Angelita di Anzio
E' una canzone che sentivo cantare da bambina e che ho riascoltato stamattina casualmente alla radio. Mi ha commosso perche' una sorellina ,nata e volata via prima che nascessi io,si chiamava angela ,angelita,come me.storia triste, ma dolce
angela 18/5/2008 - 10:47
Je ne suis pas bien portant
[1932]
Paroles / Testo: Géo Koger
Musica / Musique: Vincent Scotto, Gaston Ouvrard
"Comique troupier comme son père, qui créa le genre. Une spécialité qui n'existe plus mais qui demeure dans l'histoire grâce surtout à une chanson que, longtemps après lui, Thierry Le Luron reprit et rendit inoubliable. En 1971, Thierry Le Luron se sert de cette chanson pour en faire une parodie, Le ministère Patraque. C'est un grand succès: 400.000 exemplaires de l'enregistrement sont vendus."
Pierre Saka, Anthologie de la chanson française, France Bleu/Le Livre de Poche, 2001, pp. 70/75.
Quando l'amico e collaboratore Renato Stecca ha proposto all'approvazione questa canzoncina, mi sono lasciato scappare un sorriso e un "toh"; conoscendola bene, mi ero diverse volte fatto tentare dall'inserirla dicendomi però: "Mah...forse...chissà...però".... perché non si tratta, a rigore, di una "canzone contro la... (continua)
Paroles / Testo: Géo Koger
Musica / Musique: Vincent Scotto, Gaston Ouvrard
"Comique troupier comme son père, qui créa le genre. Une spécialité qui n'existe plus mais qui demeure dans l'histoire grâce surtout à une chanson que, longtemps après lui, Thierry Le Luron reprit et rendit inoubliable. En 1971, Thierry Le Luron se sert de cette chanson pour en faire une parodie, Le ministère Patraque. C'est un grand succès: 400.000 exemplaires de l'enregistrement sont vendus."
Pierre Saka, Anthologie de la chanson française, France Bleu/Le Livre de Poche, 2001, pp. 70/75.
Quando l'amico e collaboratore Renato Stecca ha proposto all'approvazione questa canzoncina, mi sono lasciato scappare un sorriso e un "toh"; conoscendola bene, mi ero diverse volte fatto tentare dall'inserirla dicendomi però: "Mah...forse...chissà...però".... perché non si tratta, a rigore, di una "canzone contro la... (continua)
Depuis que je suis militaire,
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 18/5/2008 - 09:47
Good Christian Soldier
[1971]
Lyrics and music by Bobby Bare and Billy Joe Shaver
Album: The Silver Tongued Devil and I
Lyrics and music by Bobby Bare and Billy Joe Shaver
Album: The Silver Tongued Devil and I
This song explores religion and war, and how a man of faith can become very conflicted when sent to war. Remember, this was the Vietnam era, and many young men were questioning what they were fighting for. Kristofferson was a Captain in the United States Army before heading to Nashville to pursue songwriting, so he was quite familiar with this subject.
Not so long ago in Oklahoma
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 17/5/2008 - 18:45
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
L'antisociale
Quello che mi da veramente fastidio sono le stars ed affini che si riempiono la bocca di giustizia sociale ad uso degli imbecilli senza cervello con il distinguo alla loro persona, ovvero ricchezza per me perche' sono marxista.
Banda di ipocriti ed arricchiti.
Volete fare veramente i marxisti? non arrichitevi alle spalle della massa.
Banda di ipocriti ed arricchiti.
Volete fare veramente i marxisti? non arrichitevi alle spalle della massa.
Robert 16/5/2008 - 20:14
Dolce Signora
[2007]
Album :Senza meta
Album :Senza meta
Addormentato tra i gerani e tra i cipressi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/5/2008 - 17:48
Grazie (al cazzo!)
Dal disco "MalaGang" (2007)
in collaborazione con i Gang
in collaborazione con i Gang
Grazie, per l'aria che respiro
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 15/5/2008 - 09:13
Socialdemocrazia
[1991]
Album: Le radici e le ali
Beh, mi è venuto in mente di postare questa canzone assistendo in questi giorni all'inciucio che si va velocemente delineando tra "governo nero" e "governo ombra"... la Socialdemocrazia avanza! Che tenebre!!!
Album: Le radici e le ali
Beh, mi è venuto in mente di postare questa canzone assistendo in questi giorni all'inciucio che si va velocemente delineando tra "governo nero" e "governo ombra"... la Socialdemocrazia avanza! Che tenebre!!!
