Non importa
2008
Domani
Domani
Non importa che tu sia di destra o di sinistra
(continua)
(continua)
inviata da Sally Rose. 12/5/2010 - 23:00
Têtes de peintres
Têtes de peintres
Canzone de langue française – Têtes de peintres Marco Valdo M.I. – 2010
Une nouvelle canzone, Lucien l'âne mon ami. Tu vois, je recommence à écrire... Après Dachau Express et ensuite, le Cycle du Cahier Ligné, j'étais comme vidé, tari. Plus rien ne bougeait. J'étais un bout de bois stérile en train de se dessécher... J'avais évidemment repris les traductions et je n'avais jamais vraiment abandonné les rendez-vous avec toi. Presque chaque jour, comme il se doit. Une sorte de désert post-partum. Et les jours passaient. Et puis, j'ai fait cette canzone sur les têtes de peintres. En fait, elle s'est imposée d'elle-même.
Une canzone sur les peintres ? Sur les têtes de peintres ? Que vas-tu imaginer là, Marco Valdo M.I. mon ami ?, dit Lucien l'âne en dressant ses oreilles tout effilées en points d'exclamation. Une canzone qui s'impose d'elle-même... Qu'est-ce que çà peut... (continua)
Canzone de langue française – Têtes de peintres Marco Valdo M.I. – 2010
Une nouvelle canzone, Lucien l'âne mon ami. Tu vois, je recommence à écrire... Après Dachau Express et ensuite, le Cycle du Cahier Ligné, j'étais comme vidé, tari. Plus rien ne bougeait. J'étais un bout de bois stérile en train de se dessécher... J'avais évidemment repris les traductions et je n'avais jamais vraiment abandonné les rendez-vous avec toi. Presque chaque jour, comme il se doit. Une sorte de désert post-partum. Et les jours passaient. Et puis, j'ai fait cette canzone sur les têtes de peintres. En fait, elle s'est imposée d'elle-même.
Une canzone sur les peintres ? Sur les têtes de peintres ? Que vas-tu imaginer là, Marco Valdo M.I. mon ami ?, dit Lucien l'âne en dressant ses oreilles tout effilées en points d'exclamation. Une canzone qui s'impose d'elle-même... Qu'est-ce que çà peut... (continua)
La peinture est le langage des peintres
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/5/2010 - 20:54
Romeo and Juliet in Sarajevo
[1995]
Album “Small Miracles”
Si vedano anche De l'autre côté du pont, Admira e Boško, Bosko and Admira e l’omonima 薩拉熱窩的羅蜜歐與茱麗葉 [Romeo and Juliet in Sarajevo].
Album “Small Miracles”
Si vedano anche De l'autre côté du pont, Admira e Boško, Bosko and Admira e l’omonima 薩拉熱窩的羅蜜歐與茱麗葉 [Romeo and Juliet in Sarajevo].
Romeo, has your star set
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 12/5/2010 - 13:54
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90, Ponti
Right Will Conquer Might
Right will conquer might
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 12/5/2010 - 13:00
The Revolution's Here
As long as the mushroom clouds don't rise
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 12/5/2010 - 12:45
The Recruiting Service Drum
[1978]
Album “Burn the Witch”
Testo del poeta scozzese Robert Tannahill (1774-1810), trovato su The Balladeers
Robert Tannahill è stato un poeta e musicista contemporaneo di Robert Burns ma non altrettanto famoso, anche perché distrusse gran parte della sua produzione prima di suicidarsi, nel 1810. Probabilmente Tannahill era inadatto alla vita in una società come quella scozzese dell’epoca, tutta fondata su contrapposizioni violente (Stuart vs. Orange, cattolici contro protestanti,…) e con una cultura impregnata di militarismo, marzialità e culto degli eroi. Nel 1809 scrisse ad un suo amico integratosi nella milizia del Renfrewshire: “Non vedo la fine di questo sistema di guerra”… Forse proprio per questo non trovò di meglio che porre fine alla propria esistenza gettandosi nel Paisley Canal.
