonné prêtre et nommé curé le 7 janvier 1689 curé d'Étrépigny et de But dans les Ardennes .
Cela dit, il voyait clair dans le jeu des illusions chrétiennes et plus spécifiquement, catholiques, apostoliques et romaines. Il disait, par exemple : « …vous adorez effectivement des faibles petites images de pâte et de farine, et vous honorez les images de bois et de plâtre, et les images d’Or et d’Argent. Vous vous amusez, Messieurs, à interpréter et à expliquer figurativement,... (continua)
Marco Valdo M.I. 20/5/2010 - 20:23
Buonanotte Berlino
1982
Tra mille occhi azzurri
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/5/2010 - 20:14
Per la bandiera
Album: Stabiliamo un contatto - 1992
testo di Francesco Guccini e Saverio Grandi musica di Gaetano Curreri e Saverio Grandi
testo di Francesco Guccini e Saverio Grandi musica di Gaetano Curreri e Saverio Grandi
Io sono qui per la legge
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/5/2010 - 20:11
Percorsi:
Mafia e mafie
Η μπαλάντα του Kυρ-Μέντιου
à partir de la version italienne de Gian Piero Testa - I rassegnati
d'une chanson grecque de Kostas Varnalis - Οι μοιραίοι
d'une chanson grecque de Kostas Varnalis - Οι μοιραίοι
LES RÉSIGNÉS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/5/2010 - 19:47
Weekend Soldier
[1975]
Album “Get Right Intae Him!”
Testo trovato su MySongBook
Giovanissimo, Billy Connolly decise di entrare nella Territorial Army (TA), una sezione dell’esercito britannico costituita da civili volontari, “soldati della domenica” che si addestrano come forza supplementare in caso di diosolosaquale emergenza… Questa canzone è il resoconto della sua esperienza.
Album “Get Right Intae Him!”
Testo trovato su MySongBook
Giovanissimo, Billy Connolly decise di entrare nella Territorial Army (TA), una sezione dell’esercito britannico costituita da civili volontari, “soldati della domenica” che si addestrano come forza supplementare in caso di diosolosaquale emergenza… Questa canzone è il resoconto della sua esperienza.
I am a weekend soldier
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 20/5/2010 - 15:49
Ballad Of The Triangle Fire
[1968]
Novantanove anni fa, il 25 marzo 1911, 146 operaie della fabbrica di abbigliamento Triangle Shirtwaist Factory di New York City morirono nel corso di uno spaventoso incendio sviluppatori nello stabilimento. Fu la peggiore tragedia su di un luogo di lavoro che si sia mai verificata negli USA prima dell’attentato dell’11 settembre 2001. Le vittime, quasi tutte donne immigrate sfruttate e sottopagate, morirono orrendamente, carbonizzate oppure sfracellate al suolo dopo essersi lanciate dalle finestre dell’alto edificio. Le proporzioni della tragedia furono tali perché il padrone del complesso aveva fatto chiudere tutti gli accessi alle scale antincendio per impedire alle operaie di uscire per fumarsi una sigaretta. Sicchè molte fumavano all’interno dello stabilimento, pieno di tessuti e materiali altamente infiammabili, ed una cicca o un fiammifero rimasto acceso furono probabilmente... (continua)
Novantanove anni fa, il 25 marzo 1911, 146 operaie della fabbrica di abbigliamento Triangle Shirtwaist Factory di New York City morirono nel corso di uno spaventoso incendio sviluppatori nello stabilimento. Fu la peggiore tragedia su di un luogo di lavoro che si sia mai verificata negli USA prima dell’attentato dell’11 settembre 2001. Le vittime, quasi tutte donne immigrate sfruttate e sottopagate, morirono orrendamente, carbonizzate oppure sfracellate al suolo dopo essersi lanciate dalle finestre dell’alto edificio. Le proporzioni della tragedia furono tali perché il padrone del complesso aveva fatto chiudere tutti gli accessi alle scale antincendio per impedire alle operaie di uscire per fumarsi una sigaretta. Sicchè molte fumavano all’interno dello stabilimento, pieno di tessuti e materiali altamente infiammabili, ed una cicca o un fiammifero rimasto acceso furono probabilmente... (continua)
In the heart of New York City, near Washington Square,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 20/5/2010 - 13:46
All Around The Jail House
[1929]
Tune: “All Around the Water Tank, Waiting for a Train.”
Una delle canzoni scritte dall’operaia e sindacalista Ella Mae Wiggins poco prima di venire assassinata dai vigilantes della compagnia manifatturiera Loray Mill di Gastonia, Nord Carolina, al termine del lungo e durissimo sciopero dei tessili nella primavera del 1929.
Per un’introduzione più approfondita si veda The Mill Mother's Lament.
Per un’accurata ricostruzione del “Loray Mill Strike” si veda quanto scritto da Vera Buch Weisbord, una delle protagoniste dello sciopero, nel suo articolo Gastonia, 1929. Strike at the Loray Mill – da cui traggo anche il testo della canzone - pubblicato nel 1974 sulla rivista Southern Exposure.
Tune: “All Around the Water Tank, Waiting for a Train.”
Una delle canzoni scritte dall’operaia e sindacalista Ella Mae Wiggins poco prima di venire assassinata dai vigilantes della compagnia manifatturiera Loray Mill di Gastonia, Nord Carolina, al termine del lungo e durissimo sciopero dei tessili nella primavera del 1929.
