Canto nomade per un prigioniero politico
English version / Versione inglese / Version anglaise / Englanninkielinen versio:
Riccardo Venturi, 29-04-2009
(Revised: 21-08-2019)
(Revised: 21-08-2019)
ROVING SONG OF A POLITICAL PRISONER
(continua)
(continua)
29/4/2009 - 22:02
L'uomo che sa
[1965]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Rodolfo (Rudy) Assuntino
Musica / Music / Musique / Sävel: Bob Dylan (Masters Of War)
Avvertenza
L'uomo che sa faceva parte delle "CCG Primitive" come canzone autonoma. Erroneamente attribuita in un primo momento a Franco Damiani, poi correttamente a Rudi Assuntino, si è rivelata essere una versione italiana di Masters Of War di Bob Dylan; di conseguenza, come tale è stata inserita sotto la relativa pagina. Nella ristrutturazione delle CCG Primitive, però, in quest'unico caso inseriamo un rimando per rispetto al "nucleo intoccabile" di questo sito, ripetendone il testo. [CCG/AWS Staff]
La versione, o riscrittura, di Rudi (o Rudy) Assuntino è del 1965, ma fu incisa in disco solo nell'ottobre del 1968 nell'album "La rossa provvidenza" (Dischi del Sole DS52), con Paolo Ciarchi alla chitarra. Ripresa già nel 1969 dallo storico gruppo dei Rokes. Un'incisione recente è del 2007 da parte di Shel Shapiro nell'album "Acoustic Circus" (con Fabio Treves). [RV]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Rodolfo (Rudy) Assuntino
Musica / Music / Musique / Sävel: Bob Dylan (Masters Of War)
Avvertenza
L'uomo che sa faceva parte delle "CCG Primitive" come canzone autonoma. Erroneamente attribuita in un primo momento a Franco Damiani, poi correttamente a Rudi Assuntino, si è rivelata essere una versione italiana di Masters Of War di Bob Dylan; di conseguenza, come tale è stata inserita sotto la relativa pagina. Nella ristrutturazione delle CCG Primitive, però, in quest'unico caso inseriamo un rimando per rispetto al "nucleo intoccabile" di questo sito, ripetendone il testo. [CCG/AWS Staff]
La versione, o riscrittura, di Rudi (o Rudy) Assuntino è del 1965, ma fu incisa in disco solo nell'ottobre del 1968 nell'album "La rossa provvidenza" (Dischi del Sole DS52), con Paolo Ciarchi alla chitarra. Ripresa già nel 1969 dallo storico gruppo dei Rokes. Un'incisione recente è del 2007 da parte di Shel Shapiro nell'album "Acoustic Circus" (con Fabio Treves). [RV]
La mia vita ce l'ha chi ha il potere per sé,
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 29/4/2009 - 21:13
Percorsi:
Le CCG Primitive
Critique du chapitre 3 (du Livre de l'Écclésiaste)
[1996]
Paroles et musique: Hubert-Félix Thiéfaine
Testo e musica: Hubert-Félix Thiéfaine
Album "La tentation du bonheur"
Paroles et musique: Hubert-Félix Thiéfaine
Testo e musica: Hubert-Félix Thiéfaine
Album "La tentation du bonheur"
"I testi di Thiéfaine sono sempre molto densi e difficili... Questo mi sembra pertinente... vedete voi.." (Alessandro)
"...Un temps pour aimer et un temps pour haïr;
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 29/4/2009 - 13:47
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Quel suo sguardo lontano
[2008]
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"
ci sono solitudini che scorticano
finché tutto sia di nuovo niente
ci sono i momenti lunghissimi della lontananza, quando i pensieri dei soldati tornano agli affetti lasciati e si perdono nei ricordi
“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico... (continua)
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"
ci sono solitudini che scorticano
finché tutto sia di nuovo niente
ci sono i momenti lunghissimi della lontananza, quando i pensieri dei soldati tornano agli affetti lasciati e si perdono nei ricordi
“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico... (continua)
Questa donna di carta
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 29/4/2009 - 11:28
'O surdato 'nnammurato
QUESTA CANZONE è STATA COMMOVENTE PERCHè MI RICORDA QUANDO HA FATTO LA GUERRA
28/4/2009 - 19:38
Ahmed l'ambulante
Dal blog di Alessandro Robecchi
