La ballata di Franco Serantini
Version française – La Ballade de Franco Serantini – Marco Valdo M.I. – 2008
Chanson italienne - La ballata di Franco Serantini – Canzoniere del Proletariato
C'est l'histoire d'un jeune homme, orphelin, qui s'en fut manifester contre la venue à Pise d'un député fasciste, le dénommé Niccolai. Il a rencontré les “forces de l'ordre”; tabassé, il agonisa en prison deux jours, puis il mourut de ses blessures, sans soin. On voulut cacher l'horreur en l'enterrant en cachette, en cachant son corps dans la terre... Vite, vite... C'était compter sans ses camarades, sans cette solidarité des opprimés... Ils lui firent des funérailles aux poings levés. Le 9 mai 1972. Depuis, la guerre contre les pauvres, contre les libertaires continue... Il s'appelait Franco Serantini. Il était né à Cagliari, il avait vingt ans, il est mort anarchiste.
LA BALLADE DE FRANCO SERANTINI
(continua)
(continua)
inviata da Marco valdo M.I. 14/9/2008 - 23:41
La nuova Auschwitz
"Moi, je jouais du violon pendant qu'ils tuaient mes frères..."
J'ai traduit en souvenir de Fra Dolcino et de Pierre Valdo et de tous ceux qu'ils ont persécutés, torturés et brûlés sur les bûchers.
In Vino Veritas.
Chanson italienne – La nuova Auschwitz – Claudio Chieffo
J'ai traduit en souvenir de Fra Dolcino et de Pierre Valdo et de tous ceux qu'ils ont persécutés, torturés et brûlés sur les bûchers.
In Vino Veritas.
Chanson italienne – La nuova Auschwitz – Claudio Chieffo
LA NOUVELLE AUSCHWITZ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/9/2008 - 21:53
Vitti na crozza
Un tempo sentii cantare questa canzone da parte di mio padre, che oggi non c'è più. ma ricordo una strofa che fa così, e perdonatemi se è scritta male in dialetto:
oh bedda madri, madri addulurata
(continua)
(continua)
inviata da francesco 14/9/2008 - 21:52
The Day That Never Comes
[2008]
Un testo in linea con la produzione della band statunitense, da sempre eccezionalmente pessimista sulla condizione umana e sul fine ultimo dell'esistenza. Il videoclip alterna immagini del gruppo con quelle di due soldati impegnati in un servizio di pattuglia lungo una strada nel deserto.
Born to push you around
(continua)
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana / http://www.iononstoconoriana.com 14/9/2008 - 20:18
Imagine
VIETNAMITA / VIETNAMESE
HÃY TƯỞNG TƯỢNG
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/9/2008 - 18:52
Was It Worth It?
Album: Give It Time. Reflections on Change (2005)
Was it worth it? You should start to ask
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 15:37
Iraq for Sale!
Album: Iraq Songs of Life and Death [2003]
Iraq for sale, Iraq for sale!
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 12:42
A Heart That Beats No More
Album: Other Song [2004]
There's no music, just talking
There's no music, just talking
A child from my high school was sent off to Iraq.
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 12:37
Free Trade
Album: Self-titled [2003]
Free trade agreements are evil
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 09:59
I Don't Believe in this Country Anymore
Album: Self-titled [2003]
They talk about free speech
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 09:32
Iraq Has Deadly Weapons
Album: Self-titled [2003]
Iraq has deadly weapons
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 09:25
The Constant Engineers
Album: Self-titled [2003]
Take me as I come, because I'm coming as I am
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 14/9/2008 - 09:14
Mostra Mostar
dopo tanto tempo che siamo insieme, nn riesco ancora a capire cio che hai passato e la sofferenza che hai avuto, ma so solo che nn ci dimenticheremo mai!!!!!!!il ricordo ci sara sempre.......anzi cercheremo di sapere ogni giorno una cosa diversa......quando riguardo i filmati della guerra penso sempre che nn vorrei mai passare tutto quello...ti mando un grosso abbraccio......