Per un’introduzione più approfondita si veda The Mill Mother's Lament.
Per un’accurata ricostruzione del “Loray Mill Strike” si veda quanto scritto da Vera Buch Weisbord, una delle protagoniste dello sciopero, nel suo articolo Gastonia, 1929. Strike at the Loray Mill – da cui traggo anche il testo della canzone - pubblicato nel 1974 sulla rivista Southern Exposure.
All around the jail house
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 20/5/2010 - 11:44
Too Little Strikers
[1929]
Written by Ella Mae Wiggins.
Tune: “Two little children, A Boy and A Girl”, sat by the Open Church Door.
Gastonia, Nord Carolina, maggio 1929
Canzone sul grande sciopero del 1929 a Loray Mill, complesso industriale tessile a Gastonia, Nord Carolina. Anche se i lavoratori non vinsero, ma solo a causa della spietata repressione condotta dalla polizia, dai vigilantes e pure dalla Guardia Nazionale, “The Loray Mill Strike” ha segnato la storia del movimento operaio nordamericano.
L’autrice della canzone, l’operaia e sindacalista Ella Mae Wiggins fu assassinata del settembre dello stesso anno dai vigilantes dei padroni.
Per un’introduzione più approfondita si veda The Mill Mother's Lament.
Per un’accurata ricostruzione del “Loray Mill Strike” si veda quanto scritto da Vera Buch Weisbord, una delle protagoniste dello sciopero, nel suo articolo Gastonia, 1929. Strike at the Loray... (continua)
Written by Ella Mae Wiggins.
Tune: “Two little children, A Boy and A Girl”, sat by the Open Church Door.
Gastonia, Nord Carolina, maggio 1929
Canzone sul grande sciopero del 1929 a Loray Mill, complesso industriale tessile a Gastonia, Nord Carolina. Anche se i lavoratori non vinsero, ma solo a causa della spietata repressione condotta dalla polizia, dai vigilantes e pure dalla Guardia Nazionale, “The Loray Mill Strike” ha segnato la storia del movimento operaio nordamericano.
L’autrice della canzone, l’operaia e sindacalista Ella Mae Wiggins fu assassinata del settembre dello stesso anno dai vigilantes dei padroni.
Per un’introduzione più approfondita si veda The Mill Mother's Lament.
Per un’accurata ricostruzione del “Loray Mill Strike” si veda quanto scritto da Vera Buch Weisbord, una delle protagoniste dello sciopero, nel suo articolo Gastonia, 1929. Strike at the Loray... (continua)
Two Little strikers, a boy and a girl,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 20/5/2010 - 11:27
Ballad of Ella Mae
[1955]
Words and music by Malvina Reynolds
Canzone dedicata a Ella Mae Wiggins, sindacalista assassinata in Nord Carolina nel 1929 e autrice di alcune canzoni di lotta, fra le quali The Mill Mother's Lament.
Words and music by Malvina Reynolds
Canzone dedicata a Ella Mae Wiggins, sindacalista assassinata in Nord Carolina nel 1929 e autrice di alcune canzoni di lotta, fra le quali The Mill Mother's Lament.
I never could do for my children,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 20/5/2010 - 10:46
Welcome to the European Union
[2003]
Lyrics & Music by David Rovics
Album: Who Would Jesus Bomb
Lyrics & Music by David Rovics
Album: Who Would Jesus Bomb
I landed in Denmark and there was Burger King
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 20/5/2010 - 08:10
Through The Barricades
1986
Through the barricades
Canzone ispirata dal conflitto nell'Ulster.
Da brividi.
Through the barricades
Canzone ispirata dal conflitto nell'Ulster.
Da brividi.
La canzone fu scritta da Gary Kemp, polistrumentista e autore di gran parte delle canzoni degli Spandau Ballet.
Il brano non è solo genericamente riferito ai Troubles in Ulster ma fu composto in seguito alla morte di Thomas "Kidso" Reilly, un collaboratore della band, ucciso a Belfast il 9 agosto 1983 da una pallottola inglese.
"We had a guy called 'Kidso' (Thomas Reilly), who worked for us on merchandise during the True tour. He went back to Belfast after the tour and was killed. Kidso's brother, Jim, who played drums for Stiff Little Fingers, subsequently took me along to see his grave and the song was inspired by walking down the Falls Road. I got to experience some of the emotion of that first-hand and it just stuck with me. I didn't expect it to come out in the shape of a Romeo and Juliet sort of song, but it did."
(Gary Kemp, in un'intervista al Belfast Telegraph)
(B.B.)
Il brano non è solo genericamente riferito ai Troubles in Ulster ma fu composto in seguito alla morte di Thomas "Kidso" Reilly, un collaboratore della band, ucciso a Belfast il 9 agosto 1983 da una pallottola inglese.
"We had a guy called 'Kidso' (Thomas Reilly), who worked for us on merchandise during the True tour. He went back to Belfast after the tour and was killed. Kidso's brother, Jim, who played drums for Stiff Little Fingers, subsequently took me along to see his grave and the song was inspired by walking down the Falls Road. I got to experience some of the emotion of that first-hand and it just stuck with me. I didn't expect it to come out in the shape of a Romeo and Juliet sort of song, but it did."