Ieri, il 25 aprile, gli italiani festeggiavano la loro liberazione. Bravi. Oggi, 26 aprile, 1.038 cittadini immigrati festeggiano la loro liberazione dai centri di identificazione ed espulsione, carceri italiane dov’erano trattenuti con l’accusa di essere clandestini. Bravi pure loro. Se tutto andrà come deve andare, resteranno clandestini qualche tempo, poi lentamente tenteranno la strada della regolamentazione, poi lavoreranno e vivranno qui, pagheranno i contributi e le tasse, solleveranno la famosa gobba dell’Inps e salveranno il culo a noi italiani dalla piaga dell’invecchiamento e dall’impossibilità di pagarci uno stato sociale. Caso davvero strambo in cui qualcuno che viene ad aiutarti, ad creare nuove imprese, ad aprire partite iva, a sollevare l’economia, viene incarcerato. Per fortuna di tutti, i disegni degli ottusi celti e del loro ministro degli... (continua)
Ieri, il 25 aprile, gli italiani festeggiavano la loro liberazione. Bravi. Oggi, 26 aprile, 1.038 cittadini immigrati festeggiano la loro liberazione dai centri di identificazione ed espulsione, carceri italiane dov’erano trattenuti con l’accusa di essere clandestini. Bravi pure loro. Se tutto andrà come deve andare, resteranno clandestini qualche tempo, poi lentamente tenteranno la strada della regolamentazione, poi lavoreranno e vivranno qui, pagheranno i contributi e le tasse, solleveranno la famosa gobba dell’Inps e salveranno il culo a noi italiani dalla piaga dell’invecchiamento e dall’impossibilità di pagarci uno stato sociale. Caso davvero strambo in cui qualcuno che viene ad aiutarti, ad creare nuove imprese, ad aprire partite iva, a sollevare l’economia, viene incarcerato. Per fortuna di tutti, i disegni degli ottusi celti e del loro ministro degli... (continua)
daniela -k.d.- 28/4/2009 - 19:36
Farewell To Arms
[2008]
Testo e musica di Baron
Lyrics and music by Baron
Testo e musica di Baron
Lyrics and music by Baron
Stab me in the heart
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/4/2009 - 14:16
A Peaceful Solution
[2007]
Testo e musica di Willie & Amy Nelson
Lyrics and music by Willie & Amy Nelson
A Peaceful Solution Story
Imagine a dream where you sit in a large dark auditorium. There might be other people in the auditorium but you cannot see them or hear them. Up on stage Willie Nelson sings a song about a peaceful resolution.
The beautiful song captivates you.
Upon awakening you cannot remember anything except the words ‘a peaceful resolution’ and a deep feeling of peace.
A long time ago, before September 11, 2001, Amy Nelson dreamt of being in her Dad’s audience. There in the dark she heard Willie Nelson sing the song about a peaceful resolution. The dream meant little to Amy back then.
Now imagine Willie Nelson’s BioWillie tour bus, the Honeysuckle Rose IV rolling across the Southern California desert April 29th, 2007, at 3:03 A.M. on the way to The Coachella Valley Music and... (continua)
Testo e musica di Willie & Amy Nelson
Lyrics and music by Willie & Amy Nelson
A Peaceful Solution Story
Imagine a dream where you sit in a large dark auditorium. There might be other people in the auditorium but you cannot see them or hear them. Up on stage Willie Nelson sings a song about a peaceful resolution.
The beautiful song captivates you.
Upon awakening you cannot remember anything except the words ‘a peaceful resolution’ and a deep feeling of peace.
A long time ago, before September 11, 2001, Amy Nelson dreamt of being in her Dad’s audience. There in the dark she heard Willie Nelson sing the song about a peaceful resolution. The dream meant little to Amy back then.
Now imagine Willie Nelson’s BioWillie tour bus, the Honeysuckle Rose IV rolling across the Southern California desert April 29th, 2007, at 3:03 A.M. on the way to The Coachella Valley Music and... (continua)
There is a peaceful solution. It’s called a peace revolution.
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/4/2009 - 14:08
Flowers In Bloom
[2009]
Album: "Duende"
Album: "Duende"
When a mother comes home and has to tell her son
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/4/2009 - 13:46
Son an everien gwad
28 aprile 2009
Si vedano le Note alla traduzione
Si vedano le Note alla traduzione
CANZONE DEI VAMPIRI
(continua)
(continua)
28/4/2009 - 07:54
Vilain Pingouin: Viva l'élection!
[1990]
Album "Vilain Pingouin"
Dedicata alle prossime elezioni europee, nazionali, regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali, condominiali... e ringrazio anche Riccardo e le CCG se oggi sono meno illuso e ingenuo di ieri...
Album "Vilain Pingouin"
Dedicata alle prossime elezioni europee, nazionali, regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali, condominiali... e ringrazio anche Riccardo e le CCG se oggi sono meno illuso e ingenuo di ieri...