alessandra 13/9/2008 - 18:32
Brancaleone alle Crociate [Pirulè]
[1970]
Age-Scarpelli-Monicelli-Rustichelli
Testo di Mario Monicelli
Interpretazione anche di Daniele Sepe (voce di Auli Kokko)
Album: Nia Maro [2004]
(Dove è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Saltarella a cannonate)
Dal capolavoro comico del cinema italiano, che è anche, a modo suo, un capolavoro del cinema antimilitarista. I due film con protagonista Brancaleone da Norcia (interpretato da un indimenticabile Vittorio Gassman) possono e debbono essere una miniera inesauribile di spunti; non a caso Daniele Sepe se n'è accorto, inserendo questo celeberrimo brano (forse quello trainante dell'intera colonna sonora dei due film) nelle "Saltarelle" iniziali di "Nia Maro", assieme ad un brano come Saltarella a cannonate. Cosa si va a fare in Terra Santa? Ma a arricchirsi, è una cosa semplicissima! Altro che "Santo sepolcro" e altre cazzate del genere, così come le più tragiche cazzate, allora... (continua)
Age-Scarpelli-Monicelli-Rustichelli
Testo di Mario Monicelli
Interpretazione anche di Daniele Sepe (voce di Auli Kokko)
Album: Nia Maro [2004]
(Dove è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Saltarella a cannonate)
Dal capolavoro comico del cinema italiano, che è anche, a modo suo, un capolavoro del cinema antimilitarista. I due film con protagonista Brancaleone da Norcia (interpretato da un indimenticabile Vittorio Gassman) possono e debbono essere una miniera inesauribile di spunti; non a caso Daniele Sepe se n'è accorto, inserendo questo celeberrimo brano (forse quello trainante dell'intera colonna sonora dei due film) nelle "Saltarelle" iniziali di "Nia Maro", assieme ad un brano come Saltarella a cannonate. Cosa si va a fare in Terra Santa? Ma a arricchirsi, è una cosa semplicissima! Altro che "Santo sepolcro" e altre cazzate del genere, così come le più tragiche cazzate, allora... (continua)
Branca Branca Branca
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/9/2008 - 15:22
Ideology
[1986]
Lyrics and music by Billy Bragg
Testo e musica di Billy Bragg
Album: Talking with the Taxman About Poetry
Lyrics and music by Billy Bragg
Testo e musica di Billy Bragg
Album: Talking with the Taxman About Poetry
When one voice rules the nation
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 13/9/2008 - 07:40
The Unwelcome Guest
Parole di Woody Guthrie (1940?)
Musica di Billy Bragg, ma ispirata a quella della tradizionale cowboy ballad “Streets of Laredo”, conosciuta anche con il titolo de “Cowboy's Lament"
In “Mermaid Avenue” del 1988, il primo di tre album realizzati da Bragg con Jeff Tweedy e i Wilco dedicati alle canzoni del menestrello dell’Oklahoma.
(Bernart Bartleby)
Musica di Billy Bragg, ma ispirata a quella della tradizionale cowboy ballad “Streets of Laredo”, conosciuta anche con il titolo de “Cowboy's Lament"
In “Mermaid Avenue” del 1988, il primo di tre album realizzati da Bragg con Jeff Tweedy e i Wilco dedicati alle canzoni del menestrello dell’Oklahoma.
(Bernart Bartleby)
To the rich man's bright lodges I ride in this wind
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 13/9/2008 - 07:34
Le Président et l'éléphant
[1977]
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille
Album: "Dimanche après-midi"
"Il suo primo disco è del 1977, con dentro un pezzo, Le Président et l'éléphant, dove prende pesantemente in giro il presidente della repubblica francese Giscard D'Estaing, che ha il vizio della caccia grossa in Africa. Il presidente non gradisce, ma il pubblico e la critica sì. Un inizio promettente, quello di Gilbert: si parla della sua graffiante ironia come d'una nuova risorsa della canzone d'autore in un'epoca in cui essa attraversa una forte crisi". - Alessio Lega.
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille
Album: "Dimanche après-midi"
"Il suo primo disco è del 1977, con dentro un pezzo, Le Président et l'éléphant, dove prende pesantemente in giro il presidente della repubblica francese Giscard D'Estaing, che ha il vizio della caccia grossa in Africa. Il presidente non gradisce, ma il pubblico e la critica sì. Un inizio promettente, quello di Gilbert: si parla della sua graffiante ironia come d'una nuova risorsa della canzone d'autore in un'epoca in cui essa attraversa una forte crisi". - Alessio Lega.
J'ai dit à mes enfants,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 12/9/2008 - 14:55
Time in Babylon
[2003]
"Stumble Into Grace"
"Stumble Into Grace"
Five-lane highway danger zone
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 12/9/2008 - 13:46
La Guerre de Cent mille ans
Ceci n'est pas une chanson, ce serait plutôt un psaume; voilà, un psaume, un texte à psalmodier, à dire avec une cadence, en scandant bien ses mots comme un aède sur une place ou dans un parc ou sur le quai d'un port de Petite ou de Grande Grèce. Un aède aveugle, aveuglé par le soleil, faussement ou véritablement aveugle, tout entier tourné en lui-même et laissant couler les mots – peut-être avec une guitare qui marquerait le pas des paroles.