Album “Burn the Witch”
Testo del poeta scozzese Robert Tannahill (1774-1810), trovato su The Balladeers
Robert Tannahill è stato un poeta e musicista contemporaneo di Robert Burns ma non altrettanto famoso, anche perché distrusse gran parte della sua produzione prima di suicidarsi, nel 1810. Probabilmente Tannahill era inadatto alla vita in una società come quella scozzese dell’epoca, tutta fondata su contrapposizioni violente (Stuart vs. Orange, cattolici contro protestanti,…) e con una cultura impregnata di militarismo, marzialità e culto degli eroi. Nel 1809 scrisse ad un suo amico integratosi nella milizia del Renfrewshire: “Non vedo la fine di questo sistema di guerra”… Forse proprio per questo non trovò di meglio che porre fine alla propria esistenza gettandosi nel Paisley Canal.
I hate the drums discordant sound,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 12/5/2010 - 11:35
Sutta `n velu
Sutta `n velu ch` è niuru e di pannu
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 12/5/2010 - 10:16
A Change Is Gonna Come
...in questa canzone, c'è l'intera esistenza dell'essere umano!!! ...anzi dico l'esistenza della specie, di tutti gli esseri umani... c'è la storia dell'uomo!
...ed è positiva perchè fa ben sperare!
...Ma so che un cambiamento è in arrivo, sì arriverà. ;)
...ed è positiva perchè fa ben sperare!
...Ma so che un cambiamento è in arrivo, sì arriverà. ;)
Oirad 11/5/2010 - 23:00
Andrea
Una versione inglese diversa e molto libera. Ho cercato di ricreare in inglese il ritmo di filastrocca con tutti i suoi accenti di morte. Ovviamente non e' all'altezza dell'originale, ma e' il miglior modo che ho trovato per ricrearne le emozioni. Ho dovuto rinunciare al bucket perché in inglese ha connotazioni comiche che non ci sono in italiano.
E' una traduzione traditrice, ma De André mi perdonerebbe, aveva pazienza con i mascalzoni.
E' una traduzione traditrice, ma De André mi perdonerebbe, aveva pazienza con i mascalzoni.
ANDREA
(continua)
(continua)
inviata da Anna 11/5/2010 - 21:59
Novelle Lunae fra Macerata Feltria e Lunano
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continua)
Lavi lente note
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 11/5/2010 - 20:23
Matteotti
[Dicembre 2004]
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and Music by Alessio Lega
"Malatesta"
released 13 March 2013
Credits:
Alessio Lega | voce
Rocco Marchi | pianoforte, eko tiger, pianet, synth
Andrea Faccioli | chitarre, banjo, autoharp
Francesca Baccolini | contrabbasso
Andrea Belfi | batteria, percussioni, fischi
"Mi attanaglia un dubbio che spesso attanaglia chi si ritiene in dissidio aperto e in lotta col suo tempo: Che fare? Penso a come si dovesse sentire un sincero antifascista nel 1937, col regime al pieno del consenso e -apparentemente- solidissimo. Al nostro antifascista viene in mente la figura di Giacomo Matteotti, uomo magari lontano dai suoi sentimenti rivoluzionari, ma uomo fiero nel sapere dire "no", anche quando questo "no" può costare la vita. Ed ecco che il nostro antifascista decide di chiamare suo figlio con quel nome che per lui ha il significato... (continua)
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and Music by Alessio Lega
"Malatesta"
released 13 March 2013
Credits:
Alessio Lega | voce
Rocco Marchi | pianoforte, eko tiger, pianet, synth
Andrea Faccioli | chitarre, banjo, autoharp
Francesca Baccolini | contrabbasso
Andrea Belfi | batteria, percussioni, fischi
"Mi attanaglia un dubbio che spesso attanaglia chi si ritiene in dissidio aperto e in lotta col suo tempo: Che fare? Penso a come si dovesse sentire un sincero antifascista nel 1937, col regime al pieno del consenso e -apparentemente- solidissimo. Al nostro antifascista viene in mente la figura di Giacomo Matteotti, uomo magari lontano dai suoi sentimenti rivoluzionari, ma uomo fiero nel sapere dire "no", anche quando questo "no" può costare la vita. Ed ecco che il nostro antifascista decide di chiamare suo figlio con quel nome che per lui ha il significato... (continua)
Un vento scuro e ghiaccio
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 11/5/2010 - 19:17
Dove l'aria è polvere
Questa canzone dice una verità molto scomoda: che la guerra non la fanno i politici, ma i soldati. E chi muore o si ferisce sono i militari e i civili, non i potenti.