(Gary Kemp, in un'intervista al Belfast Telegraph)
(B.B.)
Mother doesn't know where love has gone
(continua)
(continua)
inviata da Nanni 19/5/2010 - 22:34
Percorsi:
Barricate, I conflitti Irlandesi
Springtime
[2002]
Lyrics & Music by Fred Stanton
Album: Take Out
Written in spring of 2002 for a gathering of poets for peace, organized around the theme "springtime and war."
Lyrics & Music by Fred Stanton
Album: Take Out
Written in spring of 2002 for a gathering of poets for peace, organized around the theme "springtime and war."
Japanese cherries sprout buds on the mall,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 19/5/2010 - 12:34
Our Rights
[2003]
Lyrics and Music by Steve Moore
Album: Solum Verum
Lyrics and Music by Steve Moore
Album: Solum Verum
Are you lost in a world of catastraphobia?
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 19/5/2010 - 08:15
Strofe antimilitariste
Chanson italienne – Strofe Antimilitariste – Franco Nebbia (1927-1984)
« Le maître Nebbia a confirmé et nous a déclaré explicitement que toutes ses sympathies vont à l'anarchisme et que ces sympathies sont démontrées par les chansons que l'on chante dans son cabaret ». Au « Nebbia Club » on entend de vieux chants anarchistes, des textes de dénonciation sociale et des chansons antimilitaristes.
J'en étais sûr, même si je ne l'avais jamais su avec certitude. J'en étais certain car quelqu'un qui écrit une chose comme le Vademecum Tango ne pouvait qu'être anarchiste dans l'âme, créant avec le latin sur un rythme dansant un irrésistible effet de comique profanateur.
Romain d'origine marchigiane, pianiste de valeur, artiste polyédrique (à envergure variable) qui savait écrire des textes surréalistes au plus haut degré, il frappe par sa ressemblance (y compris physique) avec Boby Lapointe.
…... (continua)
« Le maître Nebbia a confirmé et nous a déclaré explicitement que toutes ses sympathies vont à l'anarchisme et que ces sympathies sont démontrées par les chansons que l'on chante dans son cabaret ». Au « Nebbia Club » on entend de vieux chants anarchistes, des textes de dénonciation sociale et des chansons antimilitaristes.
J'en étais sûr, même si je ne l'avais jamais su avec certitude. J'en étais certain car quelqu'un qui écrit une chose comme le Vademecum Tango ne pouvait qu'être anarchiste dans l'âme, créant avec le latin sur un rythme dansant un irrésistible effet de comique profanateur.
Romain d'origine marchigiane, pianiste de valeur, artiste polyédrique (à envergure variable) qui savait écrire des textes surréalistes au plus haut degré, il frappe par sa ressemblance (y compris physique) avec Boby Lapointe.
…... (continua)
STROPHES ANTIMILITARISTES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/5/2010 - 22:13
Kalla Kriget
It's supposed to be Syngman Rhee and not Sing Man Ri. Else good work!
Will 18/5/2010 - 22:12
Have I Got It Right? Talking 9/11 Blues
[2003]
Album: 9/11 Was An Inside Job
A wee travelogue through some of the steaming horseshit provided in the aftermath of the 9/11 con job.
"..Well, I just find it so hard to believe that people are as stupid and indifferent as they appear but then, maybe they really are.."
Album: 9/11 Was An Inside Job
A wee travelogue through some of the steaming horseshit provided in the aftermath of the 9/11 con job.
"..Well, I just find it so hard to believe that people are as stupid and indifferent as they appear but then, maybe they really are.."
Oh let me see if I have got this right
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 18/5/2010 - 13:04
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
Bush History Lesson
[2003]
Album: 9/11 Was An Inside Job
"Well, there is this small cabal of nasty inhuman customers who are dedicated to control of all external phenomena, who do evil for the joy of it. Who sit on both sides of every conflict, engineer them and profit thereby. Wake up and smell the bodies burning.. "
Album: 9/11 Was An Inside Job
"Well, there is this small cabal of nasty inhuman customers who are dedicated to control of all external phenomena, who do evil for the joy of it. Who sit on both sides of every conflict, engineer them and profit thereby. Wake up and smell the bodies burning.. "
When Hitler wasn't Hitler yet
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 18/5/2010 - 12:36
Percorsi:
George Walker Bush II
Wolves
[2006]
Album: Signals Screaming
Upcoming single Jan 2007 - video release by Free Zen Design and directed by Shaun Friesen - Song dedicated to survivors of the Rwandan genocide/1994
Album: Signals Screaming
Upcoming single Jan 2007 - video release by Free Zen Design and directed by Shaun Friesen - Song dedicated to survivors of the Rwandan genocide/1994
Machete greetings
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 18/5/2010 - 12:33
Percorsi:
1994: Genocidio in Rwanda
9/11 Was An Inside Job
[2003]
Album: 9/11 was an Inside Job
"I can't say it explicitly enough...9/11 was NOT just some so called Al Qaeda. There's a lot more to it and if you care enough you can find out, start looking or go back to sleep.