Hey! les enfants, c'est le temps de voter
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 28/4/2009 - 00:26
Régime de fer
[1990]
Album "Vilain Pingouin"
Una canzone contro l'apartheid...
Album "Vilain Pingouin"
Una canzone contro l'apartheid...
En Afrique du Sud, l'État s'ennuie
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 28/4/2009 - 00:09
Dieppe
[1990]
Album "Vilain Pingouin"
Il 19 agosto 1942, nei pressi della città francese di Dieppe, in Normandia, gli eserciti alleati fecero una prova del grande sbarco di due anni più tardi.
L'operazione "Jubilee", architettata dal gen, Montgomery e poi "portata a termine" da Lord Mountbatten, fu un disastro totale. Il maltempo fece ritardare l'operazione di un mese e i tedeschi mangiarono la foglia e rafforzarono le difese. Pur sapendolo, i gerarchi alleati mandarono al macello un'intera divisione canadese e svariati gruppi di commandos inglesi e statunitensi... Alla fine si contarono 600 tra morti e dispersi sul versante tedesco, contro i 4400 alleati... un massacro evitabile che gli "strateghi" giustificarono affermando che l'operazione fornì preziose informazioni per la pianificazione del successivo sbarco del 1944...
Album "Vilain Pingouin"
Il 19 agosto 1942, nei pressi della città francese di Dieppe, in Normandia, gli eserciti alleati fecero una prova del grande sbarco di due anni più tardi.
L'operazione "Jubilee", architettata dal gen, Montgomery e poi "portata a termine" da Lord Mountbatten, fu un disastro totale. Il maltempo fece ritardare l'operazione di un mese e i tedeschi mangiarono la foglia e rafforzarono le difese. Pur sapendolo, i gerarchi alleati mandarono al macello un'intera divisione canadese e svariati gruppi di commandos inglesi e statunitensi... Alla fine si contarono 600 tra morti e dispersi sul versante tedesco, contro i 4400 alleati... un massacro evitabile che gli "strateghi" giustificarono affermando che l'operazione fornì preziose informazioni per la pianificazione del successivo sbarco del 1944...
Une médaille pour les braves, et reposez dans vos tombes
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 27/4/2009 - 23:55
Ken pell zo da c'hortoz
[1977]
Parole / Paroles: Glenmor/Gilles Servat
Musica / Musique: Gilles Servat
Parole / Paroles: Glenmor/Gilles Servat
Musica / Musique: Gilles Servat
Ne weler ket ho pried amañ ken
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/4/2009 - 23:00
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Rue de la paix
[2001]
E' la canzone che apre "La Zizanie", l'album dove si trova anche "Aux armes citoyennes"
E' la canzone che apre "La Zizanie", l'album dove si trova anche "Aux armes citoyennes"
Je vends mon auto
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 27/4/2009 - 22:47
Το μπλόκο της Καισαριανής
Versione italiana di Gian Piero Testa [2009]
IL BLOCCO DI KESSARIANI
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff 27/4/2009 - 16:08
Le temps des crises
"Le temps des cerises", cui il brano di Jouy si rifà, fu scritta da Jean-Baptiste Clement, l'autore de "La semaine sanglante", sulla repressione della Comune di Parigi del 1871...
E anche "Le temps des cerises", che pure può sembrare soltanto una canzone d'amore, è un inno alla Comune e non per nulla fu dedicata dall'autore a Louise Michel, forse la più celebre protagonista di quelle giornate.
Ecco il testo di questa bellissima canzone, interpretata da artisti francesi di spicco, come Charles Trenet, Yves Montand e Bertrand Cantat dei Noir Désir (musicista e cantante di prima grandezza, anche se come uomo per me resta solo un assassino testa di cazzo... e non riesco nemmeno a capire come abbia potuto interpretare questo testo nel 2008, da uomo libero, dopo aver massacrato a botte la sua compagna, Marie Trintignant, solo 5 anni prima...):
E anche "Le temps des cerises", che pure può sembrare soltanto una canzone d'amore, è un inno alla Comune e non per nulla fu dedicata dall'autore a Louise Michel, forse la più celebre protagonista di quelle giornate.
