Vivi davvero
2002
Vividavvero
poi in Greatest Hits - Le cose non vanno mai come credi [2002]
Non mi piace come canzone, ma mi ricordavo i versi dell'ultima strofa [DQ82]
Vividavvero
poi in Greatest Hits - Le cose non vanno mai come credi [2002]
Non mi piace come canzone, ma mi ricordavo i versi dell'ultima strofa [DQ82]
Questo è il prezzo che questo mondo impone a noi
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 16/2/2009 - 21:50
Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]
Da tradurre il commento dal francese all'italiano (non ne sono in grado) e da aggiungere al nuovo percorso "I lager dei matti: la guerra dei manicomi". Leviamo dagli Extras?
ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità! 16/2/2009 - 15:41
Regruterska
Traslitterazione in ћирилица, l'alfabeto cirillico serbo.
Balašević nonostante sia un cantante serbo, di solito pubblica i testi delle sue canzoni in caratteri latini. La lingua serba usa ufficialmente l'alfabeto cirillico, ma in Serbia e nelle zone di lingua serba (dialetto štokavo-ekavo) l'uso dell'alfabeto latino (latinica) è diffuso. Per questo motivo, in questa come nelle altre canzoni in lingua serba preferiamo dare i testi in entrambe le grafie. La corrispondenza tra i due alfabeti è d'altronde perfetta. [CCG/AWS Staff]
РЕГРУТЕРСКА
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 16/2/2009 - 04:06
Linea 670
La ligne 670 est une ligne d'autobus de Rome qui passe à côté d'un camp de nomades.
Dans tous les pays de gens sédentaires, il y a pourtant toujours eu maldonne en ce qui concerne les Roms, ce peuple d'éternels migrants, qui vit sur les ailes du vent et de la musique, qui vit avec ses manières qui ne s'accordent pas toujours des tranquillités bourgeoises. « Ils viennent du fond des temps, allant et puis, revenant, les Tziganes... », chantait Léo Ferré. Il disait aussi : « Ce sont nos parents anciens, les Indo-Européens, les Tziganes... ». Ils – les Roms, Tziganes, Gitans... - ont toujours subi d'étranges représailles.
« Dans la Ville Éternelle, où se construisent avec des fleuves d'argent de magnifiques parcours pour que les pèlerins du Jubilé conquièrent leurs indulgences, des enfants Roms et immigrés, selon ce qu'on lit aujourd'hui dans les journaux, conquièrent leurs indulgences bien... (continua)
Dans tous les pays de gens sédentaires, il y a pourtant toujours eu maldonne en ce qui concerne les Roms, ce peuple d'éternels migrants, qui vit sur les ailes du vent et de la musique, qui vit avec ses manières qui ne s'accordent pas toujours des tranquillités bourgeoises. « Ils viennent du fond des temps, allant et puis, revenant, les Tziganes... », chantait Léo Ferré. Il disait aussi : « Ce sont nos parents anciens, les Indo-Européens, les Tziganes... ». Ils – les Roms, Tziganes, Gitans... - ont toujours subi d'étranges représailles.
« Dans la Ville Éternelle, où se construisent avec des fleuves d'argent de magnifiques parcours pour que les pèlerins du Jubilé conquièrent leurs indulgences, des enfants Roms et immigrés, selon ce qu'on lit aujourd'hui dans les journaux, conquièrent leurs indulgences bien... (continua)
LA LIGNE 670
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/2/2009 - 21:55
La secrétaire
La secrétaire
Chanson française – La secrétaire – Marco Valdo M.I. – 2009
(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)
La secrétaire est la douzième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît et suit... (continua)
Chanson française – La secrétaire – Marco Valdo M.I. – 2009
(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)
La secrétaire est la douzième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît et suit... (continua)
Le Meister, civil allemand, ordonna
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/2/2009 - 12:47
Čovek sa mesecom u očima
Il testo in ћирилица (азбука), l'alfabeto cirillico serbo. La trascrizione è stata effettuata da Riccardo Venturi.