Pausiniana 11/5/2010 - 18:00
No Justice No Peace
[2010]
Album : Racconti marginali
Testo di E. Marrella;
Musica di M. Canzoniere - R. Petruccio
Album : Racconti marginali
Testo di E. Marrella;
Musica di M. Canzoniere - R. Petruccio
"No Justice No Peace"
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/5/2010 - 13:22
Percorsi:
Genova - G8
Strofe antimilitariste
Strofe di Franco Nebbia
tratte da: S.Catanuto, F. Schirone,
Il canto anarchico in Italia.
p. 258
Quando, dal volume di Santo Catanuto e Franco Schirone, mi è apparso il nome di Franco Nebbia, e le sue "strofe antimilitariste" da lui composte per il "Nebbia Club" di Milano, il cabaret da lui fondato nei primi anni '60 improntato ad un'esigenza sociale, le parole degli autori non sono bastate. Perché mi si sono affacciati ricordi, e quando mi si affacciano i ricordi bisogna che li fermi prima che se ne vadano a fare il loro solito giro interminabile.
Scrivono Catanuto e Schirone, citando A. Vella, "I cabarets a Milano" (1966): "Il maestro Nebbia ha confermato e ci ha dichiarato esplicitamente che tutte le sue simpatie vanno all'anarchismo e queste simpatie vengono dimostrate tra l'altro con alcune canzoni che si cantano nel suo locale". Al "Nebbia Club" vengono eseguiti vecchi canti anarchici,... (continua)
tratte da: S.Catanuto, F. Schirone,
Il canto anarchico in Italia.
p. 258
Quando, dal volume di Santo Catanuto e Franco Schirone, mi è apparso il nome di Franco Nebbia, e le sue "strofe antimilitariste" da lui composte per il "Nebbia Club" di Milano, il cabaret da lui fondato nei primi anni '60 improntato ad un'esigenza sociale, le parole degli autori non sono bastate. Perché mi si sono affacciati ricordi, e quando mi si affacciano i ricordi bisogna che li fermi prima che se ne vadano a fare il loro solito giro interminabile.
Scrivono Catanuto e Schirone, citando A. Vella, "I cabarets a Milano" (1966): "Il maestro Nebbia ha confermato e ci ha dichiarato esplicitamente che tutte le sue simpatie vanno all'anarchismo e queste simpatie vengono dimostrate tra l'altro con alcune canzoni che si cantano nel suo locale". Al "Nebbia Club" vengono eseguiti vecchi canti anarchici,... (continua)
I generali fanno le guerre
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/5/2010 - 23:39
Musica di confine
[2005?]
Testo trovato sul sito del gruppo
Testo trovato sul sito del gruppo
Musica di confine
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 10/5/2010 - 13:41
Get Down (The Proud and Noble Savage)
[1973]
Album “The American Album”
Testo trovato su MySongBook
“A great part of Indian culture, heritage and pride has been destroyed, but during the last few years the American Indian has become an embarrassment to the government of the United States by eloquently pleading his cause through the mass media. The Proud and Noble Savage is representative of many cultures that have been repressed and exploited, and few nations are completely innocent.” (Allan Taylor)
Album “The American Album”
Testo trovato su MySongBook
“A great part of Indian culture, heritage and pride has been destroyed, but during the last few years the American Indian has become an embarrassment to the government of the United States by eloquently pleading his cause through the mass media. The Proud and Noble Savage is representative of many cultures that have been repressed and exploited, and few nations are completely innocent.” (Allan Taylor)
He had to get down, get down on the ground
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 10/5/2010 - 13:26
Protect And Survive
[1984]
Album “Home for a While”
Scritta da John Clifton
Testo trovato su MySongBook
Interpretata anche The Dubliners
Album “Home for a While”
Scritta da John Clifton
Testo trovato su MySongBook
Interpretata anche The Dubliners
When the nukes come raining down it's great to be alive
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 10/5/2010 - 13:11
'U 5 di lugliu dû '60
Lorenzo Peritore
"Il 5 di luglio del 1960 è una data che ha segnato a lutto la città di Licata, e soprattutto i familiari di Vincenzo Napoli, che all’età di soli 25 anni ha cessato di vivere. È per questo che con un racconto in versi dialettali desidero raccontare a tutti quelli che allora non c’erano, e ricordare invece a tutti coloro che c’erano, ciò che è successo in quel “caldissimo” e ormai lontanissimo 5 luglio del 1960, e come si sia potuto verificare che un giovane di 25 anni, per rivendicare i propri diritti e quelli di una intera popolazione di quarantamila abitanti esasperata da una infinita quantità di problemi, ci ha rimesso la sua giovane vita.