Ecco il testo di questa bellissima canzone, interpretata da artisti francesi di spicco, come Charles Trenet, Yves Montand e Bertrand Cantat dei Noir Désir (musicista e cantante di prima grandezza, anche se come uomo per me resta solo un assassino testa di cazzo... e non riesco nemmeno a capire come abbia potuto interpretare questo testo nel 2008, da uomo libero, dopo aver massacrato a botte la sua compagna, Marie Trintignant, solo 5 anni prima...):
LE TEMPS DES CERISES
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 27/4/2009 - 14:03
La riva bianca, la riva nera
Tra le migliori cose da "rivisitare" di quegli anni, di cui dovremmo serbare più memoria...
fabio 27/4/2009 - 09:03
La ballata della dama bianca
[2009]
Album: Onda libera
Onda libera - Libera terra - Valzer chiuso in soffitta - Il Naufragio del Lusitalia - Figli del vento - Il mulino e il tuo giardino - Di corsa - Prigioniero di chi ? - C'è tanto ancora - Libera mente - La ballata della dama bianca - L'uomo nell'alto castello
Tammurriata sul tema della più crudele guerra mai dichiarata, che ci rende tutti meno liberi, imponendo ogni giorno il suo fardello di vittime. È la morte sul lavoro.
Album: Onda libera
Onda libera - Libera terra - Valzer chiuso in soffitta - Il Naufragio del Lusitalia - Figli del vento - Il mulino e il tuo giardino - Di corsa - Prigioniero di chi ? - C'è tanto ancora - Libera mente - La ballata della dama bianca - L'uomo nell'alto castello
Tammurriata sul tema della più crudele guerra mai dichiarata, che ci rende tutti meno liberi, imponendo ogni giorno il suo fardello di vittime. È la morte sul lavoro.
‘E nat’ nu lavoro è nat’ nir’
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/4/2009 - 18:08
Guantanamo Bay
Bellissima vignetta di Dave Granlund (riportata da Internazionale n.792/2009) che sintetizza magistralmente cosa farà la nuova amministrazione Obama rispetto all'accertamento delle responsabilità degli agenti federali coinvolti nelle torture ai presunti terroristi catturati dopo l'11 settembre 2001.
Il cartello recita: "Amnistia per gli agenti della CIA responsabili degli interrogatori"
"Fiuuu! L'attesa del verdetto è stata una vera tortura!"
Il cartello recita: "Amnistia per gli agenti della CIA responsabili degli interrogatori"
"Fiuuu! L'attesa del verdetto è stata una vera tortura!"
Alessandro 26/4/2009 - 16:53
Tout autour de la Terre
Tout autour de la Terre
Chansonchôme wallonne de langue française – Tout autour de la Terre – Marco Valdo M.I. – 2009
Parodie de « En sortant de l'École » de Jacques Prévert, sur une musique de Joseph Kosma; elle fut chantée notamment par Yves Montand, les Frères Jacques...
Être chômeur n'implique pas nécessairement d'être analphabète, quoi qu'on en pense ou qu'on en dise du côté d'ailleurs.
Être chômeur sans indemnité pendant un temps, puis avec une petite indemnité ensuite (notoirement insuffisante pour même survivre), tel est l'enthousiasmant destin que leur société (celle des riches, la société libérale, l'État Social Actif) offre aux jeunes filles et aux jeunes gens de notre temps.
La chansonchôme « Tout autour de la Terre » reprend – sous la forme parodique – un poème, une chanson de Jacques Prévert, intitulé « En sortant de l'école ». Et c'est effectivement de cela qu'il... (continua)
Chansonchôme wallonne de langue française – Tout autour de la Terre – Marco Valdo M.I. – 2009
Parodie de « En sortant de l'École » de Jacques Prévert, sur une musique de Joseph Kosma; elle fut chantée notamment par Yves Montand, les Frères Jacques...
Être chômeur n'implique pas nécessairement d'être analphabète, quoi qu'on en pense ou qu'on en dise du côté d'ailleurs.
Être chômeur sans indemnité pendant un temps, puis avec une petite indemnité ensuite (notoirement insuffisante pour même survivre), tel est l'enthousiasmant destin que leur société (celle des riches, la société libérale, l'État Social Actif) offre aux jeunes filles et aux jeunes gens de notre temps.
La chansonchôme « Tout autour de la Terre » reprend – sous la forme parodique – un poème, une chanson de Jacques Prévert, intitulé « En sortant de l'école ». Et c'est effectivement de cela qu'il... (continua)
En sortant de l'école
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/4/2009 - 16:25
Caryl Chessman
Sono un giornalista, ho scritto un libro sulla la pena di morte il cui titolo è "Quinto Comandamento", il lavoro è finito e impaginato, pronto per la stampa, ma non riesco a trovare un editore. Comunque per quanto riguarda Caryl Chessman vi segnalo due canzoni che non avete ancora listato:
"The Ballad Of Caryl Chessman" di Ronnie Hawkins
"Ballata di Chessman" di Ornella Vanoni.