ЧОВЕК СА МЕСЕЦОМ У ОЧИМА
(continua)
(continua)
15/2/2009 - 11:14
Quaranta giorni di libertà
io ho scritto un email a vco visto che sono dal 1980 che abito in provincia di modena ma di origine ossolana,ma non ho avuto nessuna risposta.ciao euro marchesi
euro 15/2/2009 - 10:20
Dok gori nebo nad Novim Sadom
Il testo in ћирилица, о азбука (l'alfabeto serbo cirillico). La trascrizione è stata effettuata da Riccardo Venturi.
ДОК ГОРИ НЕБО НАД НОВИМ САДУ
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/2/2009 - 03:23
Palestina
[2000]
Testo e musica di Massimo Ricci
Lyrics and Music by Massimo Ricci
Malasuerte Fi*sud - MySpace
Direttamente dal quaderno dei Malasuerte!
I Malasuerte Fi*sud, gruppo storico del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (CPA). Può essere che non sia più troppo "di moda" urlare "Palestina libera, Palestina rossa!"; eppure oggi più che mai questo grido dovrebbe risuonare senza nessuna preclusione per chi lotta per la libertà della Palestina anche da posizioni diverse. Questa canzone può anche servire da esempio di come a volte si trova a lavorare lo staff delle CCG/AWS per mettere a disposizione un testo altrimenti introvabile. La sera del 14 febbraio 2009, in occasione del 20° anniversario dell'occupazione del CPA, i Malasuerte e i Cayo Rosso hanno tenuto un affollatissimo concerto nel "Covo" del centro sociale (nel gergo del CPA, il "covo" è la birreria/musicheria). Riccardo e Daniela... (continua)
Testo e musica di Massimo Ricci
Lyrics and Music by Massimo Ricci
Malasuerte Fi*sud - MySpace
Direttamente dal quaderno dei Malasuerte!
I Malasuerte Fi*sud, gruppo storico del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (CPA). Può essere che non sia più troppo "di moda" urlare "Palestina libera, Palestina rossa!"; eppure oggi più che mai questo grido dovrebbe risuonare senza nessuna preclusione per chi lotta per la libertà della Palestina anche da posizioni diverse. Questa canzone può anche servire da esempio di come a volte si trova a lavorare lo staff delle CCG/AWS per mettere a disposizione un testo altrimenti introvabile. La sera del 14 febbraio 2009, in occasione del 20° anniversario dell'occupazione del CPA, i Malasuerte e i Cayo Rosso hanno tenuto un affollatissimo concerto nel "Covo" del centro sociale (nel gergo del CPA, il "covo" è la birreria/musicheria). Riccardo e Daniela... (continua)
Dicono che si stan buttando via
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/2/2009 - 01:40
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Il mio nome è Carlo
[Febbraio 2002]
Testo e musica di Massimo Ricci
Lyrics and Music by Massimo Ricci
Malasuerte Fi*sud - MySpace
Direttamente dal quaderno dei Malasuerte!
I Malasuerte Fi*sud, gruppo storico del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (CPA), hanno scritto nel 2002 questa canzone in cui è Carlo Giuliani stesso che racconta la sua storia di vita e la sua fine. Questa canzone può anche servire da esempio di come a volte si trova a lavorare lo staff delle CCG/AWS per mettere a disposizione un testo altrimenti introvabile. La sera del 14 febbraio 2009, in occasione del 20° anniversario dell'occupazione del CPA, i Malasuerte e i Cayo Rosso hanno tenuto un affollatissimo concerto nel "Covo" del centro sociale (nel gergo del CPA, il "covo" è la birreria/musicheria). Riccardo e Daniela delle CCG/AWS sono ugualmente frequentatori del CPA, e c'erano; al termine del concerto, il "frontman" dei Malasuerte,... (continua)
Testo e musica di Massimo Ricci
Lyrics and Music by Massimo Ricci
Malasuerte Fi*sud - MySpace
Direttamente dal quaderno dei Malasuerte!