Benvenuti a terra
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 15/5/2008 - 08:50
I cento passi
Guarda che il testo della canzone è sbagliato. Nella parte parlata.
(enrico)
(enrico)
E' il testo che abbiamo reperito. Le sarebbe possibile fornire quello esatto, per favore, se ne è a conoscenza? Grazie di cuore! [CCG/AWS Staff]
14/5/2008 - 11:50
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
2o. La versione greca*
2o. Greek version*
Στα οδοφράγματα (A Las Barricadas) ήταν ένα από τα πιο δημοφιλή τραγούδια των αναρχικών της Ισπανίας κατά την διάρκεια του Ισπανικού εμφυλίου πολέμου. To "A Las Barricadas" είναι βασισμένο στη μελωδία του Warszawianka 1831 roku. Οι στοίχοι γράφτηκαν το 1936 απο τον Valeriano Orobón Fernández.
«Η συνομοσπονδία» που αναφέρετε στο τέλος του τραγουδιού αυτού, ήταν η CNT (Confederación Nacional del Trabajo - «εθνική συνομοσπονδία της εργασίας»), που ήταν τότε το μεγαλύτερο εργατικό συνδικάτο και η κύρια οργάνωση των αναρχικών στην Ισπανία και μια σημαντική δύναμη που αντιτάχθηκε στο στρατιωτικό χτύπημα του Φρανθίσκο Φράνκο ενάντια στην ισπανική Δημοκρατία από το 1936-1939.
2o. Greek version*
Στα οδοφράγματα (A Las Barricadas) ήταν ένα από τα πιο δημοφιλή τραγούδια των αναρχικών της Ισπανίας κατά την διάρκεια του Ισπανικού εμφυλίου πολέμου. To "A Las Barricadas" είναι βασισμένο στη μελωδία του Warszawianka 1831 roku. Οι στοίχοι γράφτηκαν το 1936 απο τον Valeriano Orobón Fernández.
«Η συνομοσπονδία» που αναφέρετε στο τέλος του τραγουδιού αυτού, ήταν η CNT (Confederación Nacional del Trabajo - «εθνική συνομοσπονδία της εργασίας»), που ήταν τότε το μεγαλύτερο εργατικό συνδικάτο και η κύρια οργάνωση των αναρχικών στην Ισπανία και μια σημαντική δύναμη που αντιτάχθηκε στο στρατιωτικό χτύπημα του Φρανθίσκο Φράνκο ενάντια στην ισπανική Δημοκρατία από το 1936-1939.
ΣΤΑ ΟΔΟΦΡΆΓΜΑΤΑ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/5/2008 - 22:19
Pablo
Versione inglese di Riccardo Venturi, 13 maggio 2008
Live 1980, Banana Republic Tour, Francesco De Gregori and Lucio Dalla
Live 1980, Banana Republic Tour, Francesco De Gregori and Lucio Dalla
PABLO
(continua)
(continua)
13/5/2008 - 19:59
Heroes
Io, io posso ricordare (mi ricordo)
In piedi accanto al Muro (accanto al Muro)
E i fucili spararono sopra le nostre teste
(sopra le nostre teste)
E ci baciammo,
come se niente potesse accadere
(niente potesse accadere)
E la vergogna era dall'altra parte
Oh possiamo batterli, ancora e per sempre
Allora potremmo essere Eroi,
anche solo per un giorno
Non si può dire che siano versi filo-comunisti. Allora, sebbene in declino ma largamente estesi, gli ideali sociali-politici avevano o dovevano avere ancora valore (anche con l'imposizione giusta o sbagliata) ed il confronto, alla lunga, era inevitabile.
Nota personale: Forse per chi ha vissuto la propria adolescenza dagli anni '90 può essere difficile comprendere nella sua completezza il significato dell'opera attraverso la critica mossa dall'autore che oggi si potrebbe ben trasporre nei confronti della società consumistica. Qui il medesimo confronto esisterebbe, tra chi può apparire e chi no, dai chi può consumare e chi no.
il L'Ale
In piedi accanto al Muro (accanto al Muro)
E i fucili spararono sopra le nostre teste
(sopra le nostre teste)
E ci baciammo,
come se niente potesse accadere
(niente potesse accadere)
E la vergogna era dall'altra parte
Oh possiamo batterli, ancora e per sempre
Allora potremmo essere Eroi,
anche solo per un giorno
Non si può dire che siano versi filo-comunisti. Allora, sebbene in declino ma largamente estesi, gli ideali sociali-politici avevano o dovevano avere ancora valore (anche con l'imposizione giusta o sbagliata) ed il confronto, alla lunga, era inevitabile.