My girlfriend said to me, « You know, that's not a very commercial title for an album » and I said, « It's not about the money, not that anyone seems to want to give me any. Somebody has to say something EVEN IF- very few people hear it... »
Album: 9/11 was an Inside Job
"I can't say it explicitly enough...9/11 was NOT just some so called Al Qaeda. There's a lot more to it and if you care enough you can find out, start looking or go back to sleep.
My girlfriend said to me, « You know, that's not a very commercial title for an album » and I said, « It's not about the money, not that anyone seems to want to give me any. Somebody has to say something EVEN IF- very few people hear it... »
God save us once again
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 18/5/2010 - 08:18
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
Naja
1994
Ho perso un anno e non ho combinato un cazzo
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 18/5/2010 - 01:25
Percorsi:
Naja di merda
Supper's Ready
La mia vita è piena di musica, la musica è la mia vita. Tutti i momenti più significativi della mia esistenza (per quanto giovane possa essere!) sono accompagnati dalla musica dei Genesis. Ne sono fiera perchè le loro canzoni fanno parte di me, sono parte della mia vita, e vi giuro che nessun film ha mai avuto una colonna sonora migliore di quella che ho io mentre giorno per giorno vivo la mia vita, vivo le mie emozioni, le mie paure, le mie debolezze con loro e con le loro magnifiche canzoni... Un ringraziamento speciale va a tutti voi, che come me, sapete ascoltare ed amare la buona musica. Eleonora
Eleonora 18/5/2010 - 00:40
Fiume Sand Creek
FRANCESE / FRENCH - Marco Valdo M.I.
Version française – MASSACRE À SAND CREEK – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Fiume Sand Creek – Fabrizio De André – 1981
Le massacre de Sand Creek est un évènement des guerres indiennes aux États-Unis qui s'est produit le 29 novembre 1864, lorsque la milice du territoire du Colorado a attaqué un village de Cheyennes et d'Arapahos installé sur les plaines orientales.
Le colonel John Chivington et ses 700 cavaliers attaquèrent le camp indien qui comptait 500 personnes, guerriers mais aussi femmes, vieillards et enfants. Au terme des combats, près de 270 indiens furent massacrés, contre 15 tués et 50 blessés pour les soldats américains. La violence du massacre entraîna une remise en question de la politique américaine d'extermination des Amérindiens.
(suite Wikipedia)
Sand Creek , crique ensablée... Un lieu perdu au fin fond du Colorado,... (continua)
Version française – MASSACRE À SAND CREEK – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Fiume Sand Creek – Fabrizio De André – 1981
Le massacre de Sand Creek est un évènement des guerres indiennes aux États-Unis qui s'est produit le 29 novembre 1864, lorsque la milice du territoire du Colorado a attaqué un village de Cheyennes et d'Arapahos installé sur les plaines orientales.
Le colonel John Chivington et ses 700 cavaliers attaquèrent le camp indien qui comptait 500 personnes, guerriers mais aussi femmes, vieillards et enfants. Au terme des combats, près de 270 indiens furent massacrés, contre 15 tués et 50 blessés pour les soldats américains. La violence du massacre entraîna une remise en question de la politique américaine d'extermination des Amérindiens.
(suite Wikipedia)
Sand Creek , crique ensablée... Un lieu perdu au fin fond du Colorado,... (continua)
MASSACRE À SAND CREEK
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/5/2010 - 16:00
Dansante del Desterrado
[1976]
Letras: Jorge Enrique Adoum
Musica: Patricio Montilla
Album “Ecuador: El Grito de Libertad”, Paredon Records
Jorge Enrique Adoum, scomparso di recente, è stato un importante poeta e scrittore ecuadoregno. Fu sempre molto compromesso con i temi sociali, tant’è che negli anni della dittatura militare e fino al 1987 visse esule in Francia. A Jorge Enrique Adoum si devono anche molte delle traduzioni in spagnolo delle poesie di T.S. Elliot, Langston Hughes, Jacques Prévert, Yannis Ritsos, Vinícius de Moraes, Nazım Hikmet, Fernando Pessoa, Joseph Brodsky e Seamus Heaney.
La terra è così intrisa di sangue che l’indio che cade sa quanta terra gli tocca alla fine – giusto quella per essere sepolto – perché riconosce in bocca il sapore di tutti gli altri compagni caduti prima di lui…
Letras: Jorge Enrique Adoum
Musica: Patricio Montilla
Album “Ecuador: El Grito de Libertad”, Paredon Records
Jorge Enrique Adoum, scomparso di recente, è stato un importante poeta e scrittore ecuadoregno. Fu sempre molto compromesso con i temi sociali, tant’è che negli anni della dittatura militare e fino al 1987 visse esule in Francia. A Jorge Enrique Adoum si devono anche molte delle traduzioni in spagnolo delle poesie di T.S. Elliot, Langston Hughes, Jacques Prévert, Yannis Ritsos, Vinícius de Moraes, Nazım Hikmet, Fernando Pessoa, Joseph Brodsky e Seamus Heaney.
La terra è così intrisa di sangue che l’indio che cade sa quanta terra gli tocca alla fine – giusto quella per essere sepolto – perché riconosce in bocca il sapore di tutti gli altri compagni caduti prima di lui…
Preguntan de donde soy
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 17/5/2010 - 15:19
Heartbeat
[2004]
Lyrics & Music by David Elon Preston
"Every word I heard the Beach Boys sing slipped away with Martin Luther King." I had the tune in my head for a long time, then after watching the movie, "Pleasantville", the seeds were planted for the first line: "I remember life in black and white.."
