Nevadagaz
[1979]
Dalla primissima uscita a nome Gaznevada, una cassetta intitolata "Gaznevada" pubblicata da Harpo's Bazar.
Musica, testo e clima da piena guerra fredda...
Dalla primissima uscita a nome Gaznevada, una cassetta intitolata "Gaznevada" pubblicata da Harpo's Bazar.
Musica, testo e clima da piena guerra fredda...
Il nuovo presidente è nella camera a gas
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 26/3/2009 - 11:56
Kalla Kriget
Very good indeed, im swedish, wish i could here the italian version. sorry but u have some fault in your lyrics, both in the swedish version and in the italian. Dean Hutchinson is sopposed to be Dean Acheson.
Multo bene! sono swedese, una cosa no corretto, Dean Hutchinson- Dean Acheson.
Multo bene! sono swedese, una cosa no corretto, Dean Hutchinson- Dean Acheson.
andre 26/3/2009 - 09:10
Wicked World
[1970]
Testo e musica di Iommi/Osborne/Butler/Ward
Lyrics and music by Iommi/Osborne/Butler/Ward
Album: "Black Sabbath" (US/Warner Original)
Black Sabbath's first protest song is this Geezer Butler composition from the first album, Black Sabbath, that condemns war, poverty and the indifference displayed by the politicians who orchestrate the wars.
Testo e musica di Iommi/Osborne/Butler/Ward
Lyrics and music by Iommi/Osborne/Butler/Ward
Album: "Black Sabbath" (US/Warner Original)
Black Sabbath's first protest song is this Geezer Butler composition from the first album, Black Sabbath, that condemns war, poverty and the indifference displayed by the politicians who orchestrate the wars.
The world today is such a wicked place,
(continua)
(continua)
inviata da Joe Bongiorno 26/3/2009 - 04:40
Grândola, vila morena
La censura salazarista e la canzone
Il seguente documento originale (riprodotto dal documento .pdf scaricabile da Canto de Intervenção) è un'eccezionale testimonianza della censura del regime salazarista applicata al mondo della canzone portoghese. Datato 11 giugno 1970 e rinvenuto negli archivi del ministero degli interni, riunisce in un'unica censura tutti i più grandi nomi della canzone d'autore portoghese.
"Parallelamente a questa attività nella quale sono impegnati gli elementi dell'opposizione, ne è stata segnalata un'altra, questa sotto l'aspetto di giornate e sessioni culturali, dove, mediante ballate e poesie, si cerca di incutere nello spirito della popolazione, e in particolare della fascia giovanile, il rifiuto dell'Opera del Governo e per la guerra che ci è imposta nell'Oltremare.
Con maggiore incidenza, hanno avuto un ruolo preponderante in questo settore di attività i seguenti... (continua)
Il seguente documento originale (riprodotto dal documento .pdf scaricabile da Canto de Intervenção) è un'eccezionale testimonianza della censura del regime salazarista applicata al mondo della canzone portoghese. Datato 11 giugno 1970 e rinvenuto negli archivi del ministero degli interni, riunisce in un'unica censura tutti i più grandi nomi della canzone d'autore portoghese.
"Parallelamente a questa attività nella quale sono impegnati gli elementi dell'opposizione, ne è stata segnalata un'altra, questa sotto l'aspetto di giornate e sessioni culturali, dove, mediante ballate e poesie, si cerca di incutere nello spirito della popolazione, e in particolare della fascia giovanile, il rifiuto dell'Opera del Governo e per la guerra che ci è imposta nell'Oltremare.
Con maggiore incidenza, hanno avuto un ruolo preponderante in questo settore di attività i seguenti... (continua)
CCG/AWS Staff 26/3/2009 - 01:59
Ballad Of A Crystal Man
26 marzo 2009
Tradurre l'inglese altamente sostenuto e barocco di questa canzone non è cosa semplice; qualche libertà è stata presa.
BALLATA DI UN UOMO DI CRISTALLO
(continua)
(continua)
26/3/2009 - 00:20
Une sorte de bonheur
Une sorte de bonheur
Canzone française – Une sorte de bonheur – Marco Valdo M.I. – 2009
(Dachau Express - Suite en plusieurs tableaux.)
Une sorte de bonheur est la vingt- troisième étape d'un cycle de chansons, intitulé Dachau Express, qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut... (continua)
Canzone française – Une sorte de bonheur – Marco Valdo M.I. – 2009
(Dachau Express - Suite en plusieurs tableaux.)