Sono trascorsi ormai 50 anni (mezzo secolo) dallo sciopero in cui sono rimasti feriti 5 nostri concittadini, mentre un ragazzo di 25 anni ci ha rimesso la vita. Molti giovani non conoscono questa triste e tragica pagina della nostra storia, che sarebbe bene ogni tanto ricordare..."
Sono trascorsi ormai 50 anni (mezzo secolo) dallo sciopero in cui sono rimasti feriti 5 nostri concittadini, mentre un ragazzo di 25 anni ci ha rimesso la vita. Molti giovani non conoscono questa triste e tragica pagina della nostra storia, che sarebbe bene ogni tanto ricordare..."
M'arricordu ca era carusèddu,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 10/5/2010 - 08:28
Il brigante Tiburzi
[2009]
Scritta da Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Written by Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Album: Chupadero!
Sonny Barnetti: Voce, chitarra elettrica
Andrew Hardin: Chitarra elettrica
Jason Crosby: Hammond
Peter Williams: basso
Mark Clark: batteria
La Barnetti Bros. Band
Giovannino Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Jono Manson
Vince Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Massimo Bubola
CHUPADERO!
Epopea tex-mex-western in 11 episodi e svariati personaggi
Personaggi e interpreti:
VINCE BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimo Bubola
GIOVANNINO BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Jono Manson
SONNY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimiliano Larocca
BILLY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Andrea Parodi
ASSUNTA BARNETTI, moglie di Vince: Erika Ardemagni
e inoltre:
L'UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE, ancora senza nome:... (continua)
Scritta da Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Written by Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Album: Chupadero!
Sonny Barnetti: Voce, chitarra elettrica
Andrew Hardin: Chitarra elettrica
Jason Crosby: Hammond
Peter Williams: basso
Mark Clark: batteria
La Barnetti Bros. Band
Giovannino Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Jono Manson
Vince Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Massimo Bubola
CHUPADERO!
Epopea tex-mex-western in 11 episodi e svariati personaggi
Personaggi e interpreti:
VINCE BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimo Bubola
GIOVANNINO BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Jono Manson
SONNY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimiliano Larocca
BILLY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Andrea Parodi
ASSUNTA BARNETTI, moglie di Vince: Erika Ardemagni
e inoltre:
L'UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE, ancora senza nome:... (continua)
Qualcuno ha trovato una penna
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 9/5/2010 - 19:05
Italiella
[1868]
Di anonimo autore napoletano.
Incisa dalla NCCP nell'album "11 mesi e 29 giorni" (1977)
"Evviva l'Unità d'Itaglia!" (Italiella, Italià...)
"Italiella è una antica canzone napoletana, riproposta dalla Nuova Compagnia di canto Popolare, che il popolo napoletano riservò ai Savoia del nord quando unificarono l'Italia. Era uno sberleffo ai nuovi dominatori, ai loro degradati e degradanti costumi politici e morali... La ripropongo in questo filmato perché penso che sia molto attuale nell'epoca di Berlusconi, anzi, i costumi dei nuovi padroni settentrionali, in fatto di degrado politico e morale, non hanno proprio precedenti...." (introduzione del filmato su YouTube) (The Lone Ranger)
"Nel carnevale del 1868 uscì per le strade di Napoli un particolare carro detto 'de la sfrantumazione'. Su tale carro era visibile una Colombina con gonna tricolore circondata da una turba di Pulcinella... (continua)
Di anonimo autore napoletano.
Incisa dalla NCCP nell'album "11 mesi e 29 giorni" (1977)
"Evviva l'Unità d'Itaglia!" (Italiella, Italià...)
"Italiella è una antica canzone napoletana, riproposta dalla Nuova Compagnia di canto Popolare, che il popolo napoletano riservò ai Savoia del nord quando unificarono l'Italia. Era uno sberleffo ai nuovi dominatori, ai loro degradati e degradanti costumi politici e morali... La ripropongo in questo filmato perché penso che sia molto attuale nell'epoca di Berlusconi, anzi, i costumi dei nuovi padroni settentrionali, in fatto di degrado politico e morale, non hanno proprio precedenti...." (introduzione del filmato su YouTube) (The Lone Ranger)
"Nel carnevale del 1868 uscì per le strade di Napoli un particolare carro detto 'de la sfrantumazione'. Su tale carro era visibile una Colombina con gonna tricolore circondata da una turba di Pulcinella... (continua)
O Italiella, o Italià,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 9/5/2010 - 17:44
Percorsi:
Ahi serva Italia, di dolore ostello
Gimme Shelter
Questa canzone mi piace molto suonata e cantata degli U2, Fergie, Will.I.Am e il grandissimo Mick Jagger, non so perché ma ha qualcosa di speciale anche questa versione !
