« Il Sole di luglio » - LE SOLEIL DE JUILLET est une chanson qui se rapporte aux fameux faits du G8 de 2001, qui sont relatés d'un point de vue totalement intérieur. Celui qui parle est l'esprit d'un garçon qui se trouve en ces jours dans les rues de Gênes, un esprit qui se dédouble, se dissocie par nécessité et commence à voir au travers de fragments ce qui arrive à sa personne et à d'autres autour, connues ou inconnues. De ces fragments, il commence à reconstruire ce qui se passe dans le monde et durant le temps où il a vécu. Et justement cette compréhension sera le motif pour continuer, malgré les casques, les matraques, la folie et les mascarades de la police.
Angiolo Boldrini era il titolare del bar caffè Roberto in via Frejus, nel vecchio Borgo San Paolo a Torino...
Il Roberto si trova a due passi dal centro sociale occupato Gabrio e a due passi dalla discoteca America, due posti molto diversi, frequentati da gente molto diversa... Tutti quanti però passavano per un caffè, una birra o un goccetto da "Angelo", che teneva aperto il bar fino a tardi...
Angelo era un omone gentile e col sorriso dolce... Finchè ho frequentato il Gabrio, anch'io, come gli altri, ho passato diverso tempo a bere birra e mangiare patatine da Angelo... Poi, quando il mio "impegno sociale" si è diradato fino a scomparire del tutto, non è mai mancato un cenno di saluto ad Angelo, appoggiato alla porta del suo bar, mentre passavo in bici verso casa...
Fino a ieri...
Ieri notte, un colpo di fucile sparato da un tizio ubriaco - un italiano, uno del quartiere - che ce l'aveva... (continua)
Alessandro 29/9/2009 - 16:02
Torino che non è New York
di Enzo Maolucci da "Barbari e bar" (1978)
Si ammazzano a Torino, Torino che non è New York.
Un letterato impotente ha fatto piangere ragazze della scuola,
masturbando un'angoscia insolente da fine, con trenta veramon in gola.
Ad altri basta invece un bianco secco senza poesia
ma ti pesa sai, gioia mia,
mentre scopi le tue notti e l'angoscia muore in gola
(Ma non fai piangere mai le ragazze della scuola).
Si ammazzano a Torino, Torino che non è New York.
La diva, suicida arrapante, ha fatto piangere presidenti americani
e la mezz'ala ammazzata per gioco demente ha fatto piangere i romani scemi.
Ad altri basta invece un bel maschiaccio senza poesia,
ma ti pesa sai, gioia mia,
e ci crepi "vecchia checca", sangue e rimmel tra le mani...
(Ma non fai piangere Roma e presidenti americani).
Si ammazzano a Torino, Torino che non è New York.
Un cantautore... (continua)
Considerato che nella prima strofa si parla di calibro 38, il titolo potrebbe fare riferimento ad uno dei modelli di pistola più diffusi di sempre, la 38 Smith & Wesson Special, entrata in produzione nel 1902, in dotazione alla polizia statunitense per 70 anni, fino all'inizio dei '90...
Testo trovato su Broadside Magazine dell’agosto 1962.
Il brano risulta inciso anche nel disco “Canti della Resistenza spagnola”, Vedette Albatros VPA 8129, 1971.
AL FRATELLO CHE LAVORA IN UNA FABBRICA DI ARMI
(lettera scritta da Don Tonino Bello nel febbraio 1986)
da Disarmo Lombardia
Caro operaio,
non si direbbe. Ma scrivere a te, che con altri ottantamila compagni di lavoro strappi la vita in una delle trecento fabbriche di morte disseminate in Italia, è più difficile che scrivere al Sottosegretario della Difesa.
Si, perché a protestare sulla produzione delle armi con i funzionari delle cancellerie diplomatiche, male che
vada, ti tiri addosso solo un po’ di compatimento e qualche sorriso divertito sulla tua ingenuità.
Ti diranno, ammiccando, di apprezzare molto i tuoi vaporosi aneliti di pace, ma che poi bisogna sapere stare con i piedi per terra.
Ti faranno intendere con eleganza che a un vescovo si addice meglio tracciare benedizioni solenni, piuttosto che impicciarsi di fabbriche di armi e dei relativi traffici clandestini.... (continua)
Bisognerebbe solo dire chi sono i signori nella foto, perchè uno è "abbronzato" ma non è Obama (ah ah ah), e l'altro è bianco ma non è Berlusconi, anzi, è un africano!
This Finnish version of 'Sidùn' is based on a German translation by Michi and Herber Killian. Many thanks to Michi and Herbert.
Diese Finnische Version von Sidùn basiert auf der Deutschen Übersetzung von Michi und Herbert Killian. Ich bedanke mich recht herzlich bei Michi und Herbert.
This English version of 'Sidùn' is based on a German translation by Michi and Herbert Killian. Thanks alot Michi and Herbert.
Diese Englische Version von Sidùn basiert auf der Deutschen Übersetzung von Michi und Herbert Killian. Ich bedanke mich recht herzlich bei Michi und Herbert.
Nel 1971 Tom Clay, un dj della radio KGBS in Los Angeles, realizzò un remix del brano intitolandolo "What the World Needs Now is Love/Abraham, Martin And John".
La "spoken song" inizia con un uomo che chiede ad un ragazzo di spiegargli il significato di alcune parole, come segregazione, intolleranza, pregiudizio... Il ragazzo non sa rispondere...
Poi si sente la voce stentorea di un istruttore militare che dà ordini alla truppa, sullo sfondo una sparatoria... Quindi parte il brano della DeShannon mixato con quello di Dion & The Belmonts inframezzati dagli estratti di discorsi di John F. Kennedy, Robert F. Kennedy e Martin Luther King e dei servizi radiotelevisivi relativi ai loro assassinii...
Il remix di Tom Clay divenne una hit radiofonica nell'estate del 1971...
WHAT THE WORLD NEEDS NOW IS LOVE/ABRAHAM, MARTIN AND JOHN (continua)