Lyrics & Music by David Elon Preston
"Every word I heard the Beach Boys sing slipped away with Martin Luther King." I had the tune in my head for a long time, then after watching the movie, "Pleasantville", the seeds were planted for the first line: "I remember life in black and white.."
I remember life in black and white,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2010 - 12:07
Only A Hobo
[1963]
Canzone registrata per “The Times They Are A-Changin'” ma poi non inclusa nell’album.
Pubblicata nel 1991 in “The Bootleg Series Volumes 1–3 (Rare & Unreleased) 1961–1991”
Se questa me la cassate, pazienza… Però è una canzone contro l’esclusione, come ce ne sono tante sulle CCG…
Canzone registrata per “The Times They Are A-Changin'” ma poi non inclusa nell’album.
Pubblicata nel 1991 in “The Bootleg Series Volumes 1–3 (Rare & Unreleased) 1961–1991”
Se questa me la cassate, pazienza… Però è una canzone contro l’esclusione, come ce ne sono tante sulle CCG…
As I was out walking on a corner one day
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 17/5/2010 - 08:50
In The Name of Western Democracy
[2009]
Album: Manifest Democracy
Album: Manifest Democracy
[Speeches and sounds from the news]
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2010 - 08:38
Too Confused
[2003]
Lyrics & Music By Jerry Scott
Album: 1 2 3 War
Lyrics & Music By Jerry Scott
Album: 1 2 3 War
Said I'm tired of being confused
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2010 - 08:33
Surrender
[2006]
Lyrics & Music by David Elon Preston
Dedicated to the 13 coal miners who lost their lives at the Sago Mine, Tallmansville, West Virginia.
"The seed for this song came in early January in the aftermath of the Sago Coal Mine disaster in Tallmansville, West Virginia. I had read where some of the miners had written notes as they lay trapped two miles deep inside the mine. One note read, “Tell all I see them on the other side. It wasn’t bad. I just went to sleep.” A melody line began running through my head shortly after, and by mid-February I just had to try to get something down on paper. I tried to record the song with my own back up harmonies but it just didn't sound right.
I asked Anne Cozean and Marty Ross Vining from SongRamp to add their beautiful voices to the mix. They graciously agreed and I am eternally grateful.
This song is dedicated to the families of the miners that lost their lives in Tallmansville and everywhere".
Lyrics & Music by David Elon Preston
Dedicated to the 13 coal miners who lost their lives at the Sago Mine, Tallmansville, West Virginia.
"The seed for this song came in early January in the aftermath of the Sago Coal Mine disaster in Tallmansville, West Virginia. I had read where some of the miners had written notes as they lay trapped two miles deep inside the mine. One note read, “Tell all I see them on the other side. It wasn’t bad. I just went to sleep.” A melody line began running through my head shortly after, and by mid-February I just had to try to get something down on paper. I tried to record the song with my own back up harmonies but it just didn't sound right.
I asked Anne Cozean and Marty Ross Vining from SongRamp to add their beautiful voices to the mix. They graciously agreed and I am eternally grateful.
This song is dedicated to the families of the miners that lost their lives in Tallmansville and everywhere".
One by one the breathing's stopped.
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2010 - 08:27
Vision of a Past Warrior
[1963]
Album “As Long as the Grass Shall Grow: Peter La Farge Sings of the Indians”, Folkways Records
Album “As Long as the Grass Shall Grow: Peter La Farge Sings of the Indians”, Folkways Records
I have within me such a dream of pain
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 17/5/2010 - 08:24
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Take Back Your Atom Bomb
[1963]
Album “As Long as the Grass Shall Grow: Peter La Farge Sings of the Indians”, Folkways Records
Album “As Long as the Grass Shall Grow: Peter La Farge Sings of the Indians”, Folkways Records
Take back your atom bomb
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 17/5/2010 - 08:17
The Trail of Tears
[1963]
Album “As Long as the Grass Shall Grow: Peter La Farge Sings of the Indians”, Folkways Records
Forse la più bella delle diverse canzoni omonime (The Trail of Tears di Guy Carawan e Trail of Tears di John Denver) dedicate alla deportazione delle cosiddette “Five Civilized Tribes” indiane dal sud degli USA in Oklahoma, tra il 1830 e il 1840.
E’ bene ricordare che Peter La Farge era di sangue nativo, discendendo dalla tribù algonquina dei Narragansett del Rhode Island.
Album “As Long as the Grass Shall Grow: Peter La Farge Sings of the Indians”, Folkways Records
Forse la più bella delle diverse canzoni omonime (The Trail of Tears di Guy Carawan e Trail of Tears di John Denver) dedicate alla deportazione delle cosiddette “Five Civilized Tribes” indiane dal sud degli USA in Oklahoma, tra il 1830 e il 1840.
E’ bene ricordare che Peter La Farge era di sangue nativo, discendendo dalla tribù algonquina dei Narragansett del Rhode Island.
Who are those ghosts that pass on the plains?
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 17/5/2010 - 08:04
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
1, 2, 3, 4, Let's Start Another War
[2003]
Lyrics & Music By Jerry Scott
Album: 1 2 3 War
Lyrics & Music By Jerry Scott
Album: 1 2 3 War
1, 2, 3, 4 – War!