Une sorte de bonheur est la vingt- troisième étape d'un cycle de chansons, intitulé Dachau Express, qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut... (continua)
Malgré les bombes, malgré la peur
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/3/2009 - 23:57
Mike Oldfield: Tubular Bells, Part I, 17:28 - 25:36
[1973]
Written by Mike Oldfield
Scritta da Mike Oldfield
Master of Ceremonies: Vivian Stanshall
Maestro di Cerimonia: Vivian Stanshall
Singing Voice: Sally Oldfield
Voce di canto: Sally Oldfield
Non so se avete presente cosa vuol dire mandare avanti un sito come questo, giorno dopo giorno, da anni e anni. Ogni giorno trovare del tempo per cercare, verificare, inserire, commentare, tradurre; e poi rispondere, gestire, correggere, la posta, le diatribe più o meno accese, i trollacchioni, lo spam e tutto il resto. Alla fine quasi si scoppia, ci sono momenti in cui non se ne può più, compaiono i sancristofori sullo schermo, prendono voglie diaboliche come quelle di fondare un sito di marce militari e s'impone, dunque, una pausa per non scaraventare il computer fuor di finestra urlando BASTAAAaaaaa...!! Voglio la guerra!!!!....
Scherzi a parte, perché state tranquilli che, in realtà, questo... (continua)
Written by Mike Oldfield
Scritta da Mike Oldfield
Master of Ceremonies: Vivian Stanshall
Maestro di Cerimonia: Vivian Stanshall
Singing Voice: Sally Oldfield
Voce di canto: Sally Oldfield
Non so se avete presente cosa vuol dire mandare avanti un sito come questo, giorno dopo giorno, da anni e anni. Ogni giorno trovare del tempo per cercare, verificare, inserire, commentare, tradurre; e poi rispondere, gestire, correggere, la posta, le diatribe più o meno accese, i trollacchioni, lo spam e tutto il resto. Alla fine quasi si scoppia, ci sono momenti in cui non se ne può più, compaiono i sancristofori sullo schermo, prendono voglie diaboliche come quelle di fondare un sito di marce militari e s'impone, dunque, una pausa per non scaraventare il computer fuor di finestra urlando BASTAAAaaaaa...!! Voglio la guerra!!!!....
Scherzi a parte, perché state tranquilli che, in realtà, questo... (continua)
Grand piano...
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/3/2009 - 17:30
Fear Made The World Go 'Round
[2006]
Album "Gang of Losers".
Album "Gang of Losers".
You’re trying to pretend to love all the people that you think are beneath you. There is no known doubt that they’ve got guns in their hands. See, the whole world lives in fear. I know it, I know it, I know it, I know it, I know, I know in my bones. No; it’s not a question of ‘loss,’ it’s not a question of ‘win’. Never mind the cost or even how we gave in. Now I don’t want you to feel so bad, that’s not what I want. We’ll be okay. We’re all okay.
inviata da Alessandro 25/3/2009 - 11:47
Death Or Life We Want You
[2006]
Album "Gang of Losers"
Album "Gang of Losers"
I want your body. I want your brains. I want your soul – brother – on a thirsty desert plain or maybe even in the jungle, face down in a lagoon. Or eternal fire with your best friends, if there’s any room. Nobody wants you but we want you. Just when you think you’ve had enough, here comes more death from up above.
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 25/3/2009 - 11:44
No Hope Before Destruction
[2002]
EP "Protest"
EP "Protest"
No hope.
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 25/3/2009 - 11:35
Pioggia pioggia
Ho recuperato il demo della canzone, con tutti i pregi ed i difetti dei demo di prova.
La canzone - non esplicitamente a tema - serviva a Chitarre di Pace per chiudere su una nota di leggerezza e speranza.
Pioggia pioggia
La canzone - non esplicitamente a tema - serviva a Chitarre di Pace per chiudere su una nota di leggerezza e speranza.
Pioggia pioggia
Fabio Bello 24/3/2009 - 22:38
Y como quieres un canto de amor
1997
Busco entre tinieblas, el valle perdido, la tierra sin amo, a la vida un sentido.