I Malasuerte Fi*sud, gruppo storico del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (CPA), hanno scritto nel 2002 questa canzone in cui è Carlo Giuliani stesso che racconta la sua storia di vita e la sua fine. Questa canzone può anche servire da esempio di come a volte si trova a lavorare lo staff delle CCG/AWS per mettere a disposizione un testo altrimenti introvabile. La sera del 14 febbraio 2009, in occasione del 20° anniversario dell'occupazione del CPA, i Malasuerte e i Cayo Rosso hanno tenuto un affollatissimo concerto nel "Covo" del centro sociale (nel gergo del CPA, il "covo" è la birreria/musicheria). Riccardo e Daniela delle CCG/AWS sono ugualmente frequentatori del CPA, e c'erano; al termine del concerto, il "frontman" dei Malasuerte,... (continua)
Sono sempre stato un tipo un po' ribelle
(continua)
(continua)
15/2/2009 - 00:13
Percorsi:
Genova - G8
Тaмо дaлеко / Tamo daleko
La canzone e belissima, ogni volta che la sento mi viene da piangere.
susana 13/2/2009 - 19:52
Songs of Children Cantata
Version française - La Cantate des Enfants de Thérésine – Marco Valdo M.I. – 2009
d'après la version italienne publiée dans l'ouvrage « I Bambini di Terezin – Poesie e disegni dal Lager, 1942-1944 » - Mario De Micheli – Feltrinelli – 1979, elle qu'elle apparaît dans le site « Canzoni contro la Guerra ».
La Cantate des Enfants de Thérésine est composée de neuf poèmes écrits par des enfants juifs internés au camp de Theresienstadt (République Tchèque), mieux et plus tristement connu sous le nom de Thérésine.
À partir de 1940, les nazis équipèrent Thérésine d'abord d'une prison, puis d'un vrai ghetto qui servit de camp de transit pour les Juifs envoyés vers Auschwitz et les autres camps d'extermination.
15.000 enfants passèrent par Thérésine. Il en survécut 150.
« La communauté hébraïque de Thérésine s'assura que touts les enfants déportés pussent continuer leur parcours scolaire. Chaque jour,... (continua)
d'après la version italienne publiée dans l'ouvrage « I Bambini di Terezin – Poesie e disegni dal Lager, 1942-1944 » - Mario De Micheli – Feltrinelli – 1979, elle qu'elle apparaît dans le site « Canzoni contro la Guerra ».
La Cantate des Enfants de Thérésine est composée de neuf poèmes écrits par des enfants juifs internés au camp de Theresienstadt (République Tchèque), mieux et plus tristement connu sous le nom de Thérésine.
À partir de 1940, les nazis équipèrent Thérésine d'abord d'une prison, puis d'un vrai ghetto qui servit de camp de transit pour les Juifs envoyés vers Auschwitz et les autres camps d'extermination.
15.000 enfants passèrent par Thérésine. Il en survécut 150.