Entrambe sono la stessa canzone, ovviamente quella della Vanoni è in italiano. Se non riuscite a trovarle contattatemi.
"The Ballad Of Caryl Chessman" di Ronnie Hawkins
"Ballata di Chessman" di Ornella Vanoni.
Entrambe sono la stessa canzone, ovviamente quella della Vanoni è in italiano. Se non riuscite a trovarle contattatemi.
Con qualche anno di ritardo e non del tutto complete, ecco:
L'originale e la cover di Ornella Vanoni
CCG/AWS staff
06/10/2017 13:00
L'originale e la cover di Ornella Vanoni
CCG/AWS staff
06/10/2017 13:00
Sergio Di Tonno 26/4/2009 - 12:15
Quaranta giorni di libertà
questa mattina su rai storia, canale 805 della piattaforma sky, stanno trasmettendo il film 40 giorni di libertà, bellissimo io ne vorrei conservare una copia chi può procurarmela? grazie a chi vorrà aiutarmi!
daniele.bovolenta@ulivoperserravalle.org
daniele.bovolenta@ulivoperserravalle.org
Valsesia 26/4/2009 - 10:16
Citizen of the Planet
Scritta per "Hearts and Bones" nel 1982 ma poi scartata, registrata con Garfunkel per un album di reunion mai realizzato, è stata pubblicata in una raccolta di Simon & Garfunkel del 2003.
“It was a direct statement about nuclear disarmament. Too direct for me. It goes : "I am a citizen of the planet. I was born here. I'm going to die here. I am entitled by my birth to the treasures of the earth. No one should be denied these. No one should be denied." I'd like to give it to some disarmament groups for others to sing, because it's quite a good song, but it's just not my voice”.
(Paul Simon)
“It was a direct statement about nuclear disarmament. Too direct for me. It goes : "I am a citizen of the planet. I was born here. I'm going to die here. I am entitled by my birth to the treasures of the earth. No one should be denied these. No one should be denied." I'd like to give it to some disarmament groups for others to sing, because it's quite a good song, but it's just not my voice”.
(Paul Simon)
I am a citizen of the planet
(continua)
(continua)
26/4/2009 - 00:47
Un biglietto del tram
Piazzale Loreto non è noto solamente per l'eccidio succitato, tra viale Andrea Doria e corso Buenos Aires, ma anche per l'esposizione, all'angolo con corso Buenos Aires, dei cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci, Nicola Bombacci, Alessandro Pavolini e Achille Starace.
[ΔR-PLU] 25/4/2009 - 19:20
Je cherche un emploi
Chansonchôme wallonne de langue française - Je Cherche un emploi - Marco Valdo M.I. 2009
Parodie de « Dans la vie faut pas s'en faire » d'Albert Willemetz. Musique: Henri Christiné 1921
Comme aurait dit Jean Yanne :
"Heureusement que Jésus-Christ n'est pas mort chômeur, sinon en Wallonie, il y aurait des contrôleurs en granit à chaque carrefour."
Cette chansonchôme est encore une fois une parodie d'une des chansons du vaste fonds de la chanson populaire du temps où l'opérette, les chansonniers et la radio laissaient encore un espace à la chanson populaire.
« Dans la vie faut pas s'en faire » fut écrite par Albert Willemetz.
Un phénomène Albert Willemetz, né à Paris le 14 février 1887 et mort en 1964, était un auteur français connu pour ses opérettes et ses chansons populaires. Albert Willemetz est considéré comme le « créateur de l’opérette moderne » pour avoir imaginé des textes... (continua)
Parodie de « Dans la vie faut pas s'en faire » d'Albert Willemetz. Musique: Henri Christiné 1921
Comme aurait dit Jean Yanne :
"Heureusement que Jésus-Christ n'est pas mort chômeur, sinon en Wallonie, il y aurait des contrôleurs en granit à chaque carrefour."
Cette chansonchôme est encore une fois une parodie d'une des chansons du vaste fonds de la chanson populaire du temps où l'opérette, les chansonniers et la radio laissaient encore un espace à la chanson populaire.
« Dans la vie faut pas s'en faire » fut écrite par Albert Willemetz.