C'est le ton de la chanson de geste, de l'odyssée, des chanteurs d'histoires; de ceux-là qui passaient dans les villages et sur le parvis de l'église ou au pied de la tour, racontaient d'immenses aventures où des princesses mauresques cuirassées de toutes parts se faisaient finalement enfoncer l'épieu ou le grand braquemart au seul endroit que l'acier ne pouvait protéger.
Ceci n'est pas une chanson, c'est un chant, un romancero tragique qui dit... (continua)
C'est le ton de la chanson de geste, de l'odyssée, des chanteurs d'histoires; de ceux-là qui passaient dans les villages et sur le parvis de l'église ou au pied de la tour, racontaient d'immenses aventures où des princesses mauresques cuirassées de toutes parts se faisaient finalement enfoncer l'épieu ou le grand braquemart au seul endroit que l'acier ne pouvait protéger.
Ceci n'est pas une chanson, c'est un chant, un romancero tragique qui dit... (continua)
On a connu, on raconte
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/9/2008 - 11:40
Le triangle des Bermudes
[1996]
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille
Album: Tout m'étonne
"Alla fine, tutto quello che importa sapere di Gilbert sta nelle sue canzoni, quelle di un uomo che sa maneggiare con commossa partecipazione, con un sorriso che lenisce senza voler consolare, la materia incandescente delle sofferenze del mondo." - Alessio Lega.
Paroles et musique: Gilbert Laffaille
Testo e musica: Gilbert Laffaille
Album: Tout m'étonne
"Alla fine, tutto quello che importa sapere di Gilbert sta nelle sue canzoni, quelle di un uomo che sa maneggiare con commossa partecipazione, con un sorriso che lenisce senza voler consolare, la materia incandescente delle sofferenze del mondo." - Alessio Lega.
J'ai vu Singapour et Tanger
(continua)
(continua)
inviata da adriana 12/9/2008 - 11:05
Giovanna d'Arco
Autore: Francesco De Gregori
Album: Gente Comune (1994)
Nell'inquietante "vocazione" della Pulzella di Orléans, contadina di Domrémy e soldatessa "ante litteram".
Album: Gente Comune (1994)
Nell'inquietante "vocazione" della Pulzella di Orléans, contadina di Domrémy e soldatessa "ante litteram".
Tutto questo campo di grano
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 12/9/2008 - 08:15
L'Internationale
Pierre Degeyter e la musica dell'Internazionale
Pierre Degeyter, o Pieter De Geyter in grafia fiamminga, era nato a Gand/Gent, in Belgio, l'8 ottobre 1848; quasi un segno del destino essere nato proprio in quell'anno, per il compositore della musica del più famoso canto rivoluzionario del mondo. Morì povero a Saint Denis, presso Parigi, il 26 settembre 1932.
I suoi genitori erano originari dell'estremo nord della Francia, una zona dove ancora la lingua comune è il fiammingo. Si trasferirono in seguito a Gand per lavorare nelle industrie tessili. Quando Pierre aveva sette anni, la famiglia, già con cinque figli, ritornò in Francia stabilendosi a Lilla. Pierre cominciò a lavorare in una fabbrica di fili per cucito, imparando a leggere e scrivere alle scuole serali per operai. A sedici anni si iscrisse all'Accademia delle Belle Arti di Lilla frequentando classi di disegno; ciò gli permise... (continua)
Pierre Degeyter, o Pieter De Geyter in grafia fiamminga, era nato a Gand/Gent, in Belgio, l'8 ottobre 1848; quasi un segno del destino essere nato proprio in quell'anno, per il compositore della musica del più famoso canto rivoluzionario del mondo. Morì povero a Saint Denis, presso Parigi, il 26 settembre 1932.
I suoi genitori erano originari dell'estremo nord della Francia, una zona dove ancora la lingua comune è il fiammingo. Si trasferirono in seguito a Gand per lavorare nelle industrie tessili. Quando Pierre aveva sette anni, la famiglia, già con cinque figli, ritornò in Francia stabilendosi a Lilla. Pierre cominciò a lavorare in una fabbrica di fili per cucito, imparando a leggere e scrivere alle scuole serali per operai. A sedici anni si iscrisse all'Accademia delle Belle Arti di Lilla frequentando classi di disegno; ciò gli permise... (continua)
Riccardo Venturi 12/9/2008 - 01:34
Il boia
Ascoltabile nella pagina MySpace dell'autore
Nero, nero, nero
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/9/2008 - 15:27
Percorsi:
Boia dé!