« La communauté hébraïque de Thérésine s'assura que touts les enfants déportés pussent continuer leur parcours scolaire. Chaque jour,... (continua)
LA CANTATE DES ENFANTS DE THÉRÉSINE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/2/2009 - 14:51
Brothers In Arms
Complimenti bellissimo sito. la canzone e le parole sono stupende. Ma sono tutte stupende quelle dei Dire Straits. Fate l'amore, non fate la guerra. Per questo ascoltate anche "Romeo & Juliet"
Luigi D'Onofrio 13/2/2009 - 09:12
Ti regalerò una rosa
2007
Dall'altra parte del cancello
Visto che siamo vicini al Festival di Sanremo, ecco una canzone che lo ha vinto, senza essere per questo banale. Dall'album "Dall'altra parte del cancello" un'altra canzone che parla di follia e di Manicomi
Dall'altra parte del cancello
Visto che siamo vicini al Festival di Sanremo, ecco una canzone che lo ha vinto, senza essere per questo banale. Dall'album "Dall'altra parte del cancello" un'altra canzone che parla di follia e di Manicomi
Ti regalerò una rosa
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 12/2/2009 - 23:37
Io come voi
[2007]
Album :"Rasoi di seta, Giovanni Nuti canta Alda Merini"
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti
"Io come voi non sono stato ascoltato e ho visto le sbarre/del silenzio crescermi intorno e strapparmi i capelli/io come voi ho pianto, ho riso e ho sperato" "Io come voi sono stato sorpreso mentre rubavo la vita": comincia così questa bellissima poesia di Alda, che può essere idealmente dedicata a tutti coloro che sono reclusi nelle prigioni o nei manicomi. Quando l'ho musicata ne è uscito un brano molto intenso, che ho deciso di mettere all'ingresso del mio sito www.giovanninuti.com perché penso che nella vita ognuno di noi soffre per qualche ingiustizia, diventando suo malgrado un esperto nella "scienza del dolore dell'uomo".
Album :"Rasoi di seta, Giovanni Nuti canta Alda Merini"
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti
"Io come voi non sono stato ascoltato e ho visto le sbarre/del silenzio crescermi intorno e strapparmi i capelli/io come voi ho pianto, ho riso e ho sperato" "Io come voi sono stato sorpreso mentre rubavo la vita": comincia così questa bellissima poesia di Alda, che può essere idealmente dedicata a tutti coloro che sono reclusi nelle prigioni o nei manicomi. Quando l'ho musicata ne è uscito un brano molto intenso, che ho deciso di mettere all'ingresso del mio sito www.giovanninuti.com perché penso che nella vita ognuno di noi soffre per qualche ingiustizia, diventando suo malgrado un esperto nella "scienza del dolore dell'uomo".
Io come voi sono stata sorpresa mentre rubavo la vita,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 12/2/2009 - 19:33
Canzone per Alda Merini
Noi qui dentro si vive in un lungo letargo,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 12/2/2009 - 14:53
Manicomi
[1995]
Testo e musica di Davide Bernasconi
[Davide Van De Sfroos]
Dall'album "Manicomi"
Testo e musica di Davide Bernasconi
[Davide Van De Sfroos]
Dall'album "Manicomi"
Ricordo una vita con donne e bottiglie,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 12/2/2009 - 14:27
The End
Ehi, gente! La fine del mondo si avvicina!
E il responsabile è il nano malefico!
E il responsabile è il nano malefico!
Alessandro 12/2/2009 - 13:02
Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome
Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome
Chanson française - Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome – Marco Valdo M.I. – 2009
La chanson du Petit Chaperon Rouge et du Loup de Rome se propose d'écouter des voix anciennes à propos de ce qui se vit aujourd'hui en Italie. Avec le passage du temps et de l'âge, l'histoire bégaye et semble vouloir se répéter, avec des nuances cependant; elle avance masquée ou disons que comme le Loup de Perrault, le Loup de Rome avance déguisé, tout sourire sur ses écrans. D'aucuns diront que l'affaire est une affaire d'Italie et qu'une chanson en français n'a rien à y faire.
Mais, dit Marco Valdo M.I., la belle affaire... Pour sonner le tocsin, il n'est pas de frontières. Et puis, c'est manquer de mémoire que de croire que ce qui opprime l'Italien sera sans incidences pour les autres demain. L'histoire bégaye peut-être, mais nous on se souvient. La... (continua)
Chanson française - Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome – Marco Valdo M.I. – 2009
La chanson du Petit Chaperon Rouge et du Loup de Rome se propose d'écouter des voix anciennes à propos de ce qui se vit aujourd'hui en Italie. Avec le passage du temps et de l'âge, l'histoire bégaye et semble vouloir se répéter, avec des nuances cependant; elle avance masquée ou disons que comme le Loup de Perrault, le Loup de Rome avance déguisé, tout sourire sur ses écrans. D'aucuns diront que l'affaire est une affaire d'Italie et qu'une chanson en français n'a rien à y faire.