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2010 - 08:02
Fiume Sand Creek
Salve a tutti, mi sono imbattuto in questo sito, a causa della mia ricerca sull'eccidio di Sand Creek.
leggendo quello precedentemente scritto, e senza nulla togliere ne a Bubola ne al Grandissimo De Andre mi sembra pretestuoso pensare ad un plagio diciamo che ci sono delle forti influenze nel rif, per dirla tutta Atom Heart Mother e del 1970 e quindi... dubito che i pink floyd abbiano potuto copiare un rif di una canzone scritta nel 1980 o nel 78... anche se le droghe assunte avrebbero comunque potuto dargli una visione della musica futura e quindi copiare un rif di una canzone che nulla a che fare con summer '68...e poi francamente queste sono chiacchiere da bar come dire che Mozart ha copiato a Beethowen... per fortuna sono esistiti entrambi.
Bye
leggendo quello precedentemente scritto, e senza nulla togliere ne a Bubola ne al Grandissimo De Andre mi sembra pretestuoso pensare ad un plagio diciamo che ci sono delle forti influenze nel rif, per dirla tutta Atom Heart Mother e del 1970 e quindi... dubito che i pink floyd abbiano potuto copiare un rif di una canzone scritta nel 1980 o nel 78... anche se le droghe assunte avrebbero comunque potuto dargli una visione della musica futura e quindi copiare un rif di una canzone che nulla a che fare con summer '68...e poi francamente queste sono chiacchiere da bar come dire che Mozart ha copiato a Beethowen... per fortuna sono esistiti entrambi.
Bye
Roberto Pagliaro 16/5/2010 - 23:52
Dda banna a muntagna
[1981]
Testo e musica di Carlo Muratori
Album: Dda banna a muntagna
Testo e musica di Carlo Muratori
Album: Dda banna a muntagna
Nta stu chianu lassàmu la notti
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/5/2010 - 22:24
Justicia
(2008)
Album: "Shake Away"
By Lila Downs & Paul Cohen
featuring Enrique Bunbury (Héroes del Silencio)
To my Oaxaca and to our brothers and sisters Aymaras and Quechuas, and Tayu, those elders who pronounce our truth, I gave blood for these words. No, I will no longer cry for you, I will only remember, I will remember that my heart has not died. I looked for you everywhere, in people’s faces on TV on the streets,
in the courts, but I cannot find you, Justice.
A mi Oaxaca y por nuestros hermanos Aymaras, y Quechuas, Tayú ,que pronuncien los ancianos nuestra verdad ay palabras me costaron sangre. Gracias Celso por tu conocimiento del guayno y por tocar todo lo que se deja tocar!...Gracias a nuestro compañero Bunbury por querernos y hacer este puente entre España y México pa la gente, del color de la tierra , que nosotros sabemos lo que nos hace falta....
Album: "Shake Away"
By Lila Downs & Paul Cohen
featuring Enrique Bunbury (Héroes del Silencio)
To my Oaxaca and to our brothers and sisters Aymaras and Quechuas, and Tayu, those elders who pronounce our truth, I gave blood for these words. No, I will no longer cry for you, I will only remember, I will remember that my heart has not died. I looked for you everywhere, in people’s faces on TV on the streets,
in the courts, but I cannot find you, Justice.
A mi Oaxaca y por nuestros hermanos Aymaras, y Quechuas, Tayú ,que pronuncien los ancianos nuestra verdad ay palabras me costaron sangre. Gracias Celso por tu conocimiento del guayno y por tocar todo lo que se deja tocar!...Gracias a nuestro compañero Bunbury por querernos y hacer este puente entre España y México pa la gente, del color de la tierra , que nosotros sabemos lo que nos hace falta....
No no voy a llorar por ti
(continua)
(continua)
16/5/2010 - 18:40
The Last Chance
[2002]
"The Last Chance – Eight Songs on Israel/Palestine" (2010)
Unapologetically challenging and provocative, "The Last Chance" weaves eight finely-crafted human stories around one of the burning issues of our times: the Israel/Palestine conflict. Songs to move the mind and the heart. (Leon Rosselson)
La storia violenta di Israele attraverso il confronto tra due ebrei.
Meier, il commerciante di carne di maiale, ha perso la famiglia a Bergen-Belsen e poi ha combattuto tutte le guerre per la Grande Israele. E' nazionalista, pragmatico e violento, ma oggi il suo problema non sono tanto gli arabi, che ha fatto sempre a pezzi, ma gli ebrei come Sam il ballerino – il suo giovane interlocutore – che vuole solo vivere e danzare, che non crede alla necessità della guerra permanente, che non freme per l'amor patrio, che è ebreo ma non gli importa di essere israeliano, che crede che tutti gli uomini abbiano speranze e sogni ugualmente degni e che nessuno uomo debba mai sopraffarne un altro...
"The Last Chance – Eight Songs on Israel/Palestine" (2010)
Unapologetically challenging and provocative, "The Last Chance" weaves eight finely-crafted human stories around one of the burning issues of our times: the Israel/Palestine conflict. Songs to move the mind and the heart. (Leon Rosselson)
La storia violenta di Israele attraverso il confronto tra due ebrei.