(continua)
(continua)
inviata da Simo 24/3/2009 - 22:07
Muoio, good-bye
2003
Mentre fuori piove
Mentre fuori piove
Johnny non è un santo certo non è un diavolo
(continua)
(continua)
inviata da Simo 24/3/2009 - 22:01
Percorsi:
Genova - G8
Canzone fra le guerre
No, era negli EXTRA delle CazzCG, ci vuole una sezione a parte! XD
E comunque, il pastrocchio col link è voluto. ^^
E comunque, il pastrocchio col link è voluto. ^^
[ΔR-PLU] 24/3/2009 - 19:53
Tammurriata nera
Le strofe finali, che non sono di Edoardo Nicolardi, erano inventate da quei complessini che giravano per le strade nell’immediato dopoguerra, (deformazioni della vecchia pusteggia).
Il riferimento al motivo "Pistol pakin mama” va inteso come ripresa della base musicale che viene ripetuto nella esecuzione che ne fece De Simone. Per le parole ci sono solo dei riferimento di assonanza fonetica (levate) vedi “e llevate a cammisella”. Pakin mama, riporta alle pacche, sedere, della mamma. Queste frasi erano accompagnate da gesti esplicativi del cantante di strada, in genere un femminiello.
Altre espressioni possono sembrare senza senso ma rientravano nel gioco vivace delle allusioni: La frase -’E capilli ncoppa ê rrecchie- era accompagnato dal gesto di toccarsi le orecchie (a póvere ncoppa ê rrecchie) e alludeva alla prostituzione maschile. Il decotto, -’o recotto- alludeva al marito magnaccia,... (continua)
Il riferimento al motivo "Pistol pakin mama” va inteso come ripresa della base musicale che viene ripetuto nella esecuzione che ne fece De Simone. Per le parole ci sono solo dei riferimento di assonanza fonetica (levate) vedi “e llevate a cammisella”. Pakin mama, riporta alle pacche, sedere, della mamma. Queste frasi erano accompagnate da gesti esplicativi del cantante di strada, in genere un femminiello.
Altre espressioni possono sembrare senza senso ma rientravano nel gioco vivace delle allusioni: La frase -’E capilli ncoppa ê rrecchie- era accompagnato dal gesto di toccarsi le orecchie (a póvere ncoppa ê rrecchie) e alludeva alla prostituzione maschile. Il decotto, -’o recotto- alludeva al marito magnaccia,... (continua)
Salvatore 24/3/2009 - 19:32
La bambina che sapeva volare
Bianchi rossi gialli neri
2001 © Storie di note
2001 © Storie di note
C’era una bambina che sapeva volare
(continua)
(continua)
inviata da Fabio Bello 24/3/2009 - 17:14
Bianchi, rossi, gialli, neri
Dopo due lavori per bambini ("La Torta in cielo", con i testi di Rodari, e "L'arca di Noè) Paolo Capodacqua pubblica questo CD sui bambini. Nove canzoni, nove storie di bambini e di adulti-bambini raccontati nella maniera delicata e divertente di chi prova a guardare il mondo proprio dal punto di vista dei bambini. E non si tratta di bambini "speciali"; non si tratta di piccoli eroi da libro cuore o da intruppamento balilla. I bambini di BIANCHI ROSSI GIALLI NERI somigliano più all'"Inventore di sogni" di Ian Mc Ewan che alle mostruosità aliene dei "bravissimi" di Mike Buongiorno. In queste canzoni ci sono bambini meravigliosamente "normali": sono i nostri figli con le loro quotidiane stupefacenti rivelazioni. Sono bambini che raccontano di avere due maestre, una a righe e l'altra a quadretti; sono bambine rom; sono bambini che danno da mangiare ai piccioni e sono multati dal vigile e vendicati... (continua)
Parlato:
(continua)
(continua)
inviata da Fabio Bello 24/3/2009 - 17:10
Rachel Corrie
Da Guerrilla Radio
Ieri ci siamo recati a Rafah, a pochi metri dal filo spinato che separa l'Egitto con il campo di concetramento di Gaza.
Abbiamo ricordato il brutale assassionio di Rachel Corrie, uccisa mentre stava impedendo la demolizione della casa di un medico palestinese ad opera dell'esercito israeliano.
Un ricordo commosso, non mesto.
Abbiamo comprato degli aquiloni e li abbiamo distribuiti a un gruppo di bimbi, come per ridonare loro un'idea di spensieratezza e libertà sopra una prigione ridotta in macerie.