Mais, dit Marco Valdo M.I., la belle affaire... Pour sonner le tocsin, il n'est pas de frontières. Et puis, c'est manquer de mémoire que de croire que ce qui opprime l'Italien sera sans incidences pour les autres demain. L'histoire bégaye peut-être, mais nous on se souvient. La... (continua)
Sonnons les cloches ! Rompons le silence !
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/2/2009 - 12:38
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Songs of Children Cantata
Ho trovato le traduzioni in italiano su “I bambini di Terezín – Poesie e disegni dal lager, 1942-1944”, a cura di Mario De Micheli, Universale Economica Feltrinelli, 1979.
Le traduzioni sono di Giorgio Gandini e dello stesso curatore.
Grazie al prezioso volumetto sono riuscito anche a correggere ed integrare alcune note biografiche.
Elenco delle poesie che compongono la Cantata delle canzoni di bambini:
Il giardino
Poesia conservata con altre sette, tutte scritte a mano. Si tratta senza dubbio di copie. Sul davanti la firma “Franta Bass”.
Frantizek Bass, nato a Brno il 4.9.1930, fu deportato a Terezín il 2.12.1942 Morto il 28.10.1944 ad Auschwitz.
A Terezín
Brani rimasti, scritti a matita, su carta assorbente da mano infantile e maldestra, ma senza errori di ortografia. Come firma figura nell’angolo destro il nome “Teddy”. Aggiunte da mano estranea le indicazioni “1943” e “L 410”. Non... (continua)
Le traduzioni sono di Giorgio Gandini e dello stesso curatore.
Grazie al prezioso volumetto sono riuscito anche a correggere ed integrare alcune note biografiche.
Elenco delle poesie che compongono la Cantata delle canzoni di bambini:
Il giardino
Poesia conservata con altre sette, tutte scritte a mano. Si tratta senza dubbio di copie. Sul davanti la firma “Franta Bass”.
Frantizek Bass, nato a Brno il 4.9.1930, fu deportato a Terezín il 2.12.1942 Morto il 28.10.1944 ad Auschwitz.
A Terezín
Brani rimasti, scritti a matita, su carta assorbente da mano infantile e maldestra, ma senza errori di ortografia. Come firma figura nell’angolo destro il nome “Teddy”. Aggiunte da mano estranea le indicazioni “1943” e “L 410”. Non... (continua)
CANTATA DELLE CANZONI DI BAMBINI
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 12/2/2009 - 11:34
Massimiliano Larocca: La petite promenade du poète
Ricordando che Dino Campana finì i suoi giorni in un manicomio (precisamente quello di Castelpulci, presso Lastra a Signa, Firenze, nel 1932) inseriamo, con motivazione ma anche per omaggio al grande poeta di Marradi, questa canzone nel percorso sui Lager dei Matti - La guerra manicomiale pur mantenendola tra gli "Extra".
CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 06:42
Albatro
[2006]
Da "Delirio e castigo" (album autoprodotto)
Scritta da Davide Giromini
Luca Rapisarda: Voce, chitarra
Davide Giromini: Fisarmonica, cori
Michele Menconi: Violino
Matteo Procuranti: Clarinetto, cori
Gabriele D'Ascoli: Basso
Alessandra Daietti: Percussioni
"Ai veri artisti, che predicano nel deserto."