Meier, il commerciante di carne di maiale, ha perso la famiglia a Bergen-Belsen e poi ha combattuto tutte le guerre per la Grande Israele. E' nazionalista, pragmatico e violento, ma oggi il suo problema non sono tanto gli arabi, che ha fatto sempre a pezzi, ma gli ebrei come Sam il ballerino – il suo giovane interlocutore – che vuole solo vivere e danzare, che non crede alla necessità della guerra permanente, che non freme per l'amor patrio, che è ebreo ma non gli importa di essere israeliano, che crede che tutti gli uomini abbiano speranze e sogni ugualmente degni e che nessuno uomo debba mai sopraffarne un altro...
It was The Last Chance
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 16/5/2010 - 17:49
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Song of the Olive Tree
[2005]
Album "And They All Sang RosselSonGs", poi ripresa anche in "The Last Chance – Eight Songs on Israel/Palestine" (2010)
Sung by Janet Russell
Unapologetically challenging and provocative, "The Last Chance" weaves eight finely-crafted human stories around one of the burning issues of our times: the Israel/Palestine conflict. Songs to move the mind and the heart. (Leon Rosselson)
Album "And They All Sang RosselSonGs", poi ripresa anche in "The Last Chance – Eight Songs on Israel/Palestine" (2010)
Sung by Janet Russell
Unapologetically challenging and provocative, "The Last Chance" weaves eight finely-crafted human stories around one of the burning issues of our times: the Israel/Palestine conflict. Songs to move the mind and the heart. (Leon Rosselson)
My father's father's father planted here,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 16/5/2010 - 17:47
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Sul ponte di Perati bandiera nera
anonimo
E' possibile avere lo spartito?
testa.albano@alice.it 16/5/2010 - 10:09
Il sogno di Piero
Un ringraziamento un po' in ritardo a Gian Piero per quel che mi ha scritto, ed anche per avermi ricordato che la cosa che ho fatto qui ha un nome ben preciso. È vero, è un "centone" in piena regola, anche se, ripensando al periodo in cui mi è venuta in testa, la chiamerei più opportunamente un "briacone". Era un periodo particolare, strano, ricchissimo di cose "dentro" e di autodistruzione quotidiana. Periodo per fortuna terminato, e da tempo; ma, ogni tanto, mi capita di riandarci col pensiero e, pur nella razionalità dello scampatissimo pericolo, affiora un'assai bizzarra punta di nostalgia. Stranezze dell'essere umano.
Riccardo Venturi 15/5/2010 - 19:20
Blanca fra Santena e Venaria Reale
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Piove ed il mio cuore che dimentica ogni tanto persino di pulsare
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/5/2010 - 19:07
Canto dei carcerati calabresi
[1958]
Testo di anonimo, tradizionale
Musica di Gino Negri
Album: Le canzoni della mala, vol.2 [1984]
Dopo il debutto di Ornella nel 1956, a soli 24 anni, sul palcoscenico in veste di attrice, Giorgio Strehler intuite le sue doti vocali, le fece interpretare alcuni canti popolari della Rivoluzione Francese, negli intervalli dello spettacolo "I Giacobini" di Federico Zardi..
Fu in seguito a questa esperienza e all'interessamento di Roberto Leydi che nacquero le cosiddette "Canzoni della mala", scritte per lei oltre che dallo stesso Strehler, anche da Fiorenzo Carpi, Michele Straniero, Fausto Amodei, Gino Negri e Dario Fo.
Presentate come vecchi canti popolari ritrovati dopo una serie di ricerche (talvolta come nel caso di questo canto è anche vero), raccontano storie violente e tragiche di minatori uccisi, delinquenti milanesi e carcerati calabresi.
Brani come il "Canto dei carcerati... (continua)
Testo di anonimo, tradizionale
Musica di Gino Negri
Album: Le canzoni della mala, vol.2 [1984]
Dopo il debutto di Ornella nel 1956, a soli 24 anni, sul palcoscenico in veste di attrice, Giorgio Strehler intuite le sue doti vocali, le fece interpretare alcuni canti popolari della Rivoluzione Francese, negli intervalli dello spettacolo "I Giacobini" di Federico Zardi..
Fu in seguito a questa esperienza e all'interessamento di Roberto Leydi che nacquero le cosiddette "Canzoni della mala", scritte per lei oltre che dallo stesso Strehler, anche da Fiorenzo Carpi, Michele Straniero, Fausto Amodei, Gino Negri e Dario Fo.
Presentate come vecchi canti popolari ritrovati dopo una serie di ricerche (talvolta come nel caso di questo canto è anche vero), raccontano storie violente e tragiche di minatori uccisi, delinquenti milanesi e carcerati calabresi.
Brani come il "Canto dei carcerati... (continua)
Tutti 'sti caribinìri
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 15/5/2010 - 08:41
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Albatro
Chanson italienne – Albatro – Apuamater Indiesfolk ( Davide Giromini)
Te souvient-il Lucien l'âne mon ami de ce poème que Charles Baudelaire avait écrit sur les poètes et qu'il intitula L'Albatros ?
Et comment donc, Marco Valdo M.I. mon ami et je m'en vais de ce pas te le réciter, comme sans doute as-tu dû le faire à l'école :
"Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.
A peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.
Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brûle-gueule,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!
Le Poète est semblable... (continua)
Te souvient-il Lucien l'âne mon ami de ce poème que Charles Baudelaire avait écrit sur les poètes et qu'il intitula L'Albatros ?
Et comment donc, Marco Valdo M.I. mon ami et je m'en vais de ce pas te le réciter, comme sans doute as-tu dû le faire à l'école :
"Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.
A peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.
Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brûle-gueule,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!
Le Poète est semblable... (continua)
ALBATROS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/5/2010 - 21:27
La nuova Auschwitz
ci ricorda la dura vita nei campi di concentramento e di lavoro una canzone vera e da ricordare. Il cui testo ti rimane impresso nella mente
14/5/2010 - 18:36
Piazzale degli eroi
[1974]
Album "Quando Verrà Natale"
Album "Quando Verrà Natale"
No non voglio più passare in Piazzale Degli Eroi
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 14/5/2010 - 18:19
Coyote, My Little Brother
[1963]
Album “As Long as the Grass Shall Grow: Peter La Farge Sings of the Indians”, Folkways Records
Album “As Long as the Grass Shall Grow: Peter La Farge Sings of the Indians”, Folkways Records
Coyot', Coyotee-ee-ee!
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 14/5/2010 - 13:09
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Trail of Tears
[1985]
Written by Roger Cook, Allen Reynolds and Randy Handley
Album “Dreamland Express”
Tra il 1830 e il 1840 oltre 50.000 nativi già pacificati e “civilizzati” furono deportati dalle loro terre nel sud degli USA verso l’Oklahoma. Furono marce estenuanti nel corso delle quali morirono migliaia di persone. Il percorso seguito per raggiungere i nuovi territori fu chiamato “The Trail of Tears”, “Il Cammino delle Lacrime”…
Per un’introduzione più estesa si veda l’omonima The Trail of Tears di Guy Carawan.
Written by Roger Cook, Allen Reynolds and Randy Handley
Album “Dreamland Express”
Tra il 1830 e il 1840 oltre 50.000 nativi già pacificati e “civilizzati” furono deportati dalle loro terre nel sud degli USA verso l’Oklahoma. Furono marce estenuanti nel corso delle quali morirono migliaia di persone. Il percorso seguito per raggiungere i nuovi territori fu chiamato “The Trail of Tears”, “Il Cammino delle Lacrime”…
Per un’introduzione più estesa si veda l’omonima The Trail of Tears di Guy Carawan.
No more beautiful moons may we spend on our land
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 14/5/2010 - 12:52
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
The Trail of Tears
[1990]
Album “Tree of Life - Arbol de la Vida”
Written by Pat & Victoria Garvey
Nel 1830 il Congresso USA approvò il cosiddetto “Indian Removal Act”. Si trattava sostanzialmente di concentrare le nazioni indiane dispersa tra Florida (Seminole), Georgia e Alabama (Cherokee e Creek) e Mississippi (Chickasaw e Choctaw) in un’unica grande riserva in Oklahoma, il tutto per far spazio ai sempre più numerosi coloni, richiamati soprattutto dalla scoperta dell’oro nel nord della Georgia.
Nel 1831 i Choctaw furono i primi a mettersi in marcia ed è questo primo esodo che diede il nome a tutta l’operazione proseguita negli anni successivi: “Il cammino delle lacrime”. Il filosofo e storico francese Alexis de Tocqueville ne fu testimone diretto e così lo raccontò nel suo “De la démocratie en Amérique” (1835): “À la fin de l'année 1831, je me trouvais sur la rive gauche du Mississipi, à un lieu... (continua)
Album “Tree of Life - Arbol de la Vida”
Written by Pat & Victoria Garvey
Nel 1830 il Congresso USA approvò il cosiddetto “Indian Removal Act”. Si trattava sostanzialmente di concentrare le nazioni indiane dispersa tra Florida (Seminole), Georgia e Alabama (Cherokee e Creek) e Mississippi (Chickasaw e Choctaw) in un’unica grande riserva in Oklahoma, il tutto per far spazio ai sempre più numerosi coloni, richiamati soprattutto dalla scoperta dell’oro nel nord della Georgia.
Nel 1831 i Choctaw furono i primi a mettersi in marcia ed è questo primo esodo che diede il nome a tutta l’operazione proseguita negli anni successivi: “Il cammino delle lacrime”. Il filosofo e storico francese Alexis de Tocqueville ne fu testimone diretto e così lo raccontò nel suo “De la démocratie en Amérique” (1835): “À la fin de l'année 1831, je me trouvais sur la rive gauche du Mississipi, à un lieu... (continua)
The trail of tears went winding weeping into Tennessee
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 14/5/2010 - 11:43
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
The Testimony of Patience Kershaw
LA TESTIMONIANZA DI PATIENCE KERSHAW
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 14/5/2010 - 09:01
Objection
Démo 2003 - Août 2003 - jamais réellement distribuée
Un beau jour ils m’ont appelé
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 14/5/2010 - 00:25
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Diliberto: "Non dare conto nel Tg1 delle 20 del cittadino che ha gridato "pace subito" e dei numerosi cittadini che all'uscita di Berlusconi hanno gridato "ritirateli" è una vergogna.
http://www.repubblica.it/2009/09/sezio...