Nota personale: Forse per chi ha vissuto la propria adolescenza dagli anni '90 può essere difficile comprendere nella sua completezza il significato dell'opera attraverso la critica mossa dall'autore che oggi si potrebbe ben trasporre nei confronti della società consumistica. Qui il medesimo confronto esisterebbe, tra chi può apparire e chi no, dai chi può consumare e chi no.
il L'Ale
12/5/2008 - 17:38
Done With Bonaparte
Non ho capito perché nessuno ha notato che il "little corporal" della canzone è una chiara allusione a Hitler... Non va dimenticato che il padre di Mark Knopfler fu costretto a lasciare l'Ungheria poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale perché era ebreo e comunista...
Matteo 12/5/2008 - 12:45
Il diario di Anna Frank
Da Repubblica.it del 12 maggo 2008.
Dagli archivi nazisti emerge il testo che racconta la detenzione dell'autrice del Diario. A cui le SS scrissero la parola fine
"L'ultima pagina di Anna Frank. Ecco il documento sulla prigionia"
dal nostro inviato Marco Ansaldo
BAD AROLSEN - "Frank, Annelies Marie Sara. Nata il 12 giugno 1929 a Francoforte. Residente ad Amsterdam, in Piazza Mervede 37, II piano. Nubile. Genitori: Frank, Otto Heinrich Isra, 12.5.1889. Hollaender, Edith Sara, 16.1.1900. Sorella: Frank, Margot Betti Sara, 16.2.1926". Due segni di morte, incisi a penna in cima e in fondo al foglio, stilizzati come croci uncinate, bollano in maniera inequivocabile la provenienza del documento. Così, infatti, le SS erano solite marcare le schede dei prigionieri defunti.
Precisione ad efficienza. È grazie alla disciplina inflessibile di tanti scrivani del Terzo Reich che i frammenti che continuano... (continua)
Dagli archivi nazisti emerge il testo che racconta la detenzione dell'autrice del Diario. A cui le SS scrissero la parola fine
"L'ultima pagina di Anna Frank. Ecco il documento sulla prigionia"
dal nostro inviato Marco Ansaldo
BAD AROLSEN - "Frank, Annelies Marie Sara. Nata il 12 giugno 1929 a Francoforte. Residente ad Amsterdam, in Piazza Mervede 37, II piano. Nubile. Genitori: Frank, Otto Heinrich Isra, 12.5.1889. Hollaender, Edith Sara, 16.1.1900. Sorella: Frank, Margot Betti Sara, 16.2.1926". Due segni di morte, incisi a penna in cima e in fondo al foglio, stilizzati come croci uncinate, bollano in maniera inequivocabile la provenienza del documento. Così, infatti, le SS erano solite marcare le schede dei prigionieri defunti.
Precisione ad efficienza. È grazie alla disciplina inflessibile di tanti scrivani del Terzo Reich che i frammenti che continuano... (continua)
Alessandro 12/5/2008 - 10:06
La cantata rossa
Dal ForumPalestina, una poesia di Giulio Stocchi dedicata alle esternazioni del neo(fascista) Presidente della Camera Gianfranco Fini a proposito di bandiere bruciate e vite spezzate...
"Le bandiere di Fini"
una poesia di Giulio Stocchi
La testa sfondata
dai calci
del ragazzo
sull´asfalto
vale dunque
meno
di una bandiera
bruciata
Ciò è giusto
è ragionevole
Nell´alto
dei cieli l´aereo
con la stella di davide
infatti
vale di più
della casa
che tra poco
esploderà
"Le bandiere di Fini"
una poesia di Giulio Stocchi
La testa sfondata
dai calci
del ragazzo
sull´asfalto
vale dunque
meno
di una bandiera
bruciata
Ciò è giusto
è ragionevole
Nell´alto
dei cieli l´aereo
con la stella di davide
infatti
vale di più
della casa
che tra poco
esploderà
Alessandro 12/5/2008 - 09:36
Condannato a morte
«La presa di posizione contro la pena di morte è chiara, ma qui si tratta anche di altro. “È una canzone sull’intolleranza, sull’intolleranza religiosa, ma anche sulla paura di morire e queste due cose si mischiano insieme”, dice De Gregori in concerto. Come sempre si è giocato a dare un nome al protagonista, da Cristo a Salman Rushdie, l’autore dei “Versetti satanici” condannato a morte dal regime iraniano».