Un phénomène Albert Willemetz, né à Paris le 14 février 1887 et mort en 1964, était un auteur français connu pour ses opérettes et ses chansons populaires. Albert Willemetz est considéré comme le « créateur de l’opérette moderne » pour avoir imaginé des textes... (continua)
Licencié par mes patrons
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/4/2009 - 16:13
Η μπαλάντα του Kυρ-Μέντιου
La storia del Sor Medios - 'Η ἱστορία τοῦ Κυρ-Μέντιου
di Gian Piero Testa
ἀπό τὸν Δζὰν Πιέρο Τέστα
Spiega il mio dizionario di Greco Moderno, del prof. Yorgos Babiniòtis, che la denominazione Mèdios, Medis e Kyr-Medios, attribuita popolarmente all'asino, ha un'origine medioevale che ci riporta all'antica città macedone di Mendi, la quale aveva coniato monete, su una faccia delle quali si mostrava una testa d'asino. Per quale motivo, o in onore di chi, il Babiniotis non dice. Dice però che già a Bisanzio ricorreva l'espressione "mèdios onos", "asino di Mendi". A Milano si diceva "asen de Barlasina", "asino di Barlassina", luogo di interscambio delle merci someggiate . E i comaschi istruiti nel Francese e sprezzanti del volgo sentenziavano : "Chacun à sa place, c'est-à-dire: i asen a Zelbi e i cavai a San Sir", dove Zelbio è un'amena ma un tempo molto rustica località montana del Triangolo... (continua)
di Gian Piero Testa
ἀπό τὸν Δζὰν Πιέρο Τέστα
Spiega il mio dizionario di Greco Moderno, del prof. Yorgos Babiniòtis, che la denominazione Mèdios, Medis e Kyr-Medios, attribuita popolarmente all'asino, ha un'origine medioevale che ci riporta all'antica città macedone di Mendi, la quale aveva coniato monete, su una faccia delle quali si mostrava una testa d'asino. Per quale motivo, o in onore di chi, il Babiniotis non dice. Dice però che già a Bisanzio ricorreva l'espressione "mèdios onos", "asino di Mendi". A Milano si diceva "asen de Barlasina", "asino di Barlassina", luogo di interscambio delle merci someggiate . E i comaschi istruiti nel Francese e sprezzanti del volgo sentenziavano : "Chacun à sa place, c'est-à-dire: i asen a Zelbi e i cavai a San Sir", dove Zelbio è un'amena ma un tempo molto rustica località montana del Triangolo... (continua)
Gian Piero Testa 25/4/2009 - 15:08
È ora di finirla
[1993]
Album: Mirafiori Kidz
Album: Mirafiori Kidz
È ora di finirla con questi sacrifici, con le legislature da sempre traditrici
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/4/2009 - 10:03
Ivaldi
[2000]
Album:Nove pezzi del rompicapo mondiale
Dedicato a Giovanni Pesce, mitico partigiano dei GAP, Ivaldi era uno dei nomi da lui usati in clandestinita'
Album:Nove pezzi del rompicapo mondiale
Dedicato a Giovanni Pesce, mitico partigiano dei GAP, Ivaldi era uno dei nomi da lui usati in clandestinita'
Dico a te che miti non hai, parlo a te che guai non ne vuoi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/4/2009 - 09:38
Un'auto targata TO
Texte : Roberto Roversi.
« Chanson très années 70 ». Plaçons-nous en 2009. Une auto venant de Bucarest, ou Tirana, ou d'où vous voudrez. Ou même de Turin, avec ces nouvelles plaques ... Ou n'importe quelle autre plaque, même d'Italie du Sud. De vieilles autos chargées d'immigrés, des usines du Nord aux champs de tomates du Tavoliere ou de l'Agro Domizio. Ce pays qui a connu l'émigration interne et externe, à présent importe de la main d'œuvre méprisée. Dans de nombreux cas, ce sont des esclaves. Sans que pour cela, son Sud ait cessé de s'en aller ailleurs. Travail, travail, travail. Mains. Histoires. Je ne suis pas sûr que cette chanson soit tellement « années 70 ». Les autos sont différentes. Il n'y a plus l'Alfasud , il n'y a plus la 127. Il y a encore et toujours plus, des mères défaites, des pères qui cherchent à élever leurs enfants avec des salaires de famine, des jours de malheur,... (continua)