Somewhere in America
Album Self-titled (2003)
Somewhere in America this entire war began
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 11/9/2008 - 09:06
I Don't Wanna Go to No War!
Album: Self-titled (2003).
It's the same old America the one you knew before
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 11/9/2008 - 08:43
Does Anybody Know I'm Here?
Una disperata canzone d'amore che dà il titolo alla raccolta, edita dall'americana Ace Records, "Does Anybody Know I'm Here? - Vietnam Through The Eyes Of Black America, 1962-1972"
Alone and far away from home
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 10/9/2008 - 21:21
Daou soner Landevant
anonimo
[ca. 1914?]
Testo / Testenn / Paroles : Anonimo / Dizanv / Anonyme
Musica: "The Minstrel's Boy"
(Canzone popolare irlandese / Son folk iwerzhonat / Chanson populaire irlandaise)
La canzone fu pubblicata nel 1936 nelle “20 chansons populaires” del repertorio di Taldir, vale a dire François Jouffrenou, il “Bardo bretone” dell'inizio del XX secolo. Durante la I guerra mondiale, un padre e suo figlio, di Landévant (nel Morbihan) sono entrambi musicisti: uno suona il binioù (la cornamusa bretone) e l'altro la bombarda. Inviati in guerra nello stesso reggimento, durante un assalto rimangono entrambi uccisi dello stesso colpo di obice; vengono quindi sotterrati tutti e due coi loro strumenti.
Il bardo Taldir fornì la seguente nota storica: “Nel 1900, il 48° Reggimento di Fanteria di Guingamp, sotto il comando del col. Vermeil de Conchard e del cap. Miche de Malleray, fu dotato di sei bombarde... (continua)
Testo / Testenn / Paroles : Anonimo / Dizanv / Anonyme
Musica: "The Minstrel's Boy"
(Canzone popolare irlandese / Son folk iwerzhonat / Chanson populaire irlandaise)
La canzone fu pubblicata nel 1936 nelle “20 chansons populaires” del repertorio di Taldir, vale a dire François Jouffrenou, il “Bardo bretone” dell'inizio del XX secolo. Durante la I guerra mondiale, un padre e suo figlio, di Landévant (nel Morbihan) sono entrambi musicisti: uno suona il binioù (la cornamusa bretone) e l'altro la bombarda. Inviati in guerra nello stesso reggimento, durante un assalto rimangono entrambi uccisi dello stesso colpo di obice; vengono quindi sotterrati tutti e due coi loro strumenti.
Il bardo Taldir fornì la seguente nota storica: “Nel 1900, il 48° Reggimento di Fanteria di Guingamp, sotto il comando del col. Vermeil de Conchard e del cap. Miche de Malleray, fu dotato di sei bombarde... (continua)
En Europ eo krog ar brezel
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/9/2008 - 17:56
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Das Grab auf der Heide
Grazie Riccardo! Sei il rimedio alla mia ignoranza delle lingue.
Silva 10/9/2008 - 15:00
Il fucile
Chanson italienne – Il fucile – Andrea Buffa
LE FUSIL
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 10/9/2008 - 00:25
L'unica superstite
"Volevo soltanto venire a cercare degli accordi di questa canzone, il testo me lo sono tutto trovato ascoltandola e scrivendo...beh, già che sono qui...questa è la versione che ho sentito dal vivo...da brividi!!!! [Ferio]
L'UNICA SUPERSTITE
(continua)
(continua)
inviata da Ferio 9/9/2008 - 17:16
Into The Fire
sono d'accordo con la spiegazione.Però nel ritornello (may your strenght give us strenght) vedo anche un collegamento con i vecchi spiritual in cui si cantava parlando direttamente con Dio. Non so. Voi che ne pensate?
ambra 9/9/2008 - 13:31
Ignazio Jouer
Ebbravo Ignazio Jouer che celebra i fascisti di Salò "chedifeserolapatria"!
Già, i legionari della "Nembo" che insieme agli occupanti tedeschi, nel febbraio del 1944, a Nettuno, si opposero inutilmente all'avanzata delle truppe anglo-americane...
Ma quale "difesadellapatria"?!?
Quattro fascisti assassini che scelsero di stare con Hitler, mentre in mezza Europa decine di migliaia di giovani imbracciavano le armi contro i nazifascisti!!!
'fanculo La Russa!
Tu e tutti i tuoi camerati del governo siete i fascisti di merda di sempre!
Già, i legionari della "Nembo" che insieme agli occupanti tedeschi, nel febbraio del 1944, a Nettuno, si opposero inutilmente all'avanzata delle truppe anglo-americane...