(da "Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare" di Enrico Deregibus, Giunti, 2003)
(da "Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare" di Enrico Deregibus, Giunti, 2003)
Antonio Piccolo 11/5/2008 - 12:02
Liberiamo Marini
[1974]
Scritta da Antonio Giordano
Il testo e il commento sono ripresi da "Voci fuori dal coro" di Pollice Verde, da Voce Libertaria, periodico degli anarchici del Canton Ticino, n. 5 del maggio 2008. L'articolo contiene alcuni errori ed imprecisioni storiche che sono state corrette da Francesco Senia. [CCG/AWS Staff]
Per questo numero di "Voci fuori dal coro", proponiamo la canzone "Liberiamo Marini" scritta da Antonio Giordano nel 1974.
La canzone nasce nell'ambito della mobilitazione di solidarietà per il caso Marini.
Vediamo dapprima di ricordare brevemente la storia di questo compagno per permettere di meglio comprendere la canzone.
Giovanni Marini era un anarchico salentino il cui caso fece scalpore a partire dal 1972 e durante tutti gli anni settanta. Tutto ha inizio nel '69 con i fatti di Piazza Fontana e la morte di cinque giovani anarchici di Reggio Calabria coinvolti in un... (continua)
Scritta da Antonio Giordano
Il testo e il commento sono ripresi da "Voci fuori dal coro" di Pollice Verde, da Voce Libertaria, periodico degli anarchici del Canton Ticino, n. 5 del maggio 2008. L'articolo contiene alcuni errori ed imprecisioni storiche che sono state corrette da Francesco Senia. [CCG/AWS Staff]
Per questo numero di "Voci fuori dal coro", proponiamo la canzone "Liberiamo Marini" scritta da Antonio Giordano nel 1974.
La canzone nasce nell'ambito della mobilitazione di solidarietà per il caso Marini.
Vediamo dapprima di ricordare brevemente la storia di questo compagno per permettere di meglio comprendere la canzone.
Giovanni Marini era un anarchico salentino il cui caso fece scalpore a partire dal 1972 e durante tutti gli anni settanta. Tutto ha inizio nel '69 con i fatti di Piazza Fontana e la morte di cinque giovani anarchici di Reggio Calabria coinvolti in un... (continua)
Te ne andavi coi tuoi compagni
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 11/5/2008 - 11:06
Cranes over Hiroshima
questa canzone si ispira al bellissimo romanzo di Karl Brukner intitolato "Il gran sole di Hiroshima", o mi sbaglio?
Andrea 10/5/2008 - 13:10
We Shall Not Be Moved
anonimo
Piacenza, 9 maggio 2008
NON CI SMUOVERANNO
(continua)
(continua)
9/5/2008 - 20:57
Supper's Ready
Avevo circa quindici anni (1974) e un amico coetaneo che aveva fratelli più grandi mi consigliò l'acquisto del disco, insieme a Nursery Crime. L'ho ascoltato per tanti anni e per motivi vari negli ultimi dieci quindici anni l'avevo abbandonato. Mi è capitato di riascoltare Supper's Ready recentemente e non riesco ad ascoltare altro. Ho comprato abbastanza musica nella mia vita ma l'acquisto fatto a quindici anni forse è stato il migliore.
Poli 9/5/2008 - 16:57
We Shall Not Be Moved
anonimo
The version of the hymn as performed by the Wildwood Boys at the Tangen, Palo Alto, February 23rd 1963. It still keeps the appearance of a religious hymn, though in the context of the Civil Rights Movement. Lyrics are reproduced from this page
WE SHALL NOT BE MOVED
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/5/2008 - 11:59
Eskimo
Dal sito di Pier Luigi Cinquantini
ANORAKO
(continua)
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero 8/5/2008 - 11:27
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Se le acque del Wolf River non l'avessero portato via undici anni fa, Jeff Buckley sarebbe stato probabilmente una delle voci più importanti della musica rock moderna. Ma forse il figlio del grande Tim Buckley lo è stato lo stesso, grazie al suo unico album, Grace, un autentico capolavoro con cui mostrava di saper passare con disinvoltura da Nina Simone a Leonard Cohen passando per i Led Zeppelin e i Nirvana.
Una canzone su tutte questa splendida "Eternal Life", che avrò ascoltato centinaia di volte senza mai accorgermi di cosa parlava... Per presentarla non c'è miglior modo che lasciar spazio alle parole di Jeff che cita, non a caso, Masters Of War:
This is a song about...its an angry song. Life's too short and too complicated for people behind desks and people behind masks to be ruining other people's lives, initiating force against other people's lives, on the... (continua)