« Chanson très années 70 ». Plaçons-nous en 2009. Une auto venant de Bucarest, ou Tirana, ou d'où vous voudrez. Ou même de Turin, avec ces nouvelles plaques ... Ou n'importe quelle autre plaque, même d'Italie du Sud. De vieilles autos chargées d'immigrés, des usines du Nord aux champs de tomates du Tavoliere ou de l'Agro Domizio. Ce pays qui a connu l'émigration interne et externe, à présent importe de la main d'œuvre méprisée. Dans de nombreux cas, ce sont des esclaves. Sans que pour cela, son Sud ait cessé de s'en aller ailleurs. Travail, travail, travail. Mains. Histoires. Je ne suis pas sûr que cette chanson soit tellement « années 70 ». Les autos sont différentes. Il n'y a plus l'Alfasud , il n'y a plus la 127. Il y a encore et toujours plus, des mères défaites, des pères qui cherchent à élever leurs enfants avec des salaires de famine, des jours de malheur,... (continua)
L'AUTO DU SUD
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/4/2009 - 21:55
Ballata del marinaio
"LA BALLATA DEL MARINAIO" analisi di Renzo Zannardi
Luigi Tenco parla di guerra in diverse canzoni: “La ballata dell’eroe” (De Andrè), “E se ci diranno”, “Padroni della terra” (una sua versione del “Il disertore” di Boris Vian), “Io vorrei essere la”, “Li vidi Tornare”… In alcune di queste canzoni inserisce solo dei rimandi alla guerra, in altre se ne occupa in modo più diffuso, articolato, e compiuto. Però solo nella ballata del marinaio analizza così in profondità i motivi che portano alla guerra. Solo nella “ballata del Marinaio smaschera la truffa che subiscono i soldati che vanno a combatterla. Luigi Tenco ha trattato il tema della guerra interpretando, da protagonista, anche un film (“La cuccagna”), dove i generali, e guerra, vengono sbeffeggiati e ridicolizzati. Luigi Tenco parla diffusamente della guerra anche nel dibattito avvenuto a “Beat 72” nell’autunno del 1966. Insomma parla... (continua)
24/4/2009 - 19:44
Ninna nanna delle dodici mamme
April 24, 2009
LULLABY OF THE TWELVE MOTHERS
(continua)
(continua)
24/4/2009 - 17:06
Mothers, Daughters, Wives
24 avril 2009
“J'ai écrit cette chanson pour ma mère (quoique pas tous les détails soient exactes à son égard), et pour toutes les femmes da sa génération qui me semble-t-il ont passé une bonne part de leur vie dans l'attente que leurs hommes reviennent de la guerre. Avec leur travail durant la IIème guerre mondiale, ces femmes ont montré qu'elles pouvaient faire n'importe quel travail et étaient parfaitement capables d'être indépendentes. Ma génération leur en sait gré pour l'exemple qu'elles ont donné, même si elle n'avaient pas beacoup de choix à ce temps-là, et j'espère que nous avons bien appri la leçon. C'est la chanson que je préfère parmi tous celles que j'ai écrit.” (Judy Small Songbook, 53)
MÈRES, FILLES, ÉPOUSES
(continua)
(continua)
24/4/2009 - 15:16
Marco Valdo M.I.: Zombies à Rome
[2009]
Paroles et musique de Marco Valdo M.I.
Les Zombies, un couple exemplaire, version moderne des touristes, visitent Rome, telle qu'elle se montre aujourd'hui au coin des rues ou le long des circonvolutions, boulevards romains où fleurissent les chandelles. Rome se maquille et se pomponne pour attirer le chaland et satisfaire ses promoteurs – terme discret pour signifier ceux qui la soutiennent... Bref, pour faire court, ses souteneurs, ses macs qui ne pensent que fric, fesses et Impero.
Les Zombies... Si elle se prénomme Ysolde, il ne peut être que Tristan. Ces amoureux tragiques, comme l'on sait, échappés de la légende arthurienne, sont absolument stupéfaits de trouver à Rome ces allures de vénale, ces proclamations mensongères et ces bandes de loups qui hantent les quartiers.
La belle princesse vend ses fesses dans les auberges et les hôtels touristiques sous la houlette d'un... (continua)
Paroles et musique de Marco Valdo M.I.
Les Zombies, un couple exemplaire, version moderne des touristes, visitent Rome, telle qu'elle se montre aujourd'hui au coin des rues ou le long des circonvolutions, boulevards romains où fleurissent les chandelles. Rome se maquille et se pomponne pour attirer le chaland et satisfaire ses promoteurs – terme discret pour signifier ceux qui la soutiennent... Bref, pour faire court, ses souteneurs, ses macs qui ne pensent que fric, fesses et Impero.
Les Zombies... Si elle se prénomme Ysolde, il ne peut être que Tristan. Ces amoureux tragiques, comme l'on sait, échappés de la légende arthurienne, sont absolument stupéfaits de trouver à Rome ces allures de vénale, ces proclamations mensongères et ces bandes de loups qui hantent les quartiers.