Comunque grande testo e canzone.
Comunque grande testo e canzone.
Umberto 9/5/2010 - 17:30
L'Italia è bbella
Addò si' nata tu 'a sera 'o cielo è rosa,
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 9/5/2010 - 17:03
American Woman
(1970)
The war dominated those newscasts, yet the radio allowed you to escape from it all. Nothing heavy there, save for two songs.
Forty years ago this week, Crosby, Stills, Nash & Young dreamed of bombers turning into butterflies and getting back to the garden.
That week, millions of Americans also embraced a song that declared:
“I don’t need your war machines. I don’t need your ghetto scenes.”
“American Woman” by the Guess Who endures, a great song on so many levels. Think of the song and you think of Burton Cummings spitting out angry lyrics and Randy Bachman grinding out freaky guitar fills. True enough, but the pulse, the cadence, the urgency of the song comes from Jim Kale and Garry Peterson, who drive the whole thing on bass and drums, respectively.
What’s it all about? Bachman explained it this way in a 2008 interview on the Gibson guitar website:
“A lot of people... (continua)
The war dominated those newscasts, yet the radio allowed you to escape from it all. Nothing heavy there, save for two songs.
Forty years ago this week, Crosby, Stills, Nash & Young dreamed of bombers turning into butterflies and getting back to the garden.
That week, millions of Americans also embraced a song that declared:
“I don’t need your war machines. I don’t need your ghetto scenes.”
“American Woman” by the Guess Who endures, a great song on so many levels. Think of the song and you think of Burton Cummings spitting out angry lyrics and Randy Bachman grinding out freaky guitar fills. True enough, but the pulse, the cadence, the urgency of the song comes from Jim Kale and Garry Peterson, who drive the whole thing on bass and drums, respectively.
What’s it all about? Bachman explained it this way in a 2008 interview on the Gibson guitar website:
“A lot of people... (continua)
American woman gonna mess your mind
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 9/5/2010 - 16:50
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Pensieri di tritolo
[2007]
Album :Paradis del diaol
feat. Massimo Priviero
Liberamente ispirata a una poesia di Tarcisio Tani
Album :Paradis del diaol
feat. Massimo Priviero
Liberamente ispirata a una poesia di Tarcisio Tani
Oggi abbiamo pensieri pensieri di tritolo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 9/5/2010 - 08:52
Le bruit du bang
Album: L'Art de la Joie (1999)
Abbatus sous le poids des balles au fond des tranchées,
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 8/5/2010 - 18:54
The Ghost Of Tom Joad
apparte la bella canzone, ma un grande testo, che fa accapponare la pelle..almeno a me ha dato questa senzazione..the boss...un'indiano moderno d'america..emi.
8/5/2010 - 15:35
Centomila sbarre (Canzone per Enrico Signori)
Un minuto fa ho sentito dire dal TG della Lombardia che oggi, a Varese, il Sindaco della città ha conferito al ministro degli Interni Roberto Maroni la Girometta d'Oro (?!) nel corso di una cerimonia dedicata alla sicurezza in occasione della festa del Patrono di Varese, san Vittore.
Gian Piero Testa 8/5/2010 - 14:09
Holiday In Cambodia
Non è una canzone contro la guerra, nè tantomeno un inno al pacifismo, piuttosto un'anatema contro tutti gli pseudo intelletuali radical chic che decantavano le lodi dei cosidetti paesi rossi con il culo al sicuro nell'occidentalissima America. Da qui l'invito ad andare in Cambogia a vedere come funzionavano davvero le cose...
mongreal 8/5/2010 - 12:19
Portella della Ginestra
d'après la version italienne d'une chanson sicilienne « Purtedda dâ Ginestra » – Taberna Mylaensis – 1981 (paroles d'Ignazio Buttitta et la musique originale de Otello Profazio.)