[Dal libretto dell'album]
Da "Delirio e castigo" (album autoprodotto)
Scritta da Davide Giromini
Luca Rapisarda: Voce, chitarra
Davide Giromini: Fisarmonica, cori
Michele Menconi: Violino
Matteo Procuranti: Clarinetto, cori
Gabriele D'Ascoli: Basso
Alessandra Daietti: Percussioni
"Ai veri artisti, che predicano nel deserto."
[Dal libretto dell'album]
Il tema di questa canzone è contenuto nell'introduzione recitata da Matteo Procuranti. Ricordiamo anche che nello stesso album, gli Apuamater, prima di Alessio Lega, hanno interpretato anche E qualcuno poi disse di Gianni Nebbiosi.
Insonni, bestemmiatori, sifilitici, omosessuali, dissipatori, alchimisti, libertini. Tutta una popolazione si trova ad un tratto, nella seconda metà del XVII secolo, rigettata al di là di una linea di separazione, e rinchiusa in asili che erano destinati a diventare, dopo un secolo o due, i campi chiusi della follia.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/2/2009 - 04:03
"I lager dei matti: la guerra manicomiale". Così si intitola il nuovo percorso che prende l'avvio dalla riproposizione di E ti chiamaron matta di Gianni Nebbiosi (1972), album recentemente reinciso da Alessio Lega.
Riccardo Venturi 12/2/2009 - 03:23
Ballata dell'alcoolizzato
[1972]
E ti chiamaron Matta
Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
E TI CHIAMARON MATTA
In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania
Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi, compare però anche una cosa “strana”, a nome di Gianni Nebbiosi.... (continua)
E ti chiamaron Matta
Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
E TI CHIAMARON MATTA
In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania
Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi, compare però anche una cosa “strana”, a nome di Gianni Nebbiosi.... (continua)
Chissà
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:56
E qualcuno poi disse
[1972]
E ti chiamaron Matta
Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
Incisa anche nel VIII volume di "Avanti Popolo", antologia della canzone popolare e di lotta italiana pubblicata nel 1995 dalla rivista "Avvenimenti"
Interpretata anche dagli Apuamater Indiesfolk nell'album "Delirio e Castigo" (2006)
E TI CHIAMARON MATTA
In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania
Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo,... (continua)
E ti chiamaron Matta
Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
Incisa anche nel VIII volume di "Avanti Popolo", antologia della canzone popolare e di lotta italiana pubblicata nel 1995 dalla rivista "Avvenimenti"
Interpretata anche dagli Apuamater Indiesfolk nell'album "Delirio e Castigo" (2006)
E TI CHIAMARON MATTA
In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania
Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo,... (continua)
Fu l'idea di vedere i tuoi occhi
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:53
Il numero d'appello
[1972]
E ti chiamaron Matta
Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
Interpretata anche da Maria Monti in Maria Monti e i Contrautori (1972)
E TI CHIAMARON MATTA
In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania
Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi,... (continua)
E ti chiamaron Matta
Testo e musica di Gianni Nebbiosi
Lyrics and music by Gianni Nebbiosi
EP Dischi Del Sole - DS76
Riedizione di Alessio Lega e Rocco Marchi - 2008
Interpretata anche da Maria Monti in Maria Monti e i Contrautori (1972)
E TI CHIAMARON MATTA
In un anno e più d'amore
Il numero d'appello
E qualcuno poi disse
Ti ricordi Nina
Ballata dell'alcoolizzato
Emigrato su in Germania
Non se ne trovano quasi, in rete, fotografie del professor Gianni Nebbiosi. È, adesso, uno stimato studioso di psicologia e frenologia a livello internazionale: basta digitare il suo nome su Google, e compaiono studi, interventi a seminari e congressi, testimonianze professionali. E anche la fotografia che qui presentiamo, che lo ritrae nel 2002, è stata presa ad un convegno internazionale tenutosi in Spagna. Digitare il suo nome su Google, dicevamo. In mezzo agli studi e agli interventi,... (continua)
Quando, nel cercare di farsi capire,
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/2/2009 - 02:45
×