Ma quale "difesadellapatria"?!?
Quattro fascisti assassini che scelsero di stare con Hitler, mentre in mezza Europa decine di migliaia di giovani imbracciavano le armi contro i nazifascisti!!!
'fanculo La Russa!
Tu e tutti i tuoi camerati del governo siete i fascisti di merda di sempre!
Alessandro 9/9/2008 - 08:51
El martes me fusilan
"Valentín de la sierra" de Antonio Aguilar. Otra canción de la guerra cristera.
AMADO SANDOVAL ARENAS 8/9/2008 - 22:18
La commovente versione in lingua cabila di Bella Ciao dedicata da Ferhat Mehenni al figlio Ameziane, dopo che era stato assassinato nel 2004, è rimasta a lungo senza testo. Siamo finalmente in grado di proporlo, corredato da una versione italiana.
Riccardo Venturi 8/9/2008 - 16:22
Bella Ciao
anonimo
9a. A yemma a kem-ǧǧeɣ ("Mamma addio"): La "Bella ciao" in cabilo/berbero di Ferhat Mehenni - Traduzione italiana
9. A yemma a kem-ǧǧeɣ ("Farewell, Mom"): Ferhat Mehenni's "Bella Ciao" in Kabylian/Berberian - Italian translation
9. A yemma a kem-ǧǧeɣ ("Farewell, Mom"): Ferhat Mehenni's "Bella Ciao" in Kabylian/Berberian - Italian translation
La versione italiana della "Bella ciao" in cabilo dedicata da Ferhat Mehenni al figlio assassinato. E' opera anch'essa di Vermondo Brugnatelli. [RV]
Una mattina mi son svegliato
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/9/2008 - 16:16
Qualcosa in cui credere ancora
On me pardonnera la licence poétique de l'encor.
Cela dit, la question posée par Savona en 1972 est toujours pendante.
On peut toujours croire au grain de sable... Aucune machine, aucun système ne résite à un grain de sable; a fortiori, à des milliers, à des millions, à des milliards...
Ainsi parlait Marco Valdo M.I.
Cela dit, la question posée par Savona en 1972 est toujours pendante.
On peut toujours croire au grain de sable... Aucune machine, aucun système ne résite à un grain de sable; a fortiori, à des milliers, à des millions, à des milliards...
Ainsi parlait Marco Valdo M.I.
QUELQUE CHOSE EN QUOI CROIRE ENCOR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/9/2008 - 11:56
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
BULGARO / BULGARIAN [2] - Boina Slava
Una versione bulgara (letterale) proveniente dal forum Boina Slava. È seguita da una traslitterazione.
A (word-for-word) Bulgarian translation as reproduced from the forum Boina Slava. Includes transcription.
Лили Марлен
(Димитри Иванов)
Чуя ли за медиен закон*, сещам се за Лили Марлен. Онзи ден умря на 91-години Норберт Шулце, който написа тази мелодия. От последната си снимка той ни се усмихва и ни сочи челото си:
Помислете...Написах толкова по-хубави неща от "Лили Марлен". Не, нямам предвид "Bomben auf England", нито "Vorwaerts nach Osten". Но имам балетни сюити, музика за много филми. Най-много се гордея с операта "Черният Петър". Даваха я в 100 немски театри едновременно и тя разсмиваше децата, които войната лиши от детство. И всичко потъна в забрава. Оцеля само "Лили Марлен" поради едно недоразумение в България.
"Лили Марлен" е по стихотворение... (continua)
Una versione bulgara (letterale) proveniente dal forum Boina Slava. È seguita da una traslitterazione.
A (word-for-word) Bulgarian translation as reproduced from the forum Boina Slava. Includes transcription.
Лили Марлен
(Димитри Иванов)
Чуя ли за медиен закон*, сещам се за Лили Марлен. Онзи ден умря на 91-години Норберт Шулце, който написа тази мелодия. От последната си снимка той ни се усмихва и ни сочи челото си:
Помислете...Написах толкова по-хубави неща от "Лили Марлен". Не, нямам предвид "Bomben auf England", нито "Vorwaerts nach Osten". Но имам балетни сюити, музика за много филми. Най-много се гордея с операта "Черният Петър". Даваха я в 100 немски театри едновременно и тя разсмиваше децата, които войната лиши от детство. И всичко потъна в забрава. Оцеля само "Лили Марлен" поради едно недоразумение в България.
"Лили Марлен" е по стихотворение... (continua)
ЛИЛИ МАРЛЕН [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/9/2008 - 11:21
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