Une remarque à propos de ce massacre (1947) et de l'accusation lancée contre Giuliano et sa bande, accusés d'être les massacreurs de ce Premier Mai pacifique. Si de fait, Giuliano et sa bande furent présents sur la colline voisine et tirèrent sur la foule en fête... C'étaient avec leurs escopettes et ils tiraient en l'air pour mettre la pagaille... Pour intimider. Une enquête plus approfondie (sur base des autopsies, mais aussi de documents « déclassifiés » des services US...) démontra que ce ne sont pas les armes de la bande à Giuliano qui ont blessé et tué, mais bien des armes de guerre provenant directement de l'armée étazunienne, lesquelles étaient aux mains d'authentiques tueurs de la mafia sicilienne et... (continua)
Une remarque à propos de ce massacre (1947) et de l'accusation lancée contre Giuliano et sa bande, accusés d'être les massacreurs de ce Premier Mai pacifique. Si de fait, Giuliano et sa bande furent présents sur la colline voisine et tirèrent sur la foule en fête... C'étaient avec leurs escopettes et ils tiraient en l'air pour mettre la pagaille... Pour intimider. Une enquête plus approfondie (sur base des autopsies, mais aussi de documents « déclassifiés » des services US...) démontra que ce ne sont pas les armes de la bande à Giuliano qui ont blessé et tué, mais bien des armes de guerre provenant directement de l'armée étazunienne, lesquelles étaient aux mains d'authentiques tueurs de la mafia sicilienne et... (continua)
PORTELLA DELLE GINESTRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/5/2010 - 22:32
Перемен! [Хочу перемен!]
D'après la version italienne de Davide Giromini (2009) d'une chanson russe (Перемен) de Kino (1986)
PEREMEN
(continua)
(continua)
inviata da Marco valdo M.I. 7/5/2010 - 18:37
Orel and Maria
[2009]
Testo e musica di Angelo Casto e Mauro Caminiti
Lyrics and music by Angelo Casto e Mauro Caminiti
Nr. Rep. SIAE 100110042
Il 30 ottobre 2009, a seguito della lettura di un articolo scritto sul “Corriere della Sera” (quotidiano italiano a tiratura nazionale), due amici, Mauro e Angelo, il primo docente di lingue ed attualmente Direttore Generale per l’Italia di (rif.to EasyLanguages), mentre il secondo funzionario governativo e docente a contratto di Criminologia presso il Master Universitario di II Livello in Scienze Forensi (Criminologia-Investigazione-Security-Intelligence) dell’Università di Roma “La Sapienza” (rif.to Master in Scienze Forensi), hanno deciso di scrivere una canzone.
Sia Angelo che Mauro sono appassionati di musica e, conosciutisi per motivi professionali legati al mondo universitario, hanno scoperto solo da poco di avere lo stesso hobby, sebbene Mauro faccia... (continua)
Testo e musica di Angelo Casto e Mauro Caminiti
Lyrics and music by Angelo Casto e Mauro Caminiti
Nr. Rep. SIAE 100110042
Il 30 ottobre 2009, a seguito della lettura di un articolo scritto sul “Corriere della Sera” (quotidiano italiano a tiratura nazionale), due amici, Mauro e Angelo, il primo docente di lingue ed attualmente Direttore Generale per l’Italia di (rif.to EasyLanguages), mentre il secondo funzionario governativo e docente a contratto di Criminologia presso il Master Universitario di II Livello in Scienze Forensi (Criminologia-Investigazione-Security-Intelligence) dell’Università di Roma “La Sapienza” (rif.to Master in Scienze Forensi), hanno deciso di scrivere una canzone.
Sia Angelo che Mauro sono appassionati di musica e, conosciutisi per motivi professionali legati al mondo universitario, hanno scoperto solo da poco di avere lo stesso hobby, sebbene Mauro faccia... (continua)
Here is a story for the world to learn
(continua)
(continua)
inviata da ANGELO CASTO 7/5/2010 - 17:45
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
×
(e per spiegarmi ancora meglio:)
L'altro giorno un mio amico e conterraneo leggeva la parola ammatula (*) come [ammatùla] non riuscendo ovviamente a capire cosa volesse dire. Sarebbe bastato accentarla correttamente [ammàtula] per lui venire rapidamente a capo dell’enigma.
(*) a màtula: infruttuosamente, senza scopo; invano. (pare sia una commistione del greco antico μάτην e l'arabo بطولة , batula, vergine)