La belle princesse vend ses fesses dans les auberges et les hôtels touristiques sous la houlette d'un... (continua)
2762 ans de soldes
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/4/2009 - 14:56
Quaranta soldati, quaranta sorelle
Oltretutto, domani è anche il 25 aprile...
La citazione è tratta da un'intervista a Piero Ciampi fatta da Lina Agostini per "Radiocorriere TV" nel giugno 1976.
"Non riesco a dimenticare i seicentomila ragazzetti che trent’anni fa hanno dato la loro cultura e la loro vita per salvare me e la mia cultura. Non dimentico un ragazzetto di diciotto anni che allora si fece sgozzare da un soldato straniero per garantirmi un pezzo di terra su cui essere poeta. Io questo non posso dimenticarlo e sono infelice perché sono vivo e loro no, ma non faccio dei blues che cantano i morti, io canto delle persone che sono vive dentro di me, che mi porto dentro da trent’anni. Loro hanno salvato la mia terra e la mia cultura, mi hanno fatto conoscere la preghiera e grazie a loro oggi sono bello, bellissimo, il più bravo e non perdono."
Piero Ciampi, citato da Patrizia Chiesa e Alessio Lega alla fine del loro articolo "Ha tutte le carte in regola per essere Piero Ciampi", pubblicato su A Rivista Anarchica n. 341 del febbraio scorso.
Piero Ciampi, citato da Patrizia Chiesa e Alessio Lega alla fine del loro articolo "Ha tutte le carte in regola per essere Piero Ciampi", pubblicato su A Rivista Anarchica n. 341 del febbraio scorso.
La citazione è tratta da un'intervista a Piero Ciampi fatta da Lina Agostini per "Radiocorriere TV" nel giugno 1976.
Alessandro 24/4/2009 - 12:40
Sesto San Giovanni
... e c'è mancato poco che Sacconi scrivesse la postilla "salva-manager" nel nuovo testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro... era intenzione del ministro e del governo modificare l'art. 15 bis prevedendo che “la responsabilità del top manager è esclusa se l’evento sia imputabile a preposti, come il medico competente, progettisti, fabbricanti e soprattutto ai lavoratori, per violazione delle norme previste dal testo unico sulla sicurezza”...
La prevista retroattività della norma avrebbe potuto avere effetti devastanti sui processi in corso, primo fra tutti quello sul rogo alla Thyssen Krupp di Torino... al momento, pare che il governo abbia fatto marcia indietro, grazie alla denuncia della FIOM-CGIL e dei parenti delle vittime, cui è seguito anche l'intervento del presidente Napolitano...
Però, intanto, ci hanno provato...
La prevista retroattività della norma avrebbe potuto avere effetti devastanti sui processi in corso, primo fra tutti quello sul rogo alla Thyssen Krupp di Torino... al momento, pare che il governo abbia fatto marcia indietro, grazie alla denuncia della FIOM-CGIL e dei parenti delle vittime, cui è seguito anche l'intervento del presidente Napolitano...
Però, intanto, ci hanno provato...
Alessandro 24/4/2009 - 12:01
Terrorismo legalizzato
Una foto da indymedia di Pietro Maria Walter Greco, “Pedro”, assassinato da agenti della Digos e del SISDE nel 1985 a Trieste. Aveva 38 anni.
Alessandro 24/4/2009 - 11:41
Il franco tiratore
[2008]
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"
tutto è assurdo, tutto ha un senso
negli occhi dei bambini
ogni sogno è immenso
“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico e sofferto, ad un anelito a qualcosa di più alto nella spietata lotta per sopravvivere tra il sangue, il dolore e la morte.
Le... (continua)
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"
tutto è assurdo, tutto ha un senso
negli occhi dei bambini
ogni sogno è immenso
“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico e sofferto, ad un anelito a qualcosa di più alto nella spietata lotta per sopravvivere tra il sangue, il dolore e la morte.
Le... (continua)
Questa pistola non è a salve
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 24/4/2009 - 11:13
Nessun fiore
[1984]
Album "Irreale realtà"
Nei Kina suonavano Gianpiero Capra (basso elettrico e voce), Sergio Milani (batteria e voce) e Alberto Ventrella (chitarra e voce). Nella formazione ha militato anche Stefano Giaccone (chitarra e sax)
Album "Irreale realtà"
Nei Kina suonavano Gianpiero Capra (basso elettrico e voce), Sergio Milani (batteria e voce) e Alberto Ventrella (chitarra e voce). Nella formazione ha militato anche Stefano Giaccone (chitarra e sax)
L'impero avanza su di noi,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 24/4/2009 - 10:52
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