Anche i soldati israeliani hanno commemorato Rachel, giorni fa, a Ni 'lin, sparando in testa a Tristan Andreson, nostro compagno dell'ISM.
Un soldato gli ha sparato in faccia durante una manifestazione non violenta in supporto alla popolazione locale contro l'illegale (e criminale) muro dell'apartheid che Israele sta costruendo espropriando ettari ed ettari di... (continua)
Ieri ci siamo recati a Rafah, a pochi metri dal filo spinato che separa l'Egitto con il campo di concetramento di Gaza.
Abbiamo ricordato il brutale assassionio di Rachel Corrie, uccisa mentre stava impedendo la demolizione della casa di un medico palestinese ad opera dell'esercito israeliano.
Un ricordo commosso, non mesto.
Abbiamo comprato degli aquiloni e li abbiamo distribuiti a un gruppo di bimbi, come per ridonare loro un'idea di spensieratezza e libertà sopra una prigione ridotta in macerie.
Anche i soldati israeliani hanno commemorato Rachel, giorni fa, a Ni 'lin, sparando in testa a Tristan Andreson, nostro compagno dell'ISM.
Un soldato gli ha sparato in faccia durante una manifestazione non violenta in supporto alla popolazione locale contro l'illegale (e criminale) muro dell'apartheid che Israele sta costruendo espropriando ettari ed ettari di... (continua)
daniela -k.d.- 24/3/2009 - 14:13
Les fées Carabosses
[1969]
Album "Catherine Ribeiro + 2 BIS"
Album "Catherine Ribeiro + 2 BIS"
Je n’sais plus plus rien à comprendre
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2009 - 12:19
Un jour...la mort
[1972]
Album Catherine Ribeiro + Alpes – "Paix"
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Patrice Moullet
Una lunga suite di 25 minuti interpretata con il gruppo progressive francese Alpes che occupa tutto il secondo lato dell'LP.
Il tema dell'incontro con la personificazione della Morte è ispirato dal tentato suicidio della Ribeiro nel 1968 in seguito al quale dovette reimparare a parlare, camminare e scrivere. Nonostante la cupezza del tema, il messaggio finale è positivo: dopo che gli orrori della guerra e il terrore seminato dai governanti hanno spinto la cantante alla più nera depressione e alla tentazione di abbandonare questo mondo, nel finale la protagonista ritrova la voglia di vivere, di combattere per un mondo migliore, riscopre la felicità nella natura e nell'amore.
Album Catherine Ribeiro + Alpes – "Paix"
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Patrice Moullet
Una lunga suite di 25 minuti interpretata con il gruppo progressive francese Alpes che occupa tutto il secondo lato dell'LP.
Il tema dell'incontro con la personificazione della Morte è ispirato dal tentato suicidio della Ribeiro nel 1968 in seguito al quale dovette reimparare a parlare, camminare e scrivere. Nonostante la cupezza del tema, il messaggio finale è positivo: dopo che gli orrori della guerra e il terrore seminato dai governanti hanno spinto la cantante alla più nera depressione e alla tentazione di abbandonare questo mondo, nel finale la protagonista ritrova la voglia di vivere, di combattere per un mondo migliore, riscopre la felicità nella natura e nell'amore.
Un jour, la Mort, cette grande femme démoniaque
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2009 - 12:14
Tous les droits sont dans la nature
[1979]
Album "Passions" - Catherine Ribeiro + Alpes
Album "Passions" - Catherine Ribeiro + Alpes
Le droit de baiser
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2009 - 12:09
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Letra / Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Carlos Rodrigues
Música / Musica / Music / Musique / Sävel: António Pedro Braga
Album / Albumi: António Braga - 1970 (Movieplay SON 100.008)
Nato a Vendas Novas, António Pedro Braga fu, durante gli ultimi anni della dittatura fascista portoghese, un cantautore impegnato i cui spettacoli a fianco di cantautori come José Afonso, Adriano Correia de Oliveira e altri, furono più incisive nell'ambiente studentesco e delle associazioni ricreative del centro e del sud del Paese. Si è dedicato anche al teatro ("O racismo não existe").
In quel periodo incise due dischi (sottoposti a censura); nel primo di essi, dalla quale è tratta anche questa canzone, si trova un'intepretazione della canzone di Luis Cília, "O menino negro não entrou na roda" (lato A, traccia 2). Attualmente António Pedro Braga è tecnico informatico. [CCG/AWS Staff]
António... (continua)